IT201800003097A1 - Apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico e metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione - Google Patents

Apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico e metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione Download PDF

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IT
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chamber
accumulation chamber
sterilization
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containers
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IT102018000003097A
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Vittorio Bellini
Gianmaria Raboini
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Gea Procomac Spa
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“APPARATO DI STERILIZZAZIONE DI PREFORME O CONTENITORI
IN MATERIALE TERMOPLASTICO E METODO PER EVACUARE
PREFORME O CONTENITORI DA UNA CAMERA DI
STERILIZZAZIONE”
La presente invenzione ha per oggetto un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico ed un metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione.
Il settore di riferimento è l’imbottigliamento di prodotti alimentari cosiddetti “sensibili”, prodotti cioè che risultano essere particolarmente sensibili alla contaminazione batteriologica ed all’ossidazione, quali ad esempio bevande isotoniche, succhi, nettari, soft drinks, tè, bevande a base di latte, bevande a base di caffè, ecc., per i quali diventa fondamentale evitare, durante tutte le fasi di confezionamento, eventuali contaminazioni microbiologiche.
Sono già note linee di confezionamento impieganti la tecnologia asettica, in cui le diverse operazioni avvengono in un ambiente a contaminazione controllata, per cui i prodotti imbottigliati si conservano per un periodo di tempo prolungato e presentano stabilità chimico-fisica e organolettica anche a temperatura ambiente.
Al di là delle differenze progettuali, una linea “tradizionale” di imbottigliamento in asettico prevede:
- formatura del contenitore partendo da una preforma in materiale termoplastico;
- sterilizzazione del contenitore formato;
- risciacquo, riempimento e capsulatura del contenitore riempito, da effettuarsi all’interno di una camera bianca.
Una linea di imbottigliamento in asettico di moderna concezione prevede invece:
- sterilizzazione della preforma;
- formatura “asettica” del contenitore partendo dalla preforma sterilizzata;
- riempimento e capsulatura del contenitore riempito, da effettuarsi in ambiente sterile.
In questo contesto, si fa riferimento alla sterilizzazione del contenitore o della preforma mediante agenti chimici, ad esempio perossido di idrogeno. L’attenzione è qui focalizzata sulla gestione degli scarti di preforme o contenitori, ad esempio in caso di inceppi o fermi della linea.
Se le preforme o i contenitori sono evacuati a monte della corrispondente unità di sterilizzazione, si può procedere a scaricarli direttamente nell’ambiente esterno.
Qualora, invece, vi sia l’esigenza di evacuare preforme o contenitori a valle della corrispondente unità di sterilizzazione chimica, si rende necessario purgarli dal perossido di idrogeno.
Una soluzione, proposta in WO2017/102539, prevede di accumulare gli scarti in un cassetto posto sul basamento dell’unità di sterilizzazione.
Quando il cassetto è colmo, si procede a fermare la linea, estrarre l’acqua ossigenata, rimuovere il cassetto, svuotarlo e riposizionarlo al di sotto dell’unità di sterilizzazione.
Il principale limite di questa soluzione risiede nel dispendio di tempo e nei costi dovuti al fermo della linea.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico ed un metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione, che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, scopo della presente invenzione è proporre un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico ed un metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione, che consentano di ridurre o eliminare i tempi morti rispetto alle soluzioni di arte nota, aumentando quindi l’efficienza produttiva della linea.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico, comprendente:
- una camera di sterilizzazione configurata per sterilizzare dette preforme o contenitori con un agente chimico, detta camera di sterilizzazione avendo una uscita per le preforme o contenitori da scartare;
- una camera di accumulo di preforme o contenitori scartati avente un ingresso e una uscita,
caratterizzato dal fatto di comprendere:
- un dispositivo di estrazione dell’agente chimico dalla camera di accumulo;
- primi mezzi per abilitare la comunicazione selettiva tra l’uscita di detta camera di sterilizzazione e l’ingresso di detta camera di accumulo; - secondi mezzi per abilitare la comunicazione selettiva tra l’uscita di detta camera di accumulo e un ambiente esterno.
Preferibilmente, l’apparato comprende anche un dispositivo di immissione di aria all’interno di detta camera di accumulo.
In accordo con una forma realizzativa, i primi mezzi comprendono:
- una prima parete movimentabile tra una configurazione di chiusura in cui è interposta tra l’uscita della camera di sterilizzazione e l’ingresso della camera di accumulo in modo tale da interrompere il flusso di preforme o contenitori da scartare dalla camera di sterilizzazione alla camera di accumulo, ed una configurazione di apertura in cui non interferisce con l’uscita della camera di sterilizzazione e l’ingresso della camera di accumulo in modo tale da consentire il flusso di preforme o contenitori da scartare dalla camera di sterilizzazione alla camera di accumulo;
- un primo sistema di guarnizioni operativamente attivo sulla prima parete nella configurazione di chiusura in modo tale da realizzare una chiusura a tenuta tra la camera di sterilizzazione e la camera di accumulo.
Preferibilmente, il primo sistema di guarnizioni comprende prime guarnizioni gonfiabili e un primo circuito per alimentarle con fluido gassoso.
Preferibilmente, i primi mezzi comprendono inoltre un primo cilindro operativamente attivo sulla prima parete per movimentarla dalla configurazione di apertura alla configurazione di chiusura e viceversa. Preferibilmente, il primo cilindro è situato all’interno della camera di accumulo.
In accordo con una forma realizzativa, i secondi mezzi comprendono:
- una seconda parete movimentabile tra una configurazione di chiusura in cui è interposta tra l’uscita della camera di accumulo e l’ambiente esterno in modo tale da interrompere il flusso di preforme o contenitori da scartare dalla camera di accumulo all’ambiente esterno, ed una configurazione di apertura in cui non interferisce con l’uscita della camera di accumulo in modo tale da consentire l’evacuazione delle preforme o contenitori dalla camera di accumulo;
- un secondo sistema di guarnizioni operativamente attivo sulla seconda parete nella configurazione di chiusura in modo tale da realizzare una chiusura tenuta tra la camera di accumulo e l’ambiente esterno.
Preferibilmente, il secondo sistema di guarnizioni comprende seconde guarnizioni gonfiabili e un secondo circuito per alimentarle con fluido gassoso.
Preferibilmente, i secondi mezzi comprendono inoltre un secondo cilindro operativamente attivo sulla seconda parete per movimentarla dalla configurazione di apertura alla configurazione di chiusura e viceversa. Preferibilmente, il secondo cilindro è situato nell’ambiente esterno.
In accordo con una forma realizzativa, l’apparato comprende un sensore di livello operativamente attivo sulla camera di accumulo per rilevare il livello delle preforme o contenitori.
In accordo con una forma realizzativa alternativa, è presente un sensore ponderale operativamente attivo sulla camera di accumulo per rilevare il peso delle preforme o contenitori in essa presenti.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione in cui sono sottoposte a sterilizzazione con un agente chimico, comprendente le fasi di:
- convogliare le preforme o i contenitori da evacuare verso una camera di accumulo avente una uscita afferente ad un ambiente esterno;
- chiudere l’uscita della camera di accumulo e isolarla rispetto all’ambiente esterno;
- mettere in comunicazione la camera di sterilizzazione con la camera di accumulo;
- al verificarsi di una condizione prestabilita, interrompere la comunicazione tra la camera di sterilizzazione e la camera di accumulo;
- isolare la camera di sterilizzazione dalla camera di accumulo;
- estrarre l’agente chimico dalla camera di accumulo;
- aprire l’uscita della camera di accumulo e scaricare le preforme o i contenitori nell’ambiente esterno.
Preferibilmente, l’estrazione dell’agente chimico dalla camera di accumulo avviene immettendo aria nella camera di accumulo in modo tale da flussarla con aria e, nel contempo, aspirando l’agente chimico.
In accordo con una forma realizzativa, la fase di mettere in comunicazione la camera di sterilizzazione e la camera di accumulo avviene facendo scorrere una prima parete interposta tra le camere in modo tale che una uscita della camera di sterilizzazione sbocchi in un ingresso della camera di accumulo. La fase di interrompere la comunicazione tra le camere è quindi ottenuta invertendo il verso di scorrimento della prima parete in modo tale che si interponga tra l’ingresso della camera di accumulo e l’uscita della camera di sterilizzazione.
Preferibilmente, la fase di isolare la camera di sterilizzazione dalla camera di accumulo comprende una fase di immettere un fluido gassoso in prime guarnizioni gonfiabili poste in prossimità della prima parete quando quest’ultima è interposta tra le camere.
In accordo con una forma realizzativa, la fase di chiudere l’uscita della camera di accumulo avviene facendo scorrere una seconda parete in modo tale che si interponga tra l’uscita della camera di accumulo e l’ambiente esterno. La fase di aprire l’uscita della camera di accumulo è quindi ottenuta invertendo il verso di scorrimento della seconda parete in modo tale che l’uscita della camera di accumulo sbocchi nell’ambiente esterno.
Preferibilmente, la fase di isolare la camera di accumulo dall’ambiente esterno comprende una fase di immettere un fluido gassoso in seconde guarnizioni gonfiabili poste in prossimità della seconda parete quando quest’ultima è interposta l’uscita della camera di accumulo e l’ambiente esterno.
In accordo con una forma realizzativa, il metodo comprende inoltre una fase di rilevare il livello delle preforme o dei contenitori nella camera di accumulo. Quando il livello rilevato raggiunge o supera un livello prestabilito viene interrotta la comunicazione tra la camera di sterilizzazione e la camera di accumulo.
In accordo con una forma realizzativa alternativa, il metodo comprende una fase di rilevare il peso delle preforme o dei contenitori nella camera di accumulo. Quando il peso rilevato raggiunge o supera un peso prestabilito viene interrotta la comunicazione tra la camera di sterilizzazione e la camera di accumulo.
In accordo con una ulteriore variante realizzativa, il metodo comprende una fase di rilevare il numero delle preforme o dei contenitori nella camera di accumulo. Quando il numero rilevato raggiunge o supera un numero prestabilito viene interrotta la comunicazione tra la camera di sterilizzazione e la camera di accumulo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico e di un metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- le figure 1 e 2 illustrano schematicamente un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico, in accordo con la presente invenzione, in due diverse fasi di funzionamento;
- la figura 3 illustra schematicamente una parte dell’apparato di sterilizzazione delle figure 1-2, in una ulteriore fase di funzionamento. Con riferimento alle figure, con 1 è stato indicato un apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori 100 in materiale termoplastico. Nel seguito si farà riferimento alle preforme 100 per ragioni di brevità, fermo restando che tutta la descrizione può essere riferita ai contenitori 100 formati.
L’apparato di sterilizzazione comprende:
- una camera di sterilizzazione 2 configurata per sterilizzare le preforme 100 con un agente chimico, ad esempio perossido di idrogeno;
- una camera di accumulo 3 di preforme 100 scartate.
Vantaggiosamente, è previsto un dispositivo di estrazione 4 dell’agente chimico dalla camera di accumulo 3. Ad esempio, tale dispositivo di estrazione 4 è un aspiratore di tipo noto.
È inoltre previsto un dispositivo di immissione di aria 14, ad esempio aria compressa, all’interno della camera di accumulo 3.
La camera di sterilizzazione 2 e la camera di accumulo 3 possono comunicare selettivamente.
In particolare, l’apparato di sterilizzazione 1 comprende primi mezzi 5 per abilitare la comunicazione selettiva tra una uscita 2a della camera di sterilizzazione 2 ed un ingresso 3a della camera di accumulo 3.
In accordo con una forma realizzativa, qui descritta ed illustrata, i primi mezzi 5 comprendono una prima parete 15 e un primo sistema di guarnizioni 25 associato alla prima parete 15.
In particolare, la prima parete 15 è movimentabile tra una configurazione di chiusura in cui è interposta tra l’uscita 2a della camera di sterilizzazione 2 e l’ingresso 3a della camera di accumulo 3 in modo tale da interrompere il flusso di preforme 100 da scartare dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 (si veda la figura 1), ed una configurazione di apertura in cui non interferisce con l’uscita 2a della camera di sterilizzazione 2 e l’ingresso 3a della camera di accumulo 3 in modo tale da consentire il flusso di preforme 100 da scartare dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 (si veda la figura 2).
Preferibilmente, la movimentazione della prima parete 15 dalla configurazione di chiusura alla configurazione di apertura (e viceversa) avviene mediante un primo cilindro 55.
Preferibilmente, il primo cilindro 55 è situato all’interno della camera di accumulo 3 oppure in una zona attigua che è in comunicazione di fluido con la camera di accumulo 3.
Il primo sistema di guarnizioni 25 è operativamente attivo sulla prima parete 15 quando si trova nella configurazione di chiusura in modo tale da realizzare una chiusura o separazione a tenuta tra la camera di sterilizzazione 2 e la camera di accumulo 3.
Preferibilmente, il primo sistema di guarnizioni 25 comprende:
- prime guarnizioni gonfiabili 35;
- un primo circuito di alimentazione 45 di fluido gassoso (es. aria) alle prime guarnizioni gonfiabili 35.
La camera di accumulo 3 può inoltre comunicare selettivamente con un ambiente esterno 200.
In particolare, l’apparato di sterilizzazione 1 comprende secondi mezzi 6 per abilitare la comunicazione selettiva tra una uscita 3b della camera di accumulo 3 e l’ambiente esterno 200.
In accordo con una forma realizzativa, qui descritta ed illustrata, i secondi mezzi 6 comprendono una seconda parete 16 e un secondo sistema di guarnizioni 26 associato alla seconda parete 16.
In particolare, la seconda parete 16 è movimentabile tra una configurazione di chiusura in cui è interposta tra l’uscita 3b della camera di accumulo 3 e l’ambiente esterno 200 in modo tale da interrompere il flusso di preforme 100 da scartare dalla camera di accumulo 3 all’ambiente esterno 200 (si veda la figura 2), ed una configurazione di apertura in cui non interferisce con l’uscita 3b della camera di accumulo 3 in modo tale da consentire l’evacuazione delle preforme 100 dalla camera di accumulo 3 (si veda la figura 1).
Preferibilmente, la movimentazione della seconda parete 16 dalla configurazione di chiusura alla configurazione di apertura (e viceversa) avviene mediante un secondo cilindro 56.
Preferibilmente, il secondo cilindro 56 è situato nell’ambiente esterno 200. Preferibilmente, l’attuazione del secondo cilindro 56 è separata e indipendente dall’attuazione del primo cilindro 55.
Il secondo sistema di guarnizioni 26 è operativamente attivo sulla seconda parete 16 quando si trova nella configurazione di chiusura in modo tale da realizzare una chiusura o separazione a tenuta tra la camera di accumulo 3 e l’ambiente esterno 200.
Preferibilmente, il secondo sistema di guarnizioni 26 comprende:
- seconde guarnizioni gonfiabili 36;
- un secondo circuito di alimentazione 46 di fluido gassoso (es. aria) alle seconde guarnizioni gonfiabili 36.
La figura 3 illustra una possibile forma realizzativa del primo e del secondo circuito di alimentazione 45, 46.
In particolare, i due circuiti 45, 46 originano da un riduttore di pressione 47 comune, ad esempio tarato alla pressione di 1 bar.
Il primo circuito di alimentazione 45 comprende una prima valvola 451, una seconda valvola 452 connessa ad uno scarico e un pressostato 453 configurato per monitorare la pressione di esercizio.
Quando è necessario gonfiare le prime guarnizioni gonfiabili 35, la prima valvola 451 del primo circuito di alimentazione 45 è aperta, mentre la seconda valvola 452 è chiusa.
Quando è necessario sgonfiare le prime guarnizioni gonfiabili 35, la prima valvola 451 viene chiusa mentre la seconda valvola 452 viene aperta in modo tale che il fluido gassoso presente nelle guarnizioni 35 vada in scarico.
Il secondo circuito di alimentazione 46 comprende una prima valvola 461, una seconda valvola 462 connessa ad uno scarico e un pressostato 463 configurato per monitorare la pressione di esercizio.
Quando è necessario gonfiare le seconde guarnizioni gonfiabili 36, la prima valvola 461 del secondo circuito di alimentazione 46 è aperta, mentre la seconda valvola 462 è chiusa.
Quando è necessario sgonfiare le seconde guarnizioni gonfiabili 36, la prima valvola 461 viene chiusa mentre la seconda valvola 462 viene aperta in modo tale che il fluido gassoso presente nelle guarnizioni 36 vada in scarico.
In accordo con una forma realizzativa, l’apparato di sterilizzazione 1 comprende inoltre un sensore di livello 7 operativamente attivo sulla camera di accumulo 3 per rilevare il livello delle preforme 3.
In alternativa al sensore di livello, è previsto un sensore ponderale (es. cella di carico) operativamente sulla camera di accumulo 3 per rilevare il peso delle preforme 100 in essa presenti.
In alternativa, si può dotare la camera di accumulo 3 di mezzi configurati per rilevare il numero di preforme 100 che passano dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3.
L’apparato di sterilizzazione 1 qui proposto è ad esempio impiegabile per sterilizzare le preforme 100 prima della loro formatura. In tal caso, l’apparato 1 si trova a monte di un apparato di formatura in asettico.
In alternativa, l’apparato di sterilizzazione 1 è impiegabile per sterilizzare contenitori formati. In tal caso, l’apparato 1 si trova a valle di un apparato di formatura in asettico e a monte di un apparato di riempimento dei contenitori in ambiente sterile.
Il metodo per evacuare preforme o contenitori in materiale termoplastico da una camera di sterilizzazione in cui sono sottoposte a sterilizzazione con un agente chimico è descritto nel seguito.
Per facilità espositiva, si farà riferimento alle figure 1-2.
Si consideri inizialmente la figura 2, in cui la prima parete 15 si trova nella configurazione di apertura per cui le preforme 100 possono passare dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3.
La seconda parete 16 si trova invece nella configurazione di chiusura per cui le preforme 100 giunte nella camera di accumulo 3 permangono in quest’ultima. In particolare, le preforme 100 si accumulano una sull’altra al di sopra della seconda parete 16.
Le seconde guarnizioni gonfiabili 36 fanno tenuta in quanto sono gonfie, cioè riempite di fluido gassoso (es. aria).
Il flusso di preforme 100 (da scartare) dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 prosegue fino al verificarsi di una condizione prestabilita, dopodiché viene interrotta la comunicazione tra la camera di sterilizzazione 2 e la camera di accumulo 3.
In accordo con una forma realizzativa, il livello delle preforme 100 nella camera di accumulo 3 viene rilevato dal sensore di livello 7.
Quando le preforme 100 raggiungono o superano un livello prestabilito nella camera di accumulo 3, viene interrotto il flusso dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 portando la prima parete 15 nella configurazione di chiusura. In questo caso, per “condizione prestabilita” si intende il raggiungimento o il superamento del livello prestabilito.
In accordo con una variante realizzativa, al posto del sensore di livello 7 è presente una cella di carico che rileva il peso delle preforme 100 nella camera di accumulo 3.
Quando il peso rilevato equivale o supera un valore di peso prestabilito, viene interrotto il flusso dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 portando la prima parete 15 nella configurazione di chiusura. In questo caso, per “condizione prestabilita” si intende il raggiungimento o il superamento del valore di peso prestabilito.
Una variante realizzativa prevede di interrompere il flusso dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 al raggiungimento o superamento di un numero prestabilito di preforme 100 nella camera di accumulo 3. In questo caso, per “condizione prestabilita” si intende il raggiungimento o il superamento del numero prestabilito.
In tutte queste tre varianti, l’interruzione del flusso di preforme 100 (da scartare) dalla camera di sterilizzazione 2 alla camera di accumulo 3 avviene portando la prima parete 15 nella configurazione di chiusura.
La camera di sterilizzazione 2 viene inoltre isolata dalla camera di accumulo 3 immettendo il fluido gassoso (es. aria) nelle prime guarnizioni gonfiabili 35 quando la prima parete 15 si trova nella configurazione di chiusura.
La camera di accumulo 3 viene quindi pulita grazie all’immissione di aria compressa da parte del dispositivo 14 e, al contempo, grazie all’estrazione dell’agente chimico tramite l’aspiratore 4. I dispositivi 4, 14 sono attivati per un periodo di tempo predefinito che è sufficiente a garantire la pulizia della camera di accumulo 3.
A questo punto, le preforme 100 possono essere scaricate nell’ambiente esterno 200 aprendo l’uscita 3b della camera di accumulo 3.
In particolare, il fluido gassoso viene estratto dalle seconde guarnizioni gonfiabili 36 e la seconda parete 16 passa nella configurazione di apertura.
Le preforme 100 sono preferibilmente scaricate su un carrello 300 posto al di sotto dell’uscita 3b della camera di accumulo 3.
È altresì possibile predisporre un ulteriore sensore di livello (non illustrato) operativamente attivo in prossimità dell’uscita 2a della camera di sterilizzazione 2, in aggiunta al sensore di livello 7 che monitora il livello nella camera di accumulo 3. Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche dell’apparato di sterilizzazione di preforme o contenitori in materiale termoplastico e del metodo per evacuare preforme o contenitori da una camera di sterilizzazione, così come chiari ne risultano i vantaggi. In particolare, prevedendo un dispositivo di estrazione dell’agente chimico dalla camera di accumulo delle preforme (o contenitori) da scartare e predisponendo una comunicazione selettiva di tale camera sia con la camera di sterilizzazione che con l’ambiente esterno, è possibile evacuare le preforme (o i contenitori) in modo continuo durante la produzione.
Non è quindi necessario fermare la linea per evacuare le preforme o i contenitori da scartare.
Inoltre, la forma realizzativa impiegante due pareti mobili e relativi sistemi di guarnizioni è strutturalmente semplice, compatta e affidabile.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di sterilizzazione (1) di preforme o contenitori (100) in materiale termoplastico, comprendente: una camera di sterilizzazione (2) configurata per sterilizzare dette preforme o contenitori (100) con un agente chimico, detta camera di sterilizzazione (2) avendo una uscita (2a) per le preforme o contenitori (100) da scartare; una camera di accumulo (3) di preforme o contenitori (100) scartati avente un ingresso (3a) e una uscita (3b), caratterizzato dal fatto di comprendere: un dispositivo di estrazione (4) dell’agente chimico dalla camera di accumulo (3); primi mezzi (5) per abilitare la comunicazione selettiva tra l’uscita (2a) di detta camera di sterilizzazione (2) e l’ingresso (3a) di detta camera di accumulo (3); secondi mezzi (6) per abilitare la comunicazione selettiva tra l’uscita (3b) di detta camera di accumulo (3) e un ambiente esterno (200).
  2. 2. Apparato di sterilizzazione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti primi mezzi (5) comprendono: una prima parete (15) movimentabile tra una configurazione di chiusura in cui è interposta tra l’uscita (2a) della camera di sterilizzazione (2) e l’ingresso (3a) della camera di accumulo (3) in modo tale da interrompere il flusso di preforme o contenitori (100) da scartare dalla camera di sterilizzazione (2) alla camera di accumulo (3), ed una configurazione di apertura in cui non interferisce con l’uscita (2a) della camera di sterilizzazione (2) e l’ingresso (3a) della camera di accumulo (3) in modo tale da consentire il flusso di preforme o contenitori (100) da scartare dalla camera di sterilizzazione (2) alla camera di accumulo (3); un primo sistema di guarnizioni (25) operativamente attivo su detta prima parete (15) nella configurazione di chiusura in modo tale da realizzare una chiusura a tenuta tra la camera di sterilizzazione (2) e la camera di accumulo (3).
  3. 3. Apparato di sterilizzazione (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto primo sistema di guarnizioni (25) comprende: prime guarnizioni gonfiabili (35); un primo circuito di alimentazione (45) di fluido gassoso a dette prime guarnizioni gonfiabili (35).
  4. 4. Apparato di sterilizzazione (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detti primi mezzi (5) comprendono inoltre un primo cilindro (55) operativamente attivo su detta prima parete (15) per movimentarla dalla configurazione di apertura alla configurazione di chiusura e viceversa, detto primo cilindro (55) essendo situato all’interno di detta camera di accumulo (3).
  5. 5. Apparato di sterilizzazione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti secondi mezzi (6) comprendono: una seconda parete (16) movimentabile tra una configurazione di chiusura in cui è interposta tra l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) e l’ambiente esterno (200) in modo tale da interrompere il flusso di preforme o contenitori (100) da scartare dalla camera di accumulo (3) all’ambiente esterno (200), ed una configurazione di apertura in cui non interferisce con l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) in modo tale da consentire l’evacuazione delle preforme o contenitori (100) dalla camera di accumulo (3); un secondo sistema di guarnizioni (26) operativamente attivo su detta seconda parete (16) nella configurazione di chiusura in modo tale da realizzare una chiusura tenuta tra la camera di accumulo (3) e l’ambiente esterno (200).
  6. 6. Apparato di sterilizzazione (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto secondo sistema di guarnizioni (26) comprende: seconde guarnizioni gonfiabili (36); un secondo circuito di alimentazione (46) di fluido gassoso a dette seconde guarnizioni gonfiabili (36).
  7. 7. Apparato di sterilizzazione (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detti secondi mezzi (6) comprendono inoltre un secondo cilindro (56) operativamente attivo su detta seconda parete (16) per movimentarla dalla configurazione di apertura alla configurazione di chiusura e viceversa, detto secondo cilindro (56) essendo situato nell’ambiente esterno (200).
  8. 8. Apparato di sterilizzazione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un sensore di livello (7) operativamente attivo su detta camera di accumulo (3) per rilevare il livello di dette preforme o contenitori (100).
  9. 9. Apparato di sterilizzazione (1) secondo le rivendicazioni da 1 a 7, comprendente inoltre un sensore ponderale operativamente attivo su detta camera di accumulo (3) per rilevare il peso delle preforme o contenitori (100) in essa presenti.
  10. 10. Apparato di sterilizzazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un dispositivo di immissione di aria (14) all’interno di detta camera di accumulo (3).
  11. 11. Metodo per evacuare preforme o contenitori (100) in materiale termoplastico da una camera di sterilizzazione (2) in cui sono sottoposte a sterilizzazione con un agente chimico, comprendente le fasi di: convogliare le preforme o i contenitori (100) da evacuare verso una camera di accumulo (3) avente una uscita (3b) afferente ad un ambiente esterno (200); chiudere l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) e isolarla rispetto a detto ambiente esterno (200); mettere in comunicazione la camera di sterilizzazione (2) con la camera di accumulo (3); al verificarsi di una condizione prestabilita, interrompere la comunicazione tra la camera di sterilizzazione (2) e la camera di accumulo (3); isolare la camera di sterilizzazione (2) dalla camera di accumulo (3); estrarre l’agente chimico dalla camera di accumulo (3); aprire l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) e scaricare le preforme o i contenitori (100) nell’ambiente esterno (200).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui la fase di mettere in comunicazione la camera di sterilizzazione (2) e la camera di accumulo (3) avviene facendo scorrere una prima parete (15) interposta tra dette camere (2, 3) in modo tale che una uscita (2a) della camera di sterilizzazione (2) sbocchi in un ingresso (3a) della camera di accumulo (3), detta fase di interrompere la comunicazione tra dette camere (2, 3) essendo ottenuta invertendo il verso di scorrimento di detta prima parete (15) in modo tale che si interponga tra l’ingresso (3a) della camera di accumulo (3) e l’uscita (2a) della camera di sterilizzazione (2).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui la fase di isolare la camera di sterilizzazione (2) dalla camera di accumulo (3) comprende una fase di immettere un fluido gassoso in prime guarnizioni gonfiabili (35) poste in prossimità di detta prima parete (15) quando detta prima parete (15) è interposta tra dette camere (2, 3).
  14. 14. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui la fase di chiudere l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) avviene facendo scorrere una seconda parete (16) in modo tale che si interponga tra l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) e l’ambiente esterno (200), detta fase di aprire l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) essendo ottenuta invertendo il verso di scorrimento di detta seconda parete (16) in modo tale che l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) sbocchi nell’ambiente esterno (200).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui la fase di isolare la camera di accumulo (3) dall’ambiente esterno (200) comprende una fase di immettere un fluido gassoso in seconde guarnizioni gonfiabili (36) poste in prossimità di detta seconda parete (16) quando detta seconda parete (16) è interposta tra l’uscita (3b) della camera di accumulo (3) e l’ambiente esterno (200).
  16. 16. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 15, comprendente inoltre una fase di rilevare il livello delle preforme o dei contenitori (100) nella camera di accumulo (3), al raggiungimento o superamento di un livello prestabilito interrompere la comunicazione tra la camera di sterilizzazione (2) e la camera di accumulo (3).
  17. 17. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 15, comprendente inoltre una fase di rilevare il peso delle preforme o dei contenitori (100) nella camera di accumulo (3), al raggiungimento o superamento di un peso prestabilito interrompere la comunicazione tra la camera di sterilizzazione (2) e la camera di accumulo (3).
  18. 18. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 15, comprendente inoltre una fase di rilevare il numero delle preforme o dei contenitori (100) nella camera di accumulo (3), al raggiungimento o superamento di un numero prestabilito interrompere la comunicazione tra la camera di sterilizzazione (2) e la camera di accumulo (3).
  19. 19. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 18, in cui la fase di estrarre l’agente chimico dalla camera di accumulo (3) avviene immettendo aria nella camera di accumulo (3) ed aspirando detto agente chimico.
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