IT201900000591A1 - Macchina macina caffè configurata per fornire una dose di caffè macinato stratificato e relativo metodo - Google Patents

Macchina macina caffè configurata per fornire una dose di caffè macinato stratificato e relativo metodo Download PDF

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Riccardo Gatti
Alessandro Parenti
Giulia Angeloni
Lorenzo Guerrini
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Description

DESCRIZIONE
Della Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal Titolo:
“Macchina macina caffè configurata per fornire una dose di caffè macinato stratificato e relativo metodo”
SFONDO
La presente invenzione riguarda una macchina per macinare grani di caffè. La macchina per macinare grani di caffè può essere una macchina separata o può essere integrata in una macchina per la produzione di bevande a base di caffè. Una tale macchina è anche nota semplicemente come “macchina macina caffè”, “macina caffè” o “macinino”. Più in particolare la presente invenzione riguarda una macchina macina caffè configurata per fornire una dose di caffè macinato con opportuna stratificazione.
STATO DELL’ARTE
Come è noto, per la preparazione di un caffè espresso, viene usata una certa quantità di caffè macinato, solitamente denominata dose. Una dose può essere singola, doppia o plurima. La dose di caffè macinato viene caricata in un filtro, tipicamente a forma di bicchiere aperto superiormente e con un fondo microforato. Tipicamente la dose di caffè viene pressata nel filtro a formare un pannello di caffè in polvere. Il filtro a sua volta è supportato da un portafiltro configurato per impegnare in modo rimuovibile un gruppo erogatore di una macchina per caffè espresso. Il caffè espresso viene ottenuto facendo passare acqua calda in pressione attraverso il pannello di caffè in polvere.
La polvere di caffè viene ottenuta con una macchina macina caffè. In una nota macchina macina caffè i grani di caffè vengono macinati facendoli passare attraverso organi di macinatura. Sono noti organi di macinatura di tipo piano, conico o cilindrico. Tipicamente, gli organi di macinatura di una macchina macina caffè comprendono un organo fisso ed un organo rotante rispetto all’organo fisso. Ad esempio, in un macina caffè con macine coniche, una macina rimane ferma, stazionaria, mentre l’altra viene messa in rotazione da un motore. Alcune macchine macina caffè sono in grado di modificare la distanza tra le macine per variare la granulometria della polvere di caffè.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
La Richiedente ha condotto sperimentazioni in relazione alla polvere di caffè macinato. Ai fini della presente invenzione, la polvere di caffè macinato si ritiene sia costituita sostanzialmente da particelle o granelli di una dimensione caratteristica teorica. Tale dimensione caratteristica teorica verrà anche indicata con il termine “diametro equivalente” nel seguito della presente descrizione. Inoltre, l’espressione breve “macinato” potrà essere usata in alternativa all’espressione più completa “polvere di caffè macinato” o ad altre simili espressioni.
La Richiedente ha realizzato che tutte le macchine macina caffè note, qualunque sia il produttore, il tipo di organi di macinatura, o la particolare meccanica impiegata, realizzano un macinato comprendente granelli di dimensioni molto diverse fra loro. Lo spettro dei diametri equivalenti si estende per tre ordini di grandezza, da qualche micron a oltre un millimetro. L’abbondanza relativa dei granelli segue un particolare profilo chiamato “profilo granulometrico” o “curva granulometrica” che ha un andamento (indipendentemente dalla macchina macina caffè impiegata) simile a quello riportato in Figura 1.
La curva che rappresenta il profilo granulometrico è chiamato profilo a doppia modale. Il picco grande (a destra) è chiamato prima modale mentre il picco piccolo (a sinistra) è chiamato seconda modale.
Come detto brevemente sopra, lo scopo del macinato è quello di essere impiegato in una macchina per caffè espresso per erogare il caffè in bevanda.
Come è evidente, granulometrie con una maggiore quantità di particelle fini determinano una portata d’acqua minore e dunque caffè più “corti” nel medesimo tempo di erogazione rispetto a granulometrie con maggiori quantità di particelle grandi.
Tipicamente, ogni barista regola opportunamente la propria macchina macina caffè per ottenere una granulometria che, a suo giudizio, determina la sua bevanda ottimale.
Sia nel caso di macine piane, macine coniche o macine cilindriche, al diminuire della distanza tra i corpi macinanti, si ottiene una maggiore quantità di particelle fini ed una minore quantità di particelle grandi. All’aumentare della distanza tra i corpi macinanti si ottiene il fenomeno opposto (minore quantità di particelle fini ed una maggiore quantità di particelle grandi).
Solitamente, un barista regola la macinazione ogni volta che cambia il caffè in grani nella tramoggia prima della macinazione. Il cambio di caffè può essere dovuto sia al cambio di prodotto, sia al cambio di confezione di uno stesso prodotto.
La Richiedente si è posta l’obiettivo di ridurre la sensibilità di una macchina macina caffè alle variazioni di caffè da macinare.
La Richiedente si è posta anche l’obiettivo di fornire una macchina macina caffè in grado di variare opportunamente gli aspetti organolettici del caffè espresso ottenuto attraverso il macinato.
Secondo la Richiedente, gli scopi di cui sopra sono ottenuti con una macchina macina caffè che è in grado di modificare la curva granulometrica durante la macinazione di una dose di caffè.
Secondo un primo aspetto viene fornita una macchina macina caffè comprendente: organi di macinatura per macinare grani di caffè ed ottenere una dose di caffè macinato, almeno un motore elettrico per provocare la rotazione di almeno un organo di macinatura rispetto ad un altro organo di macinatura e
un dispositivo configurato per provocare una variazione di velocità di rotazione di detto motore, in cui detto dispositivo di variazione della velocità è configurato per variare la velocità del motore elettrico durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose di caffè macinato; e/o
un attuatore configurato per provocare una variazione di una distanza tra almeno un organo di macinatura ed un altro organo di macinatura durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose di caffè macinato.
Il dispositivo di variazione della velocità può essere configurato per variare la velocità del motore elettrico in modo discreto o in modo continuo.
La velocità del motore può essere variata da una prima velocità di rotazione ad almeno una seconda velocità di rotazione durante la macinazione di una dose, in cui detta prima velocità di rotazione è maggiore di detta seconda velocità di rotazione in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose di caffè macinato avente una seconda granulometria.
L’attuatore può essere configurato per variare la distanza tra le macine in modo continuo o discreto durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose di caffè macinato.
La distanza tra le macine può essere variata da una prima distanza ad almeno una seconda distanza durante la macinazione di una dose, in cui detta prima distanza è minore di detta seconda distanza in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose di caffè macinato avente una seconda granulometria.
Vantaggiosamente, la macchina macina caffè può comprendere anche un’interfaccia per selezionare un profilo di velocità o un profilo di distanza per macinare una dose di caffè.
Vantaggiosamente, la macchina macina caffè può comprendere anche un encoder per rilevare la velocità di rotazione del motore elettrico.
Secondo un secondo aspetto viene fornito un metodo per macinare grani di caffè per ottenere una dose di caffè macinato, il metodo comprendendo: prevedere organi di macinatura per macinare i grani di caffè, prevedere almeno un motore elettrico per provocare la rotazione di almeno un organo di macinatura rispetto ad un altro organo di macinatura e
variare la velocità di rotazione del motore elettrico durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose di caffè macinato; e/o
variare una distanza tra gli organi di macinatura durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose di caffè macinato.
La velocità di rotazione di detto motore elettrico durante la macinazione della dose può essere variata in modo discreto o in modo continuo.
La velocità di rotazione del motore può essere variata da una prima velocità di rotazione ad almeno una seconda velocità di rotazione durante la macinazione di una dose, in cui detta prima velocità di rotazione è maggiore di detta seconda velocità di rotazione in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose di caffè macinato avente una seconda granulometria.
La distanza tra le macine può essere variata in modo continuo o discreto durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose di caffè macinato.
La distanza tra le macine può essere variata da una prima distanza ad almeno una seconda distanza durante la macinazione di una dose, in cui detta prima distanza è minore di detta seconda distanza in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose di caffè macinato avente una seconda granulometria.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Segue ora una descrizione dettagliata dell’invenzione, data a titolo esemplificativo e non limitativo, da leggersi con riferimento alle annesse figure, in cui:
- Figura 1 è un grafico esemplificativo di un profilo granulometrico in scala logaritmica;
- Figura 2a è una rappresentazione schematica di una dose di caffè macinato ottenuta con un profilo granulometrico standard, in un filtro incassato in un portafiltro;
- Figura 2b è una rappresentazione schematica di una dose di caffè macinato ottenuta con un profilo granulometrico modificato secondo la presente invenzione, in un filtro incassato in un portafiltro;
- Figura 3 è un grafico di due profili granulometrici in scala lineare, ottenuti a due velocità di macinazione diverse;
- Figura 4 è un grafico di due profili granulometrici in scala lineare, il primo ottenuto a velocità costante ed il secondo ottenuto sommando il macinato generato da due velocità differenti;
- Figura 5 è una rappresentazione schematica di una macchina macina caffè secondo forme di realizzazione della presente invenzione; e - Figura 6 è una rappresentazione di alcuni componenti della macchina di Figura 5.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La Figura 1, già brevemente commentata sopra, è un grafico esemplificativo di un profilo granulometrico di una dose di caffè in polvere. La curva che rappresenta il profilo granulometrico è chiamato profilo a doppia modale. Il picco grande (a destra, relativo alle particelle di maggiori dimensioni) è chiamato prima modale mentre il picco piccolo (a sinistra, relativo alle particelle di minori dimensioni) è chiamato seconda modale.
La Richiedente ha svolto un’attività di ricerca ed ha sorprendentemente scoperto che una macchina macina caffè in grado di agire sulla curva granulometrica in modo da incrementare l’ampiezza della campana corrispondente alla prima modale (la maggiore a destra in Figura 1) riduce la sensibilità della macchina macina caffè. In altre parole, allargare l’ampiezza della prima modale riduce la necessità di dover regolare la granulometria al variare del caffè in tramoggia.
La Richiedente ha svolto ulteriori attività di ricerca ed ha sorprendentemente scoperto che disporre il macinato nel filtro in maniera opportuna può ridurre ulteriormente tale sensibilità. In particolare si è evidenziato che comportamenti migliori si ottengono disponendo le particelle più grandi in basso e quelle più fini in alto.
La Richiedente ha realizzato che una macchina macina caffè in grado di variare la curva granulometrica durante la macinazione di una dose consente di ridurre la sensibilità del macinacaffè e raggiungere entrambi gli scopi.
Secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione, la macchina macina caffè comprende organi di macinatura la cui distanza è regolabile e varia durante la macinazione di una dose. Preferibilmente, la distanza tra gli organi di macinatura è regolabile elettricamente attraverso un attuatore (ad esempio un motore elettrico o un attuatore lineare, ad esempio un pistone 8) ed un opportuno circuito di comando.
Con una macchina macina caffè secondo la prima forma di realizzazione, è possibile eseguire una macinazione della dose D variando (durante la macinazione della dose) la distanza tra gli organi di macinatura (in maniera discreta o continua) per ottenere un macinato con una prima modale più larga. Infatti, si è verificato che riducendo la distanza fra le macine la prima modale si sposta verso le particelle più fini ed aumentando la distanza la prima modale si sposta verso le particelle più grandi.
Dunque, per esempio, una macchina macina caffè che realizzi una prima parte della dose di polvere con una distanza delle macine maggiore e l’altra parte a con una distanza delle macine minore, complessivamente genererebbe un macinato con la campana della prima modale più larga. Dunque, complessivamente, partendo da una certa distanza tra le macine e restringendo tale distanza durante la macinazione di una dose, si ottiene un macinato con la campana della prima modale più larga.
La variazione della distanza tra le macine durante la macinatura di una dose D può essere continua o discreta, Con una macchina macina caffè secondo la prima forma di realizzazione, è anche possibile eseguire, per esempio, un primo strato di macinato con distanza maggiore per ottenere particelle più grandi ed un secondo strato con distanza inferiore per ottenere particelle più fini. Naturalmente è possibile ottenere più di due strati o anche, come accennato sopra, una variazione continua variando la distanza fra le macine con continuità durante la macinatura di una dose D (singola, doppia o multipla).
La dose D di Figura è ottenuta macinando i grani senza variare la distanza tra le macine. Nella figura 2a la distribuzione del macinato nel filtro è casuale, non pilotata.
Nella figura 2b si ha una distribuzione nel filtro opportunamente controllata con una macchina macina caffè secondo la presente invenzione. In particolare, lo strato inferiore è caratterizzato da particelle mediamente più grandi e quello superiore da particelle mediamente più fini. Lo strato inferiore è ottenuto mantenendo le macine ad una maggiore distanza rispetto alla distanza a cui si trovano le macine nella seconda parte della macinatura della dose, in cui si ottiene lo strato superiore mediamente più fine.
Secondo un’altra forma di realizzazione della presente invenzione, la macchina macina caffè è configurata in modo da variare la granulometria durante la macinatura di una dose attraverso una variazione di velocità di rotazione relativa degli organi di macinatura. Con l’espressione “rotazione relativa” si intende una rotazione di un organo rispetto ad un altro. Tipicamente, un organo di macinatura rimane fisso ed un altro organo di macinatura è rotante.
La Figura 3 mostra l’influenza della velocità di rotazione delle macine rispetto alle dimensioni delle particelle. In particolare, la Figura 3 mostra due curve granulometriche ottenute mantenendo costante la distanza tra le macine e variando la velocità di rotazione. A differenza di Figura 1, le curve della Figura 3 sono in scala lineare per esaltare le differenze sulla prima modale.
Come si vede, alla velocità inferiore, la prima modale è spostata a sinistra e riduce la propria quantità relativa a vantaggio della seconda modale.
Alla velocità maggiore, la prima modale si sposta a destra ed aumenta la propria quantità relativa.
La variazione di velocità è preferibilmente ottenuta attraverso un opportuno regolatore elettronico di velocità per motori elettrici. Esistono in commercio molti dispositivi di questo tipo a seconda del tipo di motore utilizzato. Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, la macchina macina caffè comprende un motore asincrono trifase e, per il controllo di velocità, un inverter o un qualsiasi noto variatore di frequenza. Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, la macchina macina caffè esegue una macinazione della dose a velocità variabile (in maniera discreta e/o continua) per ottenere una dose di macinato con una prima modale più larga del normale.
Infatti, per quanto detto sopra, riducendo la velocità di rotazione, la prima modale si sposta a sinistra, aumentando la velocità di rotazione la prima modale si sposta a destra. Dunque, per esempio, una macchina macina caffè secondo l’invenzione può essere configurata in modo da realizzare una parte della dose di polvere a velocità alta e l’altra parte a velocità bassa. La dose così ottenuta complessivamente comprenderebbe un macinato con la campana della prima modale più larga.
La Figura 4 è un grafico con due curve granulometriche a confronto. In particolare viene mostrata una prima curva granulometrica ottenuta ad una singola velocità (linea tratteggiata) ed una seconda curva granulometrica ottenuta a due velocità. La curva granulometrica che si ottiene mettendo insieme le polveri ricavate dalle due macinate a velocità differenti mostra una maggiore dispersione (maggiore deviazione standard) rispetto alla curva che determina la stessa perdita di carico complessiva ma ottenuta macinando a velocità costante.
Secondo la presente invenzione, vantaggiosamente, si può creare, per esempio, un primo strato (strato inferiore) di macinato a velocità più elevata per ottenere particelle più grandi ed un secondo strato (strato superiore) a velocità più bassa per ottenere particelle più fini. Nel primo strato si depositerebbero particelle appartenenti alla curva continua di Figura 3 mentre nel secondo strato particelle appartenenti alla curva tratteggiata. Naturalmente è possibile ottenere più di due strati o anche una variazione continua variando la velocità con continuità.
Secondo la Richiedente, l’incremento dell’ampiezza della campana corrispondente alla prima modale modifica l’aspetto organolettico della bevanda. Come è noto, infatti, il profilo granulometrico è responsabile della quantità di bevanda erogate a parità di tempo di erogazione e quindi di portata. Infatti la polvere di caffè determina una “perdita di carico”, una “caduta di pressione” che determina la portata di bevanda (il flusso).
Secondo l’invenzione è invece possibile superare i limiti delle macchine macina caffè note e generare più curve granulometriche con la stessa perdita di carico. Per esempio le due curve di Figura 4 sono caratterizzate da due ampiezze diverse della campana relativa alla prima modale.
Questo implica che benché le due curve di Figura 4 determinino lo stesso tempo di infusione, la differente dimensione delle particelle comporta una differente superficie di contatto fra acqua e polvere di caffè e dunque una diversa solubilità.
La scelta della stratificazione delle particelle altera la perdita di carico complessiva. Disporre le due curve di Figura 3 in ordine inverso comporta due perdite di carico differenti e dunque due bevande differenti. Altera anche il modo di bagnare la polvere di caffè nel filtro comportando poi drenaggi diversi durante il ciclo di estrazione.
In Figura 5 vengono mostrati molto schematicamente i componenti principali di una macchina macina caffè 1 secondo forme di realizzazione della presente invenzione. Con 2 viene indicato il motore elettrico per la rotazione relativa delle macine 3 o per traslare le macine 3, con 4 viene indicato l’inverter per controllare la velocità del motore, con 5 viene indicata un’unità di controllo e con 6 viene indicato un encoder (opzionale) per il rilevamento della velocità.
In figura 5 è anche mostrato in modo schematico il percorso del caffè da macinare fino al filtro FT alloggiato in un portafiltro PF.
Secondo forme di realizzazione, la variazione della velocità/distanza delle macine può essere effettuata dal barista, attraverso un’opportuna interfaccia 7 (Figura 6). L’interfaccia 7 può ad esempio comprendere un pulsante (o una pluralità di pulsanti) per selezionare una predeterminata velocità di rotazione, una predeterminata distanza tra le macine, un profilo di velocità di rotazione, un profilo di distanze tra le macine. L’interfaccia può in alternativa comprendere un pomello ruotabile per selezionare (in modo continuo o discreto) una pluralità di velocità di rotazione (o distanze tra le macine) o un touch screen per scegliere tra varie opzioni/velocità disponibili. L’interfaccia 7 è collegata all’inverter 4 (direttamente o attraverso altri dispositivi, ad esempio la CPU 5) per modificare la frequenza di alimentazione del motore e quindi la velocità di quest’ultimo. Vantaggiosamente, può essere prevista la possibilità di selezionare una velocità di rotazione tra quelle messe a disposizione dal produttore o una velocità scelta dall’utilizzatore. Vantaggiosamente, può essere prevista una memoria per memorizzare valori di velocità di rotazione e/o profili di velocità per macinare una dose (singola, doppia, o multipla) non ad una velocità costante ma a due (o più) velocità discrete o con velocità che variano in modo continuo.
L’unità di controllo 5 dunque comanda all’inverter 4 la velocità di rotazione per il motore 2. Il sistema può funzionare sia in anello aperto, senza cioè misurare la reale velocità di rotazione del motore, o in anello chiuso cioè rilevando la velocità del motore con un dispositivo dedicato, ad esempio l’encoder 6.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina (1) macina caffè comprendente: organi di macinatura (3) per macinare grani di caffè ed ottenere una dose (D) di caffè macinato, almeno un motore elettrico (2) per provocare la rotazione di almeno un organo di macinatura (3) rispetto ad un altro organo di macinatura (3) e un dispositivo (4) configurato per provocare una variazione di velocità di rotazione di detto motore, in cui detto dispositivo (4) di variazione della velocità è configurato per variare la velocità del motore elettrico (2) durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose (D) di caffè macinato; e/o un attuatore (8) configurato per provocare una variazione di una distanza (H) tra almeno un organo di macinatura (3) ed un altro organo di macinatura (3) durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose (D) di caffè macinato.
  2. 2. La macchina (1) macina caffè secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo (4) di variazione della velocità è configurato per variare la velocità del motore elettrico (2) in modo discreto.
  3. 3. La macchina (1) macina caffè secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo (4) di variazione della velocità è configurato per variare la velocità del motore elettrico (2) in modo continuo.
  4. 4. La macchina (1) macina caffè secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui la velocità del motore è variata da una prima velocità di rotazione ad almeno una seconda velocità di rotazione durante la macinazione di una dose, in cui detta prima velocità di rotazione è maggiore di detta seconda velocità di rotazione in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose (D) di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose (D) di caffè macinato avente una seconda granulometria.
  5. 5. La macchina (1) macina caffè secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, in cui detto attuatore (8) è configurato per variare la distanza (H) tra le macine in modo continuo o discreto durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose (D) di caffè macinato.
  6. 6. La macchina (1) macina caffè secondo la rivendicazione 5, in cui la distanza (H) tra le macine è variata da una prima distanza ad almeno una seconda distanza durante la macinazione di una dose, in cui detta prima distanza è minore di detta seconda distanza in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose (D) di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose (D) di caffè macinato avente una seconda granulometria.
  7. 7. La macchina (1) macina caffè secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente anche un’interfaccia per selezionare un profilo di velocità o un profilo di distanza (H) per macinare una dose (D) di caffè.
  8. 8. La macchina (1) macina caffè secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente anche un encoder (6) per rilevare la velocità di rotazione del motore elettrico (2).
  9. 9. Un metodo per macinare grani di caffè per ottenere una dose (D) di caffè macinato, il metodo comprendendo: prevedere organi di macinatura (3) per macinare i grani di caffè, prevedere almeno un motore elettrico (2) per provocare la rotazione di almeno un organo di macinatura (3) rispetto ad un altro organo di macinatura (3) e variare la velocità di rotazione del motore elettrico (2) durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose (D) di caffè macinato; e/o variare una distanza (H) tra gli organi di macinatura (3) durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose (D) di caffè macinato.
  10. 10. Il metodo secondo la rivendicazione 9, in cui la velocità di rotazione di detto motore elettrico (2) durante la macinazione della dose (D) viene variata in modo discreto.
  11. 11. Il metodo secondo la rivendicazione 7, in cui la velocità di rotazione di detto motore elettrico (2) durante la macinazione della dose (D) viene variata in modo continuo.
  12. 12. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9-11, in cui la velocità di rotazione del motore è variata da una prima velocità di rotazione ad almeno una seconda velocità di rotazione durante la macinazione di una dose (D), in cui detta prima velocità di rotazione è maggiore di detta seconda velocità di rotazione in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose (D) di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose (D) di caffè macinato avente una seconda granulometria.
  13. 13. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9-12, in cui la distanza (H) tra le macine viene variata in modo continuo o discreto durante la macinatura dei grani di caffè per ottenere la dose (D) di caffè macinato.
  14. 14. Il metodo secondo la rivendicazione 13, in cui la distanza (H) tra le macine è variata da una prima distanza ad almeno una seconda distanza durante la macinazione di una dose, in cui detta prima distanza è minore di detta seconda distanza in modo da ottenere almeno una prima porzione di dose (D) di caffè macinato avente una prima granulometria ed una seconda porzione di dose (D) di caffè macinato avente una seconda granulometria.
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