IT201800003267A1 - Sella per veicolo a due ruote. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Sella per veicolo a due ruote"

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una sella per veicolo a due ruote, in particolare per una bicicletta.

Tipicamente, una tale sella comprende uno scafo avente una superficie superiore sulla quale può sedere un utente ed una superficie inferiore cui è fissata una sottostruttura atta a consentire l’impegno con mezzi di fissaggio ad un telaio di bicicletta.

Secondo una tecnica nota impiegata pressoché universalmente, tale sottostruttura è costituita da una coppia di barre distanziate che si estendono essenzialmente lungo l’asse longitudinale della sella e sono convenzionalmente chiamate “rotaie”.

Scopo della presente invenzione è quello di fornire una sella migliorata rispetto a quelle descritte dalla tecnica nota.

Secondo l’invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad una sella comprendente:

- uno scafo avente una superficie superiore sulla quale può sedere un utente ed una superficie inferiore, ed

- una molla a lamina avente porzioni di estremità anteriore e posteriore rispettivamente fissate a detta superficie inferiore ed una porzione centrale presentante almeno un’apertura per il passaggio di un organo di bloccaggio, un interstizio essendo definito fra detta superficie inferiore dello scafo e detta porzione centrale della molla a lamina.

Quest’ultima, oltre a consentire il fissaggio della sella ad un sottostante telaio di bicicletta, funge da ammortizzatore delle vibrazioni, permettendo di minimizzare l’altezza dello strato di imbottitura che convenzionalmente riveste lo scafo e conseguentemente di ridurre il peso complessivo, esigenza che è molto sentita in ambito agonistico.

Tale riduzione di peso può essere ulteriormente incrementata realizzando la molla a lamina, ed eventualmente anche lo scafo, in materiale ultraleggero, in particolare materiale composito contenente fibre di carbonio. Va comunque da sé che per applicazioni meno impegnative, la molla a lamina può essere realizzata con un qualunque materiale elastico adatto, quale acciaio, materiali compositi a base di fibre di vetro, ecc.

La sella dell’invenzione può essere montata sul telaio di una bicicletta usata in sostituzione di una sella preesistente, poiché è resa compatibile con sostanzialmente tutti i mezzi di fissaggio al telaio impiegati in pratica grazie alla presenza dell’apertura nella parte centrale della molla a lamina.

Parimenti, la sella dell’invenzione può essere montata sul telaio di una bicicletta di nuova costruzione.

Costituisce dunque un ulteriore oggetto della presente invenzione un accessorio comprendente una sella del tipo appena descritto, e mezzi atti a consentirne il fissaggio ad un telaio di bicicletta.

Ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fornita a titolo di esempio non limitativo con riferimento ai disegni annessi, in cui:

la figura 1 è una vista prospettica esplosa di un accessorio per bicicletta includente una sella dell’invenzione,

la figura 2 una vista in elevazione laterale dell’accessorio di figura 1, e

la figura 3 è una vista in pianta dall’alto dell’accessorio delle precedenti figure.

Un accessorio per bicicletta comprende una sella 10, un cannotto 12, un primo 14 ed un secondo 16 organo di bloccaggio ed un elemento intermedio 18 interposto fra il cannotto 12 e la sella 10.

La sella 10, che ha un asse longitudinale centrale 20, comprende una molla a lamina 22 ed uno scafo 24 avente una superficie superiore sulla quale può sedere un utente, ed una superficie inferiore.

La superficie superiore dello scafo 24 è rivestita da un sottile strato di imbottitura 26. Lo scafo 24 presenta inoltre una fenditura 28 che si apre nel lato posteriore in corrispondenza dell’asse 20 ed un’apertura passante oblunga 30 anch’essa posizionata in corrispondenza dell’asse 20.

La molla a lamina 22 ha porzioni di estremità anteriore e posteriore 32 rispettivamente fissate, in particolare incollate, alla superficie inferiore dello scafo 24 ed una porzione centrale 34 che è collegata da una rispettiva porzione di connessione 36 a ciascuna porzione di estremità 32. Le porzioni di estremità 32 e quella centrale 34 sono piane e sostanzialmente allineate al piano generale della sella 10, mentre le porzioni di connessione 36 sono inclinate rispetto alle precedenti, cosicché è definito un interstizio 38 fra la superficie inferiore dello scafo 24 e la porzione centrale 34 della molla a lamina 22. La porzione di estremità posteriore 32 e la corrispondente porzione di connessione 36 sono inoltre divise longitudinalmente in due parti da un taglio estendentesi in corrispondenza della fenditura 28 dello scafo 24. Va da sé che, in assenza della fenditura 28, la porzione di estremità posteriore 32 e la corrispondente porzione di connessione 36 potrebbero non essere divise.

Nella porzione centrale della molla 22 è ricavata un’apertura sagomata a guisa di feritoia 40, che è parallela all’asse longitudinale 20 della sella 10 e disposta al di sotto dell’apertura oblunga 30 dello scafo 24.

Vantaggiosamente, la molla a lamina 22 è un pezzo monolitico, in particolare di materiale composito contenente fibre di carbonio. Parimenti, anche lo scafo 24 può essere realizzato di materiale composito contenente fibre di carbonio.

Il cannotto 12 presenta una testa svasata 42, nella cui porzione posteriore è ricavato un foro passante 44 avente asse sostanzialmente ortogonale al piano generale della sella 10, e nella cui porzione anteriore è ricavato un foro 46 che ha asse 48 perpendicolare ad un piano verticale contenente l’asse 20 e nel quale è inserito un piolo 50, nella cui parte centrale è ricavato trasversalmente un foro filettato 52 ortogonale all’asse 48.

L’elemento intermedio 18 è sagomato a guisa di piastrina avente una superfice inferiore ricurva 54 di forma complementare a quella di una sede 56 della testa 42 del cannotto 12, e presentante due alette 58 distanziate e parallele che si dipartono dal suo lato posteriore, così da definire una rientranza.

Il primo organo di bloccaggio 14 è una vite passante attraverso il foro 44 della testa 42, la rientranza della piastrina 18 e la feritoia 40, e serrata da un dado 60 collocato nell’interstizio 38.

Il secondo organo di bloccaggio 16 è una vite passante attraverso la feritoia 40 ed avente l’estremità distale dello stelo impegnata nel foro filettato 52 del piolo 50.

Regolando in modo desiderato il rispettivo avvitamento dei due organi di bloccaggio 14, 16, la piastrina 18, che è a contatto con la porzione centrale 34 della molla 22, ruota rispetto alla sede 56 ricavata nella testa 42 del cannotto 12 intorno ad un asse perpendicolare ad un piano verticale contente l’asse 20. Di conseguenza, anche la sella 10 ruota ed assume l’inclinazione desiderata dall’utente rispetto ad un piano orizzontale. In pratica, l’effettuazione di tale regolazione ha luogo agendo sul dado 60 e sulla testa del secondo organo di bloccaggio 16 che sono posizionati nell’interstizio 38 e sono quindi agevolmente accessibili grazie anche all’apertura passante 30 dello scafo 24.

Per consentire una migliore associazione fra la molla a lamina 22 e la piastrina 18 e quindi la loro rotazione uniforme, le rispettive superfici a contatto possono essere sagomate in modo da avere forma complementare. Ad esempio, se le alette 58 della piastrina 18 presentano scanalature longitudinali 62 come illustrato in figura 1, in forme di attuazione non illustrate dell’invenzione, due risalti di forma complementare ed estensione longitudinale corrispondente protrudono dalla superficie inferiore della porzione centrale 34 della molla a lamina 22, così da inserirsi perfettamente nelle scanalature 62.

L’estensione longitudinale della feritoia 40 praticata nella porzione centrale 34 della molla a lamina 22 consente inoltre di regolare la posizione della sella 10 rispetto al cannotto 12 lungo una direzione individuata dall’asse 20, così da adeguarla alle esigenze di ogni singolo utente.

L’accessorio appena descritto può essere montato su di una bicicletta di nuova produzione inserendo in modo di per sé noto l’estremità inferiore del cannotto 12 in un montante verticale del rispettivo telaio.

Se invece si desidera sostituire la sella di una bicicletta usata, è possibile usufruire dei mezzi di fissaggio della vecchia sella. In particolare, questi ultimi mezzi di fissaggio possono includere – come precedentemente descritto - un cannotto, organi di bloccaggio ed un elemento intermedio, cui la sella dell’invenzione si adatta facilmente.

Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto a puro titolo esemplificativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle rivendicazioni annesse.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sella (10) per veicolo a due ruote, in particolare per una bicicletta, comprendente: - uno scafo (24) avente una superficie superiore sulla quale può sedere un utente ed una superficie inferiore, ed - una molla a lamina (22) avente porzioni di estremità anteriore e posteriore (32) rispettivamente fissate a detta superficie inferiore ed una porzione centrale (34) presentante almeno un’apertura per il passaggio di almeno un organo di bloccaggio (14, 16), un interstizio (38) essendo definito fra detta superficie inferiore dello scafo (24) e detta porzione centrale (34) della molla a lamina (22).
2. 2. Sella (10) secondo la rivendicazione 1, in cui dette porzioni di estremità anteriore e posteriore (32) sono piane e connesse mediante una rispettiva porzione di connessione (36) a detta porzione centrale (34) che è piana.
3. 3. Sella (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta molla a lamina (22) è un pezzo monolitico, in particolare di materiale composito contenente fibre di carbonio.
4. 4. Sella (10 )secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui dette porzioni di estremità (32) sono fissate mediante incollaggio alla superficie inferiore dello scafo (24), che è preferibilmente di materiale composito contenente fibre di carbonio.
5. 5. Sella (10 )secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta apertura è sagomata a guisa di feritoia (40) estendentesi lungo l’asse longitudinale (20) della sella (10).
6. 6. Accessorio comprendente una sella (10) secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, e mezzi atti a consentirne il fissaggio ad un telaio di bicicletta.
7. 7. Accessorio secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di fissaggio comprendono un cannotto (12) avente una testa (42), almeno un organo di bloccaggio della molla a lamina (22) alla testa (42) del cannotto (12), ed un elemento intermedio (18) interposto fra detta testa (42) e la porzione centrale (34) della molla a lamina (22).
8. 8. Accessorio secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di fissaggio comprendono un primo (14) ed un secondo (16) organo di bloccaggio, disposti rispettivamente dietro e davanti detto elemento intermedio (18), così da consentire di regolare l’inclinazione della sella (10).
9. 9. Accessorio secondo la rivendicazione 8, in cui detto elemento intermedio (18) è sagomato a guisa di piastrina avente una superfice inferiore ricurva (54) di forma complementare a quella di una sede (56) della testa (42) del cannotto (12), detto primo organo di bloccaggio (14) è una vite passante attraverso un foro (44) di detta testa (42) e detta feritoia (40), e serrata da un dado (60) collocato in detto interstizio (38), detto secondo organo di bloccaggio (16) è una vite passante attraverso detta feritoia (40) ed avente un’estremità impegnata in un foro filettato (52) ricavato trasversalmente in un piolo (50) inserito in un foro (46) praticato in detta testa (42) ed avente asse (48) sostanzialmente ortogonale ad un piano verticale contenente l’asse longitudinale (20) della sella (10).