IT201800004586A1 - Elemento di arredo - Google Patents

Elemento di arredo Download PDF

Info

Publication number
IT201800004586A1
IT201800004586A1 IT102018000004586A IT201800004586A IT201800004586A1 IT 201800004586 A1 IT201800004586 A1 IT 201800004586A1 IT 102018000004586 A IT102018000004586 A IT 102018000004586A IT 201800004586 A IT201800004586 A IT 201800004586A IT 201800004586 A1 IT201800004586 A1 IT 201800004586A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
strips
strip
main
faces
glass
Prior art date
Application number
IT102018000004586A
Other languages
English (en)
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed filed Critical
Priority to IT102018000004586A priority Critical patent/IT201800004586A1/it
Publication of IT201800004586A1 publication Critical patent/IT201800004586A1/it

Links

Classifications

    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C03GLASS; MINERAL OR SLAG WOOL
    • C03BMANUFACTURE, SHAPING, OR SUPPLEMENTARY PROCESSES
    • C03B23/00Re-forming shaped glass
    • C03B23/20Uniting glass pieces by fusing without substantial reshaping
    • C03B23/203Uniting glass sheets

Landscapes

  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Materials Engineering (AREA)
  • Organic Chemistry (AREA)
  • Radiation-Therapy Devices (AREA)

Description

Elemento di arredo
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un elemento di arredo in vetro, in particolare un elemento di arredo piano.
Il più diffuso procedimento di fabbricazione industriale del vetro piano è il cosiddetto procedimento “float” (Pilkington), nel quale il vetro fuso in uscita dal forno fusorio galleggia su di un bagno di stagno liquido. Il vetro float monolitico, impiegato estesamente nell’edilizia, arredamento e automotive, viene prodotto in spessori che possono variare da 1 mm a 25 mm e dimensioni massime di circa 3 x 6 m, anche se queste dimensioni sono difficilmente disponibili negli spessori più elevati (e.g. maggiori di 12 mm). Nel vetro float si usa distinguere la faccia “lato stagno”, ossia la faccia della lastra che durante la produzione è stata a contatto con lo stagno, e la faccia opposta “lato aria”.
Il vetro float industriale è disponibile in una limitata varietà di colori che dipendono dalle sostanze minerarie contenute nella miscela vetrificabile, la più comune essendo l’ossido di ferro, che causa una leggera colorazione verdastra nel prodotto finale. Nell’architettura e nel design sono impiegati, specialmente in spessori superiori a 6-8 mm, vetri float industriali con tonalità azzurra, verde, fumé, bronzo, grigia oppure il vetro extrachiaro, ossia ad alta trasparenza. Le diverse tonalità possono essere ottenute variando le ricette della miscela vetrificabile e/o mediante selezione delle sabbie silicee che costituiscono la materia prima principale.
Gli elementi di arredo di vetro, quali piani di tavolo, strutture di gamba per sostenere piani da tavolo o mensole di libreria, sono fatti tipicamente in vetro float. Le lastre di vetro float comunemente disponibili commercialmente hanno spessori non superiori a circa 20 mm. Nel caso di lastra monolitica, si può ad esempio utilizzare una lastra unica di 19 mm oppure due lastre di spessore fino a 10 mm accoppiate e unite tra loro mediante una pellicola EVA (etilenevinilacetato) o mediante incollaggio con una pellicola PVB (polivinilbutirrale) seguito da una fase di riscaldamento e pressatura con rulli. Gli elementi di arredo di vetro sono tipicamente lavorati a filo lucido per ottenere un bordo rifinito a macchina piatto e spigoli smussati a 45°.
Per ottenere buoni risultati di incollaggio, è solitamente opportuno identificare la faccia lato stagno in modo da applicare l’adesivo sulla faccia lato aria.
La Richiedente ha osservato che la realizzazione di strutture di arredo piane di dimensioni superficiali sostanzialmente uniformi, quali un piano di tavolo quadrangolare, ad elevato spessore, e.g. di circa 20 mm, mediante l’incollaggio di uguali lastre più sottili può limitare le possibilità di design, sia dal punto di vista costruttivo che di effetto visivo dell’elemento in vetro. Inoltre, nel caso di elementi formati da due o più lastre incollate tra loro, se rifinite a filo lucido, lo smusso di 45° degli spigoli delle lastre accoppiate ed incollate tra di loro darebbe vita a degli incavi a V di difficile pulizia durante l’uso quotidiano.
La Richiedente ha capito che la realizzazione di un elemento di arredo piano che comprende una pluralità di strisce di vetro float, accostate tra loro in modo da riempire un volume a forma di parallelepido e unite tra loro per vetrofusione permette di selezionare un ampio intervallo di spessori dell’elemento finale, senza perdere in robustezza e resistenza.
Inoltre, la possibilità di scegliere strisce di vetro float di colori e/o dimensioni diversi offre flessibilità nella combinazione dei colori ed è possibile ottenere un elemento di arredo di vetro a più colori e/o con un particolare aspetto esteriore.
L’utilizzo di strisce di vetro di larghezza/lunghezza e/o spessore relativamente moderata insieme alla possibilità di utilizzare gli scarti di produzione può ridurre il costo complessivo di fabbricazione dell’elemento di arredo.
In accordo con la presente invenzione, è descritto un elemento di arredo in vetro a forma di parallelepipedo comprendente due opposte facce principali di elemento che si estendono parallele a un piano di estensione principale, l’elemento di arredo comprendendo una pluralità di strisce di vetro float, ciascuna striscia essendo a contatto con almeno una seconda striscia della pluralità, la pluralità di strisce essendo disposte in modo tale da riempire un volume di parallelepipedo, in cui le strisce di vetro float sono unite tra loro per fusione così da formare un singolo pezzo di vetro.
Preferibilmente, il singolo pezzo di vetro ha spessore t compreso tra 10 mm a 60 mm, più preferibilmente tra 20 mm a 50 mm.
Preferibilmente, le facce principali di elemento hanno lunghezza L compresa tra 250 mm e 3000 mm.
Preferibilmente, le facce principali di elemento hanno larghezza W compresa tra 250 mm a 1500 mm.
Preferibilmente, l’elemento di arredo è un piano di tavolo o una struttura di gambe di tavolo.
In alcune forme realizzative, ciascuna striscia della pluralità di strisce di vetro float comprende due opposte facce principali di striscia quadrangolari S1 con una prima larghezza di striscia w1, le strisce essendo disposte l’una a fianco dell’altra in parallelo con la rispettiva faccia principale di striscia S1 disposta in verticale lungo la larghezza di striscia w1, perpendicolarmente al piano di estensione principale, ed essendo unite per fusione lungo le facce principali di striscia così da formare un singolo pezzo di vetro a forma di parallelepipedo rettangolare di spessore t corrispondente sostanzialmente alle larghezze di striscia w1 delle strisce della pluralità.
Preferibilmente, ciascuna striscia della pluralità di strisce di vetro float è a forma di parallelepipedo con facce principali di striscia S1 rettangolari e con larghezza uniforme w1.
Preferibilmente, le opposte facce principali di striscia S1 di ciascuna striscia di vetro float hanno lunghezza di striscia L1 sostanzialmente corrispondente a una lunghezza L delle opposte facce principali di elemento.
Secondo alcune forme realizzative, ciascuna striscia della pluralità di strisce di vetro float comprende due opposte facce principali di striscia quadrangolari S2 e ha uno spessore di striscia t2 definito dalla distanza tra le opposte facce principali di striscia, la pluralità di strisce di vetro float essendo disposta secondo una pluralità di strati di strisce sovrapposti l’uno sull’altro in piani paralleli al piano di estensione principale, in cui ciascuno strato di strisce è formato da una sotto-pluralità di strisce della pluralità di strisce di vetro float, le strisce di ciascuna sottopluralità avendo uguale spessore di striscia t2 ed essendo disposte orizzontalmente con le facce principali di striscia S2 in parallelo al piano principale di estensione e adiacenti l’una all’altra in modo da non lasciare spazi vuoti tra le strisce e formare un rispettivo strato di strisce con spessore uguale allo spessore di striscia t2.
Preferibilmente, le strisce di ciascuna sotto-pluralità di strisce sono disposte in modo tale da formare rispettivi strati di strisce di lunghezza e larghezza uniformi quali sezioni trasversali del volume di parallelepipedo, le sezioni trasversali avendo spessore uguale allo spessore di striscia t2, la lunghezza e larghezza di ciascuno strato di strisce definendo la lunghezza L e la larghezza W del singolo pezzo di vetro.
Preferibilmente, le strisce della pluralità di strisce di vetro float hanno larghezze di striscia w2 e lunghezze di striscia L2 di dimensioni diverse o uniformi. Più preferibilmente, le strisce di ciascuna sottopluralità di strisce hanno lunghezza e larghezza di striscia uniformi.
Preferibilmente, l’elemento di arredo comprende inoltre un pannello di vetro float con lunghezza e larghezza pari alla rispettiva lunghezza e larghezza di ciascuno strato di strisce, in cui la pluralità di strati di strisce comprende uno strato superiore di strisce e il pannello di vetro float è disposto su e a contatto con una faccia principale di striscia dello strato di strisce superiore ed è unito per fusione alla pluralità di strati di strisce.
L’elemento di arredo in vetro float ha forma generalmente di parallelepipedo con facce principali di elemento sostanzialmente parallele a un piano di estensione principale. Nel presente contesto, si farà riferimento a un elemento di arredo a forma di parallelepipedo con facce principali parallele a un piano di estensione principale intendendo che le facce principali possono presentare rugosità o irregolarità superficiali (e.g. piccole fessure tra gli elementi uniti per fusione) oppure che lo spessore dell’elemento non sia perfettamente uniforme (e.g. la superficie libera dell’assemblaggio durante la fusione assuma una forma leggermente convessa successivamente alla fusione). L’irregolarità superficiale può arrivare al 5% o 10% sullo spessore dell’elemento di arredo. La convessità massima dell’elemento di arredo può essere tale per cui lo spessore in prossimità dei bordi si riduce, in alcuni particolari esempi implementativi, di circa il 35% rispetto allo spessore in corrispondenza della posizione centrale dell’elemento.
Com’è in generale noto, la vetrofusione è una tecnica di lavorazione secondaria del vetro, utilizzata soprattutto nel campo del vetro artistico, che prevede l’unione di due o più pezzi di vetro singoli mediante l’applicazione di calore. Poiché il vetro è molto sensibile alle variazioni di temperatura già a 500-600°C, il processo di fusione si realizza in un forno seguendo una curva tempo-temperatura. Esistono molti gradi di fusione, da una fusione nella quale due pezzi di vetro sono uniti insieme senza una sostanziale deformazione degli stessi a una fusione completa nella quale i pezzi di vetro sono uniti in modo da formare un singolo strato uniforme. Tra la fusione che non implica una sostanziale deformazione dei pezzi di vetro e la fusione completa, esistono molti gradi di fusione parziale.
Nel contesto della presente invenzione, la fusione tra strisce di vetro è una fusione vetro-vetro, senza l’interposizione di strati polimerici (e.g. film adesivi in PVB o EVA).
La seguente descrizione delle forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano elementi uguali o simili. Al fine della presente descrizione e delle rivendicazioni che seguono, eccetto che negli esempi del funzionamento, o laddove indicato diversamente, tutti i numeri che esprimono quantità, somme, percentuali e così via devono essere interpretati come modificati in tutti i casi dal termine "circa". Inoltre, tutti gli intervalli comprendono qualsiasi combinazione dei punti massimo e minimo descritti e includono qualsiasi intervallo intermedio al loro interno, che può o può non essere riportato in modo specifico nella presente.
- Figura 1 è una vista prospettica schematica di una forma di esecuzione di un elemento di arredo piano in accordo con la presente invenzione.
- Figura 1a è una porzione ingrandita dell’elemento di arredo piano di figura 1, che mostra schematicamente la struttura interna dell’elemento.
- Figura 2 mostra schematicamente, in esploso e in una porzione ingrandita, una fase di produzione dell’elemento di arredo della figura 1, nella quale le strisce di vetro float sono accostate e messe in contatto prima del procedimento di fusione.
- Figura 3 è una vista prospettica schematica di una ulteriore forma di esecuzione di un elemento di arredo piano in accordo con la presente invenzione.
- Figura 3a è una porzione ingrandita dell’elemento di arredo piano di figura 3, che mostra schematicamente la sua struttura interna.
- Figura 4 mostra schematicamente, in esploso e in una porzione ingrandita, una fase di produzione dell’elemento di arredo della figura 3, nella quale le strisce di vetro float sono accostate e messe in contatto prima del procedimento di fusione.
- Figura 5 è una vista prospettica schematica di una ulteriore forma di esecuzione di un elemento di arredo piano in accordo con la presente invenzione.
- Figura 5a è una porzione ingrandita dell’elemento di arredo piano di figura 5, che mostra schematicamente la sua struttura interna.
Senza voler limitare l’ambito della presente invenzione, in alcune forme realizzative, l’elemento di arredo piano è preferibilmente un piano di tavolo oppure una struttura di gambe per il sostegno di un piano da tavolo.
Con il termine piano di tavolo si intende qui e nel seguito una qualunque struttura d’appoggio che può essere fissata su una struttura di gambe inferiore o utilizzata come piano cucina o top di un mobile. Con il termine struttura di gamba si intende qui e nel seguito l'insieme delle gambe o delle strutture aventi funzione di gambe che sostengono il piano di tavolo. Per la realizzazione di una struttura di gambe da tavolo ad esempio, due elementi di arredo piani con una medesima lunghezza della faccia principale possono essere uniti mediante adesivo UV lungo una rispettiva faccia. In alternativa o in combinazione, una struttura di gambe può comprendere un elemento di arredo piano a forma di parallelepipedo rettangolare in accordo con la presente invenzione che è stato successivamente soggetto a piegatura a caldo.
L’elemento di arredo piano può essere inoltre utilizzato come parete divisoria.
La figura 1 è una vista prospettica schematica di un elemento di arredo piano 10 di vetro float a forma di parallelepipedo, in accordo con una prima forma realizzativa. Preferibilmente, l’elemento di arredo è a forma di parallelepipedo retto. Nelle forme realizzative mostrate nelle figure, il parallelepipedo è un parallelepipedo rettangolo. L’elemento di arredo 10 ha uno spessore t (i.e. l’altezza del parallelepipedo), una lunghezza L e una larghezza W. La lunghezza e la larghezza L, W definiscono due opposte facce principali 13 di elemento quadrangolari (di area S=WxL nel caso di facce rettangolari, solo una faccia principale è visibile in figura) che si estendono sostanzialmente parallele a un piano di estensione principale, rappresentato dal piano xy nel sistema di coordinate cartesiane riportato nelle figure. Le facce principali di elemento 13 sono le facce maggiori in termini di area superficiale. Lo spessore t dell’elemento 10 è la distanza tra le facce principali, preferibilmente perpendicolare ad esse (i.e. il parallelepipedo è retto), definendo quattro facce perpendicolari 14 alle facce principali di elemento 13. Le facce perpendicolari alle facce principali 13 verranno indicate come facce laterali 14 dell’elemento di arredo piano. L’elemento di arredo piano 10 ha un volume di parallelepipedo dato da WxLxt.
Preferibilmente, l’elemento di arredo 10 ha spessore t, in una direzione perpendicolare al piano di estensione principale, compreso tra 10 mm e 60 mm, più preferibilmente tra 20 mm e 50 mm.
Preferibilmente, le facce principali di elemento del singolo pezzo di vetro hanno larghezza W compresa tra 300 mm e 1500 mm.
La lunghezza L delle facce principali di elemento è compresa tra 250 mm e 3000 mm.
L’elemento di arredo piano è preferibilmente a forma di parallelepipedo appiattito, ossia ha spessore significativamente inferiore alla lunghezza e/o larghezza delle facce principali di elemento.
Come mostrato schematicamente in figura 1a, l’elemento di arredo 10 è formato da una pluralità di strisce di vetro float 11 disposte in schiera, l’una accanto all’altra, lungo una direzione (y) del piano principale xy, in cui ciascuna striscia di vetro 11 è unita per fusione con almeno una striscia adiacente ad essa.
La figura 2 mostra schematicamente, in esploso, l’assemblaggio della pluralità di strisce di vetro float 11 disposte l’una a contatto con l’altra, in una fase precedente al procedimento di vetrofusione che forma l’elemento di arredo di figura 1. Le strisce 11 della pluralità sono a forma di parallelepipedo retto, preferibilmente rettangolo, e sono definite da due opposte facce principali di striscia di superficie S1 e di forma quadrangolare e da uno spessore di striscia t1 perpendicolare alle facce principali di striscia. Le facce principali di striscia sono le facce quadrangolari maggiori in termini di area superficiale con lunghezza di striscia L1 e larghezza di striscia w1. Preferibilmente, le facce principali di striscia sono rettangolari. Lo spessore t1 individua quattro facce laterali che si uniscono e sono perpendicolari alle facce principali di striscia S1.
Preferibilmente, la larghezza di striscia w1 è compresa tra 10 mm e 60 mm, più preferibilmente tra 20 mm e 50 mm.
Preferibilmente, w1 < 10·L1, preferibilmente w1 <20·L1. Preferibilmente, t1 < w1. In alcune forme realizzative, lo spessore di striscia t1 è compreso tra 2 mm e 12 mm.
Ad esempio, la lunghezza di striscia L1 è compresa tra 300 mm e 3000 mm.
Preferibilmente, le strisce 11 della pluralità di strisce hanno larghezza uniforme pari a w1 e sono disposte in parallelo e a contatto l’una con l’altra lungo le facce principali di striscia S1, le facce principali essendo disposte in verticale rispetto al piano di estensione principale xy. In particolare, la larghezza di striscia w1 è disposta in verticale rispetto al piano xy. In questo modo, le strisce di vetro float della pluralità riempiono il volume di parallelepipedo (senza lasciare spazi vuoti) con spessore pari alla larghezza di striscia w1. Dopo la fusione, lo spessore dell’elemento di arredo 10 ha, dopo la fusione, spessore t sostanzialmente pari a w1, tenendo conto del fatto che alle temperature di fusione le larghezze di striscia w1 tendono a ridursi e gli spessori t1 ad allargarsi.
Le strisce di vetro float 11, così arrangiate, vengono poste, a freddo, su una superficie di appoggio di un organo di supporto (non mostrato) in materiale refrattario o in metallo resistente alle alte temperature. In alcune forme realizzative, la superficie di appoggio dell’organo di supporto è in metallo e comprende una tessitura, ad esempio un motivo decorativo, in modo tale che la tessitura venga ricalcata sulla superficie di vetro a contatto con la superficie di appoggio durante la fusione. La superficie di appoggio dell’organo di supporto, preferibilmente piana, sulla quale viene disposta la pluralità delle strisce di vetro float definisce il piano di estensione principale (xy) dell’elemento di arredo 10. Preferibilmente, il supporto comprende pareti di contenimento, sempre in materiale resistente alle alte temperature, che si estendono verticalmente dalla superficie di appoggio. Le pareti sono posizionate e dimensionate in modo tale da essere a contatto con le strisce di vetro float almeno in due dei quattro lati dell’assemblaggio in vetro, al fine di contenere la materia fusa o semi-fusa mantenendo la perpendicolarità delle facce principali di striscia 14 rispetto al piano di appoggio.
L’organo di supporto che contiene l’assemblaggio di vetro viene poi inserito in un forno di fusione a temperatura controllata. In alcune forme di realizzazione, la temperatura di fusione è compresa tra 650°C e 850°C. A queste temperature, il vetro si scioglie abbastanza per permettere alle strisce di vetro float 11 di unirsi in un singolo pezzo che viene quindi raffreddato. Com’è in generale noto al tecnico del settore, l’intervallo delle temperature di cottura e l’incremento/decremento nel tempo della temperatura durante la cottura, i.e. curva tempotemperatura, possono essere selezionati in funzione di diversi parametri, quali, ad esempio, lo spessore dell’elemento prodotto per fusione. La curva tempo-temperatura può essere inoltre definita in dipendenza dall’effetto visivo finale che si desidera ottenere. Ad esempio, se si vuole ottenere un’unione tra le strisce “non completa” oppure un aspetto uniforme.
La pluralità di strisce di vetro float unite per fusione lungo le facce principali di striscia S1 formano un singolo pezzo a forma di parallelepipedo retto (nelle figure rettangolo) di spessore t sostanzialmente corrispondente alle larghezze di striscia w1 delle strisce.
Preferibilmente, le strisce della pluralità di strisce ha lunghezza di striscia L1 uniforme. La lunghezza L dell’elemento di arredo 10 corrisponde sostanzialmente alla lunghezza di striscia L1.
Nella presente forma realizzativa, ad eccezione delle strisce 11 collocate all’estremità delle superfici laterali 14, ciascuna striscia 11 è unita per fusione con due strisce ad essa adiacenti.
L’elemento di arredo piano 10 è monolitico. L’effetto estetico risultante non è mostrato in figura 1 ai fini di chiarezza e per il fatto che il risultato finale dipende dalla trasparenza alla luce delle singole strisce di vetro, e.g. colore delle strisce e spessore delle stesse.
La figura 3 è una vista prospettica schematica di un elemento di arredo piano 20 a forma di parallelepipedo retto in accordo con una seconda forma realizzativa. L’elemento di arredo 20 ha uno spessore t, una lunghezza L e una larghezza W. L’elemento di arredo comprende le due opposte superfici principali 21 (solo una superficie principale è visibile in figura) che si estendono sostanzialmente in parallelo a un piano di estensione principale xy e sono definite dalla lunghezza e larghezza L, W. Le facce principali di elemento 21 quadrangolari sono le facce maggiori in termini di area superficiale, di superficie S=WxL nel caso di facce principali rettangolari come nella forma realizzativa della figura. Lo spessore t dell’elemento 20 è la distanza perpendicolare tra le facce principali di elemento 21 e definisce quattro facce 22 perpendicolari alle facce principali di elemento 21, cioè facce laterali 22.
Come mostrato schematicamente in figura 3a, l’elemento di arredo 20 è formato da una pluralità di strisce di vetro float 15, 16, 17, che è disposta su una pluralità di strati di strisce l1, l2 e l3 sovrapposti l’uno sull’altro e disposti orizzontalmente, in parallelo al piano principale di estensione principale xy. Nella forma realizzativa mostrata nelle figure 3, 3a e 4, la pluralità di strati di strisce è pari a 3. Tuttavia, tale numero di strati di strisce sovrapposti non deve essere inteso come limitativo. Preferibilmente, il numero di strati di strisce della pluralità è compreso tra 2 e 4.
Ciascuna striscia della pluralità di strisce ha forma di parallelepipedo retto e comprende due opposte facce principali di striscia S2 quadrangolari, preferibilmente rettangolari, di area superficiale maggiore e quattro facce laterali che si uniscono e sono perpendicolari alle facce principali di striscia. Le facce principali di striscia hanno larghezza di striscia w2 e lunghezza di striscia L2. Ciascuna striscia della pluralità di strisce ha uno spessore di striscia t2 definito dalla distanza (perpendicolare) tra le due facce principali di striscia S2 e che individua le facce laterali di striscia.
Ciascuno strato di strisce della pluralità di strati di strisce è formato da una sotto-pluralità di strisce della pluralità di strisce di vetro float, le strisce della rispettiva sotto-pluralità essendo disposte sovrapposte l’una sull’altra. Le strisce di ciascuna sotto-pluralità sono disposte con le rispettive facce principali di striscia S2 parallele al piano di estensione principale xy. Le strisce della sotto-pluralità sono arrangiate adiacenti l’una all’altra e a contatto in modo da non lasciare spazi vuoti tra le strisce e formare uno strato di strisce. Le strisce di ciascuna sottopluralità hanno uguale spessore così da formare uno strato di strisce di spessore uniforme e uguale allo spessore di striscia t2.
Le strisce di ciascuna sotto-pluralità di strisce sono disposte in modo tale da formare strati di lunghezza e larghezza uniformi quali sezioni trasversali del volume di parallelepipedo che forma l’elemento di arredo, la lunghezza e larghezza di ciascuno strato di strisce definendo la lunghezza (L) e la larghezza (W) del singolo pezzo di vetro. Le dimensioni (w2, L2) delle facce principali di striscia delle sotto-pluralità possono essere selezionate in base all’effetto visivo che si vuole ottenere nel prodotto finale.
Preferibilmente, la larghezza di striscia w2 è compresa tra 10 mm e 300 mm, più preferibilmente tra 30 mm e 200 mm.
Preferibilmente, la lunghezza di striscia L2 è compresa tra 250 mm e 3000 mm.
Preferibilmente, lo spessore di striscia di ciascuna sotto-pluralità di strisce è compreso tra 2 mm e 12 mm.
Le strisce delle sotto-pluralità di strisce di vetro float possono avere larghezze di striscia (w2) e lunghezze di striscia (L2) di dimensioni diverse o uniformi.
Le strisce di ciascuna sotto-pluralità hanno preferibilmente una uguale dimensione delle facce principali di striscia, i.e. larghezza w2 o lunghezza L2. Tale forma realizzativa può essere preferita quando si desideri ottenere un disegno “regolare” nel prodotto finale. Inoltre, l’accostamento di strisce di uguale lunghezza e/o larghezza può semplificare la procedura di assemblaggio delle strisce prima del procedimento di fusione. Tuttavia, la presente invenzione non è limitata alla predisposizione di strisce con superfici principali di striscia di uguali dimensioni, purché gli strati di strisce costruiti con rispettive sottopluralità di strisce abbiano uguali larghezza e lunghezza così da formare un volume di parallelepipedo.
La figura 4 è una vista prospettica schematica, in esploso, dell’assemblaggio della pluralità di strisce di vetro float disposte su tre strati di strisce, in una fase precedente al procedimento di vetrofusione che forma l’elemento di arredo di figura 3. Le strisce di ogni sotto-pluralità sono disposte, l’una a fianco all’altra, in modo tale che strisce adiacenti sono a mutuo contatto lungo rispettive facce laterali. Accostando in questo modo le facce principali di striscia di una sotto-pluralità di strisce senza lasciare spazi vuoti, si ottiene uno strato di strisce con una superficie parallela al piano di estensione principale.
Nella forma realizzativa mostrata nelle figure 3a e 4, le strisce di vetro float della pluralità hanno uguale spessore, i.e. gli strati della pluralità di strati di strisce hanno un medesimo spessore. Tuttavia, gli spessori degli strati di strisce possono essere diversi tra loro.
Nella forma realizzativa rappresentata in figura, ciascuna striscia di vetro della pluralità è adiacente e a contatto ad almeno due strisce della pluralità di strisce. Ad esempio, la striscia 16 nello strato intermedio l2, indicata con E in figura 4, è a contatto con più strisce 17 dello strato l1 (lungo la sua faccia principale superiore), più strisce 15 dello strato l3 (lungo la sua faccia principale superiore) e con due strisce adiacenti 16 e complanari ad essa nello stesso strato l2.
Nella presente forma realizzativa, le strisce della sotto-pluralità di strati adiacenti sono orientate in modo tale che la rispettiva lunghezza della faccia principale di striscia L2, L2≥ w2, sia disposta, nel piano xy, lungo direzioni tra loro perpendicolari, i.e. le strisce di strati consecutivi sono incrociate.
Le pluralità di strisce di vetro così arrangiate vengono poste, a freddo, su una superficie di appoggio di un organo di supporto (non mostrato) in materiale resistente alle alte temperature. La superficie, generalmente piana, di appoggio ella pluralità delle strisce di vetro float definirà il piano di estensione principale (xy), o un piano parallelo ad esso, dell’elemento di arredo 20. In alcune forme realizzative, la superficie di appoggio dell’organo di supporto è in metallo e comprende una tessitura, ad esempio un motivo decorativo, in modo tale che la tessitura venga ricalcata sulla superficie di vetro a contatto con la superficie di appoggio durante la fusione.
L’organo di supporto che sostiene l’assemblaggio di vetro viene poi inserito in un forno di fusione a temperatura controllata. La temperatura è preferibilmente selezionata all’interno dell’intervallo di valori tra 650°C e 850°C in modo tale da sciogliere il vetro abbastanza da realizzare una completa unione per fusione lungo le facce principali di striscia S2 e le facce laterali delle strisce di vetro float 15, 16 e 17, fondendosi assieme in un singolo pezzo a forma generalmente di parallelepipedo rettangolare di spessore t. Il pezzo monolitico viene quindi raffreddato.
In una forma realizzativa, i lati dell’assemblaggio di vetro di figura 4 diversi dal lato sulla superficie di appoggio dell’organo di supporto vengono lasciati liberi durante la fusione e la curva tempo-temperatura è selezionata per ottenere una fusione completa degli elementi singoli alla fine della vetrofusione e una superficie liscia della faccia principale libera del manufatto. Lo spessore al centro dell’elemento 20 corrisponde sostanzialmente allo spessore dell’assemblato originario, in particolare definito dalla somma degli spessori di strato t2, diminuendo gradualmente e lievemente dal centro alle estremità della faccia principale superiore.
Nella forma realizzativa delle figure 3, 3a e 4 la lunghezza L dell’elemento di arredo 20 corrisponde sostanzialmente alla lunghezza di striscia L2 delle rispettive sotto-pluralità di strisce per gli strati l1 e l3 e corrisponde alla somma delle larghezze di striscia w2 per la sotto-pluralità di strisce dello strato l2. Analogamente, la larghezza W dell’elemento di arredo 20 corrisponde sostanzialmente alla somma delle larghezze di striscia w2 delle rispettive sotto-pluralità di strisce per gli strati l1 e l3 e alla lunghezza di striscia L2 per la sotto-pluralità di strisce dello strato l2.
L’elemento di arredo piano 20 è monolitico. L’effetto estetico risultante non è mostrato in figura 3 ai fini di chiarezza e per il fatto che il risultato finale dipende dalla trasparenza alla luce delle singole strisce di vetro, e.g. colore delle strisce e spessore delle stesse.
Le figure 5 e 5a mostrano una variante della forma realizzativa delle figure 3-4, la differenza principale essendo la previsione di un pannello intero di vetro float disposto su uno o più strati di strisce formati da una pluralità di strisce disposte l’una a fianco all’altra. Più in dettaglio, la figura 5 è una vista prospettica schematica di un elemento di arredo piano 25 a forma di parallelepipedo retto in accordo con una seconda forma realizzativa. L’elemento di arredo 25 ha uno spessore t, una lunghezza L e una larghezza W. L’elemento di arredo comprende le due opposte facce principali di elemento 26 (solo una superficie principale è visibile in figura) che si estendono sostanzialmente parallele a un piano di estensione principale xy, e sono definite dalla lunghezza e larghezza L, W. Le facce principali di elemento 26 quadrangolari sono le facce maggiori in termini di area superficiale, di superficie S=WxL nel caso di facce principali rettangolari come nella forma realizzativa della figura. Lo spessore t dell’elemento 25 è la distanza perpendicolare tra le facce principali di elemento 26 e definisce quattro facce perpendicolari alle facce principali 26, cioè facce laterali 27.
Come mostrato schematicamente in figura 5a, l’elemento di arredo 25 comprende un pannello di vetro float 28 di lunghezza L e larghezza W a forma di parallelepipedo di spessore t3 così da formare uno strato l0 di vetro float monolitico disposto sulla pluralità di strati di strisce l1, l2 e l3 sovrapposti l’uno sull’altro e disposti orizzontalmente, in parallelo al piano principale di estensione principale xy. Nella presente forma realizzativa, la superficie libera del pannello 28 corrisponde a una faccia principale 26 dell’elemento di arredo 25.
La disposizione della pluralità di strisce di vetro float 15, 16, 17 è descritta con maggiore dettaglio con riferimento alle figure 3a e 4. Gli strati di strisce l0, l1, l2 e l3 possono avere un medesimo spessore o spessori diversi tra loro. Ad esempio, il pannello di vetro 28 ha spessore di 4 mm. Preferibilmente, il pannello 28 a forma di parallelepipedo rettangolare. La predisposizione di un pannello monolitico che si estende su tutta una superficie principale dell’elemento di arredo 25 è preferito nel caso si desideri che il manufatto finale abbia una superficie principale piana e omogenea, ad esempio priva di piccole fessure che possono essere presenti tra le strisce unite per fusione.
Prima della fusione, le sotto-pluralità di strisce 15, 16 e 17 sono disposte in modo da formare strati di strisce l1, l2 e l3 sovrapposti di lunghezza L e larghezza W pari alle rispettive lunghezza e larghezza del pannello di vetro 28 così da formare rispettive sezioni trasversali del volume di parallelepipedo e il pannello di vetro float 28 forma uno strato singolo l0.
Le sotto-pluralità di strisce di vetro float 15, 16 e 17 vengono poste, a freddo, su una superficie di appoggio di un organo di supporto (non mostrato) in materiale resistente alle alte temperature. Sullo strato di strisce superiore l1, formato dalla pluralità di strisce 17, viene disposto il pannello di vetro 28 e l’assemblaggio viene inserito nel forno per la vetrofusione degli elementi che compongono.
Il numero di strati di strisce formati da una pluralità di strisce delle figure 3-5a non deve essere inteso come limitativo, intendendo con pluralità di strati di strisce un numero maggiore o uguale a 2 e preferibilmente compreso tra 2 e 4.
La presente invenzione può comprendere inoltre una forma realizzativa nella quale l’elemento di arredo piano è formato da un pannello di vetro float e un singolo strato di strisce formato da una pluralità di strisce disposte l’una a fianco all’altra in modo da non lasciare spazi vuoti e creare uno strato di strisce di spessore uniforme. Le strisce della pluralità di strisce del singolo strato possono essere affiancate verticalmente rispetto al piano di estensione principale o orizzontalmente rispetto allo stesso.
Inoltre, l’invenzione può comprendere forme realizzative che sono una combinazione di forme realizzative precedentemente descritte.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di arredo in vetro (10; 20; 25) a forma di parallelepipedo comprendente due opposte facce principali (13; 21) di elemento che si estendono parallele a un piano di estensione principale, l’elemento di arredo (10; 20) comprendendo una pluralità di strisce di vetro float (11; 15, 16, 17), ciascuna striscia essendo a contatto con almeno una seconda striscia della pluralità, la pluralità di strisce essendo disposte in modo tale da riempire un volume di parallelepipedo, in cui le strisce di vetro float (11; 15, 16, 17) sono unite tra loro per fusione così da formare un singolo pezzo di vetro.
  2. 2. Elemento di arredo (10; 20; 25) secondo la rivendicazione 1, in cui il singolo pezzo di vetro ha spessore (t) compreso tra 10 mm a 60 mm, preferibilmente tra 20 mm a 50 mm.
  3. 3. Elemento di arredo (10; 20; 25) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui le facce principali di elemento del singolo pezzo di vetro hanno lunghezza (L) compresa tra 250 mm e 3000 mm, preferibilmente le facce principali di elemento hanno larghezza (W) compresa tra 250 mm a 1500 mm.
  4. 4. Elemento di arredo (10) in accordo con una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui ciascuna striscia (11) della pluralità di strisce di vetro float comprende due opposte facce principali di striscia quadrangolari (S1) con una larghezza di striscia (w1), le strisce (11) essendo disposte l’una a fianco dell’altra in parallelo con la rispettiva faccia principale di striscia (S1) disposta in verticale lungo la larghezza di striscia (w1), perpendicolarmente al piano di estensione principale, ed essendo unite per fusione lungo le facce principali di striscia così da formare un singolo pezzo di vetro a forma di parallelepipedo rettangolare di spessore (t) corrispondente sostanzialmente alle larghezze di striscia (w1) delle strisce della pluralità.
  5. 5. Elemento di arredo (10) in accordo con la rivendicazione 4, in cui ciascuna striscia (11) della pluralità di strisce di vetro float è a forma di parallelepipedo con facce principali di striscia (S1) rettangolari e con larghezza uniforme (w1).
  6. 6. Elemento di arredo (10) in accordo con la rivendicazione 4 o 5, in cui le opposte facce principali di striscia (S1) di ciascuna striscia di vetro float hanno lunghezza di striscia (L1) sostanzialmente corrispondente a una lunghezza (L) delle opposte facce principali di elemento (13).
  7. 7. Elemento di arredo (20; 25) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui ciascuna striscia (15, 16, 17) della pluralità di strisce di vetro float comprende due opposte facce principali di striscia quadrangolari (S2) e ha uno spessore di striscia (t2), definito dalla distanza tra le opposte facce principali di striscia, la pluralità di strisce di vetro float (15, 16, 17) essendo disposta in una pluralità di strati di strisce (l1, l2, l3) sovrapposti l’uno sull’altro in piani paralleli al piano di estensione principale, in cui ciascuno strato di strisce (l1, l2, l3) è formato da una sotto-pluralità di strisce della pluralità di strisce di vetro float, le strisce di ciascuna sottopluralità avendo uguale spessore di striscia (t2) ed essendo disposte orizzontalmente con le facce principali di striscia (S2) in parallelo al piano principale di estensione e adiacenti l’una all’altra in modo da non lasciare spazi vuoti tra le strisce e formare un rispettivo strato di strisce con spessore uguale allo spessore di striscia (t2).
  8. 8. Elemento di arredo (20; 25) secondo la rivendicazione 7, in cui le strisce (15, 16, 17) di ciascuna sotto-pluralità di strisce sono disposte in modo tale da formare rispettivi strati di strisce (l1, l2, l3) di lunghezza e larghezza uniformi quali sezioni trasversali del volume di parallelepipedo, le sezioni trasversali avendo spessore uguale allo spessore di striscia (t2), la lunghezza e larghezza di ciascuno strato di strisce definendo la lunghezza (L) e la larghezza (W) del singolo pezzo di vetro.
  9. 9. Elemento di arredo (20; 25) secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui le strisce della pluralità di strisce di vetro float hanno larghezze di striscia (w2) e lunghezze di striscia (L2) di dimensioni diverse o uniformi, preferibilmente le strisce (15, 16, 17) di ciascuna sottopluralità di strisce avendo lunghezza e larghezza di striscia uniformi.
  10. 10. Elemento di arredo (25) secondo la rivendicazione 8 o 9, quando dipende dalla rivendicazione 8, che comprende inoltre un pannello (28) di vetro float con lunghezza (L) e larghezza (W) pari alla rispettiva lunghezza e larghezza di ciascuno strato di strisce, in cui la pluralità di strati di strisce (l1, l2, l3) comprende uno strato superiore di strisce (l1), il pannello (28) di vetro float essendo disposto su e a contatto con una faccia principale di striscia dello strato di strisce superiore (l1) ed essendo unito per fusione alla pluralità di strati di strisce (l1, l2, 3)·
IT102018000004586A 2018-04-16 2018-04-16 Elemento di arredo IT201800004586A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000004586A IT201800004586A1 (it) 2018-04-16 2018-04-16 Elemento di arredo

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000004586A IT201800004586A1 (it) 2018-04-16 2018-04-16 Elemento di arredo

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201800004586A1 true IT201800004586A1 (it) 2019-10-16

Family

ID=63014770

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102018000004586A IT201800004586A1 (it) 2018-04-16 2018-04-16 Elemento di arredo

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201800004586A1 (it)

Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB681659A (en) * 1950-02-22 1952-10-29 Kurz Fredrik W A Improvements in or relating to laminated glass sheets
JPS54106525A (en) * 1978-02-09 1979-08-21 Nippon Electric Co Fabricating dielectric diffraction grating
US5200858A (en) * 1988-11-03 1993-04-06 Lightpath Technologies, Inc. Uni-directional gradient index of refraction glasses
GB2355995A (en) * 1999-11-02 2001-05-09 Swansea Inst Higher Education Architectural glass block element
US20030159771A1 (en) * 2002-02-25 2003-08-28 Canon Kabushiki Kaisha Method of producing member with periodical structure finer than wavelength and optical element formed of the member

Patent Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB681659A (en) * 1950-02-22 1952-10-29 Kurz Fredrik W A Improvements in or relating to laminated glass sheets
JPS54106525A (en) * 1978-02-09 1979-08-21 Nippon Electric Co Fabricating dielectric diffraction grating
US5200858A (en) * 1988-11-03 1993-04-06 Lightpath Technologies, Inc. Uni-directional gradient index of refraction glasses
GB2355995A (en) * 1999-11-02 2001-05-09 Swansea Inst Higher Education Architectural glass block element
US20030159771A1 (en) * 2002-02-25 2003-08-28 Canon Kabushiki Kaisha Method of producing member with periodical structure finer than wavelength and optical element formed of the member

Non-Patent Citations (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Title
ANONYMOUS: "Float glass", 26 February 2018 (2018-02-26), XP055534556, Retrieved from the Internet <URL:https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Float_glass&oldid=827757099> [retrieved on 20181214] *

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US20160356942A1 (en) Light emitting diode light panels
US1813901A (en) Manufacture of colored patterned glass and other transparencies or translucencies
US2652660A (en) Method of producing laminated sheets of glass
ITMI990290U1 (it) Piastrella per posa con malta adesiva su pareti pavimenti o simili
IT201800004586A1 (it) Elemento di arredo
JPH03505711A (ja) 動的色彩装飾材料
US2264183A (en) Ornamental tile and process of manufacture thereof
ITMO20060410A1 (it) Metodo per realizzare composizioni ceramiche e/o lapidee pronte da posare
US2107994A (en) Hollow glass building block
ES2157965T3 (es) Sustratos esmaltados de vidrio.
US3180780A (en) Glass panel structure
CN104863306B (zh) 玻璃方条拼接式玻璃板及其制造方法
KR101736895B1 (ko) 복층유리의 제조방법
US3563821A (en) Method of manufacturing a stained glass window
CN108790325A (zh) 多层发光玻璃
JPH1067527A (ja) 装飾ガラス及びその製造方法
EP2133623B1 (en) Glass lampshade and method for producing the same
US523387A (en) Ijeon dumont tournel
JP7084635B2 (ja) ステンドグラス様構造体の製造方法
ITTV20060076A1 (it) Struttura di rivestimento rialzata e portante per la copertura di pavimenti, pareti e similari.
KR101518704B1 (ko) 다양한 소재의 장식물 배치가 자유로운 장식유리
JP2008031031A (ja) 建築用ガラス物品及びその製造方法
ITFI950098U1 (it) Listello per decorazione lineare, in specie per rivestmenti murari a mattonelle, realizzato in vetro smaltato tergalmente
ITPD970047A1 (it) Procedimento per realizzare formelle in legno lamellare lavorato super ficialmente e formella realizzata col procedimento
JPS6158826A (ja) 板状ガラス成形物及びその製造方法