IT201800003067A1 - Pompa a vibrazione migliorata - Google Patents

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pump
impeller
fluid
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chamber
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IT102018000003067A
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Ugo Gaino
Giuseppe Marone
Alessandro Rovera
Marco Gaudino
Piero Amico
Pont Paolo Da
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Elbi Int Spa
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    • F04B49/00Control, e.g. of pump delivery, or pump pressure of, or safety measures for, machines, pumps, or pumping installations, not otherwise provided for, or of interest apart from, groups F04B1/00 - F04B47/00
    • F04B49/06Control using electricity
    • F04B49/065Control using electricity and making use of computers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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Description

TITOLO: “Pompa a vibrazione migliorata”
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si riferisce ad una pompa a vibrazione per pompare un fluido, e che può essere impiegata ad esempio in macchine per caffè, tè, od ulteriori bevande. Inoltre, la pompa può essere usata anche in ulteriori apparecchi, come negli elettrodomestici.
Sfondo tecnologico
E’ noto nel settore che in alcune situazioni è necessario misurare la portata del fluido erogato dalla pompa a vibrazione, ad esempio quando la pompa eroga acqua per preparare una tazza di caffè. La determinazione della portata è utile per dosare una predeterminata quantità della bevanda in un recipiente. In alcuni dispositivi di dosaggio di bevande, a monte della pompa è collegato, tramite una tubazione, un misuratore di portata, ad esempio comprendente una girante.
Tuttavia una tale tipologia di sistemi soffre di alcuni inconvenienti.
Un inconveniente è dato dal fatto che l’assieme costituito da pompa e misuratore di portata è ingombrante. Un ulteriore inconveniente è dato dal fatto che, quando la pompa non è usata, rimane per molto tempo una grande quantità di liquido nel tubo che collega la pompa al misuratore di portata, con la conseguenza che tale liquido rimane esposto all’ambiente esterno (in cui vi sono batteri, polvere, etc.), generando una scarsa igiene, in particolare quando la pompa è impiegata in una macchina dispensatrice di bevande, come una macchina da caffè.
Sintesi dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pompa a vibrazione in grado di risolvere questo ed altri inconvenienti della tecnica nota, e che nel contempo possa essere prodotto in modo semplice ed economico.
Secondo la presente invenzione, questo ed altri scopi vengono raggiunti mediante una pompa a vibrazione realizzata secondo l’annessa rivendicazione indipendente.
E’ da intendersi che le annesse rivendicazioni costituiscono parte integrante degli insegnamenti tecnici qui forniti nella descrizione dettagliata che segue in merito alla presente invenzione. In particolare, nelle annesse rivendicazioni dipendenti sono definite alcune forme di realizzazione preferite della presente invenzione che includono caratteristiche tecniche opzionali.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui: - la figura 1 è una sezione longitudinale di una pompa secondo una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione;
- la figura 2 è una vista prospettica di una pompa secondo una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione;
- la figura 3 è una vista prospettica della pompa di figura 2 in cui è stato smontato il coperchio;
- la figura 4 è una vista prospettica del coperchio e con la girante di una pompa secondo una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione; - la figura 5 è una ulteriore sezione longitudinale di una pompa secondo una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione;
- la figura 6 è una vista prospettica di una pompa secondo una forma di realizzazione della invenzione in cui è visibile l’interno del cilindro.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
L’invenzione concerne una pompa a vibrazione (nel seguito anche solo “pompa”). In particolare, tale pompa si sviluppa sostanzialmente lungo un asse longitudinale x-x. Pertanto, i termini “assiale”, “longitudinale”, “trasversale” e “radiale” utilizzati nel seguito della presente descrizione sono da considerarsi riferiti al suddetto asse longitudinale x-x.
La pompa comprende:
- un nucleo 2 almeno parzialmente in materiale ferromagnetico,
- un solenoide 4 per azionare il nucleo 2,
- un cilindro 6 comprendente una camera di lavoro 7 in cui è atto a scorrere il nucleo 2,
- un condotto di ingresso 8 ed un condotto di uscita 10, per consentire un flusso di un fluido nel cilindro 6,
- mezzi valvolari per generare il flusso del fluido dal condotto di ingresso 8 al condotto di uscita 10 quando il nucleo 2 compie un moto alternativo nel cilindro 6;
- un mezzo di misurazione di portata integrato in tale pompa per misurare la portata del fluido erogato dalla pompa.
In particolare, la pompa ha almeno un mezzo elastico, quale una molla 11, per portare il nucleo 2 in una posizione di riposo, quando tale nucleo 2 non è soggetto all’azione magnetica del solenoide 4. Come è noto, il solenoide 4 è atto a generare un campo magnetico variabile nel tempo per muovere il nucleo 2, che, cooperando con l’almeno un mezzo elastico, è destinato a muoversi di moto alternato lungo una corsa nel cilindro 6. Preferibilmente, un’estremità della molla 11 è vincolata al nucleo 2 (ad es. tramite saldatura, od ulteriori vincoli meccanici) in entrambi i sensi di scorrimento di tale nucleo 2, e quindi essa 11 può agire sia in trazione sia in compressione. Quindi, nell’esempio mostrato, la molla 11 è compressa quando il nucleo 2 è soggetto al campo magnetico generato dal solenoide 4, e quando il campo magnetico cessa la molla 11 rilascia l’energia accumulata precedentemente e trattiene il nucleo 2 tramite una forza di trazione. Opzionalmente, è possibile prevedere una seconda molla agente dall’altro lato del nucleo 2. In tal caso, le due molle 11 possono essere solo appoggiate sulle basi del nucleo 2, secondo l’arte nota.
Il solenoide 4 è in posizione radialmente esterna al nucleo 2. Convenientemente, almeno un elemento ferromagnetico 5, convenientemente fatto di metallo, è interposto tra il solenoide 4 ed il nucleo 2. Nell’esempio, vi sono due elementi ferromagnetici 5, che preferibilmente hanno una forma ad arco di circonferenza, od una forma a “C”. L’almeno un elemento ferromagnetico 5 è disposto in modo circonferenziale attorno al nucleo 2. L’elemento ferromagnetico 5 può essere un magnete permanente. Il nucleo 2 è convenientemente in materiale metallico. Il solenoide 4 è convenientemente accolto in un rispettivo alloggiamento 40 montato al cilindro 6.
I mezzi valvolari sono configurati in modo tale da generare un flusso di fluido in uscita dal condotto di uscita 10, quando il nucleo 2 si muove nel cilindro 6. In particolare, vi è una prima valvola 12, ed una seconda valvola 14 collocata presso il condotto di uscita 10. La seconda valvola 14 è azionata da una rispettiva molla 15. Le valvole 12, 14 mostrate sono valvole di non ritorno. In particolare, la prima valvola 12 è atta a cooperare col nucleo 2.
In particolare, il cilindro 6 comprende una seconda camera 9 in cui è destinato a scorrere il fluido, e che è fluidicamente connessa alla camera di lavoro 7 ed il condotto di uscita 10. La seconda camera 9 e il condotto di uscita 10 comunicano tramite un’apertura destinata ad essere occlusa dalla seconda valvola 14. La seconda camera 9 è a valle rispetto alla camera di lavoro 7 con riferimento al flusso del fluido. In particolare, il nucleo 2 ha una cavità, ed è associato ad un tubo 16 che mette in comunicazione di fluido la camera di lavoro 7 con la seconda camera 9 tramite il passaggio del fluido attraverso tale cavità del nucleo 2. Il tubo 16 (almeno una sua parte) è accolto scorrevolmente ed a tenuta di fluido nella seconda camera 9. Nell’esempio è mostrata una guarnizione 19. Convenientemente, la sezione trasversale della camera di lavoro 7 è maggiore di quella della seconda camera 9. In particolare, tali camere 7, 9 sono sostanzialmente cilindriche.
Come è noto, il nucleo 2 definisce nella camera di lavoro 7 del cilindro 6 una camera di ingresso 36 ed una camera di compensazione 38, che sono destinate ad essere riempite dal fluido. Durante il funzionamento della pompa, il fluido entra tramite il condotto d’ingresso 8 nella camera di lavoro 7, poi passa attraverso il tubo 16 nella seconda camera 9 attraversando la prima valvola 12, ed infine esce dal condotto di uscita 10 tramite la seconda valvola 14. Le camere 36, 38 sono generalmente in comunicazione fluidica in modo che durante il moto alternativo del nucleo 2 il fluido od il liquido fluisca tra tali camere 36, 38, riducendo così la resistenza al moto del nucleo 2 stesso. Durante il moto alternato del nucleo 2, il volume delle camere 36, 38 varia.
A titolo di esempio e con riferimento alla figura 1, si descrive sinteticamente il funzionamento della pompa illustrata. Quando la molla 11 è compressa per effetto del campo magnetico generato dal solenoide 4 sul nucleo 2, la camera di ingresso 36 riduce il suo volume (in fig. 1, il nucleo 2 si muove verso sinistra), e la depressione generata dall’espansione della seconda camera 9 apre la prima valvola 12 causando il passaggio del liquido nella seconda camera 9. In questa fase, la camera di compensazione 38 ha un volume maggiore. Quando l’azione del solenoide 4 termina, la molla 11 rilascia l’energia elastica accumulata e sospinge il nucleo 2 verso la posizione di riposo (in fig. 1, il nucleo 2 si muove verso destra) causando un aumento del volume della camera di ingresso 36. In tale fase, la prima valvola 12 è chiusa, e lo spostamento del nucleo 2 verso la posizione di risposo genera un aumento di pressione nella seconda camera 9 che causa l’apertura della seconda valvola 14, permettendo così l’uscita del liquido tramite il condotto di uscita 10. In questa fase, la camera di compensazione 38 ha un volume minore.
Nell’esempio, vi è un tubo 16 alloggiato in una cavità interna al nucleo 2 e vincolato rigidamente a tale nucleo 2. La prima valvola 12 è disposta all’interno del tubo 16, ed in particolare include un otturatore, in particolare una sfera, destinata ad andare in battuta su una seziona ristretta, in particolare grazie all’azione di una molla 18 vincolata ad un’estremità del tubo 16. In alternativa, la sfera è sospinta verso la sezione ristretta dalla sua stessa forza peso, ad esempio quando la pompa è inclinata, in particolare quando tale pompa è verticalmente disposta. In particolare, la sezione ristretta è realizzata integralmente al tubo stesso 16. Nel tubo 16 è destinato a scorrere il fluido. La sezione ristretta è atta ad essere occlusa dall’otturatore, ad esempio per azione della molla 18. Nel particolare esempio mostrato, il tubo 16 ed il nucleo 2 sono due elementi distinti che sono tra loro vincolati meccanicamente; tale soluzione è semplice ed economica da produrre. In particolare, il tubo 16 è configurato in modo che il fluido, fluendo in tale tubo 16, passi dalla camera di ingresso 36 alla seconda camera 9. Quindi, il fluido non può scorrere dalla camera di compensazione 38 alla seconda camera 9 passando attraverso le pareti laterali del tubo 16. Infatti, le pareti laterali del tubo 16 non hanno aperture tali da consentire un passaggio diretto del fluido dalla camera di compensazione 38 all’interno del tubo 16. In tal caso, secondo una possibile forma realizzativa, le camere 36, 38 possono essere in comunicazione fluidica tramite un canale passante, o condotto passante, nel nucleo 2. Tale canale passante è distinto rispetto alla cavità alloggiante il tubo 16.
In accordo ad ulteriori varianti, il nucleo 2 ed il tubo 16 possono essere realizzati come un unico pezzo. In aggiunta od in alternativa, in accordo ad una variante, il tubo 16 ha almeno una apertura per porre in comunicazione fluidica l’interno del tubo 16 con la camera di compensazione 38. In tal caso, il fluido che entra nel tubo 16 fluisce in parte nella camera di compensazione 38, ed in parte nella seconda camera 9. Secondo tale variante, non è più necessario, anche se è possibile, creare un ulteriore passaggio o condotto di comunicazione tra le camere 36, 38.
Con riferimento ad una prima forma realizzativa, il mezzo di misurazione di portata è collocato a monte del nucleo 2, in particolare a monte della camera di lavoro 7, con riferimento al flusso del fluido. Il fluido è generalmente un liquido, quale acqua. In particolare, il mezzo di misurazione di portata comprende:
- una girante 20 situata tra il nucleo 2 ed il condotto di ingresso 8, e destinata ad essere ruotata da una flusso del fluido entrante dal condotto d’ingresso 8 e diretto verso la camera di lavoro 7,
- mezzi di rilevamento 24 per rilevare la rotazione della girante 20 al fine di misurare la portata del fluido.
Preferibilmente, la girante 2 comprende almeno un magnete 22, ed i mezzi di rilevamento 24 sono atti a rilevare la rotazione del magnete 22 al fine di misurare la portata del fluido.
I mezzi di rilevamento 24, che possono essere di per sé noti, sono atti a rilevare variazioni del campo magnetico causate dalla rotazione della girante 20 e del magnete 22 ad essa 20 solidale.
Ad esempio, i mezzi di rilevamento possono essere di tipo elettrico, elettronico, o magnetico, quali ad esempio un sensore magnetico. La girante 20 è atta a ruotare attorno ad un asse di rotazione x-x, che in particolare è coassiale con l’asse del nucleo 2 (nell’esempio illustrato, essendo l’asse di scorrimento del nucleo 2). La girante 20 è convenientemente supportata in rotazione da un supporto 26. Il supporto 26 può ad esempio essere ferromagnetico, in particolare metallico (preferibilmente, di acciaio magnetico); in alternativa, il supporto 26 può essere in materiale plastico. Tale supporto 26 ha un perno 28 inserito in un conforme recesso nella girante 20 per consentirne la rotazione. Come si nota, la pompa è molto compatta, e non è necessario avere un lungo tubo collegante il condotto di uscita 10 o di entrata 8 con un flussimetro esterno in cui può ristagnare il fluido, quale acqua. Tale aspetto è particolarmente vantaggioso nei dispensatori di bevande, in cui è vantaggioso evitare che il liquido rimanga a contatto con l’esterno per lunghi periodi; inoltre, è possibile evitare un indesiderato gocciolamento. In accordo a possibili varianti, i mezzi di rilevamento 24 sono di tipo ottico, ad esempio per leggere porzioni di lettura (ad esempio, strisce di colore differente, od ulteriori segni distintivi) sulla girante 20.
Preferibilmente, la girante 20 ha un solo magnete 22 i cui due poli magnetici giacciono su un piano trasversale all’asse x-x di rotazione della girante 20. Tale variante ha il vantaggio di essere compatta ed economica, in quanto vi è un solo magnete 22. Inoltre, l’orientamento trasversale del magnete 22 permette di ridurre l’altezza della girante stessa. Inoltre, avere un solo magnete 22 permette di ridurre le masse in rotazione, e conseguentemente possibili vibrazioni.
In accordo ad una possibile variante, il diametro della girante 20 è minore della larghezza della camera di lavoro 7, con riferimento ad un piano trasversale all’asse di rotazione x-x della girante 20 (che, nella forma di realizzazione illustrata, coincide con l’asse del nucleo 2). Come sopra accennato, nell’esempio illustrato, l’asse (di scorrimento) del nucleo 2 coincide con l’asse x-x. In particolare, il diametro della girante 20 è minore del diametro interno della camera di lavoro 7. Nella particolare forma realizzativa mostrata, la sezione trasversale della camera di lavoro 7 è circolare. In questo modo, quando la pompa è disposta sostanzialmente orizzontalmente (come in fig. 1), eventuali bolle o sacche d’aria al suo interno non entrano in contatto, o creano un ridotto contatto, con la girante 20, garantendo una misurazione più precisa. Infatti, l’aria tende a stare sopra il liquido (e.g. acqua), e quando si forma aria nella pompa, ad es. nelle fasi iniziali di funzionamento, l’aria tende ad andare nel cilindro 6, o tende a rimane in una zona di una camera di alloggiamento 30 della girante in cui tale girante 20 non tocca l’aria o dove il contatto tra la girante 20 e l’aria è limitato. Così, la girante 20 è in grado di ruotare immersa nel liquido.
Preferibilmente, la girante 20 è alloggiata in una camera di alloggiamento 30 fluidicamente connessa al condotto di ingresso 8 e alla camera di lavoro 7. La larghezza della camera di alloggiamento 30, misurata su un piano trasversale all’asse di rotazione x-x della girante 20 (che nella forma di realizzazione illustrata è coincidente con l’asse del nucleo 2), è minore del diametro interno della camera di lavoro 7. In questo modo, quando la pompa è disposta sostanzialmente orizzontalmente (come in fig. 1), eventuali bolle o sacche d’aria al suo interno tendono ad andare nel cilindro 6 ove scorre il nucleo 2, e quindi la camera di alloggiamento 30 rimane senza bolle d’aria o con una quantità minima d’aria. In particolare, la pompa include un coperchio 32 montato in modo removibile (e.g. tramite viti 33) al cilindro 6, tra i quali è convenientemente interposta una guarnizione 34. Nel coperchio 32 è realizzata la camera di alloggiamento 30. La camera di alloggiamento 30 è definita dal coperchio 32 e dal cilindro 6. Inoltre, il coperchio 32 mostrato comprende il condotto d’ingresso 8. Convenientemente, i mezzi di rilevamento 24 sono associati al coperchio 32. Convenientemente, il condotto d’ingresso 8 è configurato per dirigere un flusso del fluido sulla girante 20 in modo tangenziale, in particolare su pale della girante 20.
Nell’esempio, la camera di alloggiamento 30 comunica fluidicamente con l’interno del cilindro 6 tramite almeno un passaggio 41. In particolare, tali passaggi 41 sono realizzati sul supporto 26. In particolare, il supporto 26 ha una base sostanzialmente piatta e circolare, sulla quale sono distribuiti in modo i passaggi 41.
In accordo ad una possibile variante, la pompa è compresa in un apparecchio, quale una macchina erogatrice di bevande od una macchina da caffè, e quando tale apparecchio è appoggiato su una superficie orizzontale, il cilindro 6, ed in particolare la camera di lavoro 7, è inclinata rispetto ad un piano orizzontale, ad esempio con un’inclinazione tra 10° e 80°, preferibilmente tra 10° e 60°, più preferibilmente tra 10° e 30°. In questo modo è vantaggiosamente possibile facilitare l’espulsione dell’aria dalla camera di alloggiamento 30 della girante 20, rendendo quindi più precisa la misurazione. In particolare, la camera di lavoro 7 nel suo complesso è situata più in alto rispetto alla girante 20 od alla camera di alloggiamento 30. Ad esempio, la posizione inclinata corrisponde alla posizione assunta dalla pompa di figura 1 quando ruotata in senso antiorario di alcuni gradi. Così, la girante 20 è in grado di ruotare immersa nel liquido. Il cilindro 6, ed in particolare la camera di lavoro 7, è disposto su un asse longitudinale, che in particolare coincide con l’asse x-x. Quindi, l’asse x-x può essere inclinato rispetto all’orizzontale.
Con riferimento alle figure 5 e 6, è mostrato un particolare condotto di comunicazione 42 fra le camere 36, 38. Una superficie interna del cilindro 6 che definisce la camera di lavoro 7 comprende almeno un recesso definente il condotto di comunicazione 42. Preferibilmente, il recesso è sostanzialmente parallelo ad un asse longitudinale della camera di lavoro, che in particolare coincide con l’asse xx. Quindi, il condotto di comunicazione 42 è sostanzialmente parallelo all’asse x-x. In particolare, la pompa include una pluralità di (nell’esempio, due) canali di comunicazione 42, che preferibilmente sono uniformemente distribuiti sulla superficie interna della camera di lavoro 7. Nell’esempio, i due canali di comunicazione 42 sono in posizione diametralmente opposta. Con riferimento ad una sezione trasversale, il recesso sulla superficie interna del cilindro 6 è un canale aperto. Il nucleo 2 ed il recesso sulla superficie interna del cilindro 6 creano il condotto di comunicazione 42, che è quindi un canale chiuso. Nella particolare variante mostrata, l’almeno un condotto di comunicazione 42 è presente su sostanzialmente l’intera lunghezza della camera di lavoro 7. In tale forma realizzativa, il diametro della girante 20, e preferibilmente anche la larghezza della camera di alloggiamento 30, è minore della larghezza della camera di lavoro 7, la quale 7 comprende anche il condotto di comunicazione 42.
In accordo ad una variante dell’invenzione, la pompa comprende un condotto di comunicazione che collega fluidicamente la camera di ingresso 36 e la camera di compensazione 38 in modo che, durante il funzionamento della pompa, il fluido fluisca in tale condotto di comunicazione. Il mezzo di misurazione di portata è atto a rilevare il moto del fluido nel condotto di comunicazione, per misurare la portata del fluido erogato dalla pompa. Quando il nucleo 2 si muove con moto alternativo nel cilindro 6, nel condotto di comunicazione si genera un moto alternato avanti/indietro del fluido a causa della pressioni che si generano nella camera di ingresso 36 e nella camera di compensazione 38 a causa del movimento alternato del nucleo 2 lungo la sua corsa. Quindi, il mezzo di misurazione di portata è atto a rilevare tale moto del fluido nel condotto di comunicazione, al fine di calcolare la portata di fluido erogato dalla pompa. La pompa è quindi compatta in quanto non è più necessario montare un misuratore di portata a valle o a monte della pompa, ed è possibile sfruttare la compensazione del fluido tra le camere 36, 38 per calcolare la portata della pompa.
Preferibilmente, il mezzo di misurazione di portata comprende: un corpo mobile collocato nel condotto di comunicazione e configurato per essere mosso dal fluido in movimento in tale condotto di comunicazione, ed un sensore per rilevare il moto di tale corpo mobile. In particolare, il corpo mobile è almeno parzialmente magnetico ed il sensore è un sensore magnetico. Ad esempio, il corpo mobile è o comprende un magnete, o è almeno parzialmente metallico. Quindi, il sensore magnetico è atto a contare le corse del corpo mobile, in particolare rilevando le variazioni del campo magnetico, al fine di calcolare la portata del fluido erogato dalla pompa. In accordo ad una forma realizzativa, tra il corpo mobile ed il condotto di comunicazione è consentito il passaggio del fluido. In particolare, in una sezione trasversale, il corpo mobile è più piccolo rispetto alla superficie interna del condotto di comunicazione. In ogni caso, il corpo mobile ed il condotto di comunicazione sono conformati in modo che il corpo mobile sia mosso dal fluido in movimento nel condotto di comunicazione. In accordo ad una possibile variante, il corpo mobile è alloggiato scorrevolmente ed a tenuta di fluido nel condotto di comunicazione.
Preferibilmente, il corpo mobile ed il condotto di comunicazione sono configurati in modo tale da limitare la corsa del corpo mobile nel condotto di comunicazione. Ad esempio, il condotto di comunicazione ha al suo interno porzioni di limitazione della corsa (quali ad esempio una sporgenza, un perno, od un elemento a croce) in grado di limitare la corsa del corpo mobile ma consentendo comunque il flusso del fluido.
In particolare, il condotto di comunicazione comunica con la camera di ingresso 36 e la camera di compensazione 38 tramite una prima e, rispettivamente, una seconda apertura. Il condotto di comunicazione è un condotto passante attraverso il corpo del cilindro 6. Quindi, il condotto di comunicazione è sostanzialmente un tubo le cui sole estremità (grazie a tali aperture) si affacciano nella parte interna del cilindro 6 in cui scorre il nucleo 2.
Preferibilmente, il cilindro 6 comprende sulla sua superficie esterna una sporgenza 46, in particolare di forma anulare, per mantenere distanziati i due elementi ferromagnetici 5. Tale sporgenza 46 è realizzata integralmente al cilindro 6. La sporgenza 46 è disposta trasversalmente all’asse x-x.
Preferibilmente, il nucleo 2 ha una sezione trasversale sostanzialmente circolare. Ancor più preferibilmente, la cavità interna del nucleo 2 ha anch’essa una sezione trasversale sostanzialmente circolare.
Nella forma di realizzazione illustrata, la pompa comprende mezzi di controllo configurati per ricevere segnali dai mezzi di rilevamento, e per comandare il solenoide 4, in particolare in funzione di tali segnali.
A titolo di esempio, gli apparecchio su cui è installabile la pompa secondo la presente invenzione può comprendere mezzi elettronici di controllo, in particolare un circuito di controllo montato preferibilmente sulla pompa stessa.La pompa della presente invenzione può essere impiegata ad esempio in macchine per caffè, tè, od in generale in una macchine erogatrice di liquidi o bevande. Inoltre, la pompa può essere usata anche in ulteriori apparecchi, come negli elettrodomestici.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pompa a vibrazione comprendente: - un nucleo (2) almeno parzialmente in materiale ferromagnetico, - un solenoide (4) per azionare il nucleo (2), - un cilindro (6) comprendente una camera di lavoro (7) in cui è atto a scorrere il nucleo (2), - un condotto di ingresso (8) ed un condotto di uscita (10), per consentire un flusso di un fluido nel cilindro (6), - mezzi valvolari (12, 14) per generare il flusso del fluido dal condotto di ingresso (8) al condotto di uscita (10) quando il nucleo (2) compie un moto alternativo nel cilindro (6); caratterizzata dal fatto di comprendere un mezzo di misurazione di portata integrato in tale pompa per misurare la portata del fluido erogato dalla pompa.
  2. 2. Pompa secondo la rivendicazione 1, in cui il mezzo di misurazione di portata è collocato a monte del nucleo (2), con riferimento al flusso del fluido.
  3. 3. Pompa secondo la rivendicazione 2, in cui il mezzo di misurazione di portata comprende: - una girante (20) situata tra il nucleo (2) ed il condotto di ingresso (8), e destinata ad essere ruotata da una flusso del fluido entrante dal condotto d’ingresso (8) e diretto verso la camera di lavoro (7), - mezzi di rilevamento per rilevare la rotazione della girante (20) al fine di misurare la portata del fluido.
  4. 4. Pompa secondo la rivendicazione 3, in cui la girante (20) comprende almeno un magnete (22), ed i mezzi di rilevamento sono atti a rilevare la rotazione del magnete (22).
  5. 5. Pompa secondo la rivendicazione 4, in cui la girante (20) ha un solo magnete (22) i cui due poli magnetici giacciono su un piano trasversale ad un asse di rotazione (x-x) della girante (20).
  6. 6. Pompa secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 5, in cui il diametro della girante (20) è minore della larghezza della camera di lavoro (7), tale larghezza essendo misurata su un piano trasversale ad un asse di rotazione (x-x) della girante (20).
  7. 7. Pompa secondo la rivendicazione 6, in cui la girante (20) è alloggiata in una camera di alloggiamento (30) fluidicamente connessa al condotto di ingresso (8) e alla camera di lavoro (7); la larghezza della camera di alloggiamento (30), misurata su un piano trasversale ad un asse di rotazione (x-x) della girante (20), è minore della larghezza della camera di lavoro (7).
  8. 8. Pompa secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 7, in cui la girante (20) è supportata in rotazione da un supporto (26) che è di materiale ferromagnetico, ad esempio di acciaio magnetico, oppure di materiale plastico.
  9. 9. Pompa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 8, comprendente inoltre mezzi di controllo configurati per ricevere segnali da detti mezzi di rilevamento, e per comandare detto solenoide (4), in particolare in funzione di detti segnali.
  10. 10. Pompa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui l’asse di rotazione (x-x) di detta girante (20) è coincidente con l’asse di detto nucleo (2).
  11. 11. Pompa secondo la rivendicazione 1, in cui il nucleo (2) definisce nella camera di lavoro (7) del cilindro (6) una camera di ingresso (36) ed una camera di compensazione (38), che sono destinate ad essere riempite dal fluido; la pompa comprendendo un condotto di comunicazione che collega fluidicamente la camera di ingresso (36) ed la camera di compensazione (38) in modo che, durante il funzionamento della pompa, il fluido fluisca in tale condotto di comunicazione, in cui il mezzo di misurazione di portata è atto a rilevare il moto del fluido nel condotto di comunicazione, per misurare la portata del fluido erogato dalla pompa.
  12. 12. Pompa secondo la rivendicazione 11, in cui il mezzo di misurazione di portata comprende: un corpo mobile collocato nel condotto di comunicazione e configurato per essere mosso dal fluido in movimento in tale condotto di comunicazione, ed un sensore per rilevare il moto di tale corpo mobile.
  13. 13. Pompa secondo la rivendicazione 12, in cui il corpo mobile è almeno parzialmente magnetico, ed il sensore è un sensore magnetico.
  14. 14. Pompa secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui il corpo mobile ed il condotto di comunicazione sono configurati in modo tale da limitare la corsa del corpo mobile nel condotto di comunicazione.
  15. 15. Pompa secondo una qualsiasi rivendicazione da 12 a 14, in cui il condotto di comunicazione comunica con la camera di ingresso (36) e la camera di compensazione (38) tramite una prima e, rispettivamente, una seconda apertura.
  16. 16. Apparecchio, quale una macchina erogatrice di bevande od una macchina da caffè, comprendente una pompa secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 10, in cui, quando tale apparecchio è appoggiato su una superficie orizzontale, il cilindro (6) è inclinato rispetto ad un piano orizzontale.
  17. 17. Apparecchio secondo la rivendicazione 16, in cui la camera di lavoro (7) nel suo complesso è situata più in alto rispetto alla girante (20).
  18. 18. Apparecchio secondo la rivendicazione 16, comprendente mezzi elettronici di controllo comprendenti un circuito di controllo montato su detta pompa.
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