IT201800010257A1 - Gruppo sorgente luminosa e proiettore comprendente detto gruppo sorgente luminosa - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
DEL BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE DAL TITOLO:
“GRUPPO SORGENTE LUMINOSA E PROIETTORE COMPRENDENTE DETTO GRUPPO SORGENTE LUMINOSA”
La presente invenzione è relativa ad un gruppo sorgente luminosa e ad un proiettore comprendente detto gruppo sorgente luminosa. Preferibilmente, il proiettore è un proiettore da palcoscenico.
Negli ultimi anni nel settore dell’intrattenimento si è assistito ad un aumento significativo dell’impiego di proiettori con sorgenti luminose a stato solido (Solid State Lighting), quali ad esempio i LED.
Le sorgenti luminose a stato solido sono associate a componenti elettronici che possono diventare una sorgente di rumore acustico significativa, specialmente quando sono regolati mediante comandi in modulazione a variazione della larghezza d’impulso (Pulse Width Modulation). La forza elettromagnetica indotta su tali componenti dalla modulazione PWM, infatti, determina una vibrazione dei componenti stessi che causa rumore acustico udibile. Il rumore acustico generato ha una componente dominante alla stessa frequenza della modulazione PWM o alle sue armoniche.
Attualmente, alcune soluzioni prevedono di incrementare la frequenza di modulazione PWM al di sopra del livello di frequenza udibile. Ciò significa incrementare le frequenza di modulazione PWM al di sopra dei 16 KHz. L’impiego di una modulazione a frequenze così alte comporta una riduzione della risoluzione della modulazione con evidenti conseguenze negative in termini di stabilità del colore e di luminosità del fascio luminoso.
È pertanto uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un gruppo sorgente luminosa che sia privo degli inconvenienti qui evidenziati dell’arte nota; in particolare, è uno scopo del trovato quello di realizzare un gruppo sorgente luminosa in cui il rumore acustico sia sensibilmente ridotto e che, al contempo, emetta un fascio luminoso di alta qualità.
In accordo con tali scopi la presente invenzione è relativa ad un gruppo sorgente luminosa comprendente: almeno una sorgente luminosa a stato solido configurata per emettere uno o più fasci luminosi lungo una direzione di emissione;
almeno un gruppo riflettore associato alla sorgente luminosa;
almeno un elemento ottico disposto a valle del gruppo riflettore lungo la direzione di emissione;
almeno un elemento di barriera acustica disposto tra l’elemento ottico e il gruppo riflettore.
Vantaggiosamente, il gruppo sorgente luminosa secondo la presente invenzione è silenzioso rispetto alle gruppi sorgente dell’arte nota.
La presenza dell’elemento di barriera acustica, infatti, riduce sensibilmente il livello di rumore udibile all’esterno del gruppo sorgente luminosa.
Secondo una forma preferita di attuazione, l’elemento di barriera acustica e l’elemento ottico sono realizzati in un unico pezzo. In questo modo, l’assemblaggio del gruppo sorgente luminosa è semplificato e velocizzato.
In accordo ad una variante, l’elemento di barriera acustica e l’elemento ottico sono pezzi distinti.
Secondo una forma preferita di attuazione, l’elemento di barriera acustica è permeabile all’aria. In questo modo si ha circolazione di aria all’interno della camera in cui alloggia la sorgente luminosa. Ciò evita l’insorgenza di sbilanciamenti di pressione dovuti agli sbalzi termici dovuti alla presenza d i almeno una sorgente luminosa.
Secondo una forma preferita di attuazione, l’elemento di barriera acustica è realizzato in un materiale polimerico.
Secondo una forma preferita di attuazione, l’elemento di barriera acustica è realizzato in un materiale avente una durezza inferiore a 100 nella scala di durezza Shore OO. In questo modo, l’elemento di barriera acustica ha un livello di comprimibilità sufficiente a garantire un corretto effetto di riduzione del rumore acustico.
Secondo una forma preferita di attuazione, l’elemento di barriera acustica è realizzato in un materiale siliconico.
Secondo una forma preferita di attuazione, il gruppo riflettore comprende un elemento riflettore ed almeno un corpo di supporto configurato per supportare l’elemento riflettore.
Secondo una forma preferita di attuazione, il gruppo sorgente luminosa comprende almeno un dispositivo di serraggio configurato per serrare l’elemento di barriera acustica contro una superficie di battuta. In questo modo, il livello di isolamento del rumore acustico è ulteriormente ottimizzato.
Secondo una forma preferita di attuazione, il gruppo sorgente luminosa comprende almeno una piastra di supporto per supportare la sorgente luminosa; il corpo di supporto essendo fissato alla piastra di supporto. In questo modo la stabilità del gruppo riflettore è garantita.
Secondo una forma preferita di attuazione, il gruppo sorgente luminosa comprende almeno un ulteriore elemento di barriera acustica disposto tra la piastra di supporto e il corpo di supporto. In questo modo, il livello di isolamento del rumore acustico è ulteriormente ottimizzato.
Secondo una forma preferita di attuazione, l’ulteriore elemento di barriera acustica è permeabile all’aria. In questo modo, anche l’ulteriore elemento di barriera acustica garantisce una corretta circolazione di aria per evitare l’insorgenza di sbilanciamenti di pressione.
È un ulteriore scopo del trovato quello di fornire un proiettore in cui il rumore acustico sia sensibilmente ridotto e che sia in grado di proiettare fasci luminosi di alta qualità.
In accordo con tali scopi, la presente invenzione è relativa ad un proiettore comprendente un involucro ed almeno un gruppo sorgente luminosa del tipo descritto sopra, il quale è alloggiato all’interno dell’involucro ed è configurato per generare un fascio luminoso lungo almeno un asse ottico; il proiettore essendo provvisto di almeno un gruppo ottico di uscita disposto all’interno dell’involucro o a chiusura dell’involucro a valle del gruppo sorgente luminosa lungo l’asse ottico.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
– la figura 1 è una vista laterale schematica, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un proiettore secondo la presente invenzione;
– la figura 2 è una vista laterale prospettica, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un gruppo sorgente luminosa in accordo ad una prima forma di realizzazione della presente invenzione;
– la figura 3 è una vista laterale prospettica, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un gruppo sorgente luminosa in accordo ad una seconda forma di realizzazione della presente invenzione;
– la figura 4 è una vista laterale prospettica, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un gruppo sorgente luminosa in accordo ad una terza forma di realizzazione della presente invenzione.
In figura 1 è indicato con il numero di riferimento 1 un proiettore, preferibilmente da palcoscenico.
Il proiettore 1 comprende un involucro 2 e mezzi di sostegno (non illustrati nelle figure allegate) configurati per sostenere l’involucro 2. Preferibilmente i mezzi di sostegno sono configurati per movimentare l’involucro 2 e per consentire all’involucro 2 la rotazione attorno a due assi ortogonali, comunemente detti di PAN e TILT. L’azionamento dei mezzi di sostegno è regolato da un dispositivo di controllo del movimento (non visibile nelle figure allegate). Il dispositivo di controllo del movimento può essere gestito anche da remoto preferibilmente tramite comunicazioni con protocollo DMX. In accordo ad una variante, i mezzi di sostegno possono essere configurati per sostenere solamente l’involucro 2 senza consentirne la movimentazione.
L’involucro 2 si estende lungo un asse longitudinale A ed è provvisto di una prima estremità 4 chiusa ed una seconda estremità 5, opposta alla prima estremità chiusa 4 lungo l’asse A, e provvista di una bocca di proiezione 6. Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, la bocca di proiezione 6 ha una sezione sostanzialmente circolare. Preferibilmente la bocca di proiezione 6 è centrata sull’asse A dell’involucro 2.
Il proiettore 1 comprende inoltre un telaio (non visibile nelle figure allegate) accoppiato all’involucro 2, almeno un gruppo sorgente luminosa 7 supportata dal telaio e disposta in prossimità della prima estremità 4 chiusa, ed almeno un gruppo ottico d’uscita 9.
Il gruppo sorgente luminosa 7 è configurato per generare un fascio luminoso lungo un asse ottico B. Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato l’asse ottico B coincide con l’asse longitudinale A.
Una variante non illustrata prevede che il proiettore 1 comprenda una pluralità di gruppi sorgente luminosa, preferibilmente affiancati su uno stesso piano ortogonale all’asse A. Ciascun gruppo sorgente luminosa è configurato per generare un rispettivo fascio luminoso lungo un rispettivo asse ottico.
Il gruppo ottico di uscita 9 è disposto a valle del gruppo sorgente luminosa 7 lungo il rispettivo asse ottico B.
In accordo ad una variante non illustrata, il proiettore 1 può comprendere, inoltre, uno o più gruppi ottici e/o uno o più gruppi colore e/o uno o più gruppi di elaborazione del fascio, preferibilmente disposti a valle del rispettivo gruppo sorgente luminosa lungo il rispettivo asse ottico.
Con riferimento alla figura 2, il gruppo sorgente luminosa 7 comprende almeno una sorgente luminosa 10 a stato solido configurata per emettere uno o più fasci luminosi lungo un direzione di emissione D, almeno un gruppo riflettore 11 associato alla sorgente luminosa 10, almeno un elemento ottico 12 disposto a valle del gruppo riflettore 11 ed almeno un elemento di barriera acustica 13 disposto tra l’elemento ottico 12 e il gruppo riflettore 11 in modo da realizzare una camera 15 di isolamento del rumore acustico.
Nell’esempio nono limitativo qui descritto ed illustrato il gruppo sorgente luminosa 7 comprende una pluralità di sorgenti luminose 10 a stato solido, preferibilmente del tipo LED.
Le sorgenti luminose 10 sono integrate in un chip accoppiato ad una scheda a circuiti stampati 16. Il chip è collegato a piazzole di contatto sulla scheda a circuiti stampati 16 tramite connessioni a filo (wire bonding), non illustrate per semplicità nelle figure allegate.
La scheda a circuiti stampati 16 è supportata da una piastra di supporto 18.
Preferibilmente, le sorgenti luminose 10 definiscono nel loro insieme una superficie di emissione dei fasci luminosi che può avere sezione trasversale circolare, quadrata, ellittica, esagonale, poligonale o di qualsiasi altra forma.
Il gruppo riflettore 11 comprende un elemento riflettore 19 ed un corpo di supporto 20.
L’elemento riflettore 19 è configurato per riflettere il fascio luminoso emesso da ciascuna sorgente luminosa 10 e direzionarlo verso una apertura di uscita 23 dell’elemento riflettore 19. Preferibilmente l’apertura di uscita 23 ha forma circolare.
Preferibilmente, l’elemento riflettore 19 è provvisto anche di una apertura di ingresso 22, opposta all’apertura di ingresso 22 lungo la direzione di emissione D.
In particolare, l’elemento riflettore 19 è disposto rispetto alla sorgente luminosa 10 in modo tale che il fascio luminoso emesso da ciascuna sorgente luminosa 10 attraversi prima l’apertura di ingresso 22 e poi l’apertura di uscita 23.
In altre parole, l’elemento riflettore 19 è disposto in modo tale che l’apertura di uscita 23 sia a valle dell’apertura di ingresso 22 lungo la direzione di emissione D.
Preferibilmente, le sorgenti luminose 10 sono disposte sostanzialmente in corrispondenza dell’apertura di ingresso 22.
Preferibilmente, l’apertura di ingresso 22 è conformata in modo tale da collezionare più fasci luminosi possibile.
In particolare, l’apertura di ingresso 22 definisce un passaggio di ingresso che presenta un’area almeno uguale all’area della superficie di emissione definita dalle sorgenti luminose 10.
Più in particolare, l’area del passaggio di ingresso è maggiore dell’area della superficie di emissione definita dalle sorgenti luminose 10.
Preferibilmente, l’apertura di ingresso 22 è conformata in modo tale da circondare sostanzialmente le sorgenti luminose 10.
Preferibilmente, la forma della sezione del passaggio di ingresso dell’apertura di ingresso 22 viene scelta in funzione alla forma della superficie di emissione definita dalle sorgenti luminose 10, che ad esempio può avere una forma circolare, quadrata, ellittica, esagonale, poligonale o di qualsiasi altra forma.
Preferibilmente, l’apertura di uscita 23 ha una sezione di passaggio maggiore della sezione di passaggio dell’apertura di ingresso 22.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato l’elemento riflettore 19 è sostanzialmente definito da un corpo principale 24, preferibilmente troncoconico.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l’apertura di uscita 23 è provvista di un bordo anulare 26 che si protende dal corpo principale 24.
Il corpo principale 24 è provvisto di una superficie interna 27, la quale presenta almeno una porzione attiva.
La porzione attiva è configurata per riflettere i fasci luminosi in ingresso e direzionarli verso l’apertura di uscita 23. Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la porzione attiva si estende per tutta la superficie interna 27.
L’elemento riflettore 19 può essere realizzato in materiale metallico (ad esempio alluminio o argento) oppure in materiale polimerico (ad esempio PET o PMMA).
Il corpo di supporto 20 è configurato per supportare l’elemento riflettore 19.
In particolare, il corpo di supporto 20 è configurato per supportare l’elemento riflettore 19 in modo tale che l’elemento riflettore 19 sia disposto a valle della sorgente luminosa 10 lungo la direzione di emissione D.
Più preferibilmente, l’elemento riflettore 19 è supportato dal corpo di supporto 20 in modo tale da essere distanziato dalla scheda a circuiti stampati 16. In questo modo viene evitato il contatto con porzioni conduttive della scheda a circuiti stampati 16 e/o delle sorgenti luminose 10.
Il corpo di supporto 20 è fissato alla piastra di supporto 18, ad esempio mediante viti 28 (parzialmente visibili in figura 2).
Il corpo di supporto 20 è sostanzialmente cilindrico e si estende lungo un asse C attorno all’elemento riflettore 19.
Il corpo di supporto 20 è provvisto di una prima estremità 30 fissata alla piastra di supporto 18 ed una seconda estremità 31 a cui è accoppiato l’elemento riflettore 19.
In particolare, in corrispondenza della seconda estremità 31, il corpo di supporto 20 è provvisto di un bordo esterno 32, preferibilmente filettato, e di un bordo interno 33, il quale definisce una superficie anulare di accoppiamento 34. Preferibilmente, la superficie anulare di accoppiamento 34 è ortogonale all’asse C del corpo di supporto 20. Il bordo esterno 32 protrude dalla superficie laterale esterna del corpo di supporto 20 ed ha preferibilmente una sezione a L. Il bordo esterno 32 ed il bordo interno 33 definiscono sostanzialmente una sede anulare interna 35, la quale, come vedremo in dettaglio più avanti alloggia una porzione dell’elemento riflettore 19, dell’elemento di barriera acustica 13 e almeno una porzione dell’elemento ottico 12.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il bordo anulare 26 dell’elemento riflettore 19 è disposto in appoggio sulla superficie anulare di accoppiamento 34.
Tra la piastra di supporto 18 e il corpo di supporto 20 è preferibilmente disposto un ulteriore elemento di barriera acustica 36.
Come vedremo in dettaglio più avanti, l’ulteriore elemento di barriera acustica 36, preferibilmente, è realizzato con un materiale avente caratteristiche similari a quelle del materiale con cui è realizzato l’elemento di barriera acustica 13.
Preferibilmente, l’elemento riflettore 19 ed il corpo di supporto 20 sono disposti coassialmente. Preferibilmente, anche le sorgenti luminose 10 sono centrate sull’asse C. Nell’esempio specifico non limitativo qui descritto ed illustrato, la scheda a circuiti stampati 16 è centrata sull’asse C del corpo di supporto 20.
L’elemento elemento ottico 12 è disposto a valle del gruppo riflettore 11 ed è anch’esso preferibilmente centrato sull’asse C.
L’elemento ottico 12 è configurato per modificare la direzione di almeno una porzione dei raggi luminosi che compongono il fascio emesso da uno o più sorgenti luminose 10.
Nell’esempio della figura 2, l’elemento ottico 12 è un elemento condensatore e comprende uno o più dispositivi ottici disposti e configurati in modo tale che il fascio in ingresso venga concentrato in modo desiderato. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l’elemento ottico comprende una lente configurata per concentrare il fascio in corrispondenza di un determinato punto (detto punto di fuoco). Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la lente è una lente piano convessa. In questo modo il fascio luminoso in uscita dall’elemento ottico 12 è un fascio avente un asse ottico B.
L’elemento di barriera acustica 13 è disposto tra l’elemento ottico 12 ed il gruppo riflettore 11 ed è configurato in modo da attenuare il rumore udibile prodotto dalle sorgenti luminose 10 e dalla componentistica elettronica ad esse associata.
Preferibilmente, l’elemento di barriera acustica 13 è disposto tra l’elemento ottico 12 ed il gruppo riflettore 11 ed è configurato in modo da attenuare il rumore prodotto dalle sorgenti luminose 10 e dalla componentistica elettronica ad esse associata di almeno 5 dB, preferibilmente di almeno 10 dB.
In particolare, l’elemento di barriera acustica 13 è anulare ed è preferibilmente disposto in appoggio sul bordo anulare 26 dell’elemento riflettore 19.
Una variante non illustrata prevede che l’elemento di barriera acustica 13 sia disposto in appoggio sulla superficie anulare di accoppiamento 34 senza contatto con l’elemento riflettore 19. Tale soluzione è particolarmente utile nelle applicazioni in cui si vuole evitare il contatto tra l’elemento riflettore 19 e l’elemento di barriera acustica 13 per mantenerli a temperature differenti.
L’elemento di barriera acustica 13 è preferibilmente traspirante all’aria, ad esempio realizzato in un materiale traspirante all’aria. La circolazione di aria nella camera 15, infatti, evita l’insorgenza di sbilanciamenti di pressione dovuti agli sbalzi termici durante l’attivazione, il funzionamento e la disattivazione delle sorgenti luminose 10.
Preferibilmente, l’elemento di barriera acustica 13 è realizzato in un materiale comprimibile.
In particolare l’elemento di barriera acustica 13 è realizzato in un materiale avente una durezza inferiore a 100 nella scala di durezza Shore OO, preferibilmente nell’intervallo 80-90.
Preferibilmente, l’elemento di barriera acustica 13 è realizzato in un materiale polimerico che non rilascia idrocarburi quando sottoposto ai cicli termici causati dall’attivazione/funzionamento/disattivazione delle sorgenti luminose 10.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l’elemento di barriera acustica è realizzato in un materiale siliconico.
Una variante non illustrata prevede che l’elemento di barriera acustica sia configurato in modo che il rumore venga dissipato al suo interno, ad esempio mediante uno o più corpi provvisti di almeno una superficie ad elevata trasparenza acustica che affaccia sula camera 15 e definiti da un riempitivo con porosità disposte in direzione diversa da quella del flusso in modo da avere una elevata resistenza al flusso: in questo modo l'onda sonora penetra con facilità e quindi viene dissipata all'interno.
Una ulteriore variante non illustrata prevede che l’elemento di barriera acustica comprenda uno o più corpi provvisti di cavità risonanti calibrate e comunicanti con la camera 15 per mezzo di rispettivi colli/fori calibrati.
Il gruppo sorgente luminosa 7 comprende, inoltre, almeno un dispositivo di serraggio 39 configurato per serrare l’elemento di barriera acustica 13 contro una superficie di battuta.
Nell’esempio non limitativo della figura 2, il dispositivo di serraggio 39 serra l’elemento di barriera acustica 13 contro il bordo anulare 26 dell’elemento riflettore 19. Secondo una variante non illustrata, il dispositivo di serraggio 39 serra l’elemento di barriera acustica 13 contro la superficie anulare di accoppiamento 34 del corpo di supporto 20.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il dispositivo di serraggio 39 è una ghiera anulare 40, la quale è filettata internamente per cooperare con il bordo esterno 32 del corpo di supporto 20 del gruppo riflettore 11. La ghiera anulare 40 è disposta sul bordo perimetrale dell’elemento ottico 12.
Secondo una variante non illustrata, la ghiera anulare 40 è realizzata in un materiale otticamente trasparente alla radiazioni nel campo del visibile.
In uso, la ghiera anulare 40 viene avvitata sul bordo esterno 32 del corpo di supporto 20. L’avvitamento della ghiera anulare 40 determina il serraggio dell’elemento di barriera acustica 13 contro il bordo anulare 26. Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato l’elemento di barriera acustica 13 è serrato tra l’elemento ottico 12 e il bordo anulare 26 del gruppo riflettore 11. Resta inteso che il dispositivo di serraggio possa essere realizzato in modo alternativo, ad esempio attraverso dispositivi di ammorsamento di vario tipo.
Il dispositivo di serraggio 39 è configurato per serrare l’elemento di barriera acustica 13 in modo da ridurre al minimo lo spazio tra l’elemento di barriera acustica 13 e le superfici in contatto con esso. Preferibilmente, lo spazio tra l’elemento di barriera acustica 13 e le superfici in contatto con esso è inferiore a 1 mm.
Il gruppo sorgente luminosa 7 così realizzato definisce, come già anticipato una camera 15 di isolamento del rumore acustico. Le sorgenti luminose 10, il gruppo riflettore 11, l’elemento ottico 12 e l’elemento di barriera acustica 13, infatti, definiscono la camera 15.
In particolare, il rumore udibile associato alle sorgenti luminose 10 non fuoriesce dalla camera 15. Ciò è principalmente dovuto alla particolare disposizione degli elementi che compongono il gruppo sorgente luminosa 7 e alla presenza dell’elemento di barriera acustica 13 disposto tra l’elemento ottico 13 e il gruppo riflettore 11.
Il dispositivo di serraggio 39, inoltre, migliora ulteriormente le proprietà insonorizzanti grazie al serraggio dell’elemento di barriera acustica contro gli elementi ad esso adiacenti.
L’ulteriore elemento di barriera acustica 36, infine, ottimizza ulteriormente le proprietà insonorizzanti, contribuendo alla chiusura della camera 15.
L’ulteriore elemento di barriera acustica 36, è preferibilmente traspirante all’aria, ad esempio realizzato in un materiale traspirante all’aria.
Preferibilmente, l’ulteriore elemento di barriera acustica 36 è realizzato in un materiale comprimibile.
In particolare l’ulteriore elemento di barriera acustica 36 è realizzato in un materiale avente una durezza inferiore a 100 nella scala di durezza Shore OO, preferibilmente nell’intervallo 80-90.
Preferibilmente, l’ulteriore elemento di barriera acustica 36 è realizzato in un materiale polimerico che non rilascia idrocarburi quando sottoposto ai cicli termici causati dall’attivazione/funzionamento/disattivazione delle sorgenti luminose 10.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l’ulteriore elemento di barriera acustica 36 è realizzato in un materiale siliconico.
In figura 3 è rappresentato un gruppo sorgente luminosa 7 in accordo ad una variante della presente invenzione in cui l’elemento di barriera acustica 13 e l’elemento ottico 12 sono realizzati in un unico pezzo 50.
Preferibilmente, l’elemento di barriera acustica 13 è otticamente trasparente alle radiazioni nel campo del visibile.
Preferibilmente, l’elemento di barriera acustica 13 e l’elemento ottico 12 sono realizzati in un unico pezzo 50 realizzato in un materiale polimerico. L’unico pezzo 50 può essere realizzato in un materiale comprendente una sola miscela di materiale polimerico oppure può comprendere almeno una prima zona centrale realizzata in un materiale avente una prima miscela di materiale polimerico ed almeno una seconda zona periferica realizzata in un materiale comprendente una seconda miscela di materiale polimerico differente dalla prima miscela di materiale polimerico. Preferibilmente, la prima zona centrale sarà realizzata in un materiale che abbia le proprietà ottiche richieste (ad esempio silicone arricchito con polvere ceramica), mentre la seconda zona periferica sarà realizzata in un materiale che sia traspirante all’aria e, ad esempio, anche comprimibile.
In figura 4 è rappresentato un gruppo sorgente luminosa 7 in accordo ad una ulteriore variante della presente invenzione in cui l’elemento ottico 12 comprende un elemento diffusore 51 ed un elemento condensatore 52, i quali sono distanziati tra loro da un elemento distanziatore 53 anulare. L’elemento condensatore 52 e l’elemento di barriera acustica 13 sono realizzati in un unico pezzo 50. Anche in questo caso preferibilmente l’elemento di barriera acustica 13 è otticamente trasparente alle radiazioni nel campo del visibile.
In questo caso il dispositivo di serraggio 39 serra l’elemento di barriera acustica 13 contro una superficie di battuta 54 del distanziatore 53 anulare.
L’elemento diffusore 51 è preferibilmente un elemento monolitico. Una variante non illustrata prevede che il miscelatore comprenda una pluralità di dispositivi miscelatori disposti l’uno accanto all’altro e sostanzialmente allineati alle rispettive sorgenti luminose 10.
L’elemento condensatore 52 è disposto a valle dell’elemento diffusore 51 lungo la direzione di emissione D e comprende uno o più dispositivi ottici disposti e configurati in modo tale che il fascio in ingresso venga concentrato in modo desiderato. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l’elemento condensatore 52 comprende una lente configurata per concentrare il fascio in corrispondenza di un determinato punto (detto punto di fuoco). Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la lente è una lente piano convessa.
Una variante non illustrata prevede che l’elemento condensatore 52 sia definito da un gruppo di lenti accoppiate.
In sostanza il fascio luminoso in uscita dall’elemento ottico 12 è miscelato, omogeneo e condensato. In questo modo il fascio luminoso in uscita dall’elemento ottico 12 è un fascio avente un asse ottico B.
Secondo una variante non illustrata nella presente invenzione, l’elemento di barriera acustica è provvisto di una scanalatura anulare, la quale è impegnata da una porzione anulare del gruppo riflettore o dell’elemento distanziatore.
Risulta infine evidente che al gruppo sorgente luminosa e al proiettore qui descritti possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Gruppo sorgente luminosa (7) comprendente: almeno una sorgente luminosa (10) a stato solido configurata per emettere uno o più fasci luminosi lungo una direzione di emissione (D); almeno un gruppo riflettore (11) associato alla sorgente luminosa (10); almeno un elemento ottico (12) disposto a valle del gruppo riflettore (11) lungo la direzione di emissione (D); almeno un elemento di barriera acustica (13) disposto tra l’elemento ottico (12) e il gruppo riflettore (11).
- 2. Gruppo sorgente secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di barriera acustica (13) e l’elemento ottico (12) sono realizzati in un unico pezzo (50).
- 3. Gruppo sorgente secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di barriera acustica (13) e l’elemento ottico (12) sono pezzi distinti.
- 4. Gruppo sorgente secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’elemento di barriera acustica (13) è permeabile all’aria.
- 5. Gruppo sorgente secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’elemento di barriera acustica (13) è realizzato in un materiale polimerico.
- 6. Gruppo sorgente secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’elemento di barriera acustica (13) è realizzato in un materiale avente una durezza inferiore a 100 nella scala di durezza Shore OO.
- 7. Gruppo sorgente secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’elemento di barriera acustica (13) è realizzato in un materiale otticamente trasparente almeno alle radiazioni visibili.
- 8. Gruppo sorgente secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’elemento di barriera acustica (13) è realizzato in materiale siliconico.
- 9. Gruppo sorgente secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il gruppo riflettore (11) comprende un elemento riflettore (19) ed almeno un corpo di supporto (20) configurato per supportare l’elemento riflettore (19).
- 10. Gruppo sorgente secondo la rivendicazione 9, comprendente almeno un dispositivo di serraggio (39) configurato per serrare l’elemento di barriera acustica (13) contro una superficie di battuta (26; 34; 53).
- 11. Gruppo secondo la rivendicazione 9 o 10, comprendente almeno una scheda a circuiti stampati (16); la sorgente luminosa (10) essendo integrata in un chip accoppiato alla scheda a circuiti stampati (16).
- 12. Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11, comprendente almeno una piastra di supporto (18) per supportare la sorgente luminosa (10); il corpo di supporto (20) essendo fissato alla piastra di supporto (18).
- 13. Gruppo secondo la rivendicazione 12, comprendente almeno un ulteriore elemento di barriera acustica (36) disposto tra la piastra di supporto (18) e il corpo di supporto (20).
- 14. Gruppo secondo la rivendicazione 13, in cui l’ulteriore elemento di barriera acustica (36) è permeabile all’aria.
- 15. Proiettore comprendente un involucro (2) ed almeno un gruppo sorgente luminosa (7) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni alloggiato all’interno dell’involucro (2) e configurato per generare un fascio luminoso lungo almeno un asse ottico (B); il proiettore essendo provvisto di almeno un gruppo ottico di uscita (9) disposto all’interno dell’involucro (2) o a chiusura dell’involucro (2) a valle del gruppo sorgente luminosa (7) lungo l’asse ottico (B).
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2019
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