IT201800000593U1 - Sistema per versamento, prelievo e ricircolo di denaro attraverso Cassa Sicura e “mini-ATM” - Google Patents

Sistema per versamento, prelievo e ricircolo di denaro attraverso Cassa Sicura e “mini-ATM” Download PDF

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IT201800000593U1
IT201800000593U1 IT202018000000593U IT201800000593U IT201800000593U1 IT 201800000593 U1 IT201800000593 U1 IT 201800000593U1 IT 202018000000593 U IT202018000000593 U IT 202018000000593U IT 201800000593 U IT201800000593 U IT 201800000593U IT 201800000593 U1 IT201800000593 U1 IT 201800000593U1
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DESCRIZIONE
Domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo:
“Sistema per versamento, prelievo e ricircolo di denaro attraverso Cassa Sicura e mini-ATM.”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento e ad un corrispondente sistema per il trattamento ed il ricircolo di contanti attraverso Cassa Sicura (di seguito anche “Smart-Safe”) e terminale privo di contanti, di seguito anche “mini-ATM”.
STATO DELL’ARTE
Uno dei modi più frequenti di effettuare operazioni bancarie da parte di un utente è quello di utilizzare sistemi di prelievo automatico ATM (Automated Teller Machine), comunemente noti in Italia come “sportelli Bancomat”, dal nome registrato del consorzio BANCOMAT<®>. Tramite l’uso di una carta di debito/credito o altri strumenti di autenticazione, gli ATM infatti permettono di evitare le file in banca e di poter compiere svariate operazioni bancarie anche quando gli sportelli della banca sono chiusi. Oltre al prelievo diretto di contanti, l’utente è in grado ad esempio di effettuare molte delle normali operazioni bancarie, quali, ad esempio, pagamenti di vario genere, effettuare ricariche, visualizzare e stampare l’estratto conto, la lista movimenti, etc.
Negli ultimi anni, con lo sviluppo dell’utilizzo degli ATM, le banche hanno introdotto apparecchiature cosiddette “multifunzione” che, oltre a garantire le funzionalità tradizionali, integrano servizi più peculiari quali il versamento di contanti e di assegni.
In questo contesto, possono definirsi due diverse tipologie di ATM, ossia sistemi ATM con la sola funzionalità di distribuzione di contante (Cash Out), che consentono all’utente di effettuare il solo prelievo del contante, oppure sistemi ATM con funzionalità di distribuzione e versamento (Cash In e Cash Out). Questi sistemi possono essere dotati di un particolare meccanismo di ricircolo che consente di rendere disponibili immediatamente per il prelievo, limitatamente ai tagli stabiliti come erogabili, le banconote versate di cui sia stata accertata l’idoneità in termini qualitativi (cosiddetta “Fitness”) e di autenticità.
La facoltà di reimmettere in circolazione le banconote consente alle banche e ad altri soggetti che operano con il contante di distribuire la moneta in modo più efficace ed efficiente in termini di costi, in particolare per quanto riguarda il rifornimento di denaro agli ATM (c.d. ”sovvenzione”), attività che induce costi rilevanti addebitati dalle Società di Trasporto Valori (altrimenti denominate Cash-In-Transit, di seguito anche abbreviato in “CIT”).
Per quanto riguarda in particolare il prelievo diretto di contanti, l’impiego di sistemi ATM risulta vantaggioso, dato che permette all’utente di accedere al contante appena se ne presenta la necessità. I sistemi ATM sono distribuiti, anche se non sempre in modo capillare, su tutto il territorio nazionale ed internazionale e sono collocati non soltanto all’interno o in prossimità degli edifici bancari ma in siti lontani dalle banche stesse. Spesso i sistemi ATM si trovano infatti anche all’interno di grandi esercizi commerciali, aeroporti, stazioni ferroviarie, et similia. Questa accessibilità immediata a sistemi di ATM presenta tuttavia lo svantaggio per l’utente di dover spesso pagare commissioni elevate per il prelievo di denaro su sportelli di altra banca e di avere a disposizione soltanto funzionalità bancarie limitate. Inoltre, la presenza di sistemi ATM di questo tipo all’interno di esercizi commerciali presenta i seguenti inconvenienti:
- rischio per la sicurezza dell’esercizio stesso sulla base di eventuali atti delittuosi di furto e rapina;
- costo infrastrutturale per il montaggio dell’ATM (opere murarie ed elettriche, non certo alla portata del piccolo/medio esercizio commerciale e di scarso interesse per la banca, dati i volumi attesi di movimentazione contante;
- sottrazione di spazio utile all’esercizio dell’attività, spazio che è prezioso per l’esercente e di prezzo elevato per Mq.; - costo elevato per la Banca, dato che il costo di acquisto, installazione, gestione e manutenzione di un ATM cash-in/cashout è di norma molto rilevante.
Per ovviare a questi problemi, recentemente sono stati introdotti, principalmente fuori dall’Italia, sistemi ATM senza contante (c.d.
Cashless ATM) ossia sistemi che non contengono al loro interno contante di alcun genere. In risposta ad una richiesta di prelievo, l’utente riceve uno scontrino con un codice di prelievo da parte dell’ATM. Per mezzo dello scontrino, l’utente può ottenere il denaro recandosi presso un cassiere dell’esercizio commerciale.
Il documento di brevetto GB 2499060 descrive, ad esempio, un terminale ATM per transazioni di contante proprio di questo tipo. Il terminale comprende un lettore di carte di debito di un utente, un processore per ottenere dalla banca emittente della carta informazioni dalla carta di debito sulle disponibilità dell’utente e per ricevere richieste di prelievo/transizione dall’utente, e un dispositivo di stampa per emettere uno scontrino con sopra un codice di prelievo. Il terminale ATM è collocato all’interno di un esercizio commerciale ed il contante può essere ritirato nel negozio esercente tramite il servizio di un commesso o cassiere prelevando direttamente dalla propria cassa-contanti. Tale possibilità non è consentita in Italia e più in generale nella Unione Europea, per i vincoli stringenti sulla certificazione di autenticità delle banconote, che non può essere garantita da un operatore non bancario. Per ciò che concerne le banconote, i controlli devono essere eseguiti secondo le procedure stabilite dalla Banca Centrale Europea (BCE).
Inoltre le banconote distribuite al pubblico tramite gli sportelli bancari automatici (ATM), o altri dispositivi utilizzabili autonomamente dalla clientela, devono essere state precedentemente controllate per autenticità e qualità con l'utilizzo di apparecchiature il cui corretto funzionamento sia stato verificato da una Banca Centrale Nazionale dell'Eurosistema.
I biglietti presentanti in operazioni di sportello possono essere controllati manualmente esclusivamente dal personale addestrato di banche e uffici postali, sia per l'autenticità che per la qualità. Con il progredire nello stato dell’arte su dispositivi mobili, quali tablet e smartphones, l’utente può comunque accedere via Internet ai servizi della Banca, incluso l’eventuale servizio di prenotazione contante. Resta il fatto che l’erogazione deve avvenire presso un ATM della Banca, limitando di fatto la possibilità d’uso del processo. Resta inoltre il problema della sicurezza dell’esercizio e del suo personale, in carenza di un “mezzo-forte” che incameri immediatamente le banconote incassate, sia da destinate a deposito che a ricircolo, che non siano nella disponibilità materiale dell’esercente, ma solo del Trasporto Valori (Cash-In-Transit, di seguito anche “CIT”), dotato di apposita chiave elettronica non duplicabile (ad esempio chiave “dallas”). Solo in tal modo l’esercente si può spossessare delle banconote, con accredito immediato o a fine giornata sul c/c dell’esercizio commerciale.
Potrebbe inoltre accadere che la cassa dell’esercizio commerciale non abbia a disposizione in quel momento sufficiente contante per soddisfare la richiesta dell’utente.
In aggiunta, sebbene un sistema del genere riduca i tempi per il ricircolo di contante in quanto evita passaggi di denaro dall’esercizio commerciale alla banca e dalla banca all’utente, un eventuale controllo dell’autenticità e qualità delle banconote viene delegato al cassiere stesso che non può garantire il controllo prescritto, secondo le norme precedentemente descritte, non essendo qualificato come operatore bancario o postale.
È scopo della presente invenzione superare gli inconvenienti sopra menzionati dei sistemi noti e di fornire un procedimento e un sistema per il trattamento e ricircolo di contante che sia più efficiente, funzionale, economico e sicuro sia per l’utente che per l’esercente commerciale.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Si presenta qui un procedimento e un sistema per il trattamento ed il ricircolo di contante secondo le rivendicazioni indipendenti.
Il procedimento per il trattamento ed il ricircolo di contante secondo la presente invenzione comprende le fasi di deposito del contante all’interno di un mezzo di raccolta e distribuzione (Cassa Sicura), in collegamento on-line con una banca, in cui durante il deposito del contante, il procedimento comprende la validazione contro il falso del contante stesso. Inoltre, il procedimento comprende la fase di smistamento in modo automatico del contante depositato nel mezzo di raccolta e distribuzione all’interno di uno più rulli e/o cassetti destinati all’erogazione agli utenti.
In aggiunta, il procedimento comprende le fasi di scambio di informazioni relative alla richiesta del prelievo dal dispositivo mobile (mini-ATM) con i sistemi della banca, che, dopo le consuete verifiche sull’autenticazione dell’utente e sulla disponibilità per erogazione della cassa sicura, genera a bordo del mini-ATM un codice bidimensionale di prelievo unico e a prova di contraffazione da esporre alla cassa sicura, già immediatamente avvertita dai sistemi della banca sulla richiesta pendente.
In particolare, il procedimento è caratterizzato dal fatto che il mezzo di raccolta e distribuzione è fisicamente autoconsistente e in comunicazione remota con i sistemi informativi della banca.
Il collegamento in modalità remota con i sistemi della banca può avvenire tramite collegamento fisico ad un dispositivo XDSL già presente, oppure, più vantaggiosamente, tramite connessione radiomobile, di tipo GPRS o superiore, utilizzando una SIM dati collocata all’interno del sistema di controllo interno della cassa. Quest’ultima opzione consente l’installazione della cassa sicura in qualunque posizione desideri l’esercente, senza necessità di cablaggi e configurazioni di rete, con notevole risparmio di tempo e di denaro. In questo modo, il mezzo di raccolta e distribuzione (Cassa Sicura):
- aggiorna il proprio stato continuamente con i sistemi della banca, comprese le eventuali segnalazioni di malfunzionamento od uso improprio del mezzo;
- aggiorna immediatamente in maniera autonoma o su interrogazione da parte dei sistemi della banca le quantità incassate e presenti nei cassetti destinati al prelievo CIT, che così può essere attivato al raggiungimento di una soglia predeterminabile in base alla capienza residua del/dei cassetti di prelievo e al numero medio e di picco di banconote tipico del singolo esercizio;
- riceve dalla banca le richieste di prelievo effettuate dall’utente alla banca, attraverso il mini-ATM, aggiorna le disponibilità residue all’erogazione, memorizza i codici di prelievo in attesa che l’utente presenti il codice allo scanner integrato con la cassa e posizionabile anche a qualche metro di distanza da essa.
- invia alla banca le notifiche di avvenuto ritiro del contante, necessarie per la chiusura contabile dell’operazione.
L'utente:
- accede al mini-ATM situato in prossimità o all’interno dell’esercizio commerciale;
- si autentica con la usuale procedura con i sistemi della banca per accedere a tutti i servizi esposti da un normale ATM della banca;
- richiedere, fra i servizi possibili messi a disposizione della banca, il prelievo di contante, nei limiti previsti dalla banca; la disponibilità al prelievo viene mostrata sullo schermo del mini-ATM in maniera identica alla schermata di prelievo di un normale ATM;
- sceglie l’importo da prelevare, che è già sicuramente disponibile nella cassa, che, come detto sopra, tiene aggiornato in tempo reale con la banca lo stato dei rulli e/o cassetti di distribuzione, in termini di numero banconote nelle diverse denominazioni predefinite disponibili per il prelievo;
- ottiene sulla stampante del mini-ATM uno scontrino con quadcode di prelievo;
- mostra il quad-code allo scanner della cassa sicura e ritira il contante e la ricevuta;
- può effettuare in autonomia, come sempre, tutte le altre usuali operazioni informative e/o dispositive con la banca, che non richiedano erogazione di contante.
- Il mini-ATM può essere dotato di lettore/scanner di documenti e dei codici ottici (a barre, quad-code) riportati sul documento, in modo da consentire operazioni di pagamento senza contanti, direttamente in collegamento con i sistemi informativi della banca.
In conseguenza del procedimento complessivo l’esercente:
- non avrà disponibilità di elevate quantità di contante, abbattendo così il rischio di rapine o furti.
- verrà accreditato in tempo reale (o con tempistica da negoziare con la banca), sul conto corrente dell’esercizio, il valore del contante incassato, che diventa di proprietà esclusiva della banca stessa, immediatamente dopo il processo di validazione che la cassa esegue automaticamente secondo norma BCE, all’atto della introduzione delle banconote;
- offrirà alla clientela un servizio di eccellenza, che porterà all’aumento di presenze di clienti abituali e potenziali per la normale attività commerciale.
In questo modo, si determina un ricircolo naturale sul posto del contante riducendo così in maniera consistente la numerosità di prelievi da parte del Trasporto Valori o CIT (Cash in Transit) presso gli esercenti, e i relativi costi, eliminando totalmente le operazioni, altrettanto costose, di rifornimento di contante come nel caso di ATM tradizionali.
Poiché il contante all’interno della cassa sicura è di proprietà e nella disponibilità della banca, si evidenzia il vantaggio che il giro contabile è tutto interno alla banca stessa, evitando così giri contabili che influenzerebbero tutta la gestione dei corrispettivi dell’esercente.
Dato che la banca incassa le commissioni per il prelievo di contante quando vengono utilizzate carte di debito emesse da altre istituzioni finanziarie (c.d. “Issuer”), è pensabile che la banca possa compensare l’esercente con una parte delle commissioni incassate, che potrebbero essere scalate sul costo di utilizzo del mezzo di raccolta e distribuzione e del mini-ATM.
INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO.
Sono attualmente presenti sul mercato svariate casse con funzione di deposito, che garantiscono all’esercente maggiore sicurezza, ma mancano di sistemi automatizzati di gestione di prelievo basati sull’interazione triangolare utente – banca – esercente. Non sono altresì disponibili software specializzati ed esclusivi che possano essere installati a bordo cassa, nei sistemi informativi della banca e sul mini-ATM disponibile per l’uso da parte del cliente, funzionando in maniera totalmente coordinata.
La presente invenzione prevede l’utilizzo per la costruzione della cassa sicura e del mini-ATM di componenti tecniche di mercato già certificate BCE, unitamente ad un computer interno con software specializzato per collegare le periferiche interne e, remotamente, il sistema informativo della banca, che realizzi il processo innovativo progettato, ad un costo che è una frazione di un normale ATM, senza contare le problematiche sopra evidenziate di infrastrutture tecniche e murarie, impiantistica e occupazione di suolo, rendendo il sistema di costo compatibile con i volumi e le esigenze di sicurezza e gestionali dell’esercente.
E’ importante notare che il sistema è nativamente previsto per collegare più mini-ATM alla stessa cassa, in modo da servire anche esercizi commerciali di grande dimensione e centri commerciali multiesercente.
Il processo di colloquio innovativo è sempre di natura “triangolare” fra mini-ATM, Cassa Sicura e Banca, con allineamento automatico dei vari dispositivi.
Un’applicazione della presente invenzione si rivolge anche alle agenzie bancarie di nuova generazione, consentendo di posizionare un numero a piacere di mini-ATM self-service all’interno della agenzia, con un’unica cassa, di capacità e dimensioni maggiori, che può servire le richieste di più utenti, evitando l’acquisto di numerose casse dal costo elevato e acquistando solo una Cassa Sicura ed un numero a piacere di mini-ATM, di costo molto inferiore.
Gli utenti possono utilizzare tutte le funzioni previste dal mini-ATM anche per effettuare operazioni che non coinvolgano il contante (c.d. “cashless”), come ricariche telefoniche, pagamento bollettini e modelli F24, etc.
Il mini-ATM inoltre può ospitare software di gestione ATM standard di qualsiasi produttore, con minime modifiche per adattarsi al modello di utilità oggetto della presente invenzione, in modo da non creare condizioni di ostacolo alla concorrenza.
Le componenti hardware utilizzate possono essere anch’esse di diversi produttori, sia all’interno della cassa che del mini-ATM, purché rispettino le normative nazionali ed europee di qualità e sicurezza ed in particolare la verifica al 100% del falso, in coerenza con l’art.6 del Regolamento (CE) n. 1338/2001 relativamente alle “procedure definite dalla BCE” in relazione all’obbligo per i destinatari del paragrafo 1, denominati “soggetti che operano con il contante” nella Decisione BCE/2010/14, di assicurarsi dell’autenticità delle banconote in euro “da essi ricevute che intendono reimmettere in circolazione e di provvedere affinché siano individuate quelle false”.
ARCHITETTURA DEL SISTEMA E PROCESSO DI FUNZIONAMENTO.
Riferimenti in Fig.1.
Processo di versamento dell’esercente e di prelievo del cliente: - Versamento (1a) del contante nella cassa sicura da parte dell’esercente o suo delegato, addetto al servizio di cassa. - Colloquio del software sul mini-ATM da tavolo (11) o su piedistallo (9) con i sistemi della banca, attraverso la rete mobile (3) e richiesta di prelievo da parte dell’utente.
- Stampa, in caso di esito positivo della transazione di prenotazione, di uno scontrino con esposto il codice di prelievo “quad-code” (12) tramite la stampante incorporata nel mini-ATM. - Presentazione del codice di prelievo ricevuto allo scanner (2), collegato con la Cassa Sicura, che verifica in tempo reale l’esistenza della prenotazione autorizzata ed eroga il contante richiesto.
- Ritiro da parte del cliente del contante richiesto(1b) e della ricevuta di prelievo (1c).
- Aggiornamento da parte della cassa dei sistemi della banca, per chiudere contabilmente la transazione.
Processo di ritiro contante da parte del CIT:
- Avviso al CIT da parte del software installato sui sistemi della banca (o direttamente dalla Cassa Sicura, a scelta della banca committente) della necessità di prelievo delle cassette di deposito.
- Intervento (6) dell’operatore del CIT, che è in possesso esclusivo della combinazione e della chiave elettronica di apertura della cassa, che preleva quindi la cassetta insieme con il riepilogo di riscontro emesso dalla stampante (1c) della cassa.
- Trasporto dei valori (7) alla “sala conta” del CIT (8), che provvede poi, a seconda delle istruzioni ricevute dalla banca, a versare fisicamente il contante, previa “contazione” e controllo, nei caveaux della banca o in Banca d’Italia.
NOTA SULLE TELECOMUNICAZIONI:
I collegamenti fra Cassa Sicura e banca, nonché fra mini-ATM e banca, sono raccolti dalle reti dati (3) degli operatori di telefonia mobile e convogliati su rete terrestre (4) ad alta velocità (Ground Network) e ridiretti verso i sistemi della banca. La scelta degli operatori in gioco è totalmente indipendente dal presente progetto, lasciando liberi sia i singoli utenti che la banca di scegliere il proprio operatore di riferimento, secondo proprie insindacabili decisioni. Il sistema è quindi totalmente “operator independent” e non pone vincoli o limitazioni alla libertà e alla concorrenza del mercato.
COMPONENTI FISICHE DELLA CASSA SICURA E DEL mini-ATM
Riferimenti in Fig.2.
CASSA SICURA
La cassa ingloba le seguenti componenti fisiche, assemblate con parti di mercato, in una combinazione integrata attualmente non disponibile sul mercato presso qualunque fornitore di sistemi per il trattamento di denaro:
- dispositivo (2a) di accettazione certificato BCE, secondo la norma sopra descritta, con aggiornamento automatico in via telematica delle caratteristiche delle nuove banconote, prima ancora della loro emissione. Il dispositivo può essere di produttori diversi, a seconda delle caratteristiche di costo e alle funzionalità previste in termini di velocità di accettazione, possibilità di accettazione a banconota singola o a mazzette, capacità dei rulli/cassetti di ricircolo e della/e cassette destinate a deposito e seguente prelievo da parte del CIT. Il dispositivo viene programmato dal computer interno di gestione per la selezione delle denominazioni di banconote da disporre nei tamburi o cassetti di ricircolo (ad es. i valori più usati di 20€ e 50€), potendo comunque essere riprogrammato in seguito localmente o da remoto;
- scanner (2b) di “quad-code” in grado di leggere a distanza i codici grafici di prelievo esposti sullo scontrino di prelievo presentato dall’utente;
- schermo (2c) a colori di tipo grafico e sensibile al tocco, di piccole dimensioni (consigliato 10”), per il colloquio con il cassiere, l’esercente ed i manutentori;
- stampante (2d) integrata per la stampa di ricevute per l’utente, ricevute di prelievo da consegnare per riscontro al CIT all’atto del prelievo della/e cassette di deposito), giornale di cassa, dettagli per turno/operatore, ticket di rapporto di intervento per i manutentori;
- lettore (2e) di SIM card per il colloquio tramite operatore mobile con la banca, e, a scelta della stessa, con l’impresa di manutenzione e/o i sistemi del CIT;
- porta (2f) di accesso per chiave USB o altro dispositivo di sicurezza (ad. es. smart-card), in possesso dell’esercente e/o degli operatori di cassa, per l’abilitazione della cassa e la segnalazione al software interno di “cassa attiva”. La chiave NON dà la possibilità all’esercente o al personale di cassa, comunque, di accedere al vano “valori”;
- computer (2g) “fanless” (senza ventola, quindi silenzioso), di elevata potenza e affidabilità certificata, dotato di sistema operativo di mercato e di software applicativo specializzato per la connessione delle periferiche di qualsiasi costruttore secondo standard internazionali (IEEE), porta di rete “ethernet” e/o dispositivo WI-FI, se si decida, all’atto dell’installazione, di ricorrere a rete diversa da quella dell’operatore mobile;
- alimentatore (2h) di potenza adeguata, dotato di batteria “tampone” che consenta per almeno 30 minuti il funzionamento e lo spegnimento “ordinato” di computer e periferiche in caso di mancanza di tensione di rete. Il sistema di batteria tampone funge a da filtro contro sbalzi improvvisi di extra-tensione, proteggendo dispositivi e computer locale;
- contenitore(2i) in acciaio di adeguata robustezza, di almeno 6 mm di spessore, a scelta della banca, secondo proprie normative interne e prescrizioni, conformi agli standard industriali più usuali (ad es. UL291, CEN3, etc.), con sistema di ancoraggio a pavimento e/o a parete antiscasso preferibilmente mediante tasselli chimici.;
- serratura (2j) a crociera o altro tipo equivalente antiscasso di elevata robustezza, con dispositivo esterno (2m) di introduzione codici di apertura e lettura congiunta di chiave elettronica (2n) (“dallas” o equivalente) anticontraffazione, in possesso esclusivamente del CIT.
- cassetto (2k) di deposito banconote destinato al prelievo CIT, di varia capacità, da scegliere sulla classe di esercizi commerciali e sul numero massimo di banconote da mettere a deposito;
- dispositivo (2L) di erogazione contante, a rulli o a cassette, secondo convenienza e capacità necessaria;
MINI-ATM
- dispositivi mini-ATM da tavolo (2v) o a colonna (2z). Hanno entrambi le stesse componenti interne. Possono essere prodotti da qualsiasi costruttore qualificato, utilizzando i componenti evidenziati nell’esploso, dotati delle necessarie certificazioni, e di seguito citati;
- stampante interna (2t) di scontrini di prelievo quad code o rapportini alfanumerici e grafici;
- lettore (2p) di smart-card certificato secondo normative internazionali EMV e PCI-DSS;
- tastierino (“pin-pad”) (2q) certificato secondo normative internazionali EMV e PCI-DSS;
- lettore (2e) di SIM card per il colloquio tramite operatore mobile con la banca, e, a scelta della stessa, con l’impresa di manutenzione e/o i sistemi del CIT;
- computer (2g) “fanless” (senza ventola, quindi silenzioso), di elevata potenza e affidabilità certificata, dotato di sistema operativo di mercato e di software applicativo specializzato per la connessione delle periferiche di qualsiasi costruttore secondo standard internazionali (IEEE), porta di rete “ethernet” e/o dispositivo WI-FI, se si decida, all’atto dell’installazione, di ricorrere a rete diversa da quella dell’operatore mobile;
- alimentatore (2h) di potenza adeguata, dotato di batteria “tampone” che consenta per almeno 30 minuti il funzionamento e lo spegnimento “ordinato” di computer e periferiche in caso di mancanza di tensione di rete. Il sistema di batteria tampone funge a da filtro contro sbalzi improvvisi di extra-tensione, proteggendo dispositivi e computer locale;
- unità (2u) con altoparlanti e microfono integrati, per consentire colloquio in viva voce con gli operatori della banca, con le strutture di manutenzione, eventualmente con il CIT.
COMPONENTI LOGICHE DEL SISTEMA E DIAGRAMMA OPERATIVO
Riferimenti in Fig.3
La presente invenzione comprende un sistema di colloquio integrato fra le Entità, i Sistemi ed i Software lato Esercente (EC), Banca (BA), Utente (UT), CIT, Circuiti di pagamento (CP).
Sono disponibili attualmente per gli esercizi commerciali sistemi bilaterali, destinati prevalentemente a casse sicure di deposito e non di deposito/prelievo (funzionalità queste riservate ad ATM tradizionali direttamente connessi con la banca), in ogni caso non operanti in connessione “triangolare” con banca e utenti.
Il sistema complessivo, nella configurazione preferita e maggiormente vantaggiosa, prevede la realizzazione di tre moduli software interagenti.
- S1 - Software a bordo cassa.
- S2 - Software su mini-ATM.
- S3 – Software sui sistemi della banca.
I moduli interagiscono con le seguenti entità o domini:
- EC – Esercizio commerciale
- UT – Utente
- BA – Banca
- CIT – CIT e suoi software gestionali e logistici (S4)
- CP – Circuiti esterni di emissione e pagamento e loro interfacce software (S5) autorizzative/transattive.
Le interazioni fra i processi sono evidenziate accanto alle linee (K1-Kn) di collegamento:
- Richiesta (K1) dell’utente (UT) di autenticazione ai sistemi informativi della banca (BA) e introduzione delle credenziali. - Ricezione (K2) del messaggio di autorizzazione ad operare da parte della banca.
- Attivazione della funzione “prelievo” con selezione dello strumento (carta) preferito e richiesta (K4) di prelievo alla banca.
- Richiesta (K5) di disponibilità contante da parte della banca al software (S1) installato sulla Cassa Sicura (CS).
- Ricezione(K6) da parte della banca della disponibilità di banconote destinate al ricircolo, nelle diverse denominazioni, dal software (S1) della cassa.
- Invio (K7) da parte della banca di autorizzazione e qr-code di prelievo al software (S2) del mini-ATM, che stampa lo scontrino di prelievo.
- Presentazione (K8) del quad-code ricevuto da banca, tramite scanner, al software(S1) della cassa sicura (CS) dell’esercizio. - Consenso del software (S1) della Cassa Sicura alla meccanica di prelievo contante e distribuzione (K9) del contante all’utente (UT), insieme con scontrino di ricevuta.
- Ad occorrenza, qualora il mezzo di pagamento sia emesso da altra Istituzione Finanziaria, colloquio autorizzativo (K10) fra software (S3) della banca e sistemi software esterni di autorizzazione e transazione, (SA) secondo protocolli standardizzati a livello internazionale.
- Aggiornamento continuo, durante le interazioni (K5) e (K6) fra il software (S1) della Cassa Sicura e software (S3) della banca, secondo protocolli e processi da adattare alle singole situazioni, su quantità di denaro incassato, distribuito, su malfunzionamenti, su interventi del CIT e/o della manutenzione, nonché di ogni altra possibile anomalia ed eventuale risoluzione.
- Colloquio (K11) fra software della banca (S3) e sistemi logistico/gestionali dei CIT, con loro software (S4), che non fa parte del presente progetto; il software di progetto si adatta alle interfacce esposte in rete dai sistemi del CIT. Il colloquio avverte il CIT di necessità di prelievo delle banconote poste a deposito, ammontare al momento, prelievi avvenuti e importi della/e cassette prelevate, e riceve conferma delle operazioni da parte del CIT. Questo modulo software è già presente presso i sistemi informativi della banca, ed è lo stesso che gestisce le interazioni fra banca e CIT in merito al deposito/ritiro di ATM e Cassa Contanti, pertanto non comporta un investimento ulteriore da richiedere alla banca.

Claims (3)

  1. Domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: “Sistema per versamento, prelievo e ricircolo di denaro attraverso Cassa Sicura e mini-ATM.” RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo multi-triangolare di funzionamento. Sistema per il trattamento ed il ricircolo di contanti attraverso Cassa Sicura (di seguito anche “Smart-Safe”) e terminale ATM senza contanti, di seguito anche “mini-ATM”. Il sistema utilizza una modalità “triangolare” dove un mezzo di raccolta e distribuzione banconote “Cassa Sicura” (Fig.1-10) si connette con i sistemi della banca (Fig.1-5), e un mini-ATM (Fig.1-9/11) si collega con gli stessi sistemi, su due reti indipendenti di comunicazione dati, reperibili sul libero mercato ed intercambiabili a scelta rispettivamente della banca e dell’utente. Il sistema permette di richiedere ed erogare contanti esclusivamente attraverso la triangolazione con il sistema della banca, evitando il problema di presentazione di uno scontrino di prelievo alla cassa dell’esercizio commerciale, senza conoscere la reale disponibilità di contante presente in cassa e disponibile per il prelievo, fatto questo che ha ostacolato lo sviluppo sul mercato dei cosiddetti “atm-cashless”, che ignorano lo stato di cassa dell’esercizio commerciale. La “cassa Sicura” infatti ovvia a questo inconveniente tenendo aggiornato il software (Fig.3-S3) della banca sulle disponibilità di contante per l’erogazione, distinto anche per le diverse denominazioni (es. 20€, 50€, etc.). 2. Colloquio e sincronizzazione cassa-banca. Colloquio in tempo reale fra le componenti software (Fig.3-S1) a bordo della “Cassa Sicura” con il software (Fig.3-S3) della banca utilizzando un canale di raccolta dati su rete mobile di qualsiasi operatore, convogliato opportunamente dall’operatore su rete terrestre, attraverso una rete di raccolta privata, dotata di un proprio APN (Access Point Name), in modo da garantire la massima sicurezza e riservatezza sul canale di comunicazione. Ciascuna “Cassa Sicura” è censita dalla rete di raccolta e dai sistemi della banca, in modo di non consentire accessi se non a dispositivi censiti e abilitati. La “Cassa Sicura” è dotata a tale scopo di un’interfaccia universale per una carta SIM (Subscriber Identity Module) di un qualunque operatore, selezionato secondo procedure dalla banca. Il colloquio avviene in tempo reale del software(Fig.3-S2) su mini-ATM (Fig.1-9/11) con il software della banca (Fig.3-S3, interazioni K1, K2 K4 e K7)attraverso la rete mobile dell’operatore scelto insindacabilmente dall’utente, che può cambiarlo a propria scelta anche in tempi successivi. Da notare che il denaro depositato nella “cassa sicura” dell’esercente diventa immediatamente proprietà della banca, che può provvedere, in tempo reale, all’accredito delle somme versate su c/c dell’esercente. 3. Rendicontazione contabile semplificata Non c’è quindi la necessità di una complessa riconciliazione contabile al momento del prelievo di denaro da parte dell’utente, dato che il denaro è nelle disponibilità della banca e quindi si elimina, all’atto del prelievo utente, qualsiasi transazione e scrittura contabile nei sistemi gestionali dell’esercente. La contabilizzazione dei prelievi avviene esclusivamente tramite una transazione banca-utente, come di norma avviene negli ATM attualmente in uso, e non richiede l’acquisizione di particolari processi o software contabili aggiuntivi alla banca. 4. Triangolazione e sincronizzazione Esercente-Banca-Trasporto Valori. Interconnessione “triangolare” in tempo reale fra software della banca (Fig.3-S3), software (Fig.3-S1) della “cassa Sicura” e software gestionale (Fig.3-S4) della Società di trasporto valori, anche denominata “Cash In Transit”, abbreviato in CIT, in modo da allineare il CIT sull’ammontare di contanti presenti su ciascuna cassa sicura gestita, sui limiti di riempimento della/delle cassette di deposito, sugli ordini di intervento da parte della banca al CIT stesso. L’accesso al vano di prelievo (Fig.2-2J) della Cassa Sicura, contenente la/le cassette di deposito (Fig.2-2k) del contante non utilizzato per la messa a ricircolo, è consentito solo al CIT, che è in possesso esclusivo di un codice di combinazione e di una chiave elettronica(Fig.2-2j/2m/2n), del tipo, ad esempio, della diffusissima chiave “Dallas”, non disponibili per l’esercente. La “cassa sicura”, ad ogni prelievo del/delle cassette di deposito, emette uno scontrino, anche, a scelta, di natura elettronica su etichetta RFID applicata alla cassetta di ritiro, e comunque su supporto cartaceo, per facilitare le operazioni di riscontro, conteggio e riconciliazione nella c.d. “Sala Conta” del CIT. in maniera triangolare, il software (Fig.3-S1) della cassa avverte il software della banca con un messaggio, (Fig.3, canali K5-K6) dell’avvenuto prelievo, che consente alla banca di mantenere aggiornato (Fig.3, K11)lo stato contabile fra la stessa ed il software gestionale del CIT. Sono così consentite le operazioni di sincronizzazione dei tre sistemi software (Cassa-Banca-CIT), senza incorrere in errori o disallineamenti. Il CIT inoltre dispone così di tutte le informazioni analitiche relative alla presenza di contanti prelevati a bordo dei suoi mezzi. 5. Triangolazione Cassa-Banca-Utente L’utente del servizio opera tramite il terminale mini-ATM (Fig.1-9/11) che ospita un modulo software (Fig.3-S2) che consente all’utente di connettersi in maniera sicura alla propria banca, in circolarità con i circuiti di pagamento (debit) più usati (Fig.3-CP). l’utente è in grado quindi di: a. Recarsi presso qualsiasi esercizio commerciale convenzionato con la banca. b. Accedere al terminale mini-ATM con le stesse procedure ed interfacce disponibili su ATM convenzionali. c. Richiedere alla banca l’autorizzazione al prelievo dalla cassa dell’esercizio specifico (messaggi Fig.3-K1); la banca immediatamente controlla la disponibilità e le quantità nelle diverse denominazioni nella Cassa Sicura inquadrata di banconote destinate al prelievo, effettua il controllo di disponibilità massima corrente dell’utente, secondo gli usuali processi di verifica, rispondendo quindi all’APP dell’utente con la proposta dei tagli di prelievo disponibili, presentandoli con l’abituale interfaccia fornita degli attuali ATM. d. Scegliere il prelievo desiderato, ricevendo immediatamente dal mini-ATM uno scontrino con codice grafico di prelievo (Fig.1-12) che contiene i riferimenti alla transazione prenotata; nel frattempo il software (Fig.3-S1) della cassa ha registrato localmente, in colloquio con il software (Fig.3-S3) della banca, la richiesta di prelievo pendente. e. Presentare, semplicemente mostrandolo allo scanner (Fig.1-2) collegato con la Cassa Sicura, il codice ricevuto sullo scontrino di prelievo. f. Ritirare il contante erogato dalla cassa, che provvede ad informare il software (Fig.1-S3) della banca per la chiusura contabile dell’operazione banca-cliente, ed eventualmente, nel caso di carte di debito non proprie, con i circuiti esterni di pagamento (Fig.3-SA), dai quali Fig.3-K10 e K11) a sua volta aveva ottenuto autorizzazione e disponibilità. 6. Costruzione con moduli “vendor independent” della Cassa Sicura e del mini-ATM. Riferimenti in Fig.
  2. 2. La presente invenzione descrive le specifiche ed i requisiti per la realizzazione della Cassa Sicura e del mini-ATM, funzionante in triangolazione con il sistema banca-utente, utilizzando componenti di mercato e certificate (dove prescritto) dalla BCE. Cassa sicura La cassa ingloba le seguenti componenti fisiche, assemblate con parti di mercato, in una combinazione integrata attualmente non disponibile nella sua interezza; l’architettura prevista è, fatte salve le caratteristiche di base e le certificazioni dei dispositivi/componenti, del tutto modulare e può seguire i futuri sviluppi di mercato delle componenti in questione. - dispositivo (2a) di accettazione certificato BCE, secondo la norma evidenziata nella sezione “DESCRIZIONE”, con aggiornamento automatico in via telematica delle caratteristiche delle nuove banconote, prima ancora della loro emissione. Il dispositivo può essere di produttori diversi, a seconda delle caratteristiche di costo e delle funzionalità previste in termini di velocità di accettazione, possibilità di accettazione a banconota singola o a mazzette, capacità dei rulli/cassetti di ricircolo e della/e cassette destinate a deposito e seguente prelievo da parte del CIT. Il dispositivo viene programmato dal computer interno di gestione per la selezione delle denominazioni di banconote da disporre nei tamburi o cassetti di ricircolo (ad es. i valori più usati di 20 e 50€), potendo comunque essere riprogrammato in seguito e/o secondo necessità, vedi l’emissione di nuovi formati e/o denominazioni di banconote, localmente o da remoto; - scanner (2b) di “quad-code” in grado di leggere a distanza i codici grafici di prelievo esposti sullo schermo dello smartphone dell’utente; - schermo (2c) a colori di tipo grafico e sensibile al tocco, di piccole dimensioni (fino a 10”), per il colloquio con il cassiere, l’esercente ed i manutentori; - stampante (2d) integrata per la stampa di scontrini, ricevute di prelievo da consegnare per riscontro al CIT all’atto del prelievo della/e cassette di deposito), giornale di cassa, dettagli per turno/operatore, ticket di rapporto di intervento per i manutentori; - lettore (2e) di SIM card per il colloquio tramite operatore mobile con la banca, e, a scelta della stessa, con l’impresa di manutenzione e/o i sistemi del CIT; - porta (2f) di accesso per chiave USB o altro dispositivo di sicurezza (ad. es. smart-card), in possesso dell’esercente e/o degli operatori di cassa,per l’abilitazione della cassa e la segnalazione al software interno di “cassa attiva”. La chiave NON dà la possibilità all’esercente o al personale di cassa, comunque, di accedere al vano “valori”; - computer (2g) “fanless” (senza ventola, quindi silenzioso), di elevata potenza e affidabilità certificata, dotato di sistema operativo di mercato e di software applicativo specializzato per la connessione delle periferiche di qualsiasi costruttore secondo standard internazionali (IEEE), porta di rete “ethernet” e/o dispositivo WI-FI, se si decida, all’atto dell’installazione, di ricorrere a rete diversa da quella dell’operatore mobile; - alimentatore (2h) di potenza adeguata, dotato di batteria “tampone” che consenta per almeno 30 minuti il funzionamento e lo spegnimento “ordinato” di computer e periferiche in caso di mancanza di tensione di rete. Il sistema di batteria tampone funge anche da filtro contro sbalzi improvvisi di extra-tensione, proteggendo dispositivi e computer locale; - contenitore(2i) in acciaio di adeguata robustezza, di almeno 6 mm di spessore, a scelta della banca, secondo proprie normative interne e prescrizioni, conformi agli standard industriali più usuali (ad es. UL291, CEN3, etc., con sistema di ancoraggio a pavimento e/o a parete antiscasso a tasselli chimici; - serratura (2j) a crociera o equivalente antiscasso di elevata robustezza, con dispositivo esterno (2m) di introduzione codici di apertura e lettura congiunta di chiave elettronica (2n) (“dallas” o equivalente) anticontraffazione, in possesso esclusivamente del CIT. - cassetto (2k) di deposito banconote destinato al prelievo CIT, di varia capacità, da scegliere sulla classe di esercizi commerciali e sul numero massimo di banconote da mettere a deposito; - dispositivo (2L) di erogazione contante, a rulli o a cassette, secondo convenienza e capacità necessaria per servire la fascia di esercizio di destinazione.; mini-ATM - dispositivi mini-ATM da tavolo (2v) o a colonna (2z). Hanno entrambi le stesse componenti interne. Possono essere prodotti da qualsiasi costruttore qualificato, utilizzando i componenti evidenziati nell’esploso, dotati delle necessarie certificazioni, e di seguito citati; - stampante interna (2t) di scontrini di prelievo quad code o rapportini alfanumerici e grafici; - lettore (2p) di smart-card certificato secondo normative internazionali EMV e PCI-DSS; - tastierino (“pin-pad”) (2q) certificato secondo normative internazionali EMV e PCI-DSS; - lettore (2e) di SIM card per il colloquio tramite operatore mobile con la banca, e, a scelta della stessa, con l’impresa di manutenzione e/o i sistemi del CIT; - computer (2g) “fanless” (senza ventola, quindi silenzioso), di elevata potenza e affidabilità certificata, dotato di sistema operativo di mercato e di software applicativo specializzato per la connessione delle periferiche di qualsiasi costruttore secondo standard internazionali (IEEE), porta di rete “ethernet” e/o dispositivo WI-FI, se si decida, all’atto dell’installazione, di ricorrere a rete diversa da quella dell’operatore mobile; - alimentatore (2h) di potenza adeguata, dotato di batteria “tampone” che consenta per almeno 30 minuti il funzionamento e lo spegnimento “ordinato” di computer e periferiche in caso di mancanza di tensione di rete. Il sistema di batteria tampone funge a da filtro contro sbalzi improvvisi di extratensione, proteggendo dispositivi e computer locale; - unità (2u) con altoparlanti e microfono integrati, per consentire colloquio in viva voce con gli operatori della banca, con le strutture di manutenzione, eventualmente con il CIT. 7. Sistema “triangolare” di software distribuito Riferimenti in Fig.
  3. 3. La presente invenzione comprende un sistema di colloquio integrato fra le Entità, i Sistemi ed i Software lato Esercente (EC), Banca (BA), Utente (UT), CIT, Circuiti di pagamento (CP). Sono disponibili attualmente per gli esercizi commerciali sistemi bilaterali, destinati prevalentemente a casse sicure di deposito e non di deposito/prelievo (funzionalità queste riservate ad ATM tradizionali direttamente connessi con la banca), in ogni caso non operanti in connessione “triangolare” con banca e utenti. Il sistema complessivo, nella configurazione preferita e maggiormente vantaggiosa, prevede la realizzazione di tre moduli software interagenti. - S1 - Software a bordo cassa. - S2 - Software su smartphone. - S3 – Software sui sistemi della banca. I moduli interagiscono con le seguenti entità o domini: - EC – Esercizio commerciale - UT – Utente - BA – Banca - CIT – CIT e suoi software gestionali e logistici (S4) - CP – Circuiti esterni di emissione e pagamento e loro interfacce software (S5)autorizzative/transattive. Le interazioni fra i processi sono evidenziate accanto alle linee (K1-Kn) di collegamento: - Richiesta (K1) dell’utente (UT) di autenticazione ai sistemi informativi della banca (BA) e introduzione delle credenziali. - Ricezione (K2) del messaggio di autorizzazione ad operare da parte della banca. - Attivazione della funzione “prelievo” con selezione dello strumento (carta) preferito e richiesta (K4) di prelievo alla banca. - Richiesta (K5) di disponibilità contante da parte della banca al software (S1) installato sulla Cassa Sicura (CS). - Ricezione(K6) da parte della banca della disponibilità di banconote destinate al ricircolo, nelle diverse denominazioni, dal software (S1) della cassa. - Invio (K7) da parte della banca di autorizzazione e qr-code di prelievo al software (S2) del mini-ATM, che stampa lo scontrino di prelievo. - Presentazione (K8) del quad-code ricevuto da banca, tramite scanner, al software(S1) della cassa sicura (CS) dell’esercizio. - Consenso del software (S1) della Cassa Sicura alla meccanica di prelievo contante e distribuzione (K9) del contante all’utente (UT), insieme con scontrino di ricevuta. - Ad occorrenza, qualora il mezzo di pagamento sia emesso da altra Istituzione Finanziaria, colloquio autorizzativo (K10) fra software (S3) della banca e sistemi software esterni di autorizzazione e transazione, (SA) secondo protocolli standardizzati a livello internazionale. - Aggiornamento continuo, durante le interazioni (K5) e (K6) fra il software (S1) della Cassa Sicura e software (S3) della banca, secondo protocolli e processi da adattare alle singole situazioni, su quantità di denaro incassato, distribuito, su malfunzionamenti, su interventi del CIT e/o della manutenzione, nonché di ogni altra possibile anomalia ed eventuale risoluzione. - Colloquio (K11) fra software della banca (S3) e sistemi logistico/gestionali dei CIT, con loro software (S4), che non fa parte del presente progetto; il software di progetto si adatta alle interfacce esposte in rete dai sistemi del CIT. Il colloquio avverte il CIT di necessità di prelievo delle banconote poste a deposito, ammontare al momento, prelievi avvenuti e importi della/e cassette prelevate, e riceve conferma delle operazioni da parte del CIT. Questo modulo software è già presente presso i sistemi informativi della banca, ed è lo stesso che gestisce le interazioni fra banca e CIT in merito al deposito/ritiro di ATM e Cassa Contanti, pertanto non comporta un investimento ulteriore da richiedere alla banca.
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