IT201800010646A1 - Cerniera flessibile senza vite, per astine di montature di occhiali - Google Patents

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Description

CERNIERA FLESSIBILE SENZA VITE, PER ASTINE DI MONTATURE DI OC-CHIALI
DESCRIZIONE
CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una cerniera per occhiali, in particolare una cosiddetta cerniera flessibile.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Come noto, le cerniere per occhiali si compongono di una serie di elementi e meccanismi che consentono di montare in modo articolato le due astine laterali sul frontale della montatura di un paio di occhiali.
Le cerniere per occhiali assumono una notevole varietà di forme, sia in base alla loro funzionalità, che all'aspetto estetico che devono conferire all'occhiale. Tra le cerniere più utilizzate oggigiorno vi sono le cosiddette cerniere flessibili o "cerniere flex".
Il termine "cerniere flex" si applica a quelle cerniere che, da un lato, consentono un movimento elastico di normale apertura - cioè ruotano da una posizione di riposo, in cui le astine sono ripiegate sulla montatura, ad una posizione di impiego, in cui sono aperte divaricate a 90° rispetto al piano del frontale di montatura, vincendo un lieve sforzo elastico - e, d'altro lato, consentono anche un movimento di extra-apertura - ossia una divaricazione oltre i 90°, sotto il controllo di mezzi a molla che tendono a riportare sempre le astine in posizione stabile, cioè verso la posizione di impiego aperta a 90°.
Per ottenere questo risultato, ognuna della coppia di cerniere flex comprende due elementi reciprocamente mobili in contrasto con mezzi elastici. Tipicamente, nella tipologia di cerniera che verrà qui presa in considerazione, è previsto un componente "maschio", costituito da un carrello scorrevole in un alloggiamento scatolare in contrasto con mezzi elastici, e rispettivamente un componente "femmina" costituito da un corpo a forcella accoppiabile in rotazione con un'estremità distale del carrello.
Nella rotazione reciproca dei due componenti, tramite la cooperazione di superfici di camma, il carrello viene spostato parzialmente all'interno del suo alloggiamento, in contrasto con i mezzi elastici, che quindi esercitano una reazione elastica al movimento.
I citati mezzi elastici sono normalmente in forma di una molla elicoidale, od anche due molle in parallelo, che sono interposte tra un riscontro fisso interno all'alloggiamento scatolare ed un punto di ancoraggio sul carrello, così che la loro lunghezza venga modificata dal movimento del carrello, producendo una classica reazione elastica.
Esempi di cerniere flessibili tradizionali sono descritti in EP1 175638 o FR2662516 a nome della stessa Richiedente. In queste cerniere, la molla elicoidale è calzata su un perno cilindrico del carrello.
Una diversa disposizione nota è descritta, ad esempio, in EP2553519 a nome della stessa Richiedente. In questo caso, la molla elicoidale è alloggiata tra due bracci di un carrello sagomato ad U.
In tutte queste disposizioni di tecnica nota è previsto che la cerniera flex venga assemblata introducendo il carrello attraverso un'imboccatura dell'alloggiamento scatolare e bloccando poi un fermaglio a scatto che funge da riscontro fisso per i mezzi elastici. Poiché il carrello viene inserito longitudinalmente attraverso un'imboccatura sull'estremità di testa dell'alloggiamento, il fermaglio di riscontro dei mezzi elastici deve essere impegnato contestualmente all'inserimento o subito dopo. Ciò porta a complicazioni sia nella fase di assemblaggio, sia per un eventuale smontaggio successivo della cerniera.
EP1335236 descrive invece una cerniera flessibile, con carrello ad U, in cui l'alloggiamento del carrello scorrevole è aperto su un lato, anziché all'estremità di testa. In questo caso l'inserimento del carrello è più agevole e il riscontro per i mezzi elastici può essere di pezzo con l'alloggiamento. Tuttavia, questa configurazione presenta degli inconvenienti sulla precisione di guida, perché l'alloggiamento scatolare viene aperto su un lato mediante un coperchio, che dunque implica tolleranze di costruzione ed assemblaggio che sono incompatibili con la precisione richiesta alle superfici di guida del carrello.
In ogni caso, inoltre, con un carrello scorrevole inserito in un alloggiamento di guida, salvo per l'estremità di testa con occhiello, non è agevole realizzare l'accoppiamento con la forcella del componente femmina. Difatti, i due occhielli del componente maschio e componente femmina, che devono essere vincolati mediante una spina o perno di rotazione, possono essere portati in registro solo ponendo in trazione i mezzi elastici - perché vengono installati nell'alloggiamento con un certo precarico - il che, come intuibile, è piuttosto scomodo per le piccole dimensioni dei componenti.
Peraltro, il perno di incernieramento è normalmente costituito da una vite, che tende ad allentarsi a seguito delle ripetute rotazioni relative tra i due componenti maschio e femmina.
PROBLEMA E SOLUZIONE
Problema alla base dell'invenzione è pertanto di proporre una cerniera flex che superi gli inconvenienti enunciati sopra. In particolare, una configurazione che consenta un agevole accesso all'alloggiamento dei mezzi elastici per assemblare la cerniera e vincolare gli stessi mezzi elastici, pur conservando una buona precisione di guida del componente mobile, nonché una cerniera che riduca i problemi di accoppiamento tra componente maschio e componente femmina ed elimini i problemi connessi con un perno di articolazione a vite.
Questi scopi vengono raggiunti sinergicamente insieme attraverso le caratteristiche menzionate nella rivendicazione principale allegata. Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali dell'invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista in esploso della cerniera secondo l'invenzione; fig. 2 è una vista in esploso secondo un'angolazione diversa da quella di fig. 1;
fig. 3 è una vista in esploso secondo un'angolazione diversa anche da quella di fig. 2;
fig. 4A è una vista in alzato laterale con parti asportate, della cerniera assemblata, in cui l'astina di occhiale è disposta in posizione aperta; e figg. 4B e 4C sono viste prospettiche della cerniera assemblata, in cui l'astina di occhiale è disposta rispettivamente in posizione semi-aperta e chiusa.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI UNA PREFERITA FORMA DI ESECU-ZIONE
Come ben rappresentato nella vista in esploso di fig. 1, la cerniera secondo l'invenzione si compone, in modo di per sé noto, di un componente maschio M ed un componente femmina F reciprocamente articolati intorno ad un asse di cerniera X-X. Nel seguito della descrizione e nei disegni, il componente maschio M è illustrato solidale ad un'astina di una montatura di occhiali, mentre il componente femmina F è destinato ad essere fissato al musetto del frontale della montatura; a livello teorico, non si esclude tuttavia che la configurazione possa essere invertita, fissando il componente femmina F all'astina e il componente maschio M al frontale.
Secondo l'invenzione, il componente maschio si compone di un corpo scatolare di alloggiamento 1, provvisto di almeno un'apertura trasversale passante, che pone in comunicazione due lati contrapposti paralleli del corpo scatolare 1, e provvisto di una sede di alloggiamento longitudinale per un elemento elastico 8, per esempio in forma di una molla elicoidale.
Il corpo scatolare 1 è allungato in una direzione longitudinale, che costituisce anche la direzione di allungamento e compressione dell'elemento elastico 8.
I due lati contrapposti del corpo scatolare definiscono superfici di scorrimento per pattini di guida 2a e 2b, che sono mantenuti accoppiati fra loro mediante connessioni trasversali 2c, 2d che attraversano detta apertura trasversale passante del corpo di alloggiamento 1.
Almeno una di dette connessioni trasversali 2c è predisposta in modo da costituire anche un primo elemento di ritegno mobile di una prima estremità della molla 8. Un secondo elemento di ritegno della seconda estremità della molla 8 è costituto da una parete di battuta interna le solidale al corpo di alloggiamento 1.
Nella forma di esecuzione illustrata nelle figure, il corpo di alloggiamento 1 è sostanzialmente sagomato a forchetta, con due rebbi la e lb. Tra questi due rebbi la e lb è ricavato un vano passante, che costituisce alloggiamento per la molla 8, attraversato trasversalmente dagli elementi di connessione 2c e 2d dei pattini 2a e 2b. Nella parte di estremità anteriore (quella più a destra nelle figg. 1 e 2) i due rebbi la e lb sono reciprocamente collegati da un ponticello le (meglio visibile nelle figg. 2 e 3) che definisce il secondo elemento di ritegno fisso per la seconda estremità della molla 8.
Secondo una variante preferita, per un miglior ritegno della molla 8 all'interno del vano tra i due rebbi la e lb, sono previste preferibilmente costolature longitudinali ld, sulle contrapposte superfici interne dei due rebbi 1a e 1b.
I due pattini 2a e 2b sono separati ma configurati per essere resi solidali tramite i mezzi di connessione trasversali 2c e 2d. I due pattini 2a e 2b, quando sono assemblati, vanno in appoggio sui fianchi laterali del corpo di alloggiamento 1, ossia sui due lati aperti tra i due rebbi la e lb, con un accoppiamento che consente il reciproco scorrimento longitudinale tra corpo di alloggiamento 1 e pattini 2a, 2b.
Per lasciare spazio al vano di sede della molla 8, i mezzi di connessione sono in forma di ponticelli o blocchetti trasversali 2c e 2d, che connettono stabilmente i due pattini 2a e 2b fra di loro. Ad esempio, i ponticelli 2c e 2d si protendono ortogonalmente da uno dei due pattini 2a e presentano fori filettati 3 in cui si impegnano vitine 9 inserite in fori 4 del pattino contrapposto 2b.
I blocchetti 2c e 2d possono essere associati parzialmente ad uno dei pattini 2a e parte all'altro pattino 2b.
II blocchetto posteriore 2c, come detto più sopra, costituisce anche elemento di riscontro, contro cui va in battuta un'estremità della molla 8 (si veda, in particolare, fig. 4A).
Entrambi i pattini 2a, 2b si prolungano inoltre dal lato dell'estremità anteriore rivolta verso il componente femmina F, con appendici 5a e 5b. Le due appendici 5a e 5b definiscono rispettive sedi di alloggiamento semicilindriche, con le concavità rivolte una verso l'altra così da cooperare per definire complessivamente - quando i due pattini 2a e 2b sono assemblati con le viti 9 -una sede cilindrica per un perno di rotazione.
Il componente femmina della cerniera è costituito da una forcella 6, comprendente due rebbi 6a e 6b tra i quali si distende un perno 7 che costituisce l'asse di rotazione X-X della cerniera.
Nello stato assemblato della cerniera, il perno 7 trova alloggiamento ed è trattenuto dalle superfici concave semicilindriche delle appendici 5a e 5b.
Per ottenere il corretto funzionamento flessibile della cerniera, è necessario che la rotazione fra componente maschio M e componente femmina F intorno all'asse X-X generi un movimento relativo tra i pattini 2a e 2b e il corpo di alloggiamento 1, così che la molla 8 venga compressa e distesa tra il ritegno fisso 1 ed il ritegno mobile 2c. A tal fine, le superfici cooperanti del componente maschio M e del componente femmina F, sono sagomate a camma, con modalità di per sé tradizionali e ben note ad un tecnico del settore. Nella forma di esecuzione illustrata, le superfici di estremità anteriore dei due rebbi la e lb sono piane mentre le corrispondenti superfici di estremità dei rebbi 6a e 6b sono sagomate ad L con una cuspide arrotondata. Pertanto, come si percepisce bene dal confronto delle figg. 4A, 4B e 4C, durante la rotazione reciproca di 90° dei componenti maschio M e femmina F, la superficie di camma dei rebbi 6a e 6b sospinge longitudinalmente o rilascia il corpo di alloggiamento 1 rispetto ai pattini 2a e 2b (che sono invece solidali longitudinalmente al perno 7), vincendo o assecondando la forza elastica della molla 8.
A parte il funzionamento flessibile, che avviene secondo principi noti, la cerniera secondo l'invenzione comprende una configurazione innovativa che prevede anche una modalità di montaggio originale.
Per il montaggio, si provvede innanzitutto ad avvicinare lateralmente al corpo di alloggiamento 1 un primo pattino 2a, portando i due blocchetti 2c e 2d ad inserirsi nello spazio tra i due rebbi la e lb. Il dimensionamento della forchetta 1 e dei due rebbi la e lb è tale che l'inserimento avviene con un minimo gioco.
Preferibilmente il blocchetto posteriore 2c si inserisce in prossimità del fondo del vano interno al corpo di alloggiamento 1, mentre il blocchetto anteriore 2d si inserisce all'estremità anteriore, oltre il ponticello le (si veda fig.
Successivamente si va ad inserire la molla 8 nel vano del corpo di alloggiamento 1, agendo comodamente dal lato aperto contrapposto al pattino 2a. In questa fase, sebbene si possa inserire la molla 8 in uno stato lievemente precompresso, non è strettamente necessario caricare la molla, purché il dimensionamento dei pattini sia concepito per creare un precarico della molla quando le appendici 5a e 5b vengono accoppiate al perno 7. Se non è prevista precompressione, la molla viene quindi inserita molto agevolmente nella sua sede fra le costolature ld.
La molla 8 prende appoggio, da un lato, contro il blocchetto 2c e, d'altro lato, contro la parete interna del ponticello le.
A questo punto, prima di accoppiare definitivamente i due pattini 2a e 2b tra di loro, si provvede all'aggancio del componente femmina 6. A questo scopo, si deve portare il perno 7 ad appoggiarsi sulla superficie semicilindrica dell'appendice 5a, trattenendolo momentaneamente in questa posizione fino al montaggio finale del secondo pattino 2b.
Se in questa fase fosse necessario applicare un precarico alla molla 8, l'operazione è comunque agevole, perché l'elemento scorrevole non è irraggiungibile come nella tecnica nota (dove il carrello scorrevole sporgeva solo con un breve occhiello al di fuori dell'alloggiamento), ma è rappresentato da tutto l'elemento di pattino 2a che si può comodamente afferrare su una porzione ampia e sospingere verso il componente femmina F vincendo la reazione elastica della molla 8.
Infine, si provvede ad avvicinare lateralmente l'altro pattino 2b al rispettivo fianco laterale del corpo di alloggiamento 1, portando i fori 4 in registro con i fori filettati 3 dei blocchetti 2c e 2d ed inserendo poi le viti di bloccaggio 9.
Il serraggio con le viti 9 rende solidali i pattini 2a e 2b l'uno all'altro, che costituiscono in tal modo un unico cursore scorrevole, disposto per la più parte esterno del corpo di alloggiamento 1.
Il serraggio con le viti 9 realizza al tempo stesso il perfetto ritegno del perno 7 nella sede cilindrica formata dalle appendici 5a e 5b. I due pattini vengono bloccati paralleli uno all'altro, tramite gli elementi di connessione 2c e 2d, ad una reciproca distanza che permette uno scorrimento con il minimo gioco possibile sulle superfici di guida esterne previste sui fianchi laterali contrapposti del corpo 1.
Come si comprende dalla descrizione sopra riportata, la cerniera secondo l'invenzione consegue perfettamente gli scopi esposti nelle premesse.
La configurazione proposta, permettendo un ampio accesso al vano interno del corpo di alloggiamento, non richiede l'installazione di fermagli a scatto, ma rende molto semplice l'assemblaggio. I due pattini contrapposti assicurano un'ottima guida lineare della parte mobile del carrello, ma al contempo un agevole accesso all'elemento elastico, in caso di manutenzione, tramite uno smontaggio con due viti.
Inoltre, poiché la parte di cursore scorrevole è per la più parte accessibile dall'esterno del corpo di alloggiamento, l'assemblaggio con precarico della molla non comporta particolari problemi.
Infine, poiché l'asse di rotazione viene definito da un occhiello scomponibile, ossia le due parti di appendice 5a e 5b, esiste il vantaggio di poter eventualmente abbandonare il classico perno a vite delle cerniere di tecnica nota.
S'intende comunque che l'invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.
Ad esempio, l'insegnamento qui offerto potrebbe anche essere applicato ad una cerniera in cui - diversamente da quanto illustrato nei disegni - la forchetta la, lb è articolata al perno 7 e le superfici di camma della forcella 6 spostano avanti e indietro i pattini 2a e 2b rispetto al corpo di alloggiamento 1 in contrasto con la molla 8.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera flessibile per occhiali, comprendente un componente maschio (M) ed una componente femmina (F) reciprocamente incernierati su un asse di rotazione (X-X), in cui detto componente femmina (F) comprende almeno una forcella (6) provvista di perno di articolazione (7) e detto componente maschio (M) comprende almeno mezzi a cursore scorrevoli longitudinalmente rispetto ad un corpo di alloggiamento (1) provvisto di una sede per un elemento elastico (8), un movimento relativo longitudinale di detti mezzi a cursore rispetto a detto corpo di alloggiamento (1) determinando una variazione di lunghezza di detti mezzi elastici (8), e in cui detto componente femmina (F) e detto componente maschio (M) interagiscono mediante superfici di camma che determinano detto movimento relativo longitudinale durante la rotazione reciproca intorno a detto asse di rotazione (X-X), caratterizzata da ciò che detti mezzi a cursore sono costituiti da una coppia di pattini (2a, 2b) separati e paralleli, disposti scorrevoli esternamente a due fianchi laterali contrapposti di detto corpo di alloggiamento (1) ed accoppiabili mediante elementi di connessione (2c, 2d) che passano attraverso un'apertura passante in detto corpo di alloggiamento (1) e da ciò che un primo elemento di ritegno mobile (2c) di una prima estremità di detti mezzi elastici (8) è solidale con detta coppia di pattini (2a, 2b) e un secondo elemento di ritegno fisso (le) di una seconda estremità di detti mezzi elastici (8) è solidale a detto corpo di alloggiamento 1.
  2. 2. Cerniera flessibile come in 1, in cui detto primo elemento di ritegno mobile è un elemento di connessione (2c) di detta coppia di pattini (2a, 2b).
  3. 3. Cerniera flessibile come in 1 o 2, in cui detto secondo elemento di ritegno fisso è un ponticello (le) che è predisposto in detta apertura passante del corpo di alloggiamento (1).
  4. 4. Cerniera flessibile come in 1, 2 o 3, in cui detti elementi di connessione sono in forma di blocchetti (2c, 2d) che si protendono ortogonalmente da almeno uno di detti pattini (2a) vero l'altro di detti pattini (2b), in cui sono impegnate viti di serraggio (9) atte ad accoppiare stabilmente detti pattini (2a, 2b).
  5. 5. Cerniera flessibile come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto corpo di alloggiamento (1) è costituito da una forchetta a due rebbi (la, lb) tra i quali è definita detta apertura passante.
  6. 6. Cerniera flessibile come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti pattini (2a, 2b) si protendono longitudinalmente verso un'estremità frontale con appendici (5a e 5b) che presentano superfici sagomate a semi-cilindro, con concavità rivolte l'una verso l'altra, atte a definire una sede cilindrica di un perno di rotazione (7) solidale a detto componente femmina (F) e disposto su detto asse di rotazione (X-X).
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