IT201800006503A1 - Rulliera per lo stendimento di cavi in un impianto di stendimento di cavi ed impianto di stendimento di cavi comprendente tale rulliera - Google Patents

Rulliera per lo stendimento di cavi in un impianto di stendimento di cavi ed impianto di stendimento di cavi comprendente tale rulliera Download PDF

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    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02GINSTALLATION OF ELECTRIC CABLES OR LINES, OR OF COMBINED OPTICAL AND ELECTRIC CABLES OR LINES
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"RULLIERA PER LO STENDIMENTO DI CAVI IN UN IMPIANTO DI STENDIMENTO DI CAVI ED IMPIANTO DI STENDIMENTO DI CAVI COMPRENDENTE TALE RULLIERA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una rulliera per lo stendimento di cavi, quali ad esempio conduttori elettrici, funi, fibre ottiche, o simili, o per la loro sostituzione, in un impianto di stendimento di cavi, e anche ad un impianto di stendimento di cavi comprendente tale rulliera.
In particolare il presente trovato si riferisce ad una rulliera utilizzabile in un impianto di stendimento, ad esempio, di una linea elettrica aerea ad alta tensione ed in generale alle linee aeree che prevedono lo stendimento cosiddetto “frenato” di tali cavi.
STATO DELLA TECNICA
È noto che lo stendimento dei cavi di linee elettriche aeree, linee di distribuzione dati, od altre, si esercita con impianti che realizzano il principio della “tesatura frenata”, dove una o più macchine “argano” recuperano una o più funi o vecchi conduttori da sostituire e una o più macchine “freno” esercitano la frenatura dei conduttori nuovi in corso di stendimento per garantire una configurazione geometrica in campata che eviti interferenze con ostacoli naturali e/o artificiali. Questi impianti pertanto effettuano lo stendimento e la tesatura controllata di tali cavi.
In particolare, i suddetti impianti di stendimento prevedono una macchina con funzione di argano configurata per recuperare un cavo, o una fune di acciaio, con funzione traente, mediante avvolgimento di quest’ultimo su una rispettiva coppia di tamburi o cabestani di trazione. I suddetti impianti di stendimento comprendono, sull’altro lato della linea da stendere, una macchina con funzione di freno configurata per controllare la tensione di svolgimento del o dei cavi da stendere mediante avvolgimento dello stesso sulla rispettiva coppia di cabestani di svolgimento laddove il cavo sia trazionato, ad esempio, per azione della macchina argano.
In particolare, la macchina freno esercita sui cavi in fase di stendimento una tensione controllata per garantire che gli stessi possano restare sospesi ad opportuni dispositivi di guida previsti su sostegni intermedi e si dispongano secondo la configurazione della catenaria sospesa con inflessione controllata. In questo modo, i cavi non strisciano a terra e restano distanti da eventuali ostacoli presenti sotto i cavi stessi, quali ad esempio attraversamenti stradali o ferroviari, intersezione di altre linee elettriche ecc.
Per lo stendimento dei cavi, vengono normalmente usate funi traenti pilota, oppure gli stessi cavi elettrici da sostituire già presenti sulle linee. Le macchine di stendimento comprendono due o più coppie abbinate di cabestani, sui quali vengono avvolti i cavi: se il cavo viene tirato la tesatrice è utilizzata come argano, mentre se il cavo viene frenato dall’azione del cabestano stesso, la tesatrice viene utilizzata come freno per regolare la corretta tensione del cavo durante la tesatura.
Gli opportuni dispositivi di guida previsti su sostegni intermedi, ad esempio tralicci, sono tipicamente rappresentati da supporti costituiti da una serie di carrucole, tutte rotanti folli attorno ad un comune asse, e sulle quali inizialmente scorrono le funi traenti e successivamente i conduttori. Quando i cavi conduttori hanno raggiunto la tensione richiesta vengono tolti dalla gola della relativa carrucola di supporto e bloccati nella posizione definitiva.
Il diametro minimo delle carrucole è fissato dalle norme vigenti in funzione del diametro del conduttore, tipicamente 20 volte il diametro del conduttore, e quindi le dimensioni di tali carrucole possono raggiungere dimensioni notevoli. Tali norme mirano infatti ad evitare l’impiego di carrucole di diametro ridotto, che favorirebbero le operazioni di tesatura, ma che danneggerebbero il conduttore a causa della inflessione che genera elevata pressione superficiale tra le gole di detta carrucole ed il cavo stesso. In pratica la scelta della carrucola viene fatta mediando le esigenze di praticità con l’esigenza di non rovinare il cavo già all’atto del montaggio.
In tempi più recenti, per evitare la concentrazione degli sforzi di schiacciamento del conduttore sulle gole delle carrucole, nonché per evitare angoli di piegatura compromissori della resistenza meccanica del conduttore, vengono adottate delle cosiddette rulliere, ovvero una pluralità di rulli disposti secondo un arco di cerchio, che definisce l’arco geometrico equivalente di lavoro di tali rulliere.
L’arco geometrico di lavoro della suddetta rulliera ha tuttavia valore fisso, quindi definito in fase di costruzione, pertanto tale rulliera si rivela poco flessibile riguardo alle modalità di funzionamento e impiego.
Per risolvere almeno in parte tale problema esistono anche rulliere che comprendono un telaio oscillante, anche con più carrelli, in modo da avere una possibilità di variazione della geometria di lavoro, a seconda dei carichi applicati e delle configurazioni geometriche della catenaria del conduttore durante le fasi di lavoro.
Tali rulliere con telaio oscillante, se pur risolvono il problema di poter variare la geometria di lavoro ed evitano l’utilizzo di carrucole con elevato diametro, presentano una velocità di rotazione dei rulli o ruote decisamente più alta rispetto ad una carrucola tradizionale, quindi il materiale con cui sono realizzate normalmente tali carrucole tende facilmente ad usurarsi, compromettendo il corretto funzionamento della rulliera e richiedendo frequenti interventi di manutenzione della rulliera oppure di sostituzione di elementi della stessa.
Le rulliere tradizionali, ed in particolare le gole su cui scorrono le funi e/o i conduttori, possono essere realizzate ad esempio a base di materiali tecnoplastici, come ad esempio materiali poliammidici come ad esempio la poliammide PA66. Questi materiali, come detto, soffrono di precoci fenomeni di usura a causa soprattutto della velocità di rotazione delle ruote delle rulliere e quindi non garantiscono la necessaria resistenza ed efficienza nel tempo.
Altre limitazioni e svantaggi di soluzioni e tecnologie convenzionali saranno chiare ad una persona esperta del ramo a seguito della lettura della rimanente parte della presente descrizione con riferimento ai disegni ed alla descrizione delle forme di realizzazione che seguono, sebbene si intenda che la descrizione dello stato della tecnica correlato alla presente descrizione non debba essere considerata un’ammissione che quanto qui descritto sia già noto dallo stato della tecnica anteriore.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare una rulliera per lo stendimento di cavi e quindi un impianto di stendimento di cavi che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Uno scopo del presente trovato è la realizzazione di una rulliera per lo stendimento di cavi che preveda ruote di scorrimento dei cavi supportati realizzate con materiali ad elevata durata e resistenza, anche per elevate velocità di rotazione di tali ruote, in modo da permettere un’estrema flessibilità di utilizzo della rulliera e la possibilità di utilizzarla sempre con la migliore superfìcie possibile, migliorandone l efficienza e riducendo la possibilità di apportare, sul manto esterno del cavo da supportare, eventuali tracce di abrasione o di schiacciamento derivanti da una superficie non perfettamente liscia ed omogenea.
In particolare, uno scopo del trovato è la realizzazione di una rulliera per lo stendimento di cavi che preveda l’utilizzo di un materiale ad alta efficienza, resistenza all’usura e durata sia nel caso il cavo supportato sia un conduttore, sia nel caso il cavo supportato sia una fune traente.
Un ulteriore scopo del presente trovato è la realizzazione di una rulliera per lo stendimento di cavi che eviti pertanto frequenti e indesiderati interventi di manutenzione o sostituzione delle ruote della rulliera a causa dell’usura dei materiali con le quali sono costituite, come accade nelle rulliere tradizionali.
Un ulteriore scopo del presente trovato è la realizzazione di un impianto di tesatura nel quale lo stendimento dei cavi avvenga in modo efficiente, nel quale i cavi possano essere stesi in modo preciso e mediante rulliere di stendimento che presentino elevata resistenza e durata anche per elevate velocità di rotazione delle rispettive ruote di scorrimento del cavo.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un oggetto del trovato è una rulliera per lo stendimento di cavi comprendente un telaio dove sono posizionati almeno una coppia di carrelli allineati parallelamente ad una direzione di stendimento dei cavi e provvisti ciascuno di almeno una coppia di ruote di sostegno di un cavo da stendere; tali carrelli sono incernierati a tale telaio e ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione in modo da variarne rinclinazione rispetto a tale telaio e quindi da variare il raggio di curvatura del cavo sostenuto.
Secondo un aspetto del trovato, tali ruote sono provviste di una gola anulare di sostegno dei cavi delimitata da ali di contenimento ed atta a definire una superficie di contatto e scorrimento di almeno uno di tali cavi, in cui almeno tale gola anulare di sostegno è realizzata o ricoperta mediante un materiale tecnoplastico a base di poliammide rinforzata con fibra di vetro, nel caso il cavo sostenuto sia un conduttore, mentre è realizzata o ricoperta mediante un materiale metallico ad alta durezza, nel caso il cavo sostenuto sia una fune traente. Un materiale metallico ad alta durezza particolarmente efficace è la ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250. Vantaggiosamente, nel caso il cavo sostenuto sia un conduttore, mediante l’utilizzo di un materiale a base di poliammide rinforzata con fibra di vetro, è possibile garantire elevata resistenza e durata per le superfici di scorrimento dei cavi sulle ruote della rulliera, in modo tale che tali ruote della rulliera possano avere elevata efficienza di supporto del cavo e flessibilità di utilizzo anche per periodi prolungati, senza richiederne una frequente manutenzione o sostituzione.
Tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) può essere rinforzato con una percentuale di fibra di vetro variabile tra il 20% e il 40% in peso e preferibilmente pari a circa il 30%.
Vantaggiosamente, mediante l’utilizzo di un materiale a base di ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250, nel caso il cavo sostenuto sia una fune traente, è possibile garantire elevata resistenza e durata per le superfici di scorrimento delle funi traenti sulle ruote centrali della rulliera, in modo tale che tali ruote della rulliera possano avere elevata efficienza di supporto delle funi traenti e flessibilità di utilizzo anche per periodi prolungati, senza richiederne una frequente manutenzione o sostituzione.
Tale gola anulare di tali ruote può essere formata o ricoperta da una pluralità di settori intercambiabili realizzati in tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro, oppure in tale materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perliticoferritica GJL250.
La rulliera può comprendere due settori intercambiabili di forma semicircolare che, una volta assemblati alla ruota, formano o ricoprono tale gola anulare.
La rulliera può comprendere una pluralità di coppie di carrelli disposti affiancati, in cui ciascuna coppia di tali carrelli è allineata parallelamente ad una direzione di stendimento ed è atta a sostenere almeno un cavo da tesare. La rulliera può comprendere tre oppure cinque coppie di carrelli allineati, in cui le ruote della coppia di carrelli centrali supportano una fune traente e le ruote delle coppie di carrelli laterali supportano rispettivi conduttori.
Le gole anulari delle ruote di tale coppia di carrelli centrali possono essere realizzate o ricoperte in tale materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250, mentre le gole anulari delle ruote delle coppie di carrelli laterali che supportano rispettivi conduttori possono essere realizzate o ricoperte in tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro.
La rulliera può comprendere tra tale coppia di carrelli almeno un ulteriore ruota di stendimento con funzione di messa a terra provvista di una gola anulare realizzata o ricoperta con un materiale conduttivo, quale alluminio puro o più vantaggiosamente lega di alluminio.
Un ulteriore oggetto del trovato è un impianto di stendimento di cavi, comprendente almeno una macchina argano ed almeno una macchina freno posizionate su lati opposti rispetto ad uno o più sostegni intermedi, sui quali sono posizionate una o più rulliere di stendimento di cavi come sopra definite.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione. I vari aspetti e caratteristiche descritte nella presente descrizione possono essere applicati individualmente, dove possibile. Questi aspetti individuali, ad esempio aspetti e caratteristiche presenti nella descrizione oppure nelle rivendicazioni dipendenti allegate, possono essere oggetto di domande divisionali.
Si fa notare che qualsiasi aspetto o caratteristica che si trovi essere già nota durante la procedura di brevettazione si intende non essere rivendicata ed essere l’oggetto di un disclaimer.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 è una vista schematica di un impianto di stendimento di cavi secondo il trovato;
- la fig. 2 è una vista in assonometria di una rulliera singola per lo stendimento di cavi secondo il trovato;
- la fig. 3 è una vista in assonometria di una rulliera multipla per lo stendimento di cavi;
- la fig. 4 è una vista in assonometria di una mota della presente rulliera per lo stendimento di cavi;
- la fig. 5 è una vita in assonometria di un settore intercambiabile per la ruota della presente rulliera;
- la fig. 6 è una vista frontale schematica di una parte della rulliera singola per lo stendimento di cavi di fig. 2;
- la fig. 6a è una vista frontale schematica di una carrucola singola tradizionale per lo stendimento di cavi;
- la fig. 7 è una vista frontale schematica di una parte della rulliera multipla di fig. 3;
- la fig. 7a è una vista frontale schematica di una carrucola multipla tradizionale per lo stendimento di cavi.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento alle figure allegate, in fig. 1, è illustrato un impianto di stendimento 10, secondo il presente trovato, configurato per stendere cavi 11, 12, 13, ovvero, ad esempio, una coppia di conduttori 11, mediante in questo caso una fune traente 12, oppure per stendere una fune pilota 13. L’impianto di stendimento 10 comprende, per lo stendimento dei conduttori 11, almeno una macchina freno 14, provvista di uno o più organi di svolgimento, o cabestani 16, ed almeno una macchina argano 15.
Similmente, rimpianto di stendimento 10 comprende, per lo stendimento della fune pilota 13, almeno una macchina freno 14’, provvista di uno o più organi di svolgimento, o cabestani 16’, ed almeno una macchina argano 15’. Tali macchine freno 14, 14’ e le macchine argano 15, 15’ potrebbero essere anche del tipo argano-freno, ovvero combinate per svolgere selettivamente sia la funzione di argano che la funzione di freno.
Le macchine freno 14, 14’ e le macchine argano 15, 15’ sono posizionate da parti opposte rispetto a sostegni intermedi 17, ad esempio tralicci, su cui vengono stesi tali cavi 11, 12, 13.
Su tali sostegni intermedi 17, come si può osservare, i cavi 11, 12, 13 vengono stesi su una pluralità di rulliere 20, 20’ secondo il presente trovato.
Tali rulliere 20, 20’ possono essere posizionate ad una certa altezza dal suolo e vengono fissate, preferibilmente in modo amovibile, ad elementi di supporto 18 previsti su detti sostegni intermedi, ad esempio travi, profilati in acciaio o simili.
Tali elementi di supporto 18 possono essere diretti trasversalmente rispetto alle direzioni S1 e S2 di stendimento dei cavi 11, 12, 13 e su di essi possono essere posizionate più rulliere 20, 20’ allineate.
Sulla macchina freno 14, i conduttori 11 sono alimentati mediante rispettive bobine 19 disposte a monte delle rispettive coppie di cabestani 16. Anche la macchina argano 15 è provvista di relativi cabestani 21 e su ciascuno di essi viene avvolta la fune traente 12 che poi viene raccolta in un una bobina 19”.
Tale fune traente 12 ha la sua estremità saldamente collegata ad un dispositivo di rinvio 22, al quale sono collegati sul lato opposto i conduttori 11 in stendimento lungo la direzione S 1 mediante la macchina argano 15 e provenienti dalle coppie di cabestani 16 della corrispondente macchina freno 14.
La fune pilota 13 viene invece prelevata da una bobina 19’ posta a monte della macchina freno 14’ e stesa lungo la direzione S2 mediante la macchina argano 15’.
La rulliera 20, si veda in particolare fig. 2, comprende un telaio 23 che può essere fissato, mediante opportuni mezzi di collegamento 24, all’elemento di supporto 18 posizionato sul sostegno intermedio 17.
Su tale telaio 23 sono posizionati un primo carrello 25 ed un secondo carrello 25’, in particolare tali carrelli 25 e 25’ sono incernierati al telaio 23 in modo da definire rispettivi assi di rotazione A, A’, mediante ad esempio un perno di rotazione 26, 26’.
Tali carrelli 25 e 25’ sono allineati, ad esempio parallelamente ad una delle direzioni S1 o S2 di stendimento e quindi atti ad accogliere in modo adeguato uno dei cavi 11, 12, 13.
In particolare, gli assi rotazione A, A’ di tali carrelli 25, 25’ sono posizionati in prossimità di estremità 27, 27’ opposte di tale telaio 23.
A ciascuno di tali carrelli 25, 25’ viene associata almeno una coppia di ruote 28 sulle quali poggi un cavo 11, 12, 13 da stendere, in particolare ruote 28 folli incernierate ai carrelli 25, 25’, ad esempio mediante relativi perni di rotazione 29.
Tali carrelli 25, 25’ possono prevedere ad esempio una coppia di telai di supporto 30, 30’, paralleli e opportunamente sagomati tra le quali sono incernierate dette ruote 28.
In fig. 3 è illustrata una variante della presente rulliera 20’ provvista di relativo telaio 23’. In tale variante, la rulliera 20’ comprende una pluralità di coppie di carrelli 25, 25’ allineati, ad esempio tre coppie di carrelli 25, 25’ allineati lungo ad esempio le direzioni S1 o S2 di stendimento di fig. 1. E’ possibile ad esempio prevedere che lungo le ruote 28a della coppia di carrelli 25, 25’ centrali venga posizionata la fune traente 12, mentre sulle ruote 28b delle coppie di carrelli 25, 25’ laterali vengano posizionati i conduttori 11.
Tra le coppie di carrelli 25, 25’ è possibile prevedere almeno un’ulteriore ruota 31 di stendimento con funzione di messa a terra, grazie all’appoggio del cavo 11, 12, 13 realizzabile per esempio con opportune molle precaricate. Naturalmente tale ulteriore ruota 31 può essere prevista anche per la rulliera 20 di fig. 2.
Tali ruote 28, 28a, 28b sono provviste di una gola anulare 32 di sostegno dei cavi delimitata da ali 33 di contenimento ed atta a definire una superficie di contatto e scorrimento di almeno uno di detti cavi 11, 12, 13.
Tale gola anulare 32 di sostegno è realizzata mediante un materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA), ad esempio poliammide PA66 rinforzata con fibra di vetro, nel caso il cavo sostenuto sia un conduttore 11, o 13, mentre è realizzata in materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJ250, nel caso il cavo sostenuto sia una fune traente 12.
Il materiale poliammidico rinforzato con fibra di vetro , utilizzabile sulle ruote dove scorrono i conduttori, si è rivelato particolarmente resistente ed atto a sopportare anche alte velocità di rotazione della ruota 28, 28a, 28b, consentendo pertanto di avere un adeguato supporto del conduttore 11, o 13, anche per prolungati periodi di utilizzo della rulliera 20 o 20’.
Preferibilmente, tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) è rinforzato con una percentuale in fibra di vetro variabile tra il 20% e il 40% in peso e preferibilmente pari a circa il 30%.
Il materiale metallico ad elevata durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250, utilizzabile sulle rulliere multiple unicamente sulle ruote centrali dove scorrono le funi traenti, caratterizzate da superficie irregolare e fortemente abrasiva, si è rivelato particolarmente resistente ed atto a sopportare anche alte velocità di rotazione della ruota 28a, consentendo pertanto di avere un adeguato supporto della fune traente 12, anche per prolungati periodi di utilizzo della rulliera 20 o 20’.
Allo scopo di consentirne l’eventuale sostituzione, tale gola anulare 32 di tali ruote 28, 28a, 28b è formata o ricoperta da una pluralità di settori 34 intercambiabili che abbracciano e vengono fissati in modo amovibile alla ruota 28, 28a, 28b. Tali settori 34 sono realizzati in tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro, oppure in tale materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJ250.
Tali settori 34 intercambiabili possono quindi essere fissati alla superficie circolare della ruota 28, 28a, 28b mediante qualsiasi adatto elemento di fissaggio amovibile, quali viti, bulloni o altro, e possono prevedere a tale scopo fori passanti 35 atti ad accogliere tali elementi di fissaggio amovibili. L’intercambiabilità dei settori 34 eventualmente usurati, mediante semplici operazioni di rimozione degli elementi amovibili di fissaggio e sostituzioni degli stessi, permette un’estrema flessibilità di utilizzo delle rulliere 20, 20’ e la possibilità di utilizzarle sempre con la migliore superficie possibile. Tale fatto migliora l’efficienza delle rulliere 20, 20’ e riduce le possibilità di apportare, sul manto esterno del cavo 11, 12, 13, in particolare i conduttori 11 e più in particolare per conduttori del tipo HTLS, eventuali tracce di abrasione o di schiacciamento derivanti da una superficie non perfettamente liscia ed omogenea.
In particolare, una configurazione particolarmente comoda e che consente una sostituzione rapida dei settori intercambiabili può prevedere due settori intercambiabili 34 di forma semicircolare che, una volta assemblati alla ruota 38, formano detta gola anulare 32. Naturalmente, sarebbe comunque possibile prevedere anche un diverso numero di setori intercambiabili 34.
Nella rulliera 20’ multipla, è possibile prevedere che le gole anulari 32 delle ruote 28a di detta coppia di carrelli 25, 25’ centrali siano realizzate in tale materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJ250, mentre le gole anulari 32 delle ruote 28b delle coppie di carrelli laterali 25, 25’ che supportano rispetivi condutori 11 siano realizzate o ricoperte in tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro.
Tale configurazione si è rivelata particolarmente efficace nel caso di rulliera 20’ multipla, in quanto la coppia di carrelli 25, 25’ con ruote in tale materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perliticoferritica GJ250, sopporta meglio i carichi della fune traente 12, pertanto sulla superficie di scorrimento della gola anulare 32 non si presentano fenomeni di indentazione o impronte. Per i condutori 11 si rivelano invece maggiormente efficaci le gole anulari 32 realizzate o ricoperte in tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro, in quanto per i condutori eventuali fenomeni di indentatura e formazione di impronte sulle superfici di scorrimento sono più limitati. Tra tale coppia di carrelli 25, 25’ della rulliera 20 o della rulliera 20’ è possibile come detto prevedere almeno un ulteriore ruota 31 di stendimento con funzione di messa a terra.
Tale ruota 31 è provvista di una gola anulare realizzata o ricoperta con un materiale condutivo, quale alluminio puro o più vantaggiosamente lega di alluminio.
La presente rulliera 20 e 20’ si rivela pertanto estremamente resistente e flessibile nelle modalità di utilizzo, dal momento che le ruote 28, 28a, 28b previste nei carrelli 25, 25’ prevedono gole anulari 32 che sono formate o ricoperte, mediante ad esempio settori 34 intercambiabili, da un materiale molto resistente e anche leggero, ovvero un materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro, in caso di sostegno di conduttori, mentre sono ricoperte da materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJ250, in caso di sostegno di una fune traente.
La presente rulliera 20, 20’ vantaggiosamente può inoltre consentire l’auto allineamento dei due carrelli 25, 25’ secondo la configurazione richiesta, e permette di minimizzare gli effetti del passaggio di elementi che compongono la catena cinematica del sistema di tesatura, quali rinvìi fissi o bilanciati, ad esempio il dispositivo di rinvio 22, giunti girevoli e giunti a calza, i quali hanno sezioni materiali differenti dal fascio di conduttori, con elementi anche di dimensioni molto maggiori, e quindi che incidono sulla situazione di equilibrio della rulliera 20, 20’ sospesa.
Inoltre la presente rulliera 20 consente di mantenere le quattro ruote 28, 28a, 28b di ciascuna coppia di carrelli 25, 25’ rulli sempre in contatto, grazie all’auto allineamento, con i cavi 11, 12, 13, mentre la rulliera 20’ con più coppie di carrelli 25, 25’ affiancati multipli si comporta di fatto come una carrucola, dove l’angolo di contatto, e quindi il numero di ruote 28a, 28b in contatto con i cavi 11, 12, 13, può variare in funzione della configurazione geometrica del conduttore stesso in campata.
Altro aspetto di notevole vantaggio della presente rulliera 20, 20’ è il contenimento dei pesi a valori di molto minori rispetto ad una carrucola di equivalente diametro, si vedano ad esempio la carrucola semplice 36 di fig.
6a, oppure la carrucola multipla 36’ di fig. 7a.
Le rulliere 20 e 20’, si vedano anche fig. 6 e fig. 7, se confrontate rispettivamente con tali carrucole 36 e 36’, presentano pesi e ingombri minori, maggiore facilità logistica di spostamento e di montaggio, ma anche e soprattutto una posizione del baricentro B 1 , B 1 molto più vicina al cavo 11, 12, 13 steso e tesato rispetto ai baricentri B2, B2’ delle carrucole 36, 36’ tradizionali.
La rulliera 20, 20’ secondo il trovato è inoltre molto vantaggiosa, come accennato, in caso di stendimento di conduttori di tipo HTLS (High Temeprature Low Sag), ovvero conduttori di ultima generazione atti a lavorare a temperature molto più alte rispetto ad un tradizionale conduttore ACSR (da 80°C a 150-220°C) a parità di freccia in campata, ovvero sotto carico. Questi conduttori sono caratterizzati da anime in materiali non convenzionali (compositi, acciai invar o altro) e strati di conduttore caratterizzati da alluminio ricotto, quindi molto puro e molto conduttivo, oppure leghe di alluminio non convenzionali, quali alluminio-zirconio, caratterizzati da durezza superficiale molto bassa, e quindi estrema facilità di danneggiamento rispetto ai conduttori tradizionali. Ogni procedimento o dispositivo che minimizzi gli sforzi sul conduttore e che ne permetta quindi di conservare l’integrità è quindi indispensabile, e le presenti rulliere 20, 20’ si adattano vantaggiosamente ed efficacemente alle caratteristiche di tali conduttori.
I conduttori HTLS sono anche caratterizzati da rapporti di avvolgimento maggiori rispetto ad un conduttore tradizionale, passando dal tradizionale valore di 20 a 24, 28, 30 o anche più in determinati casi, quindi, a parità di diametro del conduttore, si verrebbero a rendere necessarie carrucole di diametro non disponibile in commercio, oppure realizzabili ma a fronte di pesi, dimensioni e costi non accettabili.
Quindi le presenti rulliere 20, 20’ si rivelano molto vantaggiose anche nell’utilizzo per lo stendimento di tali conduttori HTLS, poiché, tra gli altri, mediante esse è possibile realizzare elevati raggi di curvatura pur con limitati ingombri e pesi.
È chiaro che alla rulliera di stendimento di cavi fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di rulliera di stendimento di cavi, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Rulliera per lo stendimento di cavi (11, 12, 13), comprendente un telaio (23, 23’) dove sono posizionati almeno una coppia di carrelli (25, 25’) allineati parallelamente ad una direzione (SI, S2) di stendimento dei cavi (11, 12, 13) e provvisti ciascuno di almeno una coppia di ruote (28, 28a, 28b) di sostegno di un cavo (11, 12, 13) da stendere, detti carrelli (25, 25’) essendo incernierati a detto telaio (23, 23’) e ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione (A, A’) in modo da variarne l’inclinazione rispetto a detto telaio (23, 23’) e quindi da variare il raggio di curvatura del cavo (11, 12, 13) sostenuto, detta rulliera essendo caratterizzata dal fatto che dette ruote (28, 28a, 28b) sono provviste di una gola anulare (32) di sostegno dei cavi delimitata da ali (33) di contenimento ed atta a definire una superficie di contatto e scorrimento di almeno uno di detti cavi (11, 12, 13), in cui almeno detta gola anulare (32) di sostegno è realizzata o ricoperta, mediante un materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro, nel caso il cavo sostenuto è un conduttore (11, 13), oppure mediante un materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250, nel caso il cavo sostenuto è una fune traente (12).
  2. 2. Rulliera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) è rinforzato con una percentuale di fibra di vetro variabile tra il 20% e il 40% in peso e preferibilmente pari a circa il 30%.
  3. 3. Rulliera secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta gola anulare (32) di dette ruote (28, 28a, 28b) è formata o ricoperta da una pluralità di settori (34) intercambiabili realizzati in detto materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro oppure in detto materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250.
  4. 4. Rulliera secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che comprende due settori (34) intercambiabili di forma semicircolare che, una volta assemblati alla ruota (28, 28a, 28b), formano o ricoprono detta gola anulare (32).
  5. 5. Rulliera secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di coppie di carrelli (25, 25’) disposti affiancati, in cui ciascuna coppia di detti carrelli (25, 25’) è allineata parallelamente ad una direzione (S 1 , S2) di stendimento ed è atta a sostenere almeno un cavo (11, 12, 13) da tesare.
  6. 6. Rulliera secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che comprende tre oppure cinque coppie di carrelli (25, 25’) allineati, in cui le ruote (28a) della coppia di carrelli (25, 25’) centrali supportano una fune traente (12) e le ruote (28b) delle coppie di carrelli laterali (25, 25’) supportano rispettivi conduttori (11).
  7. 7. Rulliera secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che le gole anulari (32) delle ruote di detta coppia di carrelli (25, 25’) centrali sono realizzate o ricoperte mediante detto materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250, mentre le gole anulari (32) delle ruote (28b) delle coppie di carrelli laterali (25, 25’) che supportano rispettivi conduttori (11) sono realizzate o ricoperte in tale materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro.
  8. 8. Rulliera secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che comprende tra detta coppia di carrelli (25, 25’) almeno un ulteriore ruota (31) di stendimento con funzione di messa a terra provvista di una gola anulare (32) realizzata o ricoperta con un materiale conduttivo, in particolare alluminio puro o preferibilmente lega di alluminio.
  9. 9. Impianto di stendimento di cavi, comprendente almeno una macchina argano (15, 15’) ed almeno una macchina freno (14, 14’) posizionate su lati opposti rispetto ad uno o più sostegni intermedi (17), sui quali sono posizionate una o più rulliere (20, 20’) di stendimento di cavi, detta uno o più rulliere (20, 20’) comprendendo un telaio (23, 23’) dove sono posizionati almeno una coppia di carrelli (25, 25’) allineati parallelamente ad una direzione (S1, S2) di stendimento dei cavi (11, 12, 13) e provvisti ciascuno di almeno una coppia di ruote (28, 28a, 28b) di sostegno di un cavo (11, 12, 13) da stendere, detti carrelli (25, 25’) essendo incernierati a detto telaio (23, 23’) e ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione (A, A’) in modo da variarne l’inclinazione rispetto a detto telaio (23, 23’) e quindi da variare il raggio di curvatura del cavo (11, 12, 13) sostenuto, in cui dette ruote (28, 28a, 28b) sono provviste di una gola anulare (32) di sostegno dei cavi delimitata da ali (33) di contenimento ed atta a definire una superficie di contatto e scorrimento di almeno uno di detti cavi (11, 12, 13), almeno detta gola anulare (32) di sostegno essendo realizzata o ricoperta mediante un materiale tecnoplastico a base di poliammide (PA) rinforzata con fibra di vetro, nel caso il cavo sostenuto è un conduttore (11, 13), oppure mediante un materiale metallico ad alta durezza, in particolare ghisa lamellare perlitico-ferritica GJL250, nel caso il cavo sostenuto è una fune traente (12).
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