IT201800010761A1 - Sensore per volante - Google Patents

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IT201800010761A1
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IT102018000010761A
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Federico Zoppas
Mauro Berioli
Angelo Morello
Roberto Oboe
Paolo Magnone
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Irca Spa
Univ Degli Studi Padova
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Description

SENSORE PER VOLANTE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo o componente per la rilevazione del contatto tra la mano o le mani di un utente e il volante di un veicolo. In particolare, l’invenzione si riferisce ad un dispositivo o componente che si applica al volante.
Stato della tecnica
La corretta impugnatura del volante è un aspetto importante della sicurezza alla guida. Perciò, recentemente si stanno sviluppando sistemi in grado di determinare se il conducente ha le mani sul volante. Il rilevamento del contatto non è però sufficiente ad identificare il modo in cui il conducente sta afferrando il volante.
E’ infatti importante capire sia dove avviene il contatto, sia se il conducente sta effettivamente afferrando il volante con una corretta impugnatura.
Riuscire ad ottenere queste informazioni non è banale. In particolare, non è banale riuscire ad ottenere informazioni accurate sulla posizione e modalità di impugnatura del volante da parte del conducente.
E’ quindi sentita l’esigenza di superare questi limiti dello stato della tecnica.
Sommario dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione è di fornire un dispositivo che consenta di determinare la posizione delle mani di un conducente su un volante di un veicolo. Un altro scopo della presente invenzione è di fornire un tale dispositivo che consenta di determinare anche la modalità di impugnatura del volante.
La presente invenzione raggiunge almeno uno di tali scopi, ed altri scopi che saranno evidenti alla luce della presente descrizione, mediante un dispositivo o componente per il rilevamento del contatto tra un utente e un volante di un veicolo, il dispositivo comprendente: un supporto elettricamente isolante; una prima pista elettricamente conduttiva, fissata al supporto e comprendente una pluralità di primi picchi intervallati da una pluralità di prime gole lungo una direzione; in cui la prima pista è distribuita sul supporto in modo che la superficie della prima pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione.
Si noti che il termine “contatto” comprende sia un contatto diretto che un contatto indiretto, ad esempio un contatto indiretto attraverso uno o più strati che si trovano al di sopra della pista. Un contatto indiretto è tipicamente un accoppiamento capacitivo tra una o più parti del corpo del conducente, ad esempio la mano, e una o più piste conduttive usate come sensore. Lo strato di rivestimento al di sopra della pista, e in generale al di sopra del dispositivo è, ad esempio, in pelle.
La prima pista è vantaggiosamente atta a funzionare come sensore di contatto, in particolare quando la mano o le mani di un utente toccano o sono in prossimità del volante, ad esempio quando il conducente tocca uno strato di rivestimento del volante (che può ad esempio essere in pelle) al di sotto del quale è previsto il dispositivo.
Vantaggiosamente, la particolare distribuzione della prima pista consente ad una centralina elettronica di elaborare una grandezza elettrica, ad esempio una capacità, associata alla pista conduttiva.
In particolare, la centralina elettronica può leggere ed eventualmente elaborare una variazione di una grandezza elettrica provocata dal contatto della mano di un utente con il volante provvisto del dispositivo secondo l’invenzione. Più in dettaglio, grazie alla distribuzione spaziale della pista, si può determinare la posizione dove avviene il contatto tra la mano e il volante. Ad esempio, si può determinare se il contatto con la mano avviene sul lato destro oppure sinistro del volante. Infatti, il valore assoluto della variazione della grandezza elettrica varia in funzione della posizione dove avviene il contatto perché il valore assoluto varia in funzione dell’estensione superficiale della parte di pista toccata, preferibilmente indirettamente, dalla mano. Tipicamente, i valori più alti della variazione della grandezza elettrica si hanno nella zona dove la superficie della prima pista atta ad andare a contatto con la mano è maggiore. I valori di variazione della grandezza elettrica saranno gradualmente inferiori spostandosi lungo la direzione D.
In una prima forma di realizzazione particolare, la suddetta distribuzione della prima pista sul supporto in modo che la superficie della prima pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione D si ottiene mediante un pista in cui l’altezza h1, h2 dei picchi è decrescente lungo detta direzione D.
In una seconda forma di realizzazione particolare, la suddetta distribuzione della pista sul supporto in modo che la superficie della prima pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione D si ottiene mediante un pista in cui la larghezza w1, w2 della prima pista è decrescente lungo detta direzione D.
In una terza forma di realizzazione particolare, la suddetta distribuzione della pista sul supporto in modo che la superficie della pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione D si ottiene mediante una pista in cui la larghezza a1, a2 dei picchi aumenti lungo detta direzione D.
In una quarta forma di realizzazione particolare, la suddetta distribuzione della pista sul supporto in modo che la superficie della pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione D si ottiene mediante una pista in cui il gap d1, d2 fra i picchi 11 è crescente lungo detta direzione D.
Secondo un aspetto vantaggioso, il dispositivo può comprendere anche una seconda pista conduttiva, diversa dalla prima pista, che serve come sensore di contatto.
Vantaggiosamente, la seconda pista è distribuita sul supporto in modo che la superficie della seconda pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente aumenti lungo la suddetta direzione D, in verso opposto rispetto alla prima pista. Pertanto, lungo la direzione D, e più in particolare nello stesso verso della direzione D, mentre la superficie della prima pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisce, la superficie della seconda pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente aumenta.
Vantaggiosamente, in questo modo è possibile discriminare se la mano dell’utente afferra il volante con tutta la mano, ossia quando la sua mano tocca, preferibilmente indirettamente, entrambe le piste. Tale condizione di afferraggio può essere identificata, ad esempio, in funzione di relazioni logiche, ad esempio quando si verifica un “AND” tra le condizioni in cui per ciascuna delle due piste conduttive i valori assoluti della variazione di una grandezza elettrica, ad esempio la capacità, provocati dal contatto tra la mano e le due piste conduttive siano maggiori rispetto ad un prefissato livello di soglia.
Perciò, quando è presente anche la seconda pista, il dispositivo consente di determinare sia la posizione dove avviene il contatto sia la modalità di contatto. Inoltre, il dispositivo consente di rilevare anche se l’utente sta impugnando in modo corretto il volante con entrambe le mani.
Facoltativamente, il dispositivo comprende anche una terza pista conduttiva, che serve come pista di riscaldamento per riscaldare il volante.
Facoltativamente inoltre, il dispositivo comprende anche una quarta pista conduttiva, che è vantaggiosamente utilizzata come pista di schermaggio, o pista di shielding, per evitare interferenze, in particolare accoppiamenti capacitivi o in generale interferenze elettromagnetiche, tra la prima pista (pista sensore) e la terza pista (pista di riscaldamento) e, quando prevista, tra la seconda pista e la terza pista.
L’effetto di schermaggio si ottiene mediante la particolare disposizione della pista di shielding, ossia tra la prima pista e la terza pista e, quando prevista, tra la seconda pista e la terza pista.
In questo modo si può anche fare in modo che la prima pista e la seconda pista (quando prevista) siano poste, mediante la centralina elettronica, allo stesso potenziale della pista di shielding, così di evitare il rilevamento di falsi tocchi dovuti, ad esempio, a gocce di acqua sul volante.
Preferibilmente, la prima pista e la seconda pista sono disposte su una stessa superficie, o strato. Preferibilmente, tutte le piste conduttive di cui è provvisto il dispositivo sono disposte su una stessa superficie o strato.
Secondo un aspetto, l’invenzione comprende anche un volante di un veicolo provvisto di almeno un dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione esemplificative, ma non esclusive.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione particolari dell’invenzione.
Breve descrizione delle figure
Nella descrizione dell’invenzione si fa riferimento alle tavole di disegno allegate, che sono fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
la Fig. 1A illustra una vista in pianta dall’alto di un dispositivo secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig.1B illustra un particolare ingrandito della Fig.1A;
la Fig. 1C illustra un particolare ingrandito di parte di due componenti del dispositivo della Fig.1A;
la Fig.1D illustra un particolare ingrandito della Fig.1C;
la Fig.1E illustra un altro particolare ingrandito della Fig.1C;
la Fig.2A illustra una vista in pianta dall’alto di una prima variante di un dispositivo secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig.2B illustra un particolare ingrandito della Fig.2A;
la Fig. 2C illustra un particolare ingrandito di parte di due componenti del dispositivo della Fig.2A;
la Fig. 2D illustra una vista in pianta dall’alto di una seconda variante di un dispositivo secondo la seconda forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig. 3A illustra una vista in pianta dall’alto di un dispositivo secondo una terza forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig. 3B illustra una vista in pianta dall’alto di parte di due componenti di un dispositivo secondo la terza forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig. 4 illustra una vista in pianta dall’alto di un dispositivo secondo una quarta forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig. 5A illustra schematicamente una vista frontale anteriore di un volante secondo l’invenzione;
la Fig. 5B illustra una vista in pianta dall’alto di parte del dispositivo secondo la prima forma di realizzazione;
la Fig.5C illustra schematicamente una vista frontale posteriore del volante di Fig. 5A;
le Fig. 6A, 7A e 8A illustrano ciascuna una vista come la Fig. 5A, dove sono evidenziate schematicamente la zona o le zone di contatto;
le Fig. 6B, 7B e 8B illustrano ciascuna una vista come la Fig. 5B, dove sono evidenziate schematicamente la zona o le zone di contatto;
le Fig. 6C, 7C e 8C illustrano ciascuna una vista come la Fig. 5C, dove sono evidenziate schematicamente la zona o le zone di contatto.
Descrizione in dettaglio di forme di realizzazione esemplificative dell’invenzione Con riferimento alle Figure, vengono descritte forme di realizzazione di un dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400, o componente, per il rilevamento del contatto tra la mano o le mani di un utente e un volante di un veicolo.
In generale, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 comprende un supporto 10 elettricamente isolante, e una pista 101, 201, 301, 401 elettricamente conduttiva (anche detta “prima pista”), fissata al supporto 10.
La pista 101, 201, 301, 401 è atta a fungere da sensore di contatto.
La pista 101, 201, 301, 401 comprende, ossia è conformata in modo da comprendere, una pluralità di picchi 11 (o creste) intervallati da una pluralità di gole 12 (o valli) lungo una direzione D. In altri termini, i picchi 11 e le gole 12 si alternano fra loro, per cui dopo un picco 11 c’è una gola 12, e dopo una gola 12 c’è un picco 11.
Vantaggiosamente, la pista 101, 201, 301, 401 è distribuita sul supporto in modo che la superficie della pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo la direzione D, ad esempio nel verso indicato dalla freccia D nelle figure come per il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, oppure nel verso opposto al verso indicato dalla freccia D, come per il dispositivo 400. Preferibilmente, la direzione D è parallela all’asse longitudinale del dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400. Quando il dispositivo è adagiato su un piano di appoggio l’asse longitudinale del dispositivo è un asse rettilineo.
Preferibilmente, tale decremento della superficie atta ad andare a contatto con la mano di un utente è un decremento graduale.
Si noti che in particolare nelle Figure da 1A a 4, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 e le sue parti sono illustrate in una condizione in cui il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 è adagiato su di un piano di appoggio.
Come sarà descritto in seguito, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 è flessibile, per cui può assumere anche altre conformazioni, in particolare quando il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 è disposto sul volante 9 di un veicolo, ad esempio intorno al volante 9.
Si noti anche che il supporto 10 è illustrato a solo titolo esemplificativo, restando inteso che può avere anche altre conformazioni non illustrate, in particolare in funzione del volante 9 su cui si intende disporre il dispositivo.
Con particolare riferimento alle Fig. da 1A a 1E, in una prima forma di realizzazione, la suddetta distribuzione della pista 101 sul supporto 10 in modo che la superficie della pista 101 atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca, preferibilmente gradualmente, lungo la direzione D si ottiene mediante un pista 101 in cui l’altezza h1, h2 (Fig. 1C e 1D) dei picchi 11 è decrescente lungo detta direzione D, ad esempio nel verso indicato dalla freccia D.
Come già detto, la pista 101 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la pista 101 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 1’, 1’’ (Fig. 1A), che funge da piazzola, o pad in inglese, per la connessione ad una centralina elettronica o unità di controllo elettronico (non illustrata).
I suddetti picchi 11 e le suddette gole 12 si estendono tra le estremità 1’, 1’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali.
Lungo la direzione D, nel verso indicato dalla freccia D, l’altezza h1 di un picco 11’ è maggiore dell’altezza h2 del picco 11’’ successivo (Fig.1D).
Preferibilmente, lungo la direzione D, l’altezza di un qualsiasi picco 11 è sempre maggiore dell’altezza del picco 11 successivo.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 11 decresce gradualmente picco dopo picco. Preferibilmente, la differenza di altezza tra un qualsiasi picco 11 e il picco 11 successivo è un valore costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la differenza di altezza tra un qualsiasi picco 11 e il picco 11 successivo è in un intervallo compreso tra 0,1 e 1 mm.
Preferibilmente, l’altezza del picco 11 prossimale all’estremità 1’ (all’estrema sinistra in Fig. 1A) è in un intervallo compreso tra 70 e 100 mm. Il picco 11 prossimale all’estremità 1’ è preferibilmente il picco avente l’altezza massima rispetto agli altri picchi 11.
Preferibilmente, l’altezza del picco 11 distale dall’estremità 1’ (all’estrema destra in Fig. 1A) è in un intervallo compreso tra 5 e 20 mm. Il picco 11 distale rispetto all’estremità 1’ è preferibilmente il picco avente l’altezza minima rispetto agli altri picchi 11.
Preferibilmente, le altezze h1, h2 dei picchi 11 corrispondono alla distanza minima tra una retta r1 tangente alla sommità di un picco 11 e una retta r2, r3 tangente al fondo della gola 12 successiva - rispetto al verso della direzione D - e adiacente a detto picco 11.
Ad esempio, in Fig.1D, l’altezza h1 del picco 11’ è pari alla distanza minima tra la retta r1, tangente alla sommità del picco 11’, e la retta r2, tangente al fondo della gola 12’. Analogamente, l’altezza h2 del picco 11’’ è pari alla distanza minima tra la retta r1, tangente alla sommità del picco 11’’, e la retta r3, tangente al fondo della gola 12’’.
Le rette r1, r2, r3 sono preferibilmente parallele fra loro.
Preferibilmente, la retta r1 è tangente alle sommità di tutti i picchi 11, mentre le rette r2 e r3, così come le altre rette tangenti al fondo delle altre gole 12, sono distinte e parallele fra loro.
Preferibilmente, le altezze dei picchi 11 sono segmenti paralleli fra loro.
Preferibilmente, le altezze dei picchi 11 sono segmenti perpendicolari alla direzione D.
Preferibilmente, le sommità dei picchi 11 sono dei tratti curvi.
Preferibilmente, la larghezza “w” (Fig. 1C) della pista 101 è costante, o sostanzialmente costante.
In alternativa, la larghezza della prima pista è decrescente lungo detta direzione D, nello stesso verso in cui decresce l’altezza dei picchi 11.
Preferibilmente, la larghezza “w” della pista 101 è compresa tra 0,5 e 2 mm.
Preferibilmente, il gap (termine inglese) “d” tra i picchi 11 è costante, o sostanzialmente costante lungo la direzione D. Con “gap” si intende la distanza minima, parallelamente alla direzione D, tra due picchi 11 consecutivi. Preferibilmente, il gap “d” tra i picchi 11 è compreso tra 10 e 18 mm.
Preferibilmente, i picchi 11 hanno tutti la stessa larghezza “a”. Per “larghezza di un picco” si intende la distanza minima “a”, in particolare parallelamente alla direzione D, tra due tratti 111, 112 opposti fra loro di uno stesso picco 11. Preferibilmente, ma non esclusivamente, tali tratti 111, 112 sono paralleli fra loro, e preferibilmente anche perpendicolari alla direzione D, come nell’esempio illustrato. Tipicamente, ma non esclusivamente, i tratti 111, 112 sono uniti fra loro dalla sommità del picco. Preferibilmente, la lunghezza complessiva della pista 101 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 101. Preferibilmente, il dispositivo 100 comprende anche una seconda pista 102 elettricamente conduttiva fissata al supporto 10. La seconda pista 102 è distinta dalla prima pista 101.
La seconda pista 102 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la seconda pista 102 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 2’, 2’’ (Fig.1A) che funge da piazzola per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la pista 101 e la pista 102 sono le uniche piste atte a fungere da sensori di contatto.
Tra le estremità 2’, 2’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali, la seconda pista 102 comprende una pluralità di picchi 21 intervallati da una pluralità di gole 22 lungo la suddetta direzione D. In altri termini, i picchi 21 e le gole 22 si alternano fra loro, per cui dopo un picco 21 c’è una gola 22, e dopo una gola 22 c’è un picco 21.
Preferibilmente, il numero di picchi 11 della prima pista 101 è uguale al numero di picchi 21 della seconda pista 102. Di conseguenza, il numero di gole 12 della prima pista 101 è uguale al numero di gole 22 della seconda pista 102.
La seconda pista 102 è distribuita sul supporto 10 in modo che la superficie della seconda pista 102 atta ad andare a contatto con la mano di un utente aumenti, preferibilmente gradualmente, lungo la suddetta direzione D, in particolare nel verso indicato dalla freccia D.
In particolare, lungo la direzione D, l’altezza h3 di un picco 21’ è minore dell’altezza h4 del picco 21’’ successivo (Fig.1E).
Preferibilmente, lungo la direzione D, l’altezza di un qualsiasi picco 21 è sempre minore dell’altezza del picco 21 successivo.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 cresce gradualmente picco dopo picco. Preferibilmente, la differenza di altezza tra un qualsiasi picco 21 e il picco 21 successivo è un valore costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la differenza di altezza tra un picco 21 e il picco 21 successivo è in un intervallo compreso tra 0,1 e 1 mm.
Preferibilmente, l’altezza del picco 21 prossimale all’estremità 2’ (all’estrema sinistra in Fig. 1A) è in un intervallo compreso tra 5 e 20 mm. Il picco 21 prossimale all’estremità 2’ è preferibilmente il picco avente l’altezza minima rispetto agli altri picchi 21.
Preferibilmente, l’altezza del picco 21 distale dall’estremità 2’ (all’estrema destra in Fig. 1A) è in un intervallo compreso tra 70 e 100 mm. Il picco 21 distale dall’estremità 2’ è preferibilmente il picco avente l’altezza massima rispetto agli altri picchi 21.
Preferibilmente, le altezze h3, h4 dei picchi 21 corrispondono alla distanza minima tra una retta r4 tangente al fondo di un picco 21 e una retta r5, r6 tangente alla sommità della gola 22 successiva - rispetto al verso della direzione D - e adiacente a detto picco 21.
Ad esempio, in Fig.1E, l’altezza h3 del picco 21’ è pari alla distanza minima tra la retta r4, tangente al fondo del picco 21’, e la retta r5, tangente alla sommità della gola 22’. Analogamente, l’altezza h4 del picco 21’’ è pari alla distanza minima tra la retta r4, tangente al fondo del picco 21’’, e la retta r6, tangente alla sommità della gola 22’’.
Le rette r4, r5, r6 sono preferibilmente parallele fra loro.
Preferibilmente, la retta r4 è tangente al fondo di tutti i picchi 21, mentre le rette r4 e r5, così come le altre rette tangenti alla sommità delle altre gole 22, sono distinte e parallele fra loro.
Preferibilmente, le altezze dei picchi 21 sono segmenti paralleli fra loro.
Preferibilmente, le altezze dei picchi 21 sono segmenti perpendicolari alla direzione D.
Preferibilmente, i fondi dei picchi 11 sono dei tratti curvi.
Preferibilmente, la larghezza “w” della pista 102 è costante, o sostanzialmente costante.
In alternativa, la larghezza della seconda pista è crescente lungo detta direzione D, nello stesso verso in cui cresce l’altezza dei picchi 11.
Preferibilmente, la larghezza “w” della pista 102 è compresa tra 0,5 e 2 mm.
Preferibilmente, la larghezza “w” della seconda pista 102 è uguale alla larghezza della prima pista 101.
Preferibilmente, il gap “d” tra i picchi 21 è costante, o sostanzialmente costante lungo la direzione D. Preferibilmente, il gap tra i picchi 21 è compreso tra 10 e 18 mm.
Preferibilmente, il gap tra i picchi 21 è uguale al gap tra i picchi 11.
Preferibilmente, i picchi 21 hanno tutti la stessa larghezza “a”, che è preferibilmente uguale alla larghezza dei picchi 11 della prima pista 101.
Preferibilmente, ciascun picco 11 della prima pista 101 è allineato ad un rispettivo picco 21 della seconda pista 102, in particolare allineato lungo un asse ortogonale alla direzione D.
Preferibilmente, come nell’esempio illustrato in Fig. 1A, i picchi 11 della prima pista 101 e i picchi 21 della seconda pista 102 si estendono in verso opposto fra loro, in particolare in altezza, preferibilmente lungo rispettive direzioni trasversali, preferibilmente perpendicolari, alla direzione D.
Preferibilmente, i fondi dei picchi 21 sono dei tratti curvi.
Preferibilmente, la sommità di ciascun picco 11 della prima pista 101 è concava verso la concavità del fondo di un rispettivo picco 21 allineato ad esso della seconda pista 102.
Preferibilmente, la prima pista 101 e la seconda pista 102 sono conformate in modo che la distanza minima “k” (Fig. 1C), perpendicolarmente alla direzione D, tra la sommità di un picco 11 e il fondo del picco 21 allineato a detto picco 21 sia uguale per tutte le coppie di picchi 11-21.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della seconda pista 102 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 102.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della seconda pista 102 è uguale o circa uguale alla lunghezza complessiva della prima pista 101.
Facoltativamente, il dispositivo 100 comprende anche una terza pista 103 elettricamente conduttiva (Fig.1A-1B), fissata al supporto 10.
La terza pista 103 è atta a fungere da pista di riscaldamento.
La terza pista 103 comprende un primo tratto 131 che si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 101.
In particolare, il primo tratto 131 della terza pista 103 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 11 e alle gole 12 della prima pista 101.
Preferibilmente, anche l’altezza dei picchi del primo tratto 131 della terza pista 103 è decrescente lungo la direzione D, nello stesso verso in cui decresce l’altezza dei picchi 11 della prima pista 101.
Il numero di picchi e gole del primo tratto 131 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della prima pista 101.
Quando è prevista anche la seconda pista 102, la terza pista 103 comprende anche un secondo tratto 132 che si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla seconda pista 102.
In particolare, il secondo tratto 132 della terza pista 103 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 21 e alle gole 22 della seconda pista 102.
Preferibilmente, anche l’altezza dei picchi del secondo tratto 132 della terza pista 103 è crescente lungo la direzione D, nello stesso verso in cui aumenta l’altezza dei picchi 21 della seconda pista 102.
Il numero di picchi e gole del secondo tratto 132 è preferibilmente uguale al numero di picchi 21 e gole 22 della seconda pista 102.
Il primo tratto 131 e il secondo tratto 132 della terza pista 103 sono uniti fra loro da un tratto di raccordo 133.
La terza pista 103 comprende due porzioni terminali, preferibilmente soltanto due porzioni terminali, ciascuna provvista di due estremità 3’, 3’’ che fungono da piazzole per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 103 è maggiore rispetto alla larghezza “w” della prima pista 101 e rispetto alla larghezza “w” della seconda pista 102.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 103 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 103 è compresa tra 0,5 e 4 mm.
Preferibilmente, la distanza, in particolare la distanza minima, tra il primo tratto 131 della terza pista 103 e la prima pista 101 è compresa tra 2,5 e 4 mm, tale distanza essendo preferibilmente costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la distanza, in particolare la distanza minima, tra il secondo tratto 132 della terza pista 103 e la seconda pista 102 è compresa tra 2,5 e 4 mm, tale distanza essendo preferibilmente costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la terza pista 103 è prossimale alla periferia, o contorno, del dispositivo 100, in particolare alla periferia del supporto 10, e la prima pista 101 e la seconda pista 102 (quando prevista) sono distali rispetto alla periferia del dispositivo 100, in particolare alla periferia del supporto 10. In alternativa, facoltativamente, in una variante non illustrata la prima pista e la seconda pista (quando prevista) sono prossimali rispetto alla periferia del dispositivo, in particolare alla periferia del supporto isolante, e la terza pista è distale dalla periferia, o contorno, del dispositivo, in particolare rispetto alla periferia del supporto isolante.
Preferibilmente, il dispositivo 100 comprende anche una quarta pista 104 elettricamente conduttiva, fissata al supporto 10.
La quarta pista 104 serve come pista di schermaggio, o pista di shielding, per evitare interferenze, in particolare accoppiamenti capacitivi o in generale interferenze elettromagnetiche, tra la prima pista 101 e la terza pista 103 e, quando prevista, tra la seconda pista 102 e la terza pista 103.
La quarta pista 104 comprende un primo tratto 141 che si estende tra la prima pista 101 e la terza pista 103.
Preferibilmente, il primo tratto 141 della quarta pista 104 si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 101 e alla terza pista 103.
In particolare, il primo tratto 141 della quarta pista 104 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 11 e alle gole 12 della prima pista 101.
Preferibilmente, anche l’altezza dei picchi del primo tratto 141 della quarta pista 104 è decrescente lungo la direzione D, nello stesso verso in cui decresce l’altezza dei picchi 11 della prima pista 101.
Il numero di picchi e gole del primo tratto 141 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della prima pista 101.
Quando è prevista anche la seconda pista 102, la quarta pista 104 comprende anche un secondo tratto 142 che si estende tra la seconda pista 102 e la terza pista 103.
Il secondo tratto 142 della quarta pista 104 si estende preferibilmente parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla seconda pista 102.
In particolare, il secondo tratto 142 della quarta pista 104 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 21 e alle gole 22 della seconda pista 102.
Preferibilmente, anche l’altezza dei picchi del secondo tratto 142 della quarta pista 104 è crescente lungo la direzione D, nello stesso verso in cui aumenta l’altezza dei picchi 21 della seconda pista 102.
Il numero di picchi e gole del secondo tratto 142 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della seconda pista 102.
Il primo tratto 141 e il secondo tratto 142 della quarta pista 104 sono uniti fra loro da un tratto di raccordo 143.
La quarta pista 104 comprende due porzioni terminali, preferibilmente soltanto due porzioni terminali, ciascuna provvista di due estremità 4’, 4’’ che fungono da piazzole per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 104 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 104 è compresa tra 0,5 e 2 mm. Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 104 è uguale o circa uguale alla larghezza della prima pista 101.
Preferibilmente, il primo tratto 141 della quarta pista 104 è equidistante o circa equidistante dalla prima pista 101 e dalla terza pista 103, e il secondo tratto 142 della quarta pista 104 è equidistante o circa equidistante dalla seconda pista 102 e dalla terza pista 103.
Con particolare riferimento alle Fig. da 2A a 2D, in una seconda forma di realizzazione di un dispositivo 200’, 200’’, la suddetta distribuzione della pista sul supporto in modo che la superficie della pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo la direzione D si ottiene mediante un pista 201 in cui la larghezza w1, w2 (Fig. 2C) della prima pista 201 è decrescente lungo detta direzione D, ad esempio nel verso indicato dalla freccia D.
In tutte le forme di realizzazione, con larghezza della pista si intende la misura presa parallelamente alla superficie del supporto 10 e perpendicolarmente all’asse della pista. Con spessore della pista si intende invece la misura presa perpendicolarmente alla superficie del supporto 10 e all’asse della pista.
Come già detto, la pista 201 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la pista 201 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 1’, 1’’ (Fig.2A), che funge da piazzola per la connessione alla centralina elettronica o unità di controllo elettronico (non illustrata).
I suddetti picchi 11 e le suddette gole 12 si estendono tra le estremità 1’, 1’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali.
La suddetta riduzione di larghezza della pista 201 si ha, più in dettaglio, lungo il percorso della pista 201, ossia lungo la lunghezza effettiva della pista 201.
Preferibilmente, la riduzione di larghezza della pista 201 è graduale.
A solo titolo esemplificativo, la riduzione di larghezza può avvenire tratto dopo tratto, ossia un qualsiasi tratto ha sempre una larghezza costante maggiore rispetto alla larghezza costante del tratto successivo, in particolare nel verso della direzione D indicato dalla freccia.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, la larghezza della pista diminuisce dall’1% al 2,5%, per ogni tratto.
Preferibilmente, la larghezza della pista 201 decresce di un valore costante.
A solo titolo esemplificativo, ogni tratto a larghezza costante o sostanzialmente costante può essere formato da un picco 11 e della gola 12 successiva, in particolare dall’inizio di un tratto rettilineo 111 di un picco 11 fino all’inizio del tratto rettilineo 111 del picco 11 successivo.
Ad esempio, con particolare riferimento alla Fig.2C, la larghezza di un primo tratto di pista 201 formato da una prima coppia picco 11’-gola 12’ ha una larghezza “w1”; e la larghezza di un secondo tratto di pista 201, adiacente e successivo al primo tratto, formato da una seconda coppia picco 11’’-gola 12’’ ha una larghezza “w2” (la gola 12’’ è parzialmente illustrata in Fig. 2C). La larghezza w2 è dall’1% al 2,5 % inferiore rispetto alla larghezza w1, ad esempio circa dell’1% inferiore.
In alternativa, a solo titolo esemplificativo, la riduzione di larghezza si può avere anche tra il tratto 111 e il tratto 112 di uno stesso picco. In particolare, il tratto 112 può avere una larghezza inferiore rispetto al tratto 111 dello stesso picco, e una larghezza maggiore rispetto al tratto 111 del picco successivo, e così via.
Preferibilmente, i picchi 11 hanno la stessa larghezza “a”. Per “larghezza di un picco” si intende la distanza minima “a”, in particolare parallelamente alla direzione D, tra due tratti 111, 112 opposti fra loro di uno stesso picco 11. Preferibilmente, ma non esclusivamente, tali tratti 111, 112 sono paralleli fra loro, e preferibilmente anche perpendicolari alla direzione D, come nell’esempio illustrato. Tipicamente, ma non esclusivamente, i tratti 111, 112 sono uniti fra loro dalla sommità del picco. Preferibilmente, l’altezza dei picchi 11 è costante o sostanzialmente costante, ossia è preferibile che tutti i picchi 11 abbiano la stessa altezza. In alternativa, l’altezza dei picchi 11 può decrescere, sostanzialmente come descritto per prima forma di realizzazione, nello stesso verso in cui decresce la larghezza della pista 201.
Preferibilmente l’altezza dei picchi 11 è compresa tra 30 e 60 mm.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della pista 201 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 201. Preferibilmente, il gap “d” tra i picchi 11 è costante, o sostanzialmente costante lungo la direzione D. In altri termini il gap tra qualsiasi coppia di picchi 11 consecutivi è un valore costante o sostanzialmente costante. Con “gap” si intende la distanza minima, parallelamente alla direzione D, tra due picchi 11 consecutivi. Preferibilmente, il gap tra i picchi 11 è compreso tra 10 e 18 mm.
Preferibilmente, il dispositivo 200’, 200’’ comprende anche una seconda pista 202’, 202’’ elettricamente conduttiva, fissata al supporto 10. La seconda pista 202’, 202’’ è distinta dalla prima pista 201.
La seconda pista 202’, 202’’ è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la seconda pista 202’, 202’’ comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 2’, 2’’ che funge da piazzola, per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la pista 201 e la pista 202’, 202’’ sono le uniche piste atte a fungere da sensori di contatto.
Tra le estremità 2’, 2’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali, la seconda pista 202’, 202’’ comprende una pluralità di picchi 21 intervallati da una pluralità di gole 22 lungo la suddetta direzione D. In altri termini, i picchi 21 e le gole 22 si alternano fra loro, per cui dopo un picco 21 c’è una gola 22, e dopo una gola 22 c’è un picco 21.
Preferibilmente, il numero di picchi 11 della prima pista 201 è uguale al numero di picchi 21 della seconda pista 202’, 202’’. Di conseguenza, il numero di gole 12 della prima pista 201 è uguale al numero di gole 22 della seconda pista 202’, 202’’.
La seconda pista 202’, 202’’ è distribuita sul supporto 10 in modo che la superficie della seconda pista 202’, 202’’ atta ad andare a contatto con la mano di un utente aumenti lungo la suddetta direzione D.
In particolare, larghezza w3, w4 della seconda pista 202’, 202’’ è crescente lungo detta direzione D, nel verso indicato dalla freccia.
Il suddetto aumento di larghezza della pista 202’, 202’’ si ha, più in dettaglio, lungo il percorso della pista 202, ossia lungo la lunghezza effettiva della pista 202.
Preferibilmente, l’aumento di larghezza della pista 202’, 202’’ è graduale.
A solo titolo esemplificativo, l’aumento di larghezza può avvenire tratto dopo tratto, ossia un qualsiasi tratto ha sempre una larghezza costante minore rispetto alla larghezza costante del tratto successivo, nel verso della direzione D indicato dalla freccia.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, la larghezza della pista 202’, 202’’ aumenta dall’1% al 2,5%, per ogni tratto.
Preferibilmente, la larghezza della pista 202’, 202’’ aumenta di un valore costante. A solo titolo esemplificativo, ogni tratto a larghezza costante o sostanzialmente costante può essere formato da un picco 21’ e della gola 22’ successiva.
Ad esempio, la larghezza di un primo tratto di pista 202’, 202’’ formato da una prima coppia picco 21’-gola 22’ ha una larghezza “w3”; e la larghezza di un secondo tratto di pista 202’, 202’’, consecutivo al primo tratto, formato da una seconda coppia picco 21’-gola 22’’ ha una larghezza “w4” (la gola 22’’ è parzialmente illustrata in Fig. 1C). La larghezza w4 è dall’1% al 2,5 % maggiore rispetto alla larghezza w3, ad esempio circa dell’1% maggiore.
In alternativa, a solo titolo esemplificativo, l’aumento di larghezza si può avere anche tra il tratto 111 e il tratto 112 di uno stesso picco. In particolare, il tratto 112 può avere una larghezza maggiore rispetto al tratto 111 dello stesso picco, e una larghezza minore rispetto al tratto 111 del picco successivo, e così via.
Preferibilmente, il modo in cui si ha l’aumento di larghezza della pista 202’, 202’’ è analogo al modo in cui si ha il decremento di larghezza della pista 201.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della seconda pista 202’, 202’’ è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 202’, 202’’.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della seconda pista 202’, 202’’ è uguale o circa uguale alla lunghezza complessiva della prima pista 201.
Preferibilmente, i picchi 21 hanno la stessa larghezza “a”, che è preferibilmente uguale alla larghezza dei picchi 11 della prima pista 201.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 è costante o sostanzialmente costante, ossia è preferibile che tutti i picchi 11 abbiano la stessa altezza. In alternativa, la larghezza dei picchi 21 può essere crescente nello stesso verso in cui aumenta la larghezza della seconda pista.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 della seconda pista 202’, 202’’ è uguale o circa uguale all’altezza dei picchi 11 della prima pista 201.
Preferibilmente l’altezza dei picchi 21 è compresa tra 30 e 60 mm.
Preferibilmente, il gap tra qualsiasi coppia di picchi 21 consecutivi è un valore costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, il gap tra i picchi 21 ha un’estensione compresa tra 10 e 18 mm. Preferibilmente, il gap tra i picchi 21 è uguale al gap d tra i picchi 11.
Preferibilmente, ciascun picco 11 della prima pista 201 è allineato ad un rispettivo picco 21 della seconda pista 202’, 202’’, in particolare allineato lungo un asse perpendicolare alla direzione D.
In una prima variante della seconda forma di realizzazione (Fig. 2A-2B-2C), i picchi 11 della prima pista 101 e i picchi 21 della seconda pista 202’ si estendono in verso opposto fra loro, in particolare in altezza, preferibilmente lungo rispettive direzioni trasversali, preferibilmente perpendicolari, alla direzione D.
Preferibilmente, nella prima variante, la prima pista 201 e la seconda pista 202’ sono conformate in modo che la distanza minima “k” (Fig. 1C), perpendicolarmente alla direzione D, tra la sommità di un picco 11 e il fondo del picco 21 allineato a detto picco 11 sia uguale per tutte le coppie di picchi 11-21. In una seconda variante della seconda forma di realizzazione (Fig.2D), i picchi 11 della prima pista 201 e i picchi 21 della seconda pista 202’’ si estendono nello stesso verso. Preferibilmente, la seconda pista 202’’ si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 201.
In entrambe le varianti, facoltativamente, il dispositivo 200’, 200’’ comprende anche una terza pista 203 elettricamente conduttiva, fissata al supporto 10.
La terza pista 203 è atta a fungere da pista di riscaldamento.
La terza pista 203 comprende un primo tratto 231 che si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 201.
In particolare, il primo tratto 231 della terza pista 203 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 11 e alle gole 12 della prima pista 201.
Il numero di picchi e gole del primo tratto 231 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della prima pista 201.
Quando è prevista la seconda pista 202’, 202’’, in entrambe le varianti, la terza pista 203 comprende un secondo tratto 232 che si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla seconda pista 202’, 202’’.
In particolare, il secondo tratto 232 della terza pista 203 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 21 e alle gole 22 della seconda pista 202’, 202’’.
Il numero di picchi e gole del secondo tratto 232 è preferibilmente uguale al numero di picchi 21 e gole 22 della seconda pista 202’, 202’’.
Il primo tratto 231 e il secondo tratto 232 della terza pista 203 sono uniti fra loro da un tratto di raccordo 233.
La terza pista 203 comprende due porzioni terminali, preferibilmente soltanto due porzioni terminali, ciascuna provvista di due estremità 3’, 3’’ che fungono da piazzole per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 203 è maggiore rispetto alla larghezza massima della prima pista 201 e rispetto alla larghezza massima della seconda pista 202’, 202’’.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 203 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 203 è compresa tra 0,5 e 4 mm. Preferibilmente, la distanza, in particolare la distanza minima, tra il primo tratto 231 della terza pista 203 e la prima pista 201 è compresa tra 0,7 e 3 mm, tale distanza essendo preferibilmente costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la distanza, in particolare la distanza minima, tra il secondo tratto 232 della terza pista 203 e la seconda pista 202’, 202’’ è compresa tra 0,7 e 3 mm, tale distanza essendo preferibilmente costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la terza pista 203 è prossimale alla periferia, o contorno, del dispositivo 200’, 200’’, in particolare alla periferia del supporto 10, e la prima pista 201 e la seconda pista 202’, 202’’ (quando prevista) sono distali rispetto alla periferia del dispositivo 200’, 200’’, in particolare alla periferia del supporto 10. In alternativa, facoltativamente, in una variante non illustrata la prima pista e la seconda pista (quando prevista) sono prossimali rispetto alla periferia del dispositivo, in particolare alla periferia del supporto isolante, e la terza pista è distale dalla periferia, o contorno, del dispositivo, in particolare rispetto alla periferia del supporto isolante.
Preferibilmente, il dispositivo 200’, 200’’ comprende anche una quarta pista 204 elettricamente conduttiva fissata al supporto 10.
La quarta pista 204 serve come pista di schermaggio, o pista di shielding, per evitare interferenze, in particolare accoppiamenti capacitivi o in generale interferenze elettromagnetiche, tra la prima pista 201 e la terza pista 203 e, quando prevista, tra la seconda pista 202’, 202’’ e la terza pista 203.
La quarta pista 204 comprende un primo tratto 241 che si estende tra la prima pista 201 e la terza pista 203.
Preferibilmente, il primo tratto 241 della quarta pista 204 si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 201 e alla terza pista 203.
In particolare, il primo tratto 241 della quarta pista 204 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 11 e alle gole 12 della prima pista 201.
Il numero di picchi e gole del primo tratto 241 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della prima pista 201.
Quando è prevista anche la seconda pista 202’, 202’’, la quarta pista 204 comprende anche un secondo tratto 242 che si estende tra la seconda pista 202’, 202’’ e la terza pista 203.
Il secondo tratto 242 della quarta pista 204 si estende preferibilmente parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla seconda pista 202’, 202’’. In particolare, il secondo tratto 242 della quarta pista 204 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 21 e alle gole 22 della seconda pista 202’, 202’’.
Il numero di picchi e gole del secondo tratto 242 è preferibilmente uguale al numero di picchi 21 e gole 22 della seconda pista 202.
Nella seconda variante, la successione di piste, ad esempio parallelamente alla direzione D, è preferibilmente la seguente: terza pista 203, quarta pista 204, prima pista 201, seconda pista 202’’, quarta pista 204, terza pista 203.
Il primo tratto 241 e il secondo tratto 242 della quarta pista 204 sono uniti fra loro da un tratto di raccordo 243.
La quarta pista 204 comprende due porzioni terminali, preferibilmente soltanto due porzioni terminali, ciascuna provvista di due estremità 4’, 4’’ che fungono da piazzole per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 204 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 204 è compresa tra 0,5 e 2 mm. Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 204 è uguale o circa uguale alla larghezza della prima pista 201.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi della quarta pista 204 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi della quarta pista 204 è compresa tra 30 e 60 mm, oppure tra 31 e 63 mm.
Preferibilmente, il primo tratto 241 della quarta pista 204 è equidistante o circa equidistante dalla prima pista 201 e dalla terza pista 203, e il secondo tratto 241 della quarta pista 204 è equidistante o circa equidistante dalla seconda pista 202’, 202’’ e dalla terza pista 203.
Con particolare riferimento alle Fig. 3A e 3B, in una terza forma di realizzazione del dispositivo 300, la suddetta distribuzione della pista sul supporto isolante 10 in modo che la superficie della pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione D si ottiene mediante una pista 301 in cui la larghezza a1, a2 dei picchi 11 è crescente lungo detta direzione D. In particolare, nelle Fig.3A e 3B, la superficie della prima pista 301 atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisce lungo la direzione D, nel verso indicato dalla freccia. Infatti, la pista 301 si dirada nel verso indicato dalla freccia, e perciò diminuisce la superficie disponibile, mentre invece la pista si infittisce nel verso opposto a quello indicato dalla freccia, e perciò aumenta la superficie disponibile. Come già detto, la pista 301 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la pista 301 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 1’, 1’’ (Fig.3A), che funge da piazzola per la connessione alla centralina elettronica o unità di controllo elettronico (non illustrata).
I suddetti picchi 11 e le suddette gole 12 si estendono tra le estremità 1’, 1’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali.
Per “larghezza di un picco” si intende la distanza minima (a1, a2, in Fig. 3B), in particolare parallelamente alla direzione D, tra due tratti 111, 112 opposti fra loro di uno stesso picco 11. Preferibilmente, ma non esclusivamente, tali tratti 111, 112 sono paralleli fra loro, e preferibilmente anche perpendicolari alla direzione D, come nell’esempio illustrato. Tipicamente, ma non esclusivamente, i tratti 111, 112 sono uniti fra loro dalla sommità del picco.
Preferibilmente, lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia nelle Fig.3A e 3B, la larghezza dei picchi 11 aumenta gradualmente picco dopo picco. In particolare, preferibilmente, ogni picco 11 ha una larghezza inferiore rispetto alla larghezza del picco 11 successivo lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia nelle Fig.3A e 3B.
Ad esempio, in Fig. 3B, la larghezza di un picco 11’ è indicata con “a1”, e la larghezza del picco 11’’ successivo è indicata con “a2”. La larghezza a1 è inferiore alla larghezza a2.
Preferibilmente, la differenza di larghezza tra un qualsiasi picco 11 e il successivo picco 11 – ad esempio la differenza tra la larghezza a2 e la larghezza a1 – è in un intervallo compreso tra 0,5 e 4 mm, ed è preferibilmente un valore costante.
Preferibilmente, la larghezza del picco 11 prossimale all’estremità 1’ (all’estrema sinistra in Fig. 3A) è in un intervallo compreso tra 0,5 e 4 mm. Il picco 11 prossimale all’estremità 1’ è preferibilmente il picco avente la larghezza minima rispetto agli altri picchi 11.
Preferibilmente, la larghezza del picco 11 distale dall’estremità 1’ (all’estrema destra in Fig. 3A) è in un intervallo compreso tra 3,5 e 28 mm. Il picco 11 distale dall’estremità 1’ (e prossimale all’estremità 1’’) è preferibilmente il picco avente la larghezza massima rispetto alle altre coppie di picchi 11.
Preferibilmente, il gap “d” tra qualsiasi coppia di picchi 11 consecutivi è un valore costante. Con “gap” si intende la distanza minima, parallelamente alla direzione D, tra due picchi 11 consecutivi. Preferibilmente, il gap “d” tra i picchi 11 è compreso tra 15 e 20 mm, oppure tra 10 e 18 mm.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 11 è costante o sostanzialmente costante, ossia è preferibile che tutti i picchi 11 abbiano la stessa altezza.
Preferibilmente l’altezza dei picchi 11 è compresa tra 30 e 60 mm.
Preferibilmente, la larghezza “w” della pista 301 è costante, o sostanzialmente costante. Preferibilmente, la larghezza della pista 301 è compresa tra 0,5 e 2 mm. Preferibilmente, la lunghezza complessiva della pista 301 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 301. Preferibilmente, il dispositivo 300 comprende anche una seconda pista 302 elettricamente conduttiva, fissata al supporto 10. La seconda pista 302 è distinta dalla prima pista 301.
La seconda pista 302 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la pista 302 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 2’, 2’’ che funge da piazzola per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la pista 301 e la pista 302 sono le uniche piste atte a fungere da sensori di contatto.
Tra le estremità 2’, 2’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali, la seconda pista 302 comprende una pluralità di picchi 21 intervallati da una pluralità di gole 22 lungo la suddetta direzione D. In altri termini, i picchi 21 e le gole 22 si alternano fra loro, per cui dopo un picco 21 c’è una gola 22, e dopo una gola 22 c’è un picco 21.
Preferibilmente, lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia nelle Fig.3A e 3B, la larghezza dei picchi 21 diminuisce gradualmente picco dopo picco. In particolare, preferibilmente, ogni picco 21 ha una larghezza maggiore rispetto alla larghezza del picco 21 successivo lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia nelle Fig.3A e 3B.
Ad esempio, in Fig. 3B, la larghezza del picco 21’ è indicata con “a3”, e la larghezza del picco 21’’ successivo è indicata con “a4”. La larghezza a3 è maggiore della larghezza a4.
Preferibilmente, la differenza di larghezza tra un qualsiasi picco 21 e il successivo picco 21 – ad esempio la differenza tra la larghezza a3 e la larghezza a4 – è in un intervallo compreso tra 0,5 e 4 mm, ed è preferibilmente un valore costante.
Preferibilmente, la larghezza del picco 21 prossimale all’estremità 1’ (all’estrema sinistra in Fig. 3A) è in un intervallo compreso tra 3,5 e 28 mm. Il picco 21 prossimale all’estremità 1’ (e distale dall’estremità 1’’) è preferibilmente il picco 21 avente la larghezza massima rispetto agli altri picchi 21.
Preferibilmente, la larghezza del picco 21 distale dall’estremità 1’ (all’estrema destra in Fig. 3A) è in un intervallo compreso tra 0,5 e 4 mm. Il picco 21 distale dall’estremità 1’ è preferibilmente il picco 21 avente la larghezza minima rispetto agli altri picchi 21.
Preferibilmente, il gap “d” tra qualsiasi coppia di picchi 11 consecutivi è un valore costante, ed è preferibilmente uguale al gap tra i picchi 11 della prima pista 301.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 è costante o sostanzialmente costante, ossia è preferibile che tutti i picchi 21 abbiano la stessa altezza.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 della seconda pista 302 è uguale o circa uguale all’altezza dei picchi 11 della prima pista 301.
Preferibilmente l’altezza dei picchi 21 è compresa tra 30 e 60 mm.
Preferibilmente, la larghezza della pista 302 è costante, o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della pista 302 è uguale alla larghezza w della pista 301.
Preferibilmente, la larghezza della pista 302 è compresa tra 0,5 e 2 mm.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della pista 302 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 302. Preferibilmente, la lunghezza della seconda pista 302 è uguale alla lunghezza della prima pista 301.
Preferibilmente, come illustrato in Fig. 3A, 3B, i picchi 11 della prima pista 301 e i picchi 21 della seconda pista 302 si estendono in verso opposto fra loro, in particolare in altezza, preferibilmente lungo rispettive direzioni perpendicolari alla direzione D.
Anche nella terza forma di realizzazione, il dispositivo comprende facoltativamente una terza pista 303 elettricamente conduttiva fissata al supporto isolante 10.
La terza pista 303 è atta a fungere da pista di riscaldamento.
La terza pista 303 comprende un primo tratto 331 che si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 301.
In particolare, il primo tratto 331 della terza pista 303 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 11 e alle gole 12 della prima pista 301.
Preferibilmente, il gap tra i picchi del primo tratto 331 della terza pista 303 è costante o sostanzialmente costante lungo la direzione D. In alternativa, il gap tra i picchi del primo tratto 331 decresce nel verso in cui la larghezza dei picchi 11 aumenta.
Il numero di picchi e gole del primo tratto 331 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della prima pista 301.
Quando è prevista anche la seconda pista 302, la terza pista 303 comprende un secondo tratto 332 che si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla seconda pista 302.
In particolare, il secondo tratto 332 della terza pista 303 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 21 e alle gole 22 della seconda pista 302.
Preferibilmente, il gap tra i picchi del secondo tratto 332 della terza pista 303 è costante o sostanzialmente costante lungo la direzione D. In alternativa, il gap tra i picchi del secondo tratto 332 decresce nel verso in cui la larghezza dei picchi 11 aumenta.
Il numero di picchi e gole del secondo tratto 332 è preferibilmente uguale al numero di picchi 21 e gole 22 della seconda pista 302.
Il primo tratto 331 e il secondo tratto 332 della terza pista 303 sono uniti fra loro da un tratto di raccordo 333.
La terza pista 303 comprende due porzioni terminali, preferibilmente soltanto due porzioni terminali, ciascuna provvista di due estremità 3’, 3’’ che fungono da piazzole per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 303 è maggiore rispetto alla larghezza della larghezza della prima pista 301 e rispetto alla larghezza della seconda pista 302.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 303 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della terza pista 303 è compresa tra 0,5 e 4 mm. Preferibilmente, la distanza, in particolare la distanza minima, tra il primo tratto 331 della terza pista 303 e la prima pista 301 è compresa tra 0,7 e 2,2 mm, tale distanza essendo preferibilmente costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la distanza, in particolare la distanza minima, tra il secondo tratto 332 della terza pista 303 e la seconda pista 302 è compresa tra 0,7 e 2,2 mm, tale distanza essendo preferibilmente costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la terza pista 303 è prossimale alla periferia, o contorno, del dispositivo 300, in particolare alla periferia del supporto 10, e la prima pista 301 e la seconda pista 302 (quando prevista) sono distali rispetto alla periferia del dispositivo 300, in particolare alla periferia del supporto 10. In alternativa, facoltativamente, in una variante non illustrata la prima pista e la seconda pista (quando prevista) sono prossimali rispetto alla periferia del dispositivo, in particolare alla periferia del supporto isolante, e la terza pista è distale dalla periferia, o contorno, del dispositivo, in particolare rispetto alla periferia del supporto isolante.
Preferibilmente, il dispositivo 300 comprende anche una quarta pista 304 elettricamente conduttiva fissata al supporto 10.
La quarta pista 304 serve come pista di schermaggio, o pista di shielding, per evitare interferenze, in particolare accoppiamenti capacitivi o in generale interferenze elettromagnetiche, tra la prima pista 301 e la terza pista 303 e, quando prevista, tra la seconda pista 302 e la terza pista 303.
La quarta pista 304 comprende un primo tratto 341 che si estende tra la prima pista 301 e la terza pista 303.
Preferibilmente, il primo tratto 341 della quarta pista 304 si estende parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla prima pista 301 e alla terza pista 303.
In particolare, il primo tratto 341 della quarta pista 304 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 11 e alle gole 12 della prima pista 301.
Il numero di picchi e gole del primo tratto 341 è preferibilmente uguale al numero di picchi 11 e gole 12 della prima pista 301.
Preferibilmente, il gap tra i picchi del primo tratto 341 della quarta pista 304 è costante lungo la direzione D.
Quando è prevista anche la seconda pista 302, la quarta pista 304 comprende un secondo tratto 342 che si estende tra la seconda pista 302 e la terza pista 303. Il secondo tratto 342 della quarta pista 304 si estende preferibilmente parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, alla seconda pista 302.
In particolare, il secondo tratto 342 della quarta pista 304 comprende una pluralità di picchi e gole che si estendono parallelamente, o sostanzialmente parallelamente, ai picchi 21 e alle gole 22 della seconda pista 302.
Preferibilmente, il gap tra i picchi del secondo tratto 342 della quarta pista 304 è costante lungo la direzione D.
Il numero di picchi e gole del secondo tratto 342 è preferibilmente uguale al numero di picchi 21 e gole 22 della seconda pista 302.
Il primo tratto 341 e il secondo tratto 342 della quarta pista 304 sono uniti fra loro da un tratto di raccordo 343.
La quarta pista 304 comprende due porzioni terminali, preferibilmente soltanto due porzioni terminali, ciascuna provvista di due estremità 4’, 4’’ che fungono da piazzole per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 304 è costante o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 304 è compresa tra 0,5 e 2 mm. Preferibilmente, la larghezza della quarta pista 304 è uguale o circa uguale alla larghezza della prima pista 301.
Preferibilmente, il primo tratto 341 della quarta pista 304 è equidistante o circa equidistante dalla prima pista 301 e dalla terza pista 303, e il secondo tratto 342 della quarta pista 304 è equidistante o circa equidistante dalla seconda pista 302 e dalla terza pista 303.
Con particolare riferimento alla Fig. 4, in una quarta forma di realizzazione di un dispositivo 400, la suddetta distribuzione della pista sul supporto isolante 10 in modo che la superficie della pista atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo una direzione D si ottiene mediante una pista 401 in cui il gap d1, d2 fra i picchi 11 è decrescente lungo detta direzione D. In particolare, in Fig. 4, la superficie della pista 401 atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisce lungo la direzione D nel verso opposto rispetto a quello indicato dalla freccia. Infatti, la prima pista 401 si infittisce nel verso indicato dalla freccia, e perciò aumenta la superficie disponibile, mentre invece si dirada nel verso opposto, e perciò diminuisce la superficie disponibile.
Come già detto, la pista 401 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la pista 401 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 1’, 1’’ (Fig. 4), che funge da piazzola per la connessione alla centralina elettronica o unità di controllo elettronico (non illustrata).
I suddetti picchi 11 e le suddette gole 12 si estendono tra le estremità 1’, 1’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali.
Con il termine “gap” d1, d2, d3, d4 si intende la distanza minima, parallelamente alla direzione D, tra due picchi 11 consecutivi.
Preferibilmente, lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia in Fig.4, il gap tra i picchi 11 decresce gradualmente per ogni coppia di picchi 11. In particolare, preferibilmente, ogni coppia di picchi 11 ha un gap maggiore rispetto alla successiva coppia di picchi 11 lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia in Fig.4.
Ad esempio, in Fig. 4, il gap tra una prima coppia di picchi 11’-11’’ è indicato con “d1”, e il gap tra la successiva coppia di picchi 11’’-11’’’ è indicato con “d2”. Il gap d1 è maggiore del gap d2.
Preferibilmente, la differenza di gap tra una qualsiasi coppia di picchi e la successiva coppia di picchi – ad esempio la differenza tra il gap d2 e il gap d1 – è in un intervallo compreso tra 0.5 e 1 mm.
Preferibilmente, la differenza di gap tra una qualsiasi coppia di picchi, ad esempio la coppia 11’-11’’, e la coppia di picchi successiva, ad esempio la coppia 11’’-11’’’, è uguale per tutte le coppie di picchi 11.
Preferibilmente, il gap della coppia di picchi 11 prossimale all’estremità 1’ (all’estrema sinistra in Fig. 4) è in un intervallo compreso tra 25 e 30 mm. La coppia di picchi 11 prossimale all’estremità 1’ (e distale dall’estremità 1’’) è preferibilmente la coppia di picchi avente il gap massimo rispetto alle altre coppie di picchi 11.
Preferibilmente, il gap della coppia di picchi 11 distale dall’estremità 1’ (all’estrema destra in Fig. 3A) è in un intervallo compreso tra 0.5 e 1 mm. La coppia di picchi 11 distale dall’estremità 1’ è preferibilmente la coppia di picchi avente il gap minimo rispetto alle altre coppie di picchi 11.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 11 è costante o sostanzialmente costante, ossia è preferibile che tutti i picchi 11 abbiano la stessa altezza.
Preferibilmente l’altezza dei picchi 11 è compresa tra 30 e 60 mm.
Preferibilmente, la larghezza della pista 401 è costante, o sostanzialmente costante. Preferibilmente, la larghezza della pista 401 è compresa tra 0,5 e 2 mm.
Preferibilmente, i picchi 11 hanno la stessa la larghezza “a”. Per “larghezza di un picco” si intende la distanza minima “a”, in particolare parallelamente alla direzione D, tra due tratti 111, 112 opposti fra loro di uno stesso picco 11. Preferibilmente, ma non esclusivamente, tali tratti 111, 112 sono paralleli fra loro, e preferibilmente anche perpendicolari alla direzione D, come nell’esempio illustrato. Tipicamente, ma non esclusivamente, i tratti 111, 112 sono uniti fra loro dalla sommità del picco. Preferibilmente, la lunghezza complessiva della pista 401 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 401. Preferibilmente, il dispositivo 400 comprende anche una seconda pista 402 elettricamente conduttiva fissata al supporto 10. La seconda pista 402 è distinta dalla prima pista 401.
La seconda pista 402 è atta a fungere da sensore di contatto. A tal fine, la pista 402 comprende due porzioni terminali. Ciascuna porzione terminale comprende un’estremità 2’, 2’’ che funge da piazzola per la connessione alla centralina elettronica.
Preferibilmente, la pista 401 e la pista 402 sono le uniche piste atte a fungere da sensori di contatto.
Tra le estremità 2’, 2’’, in particolare tra le suddette porzioni terminali, la seconda pista 402 comprende una pluralità di picchi 21 intervallati da una pluralità di gole 22 lungo la suddetta direzione D. In altri termini, i picchi 21 e le gole 22 si alternano fra loro, per cui dopo un picco 21 c’è una gola 22, e dopo una gola 22 c’è un picco 21.
Preferibilmente, lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia nelle Fig.4, il gap tra i picchi 21 aumenta gradualmente per ogni coppia di picchi 21. In particolare, preferibilmente, ogni coppia di picchi 21 ha un gap minore rispetto alla successiva coppia di picchi 21, lungo la direzione D nel verso indicato dalla freccia in Fig.4.
Ad esempio, in Fig. 4, il gap tra una prima coppia di picchi 21’-21’’ è indicato con “d3”, e il gap tra la successiva coppia di picchi 21’’-21’’’ è indicato con “d4”. Il gap d3 è minore del gap d4.
Preferibilmente, la differenza di gap tra una qualsiasi coppia di picchi 21 e la successiva coppia di picchi 21 è in un intervallo compreso tra 0,5 e 1 mm.
Preferibilmente, la differenza di gap tra una coppia di picchi 21 e la coppia di picchi successiva 21 è uguale per tutte le coppie di picchi 21.
Preferibilmente, la differenza di gap tra una qualsiasi coppia di picchi 21 e la successiva coppia di picchi 21 è uguale alla differenza di gap che c’è tra una qualsiasi coppia di picchi 11 e la successiva coppia di picchi 11 della prima pista 401.
Preferibilmente, il gap tra la coppia di picchi 21 prossimale all’estremità 1’ (all’estrema sinistra in Fig. 4) è in un intervallo compreso tra 25 e 30 mm. La coppia di picchi 21 prossimale all’estremità 1’ è preferibilmente la coppia di picchi avente il gap minimo rispetto alle altre coppie di picchi 21.
Preferibilmente, il gap della coppia di picchi 21 distale dall’estremità 1’ (all’estrema destra in Fig. 4) è in un intervallo compreso tra 0,5 e 1 mm. La coppia di picchi 21 distale dall’estremità 1’ (e prossimale all’estremità 1’’) è preferibilmente la coppia di picchi avente il gap massimo rispetto alle altre coppie di picchi 21.
Preferibilmente, i picchi 21 hanno la stessa larghezza “a”, che è preferibilmente uguale alla larghezza dei picchi 11 della prima pista 401.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 è costante o sostanzialmente costante, ossia è preferibile che tutti i picchi 21 abbiano la stessa altezza.
Preferibilmente, l’altezza dei picchi 21 della seconda pista 402 è uguale o circa uguale all’altezza dei picchi 11 della prima pista 401.
Preferibilmente l’altezza dei picchi 21 è compresa tra 30 e 60 mm.
Preferibilmente, la larghezza della pista 402 è costante, o sostanzialmente costante.
Preferibilmente, la larghezza della pista 402 è uguale alla larghezza della pista 401.
Preferibilmente, la larghezza della pista 402 è compresa tra 0,5 e 2 mm.
Preferibilmente, la lunghezza complessiva della pista 402 è compresa tra 4000 e 6000 mm, tale lunghezza essendo misurata lungo tutto il percorso della pista 402. Preferibilmente, la lunghezza della seconda pista 402 è uguale alla lunghezza della prima pista 401.
Preferibilmente, come illustrato in Fig.4, i picchi 11 della prima pista 401 e i picchi 21 della seconda pista 402 si estendono in verso opposto fra loro, in particolare in altezza, preferibilmente lungo rispettive direzioni trasversali, preferibilmente perpendicolari, alla direzione D.
In generale, in tutte le forme di realizzazione, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 è flessibile. Il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 afferisce al settore dell’elettronica flessibile e può anche essere denominato circuito flessibile, o flexible circuit o “Flex Foil” in inglese.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, le piste sono inglobate nel supporto isolante 10. Ad esempio, le piste sono disposte tra due strati del supporto isolante 10 fissati tra loro, formando sostanzialmente una struttura a sandwich.
Uno dei due strati del supporto isolante 10 può essere disposto sul corpo del volante 9 (ad esempio sullo scheletro metallico del volante oppure su un altro strato, ad esempio in poliuretano o altro elemento termoindurente/termoplastico del corpo del volante), e l’altro strato isolante può essere rivestito con uno strato di rivestimento, ad esempio in pelle. In questo modo, vantaggiosamente, lo strato di rivestimento non avrà sporgenze dovute alle piste conduttive.
In alternativa, le piste possono essere fissate ad una superficie, ad esempio una faccia esterna, del supporto isolante 10.
Preferibilmente, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 ha uno spessore complessivo compreso tra 0,1 e 1 mm, ad esempio tra 0,1 e 0,6 mm, oppure tra 0,3 e 1 mm, oppure tra 0,3 e 0,6 mm; ad esempio, lo spessore è pari a circa 0,3 mm oppure è pari a circa 0,6 mm.
Preferibilmente, lo spessore complessivo del dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 è molto inferiore rispetto alla lunghezza massima ed alla larghezza massima dello stesso, dove tali lunghezza e larghezza corrispondono sostanzialmente alla lunghezza massima e alla larghezza massima del supporto isolante 10. Ad esempio, la lunghezza del dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 può essere compresa tra 900 e 1200 mm e la larghezza può essere compresa tra 80 e 160 mm, o tra 80 e 100 mm. Le dimensioni del dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 si possono comunque selezionare in funzione delle dimensioni di qualsiasi volante sul quale è previsto che venga applicato il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400. Il materiale con cui è realizzato il supporto isolante 10 è preferibilmente un materiale polimerico. A solo titolo esemplificativo e non limitativo, il supporto isolante 10 può comprendere o essere realizzato in Silicone, PVC, PS, PP, PE, PC, ABS, PET, PA, PU, PUR, NBR, PTFE, EPDM e simili, opzionalmente con additivi. Preferibilmente, il supporto isolante comprende o è realizzato in PVC. A solo titolo esemplificativo e non limitativo, ciascuna pista conduttiva può comprendere o essere realizzata in Alluminio, Costantana, Rame, German Silver, Acciaio, Inconel, Ottone e simili. Preferibilmente, le piste conduttive sono realizzate in alluminio. Preferibilmente, le piste conduttive hanno ciascuna uno spessore compreso tra 10 e 200 µm, ad esempio tra 15 e 150 µm.
A solo titolo esemplificativo e non limitativo, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400 può essere prodotto mediante etching di una lamina metallica fissata al supporto 10, oppure per reticolazione di un supporto siliconico su cui sono disposte una o più delle suddette piste conduttive ottenute mediante taglio, ad esempio taglio laser.
Preferibilmente, il dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400, in particolare il supporto 10, è estensibile essendo deformabile plasticamente e/o elasticamente fino a circa il 10-20% rispetto ad una configurazione di riposo, o configurazione iniziale.
A solo titolo esemplificativo e non limitativo, un dispositivo 100 secondo la prima forma di realizzazione può essere fissato al volante 9 come descritto di seguito, facendo in particolare riferimento alle Fig.5A, 5B, 5C.
In Fig.5A e 5C il volante 9 è illustrato, ad esempio, in una posizione in cui le ruote del veicolo sono dritte, ossia una posizione in cui il veicolo può avanzare sostanzialmente in linea retta.
La Fig. 5A è una vista frontale anteriore, mentre la Fig. 5C è una vista frontale posteriore.
Nelle Fig.5A e 5C è anche indicata la direzione D lungo cui decresce la superficie della prima pista 101 atta ad andare a contatto con la mano dell’utente quando il dispositivo 100 è disposto sul volante 9. In particolare, la superficie della prima pista 101 atta ad andare a contatto con la mano dell’utente decresce nel verso indicato nelle Fig. 5A, 5C. Tipicamente, ma non esclusivamente, la direzione D dipende dalla conformazione del volante 9. Tipicamente, ma non esclusivamente, la direzione D è parallela al perimetro del volante 9. Ad esempio, quando il dispositivo 100 viene applicato ad un volante 9 circolare, la direzione D sarà sostanzialmente circolare.
Per fini illustrativi, è indicato l’asse Y che divide a metà il volante 9, in particolare in una parte sinistra 93 e in una parte destra 94, dove “sinistra” e “destra” si riferiscono ad una vista frontale anteriore del volante 9 (Fig.5A).
La parte anteriore del volante 9 è indicata con il riferimento 91, mentre la parte posteriore è indicata con il riferimento 92. La parte anteriore 91 è rivolta verso il conducente.
La parte sinistra 93 e la parte destra 94 comprendono ciascuna metà della parte anteriore 91 e metà della parte posteriore 92.
Il dispositivo 100 è posizionato in modo che la prima pista 101 sia disposta in corrispondenza della parte anteriore 91 del volante 9, e che la seconda pista 102, quando prevista, sia disposta in corrispondenza della parte posteriore 92 del volante 9.
Più in dettaglio, il picco 11a della prima pista 101 avente l’altezza massima è disposto nella parte anteriore 91 della parte sinistra 93, preferibilmente in prossimità dell’asse Y. La posizione di tale picco 11a è indicata schematicamente dalla linea tratteggiata che termina con un pallino in Fig.5A.
Il picco 11b della prima pista 101 avente l’altezza minima è disposto nella parte anteriore 91 della parte destra 94, in prossimità dell’asse Y. La posizione di tale picco 11b è indicata schematicamente dalla linea tratteggiata che termina con un quadrato in Fig.5A.
Il picco 21a della seconda pista 102 avente l’altezza minima è disposto nella parte posteriore 92 della parte sinistra 93 (guardando il volante anteriormente), in prossimità dell’asse Y. La posizione di tale picco 21a è indicata schematicamente dalla linea tratteggiata che termina con un pallino in Fig. 5C. Perciò, il picco 21a della seconda pista 102 è sostanzialmente opposto al picco 11a della prima pista 101.
Il picco 21b della seconda pista 102 avente l’altezza massima è disposto nella parte posteriore 92 della parte destra 94 (guardando il volante anteriormente), in prossimità dell’asse Y. La posizione di tale picco 21’’ è indicata schematicamente dalla linea tratteggiata che termina con un quadrato in Fig.5C. Perciò, il picco 21b della seconda pista 102 è sostanzialmente opposto al picco 11b della prima pista 101.
La disposizione del dispositivo 100 appena descritta è valida anche per i dispositivi 200’, 300 e 400, rispettivamente secondo la seconda forma di realizzazione (prima variante), la terza e la quarta forma di realizzazione.
Per il dispositivo 200’’ secondo la seconda forma di realizzazione, seconda variante, la prima pista e la seconda pista sono disposte in corrispondenza della parte anteriore 91 e della parte posteriore 92 del volante 9.
Facoltativamente, solo una porzione del volante, ad esempio solo tra il 70% e l’80% del volante, è provvista di un dispositivo 100, 200’, 200’’, 300, 400. In questo modo eventuali contatti tra altre parti del corpo del conducente, ad esempio le ginocchia, e il volante non vengono rilevati.
A solo titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alla tabella seguente e alle Fig. 6A, 6B, 6C, 7A, 7B, 7C, 8A, 8B, 8C viene descritto un metodo di funzionamento di un dispositivo 100 secondo la prima forma di realizzazione in cui sono previste sia la prima pista 101 che la seconda pista 102.
Tale metodo di funzionamento è applicabile anche ai dispositivi 200’, 300 e 400.
Il dispositivo 100 è connesso ad una centralina elettronica opportunamente programmata per eseguire tale metodo, formando così un sistema o apparato. Il metodo prevede di definire un valore di soglia per una grandezza elettrica, ad esempio la capacità.
Rispetto a tale valore di soglia, in seguito al contatto, anche indiretto, tra la mano e la prima pista 101, in funzione della zona dove avviene il contatto, si può avere una variazione di capacità alta (indicata con la lettera “H” in tabella), ossia molto maggiore del valore di soglia, oppure una variazione di capacità bassa (indicata con la lettera “L” in tabella), ossia di poco superiore rispetto del valore di soglia. Analogamente, rispetto a tale valore di soglia, in seguito al contatto tra la mano e la seconda pista 102, in funzione della zona dove avviene il contatto, si può avere una variazione di capacità alta (H), ossia molto maggiore del valore di soglia, oppure una variazione di capacità bassa (L), ossia di poco superiore del valore di soglia. Ad esempio, la differenza tra un valore H e il valore di soglia è compresa tra 8 e 20 pF (pico-Farad), e la differenza tra un valore L e il valore di soglia è compresa tra 2 e 4 pF.
Vantaggiosamente, il valore di capacità letto dalla centralina elettronica varia in funzione della posizione in cui avviene il contatto col volante 9.
Sia chiaro che il contatto tra la mano e la prima pista e/o la seconda pista 102 può essere anche un contatto indiretto. Preferibilmente il contatto è indiretto, ossia la mano del conducente tocca uno strato di rivestimento esterno del volante, al di sotto del quale è previsto il dispositivo 100, e in particolare al di sotto del quale sono presenti le piste 101, 102.
Preferibilmente, il valore di soglia è lo stesso per le due piste 101, 102.
Il valore di soglia viene scelto in funzione della variazione di capacità che si ha in corrispondenza del minimo valore di tocco che si vuole rilevare (ad es. 2 dita), ossia la minima superficie di contatto del tocco.
Nella tabella si fa riferimento a “Palm Left Touch” e “Palm Right Touch”, che indicano un contatto con il solo palmo della mano, in particolare del palmo aperto, rispettivamente nella parte anteriore 91 della parte sinistra 93 e nella parte anteriore 91 della parte destra 94 del volante 9.
In questa condizione, il conducente tocca soltanto la parte anteriore 91 del volante, e perciò tocca, anche indirettamente, soltanto la prima pista 101.
Nella tabella si fa anche riferimento a “Grip Left Touch” e Grip Right Touch”, che indicano un’impugnatura, in particolare con la mano chiusa, rispettivamente nella parte sinistra 93 e nella parte destra 94 del volante 9.
Nella condizione di un’impugnatura con la mano chiusa del volante, la mano è a contatto sia con la parte anteriore 91, e perciò tocca, preferibilmente indirettamente, la prima pista 101, sia con la parte posteriore 92, e perciò tocca, preferibilmente indirettamente, la seconda pista 102.
In tabella, “N.” seguito dal numero “1” o dal numero “2” indica il numero di mani con cui avviene il contatto con il volante 9.
Nelle Fig. 6A, 6B, 6C è schematizzata una condizione di “N.1 Palm Left Touch” (contatto a sinistra, con una sola mano a palmo aperto). La zona di contatto Z1’ con il volante 9 è illustrata schematicamente in Fig. 6A con un rettangolo, e la rispettiva zona Z1’’ di contatto con la prima pista 101 è indicata schematicamente con un rettangolo in Fig.6B.
Con riferimento alla prima riga della tabella, in questa condizione la variazione di capacità relativamente alla prima pista 101 letta dalla centralina elettronica sarà “alto” (H, colonna S1) rispetto al valore di soglia, mentre la variazione di capacità relativamente alla seconda pista 102 sarà sostanzialmente pari a zero (0, colonna S2). Perciò, sussistono le seguenti relazioni logiche: “S1 and S2=False” e “S1 or S2=True”, ossia si può determinare che non c’è il contatto con entrambe le piste ma solo con una delle due piste, in particolare solo con la pista 101.
Inoltre, siccome il valore della variazione di capacità è alto, si può avere un’indicazione sulla zona in cui avviene il contatto, che in questo caso è nella parte sinistra 93.
Nelle Fig. 7A, 7B, 7C è schematizzata una condizione di “N.1 Grip Left Touch” (sesta riga della tabella), ossia un’impugnatura del volante a sinistra, con una sola mano. Le zone di contatto Z2’ e Z2’’ con il volante 9 sono illustrate rispettivamente nelle Fig. 7A e 7C con un rettangolo, e la rispettiva zona Z2’’’ di contatto con la prima pista 101 e con la seconda pista 102 sono indicate con un rettangolo in Fig. 7B. Si noti che la superficie della prima pista 101 racchiusa nel rettangolo Z2’’’ è maggiore della superficie della seconda pista 102 racchiusa nello stesso rettangolo Z2’’’. Perciò, il valore assoluto della variazione di capacità relativo alla prima pista 101 sarà alto (H, colonna S1) e comunque maggiore del valore assoluto della variazione di capacità relativo alla seconda pista 102, quest’ultimo essendo basso (L, colonna S2).
Sussistono dunque le seguenti relazioni logiche: “S1 and S2=True” e “S1 or S2=True”, ossia si può determinare che c’è il contatto con entrambe le piste 101, 102.
Inoltre, siccome il valore di variazione di capacità relativo alla prima pista 101 è alto, mentre il valore di variazione di capacità relativo alla seconda pista 102 è basso (ossia la differenza tra il valore di capacità della prima pista 101 e della seconda pista 102 è positiva), si può determinare che l’impugnatura sta avvenendo nella parte sinistra 93 del volante.
Nelle Fig.8A, 8B e 8C, con riferimento all’ultima riga della tabella, è schematizzata la condizione di “N.1 Grip Left Touch N.1 Grip Left Touch”, ossia di un’impugnatura con due mani, di cui una mano posta sulla parte sinistra 93 e una mano posta sulla parte destra 94.
In questo caso, il valore di variazione di capacità relativo alla prima pista 101 è alto, in quanto è dato dalla somma di un valore alto (parte sinistra 93) e di un valore basso (parte destra 94). Inoltre, anche il valore di variazione di capacità relativo alla prima pista 102 è alto, in quanto è dato dalla somma di un valore basso (parte sinistra 93) e di un valore alto (parte destra 94).
Nella quarta riga della tabella, è sintetizzata una condizione di “N.2 Palm Right Touch”, ossia in cui il conducente tocca il volante solo con il palmo, con due mani poste solo nella parte destra 94, in prossimità dell’asse Y. In questo caso, si avrà la somma di due valori bassi (L+L, colonna S1).
Nel caso in cui i dispositivi 100, 200’, 300 e 400 siano provvisti di una sola pista conduttiva 101, 201, 301, 401 disposta preferibilmente sulla parte anteriore 91, e nel caso del dispositivo 200’’ (seconda forma di realizzazione, seconda variante) in cui le due piste conduttive 201 e 202’’ sono entrambe disposte preferibilmente sulla parte anteriore 91, si può comunque determinare la posizione dove avviene il contatto con il volante 9.
In generale, in tutte le forme di realizzazione in cui sono previste due piste sensore, ad esempio le piste 101 e 102, il valore di capacità C1 della pista 101 e il valore di capacità C2 della pista 102 può essere elaborato attraverso la formula (C1- C2) / (C1+C2)
Questa formula consente di normalizzare la differenza (C1-C2) rispetto all'entità del tocco. In altre parole consente di avere un risultato sempre compreso tra -1 e 1 indipendentemente dal valore assoluto di C1 e C2.
Il risultato viene utilizzato per rilevare la posizione del tocco.
Ad esempio, considerando un contatto con una sola mano, il risultato della formula tende a 1 quanto più ci si avvicina al picco 11a (altezza massima); inoltre, il risultato della formula tende a -1 quanto più ci si avvicina al picco 11b (altezza minima) e tende a 0 quanto più ci si avvicina al centro del dispositivo 100.
Si noti che, preferibilmente, i valori estremi degli intervalli di valori indicati nella presente descrizione sono inclusi.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (100, 200’, 200’’, 300, 400) di rilevamento del contatto tra un utente e un volante (9) di un veicolo, il dispositivo (100, 200’, 200’’, 300, 400) comprendente: - un supporto (10) elettricamente isolante; - una prima pista (101, 201, 301, 401) elettricamente conduttiva, fissata al supporto (10) e comprendente una pluralità di primi picchi (11) intervallati da una pluralità di prime gole (12) lungo una direzione (D), in cui la prima pista (101, 201, 301, 401) è distribuita sul supporto in modo che la superficie della prima pista (101, 201, 301, 401) atta ad andare a contatto con la mano di un utente diminuisca lungo detta direzione (D).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l’altezza (h1, h2) dei primi picchi (11) e/o la larghezza (w1, w2) della prima pista (201) è decrescente lungo detta direzione (D); oppure in cui la larghezza (a1, a2) dei primi picchi (11) è crescente lungo detta direzione (D); oppure in cui il gap (d1, d2) fra i primi picchi (11) è crescente lungo detta direzione (D).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui è prevista una seconda pista (102, 202, 302) elettricamente conduttiva, fissata al supporto (10) e comprendente una pluralità di secondi picchi (21) intervallati da una pluralità di seconde gole (22) lungo detta direzione (D), in cui la seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402) è distribuita sul supporto (10) in modo che la superficie della seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402) atta ad andare a contatto con la mano di un utente aumenti lungo detta direzione (D), in verso opposto rispetto alla prima pista (101, 201, 301, 401).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui l’altezza (h1, h2) dei primi picchi (11) è decrescente lungo detta direzione (D), ed in cui l’altezza (h3, h4) dei secondi picchi (21) è crescente lungo detta direzione (D).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la larghezza (w1, w2) della prima pista (201) è decrescente lungo detta direzione (D), e la larghezza (w3, w4) della seconda pista (202’, 202’’) è crescente lungo detta direzione (D).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la larghezza (a1, a2) dei primi picchi (11) è crescente lungo detta direzione (D), e la larghezza (a3, a4) dei secondi picchi (21) è decrescente lungo detta direzione (D).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui il gap (d1, d2) fra i primi picchi (11) è crescente lungo detta direzione (D), ed in cui il gap (d3, d4) fra i secondi picchi (21) è decrescente lungo detta direzione (D).
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui i primi picchi (11) e i secondi picchi (21) si estendono in verso opposto fra loro.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui i primi picchi (11) e i secondi picchi (21) si estendono nello stesso verso.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una terza pista (103, 203, 303, 403) elettricamente conduttiva, fissata al supporto (10), e comprendente un primo tratto (131, 231, 331, 431) che si estende sostanzialmente parallelamente alla prima pista (201, 201, 301, 401) e in cui, quando è prevista detta seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402), la terza pista (103, 203, 303, 403) comprende un secondo tratto (132, 232, 332, 432) che si estende sostanzialmente parallelamente alla seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, comprendente una quarta pista (104, 204, 304, 404) elettricamente conduttiva, fissata al supporto (10), comprendente un primo tratto (141, 241, 341, 441) che si estende sostanzialmente parallelamente alla prima pista (101, 201, 301, 401), tra la prima pista (101, 201, 301, 401) e la terza pista (103, 203, 303, 403) e in cui, quando è prevista detta seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402), la quarta pista (104, 204, 304, 404) comprende un secondo tratto (142, 242, 342, 442) che si estende sostanzialmente parallelamente alla seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402), tra la seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402) e la terza pista (103, 203, 303, 403).
  12. 12. Dispositivo (100, 200’, 200’’, 300, 400) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11 comprendente una centralina elettronica connessa almeno alla prima pista (101, 201, 301, 401) e, quando prevista, alla seconda pista (102, 202’, 202’’, 302, 402).
  13. 13. Volante (9) di un veicolo, in cui almeno una parte del volante (9) è provvista di almeno un dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14. Volante (9) secondo la rivendicazione 13, in cui la prima pista (101, 201, 301) è disposta in corrispondenza di una parte anteriore (91) del volante (9) e in cui, quando prevista, detta seconda pista (102, 202’, 302, 402) è disposta in corrispondenza di una parte posteriore (92) del volante (9).
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