IT201800006248A1 - Dispositivo di sollevamento di un veicolo a due ruote e box comprendente detto dispositivo - Google Patents

Dispositivo di sollevamento di un veicolo a due ruote e box comprendente detto dispositivo Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“DISPOSITIVO DI SOLLEVAMENTO DI UN VEICOLO A DUE RUOTE E BOX COMPRENDENTE DETTO DISPOSITIVO”
Campo di applicazione dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce al campo dei sistemi di sollevamento di veicoli a due ruote, in particolare biciclette elettriche.
Stato della tecnica
Le biciclette elettriche risultano essere sempre più diffuse.
Uno dei fattori che frena la larga diffusione delle biciclette elettriche come mezzo di trasporto cittadino è il relativo peso che ne rende complicato appendere la bicicletta quando non in uso.
Infatti il pacco batteria può superare i 10 kg, inducendo la bicicletta a superare almeno i 20 kg, con casi in cui si superano i 30 kg, rendendo proibitivo il sollevamento in verticale della bicicletta per appenderla ad un gancio da soffitto o da parete.
Il sollevamento in verticale delle biciclette rappresenta, infatti un modo semplice e diffuso per ottimizzare lo sfruttamento di un locale adibito a box auto o cantina.
Un altro fattore che limita la diffusione di tali biciclette è il costo che fortunatamente continua a scendere gradualmente grazie allo sviluppo di nuove batterie. Le batterie infatti impattano non solo sul peso, ma anche sul costo delle biciclette elettriche. Cosicché il costo delle biciclette elettriche risulta essere ancora relativamente elevato rispetto alle biciclette tradizionali.
Un altro fattore che frena la diffusione delle biciclette elettriche è rappresentato dai furti delle stesse che condizionano molto le abitudini dei possessori.
Nell’ipotesi di realizzazione di box per il parcheggio di biciclette elettriche questi box occuperebbero molto spazio in quanto devono avere una lunghezza maggiore alla lunghezza di una bicicletta elettrica.
Se non specificatamente escluso nella descrizione di dettaglio che segue, quanto descritto nel presente capitolo è da considerarsi come parte integrante della descrizione di dettaglio.
Sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di semplificare il sollevamento, in particolare in verticale, di un veicolo a due ruote, in particolare una bicicletta elettrica avente peso superiore a 20 kg.
L’idea di base della presente invenzione è quella di realizzare una rampa inclinata avente una superficie superiore, destinata a supportare una ruota anteriore di un veicolo a due ruote, da cui emerge una superficie laterale di una pluralità di rulli allineati secondo uno sviluppo longitudinale della rampa ed aventi rispettivi assi di rotazione reciprocamente paralleli e perpendicolari ad un asse di sviluppo longitudinale della rampa. Pertanto, gli assi di rotazione dei rulli giacciono in un piano circa parallelo con detta superficie superiore della rampa.
In altre parole, un piano tangente operativamente superiormente alla superficie esterna della pluralità di rulli concorre a definire almeno una porzione della superficie superiore della rampa, su cui è destinato ad appoggiarsi il veicolo a due ruote.
Un gancio è solidale ad un carrello che scorre su una guida circa verticale avente un asse di sviluppo incidente con l’asse di sviluppo della rampa a formare un angolo circa ottuso.
Quando si desidera appendere il veicolo a due ruote è sufficiente indurre la ruota anteriore a percorre la rampa in salita e a ruotare il manubrio brevemente per consentire alla ruota anteriore di accogliere il gancio tra i raggi della ruota anteriore.
Una volta che il gancio è tra i raggi, la ruota anteriore del veicolo non è più libera di ruotare intorno al proprio asse per l’interferenza del gancio con i relativi raggi, ciononostante la pluralità di rulli consente alla ruota di scivolare indietro senza ruotare intorno al proprio asse di rotazione per effetto della forza peso agente sul veicolo disposto sulla rampa inclinata, fintanto che il gancio non entra in contatto con il cerchione del veicolo.
Il carrello mobile, a cui è fissato il gancio, sollevandosi porta la ruota anteriore a contattare il carrello stesso e successivamente a sollevarsi.
Durante questa operazione, la pluralità di rulli consente alla ruota anteriore di ruotare in senso opposto al suo avanzamento, mentre il veicolo avanza per effetto del sollevamento del carrello.
Il carrello può essere azionato in molti modi, ad esempio mediante un argano manuale oppure mediante un motore elettrico.
Vantaggiosamente, l’intera procedura può essere eseguita da una persona da sola, cioè senza l’aiuto di altre persone e senza che questa abbia particolare prestanza fisica.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, il sollevamento del carrello è realizzato sfruttando la medesima tecnologia in uso per gli avvolgibili quali tapparelle e serrande. In particolare, un asse è disposto superiormente al carrello ed è collegato al carrello mediante una cinghia. Una rotazione di detto asse su se stesso induce la cinghia ad avvolgersi sull’asse inducendo conseguentemente il sollevamento del carrello.
Ciononostante, possono essere adoperati altri sistemi di azionamento in scorrimento del carrello.
Secondo un’altra variante preferita dell’invenzione, il dispositivo è alloggiato in un box chiuso, dimensionato per contenere un solo dispositivo di sollevamento. Detto box può essere realizzato in materiale metallico e dotato di serratura oltre che di elementi di chiusura anti-effrazione in sé noti.
Grazie alla presente invenzione, le dimensioni in pianta del box possono essere estremamente limitate, consentendo l’installazione del box su strada pubblica e comunque all’aperto, limitando il rischio di furto del veicolo.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, il box ha una porta di altezza appena sufficiente al passaggio di una bicicletta da adulto. Infatti, il dispositivo di sollevamento non necessita che il conducente del veicolo entri nel box, questi deve essere solo in grado di accompagnare il veicolo lungo la rampa e di permettere al gancio di afferrare la ruota anteriore azionando il manubrio.
Vantaggiosamente, il fatto di poter limitare l’altezza della porta consente di evitare che il conducente abbia un contatto diretto con organi meccanici ed eventualmente elettrici.
Vantaggiosamente, una porta di accesso bassa consente di realizzare un tetto del box inclinato, utile all’installazione di un pannello fotovoltaico. Il pannello fotovoltaico, infatti può essere utile all’alimentazione del motore di sollevamento del carrello, e/o a comandare l’apertura del box stesso mediante una serratura elettrica e/o a ricaricare le batterie delle biciclette elettriche. Il box inoltre, può essere dotato di opportuni dispositivi elettronici che gli consentano di dialogare con un server remoto, che abilita o meno l’apertura della porta di accesso.
Le rivendicazioni descrivono varianti preferite dell’invenzione, formando parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa (e di sue varianti) e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:
la figura 1 mostra un box a pareti asportate in cui è alloggiato un esempio di dispositivo di sollevamento secondo la presente invenzione;
la figura 2 mostra una prima fase di aggancio di un veicolo a due ruote al dispositivo di sollevamento di figura 1, mentre la figura 2a mostra una seconda e successiva fase di trazione del veicolo a due ruote, prima che inizi il relativo sollevamento;
la figura 3 mostra una fase finale di sollevamento del veicolo a due ruote secondo l’esempio delle precedenti figure 1 e 2;
la figura 4 mostra una porzione in esploso del dispositivo di sollevamento delle figure precedenti;
la figura 5 mostra un esempio realizzativo di un box per alloggiare un dispositivo di sollevamento secondo le figure precedenti in relazione ad un utilizzatore adulto; la figura 6 mostra una infrastruttura di comunicazione in cui detto box è inserito per autorizzare un accesso allo stesso box.
Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
Nell’ambito della presente descrizione il termine “secondo” componente non implica la presenza di un “primo” componente. Tali termini sono infatti adoperati come etichette per migliorare la chiarezza e non vanno intesi in modo limitativo.
Gli elementi e le caratteristiche illustrate nelle diverse forme di realizzazione preferite, inclusi i disegni, possono essere combinati tra loro senza peraltro uscire dall’ambito di protezione della presente domanda come descritta di seguito.
Descrizione di dettaglio di esempi di realizzazione
La figura 1 riporta un esempio preferito di dispositivo di sollevamento S di un veicolo a due ruote BC (mostrato nelle figure 2, 2a e 3).
Esso comprendente è inserito in box, ma non è assolutamente necessario, in quanto può essere installato in modo libero in un ambiente destinato ad accogliere veicoli.
Il dispositivo di sollevamento comprende una rampa R inclinata definente un primo asse di sviluppo longitudinale SL1 ed una superficie superiore SS destinata a supportare almeno la ruota anteriore FWE del veicolo a due ruote da sollevare e appendere.
Almeno per una porzione della rampa, secondo il suddetto primo asse di sviluppo longitudinale emerge una superficie laterale di una pluralità di rulli RL girevolmente associati con detta rampa, aventi rispettivi assi di rotazione perpendicolari con detto sviluppo longitudinale SL1 e definenti un piano circa parallelo con detta superficie superiore SS della rampa R.
I rulli possono sostituire una porzione della superficie superiore della rampa oppure possono emergere attraverso opportune aperture in essa ricavate.
Inoltre, la moltitudine di rulli è posizionata operativamente sotto il gancio H descritto di seguito e circa prossimale con la guida G a cui il gancio è operativamente associato.
L’intera superficie superiore della rampa può essere definita dalla moltitudine di rulli.
Il dispositivo comprende, inoltre, un gancio H solidale ad un carrello TR scorrevolmente associato ad una guida G circa verticale, quando operativa, definente un secondo asse di sviluppo longitudinale SL2 incidente con detto primo asse di sviluppo SL1 della rampa a formare un angolo ottuso.
Il numero ed il posizionamento dei rulli può essere opportunamente scelto dal tecnico del ramo sulla base dei diametri delle ruote di veicoli a due ruote considerati destinatari del dispositivo oggetto della presente invenzione.
E’ di tutta evidenza che i diametri delle ruote di veicoli a due ruote possono essere estremamente variabili, ciononostante si può considerare che i diametri da 18 a 28 pollici rappresentano oltre il 90% dei possibili veicoli sospendibili mediante il presente dispositivo.
Quando il gancio è in posizione prossimale alla rampa, posizione corrispondente alle figure 1 e 2, si preferisce che esso risulti disposto superiormente all’asse della ruota fissato alla forcella. Questo fatto, facilità l’operazione di aggancio della ruota anteriore per l’utente per ché questi ha migliore visibilità, ed aumenta anche il braccio della leva che si oppone al coricamento laterale della bicicletta.
Ciò vantaggiosamente consente di avere un gancio appena arcuato, cioè quasi longilineo che semplifica ulteriormente l’operazione di aggancio della ruota anteriore.
Cosicché, il gancio H comprende un elemento longilineo fissato al detto carrello TR mediante un braccio B, giacente in un piano circa parallelo ad un piano di sollevamento individuato da detti primo e secondo asse di sviluppo SL1, SL2, ed il gancio H è disposto circa perpendicolare a detto piano di sollevamento.
Anche la lunghezza del braccio B deve essere commisurata al massimo diametro ammissibile per la ruota anteriore.
Si tratta di dimensionamenti che si basano sul bilancio delle probabilità similmente al dimensionamento di un sedile di un’automobile in base ai possibili utilizzatori. Secondo una variante preferita dell’invenzione, il gancio definisce una forma di V più o meno aperta con il vertice della V che punta verso l’asse della ruota anteriore “media” del veicolo a due ruote. Anche in questo caso, l’orientazione del gancio dipende dalla posizione del carrello quando è in condizione di fine corsa, prossimale alla rampa.
Preferibilmente, almeno una porzione della rampa comprende una coppia di piastre laterali ATT che emergono da detta superficie superiore SS di almeno una porzione di detta rampa, in modo che una sezione trasversale della stessa porzione della rampa definisce una U o V, che costituisce un invito o guida per la ruota anteriore del veicolo a due ruote, mentre l’utente spinge lo stesso veicolo lungo la rampa fino ad agganciare la ruota anteriore al gancio H. Una volta eseguita questa operazione la ruota resta in contatto con il gancio per via della forza peso che agendo sul veicolo a due ruote, lo porta indietro lungo la rampa inclinata.
Quando il carrello inizia a sollevarsi, lungo la relativa guida G, la ruota anteriore è indotta a girare nel senso di arretramento del veicolo, mentre il veicolo stesso avanza fino a che la ruota anteriore del veicolo entra in contatto con il carrello. Tale fase della procedura di sollevamento è mostrata chiaramente nella figura 2a.
In altre parole, la ruota anteriore gira nel verso di arretramento mentre il veicolo avanza. Ciò è reso possibile dalla presenza dei rulli RL.
Si prevede una inclinazione di pochi gradi per ottenere questo risultato tecnico, ad esempio, 3 – 5° gradi di inclinazione sono considerati sufficienti allo scopo, ma possono essere scelte inclinazioni maggiori a seconda delle circostanze.
Il carrello TR è movimentato lungo detta guida G mediante un dispositivo di movimentazione comprendente una puleggia PLY girevolmente associata alla guida G direttamente o indirettamente. In altre parole, in relazione al tipo di installazione, la stessa guida può sopportare l’asse SH della puleggia, oppure sia la guida che l’asse della puleggia sono associati ad una medesima parete, pertanto, l’associazione tra puleggia e guida è indiretta.
La guida ha un primo estremo prossimale con la rampa ed un estremo opposto distale rispetto alla rampa.
La puleggia è associata alla guida in modo che una superficie anulare della stessa puleggia è circa tangente con l’asse di sviluppo SL2 della guida in prossimità del secondo estremo.
Sulla puleggia è avvolta una cinghia BLT avente un estremo collegato col carrello TR. Cosicché l’avvolgimento e lo srotolamento della cinghia determina rispettivamente il sollevamento e l’abbassamento del carrello TR lungo la guida.
Preferibilmente, l’albero SH di rotazione della puleggia è perpendicolare con il suddetto piano di sollevamento.
Ciò risulta vantaggioso quando, come descritto in seguito, il tetto del box in cui è disposto il dispositivo di sollevamento S è operativamente inclinato.
Ciononostante, l’albero di rotazione della puleggia può essere orientato in qualsiasi modo purché restando operativamente parallelo al piano di appoggio della rampa, cioè al suolo.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, il dispositivo di movimentazione comprende un motore elettrico (non mostrato) od un argano manuale associato operativamente a detta puleggia per indurla a ruotare intorno a detto relativo asse di rotazione.
Il motore elettrico è preferibilmente calettato direttamente sull’albero SH della puleggia.
Tale tipo di motore è facilmente reperibile sul mercato, in quanto ampiamente adoperato nell’ambito degli avvolgibili. Secondo una aspetto preferito dell’invenzione, il sistema di sospensione è alloggiato in un box chiuso BX per alloggiare e custodire un veicolo a due ruote BC, soprattutto quando il veicolo a due ruote è particolarmente costoso, quale ad esempio una bicicletta elettrica oppure una bicicletta da corsa od una mountain bike di pregevole fattura.
Il box comprende evidentemente almeno una porta apribile D per introdurre un veicolo a due ruote.
Preferibilmente, il box è dimensionato per accogliere un solo dispositivo di sollevamento S ed un solo veicolo a due ruote alla volta.
Il box ha preferibilmente una pianta rettangolare con almeno tre o quattro pareti perimetrali a due a due contigue ed in cui detta guida è associata ad una prima parete RW che potrebbe anche non appartenere al box.
Ad esempio, il box potrebbe essere affisso ad una parete di un edificio, pertanto la parete di fondo RW potrebbe essere eliminata, in quanto non necessaria.
Una seconda parete FW opposta alla prima parete ha operativamente una altezza inferiore di detta prima parete, cosicché il tetto WU che unisce la prima e seconda parete, risulta inclinato in modo operativamente discendente verso detta seconda parete.
Anche in questo caso, se la prima parete non appartiene al box, il tetto può essere supportato dalle pareti laterali LW restando invariato lo schema costruttivo.
La porta D di accesso al box ha preferibilmente una altezza strettamente sufficiente al passaggio di veicoli a due ruote BC ed è dotata di una serratura elettrica L.
Anche in questo caso, l’altezza della porta può essere definita sulla base di un bilancio delle probabilità, benché il veicolo a due ruote sia estraneo all’oggetto della presente invenzione.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, l’apertura della porta è a destra, cioè all’opposto rispetto a quanto mostrato nelle figure.
Tale scelta dipende dal fatto di aver osservato che i veicoli a due ruote, se dotati di cavalletto, questo è sempre posizionato a sinistra per non interferire con la corona della trasmissione.
L’apertura a destra della porta, evita al conducente di dover girare attorno al veicolo per chiudere il cavalletto prima di iniziare la procedura di sollevamento.
Pertanto, la porta D di accesso è ricavata nella seconda parete ed è dotata di una serratura elettrica L, mentre, preferibilmente, al tetto inclinato è associato un pannello fotovoltaico PH per ricaricare una batteria di accumulo (non mostrata) disposta per alimentare almeno la serratura elettrica, e/o il motore elettrico associato all’albero SH della puleggia PLY e/o ricaricare le batterie delle biciclette elettriche.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, all’interno del box è alloggiata almeno una presa di corrente sia in alternata che eventualmente anche in continua per ricaricare la batteria di un veicolo a due ruote elettrico durante la relativa custodia nel box.
A tale scopo, può essere previsto un convertitore di tensione con uscita regolabile.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, il box è dotato di mezzi di elaborazione comprendenti mezzi di comunicazione, ad esempio GSM e derivati (3G, 4G, etc.) configurati per comunicare con un server remoto SVR, così come mostrato in figura 6 e per comandare lo sblocco (apertura) della serratura elettrica L quando un utente è preventivamente autorizzato da detto server remoto.
L’utente, può pertanto comunicare con il server mediante un’apposita APP installata sul proprio smartphone SMP, richiedendo l’apertura della porta, per inserire o prelevare il proprio veicolo a due ruote ed il server comunica con l’unità di elaborazione del box.
Preferibilmente, il procedimento di autenticazione dell’utente presso il server può essere in sé noto, per esempio del tipo adoperato per la sottoscrizione di servizi bancari. In questo modo, l’autorizzazione al prelievo del veicolo è rilasciata solo quando l’utente richiedente ha effettivamente diritto a farlo.
Il box può essere realizzato in materiale robusto, quale acciaio, e la porta può essere dotata di accorgimenti tali da contrastare un accesso fraudolento allo stesso box.
Inoltre, secondo una variante preferita dell’invenzione, i comandi BT di attivazione del motore elettrico associato alla puleggia sono coperti dalla stessa porta D, in modo da renderne impossibile l’accesso fintanto che la porta è chiusa.
Preferibilmente, l’altezza della porta è tale da consentire strettamente il passaggio del manubrio/sella di un veicolo a due ruote. Questo rende difficoltoso l’ingresso nel box per l’utente PR, così come mostrato in figura 5, evitando il contatto diretto con gli organi meccanici e/o elettrici in esso disposti.
Nella stessa figura 5 la posizione del veicolo a due ruote è schematizzato mediante tratteggio sulla parete laterale a vista.
La figura 4 mostra un dettaglio del carrello TR e della relativa guida G.
Si nota che la guida è realizzata mediante un elemento longilineo che impedisce al carrello la rotazione attorno all’asse di sviluppo SL2 della guida.
Preferibilmente, la guida è realizzata mediante un elemento scatolare avente sezione circa a forma di C.
Il carrello, anch’esso di forma longilinea comprende almeno una coppia di pattini PT1 e PT2, disposti in estremi opposti del carrello, atti ad inserirsi nella guida e a scorrervi all’interno, impendendo ai pattini di disinnestarsi dalla guida secondo qualsiasi direzione radiale rispetto all’asse di sviluppo SL2 della guida.
Cosicché risulta possibile disassociare il carrello dalla guida soltanto mediante un movimento reciproco assiale.
Il braccio B è associato al carrello in un estremo dello stesso, ciononostante, esso può essere associato anche in una posizione centrale dello stesso.
Dal momento che sono noti attuatori telescopici pneumatici e/o idraulici, il dispositivo di movimentazione oggetto della presente invenzione può anche consistere in un attuatore telescopico associato alla guida G.
Il montante telescopico dell’attuatore può definire una guida e pertanto, il braccio B può essere direttamente associato al montante telescopico dell’attuatore.
Sono possibili varianti realizzative all'esempio non limitativo descritto, senza per altro uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione, comprendendo tutte le realizzazioni equivalenti per un tecnico del ramo, al contenuto delle rivendicazioni.
Dalla descrizione sopra riportata il tecnico del ramo è in grado di realizzare l’oggetto dell’invenzione senza introdurre ulteriori dettagli costruttivi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sollevamento (S) di un veicolo a due (BC) ruote comprendente - una rampa (R) inclinata definente un primo asse di sviluppo longitudinale (SL1) ed una superficie superiore (SS) e per almeno una porzione di detto primo asse di sviluppo longitudinale emerge una superficie laterale di una pluralità di rulli (RL) girevolmente associati con detta rampa, aventi rispettivi assi di rotazione perpendicolari con detto sviluppo longitudinale (SL1) e definenti un piano circa parallelo con detta superficie superiore (SS) della rampa; - un gancio (H) solidale ad un carrello (TR) scorrevolmente associato ad una guida (G) circa verticale definente un secondo asse di sviluppo longitudinale (SL2) incidente con detto primo asse di sviluppo (SL1) della rampa a formare un angolo ottuso.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto gancio (H) comprende un elemento longilineo fissato a detto carrello (TR) mediante un braccio (B), in cui detto braccio risulta giacente in un piano circa parallelo ad un piano di sollevamento individuato da detti primo e secondo asse di sviluppo (SL1, SL2), ed in cui detto gancio (H) è disposto circa perpendicolare a detto piano di sollevamento.
  3. 3. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 1 o 2, in cui almeno una porzione di detta rampa comprende una coppia di piastre laterali (ATT) che emergono da detta superficie superiore (SS) di almeno una porzione di detta rampa, in modo che una sezione trasversale di detta porzione di detta rampa definisce una U o V di invito per una ruota anteriore di detto veicolo a due ruote.
  4. 4. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 1 – 3, in cui detto carrello (TR) è movimentato lungo detta guida (G) mediante un dispositivo di movimentazione comprendente una puleggia (PLY) girevolmente associata a detta guida (G) direttamente o indirettamente, disposta in prossimità di un secondo estremo di detta guida, opposto ad un primo estremo di detta guida prossimale a detta rampa, in modo che una superficie anulare della puleggia è circa tangente con detta secondo asse di sviluppo (SL2) in posizione prossimale a detto secondo estremo ed in cui su detta puleggia è avvolta una cinghia (BLT) avente un estremo collegato con detto carrello (TR).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detto dispositivo di movimentazione comprende un motore elettrico od un argano manuale operativamente associato a detta puleggia per indurla a ruotare intorno a detto relativo asse di rotazione.
  6. 6. Box chiuso (BX) per alloggiare un veicolo a due ruote (BC) comprendente - almeno una porta apribile (D) per introdurre un veicolo a due ruote ed - un dispositivo di sollevamento (S) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 1 – 5.
  7. 7. Box secondo la rivendicazione 6, in cui detto box ha una pianta rettangolare con almeno quattro pareti perimetrali a due a due contigue ed in cui detta guida è associata ad una prima parete (RW) ed una seconda parete (FW) opposta a detta prima parete ha operativamente una altezza inferiore di detta prima parete, ed in cui detto box comprende un tetto (WU) che unisce dette prima e seconda parete, inclinato in modo operativamente discendente verso detta seconda parete.
  8. 8. Box secondo la rivendicazione 6 o 7, comprendente una porta (D) di accesso al box avente una altezza strettamente sufficiente al passaggio di veicoli a due ruote e dotata di una serratura elettrica (L).
  9. 9. Box secondo la rivendicazione 7, comprendente una porta (D) di accesso ricavata in detta seconda parete, dotata di una serratura elettrica (L), ed in cui su detto tetto inclinato è associato un pannello fotovoltaico di ricarica di una batteria di accumulo disposta per alimentare detta serratura elettrica, e/o detto motore elettrico e/o ricaricare le batterie delle biciclette elettriche.
  10. 10. Box secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti 6 – 9, ulteriormente comprendente mezzi di elaborazione comprendenti mezzi di comunicazione configurati per comunicare con un server remoto (SRV) e per comandare una apertura di detta serratura elettrica (L) quando un utente è preventivamente autorizzato da detto server remoto.
IT102018000006248A 2018-06-12 2018-06-12 Dispositivo di sollevamento di un veicolo a due ruote e box comprendente detto dispositivo IT201800006248A1 (it)

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