IT201800005606A1 - Macchina per la stesura di tessuto e metodo di funzionamento di detta macchina - Google Patents

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Description

MACCHINA PER LA STESURA DI TESSUTO E METODO DI
FUNZIONAMENTO DI DETTA MACCHINA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una macchina per la stesura di un tessuto ed un metodo di funzionamento di detta macchina, secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.
La macchina di cui trattasi è destinata ad essere impiegata nel settore tessile per distendere tessuti avvolti in rotoli, al fine di permettere la messa a disposizione del tessuto medesimo.
Più in particolare, la macchina oggetto della presente invenzione è vantaggiosamente impiegabile per distendere su di un piano uno o più strati di tessuti, i quali sono successivamente destinati ad essere tagliati per il confezionamento di abiti o elementi d’arredo.
L'invenzione si inserisce pertanto nel contesto industriale della produzione di macchine per il settore tessile.
Stato della tecnica
Nel settore tessile, gli stabilimenti adibiti al confezionamento di abiti o di elementi di arredo (come ad esempio divani o tappeti) sono generalmente riforniti di tessuti avvolti in rotoli. Al fine di mettere a disposizione tali tessuti avvolti in rotoli sono note sul mercato macchine per la stesura di tessuto.
Le macchine per la stesura di tessuto di tipo noto comprendono generalmente un piano di lavoro, sul quale è destino ad essere steso uno o più strati di tessuto lungo una direzione concorde con l’asse longitudinale lungo cui si sviluppa il piano di lavoro medesimo.
Le macchine di tipo noto comprendono inoltre un carrello, sovrastante il piano di lavoro, il quale è scorrevolmente associato a quest’ultimo e mobile lungo il suo asse longitudinale.
Tale carrello è inoltre dotato di una culla generalmente costituita da una coppia di nastri trasportatori disposti a “V”, tra i quali è suscettibile di essere posto il rotolo di tessuto da stendere, disposto con il suo asse di simmetria cilindrica orizzontale e ortogonale rispetto all’asse longitudinale del piano di lavoro.
Operativamente, i nastri trasportatori vengono azionati a scorrere in uno stesso verso di rotazione, trascinando per attrito il rotolo di tessuto adagiato tra essi, il quale viene così posto in rotazione attorno al proprio asse di simmetria cilindrica svolgendo il tessuto avvolto nel rotolo stesso. Inoltre, man mano che il rotolo ruota, il carrello è azionato a scorrere lungo il piano di lavoro, in questo modo, il tessuto svolto dal rotolo viene steso sul piano di lavoro sottostante il carrello.
Le macchine per la stesura di tessuto di tipo noto sono inoltre dotate di mezzi di taglio, associati al carrello e interposti tra quest’ultimo ed il piano di lavoro. Operativamente, quando la macchina ha svoto una voluta lunghezza di tessuto sopra il piano di lavoro, oppure il carrello ha raggiunto una estremità del piano di lavoro, il carrello si ferma ed i mezzi di taglio tagliano il tessuto steso separandolo dal rotolo. Successivamente, il carrello riprende il suo moto per stendere un successivo strato di tessuto.
Tali macchine per la stesura di tessuto si sono rivelate nella pratica non scevre di inconvenienti.
Il principale inconveniente di tali macchine di tipo noto risiede nel fatto che richiedono di essere continuamente affiancate da un addetto specializzato per effettuare il controllo della qualità del tessuto steso.
Più chiaramente, il tessuto steso da tali macchine di tipo noto è destinato ad essere tagliato per confezionare abiti o elementi d’arredo. È importante quindi che il tessuto steso sia privo di imperfezioni e difetti che ne possano inficiare la qualità.
Tuttavia, i rotoli di tessuto stesi possono presentare divere imperfezioni del tessuto (come ad esempio fori, strappi macchie e altro), le quali possono derivare dalle fasi di produzione del tessuto stesso o dalle fasi di confezionamento e trasporto dei rotoli. Poiché le macchine di tipo noto non sono in grado di eseguire automaticamente un controllo della qualità del tessuto steso, è noto accoppiare loro un addetto specializzato per il tessuto steso e riconoscere le imperfezioni che questo possono presentare.
Anche la soluzione di affiancare un addetto specializzato alla macchina per la stesura di tessuto si è dimostrata nella pratica non scevra di inconvenienti.
Un primo inconveniente risiede nel fatto che l’operato di un addetto specializzato non può, per sua natura, essere esente da errori. Non è infatti possibile avere la certezza che l’addetto specializzato riesca ad individuare ogni imperfezione presente nel tessuto, specialmente nel caso in cui il tessuto da visionare sia molto esteso, o presenti delle lavorazioni dotate di una fantasia piuttosto complessa, nella quale può essere difficile distinguere un’imperfezione dalla trama del tessuto stesso.
Un ulteriore inconveniente del fatto di dover accoppiare un addetto specializzato alle macchine per la stesura di tessuto risiede nel fatto che l’addetto non solo deve individuare la presenza di imperfezioni nel tessuto, ma deve anche riconoscere se tali imperfezioni saranno presenti anche nel prodotto confezionato a partire dal tessuto stesso, o se diversamente verranno eliminate nella fase di taglio del tessuto.
Più in dettaglio, da ogni strato di tessuto steso dalla macchina viene ritagliata una pluralità di sagome che successivamente vengono cucite tra loro per creare il prodotto tessile ultimato. Se un’imperfezione si trova all’interno di una sagoma, allora questa sarà presente anche nel prodotto ultimato. Diversamente, se un’imperfezione si trova in una zona di scarto del tessuto, compresa tra due sagome, allora tale imperfezione non sarà presente nel prodotto ultimato e non ne inficerà la qualità.
L’addetto specializzato che visiona il tessuto steso dalla macchina non è però in grado di sapere a priori dove andranno posizionate le varie sagome da ritagliare. Conseguentemente, ogni volta che l’addetto specializzato individua un’imperfezione è necessario fermare la macchina e verificare se l’imperfezione cade o meno all’interno di una sagoma da ritagliare.
Per eseguire tale verifica è noto utilizzare cartamodelli in cui sono indicate tutte le sagome da ritagliare e la loro posizione lungo il tessuto. L’addetto specializzato deve, di volta in volta, sovrapporre il cartamodello al tessuto e verificare in quale punto rispetto alle sagome è situata l’imperfezione.
In alternativa, è noto anche proiettare l’immagine delle sagome da ritagliare direttamente sul tessuto steso, ad esempio mediante dei proiettori, senza dover di volta in volta posizionare i cartamodelli. Tuttavia, anche in quest’ultimo caso è necessario eseguire un fermo macchina per valutare la posizione dell’imperfezione rispetto alle sagome, con l’inconveniente di allungare i tempi di confezionamento dei prodotti ultimati.
Un ulteriore inconveniente del fatto di dover accoppiare un addetto specializzato alle macchine per la stesura di tessuti risiede nel fatto che tale addetto deve venire appositamente specializzato al fine di acquisire l’abilità necessaria per individuare un’imperfezione.
È chiaro che una buona abilità nell’individuazione delle imperfezioni viene raggiunta con una notevole esperienza da parte dell’addetto, il quale necessiterà di parecchie ore di lavoro per poter risultare appositamente specializzato, comportando così, per l’azienda che decide di investire nella specializzazione di un nuovo addetto, una spesa non indifferente, sia in termini economici che di tempo.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle macchine di tipo noto, mettendo a disposizione una macchina per la stesura di un tessuto ed un suo metodo di funzionamento, i quali siano in grado di rilevare in modo automatico la presenza di imperfezioni nel tessuto steso, senza il rischio di tralasciare alcune imperfezioni.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una macchina per la stesura di un tessuto ed un suo metodo di funzionamento, i quali siano in grado di valutare in modo automatico la posizione relativa in cui l’imperfezione si trova rispetto alle sagome da ritagliate dal tessuto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una macchina per la stesura di un tessuto che non richieda la presenza costante di un addetto specializzato.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una macchina per la stesura di un tessuto che sia precisa ed affidabile nell’utilizzo.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la Fig. 1 mostra una vista prospettica della macchina per la stesura di un tessuto oggetto della presente invenzione;
- la Fig.2 mostra una vista in pianta della macchina di figura 1;
- la Fig.3 mostra una vista frontale della macchina di figura 1;
- la Fig.4 mostra una vista laterale della macchina di figura 1;
- la Fig. 5 mostra una immagine presentata da un’interfaccia utente della macchina di figura 1, in cui è visibile una porzione del tessuto steso dalla macchina in oggetto e rilevata da mezzi sensori ottici della macchina medesima, in tale figura 5 son visibili inoltre le imperfezioni identificate dalla macchina, le sagome da ritagliare dal tessuto e la disposizione delle imperfezioni rispetto alle sagome;
- la Fig.6 mostra uno schema logico di funzionamento dalla macchina di figura 1.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 una macchina per la stesura di tessuto, oggetto della presente invenzione.
La macchina 1, secondo l’invenzione, è destinata ad essere impiegata per stendere uno o più strati di tessuto, di forma nastriforme e precedentemente avvolti in rotoli.
Con il termine “tessuto” si dovrà intendere nel seguito un qualsiasi manufatto sostanzialmente fogliforme costituito da un insieme di fili intrecciati tra loro mediante un’opera di tessitura, ovvero un qualsiasi materiale fogliforme impiegabile nel settore tessile, anche non ottenuto mediante tessitura, quale ad esempio pelle, ecopelle ecc. La macchina 1 oggetto della presente invenzione comprende una struttura di supporto 2 destinata ad essere appoggiata al terreno ed un piano di lavoro 3, sostanzialmente orizzontale, il quale è meccanicamente fissato alla struttura di supporto 2 e si sviluppa almeno lungo un asse longitudinale X tra una prima estremità 31 ed una seconda estremità 32 contrapposta alla prima estremità 31.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il piano di lavoro 3 si sviluppa anche lungo un asse trasversale Y, ortogonale all’asse longitudinale X. Preferibilmente, inoltre, il piano di lavoro 3 ha uno sviluppo maggiore lungo l’asse longitudinale X, rispetto allo sviluppo lungo l’asse trasversale Y.
Sul piano di lavoro 3 è destinato ad essere steso almeno uno strato di tessuto, il quale è successivamente destinato ad essere impiegato per confezionare prodotti tessili.
Vantaggiosamente, sul piano di lavoro 3 potrà essere steso un solo strato di tessuto alla volta, ovvero potranno essere stesi più strati di tessuto sormontati l’uno all’altro.
Secondo l’invenzione, la macchina 1 comprende inoltre un carrello mobile 4 scorrevolmente associato al piano di lavoro 3, preferibilmente in una posizione sopraelevata rispetto a quest’ultimo, e azionabile a scorrere rispetto al piano di lavoro 3 medesimo lungo l’asse longitudinale X tra la prima e la seconda estremità 31, 32.
La macchina 1 comprende inoltre mezzi di azionamento 5 meccanicamente associati alla struttura di supporto 2 ed al carrello mobile 4, i quali mezzi di azionamento 5 sono atti ad azionare il carrello mobile 4 a scorrere lungo l’asse longitudinale X.
In accordo con una forma realizzativa preferenziale, illustrata nelle allegate figure, la macchina 1 comprende una guida longitudinale 17 e preferibilmente due guide longitudinali 17, disposte lungo i bordi laterali del piano di lavoro 3, parallelamente al suo asse longitudinale X. Il carrello 4 è scorrevolmente montato su ciascuna guida longitudinale 17 ed è azionabile dai mezzi di azionamento 5 a scorrere rispetto al piano di lavoro 3 lungo le guide longitudinali 17.
In accordo con una seconda forma realizzativa, non illustrata nelle allegate figure, il carrello mobile 4 può essere meccanicamente montato alla struttura di supporto 2 in modo fisso ed il piano di lavoro 3 può essere azionato a scorrere rispetto al carrello mobile 4. Ad esempio, il piano di lavoro 3 può comprendere un primo nastro trasportatore suscettibile di scorrere secondo un verso di avanzamento parallelo all’asse longitudinale X e di trascinare in scorrimento lo strato di tessuto steso su di esso.
Secondo l’invenzione, il carrello mobile 4 è dotato di una culla 6 destinata ad alloggiare almeno un rotolo di tessuto da stendere disposto con il suo asse di simmetria cilindrica ortogonale rispetto all’asse longitudinale X, ed in particolare orizzontale, per stendere l’almeno uno strato di tessuto sul piano di lavoro 3 lungo l’asse longitudinale X medesimo.
Vantaggiosamente, il rotolo di tessuto da stendere è destinato ad essere alloggiato nella culla 6 con il suo asse di simmetria cilindrica disposto parallelamente all’asse trasversale Y del piano di lavoro 3, per stendere lo strato di tessuto con uno sviluppo longitudinale parallelo all’asse longitudinale X del piano di lavoro 3 e con uno sviluppo trasversale parallelo all’asse trasversale del piano di lavoro 3 medesimo.
Operativamente, il carrello mobile 4 è azionato a scorrere rispetto al piano di lavoro 3, preferibilmente avanzando dalla prima estremità 31 verso la seconda estremità 32 (come sopra accennato, è possibile anche la forma realizzativa cinematicamente opposta, in cui è il piano di lavoro 3 ad essere azionato a scorrere rispetto al carrello mobile 4). Durante tale avanzamento, il rotolo di tessuto da stendere, adagiato nella culla 6 viene svolto, stendendo uno strato di tessuto sul piano di lavoro 3 sottostante.
Successivamente, una volta che il carrello mobile 4 ha percorso una lunghezza prestabilita, stendendo lo strato di tessuto con lo sviluppo longitudinale della lunghezza voluta (ovvero una volta che il carrello mobile 4 ha raggiunto la seconda estremità 32), lo strato di tessuto viene tagliato e separato dal rotolo di tessuto da stendere. Infine, quindi, il carrello mobile 4 è azionato a scorrere nuovamente verso la prima estremità 31, da cui inizia una nuova stesura di un nuovo strato di tessuto.
Nel gergo del settore, la stesura di un solo strato di tessuto alla volta, come sopra brevemente descritta, è nota come stesura “telo su telo”.
È altresì nota anche la stesura di più strati di tessuto sormontati l’uno all’altro, nota nel gergo del settore come stesura a “zig zag”, in cui il carrello mobile 4 scorre, in un primo momento, dalla prima estremità 31 verso la seconda estremità 32 del piano di lavoro 3 stendendo un primo strato di tessuto, e successivamente, scorre in verso opposto stendendo un secondo strato di tessuto. Diversamente dalla stesura telo su telo, nella stesura a zig zag, lo strato di tessuto non viene tagliato una vota che il carrello mobile 4 si ferma per invertire la sua corsa lungo il piano di lavoro 3, ma piuttosto il secondo strato di tessuto viene steso sopra il primo strato di tessuto e i due strati di tessuto sono uniti tra loro da una linea di piegatura realizzata nel punto in cui il carrello mobile 4 ha invertito la sua corsa lungo il piano di lavoro 3, la quale è parallela allo sviluppo trasversale dello strato di tessuto medesimo.
Secondo l’invenzione, la macchina 1 comprende quindi mezzi di svolgimento 7 del rotolo di tessuto da stendere, meccanicamente associati alla culla 6 ed atti a portare in rotazione il rotolo di tessuto da stendere attorno al suo asse di simmetria cilindrica per svolgerlo.
Più in dettaglio, i mezzi di svolgimento 7 comprendono almeno un secondo nastro trasportatore 18, e preferibilmente due secondi nastri trasportatori 18 disposti tra loro a “V”. Vantaggiosamente, il rotolo di tessuto da stendere è destinato ad essere disposto nella culla 6 in appoggio sul secondo nastro trasportatore 18, e preferibilmente su entrambi i nastri trasportatori 18. Operativamente, i mezzi di svolgimento 7 sono suscettibili di portare in rotazione i secondi nastri trasportatori 18 trascinando in rotazione anche il rotolo di tessuto da stendere in appoggio su di essi, svolgendolo ed adagiando lo strato di tessuto sul piano di lavoro 3 sottostante.
Preferibilmente, la macchina 1 comprende inoltre mezzi di taglio 16, meccanicamente montati sul carrello mobile 4 interposti tra la culla 6 ed il piano di lavoro 3, i quali sono atti a tagliare lo strato di tessuto steso per separarlo dal rotolo di tessuto da stendere una volta che il carrello mobile 4 ha steso lo strato di tessuto della lunghezza voluta.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, illustrata nelle allegate figure, i mezzi di taglio 16 comprendono una testa di taglio 19, scorrevolmente montata su di una rotaia trasversale 20, meccanicamente montata al carrello mobile 4 parallelamente all’asse di simmetria cilindrica del rotolo di tessuto da stendere adagiato nella culla 6. Secondo l’idea alla base della presente invenzione la macchina 1 comprende inoltre mezzi sensori ottici 8 meccanicamente associati al carrello mobile 4 e rivolti verso il piano di lavoro 3, i quali sono atti a rilevare almeno una immagine di almeno una porzione dello strato di tessuto steso sul piano di lavoro 3 medesimo.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, illustrata nelle allegate figure, la macchina 1 comprende almeno una coppia di bracci di sostegno 21, i quali sono meccanicamente fissati al carrello mobile 4 e portano montati i mezzi sensori ottici 8, preferibilmente in una posizione sopraelevata rispetto a detto piano di lavoro 3 e preferibilmente sopraelevata rispetto al carrello mobile 4. Preferibilmente, inoltre, la coppia di bracci di sostegno 21 portano montati i mezzi sensori ottici 8 in corrispondenza di una porzione anteriore del carrello mobile 4, rivolta verso la prima estremità 31 del piano di lavoro 3. Operativamente, quindi i mezzi sensori 8 sono rivolti verso la porzione del piano di lavoro 3 su cui il carrello mobile 4 ha appena steso lo strato di tessuto.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, inoltre, i mezzi sensori ottici 8 comprendono almeno un sensore ottico, in particolare una fotocamera, ovvero comprendono una pluralità di fotocamere, disposte lungo l’asse trasversale Y del piano di lavoro 3, per rilevare almeno una immagine dell’interno sviluppo trasversale dello strato di tessuto steso.
In accordo con una ulteriore forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, i mezzi sensori ottici 8 comprendono un primo sensore ottico posto in corrispondenza della porzione anteriore del carrello mobile 4, rivolta verso la prima estremità 31 del piano di lavoro 3, ed un secondo sensore ottico posto in corrispondenza di una porzione posteriore del carrello mobile 4, rivolta verso la seconda estremità 32 del piano di lavoro 3. In questo modo, i mezzi sensori ottici 8 sono vantaggiosamente in grado di rilevare almeno una immagine di almeno una porzione di tessuto steso anche quando la macchina 1 lavora con una stesura del tipo a zig zag.
Vantaggiosamente, i mezzi sensori ottici 8 possono comprendere una o più fotocamere poste in corrispondenza della porzione posteriore del carrello mobile 4 ed una o più fotocamere poste in corrispondenza della porzione anteriore del carrello mobile 4.
Vantaggiosamente, i mezzi sensori ottici possono essere montati in modo fisso alla coppia di bracci di sostegno 21, ovvero possono essere azionati a scorrere lungo la coppia di bracci di sostegno 21, per rilevare immagini di più porzioni dello strato di tessuto steso lungo il piano di lavoro 3.
Vantaggiosamente, i mezzi sensori ottici 8 possono avere anche ulteriori mezzi di movimentazione elettricamente associati ai mezzi di azionamento 5 del carrello mobile 4, per muoversi lungo il piano di lavoro 3 contestualmente al carrello mobile 4, senza però essere vincolati a quest’ultimo. Ad esempio, i mezzi sensori ottici 8 possono essere movimentati a scorrere lungo il piano di lavoro 3 successivamente alla stesura dello strato di tessuto da parte del carrello mobile 4.
Preferibilmente, inoltre, i mezzi sensori ottici 8 sono atti a rilevare una pluralità di immagini in continuo di almeno una porzione dello strato di tessuto steso sul piano di lavoro 3 per rilevare l’intero sviluppo longitudinale dello strato di tessuto steso sul piano di lavoro 3 medesimo. Operativamente, i mezzi sensori 8 sono suscettibili di scorrere lungo l’asse longitudinale X del piano di lavoro 3, solidalmente al carrello mobile 4 o mediante mezzi di movimentazione dedicati, e sono atti a rilevare una pluralità di immagini in continuo lungo tutto il loro scorrimento lungo l’asse longitudinale X per rilevare l’intero sviluppo longitudinale dello strato di tessuto steso sul piano di lavoro 3.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, inoltre, la macchina 1 comprende una unità di controllo logico 9 in connessione di dati con i mezzi sensori ottici 8 e programmata per individuare in ciascuna delle immagini rilevate dai mezzi sensori ottici 8 medesimi la presenza e la posizione di imperfezioni I dello strato di tessuto.
In particolare, con il termine “imperfezioni” si dovrà intendere nel seguito un qualsiasi elemento non voluto che possa presentarsi nello strato di tessuto steso, ad esempio può essere un foro, un graffio o una macchia realizzata sul tessuto.
Vantaggiosamente, l’unità di controllo logico 9 è dotata di una pluralità di moduli interni che le permettono di operare per individuare la presenza e la posizione delle imperfezioni I dello strato di tessuto.
Più in dettaglio, in accordo con lo schema logico di figura 6, l’unità di controllo logico 9 è dotata almeno di un modulo di memoria 10 in cui è memorizzata almeno una mappa di taglio di una pluralità di sagome S disposte in una prestabilita posizione rispetto allo strato di tessuto e destinate ad essere tagliate dallo strato di tessuto medesimo per il confezionamento di prodotti tessili.
Vantaggiosamente, tale mappa di taglio può essere impostata nel modulo di memoria 10 da un utente esterno alla macchina 1.
Inoltre, il modulo di memoria 10 può avere memorizzate più mappe di taglio differenti, tra le quali l’utente esterno può scegliere la mappa di taglio corretta per confezionare un determinato prodotto tessile. Ad esempio, il modulo di memoria 10 può avere memorizzato la mappa di taglio contenente le sagome necessarie per confezionare una camicia, e più preferibilmente il modulo di memoria 10 può avere memorizzato più mappe di taglio per confezionare diverse taglie dello stesso modello di camicia, in cui le dimensioni delle varie sagome sono opportunamente studiate per adattarsi alla taglia richiesta.
Vantaggiosamente, l’unità di controllo logico 9 è inoltre dotata almeno di un modulo di calcolo 11 in connessione di dati con i mezzi sensori ottici 8 e con il modulo di memoria 10 e programmato per analizzare ciascuna immagine rilevata dai mezzi sensori ottici 8 ed individuare la presenza e la posizione delle imperfezioni I sullo strato di tessuto. Più in dettaglio, il modulo di calcolo 11 è vantaggiosamente dotato al suo interno di un sottomodulo di elaborazione immagini 12 programmato per suddividere la porzione dello strato di tessuto rilevata dai mezzi sensori ottici 8 in una pluralità di regioni di interesse 15 e per analizzare singolarmente ciascuna di dette regioni di interesse 15, al fine di eseguire un’analisi più precisa della porzione dello strato di tessuto rilevata. Vantaggiosamente, il sottomodulo di elaborazione immagini 12 è programmato per analizzare ciascuna regione di interesse 15 al fine di riconoscere al suo interno elementi di interesse rispetto allo sfondo in cui questi si vengono a trovare. Vantaggiosamente, il sottomodulo di elaborazione immagini 12 è quindi programmato per scomporre ciascuna regione di interesse 15, eliminare eventuali difetti dovuti alla risoluzione dei mezzi sensori ottici 8 ed estrapolare al suo interno i contorni di eventuali elementi che si distinguono rispetto allo sfondo. In questo caso specifico estrapolare possibili imperfezioni I dalla trama del tessuto.
Al fine di riconoscere una imperfezione I, il modulo di calcolo 11 è inoltre vantaggiosamente programmato per confrontare alcune caratteristiche distintive degli elementi estrapolati dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 con alcuni parametri preimpostati per valutare se tali elementi estrapolati siano o meno una imperfezione I. Ad esempio il modulo di calcolo 11 è programmato per calcolare l’estensione e l’orientazione di ciascun elemento estrapolato dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 ed individuarne gli assi prevalenti di estensione. Inoltre, il modulo di calcolo 11 è programmato per confrontare tali caratteristiche distintive con alcuni parametri preimpostati.
Nel caso in cui le caratteristiche distintive dell’elemento estrapolato dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 coincidano con i parametri preimpostati, il modulo di calcolo 11 identifica l’elemento come imperfezione I e definisce la regione di interesse 15 in cui è situata l’imperfezione I come regine di interesse fallata.
In questo modo, il modulo di calcolo 11 è in grado non solo di riconoscere un’imperfezione I, ma anche di individuare di quale tipo di imperfezione si tratta (ad esempio è in grado di distinguere un foro da un graffio) ed è in grado di individuare la posizione dell’imperfezione I medesima rispetto all’immagine rilevata dai mezzi sensori ottici 8 e conseguentemente rispetto allo strato di tessuto steso sul piano di lavoro 3. Vantaggiosamente, tanto minore è l’estensione delle regioni di interesse 15 in cui il sottomodulo di elaborazione immagini 12 ha suddiviso l’immagine della porzione di strato di tessuto rilevata dai mezzi sensori ottici 8 e tanto più accurata è l’individuazione della posizione dell’imperfezione I contenuta al suo interno.
Vantaggiosamente, inoltre, il modulo di calcolo 11 è programmato anche per confrontare la posizione di ciascuna imperfezione I individuata, con la posizione delle sagome S della mappa di taglio e individuare, tra le sagome S, la presenza di eventuali sagome fallate Sf, ossia la presenza di sagome S dotate di almeno una imperfezione I al loro interno.
Operativamente, il modulo di calcolo 11 dell’unità di controllo logico 9 è programmato per sovrapporre alla mappa di taglio contente la posizione delle varie sagome S, la posizione delle imperfezioni I individuate e verificare quindi se tali imperfezioni I cadono o meno all’interno di una sagoma S. Nel caso in cui una imperfezione I cada effettivamente all’interno di una sagoma S, il modulo di calcolo 11 identifica tale sagoma come sagoma fallata Sf.
Vantaggiosamente, il modulo di calcolo 11 è programmato anche per generare un segnale di errore conseguentemente all’individuazione di una sagoma fallata Sf, al fine di informare un utente esterno della presenza della sagoma fallata Sf.
In una forma realizzativa preferenziale, il modulo di calcolo 11 è programmato per generare il segnale di errore anche nel caso in cui il modulo di calcolo 11 stesso non sia in grado di stabilire se l’elemento estrapolato dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 sia o meno un’imperfezione I.
Il modulo di calcolo 11 è preferibilmente programmato per identificare le imperfezioni I mediante l’implementazione di metodi statistici di apprendimento, quali ad esempio il “machine learning” ed il “deep learning”, attraverso i quali il modulo di calcolo 11 è in grado di apprendere quali siano i parametri identificativi di un particolare tipo di imperfezione. Vantaggiosamente, inoltre il modulo di calcolo 11 è programmato per apprendere in modo automatico come riconoscere nuove imperfezioni I sulla base di parametri ricavati da imperfezioni I riconosciute in precedenza. Inoltre, il modulo di calcolo 11 è programmato anche apprendere come riconoscere nuove imperfezioni I sulla base di impostazioni fornitegli dall’utente esterno.
Ad esempio, nel caso in cui il modulo di calcolo 11 non sia in grado di stabilire se un elemento estrapolato dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 sia o meno un’imperfezione I, esso genera il segnale di errore, con il quale interroga l’utente esterno affinché questo gli fornisca una nuova serie di parametri preimpostati, sulla base dei quali valutare se l’elemento estrapolato dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 sia o meno un’imperfezione I.
Vantaggiosamente, l’unità di controllo logico 9 è dotata anche di almeno un’interfaccia utente 13 atta a comunicare all’utente esterno la presenza del segnale di errore, e quindi la presenza della sagoma fallata Sf.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, illustrata nelle allegate figure, l’interfaccia utente 13 può comprendere il monitor di un computer, attraverso il quale l’utente esterno è in grado di interagire con l’unità di controllo logico 9.
In accordo con l’allegata figura 5, l’interfaccia utente 13 può ad esempio riportare le immagini rilevate dai mezzi sensori ottici 8 con la sovrapposizione delle sagome S della mappa di taglio. Inoltre, l’interfaccia utente 13 può indicare la posizione in cui sono presenti le imperfezioni I identificate dal modulo di calcolo 11 e può essere programmata per evidenziale in colori diversi le imperfezioni situate internamente ad una sagoma S, da quelle situate esternamente alle sagome S. In figura 5 sono ad esempio cerchiate con un cerchio di colore scuro le imperfezioni situante internamente alle sagome S e con un cerchio di colore chiaro le imperfezioni situate esternamente alle sagome S.
In questo modo, l’utente esterno può facilmente individuare le sagome fallate Sf.
In una differente forma realizzativa, non illustrata nelle allegate figure l’interfaccia utente 13 può comprendere anche lo schermo di un cellulare o di un tablet, i quali sono in comunicazione di dati con il modulo di calcolo 11, ad esempio via wifi, ma che possono trovarsi anche in posizioni remote rispetto alla macchina 1, in questo modo è quindi possibile controllare la macchina 1 anche a distanza. Ad esempio è possibile controllare più macchine 1 da un’unica centrale operativa.
In un’ulteriore forma realizzativa, l’interfaccia utente 13 può comprendere inoltre una sirena atta ad emettere un segnale sonoro e/o luminoso corrispondente al segnale di errore generato dal modulo di calcolo 11 per attirare l’attenzione dell’utente esterno.
Preferibilmente, l’unità di controllo logico 9 è inoltre dotata di un modulo di arresto 14, operativamente collegato ai mezzi di azionamento 5 del carrello mobile 4 ed ai mezzi di svolgimento 7 del rotolo di tessuto, il quale modulo di arresto 14 è atto ad interrompere la movimentazione dei mezzi di azionamento 5 e dei mezzi di svolgimento 7 conseguentemente al segnale di errore. Operativamente, quindi, il modulo di arresto 14 è atto a fermare in modo automatico lo svolgimento del rotolo di tessuto da stendere successivamente all’individuazione di una sagoma fallata Sf o nel caso in cui il modulo di calcolo 11 dell’unità di controllo logico 9 non sia in grado di determinare la presenza dell’imperfezione I.
Forma oggetto della presente invenzione anche un metodo di funzionamento di una macchina per la stesura di tessuto del tipo appena descritto, del quale nel seguito si adotterà la medesima nomenclatura per semplicità espositiva.
Il metodo in oggetto comprende una fase di predisposizione di almeno un rotolo di tessuto da stendere all’interno della culla 6 del carrello mobile 4.
Vantaggiosamente, in tale fase di predisposizione il rotolo di tessuto da stendere è disposto con il suo asse di simmetria cilindrico parallelo all’asse trasversale Y del piano di lavoro 3.
Il metodo in oggetto comprende quindi una fase di stesura di almeno uno strato di tessuto avvolto nel rotolo di tessuto da stendere, in cui il carrello mobile 4 è vantaggiosamente azionato dai mezzi di azionamento 5 a scorrere lungo l’asse longitudinale X del piano di lavoro 3 e, contemporaneamente, i mezzi di svolgimento 7 azionano il rotolo di tessuto da stendere a ruotare attorno al suo asse di simmetria cilindrica per svolgersi e stendere lo strato di tessuto sul piano di lavoro 3.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il metodo in oggetto comprende inoltre una fase di acquisizione di almeno una immagine di almeno una porzione dello stato di tessuto steso lungo il piano di lavoro 3 mediante i mezzi sensori ottici 8.
Preferibilmente, in tale fase di acquisizione i mezzi sensori ottici 8 acquisiscono una pluralità di immagini per rilevare l’intero sviluppo trasversale e longitudinale dello strato di tessuto steso sul piano di lavoro 3.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il metodo in oggetto comprende inoltre una fase di analisi, in cui l’unità di controllo logico 9 analizza ciascuna immagine rilevata dai mezzi sensori ottici 8 ed individua la presenza e la posizione delle imperfezioni I dello strato di tessuto.
Operativamente, in tale fase di analisi il sottomodulo di elaborazione immagini 12 suddivide la porzione dello strato di tessuto rilevata nella fase di acquisizione in una pluralità di regioni di interesse 15 e analizza singolarmente ciascuna di esse.
Più in dettaglio, il sottomodulo di elaborazione immagini 12 ripulisce l’immagine da eventuali difetti dovuti alla risoluzione dei mezzi sensori ottici 8, la scomporre nelle regioni di interesse 15, ed estrapola da ognuna di esse i contorni di eventuali elementi che si distinguono rispetto allo sfondo.
Inoltre, il modulo di calcolo 11 dell’unità di controllo logico 9 confronta le caratteristiche distintive degli elementi estrapolati dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 con i parametri preimpostati, per valutare se tali elementi estrapolati siano o meno delle imperfezioni I.
Ad esempio il modulo di calcolo 11 calcola l’estensione e l’orientazione dell’elemento estrapolato dal sottomodulo di elaborazione immagini 12 e confrontare tali caratteristiche distintive con i parametri preimpostati per determinare se la regione di interesse 15 analizzata è o meno una regione fallata e determina quindi la posizione delle imperfezioni I sulla base della posizione delle regioni di interesse 15 fallate.
Vantaggiosamente, il metodo di funzionamento della macchina 1 comprende inoltre una fase di confronto della posizione delle imperfezioni I individuate nella fase di analisi con la posizione delle sagome S della mappa di taglio memorizzata nel modulo di memoria 10 ed una fase di individuazione delle sagome fallate Sf, all’interno delle quali è presente almeno un’imperfezione I.
Operativamente, in tale fase di confronto il modulo di calcolo 11 sovrappone alla mappa di taglio, la posizione delle imperfezioni I, verifica se tali imperfezioni I cadono o meno all’interno di una sagoma S della mappa di taglio e conseguentemente identifica le sagome fallate Sf.
Preferibilmente, il metodo di funzionamento comprende inoltre una fase di fermo macchina successivamente all’individuazione delle sagome fallate Sf. Più in dettaglio, successivamente all’individuazione di una sagoma fallata Sf nella fase di individuazione descritta in precedenza, il metodo di funzionamento in oggetto prevede una fase di fermo macchina, in cui il modulo di arresto 14 dell’unità di controllo logico 9 interrompe la movimentazione dei mezzi di azionamento 5, atti ad azionare il carrello mobile 4, e dei mezzi di svolgimento 7 atti a svolgere il rotolo di tessuto da stendere. Tale fase permette vantaggiosamente all’utente esterno di intervenire tempestivamente nel caso in cui la macchina 1 rilevi una sagoma fallata Sf.
Ad esempio, l’utente esterno può comandare la macchina 1 per eseguire una fase di rifilo della porzione di tessuto contenente le sagome fallate Sf, in cui i mezzi di taglio 16 tagliano lo stato di tessuto in corrispondenza della zona in cui è posizionata la sagoma fallata Sf, al fine di eliminare la porzione dello strato di tessuto contente la sagoma fallata Sf.
Preferibilmente, in questo caso, il metodo di funzionamento prevede quindi una seconda fase stesura, successiva alla fase di rifilo, in cui la macchina 1 stende una nuova porzione di tessuto per rimpiazzare la porzione dello strato di tessuto eliminata nella fase di rifilo.
Vantaggiosamente, il metodo di funzionamento della macchina 1 può prevedere l’esecuzione in automatico delle suddette fasi di rifilo e di seconda stesura, ovvero può prevedere di richiedere sempre l’intervento dell’utente esterno al fine di valutare di volta in volta in quale punto dello strato di tessuto steso sia più opportuno eseguire il taglio della porzione di tessuto contente la sagoma fallata Sf.
Vantaggiosamente, inoltre, il metodo di funzionamento della macchina 1 può prevedere una fase di modifica della mappa di taglio, in cui il modulo di calcolo 11 dell’unità di controllo logico 9 modifica la posizione delle sagome S all’interno della mappa di taglio, al fine di minimizzare il numero di sagome fallate Sf contenenti un’imperfezione I e quindi minimizzare la porzione dello strato di tessuto da eliminare nella fase di rifilo. La macchina 1 ed il suo metodo di funzionamento così concepiti raggiungono pertanto gli scopi prefissati.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la stesura di tessuto, la quale comprende: - una struttura di supporto (2) destinata ad essere appoggiata al terreno; - un piano di lavoro (3) meccanicamente fissato a detta struttura di supporto (2) e sviluppantesi lungo almeno un asse longitudinale (X) tra una prima estremità (31) ed una seconda estremità (32) contrapposta a detta prima estremità (31), sul quale detto piano di lavoro (3) è destinato ad essere steso almeno uno strato di tessuto; - un carrello mobile (4) scorrevolmente associato a detto piano di lavoro (3) e azionabile a scorrere rispetto a detto piano di lavoro (3) lungo detto asse longitudinale (X) tra dette prima estremità (31) e detta seconda estremità (32); detto carrello mobile (4) essendo dotato di una culla (6) destinata ad alloggiare almeno un rotolo di tessuto da stendere disposto con il suo asse di simmetria cilindrica ortogonale rispetto a detto asse longitudinale (X) per stendere detto almeno uno strato di tessuto su detto piano di lavoro (3); - mezzi di azionamento (5) meccanicamente associati a detta struttura di supporto (2) e a detto carrello mobile (4), i quali detti mezzi di azionamento (5) sono atti ad azionare detto carrello mobile (4) a scorrere lungo detto asse longitudinale (X); - mezzi di svolgimento (7) del rotolo di tessuto da stendere, meccanicamente associati a detta culla (6) ed atti a portare in rotazione detto almeno un rotolo di tessuto da stendere attorno al suo asse di simmetria cilindrica; detta macchina essendo caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre: - mezzi sensori ottici (8) meccanicamente associati a detto carrello mobile (4) e rivolti verso detto piano di lavoro (3), i quali mezzi sensori ottici (8) sono atti a rilevare almeno una immagine di almeno una porzione di detto almeno uno strato di tessuto steso su detto piano di lavoro (3); - una unità di controllo logico (9) in connessione di dati con detti mezzi sensori ottici (8) e programmata per individuare in detta almeno una immagine la presenza e la posizione di imperfezioni (I) di detto almeno uno strato di tessuto.
  2. 2. Macchina per la stesura di tessuto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo logico (9) è dotata di: - un modulo di memoria (10) in cui è memorizzata almeno una mappa di taglio di una pluralità di sagome (S) disposte in una prestabilita posizione rispetto a detto almeno uno strato di tessuto e destinate ad essere tagliate da detto almeno uno strato di tessuto per il confezionamento di prodotti tessili; - un modulo di calcolo (11) in connessione di dati con detti mezzi sensori ottici (8) e con detto modulo di memoria (10), programmato per: - analizzare detta almeno una immagine rilevata da detti mezzi sensori ottici (8) ed individuare la presenza e la posizione delle imperfezioni (I) di detto almeno uno strato di tessuto; - confrontare la posizione di dette imperfezioni (I) con la posizione delle sagome (S) di detta mappa di taglio e individuare tra dette sagome (S) la presenza di eventuali sagome fallate (Sf) dotate di almeno una detta imperfezione (I), - generare un segnale di errore conseguentemente all’individuazione di una sagoma fallata (Sf).
  3. 3. Macchina per la stesura di tessuto secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo logico (9) è dotata di almeno un’interfaccia utente (13) atta a comunicare ad un utente esterno la presenza di detto segnale di errore.
  4. 4. Macchina per la stesura di tessuto secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo logico (9) è dotata di un modulo di arresto (14), operativamente collegato ai mezzi di azionamento (5) di detto carrello mobile (4) e a detti mezzi di svolgimento (7) del rotolo di tessuto; detto modulo di arresto (14) essendo atto ad interrompere la movimentazione di detti mezzi di azionamento (5) e di detti mezzi di svolgimento (7) conseguentemente a detto segnale di errore.
  5. 5. Macchina per la stesura di tessuto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il modulo di calcolo (11) di detta unità di controllo logico (9) è dotato di un sottomodulo di elaborazione immagini (12) programmato per suddividere la porzione dello strato di tessuto rilevata da detti mezzi sensori ottici (8) in una pluralità di regioni di interesse (15) e per analizzare singolarmente ciascuna di dette regioni di interesse (15).
  6. 6. Macchina per la stesura di tessuto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi sensori ottici (8) comprendono almeno un sensore ottico, in particolare una fotocamera.
  7. 7. Macchina per la stesura di tessuto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi sensori ottici (8) sono atti a rilevare una pluralità di immagini in continuo di almeno una porzione dello strato di tessuto steso su detto piano di lavoro (3).
  8. 8. Metodo di funzionamento di una macchina per la stesura di tessuto secondo la rivendicazione 1, comprendente: - una fase di predisposizione, all’interno della culla (6) di detto carrello mobile (4), di almeno un rotolo di tessuto da stendere; - una fase di stesura di detto almeno uno strato di tessuto avvolto in detto rotolo di tessuto da stendere; detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre: - una fase di acquisizione di detta almeno una immagine mediante detti mezzi sensori ottici (8); - una fase di analisi, in cui detta unità di controllo logico (9) analizza detta almeno una immagine ed individua la presenza e la posizione delle imperfezioni (I) di detto almeno uno strato di tessuto.
  9. 9. Metodo di funzionamento secondo la rivendicazione 8 di una macchina per la stesura di tessuto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre: - una fase di confronto della posizione delle imperfezioni (I) individuate in detta fase di analisi con la posizione delle sagome (S) di detta mappa di taglio; - una fase di individuazione di dette sagome fallate (Sf), all’interno delle quali è presente almeno una detta imperfezione (I).
  10. 10. Metodo di funzionamento secondo la rivendicazione 9 di una macchina per la stesura di tessuto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di fermo macchina successivamente all’individuazione di dette sagome fallate (Sf).
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