IT201800003320A1 - Dispositivo di cottura del cibo a piastre scaldanti - Google Patents

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IT201800003320A1
IT201800003320A1 IT102018000003320A IT201800003320A IT201800003320A1 IT 201800003320 A1 IT201800003320 A1 IT 201800003320A1 IT 102018000003320 A IT102018000003320 A IT 102018000003320A IT 201800003320 A IT201800003320 A IT 201800003320A IT 201800003320 A1 IT201800003320 A1 IT 201800003320A1
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IT
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heating
arm
heating plate
articulated
cooking device
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IT102018000003320A
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Inventor
Andrea Gaibazzi
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Bitfood S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J37/00Baking; Roasting; Grilling; Frying
    • A47J37/06Roasters; Grills; Sandwich grills
    • A47J37/0611Roasters; Grills; Sandwich grills the food being cooked between two heating plates, e.g. waffle-irons

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Description

DISPOSITIVO DI COTTURA DEL CIBO A PIASTRE SCALDANTI
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione è relativa ai dispositivi di cottura del cibo. In particolare, la presente invenzione è relativa a dispositivi di cottura del tipo a piastre scaldanti.
Nella descrizione che segue si farà riferimento, per brevità, ad un dispositivo di cottura del pane, ma quanto descritto può applicarsi a qualsiasi tipo di dispositivo di cottura del cibo.
STATO DELL’ARTE
Sono noti dispositivi di cottura del cibo del tipo a piastre, impiegati nei punti di ristorazione per la cottura o il mero riscaldamento del cibo.
Tali dispositivi comprendono tipicamente una coppia di piastre scaldanti contrapposte e reciprocamente movimentate da opportuni mezzi di movimentazione. Le piastre sono provviste di relative superfici di riscaldamento tra cui sono disposti i cibi da cuocere o riscaldare. Alcuni dei suddetti dispositivi comprendono ulteriormente più coppie di piastre scaldanti disposte affiancate ma azionate contemporaneamente dai medesimi mezzi di movimentazione.
In uso, le superfici di riscaldamento sono affacciate l’un l’altra con l’interposizione tra queste del cibo a cui trasferiscono, principalmente per conduzione termica, il calore necessario al riscaldamento o cottura.
I dispositivi di cottura più semplici comprendono mezzi di movimentazione delle piastre realizzati mediante una o più cerniere poste sul uno dei lati del dispositivo e a cui le medesime piastre risultano accoppiate. In tal modo, la movimentazione reciproca delle piastre è ottenuta ruotando una delle piastre, del tipo mobile, rispetto alla piastra del tipo fissa mediante l’azione delle cerniere.
Per migliorare le caratteristiche di riscaldamento, sono noti ulteriori mezzi di movimentazione in grado di realizzare la movimentazione reciproca delle piastre mantenendo il parallelismo tra le stesse, ovvero tra le relative superfici di riscaldamento, piuttosto che distanziando le stesse rispetto ad un fulcro fisso. A tal proposito, il brevetto americano n. US5640895A descrive un dispositivo di riscaldamento del tipo a piastre in cui i mezzi di movimentazione sono realizzati mediante un sistema del tipo a parallelogramma che consente una movimentazione delle superfici di riscaldamento delle piastre suddette mantenendone il parallelismo.
A tale spostamento del tipo parallelo consegue, però, un elevato ingombro in termini di volume occupato dalla piastra mobile durante lo spostamento, nonché una maggiore difficoltà nelle fasi di inserimento ed estrazione del cibo da trattare.
Un ulteriore dispositivo di cottura del cibo provvisto di mezzi di movimentazione delle piastre migliorati è descritta nella domanda di brevetto internazionale n. WO2018002840. In tal caso l’ingombro dei mezzi di movimentazione è ridotto mediante l’impiego di elementi telescopici che garantiscono la movimentazione necessaria delle piastre pur riducendo l’impatto in volume dei mezzi di movimentazione medesimi.
Pur migliorando l’aspetto di ingombro, i mezzi di movimentazione del tipo telescopico aumentano le problematiche inerenti la manutenzione degli stessi, risultando comunque soggetti ad un carico rilevante e ripetuto per un numero di cicli elevato.
Sarebbe pertanto desiderabile disporre di un dispositivo di cottura del cibo, in grado di minimizzare gli inconvenienti sopra esposti. In particolare, sarebbe desiderabile disporre di un dispositivo di cottura del cibo in grado di movimentare reciprocamente le piastre scaldanti in modo tanto da realizzare una cottura uniforme dei cibi quanto una semplificazione delle operazioni di inserimento ed estrazione dei cibi tra le piastre medesime.
SCOPO E RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo di cottura del cibo in grado di minimizzare le problematiche suddette.
In particolare, scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo di cottura del cibo in grado di consentire un’ottimale movimentazione delle piastre e, al contempo, ridurre il volume necessario all’impiego del dispositivo e i costi di manutenzione associati allo stesso.
Gli scopi sopra menzionati vengono raggiunti da un dispositivo di cottura del cibo in accordo con le rivendicazioni allegate.
Il dispositivo di cottura del cibo comprende:
- una prima piastra scaldante provvista di una prima superficie di riscaldamento e una seconda piastra scaldante provvista di una seconda superficie di riscaldamento;
- mezzi di movimentazione atti a movimentare reciprocamente la prima piastra scaldante e la seconda piastra scaldante tra una posizione di lavoro, in cui la prima superficie di riscaldamento e la seconda superficie di riscaldamento sono disposte parallele l’un l’altra e alla minima distanza di separazione, e una posizione di riposo, in cui la prima superficie di riscaldamento e la seconda superficie di riscaldamento sono disposte inclinate l’un l’altra e alla massima distanza di separazione;
il dispositivo di cottura del cibo è caratterizzato dal fatto che i mezzi di movimentazione sono atti a movimentare reciprocamente la prima piastra scaldante e la seconda piastra scaldante con una movimentazione di rototraslazione.
Con il termine “posizione di lavoro” si intende, nella presente invenzione, la posizione in cui le piastre scaldanti consentono di trasferire la maggior quantità di calore al cibo in relazione alla minore distanza tra le stesse.
Con il termine “posizione di riposo” si intende, nella presente invenzione, la posizione in cui le piastre scaldanti consentono di trasferire la minor quantità di calore al cibo in relazione alla maggiore distanza tra le stesse.
Con il termine “movimentare reciprocamente” si intende, nella presente invenzione, la movimentazione di una piastra, definita mobile, rispetto alla restante piastra, definita fissa. Con il medesimo termine si può intendere la movimentazione contemporanea di entrambe le piastre, in avvicinamento o in allontanamento, rispetto ad un telaio fisso.
Con il termine “movimentazione di rototraslazione” si intende, nella presente invenzione, la movimentazione di traslazione e rotazione contemporanea ottenuta movimentando la piastra mobile rispetto alla piastra fissa, ovvero movimentando contemporaneamente entrambe le piastre. Allo stesso modo, la movimentazione di rototraslazione può essere ottenuta effettuando la movimentazione di traslazione e la movimentazione di rotazione in fasi differenti.
Dunque, i mezzi di movimentazione consentono di ottenere al contempo un’ottimale riscaldamento del cibo, grazie alla possibilità di distanziare le piastre parallelamente, nonché un’ottimale disposizione reciproca delle piastre durante le fasi di inserimento ed estrazione del cibo.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione comprendono almeno un meccanismo articolato a fulcro mobile, atto a definire la movimentazione di rototraslazione con due gradi di libertà.
In tal modo, ottenendo la possibilità di movimentare contemporaneamente o separatamente le piastre con un movimento di traslazione o con un movimento di rotazione reciproca.
Preferibilmente, il meccanismo articolato a fulcro mobile è atto a movimentare la prima piastra scaldante rispetto alla seconda piastra scaldante.
Preferibilmente, il meccanismo articolato a fulcro mobile comprende un primo braccio articolato e un secondo braccio articolato definiti da due elementi distinti e operativamente connessi alla prima piastra scaldante e alla seconda piastra scaldante in modo tale da definire la movimentazione di rototraslazione. Ancor più preferibilmente, il primo braccio articolato è disposto ad una distanza inferiore dal fulcro mobile rispetto al secondo braccio articolato. Inoltre, il primo braccio articolato presenta una estensione inferiore rispetto al secondo braccio articolato.
Ciò consente di ridurre il carico cui sono soggetti i metti di movimentazione, ovvero i relativi bracci, durante la movimentazione reciproca delle piastre, ovvero durante la movimentazione della prima piastra, del tipo mobile, rispetto alla seconda piastra, del tipo fissa.
Preferibilmente, il meccanismo articolato a fulcro mobile comprende un primo braccio fisso accoppiato alla prima piastra scaldante e un secondo braccio fisso accoppiato alla seconda piastra scaldante, in cui il primo braccio articolato è incernierato ad un’estremità al secondo braccio fisso a all’estremità opposta alla prima piastra scaldante, e in cui il secondo braccio articolato è incernierato ad un’estremità al primo braccio fisso e all’estremità opposta al secondo braccio fisso. Ancor più preferibilmente, il primo braccio fisso si estende oltre il piano della prima superficie di riscaldamento in direzione della seconda superficie di riscaldamento, e in cui il secondo braccio fisso si estende oltre il piano della seconda superficie di riscaldamento in direzione della prima superficie di riscaldamento. Inoltre, il primo braccio articolato è incernierato al secondo braccio fisso oltre il piano della prima superficie di riscaldamento in direzione della seconda superficie di riscaldamento, e in cui il secondo braccio articolato è incernierato al primo braccio fisso oltre il piano della prima superficie di riscaldamento in direzione della seconda superficie di riscaldamento e al secondo braccio fisso entro il piano della seconda superficie di riscaldamento in direzione della prima superficie di riscaldamento.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione comprendono mezzi di bloccaggio della posizione relativa tra la prima piastra scaldante e la seconda piastra scaldante, in cui i mezzi di bloccaggio sono incernierati ad un’estremità al secondo braccio fisso entro il piano della seconda superficie di riscaldamento in direzione della prima superficie di riscaldamento prima del secondo braccio articolato e all’estremità opposta al secondo braccio articolato.
In tal modo, è possibile bloccare la posizione assunta, ad esempio, dalla piastra mobile per agevolare le fasi di introduzione od estrazione del cibo o mantenere il distanziamento desiderato in fase di riscaldamento.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Queste e ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione della forma di realizzazione preferita, illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo nelle allegate figure, in cui:
- le Figure 1, 3, 5, 7 e 9 sono viste in prospettiva del dispositivo di cottura del cibo, in accordo con la presente invenzione, in una sequenza di fasi che illustrano la movimentazione della prima piastra scaldante dalla posizione di lavoro alla posizione di riposo;
- le Figure 2, 4, 6, 8 e 10 sono viste in pianta laterale del dispositivo di cottura del cibo illustrato, rispettivamente, nelle Figure 1, 3, 5, 7 e 9.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle Figure 1 e 2, è illustrata una forma di realizzazione preferita del dispositivo 1 di cottura del cibo, in accordo con la presente invenzione. In particolare, la presente forma di realizzazione è relativa ad un dispositivo 1 di cottura del cibo contenente lieviti, quali ad esempio pane e suoi derivati. Ad ogni modo, quanto descritto può applicarsi a qualsiasi tipo di dispositivo di cottura del cibo.
Il suddetto dispositivo 1 di cottura del cibo è del tipo a piastre scaldanti, ovvero comprende una coppia di piastre provviste di mezzi di riscaldamento in grado di emettere del calore e trasmetterlo al cibo da trattare.
La coppia di piastre secondo la presente forma di realizzazione consiste in una prima piastra 10 scaldante e di una seconda piastra 20 scaldante operativamente connesse l’un l’altra. La seconda piastra 20 scaldante corrisponde, nella presente forma di realizzazione, alla porzione del dispositivo 1 disposta sul piano di appoggio, ovvero definisce la piastra fissa. La prima piastra 10 scaldante corrisponde invece, nella presente forma di realizzazione, alla piastra mobile rispetto alla suddetta piastra fissa. Entrambe la prima piastra 10 scaldante e la seconda piastra 20 scaldante presentano una geometrica prismatica a base rettangolare, ma differenti geometrie rientrano all’interno del medesimo concetto inventivo. In particolare, ciascuna delle piastre 10, 20 scaldanti comprende un telaio, preferibilmente in materiale metallico o plastico resistente ad alte temperature, che definisce le pareti perimetrali del dispositivo 1 medesimo.
Nella presente forma di realizzazione i mezzi di riscaldamento comprendono opportune resistenze elettriche, preferibilmente del tipo a serpentina, disposte entro ciascuna piastra 10, 20 scaldante, ovvero entro il relativo telaio che le definisce. I suddetti mezzi di riscaldamento (non illustrati) sono in grado di trasmettere il calore al cibo da trattare per conduzione e sono ulteriormente connessi ad un‘unità 100 di controllo con cui l’utente è in grado di modificare e controllare la temperatura di riscaldamento desiderata. L’unità 100 di controllo consente, ulteriormente, il controllo della temperatura di tipo selettivo per ciascuna della prima piastra 10 di riscaldamento e della seconda piastra 20 di riscaldamento.
Ulteriori forme di realizzazione, non illustrate, possono comprendere una pluralità di coppie di piastre scaldanti disposte affiancate l’un l’altra, o mezzi di riscaldamento del tipo differente.
Ciascuna delle suddette piastre 10, 20 scaldanti è provvista di una superficie di riscaldamento, definite rispettivamente prima superficie di riscaldamento (non illustrata) e seconda superficie 120 di riscaldamento, connesse con i rispettivi mezzi di riscaldamento per la trasmissione termica del calore. In particolare, nella presente forma di realizzazione, la prima superficie di riscaldamento e la seconda superficie 120 di riscaldamento presentano la medesima conformazione definita da una porzione 120’ piana entro cui sono ricavate una pluralità di cavità 120’’ definenti semi-stampi atti ad ospitare il cibo da trattare, ad esempio l’impasto con lievito da cucinare.
Secondo forme di realizzazione alternative, non illustrate, una o entrambe le superfici di riscaldamento possono essere conformate diversamente, ad esempio presentare una superficie interamente piana. Allo stesso modo, le cavità illustrate di conformazione circolare potrebbero essere definite secondo una qualsiasi conformazione, che può essere definita, di volta in volta, in funzione delle esigenze del cliente.
Il dispositivo 1 di cottura del cibo comprende ulteriormente opportuni mezzi 31, 32 di movimentazione atti a movimentare reciprocamente la prima piastra 10 scaldante e la seconda piastra 20 scaldante con una movimentazione di rototraslazione.
Con il termine “movimentare reciprocamente” si intende, nella presente forma di realizzazione, la movimentazione della piastra mobile, definita dalla prima piastra 10 scaldante, rispetto alla piastra fissa, definita dalla seconda piastra 20 scaldante.
Ulteriormente, con il termine “movimentazione di rototraslazione” si intende, nella presente forma di realizzazione, la movimentazione di traslazione e rotazione contemporanea ottenuta movimentando la piastra mobile, definita dalla prima piastra 10 scaldante, rispetto alla piastra fissa, definita dalla seconda piastra 20 scaldante.
Dunque, i mezzi 31, 21 di movimentazione consentono di ottenere al contempo un’ottimale riscaldamento del cibo, grazie alla possibilità di distanziare le piastre 10, 20 scaldanti mantenendone il parallelismo, nonché un’ottimale disposizione reciproca delle piastre 10, 20 scaldanti durante le fasi di inserimento ed estrazione del cibo. La traiettoria di movimentazione è tale che la movimentazione in rototraslazione della porzione finale della medesima traiettoria, ovvero direzione e sostanzialmente in corrispondenza della “posizione di riposo” consente di ridurre l’ingombro del dispositivo 1 di cottura del cibo in corrispondenza del retro, ovvero disponendo la prima piastra 10 di cottura a ridosso della seconda piastra 20 di cottura, nonostante la disposizione in rotazione. Dunque, la traslazione nella parte finale della traiettoria è in avvicinamento delle suddette piastre 10, 20 piuttosto che in allontanamento, come invece preferibile nella prima parte della traiettoria. In tal modo, è possibile disporre il dispositivo 1 di cottura del cibo su tradizionali banchi da lavoro, ad esempio di profondità pari a 80 cm.
I mezzi 31, 32 di movimentazione comprendono una coppia di meccanismi articolati disposti su lati opposti del dispositivo 1 di cottura del cibo. In particolare, ciascun meccanismo 31, 32 articolato è disposto sui lati non interessati dalla movimentazione di rotazione, ovvero in corrispondenza delle pareti perimetrali di ciascuna delle suddette piastre 10, 20 scaldanti. In una forma di realizzazione ulteriore, non illustrata, i mezzi di movimentazione possono comprendere anche solo uno dei meccanismi articolati suddetti.
Ciascuno dei meccanismi 31, 32 articolati è del tipo a fulcro mobile, ovvero atto a definire una rotazione con centro di istantanea rotazione del tipo mobile. Ciò consente ai meccanismi 31, 32 articolati di definire una movimentazione di rototraslazione che presenta due gradi di libertà. In particolare, il meccanismo 31, 32 articolato a fulcro mobile è in grado di movimentare la prima piastra 10 scaldante rispetto alla seconda piastra 20 scaldante secondo una movimentazione di traslazione e/o di rotazione, combinando o separando i due gradi di libertà nella movimentazione.
In tal modo, è possibile ottenere di movimentare contemporaneamente o separatamente le piastre con un movimento di traslazione o con un movimento di rotazione reciproca.
Il meccanismo 31, 32 articolato consente la movimentazione della prima piastra 10 scaldante rispetto alla seconda piastra 20 scaldante tra una posizione di lavoro e una posizione di riposo.
Con il termine “posizione di lavoro” si intende, nella presente forma di realizzazione, la posizione in cui le piastre 10, 20 scaldanti consentono di trasferire la maggior quantità di calore al cibo in relazione alla minore distanza tra le stesse. In particolare, nella posizione di lavoro la prima superficie di riscaldamento e la seconda superficie 120 di riscaldamento sono disposte parallele l’un l’altra e alla minima distanza di separazione. Preferibilmente, tale posizione di lavoro corrisponde alla posizione di accoppiamento delle relative piastre 10, 20 scaldanti in modo da ottenere una chiusura completa del dispositivo 1 di cottura del cibo lungo le pareti perimetrali delle medesime piastre 10, 20 scaldanti.
Con il termine “posizione di riposo” si intende, nella presente forma di realizzazione, la posizione in cui le piastre 10, 20 scaldanti consentono di trasferire la minor quantità di calore al cibo in relazione alla maggiore distanza tra le stesse. In particolare, nella posizione di riposo la prima superficie di riscaldamento e la seconda superficie 120 di riscaldamento sono disposte inclinate l’un l’altra e alla massima distanza di separazione. Preferibilmente, tale posizione di riposo corrisponde alla posizione di massima rototraslazione della prima piastra 10 scaldante rispetto alla seconda piastra 20 scaldante in modo da ottenere l’apertura massima del dispositivo 1 di cottura del cibo.
Il meccanismo 31, 32 articolato a fulcro mobile comprende un primo braccio 131, 132 articolato e un secondo braccio 231, 232 articolato, ciascuno posto in corrispondenza delle pareti perimetrali di ciascuna delle suddette piastre 10, 20 scaldanti. Entrambi i bracci 131, 132, 231, 232 articolati sono operativamente connessi tanto alla prima piastra 10 scaldante quanto alla seconda piastra 20 scaldante in modo tale da definire la movimentazione di rototraslazione. Il primo braccio 131, 132 articolato e il secondo braccio 231, 232 articolato risultano, però, definiti da due elementi distinti e dunque operativamente connessi ai fini della movimentazione di rototraslazione ma non direttamente collegati.
I suddetti bracci 131, 132, 231, 232 articolati non sono direttamente operativamente connessi alle relative piastre 10, 20 scaldanti del dispositivo 1 di cottura del cibo ma piuttosto ad opportuni bracci del tipo fisso che fungono da elemento di collegamento. In particolare, il meccanismo 31, 32 articolato ivi descritto è provvisto di un primo braccio 331, 332 fisso accoppiato alla prima piastra 10 scaldante e di un secondo braccio 431, 432 fisso accoppiato alla seconda piastra 20 scaldante.
Anche il primo braccio 331, 332 fisso e il secondo braccio 431, 432 fisso sono definiti da due elementi distinti e dunque operativamente connessi ai fini della movimentazione di rototraslazione ma non direttamente collegati. La conformazione dei suddetti bracci 331, 332, 431, 432 fissi è simile e costituita da un elemento allungato, ovvero da una piastra, che presenta un’estensione maggiore per il primo braccio 331, 332 fisso.
Prendendo come riferimento la prima superficie di riscaldamento (non illustrata) e la seconda superficie 120 di riscaldamento, il primo braccio 331, 332 fisso è accoppiato alla parete perimetrale della prima piastra 10 scaldante e si estende oltre il piano della prima superficie di riscaldamento in direzione della seconda superficie 120 di riscaldamento. Il secondo braccio 431, 432 fisso si estende oltre il piano della seconda superficie 120 di riscaldamento in direzione della prima superficie di riscaldamento.
Dunque, tanto il primo braccio 331, 332 fisso quanto il secondo braccio 431, 432 fisso protrudono al fuori della sagoma definita dal telaio della rispettiva piastra 10, 20 scaldante cui sono solidalmente accoppiati, preferibilmente lungo una direzione perpendicolare al piano definito dalle suddette superfici di riscaldamento. La direzione e la distanza di protrusione dai rispettivi telai può essere variata in funzione del dimensionamento del meccanismo 31, 32 articolato o della movimentazione di rototraslazione che si vuole ottenere.
La conformazione dei suddetti bracci 131, 132, 231, 232 articolati è simile e costituita da un elemento allungato, ovvero da una leva, che presenta le estremità provviste di opportune cerniere per il collegamento con i bracci 331, 332, 431, 432 fissi o con le piastre 10, 20 scaldanti, come nel seguito descritto in maggior dettaglio.
In particolare, il primo braccio 131, 132 articolato presenta una estensione inferiore rispetto al secondo braccio 231, 232 articolato. Ciò consente di ridurre il carico cui sono soggetti i metti 31, 32 di movimentazione, ovvero i relativi bracci 131, 132, 231, 232, durante la movimentazione reciproca delle piastre, ovvero durante la movimentazione della prima piastra 10 scaldante, del tipo mobile, rispetto alla seconda piastra 20 scaldante, del tipo fissa.
Inoltre, per l’ottenimento degli effetti di rototraslazione desiderati il primo braccio 131, 132 articolato è disposto ad una distanza inferiore dal fulcro mobile rispetto al secondo braccio 231, 232 articolato. In particolare, il distanziamento ciascuno dei suddetti bracci 131, 132, 231, 232 articolati rispetto al fulcro mobile, pur modificandosi lungo la traiettoria di movimentazione definita dal meccanismo 31, 32 articolato, mantiene le suddette caratteristiche di distanziamento relativo.
Nella forma di realizzazione ivi descritta, il secondo braccio 231, 232 articolato presenta una conformazione tale da individuare due porzioni distinte. In particolare una prima porzione di dimensioni simili a quelle del primo braccio 131, 132 articolato in relazione alla larghezza dell’elemento allungato e una seconda porzione, contigua alla prima porzione, che presenta una larghezza maggiore e una sede per l’accoppiamento con i mezzi di bloccaggio, nel seguito descritti in maggior dettaglio.
Ogni braccio 131, 132, 231, 232 articolato è provvisto alle sue estremità di una cerniera per l’accoppiamento al dispositivo 1 di cottura del cibo, o di una sua porzione, per ottenere il posizionamento del fulcro al di fuori dell’area definita dal meccanismo 31, 32 articolato e per contribuire alla progettazione di un fulcro di tipo mobile per la definizione della traiettoria di movimentazione. Le cerniere, come noto, consento un solo grado di libertà nello spostamento definito dalla movimentazione di rotazione attorno all’asse della cerniera medesima.
Il primo braccio 131, 132 articolato è incernierato ad un’estremità al secondo braccio 431, 432 fisso, mediante una cerniera 130’, a all’estremità opposta direttamente alla prima piastra 10 scaldante, mediante una cerniera 130’’ che consente l’accoppiamento con il telato della suddetta piastra 10 scaldante. Prendendo come riferimento il suddetto secondo braccio 431, 432 fisso, il primo braccio 131, 132 articolato risulta incernierato a quest’ultimo oltre il piano della prima superficie di riscaldamento in direzione della seconda superficie 120 di riscaldamento. Dunque, l’identificazione della posizione di accoppiamento è definita quando le due superfici 120 di riscaldamento risultano parallele e identificando le posizioni rispetto al telaio perimetrale, ovvero il primo braccio 131, 132 articolato risulta incernierato al secondo braccio 431, 432 fisso in corrispondenza della porzione dello stesso che protrude dal telaio perimetrale della seconda piastra 20 scaldante.
Contrariamente a quanto descritto in precedenza per il primo braccio 131, 132 articolato, il secondo braccio 231, 232 articolato è incernierato ad un’estremità al primo braccio 331, 332 fisso, mediante una cerniera 230’, e all’estremità opposta al secondo braccio 431, 432 fisso, mediante una cerniera 230’’. Prendendo come riferimento il suddetto primo braccio 331, 332 fisso, il secondo braccio 231, 232 articolato è incernierato a quest’ultimo oltre il piano della prima superficie di riscaldamento in direzione della seconda superficie 120 di riscaldamento. Dunque, il secondo braccio 231, 232 articolato risulta incernierato al primo braccio 331, 332 fisso in corrispondenza della porzione dello stesso che protrude dal telaio perimetrale della prima piastra 10 scaldante. Allo stesso modo, prendendo come riferimento il suddetto secondo braccio 431, 432 fisso, il secondo braccio 231, 232 articolato è incernierato a quest’ultimo entro il piano della seconda superficie 120 di riscaldamento in direzione della prima superficie di riscaldamento. Dunque, il secondo braccio 231, 232 articolato risulta incernierato al secondo braccio 431, 432 fisso in corrispondenza della porzione dello stesso che non protrude dal telaio perimetrale della prima piastra 10 scaldante.
I mezzi 31, 32 di movimentazione secondo la presente forma di realizzazione sono, infine, provvisti di mezzi 531, 532 di bloccaggio della posizione relativa tra la prima piastra scaldante e la seconda piastra 120 scaldante. Tali mezzi 531, 532 potrebbero ulteriormente non risultare provvisti in forme di realizzazione ulteriori.
I mezzi 531, 532 di bloccaggio sono realizzati, nella presente forma di realizzazione da un’asta telescopica in provvista al suo interno di una molla, preferibilmente del tipo ad aria e precaricata, progettata per assicurare il mantenimento della posizione in tutte le fasi della movimentazione della piastra 10 scaldante e di ridurre al minimo in ogni fase lo sforzo dell’utente. In particolare, i mezzi 531, 532 di bloccaggio sono incernierati ad un’estremità al secondo braccio 431, 432 fisso entro il piano della seconda superficie 120 di riscaldamento in direzione della prima superficie di riscaldamento, prima del secondo braccio 231, 232 articolato. Dunque, prendendo come riferimento il suddetto secondo braccio 431, 432 fisso, i mezzi 531, 532 di bloccaggio e il secondo braccio 231, 232 articolato sono rispettivamente incernierati in successione in corrispondenza della parete perimetrale della seconda piastra 20 scaldante e in direzione della seconda superficie 120 di riscaldamento. Il primo braccio 131, 132 articolato risulta ugualmente incernierato in successione ai suddetti elementi ma disposto al di fuori della parete perimetrale e dunque oltre il piano 120 di riscaldamento. I medesimi mezzi 531, 532 di bloccaggio sono ulteriormente incernierati all’estremità opposta al secondo braccio 231, 232 articolato. In particolare, i mezzi 531, 532 di bloccaggio sono incernierati alla seconda porzione del secondo braccio 231, 232 articolato, in corrispondenza della sede definita per l’accoppiamento i suddetti mezzi 531, 532 di bloccaggio. Ulteriori forme di realizzazione sono possibili per i suddetti mezzi di bloccaggio senza modificare il concetto inventivo secondo la presente invenzione.
In tal modo, è possibile bloccare la posizione assunta, ad esempio, dalla piastra mobile, ovvero dalla prima piastra 10 scaldante, per agevolare le fasi di introduzione od estrazione del cibo o mantenere il distanziamento desiderato in fase di riscaldamento.
La sequenza di Figure 1, 3, 5, 7 e 9, o le relative viste in pianta laterale 2, 4, 6, 8 e 10, illustrano la sequenza di fasi che definiscono la movimentazione della prima piastra 10 scaldante dalla posizione di lavoro alla posizione di riposo.
Si ipotizza che il dispositivo 1 di cottura del cibo sia inizialmente disposto in posizione di lavoro, ma con le piastre 10, 20 scaldanti inattive, ovvero tali da non trasmettere alcuna riscaldamento.
L’utente deve, dunque, procedere alla movimentazione della prima piastra 10 scaldante per poter accedere alle superfici 120 di riscaldamento e inserire il cibo da trattare. Come esemplificativamente illustrato nelle suddette figure, la movimentazione della piastra 10 scaldante è ottenuta con una traiettoria di rototraslazione, in cui la stessa effettua tanto un movimento di rotazione quanto un movimento di traslazione rispetto alla seconda piastra 20 scaldante. In ogni punto della traiettoria, l’utente rilasciando la prima piastra 10 scaldante ottiene un bloccaggio della traiettoria mediante i mezzi 531, 532 di bloccaggio che contrastano l’azione ritorno della prima piastra 10 scaldante medesima dovuta dal momento generato dalla forza di gravità.
Il meccanismo 31, 32 articolato consente, ulteriormente, di modificare la rotazione o la traslazione della prima piastra 10 scaldante quando questa è bloccata in una determinata posizione. La movimentazione secondo la sola rotazione o la sola traslazione viene determinato per mezzo dei bracci 131, 132, 231, 232 articolati e del loro dimensionamento. Nella presente forma di realizzazione i suddetti spostamenti sono limitati ma comunque tali da consentire un miglior accesso alle superfici 120 di riscaldamento, una migliore disposizione delle piastre 10, 20 scaldanti o la possibilità di contenere l’ingombro secondo la direzione verticale o orizzontale rispetto al piano di appoggio.
Nell’ultima fase della sequenza, illustrata nelle Figure 9 e 10, la prima piastra 10 scaldante è nella posizione di massimo allontanamento dalla seconda piastra 20 scaldante, definita posizione di riposo. Tale allontanamento consente, dunque una semplice introduzione del cibo in corrispondenza delle superfici di riscaldamento, ovvero entro le relative cavità 120’’ definenti i semi-stampi atti ad ospitare il cibo da trattare.
La sequenza rimane la medesima a fasi invertite per disporre la prima piastra 10 scaldante dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro.
Il dispositivo di cottura del cibo, secondo la presente invenzione, consente la movimentazione della prima piastra scaldante, ovvero della piastra definita mobile, tanto in rotazione quanto in traslazione per l’ottenimento della semplificazione delle fasi di inserimento ed estrazione del cibo. Al contempo l’ingombro in termini di volume e/o di impronta utilizzato dal dispositivo di cottura dei cibi risulta notevolmente ridotto rispetto alle soluzioni del tipo noto. Inoltre, il meccanismo articolato secondo la presente invenzione consente una riduzione del numero di elementi meccanici impiegati e, di conseguenza, la riduzione o completa eliminazione di sistemi telescopici che necessitano di manutenzione più frequente.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di cottura del cibo comprendente: - una prima piastra (10) scaldante provvista di una prima superficie di riscaldamento e una seconda piastra (20) scaldante provvista di una seconda superficie (120) di riscaldamento; - mezzi (31, 32) di movimentazione atti a movimentare reciprocamente la detta prima piastra (10) scaldante e la detta seconda piastra (20) scaldante tra una posizione di lavoro, in cui la detta prima superficie di riscaldamento e la detta seconda superficie (120) di riscaldamento sono disposte parallele l’un l’altra e alla minima distanza di separazione, e una posizione di riposo, in cui la detta prima superficie di riscaldamento e la detta seconda superficie (120) di riscaldamento sono disposte inclinate l’un l’altra e alla massima distanza di separazione; il detto dispositivo (1) di cottura del cibo è caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (31, 32) di movimentazione sono atti a movimentare reciprocamente la detta prima piastra (10) scaldante e la detta seconda piastra (20) scaldante con una movimentazione di rototraslazione.
  2. 2. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 1, in cui i detti mezzi (31, 32) di movimentazione comprendono almeno un meccanismo articolato a fulcro mobile, atto a definire la detta movimentazione di rototraslazione con due gradi di libertà.
  3. 3. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 2, in cui il detto meccanismo (31, 32) articolato a fulcro mobile è atto a movimentare la detta prima piastra (10) scaldante rispetto alla detta seconda piastra (20) scaldante.
  4. 4. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il detto meccanismo (31, 32) articolato a fulcro mobile comprende un primo braccio (131, 132) articolato e un secondo braccio (231, 232) articolato definiti da due elementi distinti e operativamente connessi alla detta prima piastra (10) scaldante e alla detta seconda piastra (20) scaldante in modo tale da definire la detta movimentazione di rototraslazione.
  5. 5. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 4, in cui il detto primo braccio (131, 132) articolato è disposto ad una distanza inferiore dal detto fulcro mobile rispetto al detto secondo braccio (231, 232) articolato.
  6. 6. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il detto primo braccio (131, 132) articolato presenta una estensione inferiore rispetto al detto secondo braccio (231, 232) articolato.
  7. 7. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo una o più delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui il detto meccanismo (31, 32) articolato a fulcro mobile comprende un primo braccio (331, 332) fisso accoppiato alla detta prima piastra (10) scaldante e un secondo braccio (431, 432) fisso accoppiato alla detta seconda piastra (20) scaldante, in cui il detto primo braccio (131, 132) articolato è incernierato ad un’estremità al detto secondo braccio (431, 432) fisso a all’estremità opposta alla detta prima piastra (10) scaldante, e in cui il detto secondo braccio (231, 232) articolato è incernierato ad un’estremità al detto primo braccio (331, 332) fisso e all’estremità opposta al detto secondo braccio (431, 432) fisso.
  8. 8. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 7, in cui il detto primo braccio (331, 332) fisso si estende oltre il piano della detta prima superficie di riscaldamento in direzione della detta seconda superficie (120) di riscaldamento, e in cui il detto secondo braccio (431, 432) fisso si estende oltre il piano della detta seconda superficie (120) di riscaldamento in direzione della detta prima superficie di riscaldamento.
  9. 9. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 8, in cui il detto primo braccio (131, 132) articolato è incernierato al detto secondo braccio (431, 432) fisso oltre il piano della detta prima superficie di riscaldamento in direzione della detta seconda superficie (120) di riscaldamento, e in cui il detto secondo braccio (231, 232) articolato è incernierato al detto primo braccio (331, 332) fisso oltre il piano della detta prima superficie di riscaldamento in direzione della detta seconda superficie (120) di riscaldamento e al detto secondo braccio (431, 432) fisso entro il piano della detta seconda superficie (120) di riscaldamento in direzione della detta prima superficie di riscaldamento.
  10. 10. Dispositivo (1) di cottura del cibo secondo la rivendicazione 10, in cui i detti mezzi (31, 32) di movimentazione comprendono mezzi (531, 532) di bloccaggio della posizione relativa tra la detta prima piastra (10) scaldante e la detta seconda piastra (20) scaldante, in cui i detti mezzi (531, 532) di bloccaggio sono incernierati ad un’estremità al detto secondo braccio (431, 432) fisso entro il piano della detta seconda superficie (120) di riscaldamento in direzione della detta prima superficie di riscaldamento prima del detto secondo braccio (231, 232) articolato e all’estremità opposta al detto secondo braccio (231, 232) articolato.
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