IT201800005782A1 - Sistema di vinificazione multi-piano - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di Brevetto per Invenzione avente per titolo: “SISTEMA DI VINIFICAZIONE MULTI-PIANO”
DESCRIZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un sistema di vinificazione disposto su più piani, ciascuno dei quali è deputato ad una serie di lavorazioni attraverso attrezzature e processi ad hoc.
L’invenzione si inserisce, pertanto, nel settore delle cantine per la produzione e lo stoccaggio dei vini le quali, negli ultimi tempi, sono sempre più orientate alla massimizzazione degli spazi e alla razionale organizzazione dei macchinari, con risvolti positivi anche in termini di abbattimento dei rischi di contaminazione e degenerazione del prodotto.
A tale scopo sono già noti alcuni esempi di cantine che prevedono una suddivisione su più livelli delle attrezzature e delle relative fasi del processo produttivo, ossia collocate verticalmente su più piani.
Si vedano ad esempio i documenti anteriori WO 2006/079987 e WO 2017/153641, i quali mostrano entrambi una cantina circolare realizzata su una pluralità di piani e schiere di serbatoi collocati radialmente su uno o più di detti piani della cantina.
Tali due esempi rappresentano un miglioramento nello sfruttamento degli spazi della cantina rispetto allo stato della tecnica ad essi precedente; tuttavia ambedue difettano nella possibilità di automatizzare e controllare l’intero processo produttivo in maniera rapida e sicura, costringendo ad un continuo spostamento da un piano all’altro per seguire le varie fasi di lavorazione.
Scopo della presente invenzione è di ovviare a tal genere di inconvenienti delle cantine dell’arte nota, prevedendo un sistema di vinificazione suddiviso su più piani (da qui in avanti abbreviato in “cantina multi-piano”) che permette di razionalizzare e controllare l’intero processo produttivo in maniera agevole e con riduzione dei tempi di lavorazione e dei rischi per il personale.
Ulteriore scopo, almeno di alcune varianti dell’invenzione, è quello di indicare mezzi per la lavorazione dell’uva e dei suoi prodotti con criteri che permettano di esprimere al meglio le potenzialità dei processi naturali di trasformazione e ridurre l’impiego di prodotti chimici enologici e di sanitizzazione di tali mezzi.
Altro scopo, almeno di alcune varianti dell’invenzione, consiste nell’individuare mezzi per mantenere un elevato standard di sicurezza ed igiene nell’intera cantina multi-piano, evitando contaminazioni ed alterazioni del prodotto.
Questi ed altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con una cantina multi-piano conforme al dettato della rivendicazione 1.
Altri scopi possono essere inoltre ottenuti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di esecuzione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- la fig. 1 mostra la cantina multi-piano secondo l’invenzione, in accordo ad una vista prospettica dall’alto sezionata;
- la fig. 2 è una vista in sezione laterale della cantina multi-piano secondo l’invenzione;
- la fig.3 mostra il piano intermedio della cantina multi-piano secondo l’invenzione, in accordo ad una vista prospettica dall’alto;
- la fig.4 è una vista schematica in pianta di quanto mostrato in fig.3; - la fig. 5 mostra la cantina multi-piano secondo l’invenzione, in accordo ad una vista in sezione prospettica laterale;
- la fig.6 è una vista schematica in pianta del piano terra della cantina multi-piano secondo l’invenzione.
Si descrivono ora le caratteristiche di una variante preferita della cantina multi-piano secondo l’invenzione, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure. Si precisa che le suddette figure, pur se schematiche, riproducono gli elementi dell’invenzione secondo proporzioni tra le loro dimensioni ed orientamenti spaziali che sono compatibili con una possibile forma esecutiva.
Come visibile dalle figg. 1 e 2, la cantina multi-piano oggetto della presente invenzione comprende almeno tre piani: nelle figure allegate e nella descrizione che segue, tali piani sono esattamente in numero di tre, collocati verticalmente l’uno sopra l’altro e identificati, a partire dal piano più alto in cui avvengono le fasi inziali del processo produttivo per finire al piano più basso in cui vengono effettuate le fasi terminali, rispettivamente con i riferimenti P2, P1 e P0; è tuttavia possibile prevedere varianti della cantina multi-piano comprendente più di tre piani, ad esempio con l’aggiunta di uno o più livelli inferiori per la collocazione di fermentatori, botti e serbatoi di stoccaggio del vino.
Preliminarmente alla descrizione dettagliata dell’invenzione, è utile sintetizzare le fasi di un procedimento di vinificazione standard, certamente notorie al tecnico del settore cui il brevetto si rivolge ma qui funzionali per una più snella comprensione della trattazione che segue.
Successivamente alla raccolta dei grappoli d’uva, il tipico procedimento di vinificazione comprende almeno la seguente sequenza di fasi:
a) selezione dei grappoli d’uva, atta ad eliminare quelli rovinati; b) diraspatura, ossia l’avulsione del raspo dagli acini;
c) cernita degli acini, con esclusione dal processo di quelli rotti o attaccati da muffe;
d) pigiatura degli acini selezionati con ottenimento di una parte liquida (mosto) e di residui solidi (bucce e vinacce);
e) fermentazione alcolica (nota anche come macerazione) in appositi serbatoi fermentatori dove viene collocato il prodotto della pigiatura;
f) svinatura (o sgrondatura), per separare il vino dai residui solidi (vinacce e bucce);
g) pressatura delle vinacce per l’ottenimento di ulteriore parte liquida; h) rimozione delle vinacce esauste.
Gli appena citati passi (effettuati con tempistiche e modalità peculiari a seconda della qualità e tipologia di vino da ottenere), sono quelli tipicamente adottati in un trattamento di vinificazione per la produzione di vino rosso o rosato, caratterizzato dalla presenza della fase di macerazione in cui il mosto viene a contatto con le bucce e le vinacce che gli conferiscono il caratteristico colore.
Preferibilmente, in detta fase di macerazione, nei serbatoi fermentatori viene ulteriormente attuata una periodica operazione di follatura per evitare la stratificazione in alto delle vinacce, rompendo il cd. cappello che provocherebbe un indesiderato processo di ossidazione e acidificazione del mosto.
Nel caso di un trattamento di vinificazione per l’ottenimento di vino bianco, tale sequenza di passi differisce soprattutto per la mancanza della fase di macerazione, prevedendo dopo la fase di pigiatura direttamente l’invio in pressa per la svinatura o sgrondatura (separazione del vino dalle vinacce) e la successiva fermentazione alcolica del solo mosto, seguita poi dalla pressatura delle vinacce per l’ottenimento di ulteriore vino e dalla rimozione di tali vinacce esauste.
In caso di processo produttivo finalizzato all’ottenimento di vino bianco attraverso la cantina multi-piano oggetto dell’invenzione, il pigiato passa direttamente dal piano P2 al piano P0, bypassando il piano P1; al contrario, in un processo di vinificazione per la produzione di vino rosso, l’uva percorre in sequenza tutti i piani della cantina multi-piano, compreso il piano intermedio P1 dove avviene la fase di fermentazione alcolica.
Poiché più generale, da qui in poi si descriveranno pertanto le caratteristiche ed il funzionamento della cantina multi-piano nella sua fruibilità globale, ossia quando impiegata per il processo produttivo di vino rosso.
Il piano superiore P2 è predisposto per la ricezione dei quantitativi di grappoli d’uva raccolti e per lo svolgimento delle prime fasi di lavorazione, attraverso apposite attrezzature (non mostrate in figura).
Dette attrezzature consistono, a titolo esemplificativo e non limitativo, in nastri di selezione dei grappoli, macchine diraspatrici, tavoli vibranti per la cernita automatica degli acini, con idonei nastri trasportatori intercalati tra un’attrezzatura e la successiva.
Effettuate tali fasi di selezione, diraspatura e cernita, il piano superiore P2 è ulteriormente provvisto di mezzi per lo svolgimento della fase di pigiatura, mediante macchina pigiatrice (ad esempio una pigiatrice a rulli per uva diraspata).
Le attrezzature appena citate trovano collocazione sul piano superiore P2, secondo una disposizione non obbligatoria ma finalizzata all’organizzazione razionale degli spazi e alla giusta sequenza delle lavorazioni: ai fini della presente invenzione, la caratteristica fondamentale è che tali attrezzature non occupino la zona centrale di tale piano superiore P2, dove è invece realizzata un’apertura passante A2 verso il sottostante piano intermedio P1. E’ tuttavia anche possibile una variante dell’invenzione in cui la sola macchina pigiatrice sia collocata esattamente sopra detta apertura passante A2.
Attraverso tale apertura passante A2, sostanzialmente realizzata nel solaio di detto piano superiore P2, il prodotto ottenuto dalla fase di pigiatura viene trasferito al sottostante piano intermedio P1 per le successive fasi del processo di vinificazione.
Come mostrato in fig. 2, tale apertura passante A2 (opportunamente provvista di una griglia di protezione G2 per evitare cadute del personale) è munita di una bocca di accesso B2 in comunicazione con un nastro trasportatore NSP, fungente da scivolo per il pigiato.
In altre parole, detto nastro trasportatore NSP è configurato di guisa di piano inclinato, sviluppantesi secondo una direzione centrifuga che parte da detta apertura passante A2 e prosegue longitudinalmente verso zone perimetrali del piano intermedio P1 della cantina multi-piano.
Tale nastro trasportatore NSP è suscettibile di ruotare completamente attorno ad un asse di rotazione coincidente sostanzialmente con la bocca di accesso B2 dell’apertura passante A2; nel suo movimento di rotazione a 360°, esso è preferibilmente coadiuvato da una rotaia R2, convenientemente fissata al soffitto del piano intermedio P1 e atta a sorreggere in maniera girevole l’estremità di detto nastro trasportare NSP.
L’estremità libera di detto nastro trasportatore NSP è provvista di un braccio di scarico NSP.1, ruotabile per il trasferimento del pigiato verso i serbatoi fermentatori SFE, SFI.
Il prodotto della pigiatura è direzionato all’interno di detti serbatoi fermentatori SFE, SFI per caduta a gravità, tramite l’ausilio di detto nastro trasportatore NSP e relativo braccio di scarico NSP.1, senza necessità di impiegare pompe, sì da seguire i più moderni ed ecologici criteri di vinificazione di tipo biodinamico.
Tali serbatoi fermentatori SFE, SFI (da ora in poi abbreviati in “serbatoi SFE, SFI”) sono disposti circolarmente sul piano intermedio P1, in posizione tale da poter essere tutti raggiunti dal braccio di scarico NSP.1 del nastro trasportatore NSP nel movimento rotatorio da questi effettuabile.
In accordo alla variante preferita dell’invenzione, detti serbatoi SFE, SFI trovano ubicazione in apposite aperture del solaio del piano intermedio P1, posizionandosi a cavallo dello stesso, con la parte superiore aggettante da detto piano intermedio P1 e la parte inferiore sfociante nel sottostante piano terra P0: tuttavia possono essere previste varianti dell’invenzione in cui tali serbatoi SFE, SFI siano interamente posizionati nel piano intermedio P1 e poggianti sul pavimento dello stesso come da arte nota; secondo ulteriori varianti, permanendo la caratteristica che tali serbatoi SFE, SFI siano sospesi a cavallo del piano intermedio P1 e collocati in dette aperture del solaio, può essere prevista la presenza di mezzi di fissaggio (quali, ad esempio, gambe di appoggio) per non lasciare al solaio la funzione esclusiva di sostegno.
Sempre secondo la variante preferita dell’invenzione mostrata nelle figure, tali serbatoi SFE, SFI sono circolarmente disposti su due schiere concentriche:
- una schiera esterna in cui sono posizionati serbatoi SFE, provvisti di bocca di ingresso SFE.1 raggiungibile dal braccio rotante NSP.1 del nastro trasportatore NSP, e
- una schiera interna in cui sono collocati serbatoi SFI, muniti di bocca di ingresso SFI.1 raggiungibile da detto braccio rotante NSP.1 quando orientato verso di essi.
Tuttavia tali schiere concentriche possono essere anche in numero maggiore di due o, al contrario, essere prevista una sola schiera di serbatoi.
All’interno di tali serbatoi SFE, SFI il prodotto della pigiatura sottostà alla fase di fermentazione, in accordo ai vari processi di vinificazione consentiti dalla tecnica: a titolo di esempio non limitativo, detti serbatoi SFE, SFI possono comprendere tipologie di fermentatori con funzionamento completamente automatico e/o con mezzi di frantumazione del cappello di vinacce per effettuare le periodiche operazioni di follatura e/o con mezzi per favorire la risalita o la compressione di tale cappello. In alternativa, tali mezzi per la follatura possono anche essere esterni a detti serbatoi SFE, SFI ed andare ad operare sul cappello attraverso attrezzature mobili in avvicinamento ai suddetti serbatoi SFE, SFI (ad esempio, anche muovendosi su rotaie di supporto).
Sempre a titolo di esempio non limitativo, tipologie di serbatoi SFE, SFI ideali per lo svolgimento della fase di fermentazione possono consistere in prodotti realizzati dal medesimo richiedente la presente domanda di brevetto, quali i fermentatori “Top Tank”, “Innotermotank”, “Tinotermotank” e “Separtank”.
Una volta terminata la fase di fermentazione, il mosto e le vinacce vengono estratti dai serbatoi SFE, SFI attraverso la bocca di uscita SFE.2, SFI.2, presente sul fondo di detti serbatoi SFE, SFI, per essere poi sottoposti alla fase di pressatura.
A tale scopo, la presente cantina multi-piano prevede una catena cinematica simile a quella sopra descritta per il trasferimento del pigiato dal piano superiore P2 ai serbatoi SFE, SFI del piano intermedio P1, ma delineantesi secondo una direzione esattamente opposta, ossia centripeta, poiché si sviluppa longitudinalmente a partire dalle zone perimetrali della cantina in cui sono collocati tali serbatoi SFE, SFI per terminare ad una zona centrale del piano terra P0 in cui è collocato il macchinario per la pressatura.
Più precisamente, come visibile nelle figg. 2 e 6, un nastro trasportatore NSV funge da scivolo per il mosto e le vinacce scaricati dalle bocche di uscita SFE.2, SFI.2, tale nastro trasportatore NSV essendo suscettibile di ruotare completamente attorno ad un asse di rotazione centrale sostanzialmente coincidente con la pressatrice P verso cui tali mosto e vinacce sono diretti.
Al pari del precedente trasferimento dal piano superiore P2 ai serbatoi SFE, SFI, anche il trasferimento del mosto e delle vinacce da tali serbatoi alla pressa avviene senza impiego di pompe o mezzi analoghi, bensì per caduta a gravità.
Nel suo movimento di rotazione a 360°, detto nastro trasportatore NSV è coadiuvato da una rotaia R1, fissata al soffitto del piano terra P0 e atta a sorreggere in maniera girevole tale nastro trasportatore NSV.
Secondo la variante preferita mostrata nelle figure allegate, sono previste apposite pedane di servizio PS per consentire al personale di movimentare e posizionare in maniera corretta il nastro trasportatore NSV di modo che le bocche di uscita SFE.2, SFI.2 dei serbatoi SFE, SFI siano allineate e scarichino il mosto e le vinacce esattamente su detto nastro.
Tale una o più pedane di servizio PS sono preferibilmente mobili e suscettibili di spostarsi circolarmente su una rotaia R0, fissata al pavimento del piano terra P0 della cantina multi-piano. Possono comunque essere previsti mezzi alternativi alle pedane, o addirittura mezzi automatizzati, quali sensori di posizione e movimento, per consentire il corretto svuotamento delle vinacce ed il trasferimento sul nastro trasportatore NSV.
Il mosto e le vinacce vengono quindi movimentati da tale nastro trasportatore NSV per confluire alla pressatrice P, collocata al centro del piano terra P0.
Al termine della fase di pressatura, detta pressatrice P espelle le vinacce esauste in una bocca di scarico B0, convenientemente posizionata sotto tale pressatrice P ed in comunicazione con un nastro trasportatore a coclea C (o mezzi equivalenti): le vinacce possono pertanto essere rimosse dalla cantina multi-piano e trasferite all’esterno, caricandole ad esempio su appositi veicoli di trasporto CA con classici nastri trasportatori NR.
La parte liquida ottenuta dalla pressatura del mosto e delle vinacce tramite la pressatrice P viene invece convogliata verso appositi serbatoi di stoccaggio, mediante mezzi noti quali ad esempio una pompa peristaltica (non mostrata in figura).
La cantina multi-piano in oggetto è preferibilmente provvista di scale S per il passaggio del personale da un piano all’altro, posizionate in uno o più angoli della cantina.
In accordo alla cantina multi-piano qui descritta, relativamente alla disposizione spaziale delle attrezzatture e alla sequenza cronologica delle lavorazioni, il percorso compiuto dall’uva raccolta, dal pigiato e dal mostovinacce può, in definitiva, essere delineato dalle seguenti linee direttrici:
- una prima parte del percorso (rappresentato dalle lavorazioni effettuate al piano superiore P2) secondo una andamento centripeto, ossia iniziante dalle zone perimetrali di tale piano superiore P2 e concludentesi con la raccolta del pigiato nella zona centrale di detto piano superiore P2;
- una seconda parte del percorso (rappresentato dal trasferimento del pigiato verso i serbatoi SFE, SFI) avente andamento centrifugo dalla zona centrale del piano superiore P2 alle zone perimetrali del piano intermedio P1;
- una terza parte del percorso (rappresentato dallo scarico delle vinacce dai serbatoi SFE, SFI) con andamento centripeto, ossia secondo una direzione che parte dalle zone perimetrali in cui sono collocati detti serbatoi SFE, SFI e termina alla zona centrale del piano terra P0 in cui è dislocata la pressatrice P;
- infine una quarta parte del percorso (rappresentato dalla rimozione delle vinacce esauste dalla pressatrice P verso l’esterno della cantina multi-piano e dal trasferimento della parte liquida della pressatura da detta pressatrice P a serbatoi di stoccaggio) avente di nuovo andamento centrifugo.
Dalla descrizione di cui sopra appaiono chiari i molteplici benefici conseguibili con la cantina multi-piano secondo l’invenzione, sintetizzabili in:
- razionalizzazione degli spazi della cantina, con ottimizzazione dei tempi e dell’organizzazione generale dell’intero processo di vinificazione;
- movimentazione dell’uva pigiata, del mosto e delle vinacce esclusivamente per caduta a gravità, senza l’uso di pompe o analoghi mezzi in contrasto con i principi di vinificazione biodinamici;
- trasferimento rapido dell’uva pigiata all’interno dei serbatoi SFI, SFE, con riduzione dei rischi di ossidazione, contaminazione e degenerazione del prodotto finale;
- elevato standard igienico ad ogni ciclo di lavorazione, potendo altresì essere previsto che i nastri trasportatori NSP, NSV siano dotati di impianto fisso automatico di lavaggio, previo loro posizionamento in apposito punto di sosta;
- maggior sicurezza per il personale, che lavora prevalentemente a livello del suolo dei vari piani o tramite l’ausilio di scalette e pedane di servizio PS ad altezze limitate e saldamente fissate a rotaie;
E’ chiaro che numerose varianti della cantina multi-piano sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione le varie attrezzature in precedenza descritte potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio, la sequenza preferita delle lavorazioni effettuabili nella cantina multi-piano prevede che la fase di diraspatura avvenga al piano superiore P2: tuttavia è anche possibile che essa sia svolta direttamente tramite la pressatrice P del piano terra P0, dovendosi pertanto intendere che il pigiato movimentato da detto piano superiore P2 verso i serbatoi SFE, SFI del piano intermedio P1 sia comprensivo di raspi.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI Riv 1. Cantina multi-piano comprendente attrezzature atte al procedimento di vinificazione, tra cui una pluralità di serbatoi (SFE, SFI) disposti circolarmente su un piano di detta cantina, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno tre piani (P0, P1, P2) collocati verticalmente l’uno sopra l’altro, il piano superiore (P2) comprendente attrezzature atte alla produzione e raccolta del pigiato, il piano intermedio (P1), collocato inferiormente a detto piano superiore (P2), comprendente attrezzature (NSP, NSP.1) atte al trasferimento di detto pigiato all’interno di detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI), il piano terra (P0), collocato inferiormente a detto piano intermedio (P1), comprendente attrezzature (NSV) atte al trasferimento del mosto e delle vinacce scaricate da detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) verso attrezzature (P, C) atte alla pressatura, alla rimozione delle vinacce esauste verso l’esterno di detta cantina multi-piano e al trasferimento della parte liquida verso serbatoi di stoccaggio. Riv 2. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto piano superiore (P2) comprende un’apertura passante (A2) in corrispondenza della zona centrale del solaio, attraverso cui detto pigiato è trasferito verso detto piano intermedio (P1). Riv 3. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta apertura passante (A2) è protetta da una griglia di protezione (G2). Riv 4. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione dalla 2 in poi, caratterizzata dal fatto che detta apertura passante (A2) comprende una bocca di accesso (B2) in comunicazione con un nastro trasportatore (NSP) atto a trasferire per caduta a gravità detto pigiato verso la pluralità di serbatoi (SFE, SFI) collocati in detto piano intermedio (P1). Riv 5. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto nastro trasportatore (NSP) ha uno sviluppo inclinato a partire da detta apertura passante (A2) sino alle zone perimetrali di detto piano intermedio (P1) sulle quali è collocata detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI), detto nastro trasportatore (NSP) essendo suscettibile di ruotare a 360° per raggiungere detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI). Riv 6. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto nastro trasportatore (NSP) è sorretto in maniera girevole da una rotaia (R2) fissata al soffitto di detto piano intermedio (P1). Riv 7. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione dalla 2 in poi, caratterizzata dal fatto che detto nastro trasportatore (NSP) comprende un braccio di scarico (NSP.1) in corrispondenza della sua estremità libera, detto braccio di scarico (NSP.1) essendo ruotabile per il raggiungimento delle bocche di ingresso (SFE.1, SFI.1) di detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) e il trasferimento di detto pigiato al loro interno. Riv 8. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) è circolarmente disposta su una o più schiere concentriche su detto piano intermedio (P1). Riv 9. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) è collocata in aperture ricavate nel solaio di detto piano intermedio (P1), la parte superiore di detti serbatoi (SFE, SFI) aggettando da detto piano intermedio (P1) e la parte inferiore sfociando nel sottostante piano terra (P0). Riv 10. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) comprende mezzi di fissaggio per il loro sostegno. Riv 11. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione dalla 4 in poi, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) comprende mezzi per l’effettuazione periodica dell’operazione di follatura, detti mezzi essendo direttamente integrati in detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) o ad essi esterni e operanti attraverso attrezzature mobili in avvicinamento a detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI). Riv 12. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che ognuno di detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) comprende una bocca di uscita (SFE.2, SFI.2) sul fondo, da cui estrarre il mosto e le vinacce per il trasferimento verso detto piano terra (P0). Riv 13. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta bocca di uscita (SFE.2, SFE.2) è in comunicazione con un nastro trasportatore (NSV) atto a trasferire per caduta a gravità detti mosto e vinacce verso una pressatrice (P) collocata nella zona centrale del piano terra (P0). Riv 14. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto nastro trasportatore (NSV) ha uno sviluppo inclinato a partire da dette zone perimetrali in cui è collocata detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI) sino a detta zona centrale del piano terra (P0) in cui è collocata detta pressatrice (P), detto nastro trasportatore (NSV) essendo suscettibile di ruotare a 360° per raggiungere detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI). Riv 15. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto nastro trasportatore (NSV) è sorretto in maniera girevole da una rotaia (R1) fissata al soffitto di detto piano terra (P0). Riv 16. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione dalla 12 in poi, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più pedane di servizio (PS) collocate su detto piano terra (P0), atte alla movimentazione e posizionamento di detto nastro trasportatore (NSV) per il corretto allineamento a dette bocche di uscita (SFE.
  2. 2, SFI.2) di detta pluralità di serbatoi (SFE, SFI). Riv 17. Cantina multi-piano secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che dette una o più pedane di servizio (PS) sono atte a muoversi circolarmente su una rotaia (R0) fissata al pavimento di detto piano terra (P0). Riv 18. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione dalla 12 in poi, caratterizzata dal fatto che sotto detta pressatrice (P) è presente una bocca di scarico (B0) entro cui detta pressatrice (P) espelle i residui esausti di dette vinacce, detta bocca di scarico (B0) essendo in comunicazione con un nastro trasportatore a coclea (C) per la rimozione di dette vinacce esauste verso l’esterno di detta cantina multi-piano. Riv 19. Cantina multi-piano secondo qualsiasi rivendicazione dalla 12 in poi, caratterizzata dal fatto che detta pressatrice (P) è in comunicazione con mezzi di movimentazione per convogliare la parte liquida della pressatura verso serbatoi di stoccaggio, detti mezzi di movimentazione potendo consistere in una pompa peristaltica. Riv 20. Procedimento di vinificazione attuato tramite la cantina multi-piano delle rivendicazioni dalla 1 alla 19, comprendente in sequenza almeno le fasi di: - selezione dei grappoli d’uva, diraspatura, cernita degli acini e loro pigiatura, - trasferimento e fermentazione del pigiato in appositi serbatoi (SFE, SFI), - svinatura con estrazione del mosto e delle vinacce da detti serbatoi (SFE, SFI), - pressatura di detti mosto e vinacce, - rimozione delle vinacce esauste e convogliamento della parte liquida derivante dalla pressatura in serbatoi di stoccaggio, caratterizzato dal fatto che il trasferimento di detto pigiato all’interno di detti serbatoi (SFE, SFI) avviene secondo un percorso centrifugo, iniziante con la raccolta di detto pigiato in corrispondenza di una zona centrale del piano superiore (P2) di detta cantina multi-piano e terminante in corrispondenza delle zone perimetrali del piano intermedio (P1) in cui sono collocati detti serbatoi (SFE, SFI). Riv 21. Procedimento di vinificazione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l’estrazione del mosto e delle vinacce da detti serbatoi (SFE, SFI) avviene secondo un percorso centripeto, iniziante con lo scarico di detti mosto e vinacce dalle zone perimetrali in cui sono collocati detti serbatoi (SFE, SFI) e terminante in corrispondenza della zona centrale del piano terra (P0) in cui è posizionata la pressatrice (P) per detta fase di pressatura. Riv 22. Procedimento di vinificazione secondo qualsiasi rivendicazione dalla 20 in poi, caratterizzato dal fatto che le fasi di selezione dei grappoli d’uva, diraspatura, cernita degli acini e loro pigiatura avvengono su detto piano superiore (P2) secondo un percorso centripeto, iniziante nelle zone perimetrali di detto piano superiore (P2) e terminante in corrispondenza della zona centrale di raccolta del pigiato. Riv 23. Procedimento di vinificazione secondo qualsiasi rivendicazione dalla 20 in poi, caratterizzato dal fatto che la fase di rimozione delle vinacce e del convogliamento in serbatoi di stoccaggio della parte liquida della pressatura avviene su detto piano terra (P0) secondo un percorso centrifugo, iniziante in corrispondenza della zona centrale del piano terra (P0) in cui è posizionata la pressatrice (P) e terminante, rispettivamente, all’esterno di detto piano terra (P0) per dette vinacce e in detti serbatoi di stoccaggio per detta parte liquida.
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