IT201800007528A1

IT201800007528A1 - Dispositivo di bloccaggio per aste e treppiede comprendente un tale dispositivo di bloccaggio

Info

Publication number: IT201800007528A1
Application number: IT102018000007528A
Authority: IT
Inventors: Paolo Speggiorin
Original assignee: Vitec Imaging Solutions Spa
Priority date: 2018-07-26
Filing date: 2018-07-26
Publication date: 2020-01-26
Also published as: CN112513513B; US11421818B2; EP3827193A1; AU2019309721A1; JP2021531440A; US20210254783A1; EP3827193B1; CN112513513A; WO2020021410A1

Description

Dispositivo di bloccaggio per aste e treppiede comprendente un tale dispositivo di bloccaggio

Ambito tecnico

La presente invenzione riguarda un dispositivo di bloccaggio per aste, in particolare un dispositivo di bloccaggio utilizzato in un treppiede di supporto in ambito fotografico.

Sfondo tecnologico E’ noto nel settore della fotografia l’utilizzo di dispositivi di supporto delle apparecchiature video‐fotografiche, tra i quali risultano particolarmente diffusi e apprezzati, tanto a livello amatoriale che professionale, i treppiedi e i monopiedi. Questi dispositivi comprendono tipicamente una o più gambe ciascuna composta di diversi settori o aste scorrevoli tra loro così da consentire che la gamba possa esser estesa, in modo da poter convenientemente supportare l’apparecchiatura video‐fotografica in una posizione di appostamento, e poi essere ritratta per ridurne le dimensioni complessive e consentire un comodo trasporto e rimessaggio del dispositivo stesso.

Durante una ripresa video‐fotografica, in maniera particolare una ripresa di qualità professionale, è particolarmente importante poter avere un dispositivo di supporto, tipicamente un treppiede, che soffra il meno possibile di spostamenti generati da forze torsionali agenti sulle gambe. Tale condizione si può facilmente generare durante i vari spostamenti od aggiustamenti della strumentazione video‐fotografica che possono avvenire anche durante la ripresa. Al fine di cercare di risolvere o minimizzare questo problema sono state realizzate diverse soluzioni tecniche alcune indirizzate all’incremento di spessore delle aste o all’incremento della loro rigidezza (ad esempio utilizzando materiali aventi elevati moduli elastici quali, ad

esempio, compositi comprendenti fibre di carbonio) oppure ancora realizzando coppie di gambe parallele vincolate tra loro. In merito a quest’ultima soluzione tecnica citata, è noto realizzare dispositivi di supporto le cui le aste di ogni gamba sono bloccate in una posizione desiderata da un dispositivo di bloccaggio comprendente un pattino scorrevole all’interno di un alloggiamento e spostabile verso un’asta in modo da riscontrarla esercitando su di essa una pressione in direzione radiale rispetto all’asta stessa, così da bloccarla rispetto all’alloggiamento.

La Richiedente ha riscontrato però che la stabilità torsionale di questi dispositivi di supporto non è del tutto soddisfacente.

In particolare, la Richiedente ha osservato che il dispositivo di bloccaggio sopra descritto non consente di annullare e neppure di ridurre significativamente il gioco presente tra asta, pattino e alloggiamento risultando, di fatto, inadatto a ridurre gli indesiderati spostamenti del treppiede a seguito di applicazione di forze torsionali.

Descrizione dell’invenzione

Il problema alla base della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di bloccaggio per aste, nonché un treppiede comprendente un tale dispositivo di bloccaggio, strutturalmente e funzionalmente concepiti per superare almeno in parte uno dei limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.

Nell’ambito di tale problema, che risulti in grado di contrastare eventuali forze torsionali applicate ottenendo così una elevata rigidità e stabilità.

Un ulteriore scopo del trovato è realizzare un dispositivo di bloccaggio per aste che risulti di semplice realizzazione e consenta di realizzare treppiedi ad elevata stabilità con costi ridotti.

Questo problema è risolto e questi scopi sono conseguiti dal presente trovato mediante un

dispositivo di bloccaggio per aste, realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono. In un suo primo aspetto, pertanto, la presente invenzione è diretta ad un dispositivo di bloccaggio per aste comprendente un alloggiamento comprendente una prima sede in cui scorre un’asta lungo un primo asse di scorrimento, un attuatore accolto in una seconda sede ricavata nell’alloggiamento e spostabile lungo un secondo asse di scorrimento da e verso una posizione di bloccaggio dell’asta nella prima sede, e almeno un pattino accolto nell’alloggiamento ed interposto tra l’attuatore e l’asta.

L’attuatore è conformato in modo tale che, quando viene spostato verso la posizione di bloccaggio, esso spinge l’almeno un pattino sia contro l’asta che contro l’alloggiamento in modo da bloccare l’attuatore, l’almeno un pattino e l’asta rispetto all’alloggiamento. Grazie a questa soluzione tecnica l’attuatore, quando spostato verso la posizione di bloccaggio, preme sull’asta secondo una componente radiale dell’asta stessa per mezzo del pattino e, contemporaneamente, vincola, almeno rispetto alla direzione del terzo asse di scorrimento, l’asta rispetto al pattino e all’alloggiamento. Tale concertato meccanismo di vincoli reciproci fra i suddetti elementi fa sì che si realizzi un dispositivo complessivamente più rigido, stabile e privo di giochi tra l’attuatore e l’asta rispetto a quelli presenti nell’arte nota citata. In un suo secondo aspetto, la presente invenzione è diretta ad un treppiede per il supporto di apparecchiature video‐fotografiche comprendente una pluralità di aste spostabili tra loro tra una configurazione estesa e una configurazione ritratta e almeno un dispositivo di bloccaggio per bloccare dette aste in una posizione desiderata realizzato secondo il primo aspetto dell’invenzione. In almeno uno dei suddetti aspetti, la presente invenzione può presentare almeno una delle seguenti caratteristiche preferite.

Preferibilmente, l’attuatore è spostabile lungo il secondo asse di scorrimento tra una

posizione di libero scorrimento dell’asta, in cui l’attuatore è alla massima distanza dall’asta, e la posizione di bloccaggio dell’asta, in cui l’attuatore è alla minima distanza dall’asta. Secondo una forma di realizzazione, l’almeno un pattino è accolto in una terza sede ricavata nell’alloggiamento.

Preferibilmente, l’almeno un pattino è accolto nell’alloggiamento con facoltà di spostamento lungo un terzo asse di scorrimento.

Preferibilmente, l’attuatore comprende almeno una prima superficie inclinata rispetto al secondo asse di scorrimento.

Preferibilmente, l’almeno un pattino comprende una corrispettiva prima superficie di riscontro conformata in modo da essere spinta contro l’asta e contro l’alloggiamento dalla prima superficie inclinata quando l’attuatore si sposta verso la posizione di bloccaggio. In questo modo si determina un trasferimento di forza vincolante applicata dall’attuatore sull’asta per mezzo dell’almeno un pattino dato che la prima superficie inclinata spinge la corrispettiva prima superficie di riscontro secondo una combinazione di direzioni avente una componente orientata radialmente rispetto all’asta (tale contributo nasce dall’orientazione del secondo asse di scorrimento) ed una componente che sposta l’almeno un pattino sino ad attestarsi contro l’alloggiamento.

E’ evidente che il secondo asse di scorrimento, definendo due posizioni operative, una correlata alla sua massima distanza dall’asta ed una alla sua minima distanza dall’asta, non può essere parallelo all’asse longitudinale dell’asta stessa.

Preferibilmente, la prima superficie dell’attuatore è inclinata rispetto al secondo asse di scorrimento e al terzo asse di scorrimento. In questo modo, si ottimizza il trasferimento precedentemente descritto di forza vincolante applicata dall’attuatore sull’asta per mezzo dell’almeno un pattino dato che la prima superficie inclinata spinge la corrispettiva prima superficie di riscontro dell’almeno un

pattino secondo una combinazione di direzioni più dettagliatamente descritte nel seguito. Tale combinazione di direzioni prevede una componente orientata radialmente rispetto all’asta (come precedentemente descritto) ed una componente parallela al terzo asse di scorrimento che sposta l’almeno un pattino sino a vincolarsi sull’alloggiamento. Inoltre, l’almeno un pattino può spostarsi lungo la direzione del terzo asse di scorrimento e seguire in maniera più fine ed efficace le traslazioni indotte dalla prima superficie inclinata sino al raggiungimento del riscontro sul o rispetto all’alloggiamento. Preferibilmente, la prima superficie inclinata è inclinata rispetto ad una qualsiasi terna di assi tra loro ortogonali di cui un asse sia parallelo al secondo asse di scorrimento. Tale soluzione tecnica incrementa ulteriormente il vincolo realizzabile tra l’attuatore, l’almeno un pattino, l’asta e l’alloggiamento poiché produce una combinazione di direzioni che comprende tre direzioni di cui una prima è orientata radialmente rispetta all’asse dell’asta, una seconda è orientata parallelamente al terzo asse di scorrimento ed una terza è orientata in direzione perpendicolare al terzo asse di scorrimento.

In questo modo si aumenta ulteriormente quel meccanismo concertato tra l’attuatore, il pattino, l’asta e l’alloggiamento che consente di vincolarli reciprocamente in maniera rigida. Preferibilmente, il dispositivo di bloccaggio comprende un primo ed un secondo pattino accolti nell’alloggiamento e conformati in maniera tale da spostarsi in reciproco allontanamento quando l’attuatore si sposta verso la posizione di bloccaggio.

Grazie a questa configurazione si ottimizza ulteriormente il vincolo realizzabile tra l’attuatore, il pattino, l’asta e l’alloggiamento poiché ora il primo ed il secondo pattino vanno a riscontrarsi e bloccarsi secondo versi opposti del terzo asse di scorrimento. Secondo una forma di realizzazione, il terzo asse di scorrimento è parallelo all’asse longitudinale dell’asta.

Grazie a questa soluzione tecnica, si fa in modo che i vincoli realizzati tramite l’ameno un

pattino sull’alloggiamento siano orientati proprio in direzione parallela a quella del possibile scorrimento dell’alloggiamento rispetto all’asta, ottimizzando così la rigidezza del sistema. Preferibilmente, l’attuatore comprende almeno una protrusione adiacente alla prima superficie inclinata e conformata in modo tale da fungere da guida lungo il terzo asse di scorrimento per l’almeno un pattino. In questa maniera è possibile migliorare il controllo degli spostamenti reciproci tra la prima superficie inclinata e la corrispettiva prima superficie di riscontro anche in direzioni trasversali al terzo asse di scorrimento.

Secondo una forma di realizzazione, l’attuatore è spostato lungo il secondo asse di scorrimento tramite un tirante connesso ad una leva a camma Grazie a questa soluzione tecnica è possibile per un utente spostare in maniera efficace e pratica l’attuatore da e verso la posizione di bloccaggio.

Preferibilmente, l’alloggiamento comprende una pluralità di prime sedi in cui scorre una pluralità di aste su cui l’attuatore può selettivamente agire tramite l’almeno uno pattino. In questo modo è possibile far sì che per alcune aste sia prevista la possibilità di bloccaggio mentre per altre semplicemente lo scorrimento libero od il vincolo costante. Alternativamente, l’alloggiamento comprende una pluralità di prime sedi in cui scorre una pluralità di aste ed almeno un foro su cui si vincola un’estremità di almeno un’altra asta fissa. Preferibilmente, l’attuatore comprende una pluralità di prime sedi in cui scorre la pluralità di aste, una corrispettiva pluralità di terze sedi in cui scorre almeno un pattino per ciascuna asta della pluralità di aste.

Tale soluzione consente di distribuire i vincoli che si desiderano realizzare in maniera più uniforme, controllata ed efficace, minimizzando i giochi che si possono realizzare tra l’attuatore e la pluralità di aste.

Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione è previsto un sistema di bloccaggio che comprende una pluralità di dispositivi di bloccaggio avente almeno una delle caratteristiche precedentemente elencate, in cui ciascun dispositivo di bloccaggio della pluralità agisce sbloccando o bloccando almeno una corrispettiva asta.

Grazie a questa soluzione è possibile far traslare differenti aste definendo così dei settori di scorrimento, ciascuno avente elevata rigidità torsionale, che nella loro totalità vanno a definire la lunghezza massima e minima della gamba del supporto per dispositivi foto‐video a cui sono applicati.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi preferiti esempi di realizzazione, illustrati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:

‐la figura 1 è una vista schematica prospettica di un dispositivo di supporto per apparecchiature video‐fotografiche comprendente un sistema di bloccaggio per aste e due dispositivi di bloccaggio per aste realizzate secondo la presente invenzione;

‐la figura 2 è una vista schematica prospettica, frontale e parziale di un primo esempio di dispositivo di supporto di figura 1;

‐la figura 3 è una vista schematica prospettica di una porzione ingrandita del dispositivo di supporto di figura 1 privo di un elemento di supporto, in cui viene rappresentata una forma di realizzazione del dispositivo di bloccaggio per aste;

‐la figura 4 è una vista schematica prospettica, posteriore e parziale del dispositivo di supporto di figura 1;

‐la figura 5 è una vista schematica prospettica del dispositivo di supporto di figura 4 privo di un attuatore;

‐la figura 6 è una vista prospettica del dispositivo di figura 2, privo dell’alloggiamento e di una leva per un meccanismo a camma; ‐la figura 7 è una vista schematica prospettica del solo attuatore di figura 6;

‐la figura 8 è una vista schematica prospettica del dispositivo di della figura 5, privo dell’alloggiamento in cui è rappresentato anche l’attuatore;

‐la figura 9 è una vista schematica prospettica parziale e dettagliata di un particolare del dispositivo di bloccaggio di figura 5; ‐la figura 10 è una vista schematica prospettica parziale e dettagliata di un particolare del dispositivo di bloccaggio di figura 5;

‐la figura 11 è una vista schematica prospettica frontale di un secondo esempio di dispositivo di bloccaggio per aste realizzato in accordo con la presente invenzione; ‐la figura 12 è una vista schematica prospettica posteriore del dispositivo di bloccaggio di figura 11;

‐la figura 13 è una vista schematica prospettica del dispositivo di figura 12, privo dell’attuatore;

‐la figura 14 è una vista schematica prospettica del dispositivo di figura 12, privo dell’alloggiamento e della leva per un meccanismo a camma; ‐la figura 15 è una vista schematica prospettica del dispositivo di figura 14.

Modo preferito di realizzazione dell’invenzione

Nella figura 1 viene rappresentato un supporto di apparecchiature video‐fotografiche comprendente un sistema di bloccaggio 200 per aste includente due dispostivi di bloccaggio 1 e 100 per aste realizzati in accordo con la presente invenzione.

Al fine di facilitare la comprensione della disposizione spaziale del supporto e di componenti presenti in esso, nelle figure 1, 2, 4, 6, 7, 11, 12 e 13 viene inserito un

riferimento triassiale cartesiano X, Y, Z in cui l’asse Z è identificabile con la direzione verticale, rispetto ad un piano di appoggio orizzontale, secondo cui viene normalmente posizionato il suddetto supporto di apparecchiature. Il supporto di apparecchiature video‐fotografiche è una gamba di treppiede e comprende una pluralità di aste 20, 21, 22, 23, 24 rigide alla cui sommità è posta una piastra dotata di un elemento di attacco, ad esempio un vite da 3/8”, predisposta per fissare al treppiede una apparecchiatura video‐fotografica, in sé convenzionale e non illustrata nelle figure accluse.

Con iniziale riferimento alle figure da 1 a 10, con 1 è complessivamente indicato un primo esempio di dispositivo di bloccaggio per aste realizzato in accordo con la presente invenzione.

Preferibilmente, il dispositivo di bloccaggio 1 per aste comprende un alloggiamento 10 rispetto a cui delle aste 20, 21 possono scorrere in rispettive prime sedi 11a, 11b. Secondo una forma di realizzazione e con riferimento alla figura 3, l’alloggiamento 10 comprende una prima sede 11a in cui scorre l’asta 20 lungo un primo asse di scorrimento A1.

Con riferimento alla figura 2, tale primo asse di scorrimento A1 è parallelo all’asse longitudinale Z1 delle aste 20, 21, 22, 23, 24 e all’asse verticale Z del riferimento triassiale cartesiano X, Y, Z. Con riferimento alle figure 2 e 5, si nota che la forma di realizzazione mostrata prevede che le due aste 20, 21 siano scorrevoli nelle prime sedi 11a, 11b rispetto all’alloggiamento 10, mentre le aste 22, 23 sono vincolate in appositi recessi risultando così solidali all’alloggiamento 10. L’asta 24 centrale risulta non essere vincolata all’alloggiamento 10 ma vi va a riscontro quando giunge a fine corsa.

Le argomentazioni che di seguito sono riportate valgono specularmente per entrambe le

aste 20 e 21.

Preferibilmente, l’alloggiamento 10 comprende una seconda sede 12 in cui scorre un attuatore 30 spostandosi lungo un secondo asse di scorrimento A2 da una posizione di scorrimento, in cui è alla massima distanza dall’asta 20, ad una posizione di bloccaggio C2, in cui è alla minima distanza dall’asta 20.

Con riferimento alle figure 4 e 6 si evince come il secondo asse di scorrimento A2 sia parallelo all’asse orizzontale X del riferimento triassiale cartesiano X, Y, Z.

Il dispositivo di bloccaggio 1 comprende un attuatore 30 che agisce sulle aste 20 e 21 bloccando ciascuna per mezzo di almeno un corrispettivo pattino 40a e 40c, interposti tra l’attuatore 30 e le aste 20, 21 stesse, come meglio spiegato in seguito. L’attuatore 30 è vantaggiosamente connesso ad un meccanismo di movimentazione 15 che, come mostrato nelle figure 3, 5, 8 e 10, è facilmente usabile da un utente per mezzo di una leva 16 a camma. Più dettagliatamente, si può vedere dalle figure 4 e 5 che la leva 16 a camma ha un perno 17 incernierato e connesso ad una prima estremità di un tirante 18 vincolato ad una sua seconda estremità, opposta alla prima estremità, all’attuatore 30. Tale meccanismo di movimentazione 15 comprende anche un elemento a comportamento elastico, ad esempio una molla 19, interposto tra la leva 16 a camma e l’attuatore 30. Ancora con riferimento alla figura 5 si evince che quando la leva 16 a camma viene serrata, portando la leva 16 a camma alla minima distanza dall’alloggiamento 10, la rotazione dell’eccentrico della leva 16 porta il perno 17 ad allontanarsi dall’alloggiamento 10 e, conseguentemente, a spostare l’attuatore 30 lungo il secondo asse di scorrimento A2 e verso le aste 20 e 21.

Quando ciò avviene, la molla 19 viene compressa dal movimento dell’attuatore 30 e tale energia elastica immagazzinata viene rilasciata una volta che la leva 16 a camma ruota in senso opposto, agevolando così, l’allontanamento dell’attuatore 30 dalle aste 20, 21.

Preferibilmente, e con riferimento alle figure 5, 9, 10 e 13, l’alloggiamento 10 comprende una terza sede 13 in cui scorre almeno un pattino 40a spostandosi lungo un terzo asse di scorrimento A3. L’attuatore 30 è conformato in modo che quando si sposta verso la posizione di bloccaggio C2, sposta l’almeno un pattino 40a contro l’asta 20 e contro l’alloggiamento 10 per bloccare l’attuatore 30, l’almeno un pattino 40a e l’asta 20 rispetto all’alloggiamento 10. Secondo una forma di realizzazione, l’attuatore 30 comprende almeno una prima superficie inclinata 34 rispetto al secondo asse di scorrimento A2 e il terzo asse di scorrimento A3. Nelle forme di realizzazione mostrate in figura si nota come, preferibilmente, il terzo asse di scorrimento A3 sia parallelo all’asse Z.

Con riferimento alla figura 7, l’attuatore 30 ha, preferibilmente, forma allungata secondo un asse principale di sviluppo L che risulta perpendicolare al secondo asse di scorrimento A2 quando inserito all’interno dell’alloggiamento 10. Tale asse principale di sviluppo L risulta parallelo all’asse X del riferimento triassiale cartesiano X, Y, Z.

L’attuatore 30 comprende un corpo principale 31 avente forma sostanzialmente parallelepipedica allungata su cui sono identificabili una prima ed una seconda estremità 32, 33 tra loro contrapposte.

Inoltre, l’attuatore 30 comprende, in corrispondenza della prima estremità 32, la prima superficie inclinata 34 e una seconda superficie inclinata 35 e, in corrispondenza della seconda estremità 33, una terza superficie inclinata 36 ed una quarta superficie inclinata 37. Ancora con riferimento alla figura 7, la prima superficie inclinata 34 e la seconda superficie inclinata 35 sono incidenti e presentano, vantaggiosamente, inclinazione simmetrica rispetto ad un piano di simmetria trasverso definito dal secondo asse di scorrimento A2 e dall’asse principale di sviluppo L (ovverosia come definito dagli assi X e Y del riferimento

triassiale cartesiano X, Y, Z).

In altre parole, la prima superficie inclinata 34 e la seconda superficie inclinata 35 corrispondono alle superficie laterali di un cuneo avente il vertice rivolto verso l’asta 20 quando l’attuatore è inserito all’interno dell’alloggiamento 10. Tali caratteristiche descritte per la prima estremità 32 e rispettive prima superficie inclinata 34 e seconda superficie inclinata 35 valgono anche per la seconda estremità 33 e per la terza superficie inclinata 36 e la quarta superficie inclinata 37.

Preferibilmente, l’almeno un pattino 40a comprende una corrispettiva prima superficie di riscontro 44 conformata in modo da essere spinta contro l’asta 20 e contro l’alloggiamento 10 dalla prima superficie inclinata 34 quando l’attuatore 30 si sposta verso la posizione di bloccaggio C2. Il primo pattino 40a presenta una superficie di base curva avente raggio di curvatura simile all’asta 20 su cui va in appoggio. Si realizza quindi un accoppiamento di forma tra la superficie di base del primo pattino e la superficie dell’asta. In questo modo si garantisce un’efficace contatto e scorrevolezza tra l’almeno un pattino 40a e l’asta su cui poggia.

Secondo una forma di realizzazione, la prima, seconda, terza e quarta superficie inclinata 34, 35, 36 e 37 sono preferibilmente superfici piane. Vantaggiosamente e con riferimento alle figure 5, 8, 9 e 10, si può notare come anche le corrispettive prima, seconda, terza e quarta superficie di riscontro 44, 45, 46 e 47 sono superfici piane. Sono previste anche ulteriori forme alternative delle superfici inclinate e delle corrispettive superfici di riscontro quali, ad esempio, superfici concave, convesse o dotate di specifiche nervature atte ad incrementare e migliorare i vincoli reciproci tra l’attuatore 30 e l’almeno un pattino 40a. Le suddette superfici inclinate 34, 35, 36, 37 e le corrispettive superfici di riscontro 44, 45, 46, 47 sono conformate in modo tale da realizzare un accoppiamento di forma quando

poste a contatto tra loro. In altre parole, tale conformazione consente alle corrispettive prima, seconda, terza e quarta superfici di riscontro 44, 45, 46, 47 di essere effettivamente complementari alla prima, seconda, terza e quarta superfici inclinate 34, 35, 36, 37 scorrendo l’una sull’altra facilmente in funzione dell’avvicinamento od allontanamento dell’attuatore 30 lungo l’asse di scorrimento A2.

Ancora con riferimento alla figura 7 si nota come, preferibilmente, la prima superficie inclinata 34 è inclinata rispetto ad una qualsiasi terna di assi tra loro ortogonali di cui un asse sia parallelo al secondo asse di scorrimento A2. In altre parole, la prima superficie inclinata 34 e la seconda superficie inclinata 35 corrispondono alle superficie laterali del suddetto cuneo avente il vertice rivolto verso l’asta 20 quando l’attuatore è inserito all’interno dell’alloggiamento 10 e tale direzione di orientamento del vertice del cuneo rispetto asta 20 è trasversale, e non perpendicolare, all’asse di sviluppo L (ovverosia è trasversale, e non parallelo, al secondo asse di scorrimento A2).

In questo modo, la prima superficie inclinata 34 e la seconda superficie inclinata 35, essendo pareti laterali del cuneo, non risultano parallele al piano trasverso definito dal secondo asse di scorrimento A2 e dall’asse di sviluppo L e neppure una loro proiezione nel suddetto piano trasverso (identificabile con il piano XY del riferimento triassiale cartesiano X, Y, Z) risulta parallela al secondo asse di scorrimento A2 o all’asse di sviluppo L.

Preferibilmente, e con riferimento alla figura 9, il dispositivo 1 comprende un primo ed un secondo pattino 40a, 40b alloggiati nella terza sede 13 e conformati in maniera tale da spostarsi reciprocamente in allontanamento quando l’attuatore 30 si sposta verso la posizione di bloccaggio C2.

Come si può notare in figura 9, il primo e secondo pattino 40a, 40b presentano corrispettive prima e seconda superficie di riscontro 44, 45 aventi forma di piani inclinati tra loro simmetrici rispetto ad un piano di simmetria parallelo al piano trasverso dell’attuatore 30

quando inserito all’interno dell’alloggiamento 10 (vedi figura 8). Anche in questo caso, tale conformazione consente alle corrispettive prima e seconda superfice di riscontro 44, 45 di essere effettivamente complementari alla prima superficie inclinata 34 e la seconda superficie inclinata 35 dell’attuatore 30 scorrendo, rispettivamente, l’una sull’altra facilmente in funzione dell’avvicinamento od allontanamento dell’attuatore 30 lungo l’asse di scorrimento A2. Quando inseriti per la prima volta all’interno della terza sede 13, il primo e secondo pattino 40a, 40b sono vincolati tra loro da una sottile linguetta 39 (o elemento di collegamento) destinata a rompersi la prima volta che l’attuatore 30 sia spostato nella posizione di bloccaggio C2. Ancora con riferimento alla figura 9, il primo e secondo pattino 40a, 40b spostandosi lungo il terzo asse di scorrimento A3, giungono a contatto con porzioni di riscontro 14 dell’alloggiamento 30. In particolare, tali porzioni di riscontro 14 possono essere rappresentate da elementi piani 14b dell’attuatore 30 o protrusioni 14 aggettanti dall’attuatore stesso.

Sempre con riferimento alla figura 9 si nota come il terzo asse di scorrimento A3 è, vantaggiosamente, parallelo a un asse longitudinale Z dell’asta 20.

Le suddette considerazioni sono da applicarsi anche al terzo e quarto pattino 40c, 40d alloggiati sulla seconda asta 21 in maniera del tutto simile.

Preferibilmente, l’attuatore 30 comprende almeno una protrusione 34b adiacente alla prima superficie inclinata 34 e conformata in modo tale da fungere da guida lungo il terzo asse di scorrimento A3 per la corrispettiva prima superficie di riscontro 44.

Con riferimento alla figura 7, si nota come tale protrusione 34b abbia sviluppo principale secondo un asse perpendicolare al piano trasverso definito dal secondo asse si scorrimento A2 e l’asse di sviluppo L. Preferibilmente, la protrusione 34b ha forma di cuspide

rastremandosi in avvicinamento al suddetto piano trasverso. Nel caso in cui si desideri bloccare più di un’asta contemporaneamente, sarà sufficiente che l’attuatore 30 abbia superfici inclinate tali da poter spostare contemporaneamente una pluralità di pattini interagenti con rispettive aste. Sarà importante che vi sia almeno un pattino per ciascuna asta su cui si desidera che l’attuatore agisca, come mostrato nelle figure 2‐9.

Con riferimento alla figura 1, si identifica inoltre un secondo dispositivo di bloccaggio 100 interposto tra il primo dispositivo di bloccaggio 1 e i piedi d’appoggio della gamba del treppiede.

Tale secondo dispositivo di bloccaggio 100 è sostanzialmente identico al primo dispositivo di bloccaggio 1 (con la differenza che è conformato per agire e bloccare una sola asta 24), per cui le caratteristiche sopra descritte in relazione al primo meccanismo di bloccaggio 1 sono immediatamente riferibili anche al secondo dispositivo di bloccaggio 100 ove l’alloggiamento 10 è sostituito dall’alloggiamento 110, l’asta 20 è sostituita dall’asta 24 che si muove all’intero di una prima sede 111a lungo un primo asse di scorrimento A101, l’attuatore 30 è sostituito dall’attuatore 130 che si muove all’interno di una seconda sede 112 lungo un secondo asse di scorrimento A102, ed l’almeno un pattino 40a è sostituito dall’almeno un pattino 140a che si muove all’interno di una terza sede 113 lungo un terzo asse di scorrimento A103. Considerando il riferimento triassiale cartesiano X, Y, Z delle figure 11, 12 e 13 si nota come il primo asse di scorrimento A101 e il terzo asse di scorrimento A103 sono paralleli all’asse Z, mentre il secondo asse di scorrimento A102 è parallelo all’asse X. Così, l’attuatore 130 del secondo dispositivo di bloccaggio 100 scorre lungo la seconda sede 112 spostandosi lungo il secondo asse di scorrimento A102 dalla posizione di scorrimento, in cui è alla massima distanza dall’asta 24, alla posizione di bloccaggio C102, in cui è alla

minima distanza dall’asta 24. Anche in questo caso, quando l’attuatore 130 si sposta verso la posizione di bloccaggio C102, sposta l’almeno un pattino 140a contro l’asta 24 e contro l’alloggiamento 110 in modo da bloccare l’attuatore 130, l’almeno un pattino 140a e l’asta 24 rispetto all’alloggiamento 110.

In figura 11 è mostrato il secondo dispositivo di bloccaggio 100 in cui l’alloggiamento 110 comprende dei fori per le aste 22 e 23 non passanti mentre l’asta 24 centrale scorre attraverso la prima sede 111a. L’attuatore 130 viene spostato anche in questo caso da un meccanismo di movimentazione 115 comprendente una leva 116 a camma connessa tramite un tirante 118 all’attuatore 130 stesso.

L’attuatore 130 presenta una prima e seconda superfice inclinata 134 e 135, preferibilmente aventi sviluppo piano, e il primo e secondo pattino 140a, 140b presentano corrispondenti prima e seconda superfice inclinata 144 e 145 aventi sviluppo spaziale parallelo a quello delle prima e seconda superfice inclinata 134 e 135.

Anche in questo caso il primo e secondo pattino 140a, 140b presentano una superficie di base curva avente raggio di curvatura simile a quello dell’asta 24 su cui vanno in appoggio. Vantaggiosamente, il primo e secondo pattino 140a, 140b sono vincolati tra loro da una sottile linguetta 139 (o elemento di collegamento) destinata a rompersi la prima volta che l’attuatore 130 sia spostato nella posizione di bloccaggio.

Preferibilmente, l’attuatore 130 comprende almeno una protrusione 134b adiacente alla prima superficie inclinata 134 e conformata in modo tale da fungere da guida lungo il terzo asse di scorrimento A103 per la corrispettiva prima superficie di riscontro 144. Con riferimento alla figura 12, si nota come tale protrusione 134b abbia sviluppo principale parallelo al primo asse di scorrimento A101. Preferibilmente, la protrusione 134b ha forma di cuspide rastremata.

Secondo una forma di realizzazione che rientra all’interno della presente invenzione è previsto un sistema di bloccaggio 200 che comprende una pluralità del dispositivo di bloccaggio 1; 100 aventi almeno in parte le caratteristiche precedentemente argomentate, in cui ciascuno dispositivo di bloccaggio 1; 100 agisce sbloccando o bloccando una corrispettiva asta 20; 24.

Ancora con riferimento alla figura 1, il supporto di apparecchiature video‐fotografiche gamba di treppiede rappresentato comprende un primo dispositivo di bloccaggio 1 che agisce su due aste 20, 21 contemporaneamente ed un secondo dispositivo di bloccaggio, posizionato in posizione prossima all’estremità d’appoggio della gamba, che agisce solamente sull’asta 24. Il dispositivo di bloccaggio 1 viene, a titolo esemplificativo e non limitativo, utilizzato come segue.

Il supporto di apparecchiature video‐fotografiche gamba di treppiede è rappresentato in figura 1 e comprende una gamba che può essere estesa ad una lunghezza desiderata compresa tra una configurazione retratta, in cui le aste della gamba sono tutte avvicinate e la gamba ha estensione minima, e una configurazione estesa, in cui le aste sono reciprocamente distanziate e la gamba ha estensione massima. Vantaggiosamente, un utente può far ruotare la leva 116 a camma del secondo dispositivo di bloccaggio 100, portando così l’attuatore 130 nella posizione di scorrimento e consentendo il libero scorrimento del secondo dispositivo di bloccaggio 100 rispetto all’asta 24. Vantaggiosamente, l’asta 24 è provvista di un blocco di fine corsa 160 che definisce la lunghezza massima di scorrimento dell’asta 24 rispetto al secondo dispositivo di bloccaggio 100.

Una volta identificata la posizione desiderata del secondo dispositivo di bloccaggio 100 rispetto all’asta 24 l’utente può, riportando la leva a camma 116 nella posizione di

serraggio, far ruotare l’eccentrico della leva 116, spostare il tirante 118 che muove a sua volta l’attuatore 130 verso la coppia di pattini 140a, 140b bloccando così lo scorrimento dell’asta 24 rispetto all’attuatore 130 e al suo alloggiamento 110.

Ulteriormente, qualora fosse desiderato, l’utente potrebbe anche procedere con la modifica della lunghezza della gamba agendo sul primo dispositivo di bloccaggio 1.

In questo caso, disimpegnando la leva 16 a camma dalla propria sede si consente all’attuatore 30 di spostarsi in allontanamento dalle aste 20 e 21 consentendone così il libero scorrimento all’interno delle preposte sedi.

Una volta definita la nuova posizione del primo dispositivo di bloccaggio 1 rispetto alle aste 20, 21, l’utente può bloccare nuovamente il sistema contro‐ruotando la leva 16 a camma portandola nella propria posizione di serraggio in cui il tirante 18 sposta l’attuatore 30 in direzione di avvicinamento radiale alle aste 20, 21 spostando le due coppie di pattini 40a, 40b e 40c, 40d andando a riscontrare sull’alloggiamento 10 e bloccando così tra loro l’attuatore 30, le aste 20, 21, le due coppie di pattini 40a, 40b e 40c, 40d e l’alloggiamento 10.

La distanza fissa tra il primo dispositivo di bloccaggio 1 ed il secondo dispositivo di bloccaggio 100 è definita in maniera rigida dalla lunghezza delle aste 22,23 alloggiate in sedi o fori predisposti realizzati nei due dispositivi di bloccaggio.

Si apprezzerà, quindi, che i supporti di apparecchiature video‐fotografiche aventi gambe di treppiede comprendenti trovati realizzati secondo la presente invenzione consentono di ottenere riprese video‐fotografiche di qualità superiore rispetto a quelle ottenibili tramite le soluzione tecniche presenti nella tecnica nota.

Infatti, la presenza dell’almeno un pattino interposto tra l’attuatore e l’asta consente di vincolare quest’ultima, quando l’attuatore è spostato in posizione di bloccaggio, sia in direzione radiale che secondo almeno una ulteriore componente parallela o perpendicolare

del terzo asse di scorrimento, riducendo in maniera significativa, se non annullando, i giochi presenti tra l’attuatore e l’alloggiamento. In questo modo, è possibile evitare possibili rotazioni tra due sezioni di gamba, quando quest’ultime sono sottoposte a flessione. La presente invenzione risolve quindi il problema tecnico precedentemente lamentato con riferimento alla tecnica nota citata, offrendo nel contempo numerosi altri vantaggi. Naturalmente, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze applicative, un tecnico del ramo potrà apportare all’invenzione sopra descritta ulteriori modifiche e varianti comunque rientranti nell’ambito di protezione quale definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio (1; 100) per aste comprendente: - un alloggiamento (10; 110) in cui è ricavata una prima sede (11a; 111a) di accoglimento di un’asta (20; 24) spostabile lungo un primo asse di scorrimento (A1; A101), - un attuatore (30; 130) accolto in una seconda sede (12; 112) ricavata in detto alloggiamento e spostabile lungo un secondo asse di scorrimento (A2; A102) da e verso una posizione di bloccaggio (C2; C102) di detta asta (20; 24) in detta prima sede rispetto a detto alloggiamento, e - almeno un pattino (40a; 140a) accolto in detto alloggiamento ed interposto tra detto attuatore e detta asta, in cui detto attuatore è conformato in modo tale che quando è spostato verso detta posizione di bloccaggio (C2; C102), spinge detto almeno un pattino (40a; 140a) sia contro detta asta (20; 24) che contro detto alloggiamento (10; 110) in modo da bloccare detto attuatore (30; 130), detto almeno un pattino (40a; 140a) e detta asta (20; 24) rispetto a detto alloggiamento (10; 110).
2. Dispositivo seconda la rivendicazione 1, in cui detto attuatore (30; 130) comprende almeno una prima superficie inclinata (34; 134) rispetto a detto secondo asse di scorrimento (A2; A102) e detto almeno un pattino (40a; 140a) comprende una corrispettiva prima superficie di riscontro (44; 144) conformata in modo da essere spinta contro detta asta (20; 24) e contro detto alloggiamento (10; 100) da detta prima superficie inclinata (34; 134) quando detto attuatore (30; 130) si sposta verso detta posizione di bloccaggio (C2;C102).
3. Dispositivo seconda la rivendicazione precedente, in cui detta prima superficie inclinata (34; 134) è inclinata rispetto ad una qualsiasi terna di assi tra loro ortogonali di cui un asse sia parallelo a detto secondo asse di scorrimento (A2; A102).
4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un primo ed un secondo pattino (40a, 40b; 140a, 140b) accolti in detto alloggiamento e conformati in modo tale da spostarsi in reciproco allontanamento quando detto attuatore (30; 130) è spostato verso detta posizione di bloccaggio (C2; C102).
5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un pattino (40a; 140a) è accolto in detto alloggiamento con facoltà di spostamento lungo un terzo asse di scorrimento (A3; A103), parallelo ad un asse longitudinale (Z) di detta asta (20; 24).
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 , in cui detto attuatore (30, 130) comprende almeno una protrusione (34b, 134b) adiacente a detta prima superficie inclinata (34, 134) e conformata in modo tale da fungere da guida di detto almeno un pattino (40a; 140a) nel suo spostamento lungo detto terzo asse di scorrimento (A3, A103).
7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto attuatore è spostato lungo detto secondo asse di scorrimento (A2, A102) tramite un tirante (18, 118) connesso ad una leva a camma (16, 116).
8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto alloggiamento (10, 110) comprende una pluralità di dette prime sedi (11a, 111a) in cui scorre una pluralità di dette aste (20, 24), selettivamente bloccabili tramite detto attuatore (30, 130) e detto almeno un pattino.
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui è previsto almeno un pattino per ciascuna asta (20, 24) di detta pluralità di aste.
10. Treppiede per il supporto di apparecchiature video‐fotografiche comprendente una pluralità di aste spostabili tra loro tra una configurazione estesa e una configurazione ritratta e almeno un dispositivo di bloccaggio per bloccare dette aste in una posizione desiderata, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.