IT201800010395A1 - Cilindro di serratura - Google Patents

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Description

La soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione della presente invenzione si riferisce in generale al campo delle serrature, e più in particolare ad un cilindro di serratura elettronica.
Come è noto agli esperti nel settore, nel campo delle serrature ci sono due principali tipi di serratura: le serrature di tipo meccanico e le serrature di tipo elettronico.
Le tradizionali serrature di tipo meccanico si sono ormai rivelate essere poco affidabili, in quanto possono essere scassinate in maniera relativamente facile mediante diversi tipi di metodi di scassinamento quali key bumping tramite chiave fresata, picking tramite grimaldello, apertura mediante chiave di forza, o anche duplicazione della chiave mediante stampo a cera o sfruttando fotografie della stessa ottenute di nascosto.
Al contrario, le serrature di tipo elettronico offrono una sicurezza ed un’affidabilità maggiori. Tuttavia, le serrature di tipo elettronico hanno il grande svantaggio di essere più costose delle serrature meccaniche e di richiedere una architettura tale da presentare uno spazio sufficiente per l’alloggiamento dei componenti elettrici, elettronici, ottici e/o elettromeccanici responsabili del funzionamento della serratura.
Tali componenti elettrici, elettronici, ottici e/o elettromeccanici comprendono, tra le altre cose, sensori di lettura di segnali elettrici, magnetici e/o ottici, unità logiche per il calcolo e la verifica di combinazioni, attuatori elettromeccanici per il blocco/sblocco selettivo e circuiti di alimentazione elettrica.
Un esempio di serratura elettronica è la serratura avente il cilindro di serratura oggetto della domanda di brevetto EP2665045 di titolarità dello stesso richiedente della presente domanda di brevetto,
Le serrature di tipo elettronico sono difficili da installare in porte che comprendono già serrature meccaniche (per la sostituzione di queste ultime). Le serrature elettroniche richiedono infatti di essere alimentate elettricamente, ma la maggior parte delle serrature meccaniche sono installate in porte che non sono dotate di alimentazione elettrica. Di conseguenza, per sostituire una serratura di tipo meccanico con una nuova serratura di tipo elettronico, si dovrebbe modificare radicalmente la porta fornendola di un’alimentazione elettrica (operazione molto costosa e poco pratica), o si dovrebbe prevedere l’alloggiamento di un sistema elettrico complesso in grado di operare senza alcuna fornitura di alimentazione esterna nello spazio ristretto corrispondente al cilindro di serratura della precedente serratura di tipo meccanico, ad esempio prevedendo un sistema elettrico a basso consumo in grado di funzionare alimentato con una o più batterie che non richiedano una sostituzione troppo frequente.
Facendo riferimento in particolare alle serrature elettroniche basate su architettura a tamburo rotante, o serrature a cilindro, esse prevedono in genere un cilindro di serratura comprendente un involucro esterno che alloggia girevolmente al proprio interno perni girevoli dotati di invito per la chiave, ed un nottolino (anche noto come camma o semplicemente leva) girevole accoppiabile ai perni per l’azionamento del chiavistello della serratura. I perni ed il nottolino occupano gran parte del cilindro di serratura, lasciando poco spazio per l’installazione dei componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici responsabili del funzionamento della serratura. In particolare, nei cilindri di serratura noti, è prevista una scanalatura che definisce uno spazio cavo dedicato per consentire il movimento rotatorio del nottolino. Dovendo il nottolino sporgere dall’involucro esterno del cilindro di serratura per una estensione sufficiente da poter ingaggiare il chiavistello della serratura durante la rotazione, tale scanalatura risulta avere una dimensione piuttosto elevata, riducendo di molto lo spazio disponibile per l’alloggiamento dei componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici. Inoltre, a causa della non trascurabile dimensione della scanalatura dedicata per consentire il movimento rotatorio del nottolino, la robustezza complessiva del cilindro di serratura risulta essere affetta in maniera negativa, compromettendone quindi l’affidabilità e la sicurezza nei confronti dei tentativi di scassinamento e manomissione.
Il problema relativo alla robustezza risulta essere esacerbato dal fatto che i cilindri di serratura sono provvisti di un foro passante atto ad essere attraversato da una vite di ritegno che permette al cilindro di serratura di essere fissato entro la serratura. Dovendo adattarsi a diversi modelli di serratura, la posizione e la dimensione di tale foro sono standard. Secondo le normative più diffuse, il foro è posizionato proprio al di sotto della summenzionata scanalatura dedicata al movimento rotatorio del nottolino, indebolendo ancora di più la robustezza complessiva del cilindro di serratura. Ad esempio, secondo la normativa DIN 18252:2018-05 per cilindri meccatronici:
- il nottolino si estende dal suo asse di rotazione per una estensione di circa 15 mm (di conseguenza, la scanalatura necessaria per consentire la rotazione del nottolino ha un’estensione rispetto a tale asse di rotazione che è almeno maggiore di 15 mm), e
- il foro ha un raggio di 2,5 mm, ed il suo centro è posizionato al di sotto della scanalatura ad una distanza di circa 19 mm dall’asse di rotazione.
Con i valori summenzionati, la porzione piena che il cilindro di serratura presenta tra il foro e la scanalatura risulta avere uno spessore pari a solo 1,5 mm. Tale spessore ridotto è un grave punto debole, in quanto può essere spezzato con relativa facilità da uno scassinatore che riesca ad afferrare dall’esterno il cilindro di serratura (mediante la tecnica di scasso nota con il nome di “snapping”) sfruttando il fatto che i cilindri di serratura di solito sporgono verso l’esterno quando la serratura è installata in una porta blindata.
Allo scopo di ridurre la possibilità che attacchi di questo tipo abbiano effetto, le soluzioni note prevedono l’installazione di coperchi esterni per evitare che il cilindro di serratura venga afferrato dall’esterno, e/o l’applicazione di una barra antistrappo.
Il problema che sta alla base della presente invenzione è che nessuna delle soluzioni note nello stato della tecnica consente di ottenere un cilindro per serratura elettronica robusto avente lo stesso ingombro di un cilindro per serratura meccanica standard (cioè in grado di essere direttamente installato al posto di tale cilindro per serratura meccanica allo scopo di sostituire quest’ultimo) e che allo stesso tempo consenta l’alloggiamento di tutti i componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici necessari al funzionamento della serratura in maniera efficace, ovverosia avendo una architettura tale da potere ridurre al minimo il numero di componenti, riducendo di conseguenza i costi, ed i consumi di potenza elettrica, senza incorrere in riduzioni nella resistenza allo scassinamento.
Uno scopo della presente invenzione è quindi fornire un cilindro per serratura elettronica dotato di una robustezza maggiorata ed avente dimensioni tali da potere essere facilmente installato al posto dei tradizionali cilindri per serratura meccanica e che possa accogliere al suo interno i componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici in maniera efficace, essere resistente a tentativi di scassinamento e manomissione, ed avere costi realizzativi relativamente contenuti.
In termini molto generali, la soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione della presente invenzione si basa sull’idea di provvedere un cilindro di serratura avente un nottolino configurato in modo tale che la distanza tra la porzione del dente di azionamento del nottolino atta ad impegnare il chiavistello e l’asse di rotazione del nottolino stesso vari nella rotazione in funzione dell’angolo di rotazione del nottolino.
Un aspetto della presente invenzione riguarda un cilindro di serratura. Il cilindro di serratura è atto ad essere installato in una serratura comprendente un chiavistello.
Il cilindro di serratura è configurato per l’azionamento del chiavistello.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto cilindro di serratura comprende un involucro cilindro.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto cilindro di serratura comprende un nottolino comprendente un elemento rotore atto a ruotare rispetto all’involucro cilindro attorno ad un asse di rotazione, ed un dente di azionamento del chiavistello comprendente una porzione di impegno atta ad impegnare il chiavistello.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto dente di azionamento è girevole attorno all’asse di rotazione insieme all’elemento rotore.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto dente di azionamento è accoppiato all’elemento rotore in modo tale che la distanza operativa tra la porzione di impegno del dente di azionamento e l’asse di rotazione vari, nella rotazione attorno all’asse di rotazione, in funzione dell’angolo di rotazione dell’elemento rotore rispetto all’involucro cilindro.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, quando il cilindro di serratura è installato nella serratura, detta distanza operativa risulta avere uno di una pluralità di primi valori quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore appartiene ad un primo intervallo angolare corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento prossimale al chiavistello.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, quando il cilindro di serratura è installato nella serratura, detta distanza operativa risulta avere uno di una pluralità di secondi valori quando l’angolo di rotazione appartiene ad un secondo intervallo angolare corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento distale al chiavistello.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascuno di detti primi valori essendo maggiore di ciascuno di detti secondi valori.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il nottolino è configurato in modo tale che, quando il cilindro di serratura è installato nella serratura: il dente di azionamento è in una configurazione di massima estensione in cui detta distanza operativa è pari al maggiore tra detti primi valori quando l’angolo di rotazione è incluso in almeno una corrispondente porzione del primo intervallo angolare corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento sostanzialmente rivolta verso il chiavistello.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento è in una configurazione di minima estensione in cui detta distanza operativa è pari al minore tra detti secondi valori quando l’angolo di rotazione è incluso in almeno una corrispondente porzione del secondo intervallo angolare corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento sostanzialmente rivolta lungo una direzione opposta al chiavistello.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, quando il cilindro di serratura è installato nella serratura, il cilindro di serratura è posizionato al di sotto del chiavistello lungo una prima direzione sostanzialmente perpendicolare all’asse di rotazione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’involucro cilindro comprende una scanalatura che si estende dall’asse di rotazione lungo la prima direzione per un valore minore del maggiore tra detti primi valori di detta distanza operativa.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura è un cilindro di tipo europeo e detto valore per cui detta scanalatura si estende dall’asse di rotazione lungo la prima direzione è minore di 16,5 mm, preferibilmente minore di 10 mm, ancora più preferibilmente sostanzialmente pari a 8,5 mm.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’elemento rotore è atto a ruotare attorno all’asse di rotazione entro un supporto di rotazione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento è alloggiato scorrevolmente entro una sede che è prevista radialmente nell’elemento rotore e che definisce almeno una apertura laterale dell’elemento rotore perpendicolare all’asse di rotazione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento è provvisto di almeno un elemento di impegno sporgente da un’apertura laterale lungo una direzione parallela all’asse di rotazione, ed atto ad impegnare scorrevolmente profili di guida provvisti sul supporto di rotazione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detti profili di guida definiscono per detto almeno un elemento di impegno un profilo di guida complessivo di forma eccentrica atto a causare detta variazione della distanza operativa in funzione dell’angolo di rotazione dell’elemento rotore rispetto all’involucro cilindro.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura comprende ulteriormente almeno un perno di azionamento provvisto di una rispettiva sede chiave predisposta per accogliere una chiave ed essendo alloggiato nell’involucro cilindro in modo da poter ruotare nell’involucro cilindro attorno all’asse di rotazione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura comprende una struttura di accoppiamento selettivo configurata per l’accoppiamento selettivo in rotazione tra detto almeno un perno di azionamento e l’elemento rotore.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detta struttura di accoppiamento selettivo comprende, per l’almeno un perno di azionamento, un rispettivo elemento a spina configurato in modo da innestarsi da un lato entro un foro di innesto realizzato nel corrispondente perno di azionamento, e dal lato opposto entro un foro realizzato nell’elemento rotore.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto elemento a spina è libero di muoversi entro tali fori lungo l’asse di rotazione sotto l’azione di spinta della chiave durante l’inserimento della chiave entro la rispettiva sede chiave.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura comprende ulteriormente un meccanismo di blocco rotazione atto ad impedire selettivamente la rotazione dell’almeno un perno di azionamento in funzione della correttezza o meno di una combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto almeno un perno di azionamento comprende due perni di azionamento allineati lungo l’asse di rotazione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il nottolino è disposto tra i due perni di azionamento.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detto meccanismo di blocco rotazione comprende una slitta lineare comprendente due elementi di arresto atti ad impegnare corrispondenti sedi arresto realizzate sui perni di azionamento.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura comprende un attuatore elettromeccanico atto a movimentare la slitta lineare lungo una direzione parallela all’asse di rotazione in funzione della correttezza o meno della combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della soluzione secondo la presente invenzione saranno meglio compresi leggendo la seguente descrizione dettagliata di una sua forma di attuazione, fornita solo a titolo esemplificativo e non limitativo, da leggere in combinazione con i disegni allegati, in cui :
la Figura 1 è una vista prospettica di una serratura elettronica comprendente un cilindro di serratura in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
La Figura 2A è una vista prospettica del cilindro di serratura di Figura 1 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione in cui si vede la chiave completamente estratta dal cilindro di serratura stesso;
la Figura 2B è una vista parzialmente in esploso del cilindro di serratura di Figura 2A;
la Figura 2C è una vista prospettica del cilindro di serratura delle Figure 2A e 2B parzialmente in sezione;
la Figura 3A è una vista prospettica del cilindro di serratura in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione con il dente di azionamento del nottolino che è in una configurazione di risposo;
la Figura 3B è una vista prospettica del cilindro di serratura in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione con il dente di azionamento del nottolino che è in una configurazione di massima estensione;
la Figura 3C è una vista prospettica del cilindro di serratura in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione con il dente di azionamento del nottolino che è nella configurazione di minima estensione;
le Figure 4A – 4C sono viste prospettiche del nottolino illustrato nelle Figure 3A - 3C, rispettivamente, in cui il nottolino è parzialmente isolato dal resto del cilindro di serratura;
la Figura 5 è una vista parzialmente in esploso del nottolino in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione con il dente di azionamento nella configurazione di riposo;
le Figure 6A – 6C sono viste in sezione del nottolino in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione con il dente di azionamento nelle configurazioni di riposo, massima estensione e minima estensione, rispettivamente;
le Figure 7A e 7B illustrano una struttura di accoppiamento selettivo tra perni di azionamento e nottolino in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
le Figure 8A – 8C illustrano il cilindro di serratura privato dell’involucro cilindro e del sistema di controllo del cilindro di serratura ed un meccanismo di blocco rotazione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 9 mostra la sezione inferiore dell’involucro cilindro e due schede a circuito stampato sfilate dall’involucro cilindro in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione
le Figure 10A – 10F illustrano nottolini in accordo con ulteriori forme di realizzazione della presente invenzione.
Facendo riferimento in particolare alle figure, che condividono tutte il medesimo sistema di riferimento individuato dalle tre direzioni ortogonali x, y e z, in Figura 1 è mostrato secondo una vista prospettica una serratura elettronica 100 comprendente un cilindro di serratura 110 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Il cilindro di serratura 110 si estende lungo un asse longitudinale parallelo alla direzione x, e comprende un nottolino (in gergo anche noto come camma o leva) 115 atto a ruotare su se stesso attorno ad un asse di rotazione R parallelo alla direzione x per azionare il movimento di un chiavistello 120 lungo la direzione z quando una chiave 130 (riconosciuta essere corretta dal cilindro stesso) è inserita nel cilindro di serratura 110 e ruotata attorno all’asse longitudinale.
Il cilindro di serratura 110 è inoltre provvisto di un foro passante 140 atto ad essere attraversato da una vite di ritegno 150 per il fissaggio del cilindro di serratura 110 entro la serratura 100.
Allo scopo di descrivere nel dettaglio gli elementi principali del cilindro di serratura 110 in accordo con le forme di realizzazione della presente invenzione, si farà riferimento alle Figure 2A, 2B, e 2C. La Figura 2A è una vista prospettica del cilindro di serratura 110 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione in cui si vede la chiave 130 completamente estratta dal cilindro di serratura 110; la Figura 2B è una vista parzialmente in esploso dello stesso cilindro di serratura 110 di Figura 2A; la Figura 2C è una vista prospettica del cilindro di serratura 110 delle Figure 2A e 2B, parzialmente in sezione secondo un piano parallelo alle direzioni x e y.
Come è noto agli esperti del settore, con il termine cilindro di serratura si intende in generale un sistema meccanico comprendente meccanismi per il riconoscimento della correttezza di una chiave in esso inserita e l’autorizzazione della rotazione del nottolino rispetto all’involucro esterno del cilindro.
Il cilindro di serratura 110 in accordo con le forme di realizzazione della presente invenzione comprende un involucro cilindro 200 esterno entro il quale sono alloggiati i componenti meccanici, elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici del cilindro di serratura 110.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, l’involucro cilindro 200 comprende una sezione superiore dove sono alloggiati i componenti meccanici principali del cilindro di serratura 110, ed una sezione inferiore avente sia una funzione di rinforzo strutturale per incrementare la robustezza complessiva del cilindro di serratura 110 sia una funzione di contenitore per l’alloggio della maggior parte di un sistema di controllo comprendente i vari componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici destinati al funzionamento del cilindro di serratura 110 (come risulterà più chiaro nel seguito della presente descrizione, alcuni componenti elettronici potranno comunque essere alloggiati in corrispondenza della sezione superiore). Il foro passante 140 è realizzato nella sezione inferiore dell’involucro cilindro.
Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, la sezione superiore dell’involucro cilindro 200 comprende due coperchi superiori 205A, 205B aventi sostanzialmente una forma cilindrica cava, atti ad essere montati sulla parte superiore della sezione inferiore, identificata nelle figure con il riferimento 210.
Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, i due coperchi superiori 205A, 205B sono vantaggiosamente atti ad essere montati sulla parte superiore della sezione inferiore in maniera scorrevole lungo la direzione x. In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascuno dei due coperchi superiori 205A, 205B è atto ad essere vantaggiosamente mantenuto in sede quando montato sulla parte superiore della sezione inferiore mediante un rispettivo elemento di fissaggio elastico 207A, 207B. Nella forma di realizzazione della invenzione illustrata nelle figure, gli elementi di fissaggio elastico 207A, 207B hanno una forma sostanzialmente ad “U” e presentano estremità laterali estendentesi lungo le direzioni y e z che sono atte ad impegnare corrispondenti fessure 208A, 208B realizzate sulla parte superiore della sezione inferiore dell’involucro cilindro 200 e corrispondenti fessure 209A, 209B realizzate sui coperchi superiori 205A, 205B. Quando i due coperchi superiori 205A, 205B sono montati sulla parte superiore della sezione inferiore dell’involucro cilindro 200, con ciascuna delle fessure 208A, 208B che risulta essere allineata ad una rispettiva fessura 209A, 209B, l’elemento di fissaggio elastico 207A impegna contemporaneamente le fessure 208A e 209A, mentre l’elemento di fissaggio elastico 207B impegna contemporaneamente le fessure 208B e 209B. In questo modo, i due coperchi superiori 205A, 205B risultano vantaggiosamente essere vincolati alla parte superiore della sezione inferiore dell’involucro cilindro 200, e non possono più essere sfilati lungo la direzione x.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura 110 comprende perni di azionamento 220A, 220B alloggiati nell’involucro cilindro ed in grado di ruotare all’interno di quest’ultimo attorno all’asse di rotazione R. Ciascun perno di azionamento 220A, 220B è provvisto di una rispettiva sede chiave (o invito) 225A, 225B predisposta per accogliere la chiave 130. Ciascun perno di azionamento 220A, 220B durante il funzionamento risulta essere racchiuso entro un rispettivo coperchio superiore 205A, 205B. Su ciascuno di tali coperchi superiori 205A, 205B è prevista una rispettiva apertura chiave 230A, 230B che funge da toppa della serratura elettronica 100 e attraverso la quale la chiave 130 può essere inserita nella rispettiva sede chiave 225A, 225B.
Vantaggiosamente, i coperchi superiori 205A, 205B sono configurati in modo tale che, una volta montati alla parte superiore della sezione inferiore dell’involucro cilindro 200 e fissati a quest’ultima mediante gli elementi di fissaggio elastico 207A, 207B, la porzione frontale (parallela alle direzioni y ed x) di ciascun coperchio superiore 205A, 205B che risulta affacciarsi verso l’esterno della serratura 100 è formata da elementi che non sono mobili o che quantomeno sono solidali.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la peculiare conformazione degli elementi di fissaggio elastico 207A, 207B consente di svolgere l’ulteriore funzione di agevolare un posizionamento angolare dei perni di azionamento 220A, 220B tale per cui le sedi chiave 225A, 225B risultino estendersi verticalmente (lungo la direzione y) durante l’inserimento o l’estrazione della chiave 130.
Nella forma di realizzazione della presente invenzione illustrata nelle Figure 2A – 2C, il cilindro di serratura 110 comprende due perni di azionamento 220A, 220B allineati lungo l’asse di rotazione R con le rispettive sedi chiave 225A, 225B affacciate verso estremità opposte del cilindro di serratura 110, in modo da essere azionabili l’uno inserendo la chiave 130 per esempio dall’esterno di un locale (ad esempio, di una abitazione o negozio o magazzino o ufficio), e l’altro dall’interno dello stesso. Il nottolino 115 è disposto tra i due perni di azionamento 220A, 220B, e condivide con essi lo stesso asse di rotazione R. Come visibile nelle Figure 2A e 2C, quando agganciati alla sezione inferiore 210, i coperchi superiori 205A, 205B hanno una estensione (lungo la direzione x) tale da lasciare scoperto il nottolino 115.
Si sottolinea che i concetti della presente invenzione possono comunque essere applicati anche al caso in cui un solo perno di azionamento è presente, cioè nel caso in cui è possibile inserire la chiave 130 solo da un lato della porta in cui la serratura 100 è installata. Considerazioni simili si possono applicare anche al caso in cui il cilindro di serratura 110 sia un cosiddetto “mezzo cilindro”, cioè un cilindro di serratura una metà del quale presenta un semplice pomolo rotante al posto di un perno di azionamento, in modo da consentire l’apertura della serratura senza l’utilizzo di chiave da uno dei due lati della porta in cui è installata la serratura.
Come sarà descritto in maggior dettaglio nel seguito della presente descrizione, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascun perno di azionamento 220A, 220B è selettivamente accoppiabile in maniera esclusiva con il nottolino 115, in modo da poter trasferire il movimento rotatorio di tale perno di azionamento 220A, 220B anche al nottolino 115, quando la chiave 130 corretta è stata inserita nella sede chiave 225A, 225B corrispondente a tale perno di azionamento 220A, 220B.
Il cilindro di serratura 110 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, è un cilindro di serratura per una serratura elettronica atta a ricevere una chiave 130 sulla quale è ricavata la riproduzione di una combinazione di sblocco serratura.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura 110 è provvisto di un meccanismo di blocco rotazione 235 atto a impedire selettivamente la rotazione di entrambi o di uno solo dei perni di azionamento 220A, 220B (e quindi del nottolino 115) in funzione della correttezza o meno della combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave 130. Come sarà descritto in maggior dettaglio nel seguito della presente descrizione, il meccanismo di blocco rotazione 235 comprende parti meccaniche mobili atte ad essere movimentate da un attuatore elettromeccanico pilotato sulla base della combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave 130 inserita in una delle sedi chiave 225A, 225B.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura 110 comprende un sistema di controllo comprendente almeno i seguenti componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici:
- sensori di lettura 245A, 245B configurati per rilevare, tramite scambio di segnali elettrici e/o magnetici e/o ottici, la combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave 130 quando tale chiave 130 è inserita nel cilindro di serratura 110;
- una unità logica 250 programmata per ricevere segnali di uscita dai sensori di lettura 245A, 245B, verificare sulla base di essi se la combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave 130 corrisponde ad una combinazione predeterminata memorizzata nella unità logica 250 (o in una unità di memoria ad essa accoppiata) e, in caso affermativo, generare un segnale di sblocco atto a consentire la rotazione di uno dei perni di azionamento 220A, 220B (in particolare, del perno di azionamento avente la sede chiave 225A, 225B entro cui è stata inserita la chiave 130 che riproduce la combinazione corretta);
- un attuatore elettromeccanico 260 atto a ricevere dalla unità logica 250 il segnale di sblocco ed a movimentare il meccanismo di blocco rotazione 235 in modo da abilitare la rotazione di uno dei perni di azionamento 220A, 220B o di impedire la rotazione di entrambi sulla base del segnale di sblocco ricevuto;
- una unità di alimentazione (non visibile nelle figure) atta a fornire tensioni di alimentazioni ai vari componenti elettrici, elettronici ed elettromeccanici del sistema di controllo del cilindro di serratura. In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il cilindro di serratura 110 comprende inoltre un alloggiamento per batteria 270 atto a ricevere una o più batterie elettriche 271, ad esempio una o più batterie a bottone connesse in serie, atte a fornire potenza elettrica alla unità di alimentazione.
Alternativamente o in aggiunta all'alloggiamento per batteria, il cilindro di serratura 110 può inoltre essere provvisto di una presa di alimentazione (non illustrata), ad esempio una porta USB, atta ad essere connessa con una sorgente di alimentazione elettrica esterna, ad esempio un alimentatore USB esterno.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il sistema di controllo del cilindro di serratura e tutti o almeno una parte dei componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici del sistema di controllo sono localizzati su due schede a circuito stampato (Printed Circuit Board, "PCB") affacciate l’una verso l’altra parallelamente alle direzioni x ed y all’interno dell’involucro cilindro 200.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, i sensori di lettura 245A, 245B comprendono preferibilmente emettitori predisposti per emettere radiazioni di rilevamento (ad esempio, LED) e ricevitori predisposti per ricevere le radiazioni di rilevamento (ad esempio, fotodiodi, fototransistori, fotocellule, fotorilevatori CCD) filtrate dalla chiave 130 inserita nella sede chiave 225A, 225B. A questo proposito, la chiave 130 è predisposta per filtrare le radiazioni di rilevamento emesse dagli emettitori dei sensori di lettura 245A, 245B in modo da riprodurre una combinazione di sblocco serratura. Ad esempio, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la chiave 130 comprende una pluralità di finestre (non illustrate), alcune delle quali sono trasparenti alle radiazioni di rilevamento (il numero e la posizione di tali finestre trasparenti definendo la combinazione di sblocco serratura). Un possibile esempio di sensori di lettura 245A, 245B e di corrispondente chiave 130 è descritto nella già citata domanda di brevetto EP2665045 di titolarità dello stesso richiedente della presente domanda di brevetto.
In accordo con forme di realizzazione della presente invenzione, il nottolino 115 comprende un elemento rotore 275 cilindrico atto a ruotare attorno all’asse di rotazione R ed un dente di azionamento del chiavistello 280 (d’ora in avanti, semplicemente identificato come dente di azionamento 280) vincolato in rotazione con l’elemento rotore 275. Il dente di azionamento 280 comprende una porzione d’impegno 282 atta ad impegnare il chiavistello 120 per causare il movimento di quest’ultimo.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento 280 è accoppiato all’elemento rotore 275 in modo tale che la distanza della porzione di impegno 282 del dente di azionamento 280 dall’asse di rotazione R (in seguito “distanza operativa”) vari, nella rotazione attorno all’asse di rotazione R, in funzione dell’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 rispetto all’involucro cilindro 200.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il nottolino 115 è configurato in modo tale che la distanza operativa tra la porzione di impegno 282 del dente di azionamento 280 e l’asse di rotazione R soddisfi la seguente condizione.
Quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 appartiene ad un primo intervallo angolare A1 corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno 282 prossimale al chiavistello 120 (cioè in cui il dente di azionamento 280 risulta essere almeno parzialmente rivolto verso l’alto), la distanza operativa risulta essere maggiore rispetto alla distanza operativa risultante quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 appartiene ad un secondo intervallo angolare A2 corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno distale al chiavistello 120 (cioè in cui il dente di azionamento 280 risulta essere almeno parzialmente rivolto verso il basso).
In particolare, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il nottolino 115 è configurato in modo tale che
- Il dente di azionamento 280 è in una configurazione di massima estensione, cioè con il dente di azionamento 280 che è estratto dall’elemento rotore 275 ed in cui la distanza della porzione di impegno 282 del dente di azionamento 280 dall’asse di rotazione R è massima, quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 è incluso in almeno una porzione P1 del primo intervallo angolare A1. In particolare, nella configurazione di massima estensione, la porzione di impegno 282 del dente di azionamento 280 il dente di azionamento 280 è sostanzialmente rivolta verso il sovrastante chiavistello 120.
- Il dente di azionamento 280 è in una configurazione di minima estensione, cioè con il dente di azionamento 280 che è ritratto all’interno dell’elemento rotore 275 ed in cui la distanza della porzione di impegno 282 del dente di azionamento 280 dall’asse di rotazione R è minima, quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 è incluso in almeno una porzione P2 del secondo intervallo angolare A2. In particolare, nella configurazione di minima estensione, la porzione di impegno 282 del dente di azionamento 280 è sostanzialmente rivolta lungo la direzione opposta al sovrastante chiavistello 120;
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento 280 del nottolino 115 è vincolato in rotazione con l’elemento rotore 275 e allo stesso tempo è mobile in traslazione lungo una direzione radiale rispetto al centro di rotazione dell’elemento rotore 275. In altre parole, il nottolino 115 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione è provvisto di un dente di azionamento 280 che ruota insieme all’elemento rotore 275 ma che allo stesso tempo si muove radialmente rispetto al centro dell’elemento rotore 275. Allo scopo di descrivere in maggior dettaglio il nottolino 115 in accordo con tale forma di realizzazione della presente invenzione, verrà ora fatto riferimento in particolare riferimento alle Figure 3A-3C ed alle Figure 4A-4C.
La Figura 3A è una vista prospettica del cilindro di serratura 110 con il dente di azionamento 280 del nottolino 115 che è in una configurazione di risposo, ovverossia con l’elemento rotore 275 avente un angolo di rotazione (angolo di rotazione 0°) tale per cui il dente di azionamento 280 risulta essere allineato lungo la direzione z. La Figura 3B è una vista prospettica del cilindro di serratura 110 con il dente di azionamento 280 del nottolino 115 che è in una configurazione di massima estensione, ovverossia con l’elemento rotore 275 avente un angolo di rotazione (angolo di rotazione 90°) tale per cui il dente di azionamento 280 risulta essere allineato lungo la direzione y e rivolto verso l’alto. La Figura 3C è una vista prospettica del cilindro di serratura 110 con il dente di azionamento 280 del nottolino 115 che è nella configurazione di minima estensione, ovverossia con l’elemento rotore 275 avente un angolo di rotazione (angolo di rotazione 270°) tale per cui il dente di azionamento 280 risulta essere allineato lungo la direzione y e rivolto verso il basso (e allo stesso tempo risulta essere ritratto almeno parzialmente all’interno dell’elemento rotore 275). Le Figure 4A – 4C sono viste prospettiche del nottolino 115 illustrato nelle Figure 3A - 3C, rispettivamente, in cui il nottolino è parzialmente isolato dal resto del cilindro di serratura 110.
Facendo riferimento al sistema di riferimento angolare impiegato nelle Figure 3A-3C e 4A-4C, in accordo con la forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione:
- il primo intervallo angolare A1 corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno 282 prossimale al chiavistello 120 (cioè in cui il dente di azionamento 280 risulta essere almeno parzialmente rivolto verso l’alto) si estende da un valore poco maggiore di 0° ad un valore poco inferiore a 180°;
- il secondo intervallo angolare A2 corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno 282 distale al chiavistello 120 (cioè in cui il dente di azionamento 280 risulta essere almeno parzialmente rivolto verso il basso) si estende da un valore poco maggiore di 180° ad un valore poco inferiore a 360°
- la porzione P1 del primo intervallo angolare A1 per la quale il dente di azionamento 280 è nella configurazione di massima estensione si estende da 45° a 135°, e
- la porzione P2 del secondo intervallo angolare A2 per la quale il dente di azionamento 280 è nella configurazione di minima estensione si estende da 225° a 315°
In ogni caso, considerazioni simili si applicano nel caso in cui P1 e P2 hanno estensioni differenti.
Il nottolino 115 in accordo con le forme di realizzazione illustrate ha il grande vantaggio di richiedere una scanalatura 290 nell’involucro cilindro 200 per consentire il movimento rotatorio del nottolino 115, la cui estensione lungo la direzione y risulta essere molto ridotta. Infatti, la peculiarità di avere il dente di azionamento 280 che trasla radialmente rispetto all’asse di rotazione R - o più in generale di avere la distanza operativa tra la porzione di impegno 282 e l’asse di rotazione R variabile - durante la rotazione dell’elemento rotore 275, consente di fare in modo che il dente di azionamento 280 sporga sensibilmente dalla superficie dell’elemento rotore 275 solamente quando necessario, ovverossia quando il dente è rivolto verso l’alto in modo da potere comodamente impegnare il chiavistello 120 della serratura 100, mentre quando non è necessario esso viene ritratto all’interno dell’elemento rotore 270. In questo modo, si può conseguire la medesima azione sul chiavistello 120 ottenuta dai cilindri per serratura noti non avendo al contempo più la necessità di richiedere una scanalatura 290 estesa (lunga la direzione y) per consentire il passaggio del dente di azionamento del nottolino quando il nottolino è in una posizione angolare in cui il dente di azionamento risulta essere rivolto verso il basso (cioè verso la parte inferiore del cilindro di serratura stesso).
Grazie al nottolino 115 in accordo con le forme di realizzazione della presente invenzione, è quindi possibile prevedere di realizzare gran parte della porzione centrale della sezione inferiore 210 dell’involucro cilindro 200 al di sotto del nottolino 115 come un pezzo unico pieno, ad esempio in materiale metallico, che si estende senza soluzione di continuità per tutto lo spessore lungo la direzione z.
Nelle soluzioni note, la porzione centrale della sezione inferiore dell’involucro cilindro è provvista di una scanalatura vuota che si estende verticalmente (lungo la direzione y) per gran parte dell’involucro e per tutto lo spessore di esso (lungo la direzione z) in modo da permettere la rotazione del dente di azionamento del nottolino. Di conseguenza, la robustezza meccanica complessiva dei cilindri di serratura noti risulta essere piuttosto compromessa. Al contrario, visto che nella soluzione in accordo con le forme di realizzazione della presente invenzione la scanalatura 290 risulta avere una estensione verticale (lungo la direzione y) assai ridotta, è possibile realizzare un cilindro di serratura 110 molto più robusto, avente una porzione della sezione inferiore 210 dell’involucro cilindro 200 al di sotto del nottolino 115 realizzata come un pezzo unico lungo una gran parte della direzione verticale (lungo la direzione y) della sezione inferiore 210, fino a raggiungere quasi il nottolino 115 stesso. In particolare, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, l’estensione d lungo la direzione y tra il fondo della scanalatura 290 e l’asse di rotazione R può essere impostata ad un valore minore del valore della distanza operativa (tra porzione di impegno 282 ed asse di rotazione R) corrispondente alla configurazione di massima estensione. Ad esempio, l’estensione d tra il fondo della scanalatura 290 e l’asse di rotazione R può essere impostata ad un valore solamente leggermente superiore al valore della distanza operativa (tra porzione di impegno 282 ed asse di rotazione R) corrispondente alla configurazione di minima estensione. Ad esempio, facendo riferimento ad un cilindro di serratura di tipo europeo, tale estensione d può avere un valore che si estende da 8,5 mm (corrispondente ad una scanalatura 290 quasi tangente al nottolino 115) a 10 mm, o comunque può avere un valore sensibilmente inferiore a 16,5 mm.
Oltre ad essere molto più robusto rispetto ai cilindri di serratura delle soluzioni note, il cilindro di serratura 110 in accordo con le forme di realizzazione della presente invenzione risulta essere anche molto più sicuro nei confronti di manomissioni e tentativi di scassinamento che utilizzano tecniche di effrazione di tipo “snapping”, in quanto la porzione della sezione inferiore 210 dell’involucro cilindro 200 al di sotto del nottolino 115 è principalmente realizzata mediante un pezzo unico di materiale robusto, che è difficile da rompere e che è difficile da attraversare mediante attrezzi da scasso.
Per descrivere in maggior dettaglio la struttura del nottolino 115 secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, verrà ora fatto riferimento alla Figura 2B congiuntamente con le Figure 5, e 6A – 6C, dove la Figura 5 è una vista parzialmente in esploso del nottolino 115 con il dente di azionamento 280 nella configurazione di riposo, e le Figure 6A – 6C sono viste in sezione del nottolino 115 con il dente di azionamento 280 nelle configurazioni di riposo, massima estensione e minima estensione, rispettivamente, effettuate sezionando il nottolino 115 e secondo un piano di sezione parallelo alle direzioni y e z.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’elemento rotore 275 del nottolino 115 è atto a ruotare attorno all’asse di rotazione R entro un supporto di rotazione comprendente una sezione inferiore, identificata come sezione inferiore di supporto rotazione 510 ed una sezione superiore, identificata come sezione superiore di supporto rotazione 520.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’elemento rotore 275 è provvisto di due elementi a pattino 522 (uno solo dei quali è visibile nelle figure) che sporgono dall’elemento rotore 275 lungo l’asse di rotazione R.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, ciascun elemento a pattino 522 comprende una porzione avente una forma cilindrica ed il cui asse è coassiale all’asse di rotazione R. La superficie laterale della porzione di forma cilindrica di ciascun elemento a pattino 522, identificata con il riferimento 523, è atta ad impegnare scorrevolmente in rotazione corrispondenti profili di guida (arcuati) interni 524 sulla sezione inferiore di supporto rotazione 510 e corrispondenti profili di guida (arcuati) interni 525 sulla sezione superiore di supporto rotazione 520. In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascun elemento a pattino 522 comprende inoltre una porzione terminale avente due elementi di impegno che esibiscono superfici laterali (arcuate) di impegno 526 atte ad impegnare scorrevolmente in rotazione corrispondenti profili di guida (ad arco di circonferenza) esterni 530 sulla sezione inferiore di supporto rotazione 510 e corrispondenti profili di guida (ad arco di circonferenza) esterni 540 sulla sezione superiore di supporto rotazione 520. Naturalmente, considerazioni simili si applicano anche nel caso in cui la porzione terminale degli elementi a pattino 522 è di forma differente, come ad esempio nel caso è presente un numero di elementi di impegno diverso da due.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione la sezione inferiore di supporto rotazione 510 comprende due elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2) a forma di “Y” affacciati parallelamente alle direzioni y e z; i due elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2) hanno una distanza mutua lungo la direzione x corrispondente alla larghezza dell’elemento rotore 275, in modo da poter alloggiare quest’ultimo tra di loro. Ciascuno degli elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2) comprende in corrispondenza delle facce esterne di essi (cioè delle facce che non sono rivolte verso l’elemento rotore 275 alloggiato) uno dei profili di guida esterni 530. In questo modo, i profili di guida esterni 530 sono atti a supportare dal basso gli elementi a pattino 522 dell’elemento rotore 275 impegnando scorrevolmente in rotazione le superfici laterali di impegno 526.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la sezione superiore di supporto rotazione 520 comprende due elementi di supporto superiore 535(1), 535(2) atti ad essere accoppiati dall’alto ai due elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2), rispettivamente, in modo da formare con quest’ultimi un supporto di rotazione che racchiude l’elemento rotore 275. Vantaggiosamente, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, i due elementi di supporto superiore 535(1), 535(2) sono a loro volta racchiusi dai coperchi superiori 205A e 205B. Ciascuno degli elementi di supporto superiore 535(1), 535(2) comprende in corrispondenza delle facce esterne di essi (cioè delle facce che non sono rivolte verso l’elemento rotore 275 alloggiato), uno dei profili di guida esterni 540. In questo modo, i profili di guida esterni 540 sono atti ad essere impegnati scorrevolmente in rotazione dal basso dalle superfici laterali di impegno 526 dagli elementi a pattino 522 dell’elemento rotore 275.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascuno degli elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2) comprende in corrispondenza delle facce interne (cioè rivolte verso l’elemento rotore 275) uno dei profili di guida interni 524. In questo modo, i profili di guida interni sono atti a supportare dal basso gli elementi a pattino 522 dell’elemento rotore 275 impegnando scorrevolmente in rotazione la superficie laterale 523.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascuno degli elementi di supporto superiore 535(1), 535(2) comprende in corrispondenza delle facce interne (cioè rivolte verso l’elemento rotore 275) uno dei profili di guida interni 525. In questo modo, i profili di guida interni 525 sono atti ad essere impegnati scorrevolmente in rotazione dal basso dalla superficie laterale 523 degli elementi a pattino 522 dell’elemento rotore 275.
In questo modo, come visibile nelle Figure 4A - 4C, quando la sezione superiore di supporto rotazione 520 è montata sulla sezione inferiore di supporto rotazione 510 per racchiudere l’elemento rotore 275, ciascuno degli elementi a pattino 522 risulta essere racchiuso in un doppio profilo di guida formato dai profili di guida esterni 530 e 540, e dai profili di guida interni 524, 525, e quindi vincolato a ruotare attorno all’asse di rotazione R.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento 280 è alloggiato scorrevolmente entro una sede 550 che è prevista radialmente nell’elemento rotore 275 e definisce aperture laterali radiali su entrambe le facce laterali dell’elemento rotore parallele alle direzioni y e z.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dente di azionamento è provvisto di due elementi di impegno 590 (uno solo dei quali visibile nelle figure) ciascuno sporgente lateralmente da una rispettiva faccia laterale dell’elemento rotore 275 lungo la direzione x attraverso le aperture radiali definite dalla sede 550. Considerazioni simili si applicano anche nel caso in cui il dente di azionamento 280 sia provvisto di un singolo elemento di impegno 590, atto a sporgere da una sola faccia laterale dell’elemento rotore 275. In questo ultimo caso, la sede 550 può definire anche una sola apertura radiale laterale realizzata su una sola delle facce laterali dell’elemento rotore.
Come visibile nelle Figure 6A e 6C, gli elementi di impegno 590 sono configurati per impegnare scorrevolmente i profili di guida interni 524 degli elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2) quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 è compreso in un intervallo angolare che approssimativamente si estende da poco meno di 180° a poco più di 0° (e cioè che corrisponde sostanzialmente al secondo intervallo angolare A2).
Come visibile nella Figura 6B, gli elementi di impegno 590 sono configurati per impegnare scorrevolmente profili di guida (arcuati) superiori 620 localizzati in corrispondenza delle facce interne (cioè rivolte verso l’elemento rotore 275) degli elementi di supporto superiore 535(1), 535(2) quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 è compreso in un intervallo angolare che approssimativamente si estende da poco più di 30° a poco meno di 150° (e cioè che corrisponde ad un intervallo angolare poco più ampio di e contenente la porzione P1 del primo intervallo angolare A1).
A differenza dei profili di guida esterni 530 e 540, che definivano per le superfici laterali di impegno 526 degli elementi a pattino 522 un profilo di guida complessivo di forma circolare, i profili di guida 524 e 620 definiscono per gli elementi di impegno 590 un profilo di guida complessiva di forma eccentrica, non circolare, in grado di imporre al dente di azionamento 280 una particolare legge di moto radiale entro la sede 550 che è funzione dell’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 stesso.
In particolare, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, i profili di guida interni 524 corrispondenti agli elementi di supporto inferiore 525(1), 525(2) hanno una forma arcuata più schiacciata e più vicina al centro di rotazione dell’elemento rotore 275 rispetto ai profili di guida superiori 620 corrispondenti agli elementi di supporto inferiore 535(1), 535(2), che risultano essere invece più simili ad un profilo semicircolare e più distanti dal centro di rotazione dell’elemento rotore 275.
In questo modo, quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 oltrepassa i 180° per entrare nel secondo intervallo angolare A2 e si dirige verso i 270°, i profili di guida interni 524 spingono da sotto gli elementi di impegno 590, forzando il dente di azionamento 280 a scorrere all’interno della sede 550 verso il centro dell’elemento rotore 275, ad esempio fino a ritrarsi completamente (o almeno sostanzialmente) entro l’elemento rotore 275 quando il dente di azionamento 280 è nella configurazione di minima estensione (caso illustrato in Figura 6C, in cui l’angolo di rotazione dell’elemento rotore è pari a 270°, corrispondente all’angolo di rotazione centrale del secondo intervallo angolare A2 e della corrispondente porzione P2 di esso).
Quando invece l’angolo di rotazione dell’elemento rotore 275 oltrepassa i 270°, il dente di azionamento 280 viene spinto a scorrere entro la sede 550 nella direzione opposta, per allontanarsi dal centro dell’elemento rotore 275. La spinta iniziale che permette al dente di azionamento 280 di allontanarsi dal centro dell’elemento rotore 275 è esercitata in questo caso dalla interazione tra una porzione 283 del dente di azionamento 280 opposta alla porzione d’impegno 282, e profili di guida interni 595 della sezione inferiore di supporto rotazione 510 opposti ai profili di guida interni 524.
Una volta oltrepassati i 0° per entrare nel primo intervallo angolare A1, ed avvicinandosi ai 90°, gli elementi di impegno 590 si disimpegnano dai profili di guida interni 524 e vanno ad impegnare i profili di guida superiori 620, imponendo al dente di azionamento 280 di scorrere entro la sede 550 in allontanamento dal centro dell’elemento rotore 275, fino a raggiungere la configurazione di massima estensione (caso illustrato in Figura 6B, in cui l’angolo di rotazione dell’elemento rotore è pari a 90°, corrispondente all’angolo di rotazione centrale del primo intervallo angolare A1 e della corrispondente porzione P1 di esso).
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, ciascun perno di azionamento 220A, 220B è selettivamente accoppiabile in maniera esclusiva con il nottolino 115, in modo da poter trasferire il movimento rotatorio di tale perno di azionamento 220A, 220B anche al nottolino 115, mediante una struttura di accoppiamento selettivo illustrata nelle Figure 7A e 7B.
La Figura 7A è una vista in esploso a parti parzialmente rimosse del cilindro di serratura 110 in cui è visibile una porzione della struttura di accoppiamento selettivo, l’elemento rotore 275, ed il perno di azionamento 220A, con la chiave 130 che è parzialmente inserita nella sede chiave 225A, mentre la Figura 7B mostra un esploso della struttura di accoppiamento selettivo completa secondo una forma di realizzazione della presente invenzione.
Allo scopo di descrivere la struttura di accoppiamento selettivo in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, verrà prima fatto riferimento alla Figura 7A, in cui verrà descritta la porzione di tale struttura di accoppiamento selettivo dedicata all’accoppiamento selettivo in rotazione tra il perno di azionamento 220A e l’elemento rotore 275.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la struttura di accoppiamento selettivo comprende un elemento a spina 710A configurato in modo da innestarsi da un lato entro un foro di innesto 715A realizzato nella estremità del perno di azionamento 220A opposta alla estremità in cui è realizzata la sede chiave 225A, e dal lato opposto entro un foro 730A realizzato nella porzione terminale dell’elemento a pattino 522 dell’elemento rotore 275 (si veda anche la Figura 5) che si affaccia verso il perno di azionamento 220A.
Entrambi i fori 715A e 730A sono allineati lungo l’asse di rotazione R e consentono all’elemento a spina 710A di scorrere entro di essi, e quindi di muoversi rispetto all’elemento rotore 275 e il perno di azionamento 220A lungo l’asse di rotazione R. A questo proposito, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’elemento a spina 710A comprende una porzione cilindrica 734A atta a scorrere entro il foro 730A dell’elemento a pattino 522 lungo l’asse di rotazione R ed una porzione di ingaggio 736A sagomata in modo da permetterne lo scorrimento entro il foro di innesto 715A del perno di azionamento 220A lungo l’asse di rotazione R.
Inoltre, la porzione di ingaggio 736A ed il foro di innesto 715A sono sagomati in modo da fare sì che l’elemento a spina 710A sia al contempo sempre vincolato in rotazione con il perno di azionamento 220A. In questo modo, quando la chiave 130 è inserita nella sede chiave 225A del perno di azionamento 220A, l’elemento a spina 710A può essere mosso in rotazione dal perno di azionamento 220A quando quest’ultimo è a sua volta azionato dal movimento rotatorio della chiave 130.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la porzione di ingaggio 736A dell’elemento a spina 710A è inoltre sagomata per ingaggiare le parti della porzione terminale dell’elemento a pattino 522 poste tra i due elementi di impegno che esibiscono le superfici laterali di impegno 526 - e quindi permettere all’elemento rotore 275 (e all’intero nottolino 115) di essere trascinato in rotazione attorno all’asse di rotazione R dalla rotazione del perno di azionamento 220A - quando l’elemento a spina 710A è spinto (lungo l’asse di rotazione R) contro l’elemento rotore 275 a seguito dell’inserimento della chiave 130 entro la sede chiave 225A.
In altre parole, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’elemento a spina 710A permette di trasmettere selettivamente la rotazione del perno di azionamento 220A all’elemento rotore 275 (e quindi al nottolino 115) in funzione della posizione dell’elemento a spina 710A lungo l’asse di rotazione R:
- quando l’elemento a spina 710A è sufficientemente distanziato dall’elemento rotore 275 da fare sì che la porzione di ingaggio 736A sia separata dall’elemento a pattino 522, la rotazione del perno di azionamento 220A non si trasmette all’elemento rotore 275;
- quando l’elemento a spina 710A è spinto verso l’elemento rotore 275 e la porzione di ingaggio 736A ingaggia l’elemento a pattino 522, la rotazione del perno di azionamento 220A è trasmessa all’elemento rotore 275.
Facendo ora riferimento alla Figura 7B, in cui la struttura di accoppiamento selettivo completa è illustrata mediante una vista in esploso, è visibile un elemento a spina 710B configurato per l’accoppiamento selettivo in rotazione tra il perno di azionamento 220B e l’elemento rotore 275. L’elemento a spina 710B ha la stessa struttura dell’elemento a spina 710A e svolge la stessa funzione dell’elemento a spina 710A, ma relativamente al perno di azionamento 220B. In particolare, l’elemento a spina 710B comprende una porzione cilindrica 734B (corrispondente alla porzione cilindrica 734A) ed una porzione di ingaggio 736B (corrispondente alla porzione di ingaggio 736A).
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’elemento a spina 710A e l’elemento a spina 710B sono realizzati in materiale magnetico, e sono connessi tra loro, mediante un magnete 750, con le estremità delle porzioni cilindriche 734A e 734B che sono a contatto ed allineate lungo l’asse di rotazione R, in modo da racchiudere (lungo l’asse di rotazione R) da entrambi i lati l’elemento rotore 275 del nottolino 115 attraversando i fori 730A e 730B realizzati nella porzione terminale dei due elementi a pattino 522 dell’elemento rotore 275. Grazie alla connessione tra l’elemento a spina 710A e l’elemento a spina 710B, la distanza d’ relativa tra le due porzioni di ingaggio 736A e 736B risulta essere fissa. In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, tale distanza d’ è impostata in modo da implementare l’accoppiamento in rotazione mutualmente selettivo tra l’elemento rotore 275 del nottolino 115 ed uno selezionato tra il perno di azionamento 220A ed il perno di azionamento 220B. In particolare, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la distanza d’ è tale per cui quando una tra le porzioni di ingaggio 736A o 736B ingaggia il rispettivo elemento a pattino 522 dell’elemento rotore 275, e quindi il rispettivo perno di azionamento 220A o 220B risulta essere vincolato in rotazione con l’elemento rotore 275, l’altra porzione di ingaggio 736B o 736B è disimpegnata dall’elemento a pattino, e quindi il rispettivo perno di azionamento 220B o 220A risulta essere libero di girare a vuoto senza azionare in rotazione l’elemento rotore 275 del nottolino 115.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la selettività mutua dell’accoppiamento in rotazione tra l’elemento rotore 275 del nottolino 115 ed uno selezionato tra il perno di azionamento 220A ed il perno di azionamento 220B è consentita a condizione che la chiave 130 sia inserita completamente entro una delle due sedi chiave 225A, 225B, altrimenti entrambi i perni di azionamento 220A e 220B potrebbero risultare contemporaneamente accoppiati con l’elemento rotore 275.
In accordo con altre forme di realizzazione della presente invenzione, invece di essere connessi tra loro mediante il magnete 750, l’elemento a spina 710A e l’elemento a spina 710B possono essere connessi tra loro mediante incollaggio, saldatura, avvitamento, od altri mezzi di fissaggio equivalenti (in questi casi, gli elementi a spina 710A e 710B possono naturalmente essere realizzati in materiale non necessariamente magnetico).
Si sottolinea che le porzioni cilindriche 734A e 734B impediscono vantaggiosamente che il dente di azionamento 280 possa estendersi oltre la configurazione di massima estensione.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la struttura di accoppiamento selettivo comprende inoltre per ciascun elemento a spina 710A e 710B un corrispondente elemento a chiodo 760A, 760B comprendente una testa piatta atta ad essere alloggiata nel corrispondente perno di azionamento 220A, 220B, ed un’asta atta ad essere alloggiata in un foro 770A, 770B del corrispondente elemento a spina 710A, 710B che si estende l’ungo l’asse di rotazione R. Tali elementi a chiodo 760A, 760B rappresentano il punto di appoggio per mezzo del quale una chiave 130 inserita in una sede chiave 225A, 225B di uno dei due perni di azionamento 220A, 220B permette a tale perno di azionamento 220A, 220B di essere spinto contro l’elemento a rotore 275.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, gli elementi a chiodo 760A, 760B sono liberi di girare a vuoto attorno all’asse di rotazione sia rispetto ai perni di azionamento 220A, 220B, sia rispetto agli elementi a spina 710A, 710B. In questo modo, gli elementi a chiodo 760A, 760B permettono di proteggere il cilindro di serratura 110 da eventuali attacchi eseguiti mediante trapanatura lungo l’asse di rotazione R, in quanto tali elementi a chiodo 760A, 760B ruoterebbero insieme alla punta del trapano, impedendone la trapanazione. Vantaggiosamente, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, i perni di azionamento 220A e 220B sono sagomati in modo da impedire che gli elementi a chiodo 760A, 760B possano fuoriuscire attraverso le sedi chiave 225A, 225B.
Allo scopo di descrivere in maggior dettaglio il meccanismo di blocco rotazione 235 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, verrà ora fatto riferimento alle Figure 8A – 8C, che illustrano il cilindro di serratura 110 privato dell’involucro cilindro 200 e del sistema di controllo del cilindro di serratura in modo da mostrare come il meccanismo di blocco rotazione 235 interagisce con i due perni di azionamento 220A, 220B.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il meccanismo di blocco rotazione 235 è una slitta lineare localizzata al di sotto del nottolino 115 e comprendente due elementi di arresto 800A, 800B (ad esempio due elementi a forchetta) che si estendono verso l’alto lungo la direzione y per impegnare corrispondenti sedi di arresto 810A, 810B realizzate su porzioni dei perni di azionamento 220A, 220B vicine al nottolino 115.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il meccanismo di blocco rotazione 235 è atto ad essere movimentato lungo una direzione parallela all’asse x dall’attuatore elettromeccanico 260 sulla base della combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave 130 inserita in una delle sedi chiave 225A, 225B.
Quando in nessuna delle due sedi chiave 225A, 225B è inserita alcuna chiave 130, o quando la chiave 130 inserita non riproduce la combinazione corretta, la posizione del meccanismo di blocco rotazione 235 è centrata rispetto al nottolino 115, ed entrambi gli elementi di arresto 800A, 800B sono ingaggiati all’interno delle rispettive sedi di arresto 810A, 810B realizzate in entrambi i perni di azionamento 220A, 220B. In questa condizione, nessuno dei due perni di azionamento 220A, 220B può essere ruotato, perché la rotazione è bloccata dagli elementi di arresto 800A, 800B impegnati nelle sedi di arresto 810A, 810B. Questa condizione è illustrata in Figura 8A.
Quando l’unità logica 250 riconosce che nella sede chiave 225B è stata inserita una chiave 130 che riproduce la combinazione corretta, essa genera un segnale di sblocco che viene inviato all’attuatore elettromeccanico 260 per fare in modo che il meccanismo di blocco rotazione 235 venga traslato lateralmente (lungo una direzione parallela alla direzione x) in allontanamento dal perno di azionamento 220B, fino a che l’elemento d’arresto 800B fuoriesca dalla rispettiva sede di arresto 810B. In questa situazione, mentre il perno di azionamento 220A risulta essere ancora bloccato dall’elemento di arresto 800A che risulta essere ancora impegnato nella sede di arresto 810A, il perno di azionamento 220B risulta essere libero di ruotare. Facendo ruotare la chiave 130 inserita nella sede chiave 225B, il perno di azionamento 220B ruota trasferendo tale rotazione al nottolino 115, in modo da azionare il chiavistello 120 mediante la conseguente rotazione del dente di azionamento 280. Questa condizione è illustrata in Figura 8B.
Quando l’unità logica 250 riconosce che nella sede chiave 225A è stata inserita una chiave 130 che riproduce la combinazione corretta, essa genera un segnale di sblocco che viene inviato all’attuatore elettromeccanico 260 per fare in modo che il meccanismo di blocco rotazione 235 venga traslato lateralmente (lungo una direzione parallela alla direzione x) in allontanamento dal perno di azionamento 220A, fino a che l’elemento d’arresto 800A fuoriesca dalla rispettiva sede di arresto 810A. In questa situazione, mentre il perno di azionamento 220B risulta essere ancora bloccato dall’elemento di arresto 800B che risulta essere ancora impegnato nella sede di arresto 810B, il perno di azionamento 220A risulta essere libero di ruotare. Facendo ruotare la chiave 130 inserita nella sede chiave 225A, il perno di azionamento 220A ruota trasferendo tale rotazione al nottolino 115, in modo da azionare il chiavistello 120 mediante la conseguente rotazione del dente di azionamento 280. Questa condizione è illustrata in Figura 8C.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, le lunghezze delle sedi di arresto 810A, 810B e la distanza tra gli elementi di arresto 800A, 800B lungo la direzione x sono impostate in modo da consentire che il meccanismo di blocco rotazione 235 possa assumere le tre condizioni illustrate nelle Figure 8A – 8C. In particolare, la lunghezza della sede di arresto 810A lungo la direzione x è sufficientemente estesa da consentire un movimento laterale del meccanismo di blocco rotazione 235 tale da far disimpegnare completamente l’elemento d’arresto 800B dalla sede di arresto 810B, e la lunghezza della sede di arresto 810B lungo la direzione x è sufficientemente estesa da consentire un movimento laterale del meccanismo di blocco rotazione 235 tale da far disimpegnare completamente l’elemento d’arresto 800A dalla sede di arresto 810A. Ad esempio, quando l’elemento d’arresto 800B è completamente disimpegnato dalla sede di arresto 810B, l’elemento di arresto 800A si trova a fine corsa nella sede di arresto 810A, mentre quando l’elemento d’arresto 800A è completamente disimpegnato dalla sede di arresto 810A, l’elemento di arresto 800B si trova a fine corsa nella sede di arresto 810B.
I concetti della presente invenzione possono applicarsi anche al caso in cui il meccanismo di blocco rotazione 235 è strutturato in maniera differente, ad esempio consentendo di assumere una condizione in cui entrambi i perni di azionamento 220A, 220B sono liberi di ruotare.
Grazie al fatto che il nottolino 115 in accordo con le forme di realizzazione della presente invenzione prevede una scanalatura 290 avente una estensione verticale (lungo la direzione y) assai ridotta, è possibile prevedere un singolo meccanismo di blocco rotazione 235, pilotabile con un singolo attuatore elettromeccanico 260, posizionato al di sotto del nottolino stesso 115 ed in grado di bloccare/sbloccare entrambi i perni di azionamento 220A, 220B (come è stato appena descritto sopra). Questa configurazione è molto più sicura, economica e robusta rispetto alle soluzioni note, in cui, a causa della presenza di tale finestra, sono necessari due diversi e più complicati dispositivi di blocco rotazione per i due perni di azionamento, disposti ai lati della finestra, o coassialmente ai perni stessi, o addirittura è possibile implementare l’attuazione elettromeccanica per un solo lato del cilindro.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, le corone circolari dei perni di azionamento 220A, 220B in cui giacciono le sedi di arresto 810A, 810B sono atte a ruotare in sedi dedicate della sezione inferiore 210 dell’involucro cilindro 200 in modo da impedire che i perni di azionamento 220A, 220B possano essere sfilati, mediante effrazione, lungo l’asse di rotazione R.
Allo scopo di descrivere in maggior dettaglio come sono disposti i componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici del sistema di controllo del cilindro di serratura all’interno dell’involucro cilindro 200, verrà fatto riferimento alla Figura 2C congiuntamente alla Figura 9.
Come già menzionato in precedenza, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, i componenti elettrici, elettronici, ottici, e/o elettromeccanici del sistema di controllo del cilindro di serratura sono disposti su due schede a circuito stampato 910, 920 alloggiate all’interno dell’involucro cilindro 200 e disposte affacciate l’una verso l’altra parallelamente alle direzioni x ed y. Naturalmente, i concetti della presente invenzione possono essere applicati anche al caso in cui un diverso numero di schede a circuito stampato è alloggiato entro l’involucro cilindro 200, come ad esempio tre schede o una scheda singola.
Mentre nella vista in sezione Figura 2C è visibile solo una scheda a circuito stampato 910, la Figura 9 mostra entrambe le schede a circuito stampato 910, 920 sfilate dall’involucro cilindro (per comodità di rappresentazione, in Figura 9 è visibile solo la sezione inferiore 210 dell’involucro cilindro 200).
Ciascuna scheda a circuito stampato 910, 920 ha una forma sostanzialmente ad “U”, con una sezione centrale 930 che si estende sostanzialmente lungo la direzione x ed è destinata ad essere alloggiata in corrispondenza della sezione inferiore 210 e due sezioni laterali 940 che si estendono sostanzialmente lungo la direzione y e la cui estensione è tale per cui le estremità superiori di tali sezioni 940 sono destinate a trovarsi di fronte alle sedi chiave 225A, 225B dei perni di azionamento 220A, 220B quando le schede a circuito stampato 910, 920 sono installate nell’involucro cilindro 200.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, poiché la gran parte della porzione centrale della sezione inferiore dell’involucro cilindro 200 al di sotto del nottolino 115 è realizzata come un pezzo unico pieno, la porzione centrale della sezione centrale 930 delle schede a circuito stampato 910, 920 ha una estensione molto ridotta lungo la direzione y.
Di conseguenza, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l’unità logica 250, l’attuatore elettromeccanico 260 e la unità di alimentazione sono preferibilmente installate in porzioni laterali della sezione centrale 930 di una o di entrambe le schede a circuito stampato 910, 920.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, i sensori di lettura 245A, 245B sono invece vantaggiosamente realizzati sulle estremità superiori delle sezioni laterali 940 di entrambe le schede a circuito stampato 910, 920, di fronte alle sedi chiave 225A, 225B dei perni di azionamento 220A, 220B. Ad esempio, gli emettitori dei sensori di lettura 245A, 245B sono disposti su una delle due schede a circuito stampato 910, 920 mentre i ricevitori dei sensori di lettura 245A, 245B sono disposti sull’altra delle due schede, in modo da permettere ai ricevitori di ricevere le radiazioni di rilevamento emesse dagli emettitori e filtrate dalla chiave 130 quando quest’ultima è inserita in una delle sedi chiave 225A, 225B. In alternativa, gli emettitori dei sensori di lettura 245A ed i ricevitori dei sensori di lettura 245A possono essere disposti su una delle due schede a circuito stampato 910, 920, mentre gli emettitori dei sensori di lettura 245B ed i ricevitori dei sensori di lettura 245B possono essere disposti sull’altra delle due schede a circuito stampato 910, 920.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione illustrata in Figura 2C, un connettore elettrico 980 è provvisto per permettere l’interconnessione elettrica tra le due schede a circuito stampato 910, 920.
Naturalmente, al fine di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, una persona esperta del ramo potrà applicare alla soluzione sopra descritta numerose modifiche e varianti logiche e / o fisiche. Più in particolare, sebbene la presente invenzione sia stata descritta con un certo grado di particolarità con riferimento a forme di realizzazione preferite, si comprenderà che varie omissioni, sostituzioni e cambiamenti nella forma e nei dettagli così come altre forme di realizzazione sono possibili. In particolare, differenti forme di realizzazione dell'invenzione possono anche essere praticate senza i dettagli specifici esposti nella precedente descrizione per fornire una più completa comprensione della stessa; al contrario, ben note caratteristiche possono essere state omesse o semplificate per non appesantire la descrizione con dettagli inutili. Inoltre, è espressamente inteso che gli elementi specifici e / o fasi di metodo descritti in relazione a qualsiasi forma di realizzazione mostrata dell'invenzione possono essere incorporati in qualsiasi altra forma di realizzazione.
Ad esempio, si sottolinea che i concetti della presente invenzione possono essere applicati anche nel caso in cui il movimento radiale del dente di azionamento 280 sia governato in maniera diversa, come ad esempio mediante un meccanismo ad ingranaggi (si veda Figura 10A), un meccanismo di rotazione associato ad un eccentrico che ruota a velocità differente da quella dell’elemento rotore (si veda Figura 10B), un meccanismo associato ad un sistema di leve (si veda Figura 10C), un meccanismo a vite (si veda Figura 10D), un meccanismo di movimento elettromeccanico o elettromagnetico o piezoelettrico o idraulico, o uno qualunque tra le soluzioni precedenti comprendenti più di un nottolino.
Inoltre, i concetti della presente invenzione possono essere applicati anche nel caso in cui il dente di azionamento 280 non si muove radialmente rispetto all’elemento rotore 275, ma si muove rispetto a quest’ultimo mediante una rotazione eccentrica (si vedano i due esempi illustrati nelle Figure 10E e 10F).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un cilindro di serratura (110) atto ad essere installato in una serratura (100) comprendente un chiavistello (120) per l’azionamento del chiavistello, detto cilindro di serratura comprendendo: - un involucro cilindro (200); - un nottolino (115) comprendente un elemento rotore (275) atto a ruotare rispetto all’involucro cilindro attorno ad un asse di rotazione (R), ed un dente di azionamento (280) del chiavistello comprendente una porzione di impegno (282) atta ad impegnare il chiavistello, detto dente di azionamento essendo girevole attorno all’asse di rotazione insieme all’elemento rotore ed essendo accoppiato all’elemento rotore in modo tale che la distanza operativa tra la porzione di impegno del dente di azionamento (280) e l’asse di rotazione (R) vari, nella rotazione attorno all’asse di rotazione, in funzione dell’angolo di rotazione dell’elemento rotore (275) rispetto all’involucro cilindro (200), in cui, quando il cilindro di serratura (110) è installato nella serratura: - detta distanza operativa risulta avere uno di una pluralità di primi valori quando l’angolo di rotazione dell’elemento rotore appartiene ad un primo intervallo angolare (A1) corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento prossimale al chiavistello (120); e - detta distanza operativa risulta avere uno di una pluralità di secondi valori quando l’angolo di rotazione appartiene ad un secondo intervallo angolare (A2) corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento distale al chiavistello, ciascuno di detti primi valori essendo maggiore di ciascuno di detti secondi valori.
  2. 2. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 1, in cui il nottolino (115) è configurato in modo tale che, quando il cilindro di serratura (110) è installato nella serratura: - il dente di azionamento (280) è in una configurazione di massima estensione in cui detta distanza operativa è pari al maggiore tra detti primi valori quando l’angolo di rotazione è incluso in almeno una corrispondente porzione (P1) del primo intervallo angolare corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento sostanzialmente rivolta verso il chiavistello (120); - il dente di azionamento (280) è in una configurazione di minima estensione in cui detta distanza operativa è pari al minore tra detti secondi valori quando l’angolo di rotazione è incluso in almeno una corrispondente porzione (P2) del secondo intervallo angolare corrispondente ad una collocazione della porzione di impegno del dente di azionamento sostanzialmente rivolta lungo una direzione opposta al chiavistello (120).
  3. 3. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 2, in cui: - quando il cilindro di serratura (110) è installato nella serratura (100), il cilindro di serratura è posizionato al di sotto del chiavistello lungo una prima direzione (y) sostanzialmente perpendicolare all’asse di rotazione (R); - l’involucro cilindro (200) comprende una scanalatura (290) che si estende dall’asse di rotazione lungo la prima direzione (y) per un valore minore del maggiore tra detti primi valori di detta distanza operativa.
  4. 4. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 3, in cui il cilindro di serratura è un cilindro di tipo europeo e detto valore per cui detta scanalatura (290) si estende dall’asse di rotazione lungo la prima direzione (y) è minore di 16,5 mm, preferibilmente minore di 10 mm, ancora più preferibilmente sostanzialmente pari a 8,5 mm.
  5. 5. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 3 o 4, in cui: - l’elemento rotore (275) è atto a ruotare attorno all’asse di rotazione (R) entro un supporto di rotazione (510, 520); - il dente di azionamento (280) è alloggiato scorrevolmente entro una sede (550) che è prevista radialmente nell’elemento rotore (275) e che definisce almeno una apertura laterale dell’elemento rotore (275) perpendicolare all’asse di rotazione (R); - il dente di azionamento (280) è provvisto di almeno un elemento di impegno (590) sporgente da un’apertura laterale lungo una direzione parallela all’asse di rotazione, ed atto ad impegnare scorrevolmente profili di guida (524, 620) provvisti sul supporto di rotazione (510; 520).
  6. 6. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 5, in cui detti profili di guida (524, 620) definiscono per detto almeno un elemento di impegno (590) un profilo di guida complessivo di forma eccentrica atto a causare detta variazione della distanza operativa in funzione dell’angolo di rotazione dell’elemento rotore (275) rispetto all’involucro cilindro.
  7. 7. Il cilindro di serratura (110) di una qualunque tra le rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente: - almeno un perno di azionamento (220A, 220B) provvisto di una rispettiva sede chiave (225A, 225B) predisposta per accogliere una chiave (130) ed essendo alloggiato nell’involucro cilindro (200) in modo da poter ruotare nell’involucro cilindro attorno all’asse di rotazione (R); - una struttura di accoppiamento selettivo (710A, 710B, 750, 760A, 760B) configurata per l’accoppiamento selettivo in rotazione tra detto almeno un perno di azionamento e l’elemento rotore (275).
  8. 8. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 7, in cui detta struttura di accoppiamento selettivo (710A, 710B, 750, 760A, 760B) comprende, per l’almeno un perno di azionamento (220A, 220B), un rispettivo elemento a spina (710A, 710B) configurato in modo da innestarsi da un lato entro un foro di innesto (715A, 715B) realizzato nel corrispondente perno di azionamento (220A, 220B), e dal lato opposto entro un foro (730A, 730B) realizzato nell’elemento rotore (275), detto elemento a spina (710A, 710B) essendo libero di muoversi entro tali fori lungo l’asse di rotazione (R) sotto l’azione di spinta della chiave (130) durante l’inserimento della chiave (130) entro la rispettiva sede chiave (225A, 225B).
  9. 9. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 7 o rivendicazione 8, comprendente ulteriormente un meccanismo di blocco rotazione (235) atto ad impedire selettivamente la rotazione dell’almeno un perno di azionamento (220A, 220B) in funzione della correttezza o meno di una combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave (130).
  10. 10. Il cilindro di serratura (110) di rivendicazione 9, in cui: - detto almeno un perno di azionamento (220A, 220B) comprende due perni di azionamento (220A, 220B) allineati lungo l’asse di rotazione (R), il nottolino (115) essendo disposto tra i due perni di azionamento (220A, 220B); - detto meccanismo di blocco rotazione (235) comprende una slitta lineare comprendente due elementi di arresto (800A, 800B) atti ad impegnare corrispondenti sedi arresto (810A, 810B) realizzate sui perni di azionamento (220A, 220B); - il cilindro di serratura (110) comprende inoltre un attuatore elettromeccanico (260) atto a movimentare la slitta lineare lungo una direzione parallela all’asse di rotazione (R) in funzione della correttezza o meno della combinazione di sblocco serratura riprodotta sulla chiave (130).
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