IT201800008062A1 - Apparecchiatura, e relativo metodo, per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati - Google Patents

Description

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“APPARECCHIATURA, E RELATIVO METODO, PER LA CERTIFICAZIONE DELLE TRANSAZIONI DI CARBURANTE VERSO CONTENITORI DEDICATI”

SETTORE TECNICO

La presente invenzione è relativa ad una apparecchiatura e ad un relativo metodo per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati, in particolare serbatoi per autoveicoli, mezzi d’opera e qualsiasi motore endotermico.

La presente apparecchiatura trova valida applicazione in tutti i casi di cessione di carburanti (sia liquidi che gassosi, come benzina, gasolio, GPL, metano ecc.) prelevabili da dispensatori a pagamento, distributori aziendali e cisterne di cantiere, certificandone l’avvenuta transazione.

Pertanto, un primo scopo dell’invenzione è quello di identificare in modo univoco il contenitore verso il quale avviene l’erogazione del evitando così frodi di qualsiasi genere legate all’attribuzione del costo dello stesso.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di scoraggiare l’indebita sottrazione del carburante dal serbatoio del mezzo in virtù della presenza di proprio elemento di chiusura dedicato. Essendo infatti tale elemento in grado di lasciare traccia delle proprie rimozioni, esso costituisce un valido deterrente per coloro i quali intendessero illecitamente travasare del combustibile o altro fluido, dal proprio serbatoio di stoccaggio ad un contenitore non autorizzato.

STATO DELL’ARTE ANTERIORE

E’ noto che in tutti quei casi nei quali il costo del carburante è a carico di un soggetto diverso da quello fisicamente demandato all’espletamento dell’operazione di rifornimento del mezzo (mondo dell’autotrasporto, gestione flotte aziendali, mezzi da cantiere, ecc.), non sarebbe difficile mettere in atto comportamenti fraudolenti a chi volesse gestire in malafede tale circostanza.

E’ altrettanto noto che esistono sistemi per l’univoca identificazione del mezzo, la cui adozione risulta però assai onerosa e che quindi mal si adattano a piccole realtà aziendali.

Esistono poi sistemi di identificazione basati su chiavi elettroniche o codici PIN gestiti dai conducenti del mezzo, nessuno dei quali è però in grado di escludere una gestione fraudolenta dell’operazione di rifornimento. Inoltre, nella maggior parte dei casi questi sistemi risultano essere “chiusi”, subordinando cioè l’erogazione del carburante al riconoscimento del mezzo/operatore che deve avvenire tramite uno dei suddetti sistemi.

OGGETTO DELL’INVENZIONE

Pertanto, scopo principale della presente invenzione è quello di fornire uno strumento di facile utilizzo, accessibile a tutti, che consenta di stabilire con certezza l’avvenuto trasferimento di carburante da un erogatore verso un dato veicolo e/o contenitore in condizioni di completa “trasparenza”.

L’invenzione, quindi, non vincola in alcun modo l’erogazione del carburante, limitandosi, invece, a certificarne l’avvenuta transazione nel caso in cui il veicolo si sia rivolto ad un erogatore compatibile opportunamente predisposto.

Viceversa gli erogatori predisposti per il riconoscimento di particolari dispositivi oggetti del trovato, in presenza di veicoli non dotati di tali dispositivi, continuano ad erogare carburante secondo le normali condizioni di utilizzo.

A rifornimento ultimato, avvalendosi delle moderne tecnologie di comunicazione, l’apparecchiatura oggetto del trovato potrà infatti inviare in tempo reale tutti i dati relativi alla transazione (data, ora, veicolo, erogatore, litri erogati, costo del carburante, ecc.), nonché quello relativo all’attuale chilometraggio del veicolo che potrà vantaggiosamente trarre dal tachigrafo digitale dello stesso o da altro dispositivo equivalente montato su qualsiasi altro tipo di macchinario (ad esempio, un dispositivo conta-ore).

Secondo la presente invenzione viene realizzata, quindi, una apparecchiatura per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 1, oppure in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 1.

Inoltre, secondo l’invenzione viene realizzato un metodo per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 10, oppure in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 10.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 illustra un complessivo di una apparecchiatura per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati realizzata secondo alcuni dettami della presente invenzione;

- la figura 2 illustra una vista laterale (in scala diversa) di un erogatore di combustibile compreso nella apparecchiatura di figura 1;

- la figura 3 illustra una vista frontale dell’erogatore di figura 2;

- la figura 4 illustra una vista laterale (in scala diversa), in una prima configurazione dispiegata, di un manicotto in materiale morbido ed estendibile appartenente anch’esso all’apparecchiatura di figura 1;

- la figura 5 illustra una vista laterale (in scala diversa), in una seconda configurazione ritratta, di un manicotto in materiale morbido ed estendibile appartenente anch’esso all’apparecchiatura di figura 1;

- la figura 6 illustra una vista frontale del manicotto illustrato nelle figure 4 e 5;

- la figura 7 illustra una vista laterale (in scala diversa) di una prima forma di attuazione di un tappo dedicato che serve per chiudere il manicotto di materiale morbido ed estendibile;

- la figura 8 illustra una vista frontale del tappo di figura 7;

- la figura 9 illustra una vista laterale (in scala diversa) di una seconda forma di attuazione di un tappo dedicato che serve per chiudere il serbatoio nel quale viene travasato il carburante; e

- la figura 10 illustra una vista in pianta di alcuni particolari del tappo di figura 9.

FORMA DI REALIZZAZIONE PREFERITA DELL’INVENZIONE

In figura 1, con 100 è stata indicata, nel suo complesso, una prima forma di attuazione di una apparecchiatura per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati realizzata secondo gli insegnamenti della presente invenzione.

Come mostrato sempre in figura 1, l’apparecchiatura 100 comprende:

- un terminale di erogazione 10 di tipo noto; ed - un contenitore 20, anch’esso di tipo noto, atto a ricevere il carburante erogato dal terminale di erogazione.

Il contenitore 20 può essere un serbatoio di un autoveicolo (non illustrato).

In questa prima forma di attuazione si è utilizzato un terminale di erogazione 10 (altrimenti chiamato più semplicemente “erogatore”, oppure “pistola”) di tipo noto e comunamente utilizzato nelle stazioni di rifornimento di carburante per autotrazione.

Come mostrato in maggior dettaglio nelle figure 2, 4 il terminale di erogazione 10 comprende una impugnatura 11, la quale termina con un becco di erogazione 12. L’erogazione del combustibile è comandata/regolata da una manopola 13 azionata da un utente (non illustrato). Il combustibile da erogare fluisce verso il terminale di erogazione 10 lungo un tubo di alimentazione flessibile 14.

Fin qui si tratta, quindi, di un terminale di erogazione 10 di tipo tradizionale che prevede, tra l’altro, utilizzo di un becco di erogazione 12 non diritto, il quale comprende, pertanto, una prima porzione 12A ed una seconda porzione 12B, quest’ultima porzione essendo inclinata rispetto alla prima porzione.

Il terminale di erogazione 10 di tipo tradizionale è provvisto di una piastra 15, la quale è montata sulla prima porzione 12A ed è ad essa trasversale.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente la piastra 15 è a forma di settore circolare.

Su una faccia anteriore 15A della piastra 15 ed in posizione centrale è montato un perno conico di centraggio 16 per delle ragioni che verranno spiegate in seguito (figure 2, 3).

Sempre sulla faccia anteriore 15A, da lati opposti rispetto al perno conico di centraggio 16, vi sono due magneti 17, mentre tre contatti elettrici 18 circondano il perno conico di centraggio 16 stesso.

Una batteria 18A alimenta, per mezzo di un cavo elettrico 18B, un dispositivo elettronico programmabile 19, situato vantaggiosamente su una faccia posteriore 15B della piastra 15, a cui è collegato un LED di segnalazione 19A (tramite un conduttore 19B) posto, invece, su una faccia laterale 15C sempre della piastra 15.

L’apparecchiatura 100 comprende, inoltre, un manicotto 30 (figure 1, 4-6) realizzato in un materiale morbido ed estendibile.

Una prima estremità 30A del manicotto 30 è dotata di un primo anello 31 in un materiale flessibile atto a modellarsi seguendo la geometria della superficie alla quale una sua faccia 31A (figura 4) viene fatta aderire in modo permanente tramite opportuni mezzi di collegamento (non illustrati), in posizione coassiale ad una apertura 21 del contenitore 20 da alimentare.

Una seconda estremità 30B del manicotto 30 è dotata di un secondo anello 32 in un materiale rigido atto ad accoppiarsi, tramite una sua faccia 32A, con la citata faccia anteriore 15A della piastra 15.

Contestualmente, il perno conico di centraggio 16, sporgente dalla faccia anteriore 15A, si accoppia meccanicamente con una sede conica 32B realizzata sulla faccia 32A del secondo anello 32.

In una preferita forma attuativa il secondo anello 32 è equipaggiato con un dispositivo elettronico programmabile 33 e tre contatti elettrici 34 atti allo scambio di dati tra tale dispositivo elettronico programmabile 33 ed il citato analogo dispositivo elettronico programmabile 19, il quale, come è stato detto, è montato sulla piastra 15.

Come mostrato in maggior dettaglio nelle figure 4-6 la faccia 32A del secondo anello 32 è provvista di quattro magneti 35.

I due magneti 35 superiori corrispondono ai citati due magneti 17 solidali alla piastra 15.

Pertanto, il fissaggio meccanico della piastra 15 al secondo anello 32 è assicurato dall’accoppiamento del perno conico di centraggio 16 (portato dalla piastra 15) con la sede conica 32B (realizzata sul secondo anello 32), e dall’accoppiamento dei due magneti 17 (figura 3) solidali alla piastra 15 con i due magneti superiori 35 solidali al secondo anello 32.

Siccome la faccia anteriore 15A si appoggia alla faccia 32A del secondo anello 32 anche i tre contatti elettrici 18 entrano in contatto con i tre contatti elettrici 34, in modo tale che i dispositivi elettronici programmabili 19, 33 siano collegati elettronicamente e possano scambiare dati (segnali).

Inoltre, il primo anello 31 può essere attrezzato con un dispositivo di alimentazione 31B atto all’alimentazione del citato dispositivo elettronico programmabile 33 tramite un cavo conduttore 31C che si avvolge a spirale intorno alle pareti del manicotto 30 (figura 4).

Sia detto incidentalmente che il dispositivo elettronico programmabile 33, invece che per mezzo della citata batteria 31B, può essere alimentato dalla batteria centrale (non illustrata) dell’autoveicolo.

Da quanto sin qui detto si evince facilmente che un elemento importante per il corretto funzionamento del trovato è costituito dalla precisione dell’accoppiamento tra la faccia anteriore 15A della piastra 15 con la faccia 32A del secondo anello 32.

Poiché il manicotto 30 è realizzato in un materiale elastico si potrà richiudere su se stesso come illustrato in figura 5.

La posizione ritratta mostrata in figura 5 ha lo scopo di far occupare meno spazio possibile al manicotto 30 durante il non utilizzo, nonché di tenere in posizione un elemento di chiusura (si veda oltre).

A completamento di quanto sopra descritto il manicotto 30 potrà essere convenientemente dotato di un elemento di chiusura 40 amovibile.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, tale elemento di chiusura 40 amovibile è equipaggiato con un dispositivo elettronico programmabile 41 e contatti elettrici 42 atti allo scambio di dati tra tale dispositivo elettronico programmabile 41 ed il citato dispositivo elettronico programmabile 33 del manicotto 30, nonché con mezzi di collegamento magnetici 43 atti a garantire la stabilità del contatto tra la faccia 32A del secondo anello 32 rigido della manica 30 ed una faccia 40A dell’elemento di chiusura 40 stesso.

I magneti 17, 35, 43 possono essere sostituiti da elementi di commessioni analoghi come per esempio degli elementi in Velcro® (non illustrati).

L’elemento di chiusura 40 potrà inoltre essere dotato di una batteria 44 (figura 7) e di opportuni cavi elettrici 45 atti all’alimentazione del dispositivo elettronico programmabile 41 ed al trasferimento dati da e verso di esso, nonché di un cono di centraggio 46 atto ad accoppiarsi con la sede conica 32B realizzata sul secondo anello 32.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, per migliorare l’accoppiamento dell’elemento di chiusura 40 con il secondo anello 32 (figura 7), tale elemento di chiusura 40 è munito di un tratto cilindrico 47, il quale, in uso, viene inserito nell’apertura del secondo anello 32.

In una seconda forma di attuazione illustrata nelle figure 9 e 10 un elemento di chiusura 50 comprende un tappo di serie 51 in dotazione al contenitore 20, convenientemente equipaggiato con una flangia 52, flangia 52 che è dotata di tutti gli elementi funzionali sopra descritti caratterizzanti il suddetto elemento di chiusura 40, sia pure alcuni di essi realizzati in forma differente dai precedenti.

In particolare i contatti 53 di alimentazione di un dispositivo elettronico programmabile 54 sono disposti in posizione diametralmente opposta all’interno della corona circolare costituita dalla flangia 52, ed i magneti 55 sono costituiti da due anelli concentrici posizionati ai bordi perimetrali interno ed esterno della flangia stessa.

Risulta poi chiaro dall’osservazione delle figure 9, 10, come con tale forma d’attuazione dell’elemento di chiusura 50, il secondo anello 32 rigido del manicotto 30 debba essere realizzato in maniera congruente.

Questa ulteriore forma di attuazione del secondo anello 32 rigido non è stata illustrata, tuttavia è facile immaginare che per far funzionare il sistema c’è bisogno che il secondo anello 32 rigido sia dotato di tre piste concentriche conduttrici, mentre i mezzi di collegamento devono essere costituiti da due anelli magnetici concentrici posizionati ai bordi perimetrali interno ed esterno dell’anello 32 rigido stesso.

Come è stato detto, ulteriore oggetto della presente invenzione è l’elemento di chiusura 40, 50 e lo scambio di dati tra il suo dispositivo elettronico programmabile 41 ed il dispositivo elettronico programmabile 33 del secondo anello 32 rigido.

Incidentalmente è necessario notare che almeno uno dei quattro dispositivi elettronici programmabili 19, 33, 41, 54 descritti in precedenza è atto a scambiare dati con la centralina elettronica (non illustrata) dell’impianto di erogazione del combustibile (non illustrato).

Ulteriore oggetto del presente trovato è un metodo per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati, in particolare serbatoi per autoveicoli, mezzi d’opera e qualsiasi motore endotermico.

Tale metodo comprende le seguenti fasi:

(f1) - rimuovere l’elemento di chiusura 40, 50;

(f2) - registrare l’avvenuta rimozione dell’elemento di chiusura 40, 50 da parte del dispositivo elettronico programmabile 33;

(f3) - inserire il terminale di erogazione 10 in una apertura 21 di un contenitore 20 da riempire, almeno parzialmente, con un carburante;

(f4) - posizionare una faccia 32A del secondo anello 32 rigido del manicotto 30 a contatto con una faccia anteriore 15A di una piastra 15 solidale al terminale di erogazione 10;

(f5) - scambiare dati tra un dispositivo elettronico programmabile 19 del terminale di erogazione 10 ed un dispositivo elettronico programmabile 33 del secondo anello 32 rigido finalizzato all’univoco riconoscimento del dispositivo elettronico programmabile 33 da parte del dispositivo elettronico programmabile 19, o viceversa;

(f6) - scambiare dati tra il dispositivo elettronico programmabile 19 del terminale di erogazione 10 ed il dispositivo elettronico programmabile 33 del secondo anello 32 rigido per verificare le caratteristiche fisiche (impedenza) del circuito appartenente al sistema di ricezione del carburante; cioè per evitare che il contatto tra gli elementi di contatto elettrico 34 e 18 venga realizzato tramite dei conduttori ausiliari, condizione che consentirebbe di indirizzare il becco 12 verso un contenitore qualsiasi; i dispositivi elettronici programmabili 19 e 33 essendo atti a misurare, inoltre, la resistenza/impedenza del circuito che li collega, la quale dovrà coincidere con quella del circuito originale;

(f7) - scambiare dati tra almeno uno dei dispositivi elettronici programmabili 19 e 33 con la centralina elettronica dell’impianto di erogazione del combustibile (non illustrato); lo scambio dati essendo finalizzato alla verifica della condizione di zero del contatore del sistema di erogazione con la finalità di impedire abusi da parte dell’utenza;

(f8) - abilitare l’erogazione del combustibile tramite detto terminale di erogazione (10) in caso di verifica positiva delle fasi precedenti;

(f9) - accendere il LED 19A a conferma dell’avvenuta abilitazione all’erogazione di carburante,

(f10) - erogare il carburante soltanto se si ha una continua presenza di un contatto elettrico tra gli elementi di contatto 18, 34;

(f11) - terminare l’erogazione di carburante ed acquisire i dati del rifornimento da parte dei dispositivi elettronici programmabili 19, 33;

(f12) - distaccare la faccia anteriore 15A della piastra 15 dalla faccia 32A del secondo anello 32 rigido;

(f13) - riposizionare l’elemento di chiusura 40, 50; (f14) - registrare l’avvenuto riposizionamento dell’elemento di chiusura 40, 50 tramite il dispositivo elettronico programmabile 33;

(f15) - trasferire i dati dell’avvenuto rifornimento e certificare la relativa transazione.

Benché nella presente descrizione dettagliata si sia sempre fatto riferimento alla presenza di un manicotto 30 realizzato in un materiale elastico e flessibile se la forma del becco dell’erogatore 10 lo consente è possibile eliminare tale manicotto e fare in modo che il secondo anello 32 sia solidale al serbatoio.

Da quanto testé descritto risulta chiaro che le operazioni di rifornimento effettuate con il trovato in questione operante in condizioni di integrità non consentono frodi di alcun tipo, essendo certo il contenitore di destinazione ed inibita la deviazione del flusso e/o l’erogazione in contenitori alternativi, consentendo oltretutto pagamenti di qualsiasi natura concessi dal gestore.

Claims (10)

1. Apparecchiatura (100) per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati; apparecchiatura (100) comprendente: - un terminale di erogazione (10); ed - un contenitore (20) atto a ricevere il carburante erogato da detto terminale di erogazione (10); apparecchiatura (100) caratterizzata dal fatto che detto terminale di erogazione (10) e detto contenitore (20) sono dotati, ciascuno, di rispettivi mezzi di centraggio e di accoppiamento meccanico e/o mezzi di accoppiamento magnetico (16, 32B; 17, 35) per accoppiare detto terminale di erogazione (10) con detto contenitore (20), e mezzi di contatto elettrico (18, 34) atti ad attuare la trasmissione di segnali elettrici tra un primo dispositivo elettronico programmabile (19), appartenente a detto terminale di erogazione (10), ed un secondo dispositivo elettronico programmabile (33), appartenente a detto contenitore (20), con la finalità di certificare la corretta, o meno, transazione di carburante da detto terminale di erogazione (10) a detto contenitore (20).

2. Apparecchiatura (100), come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, un elemento a manicotto (30) atto a contenere almeno in parte un terminale di erogazione (10) durante l’erogazione del carburante.

3. Apparecchiatura (100), come rivendicato alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto elemento a manicotto (30) è provvisto di un elemento ad anello (32) comprendente, a sua volta, detto secondo dispositivo elettronico programmabile (33).

4. Apparecchiatura (100), come rivendicato alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto elemento ad anello (32) comprende, inoltre, una sede di centraggio (32B) atta a realizzare un accoppiamento meccanico con detti mezzi di centraggio e di accoppiamento meccanico (16), detto elemento ad anello (32) essendo provvisto, inoltre, di una porzione (35) di detti mezzi di accoppiamento magnetico (17, 35).

5. Apparecchiatura (100), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 3, 4, caratterizzata dal fatto che detto elemento a manicotto (30) è provvisto, inoltre, di mezzi di alimentazione elettrica (31B) di detto secondo dispositivo elettronico programmabile (33).

6. Apparecchiatura (100), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 2-5, caratterizzata dal fatto di poter assumere una prima configurazione dispiegata, ed una seconda configurazione distesa.

7. Apparecchiatura (100), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 3-6, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, un elemento di chiusura (40; 50) di detto elemento ad anello (32); detto elemento di chiusura (40; 50) essendo provvisto di un terzo dispositivo elettronico programmabile (41), oppure, rispettivamente, di un quarto dispositivo elettronico programmabile (54), atto a scambiare dati con detto secondo dispositivo elettronico programmabile (33) di detto elemento ad anello (32).

8. Apparecchiatura (100), come rivendicato alla rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto elemento di chiusura (40; 50) di detto elemento ad anello (32) è provvisto di mezzi di accoppiamento meccanico e/o mezzi di accoppiamento magnetico (46, 47; 43; 55) con detto elemento ad anello (32).

9. Apparecchiatura (100), come rivendicato alla rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto elemento di chiusura (50) comprende un tappo di serie (51) in dotazione a detto contenitore (20) equipaggiato con una flangia (52) provvista di detto quarto dispositivo elettronico programmabile (54); degli elementi di contatto (53) essendo disposti in posizione diametralmente opposta all’interno della corona circolare costituita da detta flangia (52); e dei magneti (55) essendo costituiti da due anelli concentrici posizionati ai bordi perimetrali interno ed esterno di detta flangia (52) stessa.

10. Metodo per la certificazione delle transazioni di carburante verso contenitori dedicati, in particolare serbatoi per autoveicoli, mezzi d’opera e qualsiasi motore endotermico; metodo caratterizzato dal comprendere le seguenti fasi: (f1) - rimuovere un elemento di chiusura (40, 50) da una apertura (21) di un contenitore (20); (f2) - registrare l’avvenuta rimozione dell’elemento di chiusura (40, 50) da parte di un primo dispositivo elettronico programmabile (33) associato a detta apertura (20); (f3) - inserire il terminale di erogazione (10) in detta apertura (21); (f4) - posizionare una faccia (32A) di un anello (32) associato a detta apertura (21) con una faccia (15A) di un elemento a piastra (15) solidale a detto terminale di erogazione (10); (f5) - scambiare dati tra un secondo dispositivo elettronico programmabile (19) del terminale di erogazione (10) e detto primo dispositivo elettronico programmabile (33) finalizzato all’univoco riconoscimento di detto primo dispositivo elettronico programmabile (33) da parte di detto secondo dispositivo elettronico programmabile (19), o viceversa; (f6) - scambiare dati tra detto secondo dispositivo elettronico programmabile (19) del terminale di erogazione (10) e detto primo dispositivo elettronico programmabile (33) per verificare le caratteristiche fisiche (impedenza) del circuito appartenente al sistema di ricezione del carburante; (f7) - scambiare dati tra almeno uno dei dispositivi elettronici programmabili (19, 33) con una centralina elettronica dell’impianto di erogazione del combustibile; lo scambio dati essendo finalizzato alla verifica della condizione di zero del contatore del sistema di erogazione con la finalità di impedire abusi da parte dell’utenza; (f8) - abilitare l’erogazione del combustibile tramite detto terminale di erogazione (10) in caso di verifica positiva delle fasi precedenti; (f9) - accendere un elemento luminoso (19A) a conferma dell’avvenuta abilitazione all’erogazione di carburante; (f10) - erogare il carburante soltanto se si ha una continua presenza di un contatto elettrico tra gli elementi di contatto (18, 34); (f11) - terminare l’erogazione di carburante ed acquisire i dati del rifornimento da parte dei dispositivi elettronici programmabili (19, 33); (f12) - distaccare la faccia anteriore (15A) dalla faccia (32A); (f13) - riposizionare l’elemento di chiusura (40, 50); (f14) - registrare l’avvenuto riposizionamento dell’elemento di chiusura (40, 50) tramite il dispositivo elettronico programmabile (33); (f15) - trasferire i dati dell’avvenuto rifornimento e certificare la relativa transazione.