IT201800009901A1

IT201800009901A1 - Versatore per un contenitore, in particolare per una bottiglia.

Info

Publication number: IT201800009901A1
Application number: IT102018000009901A
Authority: IT
Inventors: Marco Giovannini; Luca Viale; Simone Scanu
Original assignee: Guala Closures Spa
Priority date: 2018-10-30
Filing date: 2018-10-30
Publication date: 2020-04-30
Also published as: ES2939019T3; EP3873823B1; EP3873823A1; IL282693A; IL282693B1; WO2020089731A1; IL282693B2; MA54065A

Description

"Versatore per un contenitore, in particolare per una bottiglia"

DESCRIZIONE

La presente invenzione è relativa ad un versatore per un contenitore, ad esempio per una bottiglia. Tale versatore è in particolare del tipo antiriempimento, vale a dire ha la funzione di impedire il rabbocco del liquido contenuto nel contenitore e, conseguentemente l’introduzione in tale contenitore di un liquido diverso da quello originariamente contenuto. Ciò è particolarmente utile nel campo dell’offerta di prodotti alimentari di alta qualità (come, a puro titolo di esempio, olio e bevande alcoliche) in quanto impedisce l’alterazione del prodotto originale e l’inserimento nel contenitore di un prodotto di qualità inferiore, a meno di non rompere il versatore.

Sono note nello stato della tecnica più varianti del versatore antiriempimento. Ad esempio, nel brevetto IT 1131 961 a nome della stessa Richiedente è descritta una chiusura per bottiglia comprendente un versatore. Tale versatore comprende una grata piatta provvista di fessure strette e sovrapponibile ad una valvola di non ritorno. Quando viene versato un liquido sulla grata, esso interagisce con le fessure e, a causa della tensione superficiale, crea un menisco in grado di impedire al fluido l’attraversamento della grata. In altre parole, a causa della geometria della grata e delle proprietà intrinseche del fluido si crea un “effetto barriera” che blocca un tentativo di rabbocco fraudolento.

Il brevetto IT ‘961, tuttavia, riconosce che la grata da sola non è sufficiente per impedire il rabbocco del contenitore, in quanto un fluido versato da un’altezza maggiore è in grado di superare la barriera prodotta dall’interazione fluido-grata. Il brevetto IT ‘961 specifica quindi la presenza di una valvola di non ritorno posta più all’interno del contenitore rispetto alla grata.

È inoltre parte dello stato della tecnica la domanda di brevetto americano US 2010/0018940 a nome Alcan Packaging Capsules. Tale domanda di brevetto descrive un versatore antiriempimento, in cui l’effetto barriera precedentemente descritto viene ottenuto da un elemento convesso provvisto di una pluralità di fori. Tali fori sono atti a consentire il passaggio del liquido in uscita dal versatore ma, contemporaneamente, sono anch’essi in grado di creare l’effetto barriera sopra descritto in caso di tentativo di riempimento fraudolento.

Il documento US ’940 descrive diverse varianti dell’elemento convesso, aventi vari gradi di convessità. Tutte le varianti mostrano una distribuzione uniforme di fori sulla superficie. Inoltre, gli assi dei fori sono convergenti. I fori, infine, presentano la dimensione più piccola minore di 0,7 mm.

RIASSUNTO DELL’INVENZIONE

Svantaggiosamente, la Richiedente ha riscontrato che il versamento di un liquido dai versatori noti risulta alquanto difficoltoso, in quanto i fori stessi producono il loro “effetto barriera” in parte anche durante il versamento.

Un ulteriore svantaggio dei versatori noti è la complessità di realizzazione. Con particolare riferimento alla tipologia di fori descritta da US ‘940, si è riscontrata una difficoltà di realizzazione per stampaggio.

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un versatore per un contenitore che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a un versatore per un contenitore in grado di migliorare le operazioni di versamento.

Ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un versatore per un contenitore più semplice da realizzare.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un versatore per un contenitore comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

ELENCO DELLE FIGURE

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un versatore per un contenitore, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- la Figura 1 è una vista prospettica di una prima forma realizzativa di un versatore per un contenitore secondo la presente invenzione;

- la Figura 2 è una vista dall’alto del versatore di Figura 1 con alcune parti asportate per meglio mostrarne altre;

- la Figura 3 è una vista laterale in sezione del versatore di Figure 1 e 2 applicato al collo di un contenitore;

- la Figura 3a è un dettaglio della vista di Figura 3 con alcune parti asportate per meglio mostrarne altre;

- la Figura 4 è una vista prospettica di una seconda forma realizzativa di un versatore per un contenitore secondo la presente invenzione;

- la Figura 5 è una vista dall’alto del versatore di Figura 4;

- la Figura 6 è una vista laterale in sezione del versatore di Figure 4 e 5 applicato al collo di un contenitore;

- la Figura 6a è un dettaglio della vista di Figura 6 con alcune parti asportate per meglio mostrarne altre; e

- la Figura 7 è una vista laterale in sezione del versatore di Figure 4 e 5 durante un tentativo di rabbocco.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Con riferimento alle figure allegate, con 1 è indicato un versatore per un contenitore secondo la presente invenzione.

Il versatore 1 comprende un condotto 2. Il condotto 2 è predisposto per essere fissato a un collo 3 di un contenitore, ad esempio una bottiglia. Il condotto 2 è predisposto per il passaggio di un liquido, ad esempio olio. Nella forma realizzativa descritta, il condotto 2 ha una forma assialsimmetrica ed ancora più in particolare sostanzialmente cilindrica. In forme realizzative alternative, non illustrate, la forma del condotto 2 può essere qualsivoglia.

Con riferimento alle figure 3 e 6, il condotto 2 presenta un asse centrale “A”. Il condotto 2 inoltre definisce una direzione di scorrimento “B” per un liquido parallela all’asse centrale “A”.

Più in dettaglio, il condotto 2 presenta un’apertura di ingresso 4 che si affaccia a un ambiente interno al contenitore e un’apertura di uscita 5 opposta all’apertura di ingresso 4. L’apertura di ingresso 4 e l’apertura di uscita 5 sono disposte trasversalmente alla direzione di scorrimento “B” per il liquido. Più in particolare, l’apertura d’ingresso 4 mette in comunicazione di fluido l’ambiente interno al contenitore e l’ambiente interno al condotto 2. Analogamente, l’apertura di uscita 5 mette in comunicazione di fluido l’ambiente interno al condotto 2 e l’ambiente esterno al contenitore. In uso, il liquido si muove quindi lungo la direzione di scorrimento “B” dall’apertura di ingresso 4 verso l’apertura di uscita 5.

Con particolare riferimento alle forme realizzative illustrate nelle figure 3 e 6, l’apertura d’ingresso 4 è posta all’interno del contenitore, mentre l’apertura di uscita 5 è posizionata all’esterno. Si noti che, l’apertura di uscita 5 è generalmente provvista di un bordo 5a sagomato in modo da controllare lo sgocciolamento.

Con ulteriore dettaglio, il condotto 2 comprende una flangia 6 posizionata esternamente fra l’apertura di ingresso 4 e di uscita 5. La flangia 6 è in particolare atta ad entrare in battuta sul collo 3 del contenitore, in modo da bloccare l’inserimento del condotto 2.

La flangia 6 divide il condotto 2 in una porzione superiore 7 e in una porzione inferiore 8. Nelle forme realizzative illustrate, in uso la porzione superiore 7 è posta esternamente al contenitore. Analogamente, la porzione inferiore 8 è posta internamente al contenitore, ed è in particolare sagomata in modo da bloccarsi all’interno del contenitore per interferenza, oppure secondo una qualsiasi modalità già nota al tecnico del settore.

In altre forme realizzative, non illustrate, l’apertura di ingresso 4 è posta in corrispondenza della flangia 6. In questo caso, il condotto 2 sarà posto totalmente all’esterno del collo 3.

In ulteriori altre forme realizzative, non illustrate, l’apertura di ingresso 5 è posta in corrispondenza della flangia 6. Di conseguenza, l’intero condotto 2 sarà posto all’interno del collo 3.

Una parete trasversale 9 è disposta internamente al condotto 2. In particolare, la parete trasversale 9 è disposta trasversalmente alla direzione di scorrimento “B” fra le aperture di ingresso 4 e di uscita 5. In dettaglio, la parete trasversale 9 si estende lungo l’intera sezione trasversale del condotto 2. Si noti che la parete trasversale 9 è predisposta per essere attraversato da un liquido che si muove dall’apertura di ingresso 4 all’apertura di uscita 5 e, contemporaneamente, è in grado di bloccare l’introduzione del liquido nel contenitore, vale a dire il passaggio di liquido dall’apertura di uscita 5 a quella di ingresso 4.

Più in dettaglio, la parete trasversale 9 comprende una superficie superiore 9a affacciata sull’apertura di uscita e una superficie inferiore 9b affacciata sull’apertura di ingresso 4. La superficie superiore 9a presenta una zona centrale 11a e una zona periferica 11b. La zona centrale 11a è circondata dalla zona periferica 11b ed entrambe le zone sono centrate sull’asse centrale “A” del condotto 2.

Con particolare riferimento alla forma realizzativa di figura 1, si noti che la zona centrale 11a e la zona periferica 11b della superficie superiore 9a sono perpendicolari all’asse centrale “A” del condotto 2. In altre parole, la parete trasversale 9 presenta una forma sostanzialmente piatta.

Con particolare riferimento alla forma realizzativa di figura 4, si noti che la zona centrale 11a è perpendicolare all’asse centrale “A” del condotto 2, mentre la zona periferica 11b è inclinata rispetto all’asse centrale. In altre parole, la superficie laterale 9a della parete trasversale 9 presenta una concavità rivolta verso l’apertura d’uscita 5.

Per far fluire il liquido, la superficie superiore 9a della parete trasversale 9 è provvista di una pluralità di fori 10. Ciascun foro 10 presenta un rispettivo asse centrale “C”. In particolare, nelle forme realizzative descritte e illustrate ciascun foro 10 è preferibilmente sostanzialmente cilindrico. In forme realizzative alternative, non illustrate, la forma dei fori 10 può essere qualsivoglia.

Con particolare riferimento alle figure 2 e 5, i fori 10 sono raggruppati in una pluralità di gruppi. Preferibilmente, i fori 10 di ciascun gruppo sono disposti lungo una rispettiva circonferenza 12. Nelle forme realizzative illustrate, gli assi centrali “C” dei fori 10 appartenenti a ciascun gruppo sono disposti lungo la rispettiva circonferenza 12. Ciascuna circonferenza 12 presenta un raggio differente dalle altre. In particolare, ciascuna circonferenza ha origine sull’asse centrale “A” del condotto 2. Con maggior dettaglio, i fori di ciascun gruppo sono preferibilmente angolarmente equispaziati rispetto l’asse centrale “A” del condotto 2. In altre parole, i fori 10 sono omogeneamente distribuiti nel rispettivo gruppo.

Preferibilmente, almeno un gruppo di fori 10 è ricavato nella zona centrale 11a e almeno un gruppo di fori 10 è ricavato nella zona periferica 11b. Nelle forme realizzative illustrate, un singolo gruppo di fori 10 è ricavato nella zona periferica 11b, mentre due gruppi di fori 10 sono ricavati nella zona centrale 11a. In dettaglio, i fori 10 appartenenti a ciascun gruppo possono avere diametro differente rispetto ai fori 10 appartenenti agli altri gruppi.

Con particolare riferimento alla forma realizzativa di figura 1, la parete trasversale 9 presenta una distribuzione omogenea di fori 10 sull’intera superficie superiore 9a. Inoltre, l’asse centrale “C” di ciascun foro 10 è parallelo alla direzione di scorrimento “B” del condotto 2. Opzionalmente, uno dei gruppi di fori 10 ricavato nella zona centrale 11a può essere costituito da un singolo foro 10. In particolare, il singolo foro 10 è centrato sull’asse centrale “A” del condotto 2.

Nella forma realizzativa mostrata in Figura 4, un gruppo di fori è ricavato nella zona periferica 11b e due gruppi di fori sono ricavati nella zona centrale 11a. Inoltre, l’asse centrale “C” di ciascun foro 10 è inclinato rispetto all’asse centrale “A” del condotto 2.

Per creare l’effetto anti-rabbocco del contenitore, il versatore 1 comprende una pluralità di steli 13 aggettanti dalla parete trasversale 9 all’apertura di uscita 5. In particolare, detti steli 13 sono aggettanti dalla superficie superiore 9a della parete trasversale 9.

Nella forma realizzativa mostrata nella Figura 1, gli steli 13 sono disposti parallelamente tra di loro e parallelamente alla direzione di scorrimento “B” del condotto. Questi steli 13 sono ravvicinati fra loro. Con particolare riferimento alla figura 3, gli steli 13 sono posti a una distanza reciproca tale per cui, quando viene tentato il rabbocco del contenitore, la tensione superficiale fra il liquido inserito e gli steli 13 arresta lo scorrimento dall’apertura di uscita 5 all’apertura di ingresso 4. In questo modo, non sarà possibile versare del liquido all’interno del contenitore. Gli steli 13 in questa forma realizzativa hanno uno spessore compreso tra 0,4 mm e 1 mm.

Si noti che gli steli 13 occupano complessivamente una porzione del volume compreso fra l’apertura di uscita 5 e la superficie superiore 9a della parete trasversale 9 compresa fra il 60% e il 90%. Vantaggiosamente, questo riduce di molto il volume di liquido che può stazionare sopra alla parete trasversale 9. In aggiunta, il riempimento rapido rende molto difficoltosa l’uscita dell’aria dall’interno del contenitore. Tali effetti, sia individualmente che in combinazione fra loro, rendono ancor più difficoltoso il rabbocco del contenitore. Inoltre, dato il volume esiguo disponibile, un eventuale tentativo di rabbocco porterebbe quasi immediatamente il liquido a fuoriuscire dal versatore 1, sporcando la parte esterna sia del versatore 1 che del contenitore e rendendo evidente il tentativo di adulterazione.

Nella forma realizzativa mostrata in Figura 4, gli steli 13 sono disposti inclinati rispetto alla direzione di scorrimento “B” del condotto. Gli steli 13 in questo caso sono flessibili, vale a dire sono in grado di piegarsi sotto l’azione del liquido sia durante un normale versamento che durante un tentativo di rabbocco, ad esempio come mostrato in figura 7.

In uso, il versatore 1 presenta una configurazione di scorrimento e una configurazione di chiusura. Nella configurazione di scorrimento gli steli 13 sono divaricati per consentire lo scorrimento del liquido dall’apertura di ingresso 4 all’apertura d’uscita 5. Nella configurazione di chiusura, gli steli sono compattati per bloccare lo scorrimento del liquido dall’apertura d’uscita 5 all’apertura di ingresso 4. In altre parole, quando il liquido scorre dall’apertura di ingresso 4 all’apertura di uscita 5, gli steli si divaricano grazie all’azione del fluido. Quando tuttavia il liquido scorre dall’apertura di uscita 5 all’apertura di ingresso 4, gli steli 13 si flettono andando a coprire i fori 10 della parete trasversale 9.

Inoltre, gli steli 13 flessi creano una tensione superficiale con il liquido tale per cui, analogamente a quanto avviene nella forma realizzativa precedentemente descritta, si viene a creare una barriera impermeabile al liquido. In dettaglio, gli steli 13 della forma realizzativa mostrata nelle figure 4-6 hanno uno spessore compreso tra 0,001 mm e 0,02 mm.

Gli steli 13 hanno una lunghezza compresa tra il 50% e il 75% di una distanza “D” tra la superficie superiore 9a della parete trasversale 9 e l’apertura di uscita 5. In particolare, nella forma realizzativa di figura 3, la distanza “D” è la distanza tra il punto della superficie superiore 9a della parete laterale 9 e l’apertura di uscita 5, lungo l’asse centrale “A” del condotto. Nella forma realizzativa di figura 6, la distanza “D” è la distanza tra il punto della superficie superiore 9a della parete laterale 9 più vicino all’apertura d’uscita 5 e l’apertura di uscita 5, lungo l’asse centrale “A” del condotto.

Vantaggiosamente, i fori 10 della parete trasversale 9 hanno un diametro compreso tra 0,5 e 3 mm. Questa caratteristica permette di eliminare “l’effetto barriera” che si crea quando il liquido scorre dall’interno all’esterno del contenitore.

Vantaggiosamente, tale “effetto barriera” è invece creato dagli steli 13 che sono aggettanti dalla parete trasversale 9. Tali steli 13 permettono il bloccaggio del liquido quando scorre dall’esterno all’interno del contenitore.

Vantaggiosamente, “l’effetto barriera” creato dagli steli 13 nella forma realizzativa di figura 4 è duplice: esse, flettendosi verso la direzione di scorrimento “B” coprono i fori 10, inoltre, il loro contatto reciproco permette di creare una barriera impermeabile al liquido stesso grazie alla tensione superficiale che si crea tra gli steli 13.

Vantaggiosamente, la realizzazione del versatore descritto in questa invenzione è realizzata per stampaggio, garantendo una fase di produzione più semplice rispetto ai versatori noti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Versatore (1) per un contenitore comprendente: - un condotto (2) per il passaggio di liquido fissabile ad un collo (3) di un contenitore e comprendente un’apertura di ingresso (4) e un’apertura di uscita (5) opposte tra di loro, detta apertura di ingresso (4) essendo affacciabile ad un ambiente interno al contenitore, detto condotto (2) presentando una direzione di scorrimento (B) per detto liquido da detta apertura di ingresso (4) a detta apertura di uscita (5), - una parete trasversale (9) disposta internamente a detto condotto (2) e trasversalmente a detta direzione di scorrimento (B), detta parete trasversale (9) presentando una pluralità di fori (10) atti ad essere attraversati dal liquido; caratterizzato dal fatto che: - detto versatore (1) comprende una pluralità di steli (13) aggettanti da detta parete trasversale (9) verso l’apertura di uscita (5).
2. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 1, in cui detta parete trasversale (9) comprende una superficie superiore (9a) affacciata sull’apertura di uscita (5) e una superficie inferiore (9b) affacciata all’apertura di ingresso (4), detto condotto (2) presentando un asse centrale (A), detta superficie superiore (9a) presentando una zona centrale (11a) e una zona periferica (11b) circondante detta zona centrale (11a).
3. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 2, in cui detta zona centrale (11a) è perpendicolare all’asse centrale (A) e detta zona periferica (11b) è inclinata rispetto all’asse centrale (A).
4. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 2 o 3, in cui detta parete trasversale (9) presenta una concavità rivolta verso detta apertura di uscita (5).
5. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 2, in cui dette zone centrale (11a) e periferica (11b) sono perpendicolari all’asse centrale (A) del condotto (2).
6. Versatore (1), in accordo con qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti fori (10) sono raggruppati in una pluralità di gruppi, i fori (10) di ciascun gruppo essendo disposti lungo una rispettiva circonferenza (12).
7. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 6, in cui ciascuna circonferenza (12) presenta un raggio differente dalle altre, dette circonferenze (12) essendo centrate sull’asse centrale (A) del condotto (2).
8. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 6, in cui almeno un gruppo di fori (10) è ricavato nella zona centrale (11a) e almeno un gruppo di fori (10) ricavato nella zona periferica (11b).
9. Versatore (1), in accordo con la rivendicazione 8, in cui detti fori (10) di ciascun gruppo sono disposti angolarmente equispaziati rispetto all’asse centrale (A).
10. Versatore (1), in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti steli (13) sono orientati parallelamente tra di loro e alla direzione di scorrimento (B).
11. Versatore (1), in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 9, presentante una configurazione di scorrimento in cui detti steli (13) sono divaricati per consentire lo scorrimento del liquido dall’apertura di ingresso (4) all’apertura di uscita (5), ed una configurazione di chiusura in cui gli steli sono compattati per bloccare lo scorrimento del liquido dall’apertura di uscita (5) all’apertura di ingresso (4).
12. Versatore (1), in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti steli (13) hanno una lunghezza compresa tra il 50% e il 75% della distanza “D” tra la parete trasversale (9) e l’apertura d’uscita (5).