IT201800004784A1 - Pannelli semilavorati con superficie ad effetto metallico e relativo metodo di realizzazione - Google Patents

Pannelli semilavorati con superficie ad effetto metallico e relativo metodo di realizzazione Download PDF

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Description

TITOLO:
PANNELLI SEMILAVORATI CON SUPERFICIE AD EFFETTO METALLICO E RELATIVO METODO DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE
Settore Tecnico dell’Invenzione
L' ambito di applicazione della presente invenzione riguarda principalmente il settore della fabbricazione di elementi d’arredo. In particolare, la presente invenzione può trovare ampia applicazione nell’ambito di tutte le produzioni di arredamento in cui sia opportuno l’impiego di pannelli che siano:
- facilmente lavorabili dal punto di vista industriale,
- adatti a supportare alcune lavorazioni superficiali particolarmente gradite dal punto di vista estetico ma, al tempo stesso,
- adatti ad essere realizzati con materiali e processi industriali economici.
Tecnica Nota
Gli arredi in genere, sia arredi mobili che fissi (ad esempio pareti divisorie, o rivestimenti di pareti, con allestimenti più o meno attrezzati), sono in buona parte realizzati a partire da materiali disponibili in forma di pannelli, con i quali si possono realizzare antine, fianchi, piani, scaffali, fondali, eccetera.
Tali pannelli possono essere costituiti di un materiale grezzo che viene poi rifinito dopo essere stato sagomato, ad esempio può essere interamente verniciato o laccato, oppure rivestito in vari modi.
In alternativa, essendo più conveniente eseguire alcune lavorazioni su pannelli di dimensione maggiore e di forme più regolari, è possibile produrre pannelli di formati abbastanza grandi in cui una od entrambe le facce presentano già la lavorazione superficiale, completa o parziale, che dovrà risultare nell’elemento d’arredo finito, dopo il taglio o la sagomatura.
Ad esempio, i così detti pannelli laminati vengono prodotti direttamente con la lamina del rivestimento, e vengono poi tagliati con le sagomature necessarie per la produzione dei vari mobili (ad es. per realizzare le antine dei mobili di una cucina).
In generale, si può affermare che le lavorazioni superficiali, se eseguite sui pezzi di pannello già sagomati, sono più complesse delle lavorazioni eseguite su pannelli di dimensioni più grandi e regolari. Infatti, le forme dei pezzi già sagomati possono essere molto diverse tra loro, pertanto la manipolazione, così come la lavorazione, dei pezzi richiede macchinari più complessi e, in generale, le lavorazioni risultano più costose.
Per contro, il taglio di pannelli con le superfici già più o meno finite presenta la criticità di come gestire i bordi dei pezzi, una volta che sono stati sagomati.
È quindi essenziale che le lavorazioni superficiali effettuate sui pannelli da tagliare siano ben resistenti, in modo da poter sopportare, senza rischio di danneggiamenti, le manipolazioni richieste, e non richiedano utensili troppo sofisticati per il taglio, che deve risultare “netto” e senza la presenza di “scheggiature” o “frastagliature”.
Quindi, sebbene l’impiego di pannelli semilavorati in superfice presenti dei vantaggi a livello di processo industriale, non tutti i trattamenti superficiali sono adatti a subire una sagomatura successiva, e pertanto esistono alcune limitazioni alle lavorazioni superficiali che possono realisticamente essere effettuate sui pannelli: limitazioni che sono dettate dalle logiche della produzione industriale.
A questo punto, è importante sottolineare che le lavorazioni superficiali dei pannelli usati per realizzare gli arredi devono prima di tutto rispondere ad esigenze estetiche e di gusto.
In passato, soprattutto quando i pannelli (o le tavole) con cui erano realizzati i mobili erano di legno massello, i trattamenti superficiali si limitavano ad una levigatura ed una verniciatura. Successivamente, l’introduzione di materiali più economici, ma anche più stabili (cioè meno soggetti a deformazioni legate all’invecchiamento ed alle condizioni ambientali di temperatura e umidità), ha dato luogo alla necessità di ricoprire tali pannelli con delle lamine di altro materiale, oppure con laccature molto coprenti e spesse.
Allo stato dell’arte, quindi, la gran parte dei pannelli usati nel settore dell’arredamento sono costituiti di materiali artificiali, con caratteristiche ottimali dal punto di vista meccanico ed economico, rivestiti con laccature o lamine di vario tipo. L’ampia gamma dei pannelli laminati va dai pannelli rivestiti con fogli sottilissimi di legni pregiati, fino ad arrivare a pannelli laminati con rivestimenti sintetici molto economici.
Oltre a queste categorie, che oggi sono ampiamente diffuse (ossia i così detti laccati e laminati), l’evoluzione estetica e del gusto, comincia a richiedere altre tipologie di lavorazione. In particolare sono sempre più richieste lavorazioni superficiali che riproducano l’effetto di materiali che tradizionalmente non sono associati alla costruzione di mobili: tra questi, ad esempio, si possono citare materiali tipicamente usati in edilizia ed in carpenteria.
Per cui l’offerta nel settore dell’arredamento sempre più frequentemente propone mobili che sembrano realizzati in muratura o in metallo.
Il metallo, in particolare, è un materiale molto esplorato, e l’effetto metallico in genere è ritenuto molto interessante.
Alcuni mobili vengono realizzati realmente con lamine di metallo, ma questo comporta costi che ne limitano il mercato in quanto i metalli sono in genere più costosi e la lavorazione dei metalli richiede utensili e lavorazioni specifiche che non sempre sono economicamente sostenibili nell’industria del mobile.
Pertanto, sono state messe a punto varie vernici che, dal punto di vista puramente estetico, offrono un effetto metallico realistico.
Tuttavia, uno degli effetti metallici ricercati è l’effetto magnetico (ossia offrire la possibilità di attaccare delle calamite sulla superfice del pannello); e quest’ultimo effetto non è puramente estetico, è un effetto fisico che richiede la presenza effettiva di una certa quantità di materiale ferromagnetico.
Allo stato dell’arte, esistono vernici, a base di resine che contengono polveri metalliche e che possono offrire anche un effetto magnetico.
L’uso di tali vernici a base di resine, però, non è molto frequente. La causa può essere ricercata nei costi di produzione di tali resine, oppure nel il fatto che tali vernici sono disponibili in colorazioni predeterminate e non si prestano a successive lavorazioni superficiali; ad esempio per ottenere effetti con sfumature o effetti invecchiamento.
In definitiva, tali vernici tendono a rendere l’aspetto delle superfici su cui vengono applicate, abbastanza omogeneo.
A tal proposito si ribadisce ancora una volta che il settore del mobile, e dell’arredamento in genere, è un settore in cui la ricerca degli effetti estetici è fondamentale, e pertanto il problema tecnico di mettere a punto tecniche di lavorazione e prodotti adatti a ricercare effetti estetici sempre più raffinati, è un problema tecnico di primaria importanza.
Inoltre le vernici a base di resine vengono generalmente applicate con strati molto sottili, e pertanto la quantità di metallo è tipicamente molto esigua, tanto da generare effetti magnetici molto deboli. In generale, tali vernici presentano una modalità di applicazione ottimale, e non offrono la possibilità di regolare con ampia flessibilità la quantità di metallo che si desidera applicare sulle superfici.
Descrizione sintetica dell’Invenzione
Lo scopo principale della presente invenzione, pertanto, consiste nell’indicare un pannello semilavorato per applicazioni nel settore dell’arredamento in genere, in cui una o entrambe le superfici siano lavorate in modo da offrire un effetto estetico di tipo metallico, e che presentino anche un effetto fisico ferromagnetico: Pertanto la loro superfice lavorata deve risultare idonea per potervi attaccare delle calamite.
Tale scopo principale deve poter essere conseguito in modo da preservare le metodologie ordinarie in uso per le lavorazioni nel settore dell’arredamento. Infatti, alla base di ogni nuova soluzione industriale deve esserci una ottimizzazione sul piano produttivo. Pertanto è raccomandato che i pannelli semilavorati secondo l’invenzione possano essere sagomati e manipolati con i medesimi macchinari con cui si eseguono le lavorazioni sui pannelli in “mdf” (Medium Density Fiber), eventualmente pre-lavorati superficialmente (ad es. rivestiti con laminati), perché queste sono le lavorazioni tipiche del settore.
Inoltre, il trattamento superficiale dei pannelli, deve offrire una adeguata consistenza in modo da supportare senza rischi di danneggiamento le normali operazioni di taglio e di manipolazione.
Infine, la lavorazione deve essere idonea per ottenere effetti estetici con irregolarità e sfumature, sia in termini di colore che di lucidità: i pannelli lavorati secondo l’invenzione devono pertanto poter sopportare trattamenti successivi. In particolare, lavorazioni tipiche che vengono eseguite, consistono in “lucidature” (che sono abbastanza frequenti in quanto esaltano la metallicità del rivestimento), “spugnature”, o altre lavorazione superficiale.
Gli obiettivi ricercati possono essere conseguiti ricorrendo all’utilizzo di sostanze disponibili in commercio che normalmente non vengono usate come vernici.
Si tratta di prodotti all’acqua, quindi abbastanza economici, facili da trattare e gestire, che trovano applicazione a livello industriale per depositare su superfici strati di materiale a composizione metallica: infatti tali sostanze contengono quantità significative di polveri metalliche ferrose. Grazie al significativo contenuto di ferro di cui sono composte, esse conferiscono alle superfici su cui vengono depositate proprietà magnetiche,
Tali sostanze sono facilmente reperibili, come già detto, a costi accessibili e, soprattutto, sono applicabili con strumentazione e macchinari analoghi a quelli impiegati per le verniciature, tuttavia non sono usate come vernici nel settore dell’arredamento.
Tra le cause del mancato impiego nel settore dell’arredamento. Si segnala un aspetto di natura tecnologica. Infatti, la consistenza di tali sostanze non è sufficientemente resistente all’usura come è richiesto per realizzare un elemento d’arredo.
Si pone pertanto il problema tecnico di conferire la necessaria consistenza alla superficie di un pannello trattato mediante la stesura di uno strato con un prodotto all’acqua contenente in quantità significativa polveri metalliche, e più precisamente ferrose.
Oltre a tale problema tecnico di tipo fisico, di resistenza meccanica, si pone anche un problema che riguarda la possibilità di ottenere differenti effetti estetici, come ad esempio variare la colorazione o la tonalità, e ottenere sfumature sia di natura cromatica che mediante processi di lucidatura particolari.
Tutto ciò deve poter essere conseguito preservando lo scopo fondamentale della presente invenzione che è quello di ottenere una lavorazione superficiale di un pannello costituito da un materiale tra quelli normalmente usati nel settore dell’arredamento (tipicamente in “mdf”) che però appaia con un aspetto di tipo metallico.
La presente invenzione consiste nella realizzazione di pannelli costituiti da un materiale di supporto generico (preferibilmente adatto alla fabbricazione di arredi come ad esempio sono i pannelli in “mdf”) in cui almeno una delle sue superfici subisca un trattamento di rivestimento così composto:
� un primo strato di fondo costituito da un impasto contenente una percentuale significativa di granuli metallici ferromagnetici, steso con uno spessore omogeneo controllabile, e sufficiente a contenere metallo in una quantità idonea a conferire alla superficie le proprietà magnetiche volute e predeterminate;
� una ulteriore applicazione di una vernice sufficientemente fluida da penetrare in detto primo strato di fondo occupando gli spazi e le porosità determinate da detti granuli metallici che costituiscono detto primo strato di fondo;
� e detto trattamento prevede una successiva fase di levigatura che rende liscia la superfice finale spianando le superfici dei granuli metallici che si trovano più esternamente.
Breve Descrizione dei Disegni
Il vantaggio principale della presente invenzione è dato dal fatto che un pannello per la fabbricazione di parti di elementi d’arredo, realizzato secondo gli insegnamenti della presente invenzione, soddisfa gli scopi principali per cui è stata concepita.
Tale invenzione presenta anche ulteriori vantaggi che saranno resi maggiormente evidenti dalle rivendicazioni allegate che costituiscono parte integrante della descrizione stessa e dall’illustrazione di alcuni esempi di realizzazione pratica, descritti di seguito a titolo non limitativo, in cui si evidenziano ulteriori dettagli ed alcune varianti di finitura.
Tali esempi sono descritti nel seguito con l’ausilio dei disegni allegati in cui:
� Figura 1 mostra un pannello lavorato secondo l’invenzione in cui è steso un primo strato di fondo;
� Figura 2 mostra un pannello lavorato secondo l’invenzione in cui su detto primo strato di fondo è applicata una vernice che intride detto primo strato di fondo;
� Figura 3 mostra un pannello lavorato secondo l’invenzione in cui una parte della superficie risulta levigata.
Descrizione Dettagliata
In Figura 1, con il numero 110 è raffigurato, in una sezione ortogonale alle sue facce, un generico pannello grezzo fatto di un materiale tra quelli normalmente usati nel settore dell’arredamento (in un caso tipico, si può trattare di un pannello di “mdf”). Sul tale pannello 110 si deve eseguire una lavorazione superficiale per conferirgli un effetto metallico: ossia una lavorazione che, una volta eseguita, faccia apparire la superfice di tale pannello simile ad una lastra metallica. La lavorazione descritta, secondo gli insegnamenti della presente invenzione, mira a conferire tale effetto metallico in modo che possa essere apprezzato alla vista, al tatto, ed anche per alcune proprietà fisiche, quali sono le proprietà magnetiche.
Pertanto sulla faccia superiore di detto pannello grezzo 110 viene applicato uno strato di un impasto la cui composizione contiene una significativa quantità di metallo in forma di piccolissimi granuli. Tale strato di fondo (la cui applicazione avviene generalmente sul pannello grezzo) è indicata con il numero 120.
Detto strato di fondo 120 è essenziale in quanto contiene molto metallo, ed il suo spessore dovrà essere sufficiente a conferire le proprietà magnetiche al pannello finito.
Esistono in commercio diversi prodotti proposti in svariate applicazioni industriali, adatti a realizzare il fondo 120. Tra questi ve ne sono alcuni, particolarmente adatti alla realizzazione della presente invenzione, come ad esempio il prodotto dalla indicato con il codice prodotto n. YW--M524--C69. Tali prodotti hanno costi accessibili, sono facili da applicare e permettono una eccellente regolazione dello spessore.
Modalità di applicazione tipiche prevedono una stesura mediante spatolatura oppure, per un migliore controllo dello spessore, mediante un reticolo di tipo serigrafico a maglie abbastanza grosse da permettere il passaggio dell’impasto granuloso.
In Figura 1 con il numero 101 è indicato un particolare che è proposto ingrandito in Figura. Nell’ingrandimento si notano i granuli del fondo 120 che sono stati depositati sulla superficie del pannello grezzo 110. Quando il fondo 120 si asciuga, dopo la sua applicazione, lo strato da esso costituito risulta abbastanza poroso: a livello microscopico, infatti, i granuli di metallo si compattano lasciando una significativa quantità di spazi tra di loro. Tale conformazione rende il fondo 120 troppo fragile per subire successive lavorazioni che possono risultare anche abbastanza energiche. Infatti, la granulosità del materiale usato per il rivestimento determina necessariamente una superfice abbastanza ruvida che non permette di evidenziare quell’effetto metallico che è uno degli scopi dell’invenzione. Per esaltare la metallicità del rivestimento si renderebbe necessaria una levigatura ed una lucidatura della superficie stessa: ma la fragilità del fondo applicato non consente tali operazioni.
Il problema fondamentale di aumentare la resistenza del fondo metallico 120 può essere risolto applicando sul fondo stesso una opportuna ulteriore verniciatura.
In Figura 2 è proposto un pannello secondo l’invenzione in una fase di lavorazione successiva rispetto a quanto mostrato in Figura 1: la differenza si può apprezzare dall’analisi del dettaglio ingrandito rappresentato con il numero 102. Nel dettaglio ingrandito 102 si nota, oltre al pannello grezzo 110 ed al fondo granuloso 120, anche un’ulteriore sostanza applicata in modo da intridere il fondo 120 ed occupare gli interstizi determinati dalla granularità del fondo 120. Tale sostanza è indicata in Figura 2 con il numero 130. Detta sostanza 130 è una vernice abbastanza fluida, come ad esempio sono le vernici all’acqua. La fluidità di detta vernice 130 è tale che essa riesce a penetrare in modo molto pervasivo il fondo 120 e, quando asciutta, conferisce allo strato complessivo una notevole resistenza meccanica.
Un’accurata messa a punto sperimentale ha permesso di appurare che la combinazione di un fondo all’acqua costituito da granuli metallici, combinato con una vernice, anch’essa all’acqua, applicata quando tale fondo è ben asciutto, conferisce all’insieme una resistenza meccanica più che adeguata a sopportare un’energica levigatura.
In Figura 3 è rappresentato in modo essenziale l’effetto di una levigatura. Figura 3 propone, con il numero 103 un dettaglio ingrandito in cui si apprezzano: il pannello grezzo di supporto 110, il fondo metallico granuloso 120 e la vernice all’acqua 130.
Oltre a tali elementi, presenti anche in Figura 2, con il numero 220 è raffigurato un utensile di levigazione: ovviamente le proporzioni rappresentate non sono realistiche, e la figura va intesa al solo scopo di illustrare qualitativamente il tipo di lavorazione.
Detto utensile di levigazione 220 può spianare i granuli del fondo 120 che si trovano sulla superfice esterna del rivestimento. Infatti, tali granuli esterni, in assenza di levigatura, determinano una naturale ruvidità; dopo la levigatura, invece, essi vengono spianati e presentano una faccia piana rivolta verso la superfice esterna. Dopo tale lavorazione, la superfice del pannello può risultare molto liscia, e può anche essere lucidata.
È chiaro che una levigatura di questo tipo, in grado di spianare anche i granuli metallici, deve essere abbastanza energica, e pertanto è necessario che il rivestimento nel suo insieme riesca a sopportare una lavorazione di questo tipo. Se l’insieme del fondo 120 e della vernice 130 non risultasse ben coeso e resistente, l’azione di levigatura rimuoverebbe i granuli in superfice deteriorando il pannello. Ripetute prove sperimentali mostrano invece che la lavorazione, effettuata secondo gli insegnamenti della presente invenzione, è ampiamente idonea a sopportare le levigature o le lucidature richieste.
Oltre alle caratteristiche fisiche e meccaniche, la soluzione indicata nella presente invenzione offre una grandissima flessibilità per ottenere effetti estetici particolari: infatti, le vernici ad acqua 130 possono essere di qualsiasi colore e possono essere applicate anche in modo da ottenere sfumature.
Non solo, anche le levigature o le lucidature possono essere fatte in modo diverso, per ottenere effetti molto vari, ad esempio lasciando in evidenza le tracce delle direzioni con cui è avvenuta la levigatura.
Tutta questa varietà estetica è ottenibile anche grazie alla grande varietà di vernici ad acqua che sono facilmente reperibili in commercio.
In definitiva, il metodo insegnato per realizzare pannelli metallizzati semilavorati per l’industria dell’arredamento, è un metodo che presenta tutti i requisiti per essere applicato con convenienza a livello industriale, impiegando macchinari tipici del settore, e materiali ampiamente disponibili benché concepiti per altre applicazioni, senza quindi la necessità di sintetizzare materiali specifici per la nuova applicazione.
I pannelli semilavorati secondo l’invenzione vengono poi finiti con un’ulteriore verniciatura di protezione, come del resto avviene in molti altri processi di produzione di pannelli semilavorati per l’industria dell’arredamento anche di altro tipo.
Il risultato che si ottiene è adatto ad essere usato con molta efficienza a livello industriale, la lavorazione superficiale ottenuta risulta molto resistente, ed è in grado di superare svariati test che sono richiesti per i materiali impiegati in molte tipologie di arredi.
Inoltre, le caratteristiche plastiche di elasticità e coesione materica che risultano presenti nei pannelli semilavorati realizzati secondo l’invenzione, rendono facili e poco rischiose le operazioni di taglio; per cui il taglio sul pannello e la successiva bordatura risultano estremamente facili, e non sono necessari utensili particolari o sofisticati: il taglio risulta preciso e pulito senza la presenza di “scheggiature” o “frastagliature”.
Tutte le caratteristiche sopra illustrate sono ottenibili con un fondo all’acqua a contenuto metallico e con vernici ad acqua, che pertanto sono indicati come materiali particolarmente adatti all’implementazione preferita della presente invenzione.
Tuttavia, non si esclude che nel futuro possano rendersi disponibili altri materiali con analoghe o migliori prestazioni; anche materiali impiegati in industrie diverse da quell’dell’arredamento (ad es. nell’edilizia), così da offrire al mercato dei pannelli per arredo con superfici ad effetto metallico con le caratteristiche desiderate. Si deve trattare di materiali adatti ad essere applicati su superfici lisce, e depositabili con spessori sufficienti come spiegato in precedenza.
Qualora tali nuovi materiali, avessero caratteristiche estetiche, e/o meccaniche, e/o fisiche particolarmente attraenti e migliori di quelle offerte dai prodotti ad acqua usati nelle implementazioni sperimentali della presente invenzione, ma non fossero adatti ad attaccare su certi materiali comunemente usati per la realizzazione dei pannelli per la fabbricazione degli arredi, potrebbe essere necessario pre-trattare i pannelli grezzi con eventuali sostanze aggrappanti o collanti.
L’eventuale necessità di un pre-trattamento del pannello grezzo, deve essere considerato come una variante del tutto equivalente della presente invenzione.
La presente invenzione, si presta poi ad ulteriori varianti legate alla possibilità di eseguire trattamenti aggiuntivi sulla superfice così lavorata, in cui è stato applicato uno strato di rivestimento a significativo contenuto metallico: e tale materiale metallico è effettivamente percepibile sia alla vista che al tatto.
Ad esempio, il pannello può essere successivamente inciso, scolpito o trattato chimicamente allo scopo di conferirgli altri particolari effetti o prestazioni.
Tali ulteriori trattamenti possono essere eseguiti automaticamente sul pannello intero che verrà sagomato successivamente, o possono anche avvenire sui pezzi già sagomati, oppure possono essere eseguiti anche manualmente.
Ad esempio, possono essere stesi prodotti per conferire un aspetto anticato, oppure vernici di vario tipo, per rendere la superfice più resistente alla macchia, al graffio, al calore umido e alle sollecitazioni chimiche.
Alcuni esempi di lavorazioni che appaiono abbastanza interessanti per assecondare il gusto del momento, consistono in “lucidature”, che possono essere eseguite dopo la levigatura, per esaltare l’aspetto metallico del rivestimento; oppure, sempre dopo la levigatura, è possibile eseguire le così dette “spugnature”, che conferiscono al pannello rivestito un aspetto, in un certo senso, più trasandato ed irregolare.
In definitiva quindi, a prescindere dalla notevole possibilità di varianti, il concetto inventivo sottostante la presente invenzione si può sintetizzare anche in un metodo di lavorazione industriale che permette di ottenere il pannello oggetto dell’invenzione. Tale metodo è caratterizzato dal comprendere almeno le seguenti fasi essenziali:
- si parte dall’impiego di pannelli realizzati con materiali di supporto comunemente impiegati nella fabbricazione di arredi (es. “mdf”);
- tali pannelli sono lavorati stendendo un primo rivestimento su almeno una delle superfici che costituisce un fondo per successive lavorazioni;
- tale primo rivestimento di fondo è fatto con materiali già presenti sul mercato (potendo così contare su economie di scale che possono contribuire al contenimento dei costi di produzione) ed è costituito da un impasto che contiene granuli metallici in quantità significativa;
- tale rivestimento di fondo viene steso con uno spessore omogeneo, tipicamente mediante spatolatura o mediante l’impiego di un reticolo di tipo serigrafico;
- dopo l’asciugatura di detto rivestimento di fondo la superfice viene intrisa con una vernice abbastanza fluida che possa penetrare molto profondamente negli interstizi e nelle porosità del rivestimento di fondo: interstizi e porosità che si determinano a causa dei granuli metallici presenti nel materiale impiegato per realizzare il fondo;
- dopo che anche la verniciatura si è asciugata, si procede ad una levigatura che spiana i granuli metallici affioranti in superfice, rendendo apprezzabile anche alla vista l’effetto metallico della lavorazione superficiale;
- infine, dopo la levigatura si provvede ad un’ulteriore verniciatura protettiva.
Il pannello così ottenuto risulta pertanto adatto ad essere impiegato per la realizzazione di elementi d’arredo in genere, ed a subire ulteriori lavorazioni e trattamenti.
Come già evidenziato nella prima parte della presente descrizione, il fattore guida di ogni lavorazione deve essere quello di ottenere effetti estetici di pregio e graditi al pubblico.
Tale obiettivo estetico deve però tenere nel dovuto conto i problemi pratici della produzione; per cui le lavorazioni devono porre meno problemi possibile, devono essere economicamente sostenibili e, soprattutto, il prodotto finale deve essere, oltre che gradevole esteticamente, anche funzionale.
Quindi, pur rimanendo nell’ambito della presente invenzione, le fasi di lavorazione fondamentali indicate in precedenza, possono essere alternate con altre tipologie di dipintura o con fasi aggiuntive anche non menzionate nella presente descrizione, dando luogo pertanto a molte possibili varianti della presente invenzione.
Tutte queste varianti non sono state descritte in questa relazione di descrizione della presente invenzione; tuttavia si vuole sottolineare come, teoricamente, l’invenzione insegnata può certamente dar luogo ad altre varianti di pannello, con lo scopo di esplorare tutti gli effetti estetici ispirati ad una lastra metallica, o per migliorare i vantaggi di natura industriale ed economica.
L’invenzione appena descritta si può poi prestare a numerose varianti, che possono risultare legate alla evoluzione tecnologica futura, sia per quanto riguarda tecnologia dei materiali, e sia per quanto riguarda il controllo delle lavorazioni superficiali.
Possono essere usati differenti materiali per il pannello grezzo di supporto. Tra questi, il già citato “mdf”, ma anche truciolari, multistrati, legno, cartongesso; ossia materiali già ampiamente usati attualmente per la realizzazione di pannelli semilavorati per la fabbricazione di elementi d’arredo. Tuttavia il procedimento indicato per realizzare pannelli semilavorati può essere applicato su molti altri materiali, anche non frequenti nell’industria dell’arredamento, tra cui, ad esempio, materiali sintetici a base di plastiche o materiali vetrosi ecc… Inoltre, possono ovviamente essere usati differenti materiali anche per le sostanze con cui viene eseguita la copertura.
In generale, e come già precedentemente detto, le particolari tecnologie riguardanti l’impiego di specifici materiali non è parte caratterizzante della presente invenzione e pertanto, se nel futuro dovessero essere disponibili materiali più vantaggiosi di quelli indicati nelle implementazioni preferite, o se le attuali tecnologie attinenti alle lavorazioni evolvessero verso l’offerta di migliori prestazioni o migliori rapporti qualità-prezzo, in modo da applicare in modo più efficiente le varie lavorazioni richieste, ulteriori miglioramenti potrebbero essere apportati nella realizzazione della presente invenzione senza per questo modificarne la natura inventiva ed i principi che l’hanno ispirata.
Tali varianti possono offrire ulteriori vantaggi rispetto a quelli precedentemente citati, e possono essere apportate dall’uomo esperto del ramo senza per questo fuoriuscire dall’invenzione quale essa risulta dalla presente descrizione e dalle rivendicazioni qui allegate.
Infine, l'invenzione descritta si presta ad incorporare ed a supportare ulteriori accorgimenti volti a migliorare ancor più le prestazioni della tecnica descritta per la realizzazione di pannelli sempre più economici, robusti e capaci di riprodurre effetti estetici sempre più interessanti: tali accorgimenti non trattati nella presente descrizione potranno essere descritti in ulteriori domande di brevetto associabili a questa invenzione.

Claims (9)

  1. TITOLO: PANNELLI SEMILAVORATI CON SUPERFICIE AD EFFETTO METALLICO E RELATIVO METODO DI REALIZZAZIONE RIVENDICAZIONI 1. Pannello semilavorato comprendente un materiale di supporto generico (110) in cui almeno una delle sue superfici presenta un rivestimento che presenta almeno due strati: a. un primo strato di fondo (120) costituito da un impasto contenente una percentuale significativa di granuli metallici ferromagnetici, steso con uno spessore sufficiente a contenere metallo in una quantità idonea a conferire alla superficie predeterminate proprietà magnetiche; b. un secondo strato (130) realizzato per applicazione di una vernice sufficientemente fluida da penetrare in detto primo strato di fondo (120) occupando gli spazi e le porosità determinate da detti granuli metallici che costituiscono detto primo strato di fondo (120); e detto rivestimento essendo configurato in modo che la superfice esterna risulti liscia per effetto di una levigatura che spiani le superfici dei granuli metallici che fuoriescano da detta superficie esterna.
  2. 2. Pannello semilavorato secondo la rivendicazione 1 in cui detto materiale di supporto generico (110) è costituito da “mdf” (Medium Density Fiber).
  3. 3. Pannello semilavorato secondo la rivendicazione 1 in cui detta vernice con la quale è realizzato il secondo strato (130), sufficientemente fluida da penetrare in detto primo strato di fondo (120), è una vernice all’acqua.
  4. 4. Pannello semilavorato secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detto rivestimento presenta una verniciatura di protezione soprastante detti primo strato di fondo (120) e secondo strato (130).
  5. 5. Metodo per rivestire pannelli realizzati con un generico materiale di supporto (110), caratterizzato dal comprendere almeno le seguenti fasi essenziali: a. applicazione di un primo strato di rivestimento (120) mediante la stesura su almeno una delle superfici di detti pannelli di supporto (110) di un impasto che contiene granuli metallici in quantità significativa, e che costituisce un primo strato di fondo (120) per successive lavorazioni; b. dopo l’asciugatura di detto primo strato di fondo (120) la superfice viene intrisa con una vernice, che realizza un secondo strato (130), abbastanza fluida in modo che possa penetrare molto profondamente negli interstizi e nelle porosità del primo strato di fondo (120); c. dopo l’asciugatura di detta vernice che realizza il secondo strato (130), viene eseguita una levigatura meccanica che spiana i granuli metallici affioranti in superfice.
  6. 6. Metodo per rivestire pannelli realizzati con un generico materiale di supporto (110) come nella rivendicazione 5, in cui detto primo strato di fondo (120) viene steso con uno spessore regolato mediante spatolatura.
  7. 7. Metodo per rivestire pannelli realizzati con un generico materiale di supporto (110) come nella rivendicazione 5, in cui detto primo strato di fondo (120) viene steso con uno spessore omogeneo e controllato mediante l’impiego di un reticolo di tipo serigrafico.
  8. 8. Metodo per rivestire pannelli realizzati con un generico materiale di supporto (110) come nella rivendicazione 5, in cui detta levigatura meccanica è seguita da un trattamento di “lucidatura” o di “spugnatura”.
  9. 9. Metodo per rivestire pannelli realizzati con un generico materiale di supporto (110) come in una qualsiasi delle rivendicazioni 5, 6, 7 o 8, in cui tale pannello rivestito viene trattato con un’ulteriore verniciatura protettiva.
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