IT201800004236A1 - Dispositivo autopulente per apparecchiatura di preparazione di bevande calde - Google Patents

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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO AUTOPULENTE PER APPARECCHIATURA DI PREPARAZIONE DI BEVANDE CALDE"
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[0001] La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per apparecchiature per la preparazione di bevande calde. Specificamente, l’invenzione si riferisce ad un dispositivo autopulente per apparecchiature di preparazione di bevande calde, quali preferibilmente caffè o eventualmente altre bevande come ad esempio il tè, mediante percolazione forzata. Inoltre, l’invenzione è relativa al metodo di utilizzo del dispositivo per apparecchiature di preparazione di bevande calde.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
[0002] Le apparecchiature per la preparazione di bevande calde eseguono l’estrazione degli aromi dalla polvere di caffè o di tè mediante il procedimento di percolazione forzata.
[0003] In questo procedimento l’acqua, scaldata ad una temperatura compresa tra 90 e 100°C , viene fatta fluire con una pressione, generalmente compresa tra 9 e 15 bar, attraverso la polvere di caffè o di tè contenuta in una camera di estrazione, estraendo in questo modo la bevanda.
[0004] Tipicamente, le apparecchiature per la preparazione di bevande calde si basano sulla configurazione strutturale mostrata in Fig. 1. Una pompa P trasferisce acqua da una riserva T, quale ad esempio un serbatoio compreso nell’apparecchiatura stessa o un sistema di alimentazione di acqua di rete, in una camera di riscaldamento H all’interno della quale viene riscaldata ad una temperatura compresa tra 90 e 100°C mediante elementi riscaldanti tradizionali.
[0005] Una volta riscaldata alla temperatura desiderata, l'acqua viene convogliata in una camera di estrazione B in cui, precedentemente, è stata inserita la polvere di caffè o di tè in modo da estrarne gli aromi. Infine, la bevanda calda prodotta in questo modo, viene erogata nella tazza C attraverso un erogatore D.
[0006] Una volta erogata la bevanda calda, la pompa P viene spenta e la pressione nella camera di estrazione B e nella camera di riscaldamento H cala al valore della pressione atmosferica e la bevanda non viene più erogata.
[0007] Al termine del procedimento di preparazione della bevanda calda rimane del fluido residuo nella porzione di circuito fluidico compreso tra la pompa P e l’uscita dell’erogatore D. Il fluido residuo contenuto in questa porzione del circuito fluidico, in funzione della conformazione dell’apparecchiatura, è tipicamente costituito prevalentemente dall’acqua della riserva T, nella porzione di circuito fluidico in corrispondenza della camera di riscaldamento H, e prevalentemente dalla bevanda, nella porzione di circuito fluidico compresa tra la camera di estrazione B e l’erogatore D.
[0008] La permanenza di questo fluido residuo nella porzione di circuito fluidico compreso tra la pompa P e l’uscita dell’erogatore D determina alcuni inconvenienti.
[0009] Infatti, il fluido residuo può continuare ad uscire, quale una perdita, dall’erogatore D anche dopo la rimozione della tazza T, sporcando così il piano di appoggio della tazza T costringendo, eventualmente, a prevedere sotto la tazza T una griglia e un cassetto di raccolta della perdita, con conseguente aumento dell’ingombro dell’apparecchiatura.
[0010] Inoltre, nel condotto dell’erogatore D e/o nella camera di estrazione B, in funzione della loro conformazione secondo il progetto dell’apparecchiatura, rimane il fluido residuo di una precedente fase di preparazione della bevanda che altera il gusto di una bevanda in una preparazione successiva. Specificamente, quest’inconveniente è particolarmente evidente quando è previsto che l’apparecchiatura venga utilizzata alternando la preparazione di bevande calde diverse tra loro, quali ad esempio caffè e/o tè composti da miscele differenti. È noto, infatti, come vengano comunemente commercializzate dosi preconfezionate, in cialde o capsule, che offrono prodotti per soddisfare le differenti esigenze degli utilizzatori.
[0011] Inoltre, generalmente, quando le apparecchiature per la preparazione di bevande calde rimangono inutilizzate per lungo tempo, il fluido residuo che è rimasto nel circuito fluidico può essere rimosso eseguendo una preparazione di bevanda calda che viene successivamente scartata; tuttavia questo implica un conseguente spreco della dose preconfezionata utilizzata.
[0012] Inoltre, la presenza di fluido residuo all’interno della camera di riscaldamento H, che in condizioni operative è ad una temperatura generalmente superiore a 100°C, tende ad accumulare sostanze indesiderate, quale calcare, sulle sue pareti a seguito di una pluralità di preparazioni di bevande.
[0013] Questo rappresenta un inconveniente in quanto la presenza di calcare riduce l’efficienza funzionale dei componenti che costituiscono l’apparecchiatura, quali ad esempio l’efficienza di riscaldamento della camera di riscaldamento H o la movimentazione dei sistemi di chiusura della camera di estrazione B e, conseguentemente, alterare la qualità della bevanda prodotta, ovvero alterare le sue proprietà organolettiche.
[0014] Tipicamente, per risolvere questo inconveniente, è necessario selezionare la tipologia di acqua utilizzata durante la preparazione della bevanda, ad esempio selezionandone una a basso contenuto di calcio, oppure prevedere sistemi di decalcificazione dell’acqua. In alternativa un operatore deve prevedere delle procedure di pulizia con una frequenza elevata, mediante sostanze decalcificanti, riducendo la semplicità di uso dell’apparecchiatura e, conseguentemente, la sua diffusione soprattutto per uso domestico, oltre che professionale. Infine, a seguito di una pluralità di procedure di pulizia, può essere diminuita l’efficienza funzionale dei componenti che costituiscono l’apparecchiatura costringendo, eventualmente, ad una loro sostituzione.
[0015] Infine, al termine della preparazione della bevanda, poiché la dose di caffè o di tè è inserita nella camera di estrazione B in forma di polvere o come dose preconfezionata contenete la polvere, questa tende a trattenere parte del fluido di estrazione mantenendo bagnate le pareti della camera di estrazione B alterando la qualità di una preparazione successiva, e/o può sporcare l’ambiente circostante durante una fase di rimozione della dose dall’apparecchiatura al termine della preparazione della bevanda.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[0016] La presente invenzione supera i problemi tecnici precedentemente citati e descrive un dispositivo per un’apparecchiatura di preparazione di bevande calde con caratteristiche innovative che prevede un’unità di ripristino delle condizioni di pulizia del circuito fluidico dell’apparecchiatura stessa.
[0017] Nell’ambito del compito esposto sopra, uno scopo riguarda la realizzazione di un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia il cui funzionamento si ripeta con una frequenza tale da rimuovere fluido e/o sostanze indesiderate dalla porzione di circuito fluidico compreso tra la camera di riscaldamento e l’estremità di uscita dell’erogatore della bevanda calda.
[0018] Un ulteriore scopo della presente invenzione riguarda la realizzazione di un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia che permetta di evitare una perdita di fluido residuo dall’erogatore e, quindi, rendendo possibile realizzare un’apparecchiatura priva di una griglia e di un cassetto di raccolta di perdite di fluido residuo.
[0019] Un ulteriore scopo della presente invenzione riguarda la realizzazione di un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia tale da non alterare tra loro successive preparazioni di bevande e che rimuova dal circuito fluidico sostanze indesiderate, quale il calcare, che possano diminuire le proprietà organolettiche della bevanda preparata e/o l’efficienza funzionale dei componenti che costituiscono l’apparecchiatura.
[0020] Un ulteriore scopo della presente invenzione riguarda la realizzazione di un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia in grado di rimuovere fluido dalla dose di polvere utilizzata durante la preparazione della bevanda calda.
[0021] Un ulteriore scopo della presente invenzione riguarda la realizzazione di un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia che garantisca un semplice procedimento di pulizia e che sia, inoltre, integrato con la normale funzionalità dell’apparecchiatura stessa.
[0022] Infine, un ultimo scopo riguarda la realizzazione di un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia mediante tecnologie semplici e impianti, macchinari ed attrezzature tipici del settore.
[0023] Il compito e gli scopi indicati sopra, ed altri che meglio appariranno nel seguito della descrizione, vengono raggiunti mediante un’apparecchiatura avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia come definito nella rivendicazione 1, ed un metodo di utilizzo di questo, come definito nella rivendicazione 6.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0024] Le ulteriori caratteristiche e i vantaggi dell’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia dell’apparecchiatura per la preparazione di bevande calde secondo la presente invenzione diverranno più evidenti nella descrizione seguente relativa ad una forma di realizzazione data a puro titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento alle seguenti figure in cui:
- Fig.1 è una vista schematica in sezione di un apparecchiatura per la preparazione di bevande calde secondo lo stato della tecnica;
- Fig.2 è una vista schematica in sezione di un’apparecchiatura per la preparazione di bevande calde avente un’unità di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia secondo una forma preferita della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
[0025] La forma di realizzazione preferita della presente invenzione si riferisce ad un’apparecchiatura per la preparazione di bevande calde, quale il caffè, mediante l’uso di una dose quale una cialda. Questa forma di realizzazione non può in alcun modo essere intesa come limitazione del campo di applicazione dell'invenzione e questa può essere applicata in qualsiasi apparecchiatura per la preparazione di bevande calde in cui la polvere di caffè o tè sottoposta al procedimento di percolazione forzata viene inserita come dose direttamente in forma di polvere o sotto forma di porzione preconfezionate contenente la polvere, quali una cialda o una capsula.
[0026] Facendo riferimento a Fig. 2 viene mostrata un’apparecchiatura 100 per la preparazione di bevande calde comprendente un mezzo di pompaggio 102, quale una pompa, che preleva attraverso un tubo 104 un fluido, quale acqua, da una riserva 106, quale ad esempio un serbatoio, o direttamente dalla rete idrica.
[0027] La pompa 102 conduce l’acqua, attraverso un tubo 108, verso una camera di riscaldamento 110 all’interno della quale l'acqua viene riscaldata alla temperatura desiderata mediante elementi riscaldanti disposti, preferibilmente, attorno alla camera di riscaldamento 110. Il tubo 108 è, inoltre, intercettato da un mezzo di commutazione 124 del percorso fluidico, la cui funzione verrà descritta di seguito.
[0028] La portata della pompa 102 e la capacità della camera di riscaldamento 110 determinano il tempo di permanenza dell'acqua all'interno di detta camera di riscaldamento 110 e, quindi, la temperatura dell’acqua in uscita da questa. Specificamente, l’acqua che entra nella camera di riscaldamento 110, durante il tragitto all’interno della camera di riscaldamento 110 stessa, viene riscaldata dalla temperatura ambiente fino alla temperatura desiderata per condurre l’estrazione degli aromi, preferibilmente compresa tra 90 e 100°C.
[0029] L'acqua calda viene successivamente condotta, attraverso un tubo 112, all’interno di una camera di estrazione 114 che è definita, generalmente, da due porzioni, la prima 116 e la seconda 118, che cooperano tra loro per aprire o chiudere a tenuta detta camera di estrazione 114.
[0030] Specificamente la prima porzione 116 prevede un condotto che mette in comunicazione fluida il tubo 112 con la camera di estrazione 114 e la seconda porzione 118 prevede un condotto che mette in comunicazione la camera di estrazione 114 con un elemento erogatore 120 della bevanda calda in una tazza.
[0031] La camera di estrazione 114, in condizioni operative, contiene una dose di caffè, quale una cialda, una capsula o direttamente la polvere di caffè, in funzione della tipologia di apparecchiatura 100 per la preparazione di bevande calde.
[0032] L’apparecchiatura 100 oggetto della presente invenzione comprende, inoltre, un’unità di aspirazione 122, quale unità di ripristino, atta a ristabilire le condizioni di pulizia della porzione di circuito fluidico compresa tra l’estremità di uscita dell’elemento erogatore 120 e l’estremità a valle della camera di riscaldamento 110, di seguito definito come “circuito fluidico”.
[0033] Facendo ancora riferimento a Fig. 2, l’unità di aspirazione 122 prevede il mezzo di commutazione 124 del percorso fluidico, quale una valvola di controllo a trevie, preferibilmente un'elettrovalvola a tre-vie, che intercetta il tubo 108 in una porzione intermedia tra la pompa 102 e la camera di riscaldamento 110.
[0034] L’elettrovalvola 124 a tre-vie prevede tre porte di cui un ingresso 126 e due uscite, la prima 128 e la seconda 130, rispettivamente in comunicazione fluida con la camera di riscaldamento 110, la pompa 102 ed un tubo 132.
[0035] Quando l’elettrovalvola 124 è diseccitata, mette in comunicazione fluida l’ingresso 126 con la seconda uscita 130 e, quando viene energizzata, questa mette in comunicazione fluida l’ingresso 126 con la prima uscita 128.
[0036] Infine, la seconda uscita 130 comunica con un mezzo di aspirazione 134, quale preferibilmente una micro-pompa, attraverso il tubo 132 e la micro-pompa 134 è in comunicazione fluida, attraverso un tubo 136, con uno scarico 138, quale un serbatoio, o direttamente la rete idrica.
[0037] L’innovativa caratteristica della presente invenzione è quella di prevedere un mezzo di aspirazione 134 che, in opportune condizioni operative, è in comunicazione fluida con l’ingresso alla camera di riscaldamento 110. Infatti, vantaggiosamente, con questa configurazione il mezzo di aspirazione 134 è collocato, operativamente, in serie alla camera di riscaldamento 110, alla camera di estrazione 114 e all’erogatore 120, che comunica con l’esterno del circuito fluidico, cosicché, oltre a rimuovere il fluido residuo dal circuito fluidico, è in grado di fare scorrere aria dall’esterno dell’apparecchiatura 100 per asciugare efficacemente le pareti di tutti gli elementi disposti lungo il circuito fluidico.
[0038] In altre parole, l’apparecchiatura per la preparazione di bevande calde 100 comprende un’unità di aspirazione 122 che è in comunicazione fluida con l’elemento erogatore 120 attraverso la camera di riscaldamento 110 e attraverso la camera di estrazione 114 e, inoltre, l’unità di aspirazione 122 è atta ad essere attivata quando la fase di preparazione della bevanda calda è terminata.
[0039] Un ulteriore oggetto della presente invenzione è un metodo di funzionamento dell’apparecchiatura 100 per la preparazione di bevande calde che comprende le seguenti fasi.
[0040] Durante una fase di preparazione della bevanda calda, quale il caffè, viene inserita una dose di caffè nella camera di estrazione 114 e, successivamente, viene attivata la pompa 102.
[0041] Quindi, l'acqua, contenuta nella riserva 106, viene pressurizzata ad un valore compreso tra 9 e 15 bar dalla pompa 102 e, passando attraverso l’elettrovalvola 124 che è in stato energizzato, scorre verso la camera di riscaldamento 110 nella quale viene riscaldata alla temperatura desiderata, tipicamente ad un valore compreso tra 90 e 100°C.
[0042] Da qui, l'acqua riscaldata viene pompata nella camera di estrazione 114, contenete la dose di caffè, e la bevanda calda prodotta viene erogata attraverso l’elemento erogatore 120 all’interno di una tazza.
[0043] Una volta erogata la bevanda calda, inizia una fase di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia dell’apparecchiatura 100 che comprende l’azionamento dell’unità di aspirazione 122. Durante l’azionamento dell’unità di aspirazione 122 viene spenta la pompa 102 e, contemporaneamente, viene attivata la micro-pompa 134 e viene diseccitata l’elettrovalvola 124.
[0044] In questo stato, la micro-pompa 134 rimuove il fluido residuo, e le sostanze indesiderate in esso contenute, dalla porzione di circuito fluidico compreso tra l’uscita dell’elemento erogatore 120 e l’ingresso della camera di riscaldamento 110, in modo da condurre il fluido residuo nello scarico 138.
[0045] Oltre ad aspirare il fluido residuo verso lo scarico 138, l'azione di aspirazione della micro-pompa 134 provoca una caduta di pressione all'interno del circuito fluidico e questo permette di asciugare completamente le pareti del circuito fluidico mediante l’aria aspirata dall’esterno dell’apparecchiatura 100.
[0046] Inoltre, essendo in questo stato la dose di caffè ancora contenuta all’interno della camera di estrazione 114, la caduta di pressione permette di rimuovere il fluido residuo eventualmente trattenuto dalla polvere della dose incrementando la pulizia in successive fasi di rimozione di questa dalla camera di estrazione 114.
[0047] Infine, la caduta di pressione all’interno del circuito fluidico permette di aspirare eventuali sostanze indesiderate, quali il calcare disciolto nel fluido residuo, che potrebbero diminuire l’efficienza funzionale dei componenti che costituiscono l’apparecchiatura 100 di preparazione di bevande calde.
[0048] Quindi, in questo modo vengono ristabilite, cioè ripristinate, le condizioni iniziali di pulizia del circuito fluidico rimuovendo completamente il fluido residuo che altrimenti causerebbe la formazione di sostanze indesiderate, quale il calcare, soprattutto all’interno della camera di riscaldamento 110.
[0049] La portata della micro-pompa 134 e il tempo totale della sua attivazione determinano l’efficienza della fase di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia dell’apparecchiatura 100.
[0050] Dopo che è stato rimosso ed asciugato tutto il fluido residuo contenuto nella porzione di circuito fluidico compreso tra l’uscita dell’elemento erogatore 120 e l’ingresso della camera di riscaldamento 110, l’elettrovalvola 124 viene energizzata e viene spenta la micro-pompa 134.
[0051] In questo stato, è possibile eseguire un’ulteriore fase di preparazione di un’ulteriore bevanda calda.
[0052] Nella forma di realizzazione preferita della presente invenzione, l’apparecchiatura 100 comprende, inoltre, un'unità di controllo 140 progettata per azionare la pompa 102, la micro-pompa 134 e l’elettrovalvola 124 in modo da temporizzare la comunicazione tra l’estremità a valle della camera di riscaldamento 110 con, alternativamente, la pompa 102 o la micro-pompa 134 durante, rispettivamente, la fase di preparazione della bevanda o la fase di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia.
[0053] Risulta evidente come possano essere previste ulteriori forme di realizzazione o varianti della presente invenzione senza per questo uscire dal concetto inventivo su cui si basa. Ad esempio, l’unità di aspirazione 122 può prevedere una pluralità di mezzi di aspirazione 134, disposti un parallelo, per eventualmente incrementare l’efficienza di aspirazione del fluido residuo dal circuito fluidico.
[0054] Alternativamente, è possibile prevedere tra la pompa 102 e l’ingresso alla camera di riscaldamento 110, una pluralità di unità di aspirazione 122, disposte in serie tra loro lungo il tubo 108, per incrementare l’efficienza di aspirazione del fluido residuo dal circuito fluidico.
[0055] Inoltre, nella forma di realizzazione descritta, la fase di ripristino delle condizioni di pulizia viene attivata al termine di ogni fase di preparazione di una bevanda, tuttavia è possibile prevedere che, attraverso opportuni programmi eseguiti dall’unità di controllo 140, possa essere variata la frequenza e/o le condizioni di esecuzione di questa fase, quali ad esempio il tempo di attivazione della micro-pompa 134.
[0056] Inoltre, è possibile prevedere un sensore che possa rilevare il livello di riempimento e/o indicare un livello massimo di fluido residuo raccolto nel serbatoio dello scarico 138. Questo sensore, connesso con l’unità di controllo 140, permette di avvertire l’utilizzatore della necessità di svuotare il serbatoio dello scarico 138 e impedire successive fasi di preparazione di bevande fino allo svuotamento di questo.
[0057] Da quanto fino ad ora descritto è evidente come siano stati raggiunti importanti risultati, superando gli inconvenienti dello stato della tecnica, rendendo possibile la realizzazione di un’apparecchiatura per la preparazione di bevande calde avente un’unità di aspirazione 122, quale unità di ripristino, atta a garantire il ripristino delle condizioni di pulizia iniziali del circuito fluidico.
[0058] Inoltre, la specifica disposizione dell’unità di aspirazione 122, e l’attivazione del mezzo di aspirazione 134 e del mezzo di commutazione 124 in essa compresi, permette di rimuovere efficacemente fluido residuo e sostanze indesiderate dalla porzione di circuito fluidico compreso tra la camera di riscaldamento 110 e l’uscita dell’erogatore 120 della bevanda calda.
[0059] Inoltre, la frequenza e/o il tempo di funzionamento dell’unità di aspirazione 122 possono essere selezionati, in funzione del progetto dell’apparecchiatura 100, in modo tale da permette di rimuovere efficacemente fluido residuo dal circuito fluidico.
[0060] Conseguentemente, rimuovendo il fluido residuo dal circuito fluidico non ci sono perdite dall’erogatore 120 aumentando, così, il grado di pulizia durante l’utilizzo dell’apparecchiatura 100 e, quindi, non sono necessari una griglia e un cassetto di raccolta di perdite di fluido residuo sotto la tazza, cioè al di sotto dell’estremità di uscita dell’erogatore 120.
[0061] Inoltre, la frequente rimozione di fluido residuo permette di rimuovere dal circuito fluidico sostanze indesiderate, quale il calcare, che potrebbero diminuire la qualità organolettica della bevanda preparata e/o l’efficienza funzionale di componenti che costituiscono l’apparecchiatura 100, quali la camera di riscaldamento 110 e i sistemi di chiusura della camera di estrazione 114.
[0062] Inoltre, l’unità di aspirazione 122 permette di rimuovere fluido residuo anche dalla dose, prevista nella forma di polvere o di polvere contenuta in una cialda o in una capsula, utilizzata per la preparazione della bevanda calda incrementando, quindi, la pulizia anche durante la fase di rimozione della dose dall’apparecchiatura 100.
[0063] Inoltre, l’unità di aspirazione 122 permette di eseguire una comoda fase di ripristino delle condizioni iniziali di pulizia che si integra facilmente con la fase di preparazione della bevanda calda e, quindi, con la normale funzionalità dell’apparecchiatura 100.
[0064] Infine, l’apparecchiatura 100 e i componenti compresi nell’unità di aspirazione 122 sono realizzati mediante tecnologie semplici e impianti, macchinari ed attrezzature tipici del settore.
[0065] Quindi i materiali, nonché le tecniche di produzione, le forme, le portate e le dimensioni dei singoli componenti che costituiscono l’apparecchiatura 100 e l’unità di aspirazione 122 della presente invenzione, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (7)

  1. Rivendicazioni del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: “DISPOSITIVO AUTOPULENTE PER APPARECCHIATURA DI PREPARAZIONE DI BEVANDE CALDE" RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (100) per la preparazione di bevande calde comprendente un mezzo di pompaggio (102) di un fluido da una riserva (106) verso una camera di riscaldamento (110), detta camera di riscaldamento (110) essendo in comunicazione fluida, in serie, con una camera di estrazione (114) collegata ad un elemento erogatore (120) della bevanda calda da detta apparecchiatura (100) caratterizzata dal fatto che comprende inoltre almeno un’unità di aspirazione (122) di fluido in comunicazione fluida con detto elemento erogatore (120) attraverso detta camera di riscaldamento (110) e detta camera di estrazione (114), e detta almeno un’unità di aspirazione (122) essendo atta ad essere attivata quando una fase di preparazione della bevanda calda è terminata.
  2. 2. Apparecchiatura (100) per la preparazione di bevande calde secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno un’unità di aspirazione (122) comprende un mezzo di commutazione (124) del percorso fluidico e almeno un mezzo di aspirazione (134), e detto mezzo di commutazione (124) del percorso fluidico essendo atto a mettere in comunicazione fluida alternativamente detto elemento erogatore (120) con detto mezzo di pompaggio (102) o con detto almeno un mezzo di aspirazione (134).
  3. 3. Apparecchiatura (100) per la preparazione di bevande calde secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detta almeno un’unità di aspirazione (122) comprende uno scarico (138) di fluido.
  4. 4. Apparecchiatura (100) per la preparazione di bevande calde secondo la rivendicazione 3, in cui detto scarico (138) comprende almeno un sensore atto a rilevare il livello di riempimento di detto scarico (138).
  5. 5. Apparecchiatura (100) per la preparazione di bevande calde secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, comprendente inoltre un’unità di controllo (140) atta a controllare e temporizzare l’attivazione di detto mezzo di pompaggio (102) e di detta almeno un’unità di aspirazione (122).
  6. 6. Metodo per la preparazione di una bevanda calda utilizzando un’apparecchiatura (100) secondo la rivendicazione 1, comprendente la fase di azionare detta almeno un’unità di aspirazione (122) per aspirare e rimuovere fluido residuo dal circuito fluidico di detta apparecchiatura (100) compreso tra detta camera di riscaldamento (110) e detto elemento erogatore (120) quando una fase di preparazione della bevanda calda è terminata.
  7. 7. Metodo per la preparazione di una bevanda calda utilizzando un dispositivo (100) secondo la rivendicazione 6, in cui detta fase di azionare detta almeno un’unità di aspirazione (122) comprende le fasi di: a. spegnere il mezzo di pompaggio (102), b. energizzare un mezzo di commutazione (124), c. attivare un mezzo di aspirazione (134) fino a completa rimozione di un fluido residuo dal circuito fluidico, d. disattivare il mezzo di aspirazione (134), e. diseccitare il mezzo di commutazione (124).
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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FR2647659A1 (fr) * 1989-06-02 1990-12-07 Valle Pedro Appareil aspirateur de marcs de cafe contenus dans un filtre de type expresso
WO2001050931A1 (fr) * 2000-01-14 2001-07-19 Moulinex S.A. Cafetiere espresso equipee d'un systeme de purge du bloc thermique
US20140299000A1 (en) * 2013-04-03 2014-10-09 2266170 Ontario Inc. Capsule machine and components

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