IT201700021199A1 - Dispositivo perfezionato per stampaggio - Google Patents

Dispositivo perfezionato per stampaggio

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IT201700021199A1
IT201700021199A1 IT102017000021199A IT201700021199A IT201700021199A1 IT 201700021199 A1 IT201700021199 A1 IT 201700021199A1 IT 102017000021199 A IT102017000021199 A IT 102017000021199A IT 201700021199 A IT201700021199 A IT 201700021199A IT 201700021199 A1 IT201700021199 A1 IT 201700021199A1
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IT
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circular
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IT102017000021199A
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Armenio Scattolon
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Armenio Scattolon
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Description

“DISPOSITIVO PERFEZIONATO PER STAMPAGGIO”
DESCRIZIONE
[0001]. La presente invenzione riguarda in generale un dispositivo di punzonatura durante una operazione di stampaggio di un corpo meccanico, tipicamente per forare una lamiera.
[0002]. Nell’industria meccanica quando si punzona o si fora una lamiera si utilizza in generale:
- un supporto superiore,
- un dispositivo premi-lamiera, o stripper, o “estrattore” come verrà chiamato da adesso in poi,
- ed un punzone.
[0003]. Questi componenti vengono montati tipicamente sulla faccia inferiore di uno stampo superiore di una pressa per punzonare o forare una lastra di lamiera, in cui detto stampo superiore viene azionato con un moto verticale verso il basso, cioè verso uno stampo inferiore fisso, o equivalente.
[0004]. Il punzone viene montato su detto supporto superiore, ed è trattenuto in posizione da un bloccaggio meccanico.
[0005]. A sua volta detto supporto superiore viene fissato allo stampo superiore, così che il punzone ed il relativo supporto superiore vengono solidarizzati allo stampo superiore.
[0006]. Durante l’operazione di punzonatura o foratura, detto supporto superiore, che è connesso allo stampo superiore, viene abbassato con l’abbassamento di quest’ultimo e come conseguenza detto dispositivo premi-lamiera o stripper viene avvicinato e quindi premuto contro la lastra di lamiera da forare.
[0007]. Il punzone invece continua la sua corsa verso il basso fino a provocare la foratura nella lastra di lamiera, nella posizione scelta.
[0008]. Lo scopo principale dell’estrattore è di trattenere la lastra di lamiera durante detta operazione di foratura sia durante il movimento del punzone verso il basso, sia nel relativo movimento di ritorno verso l’alto.
[0009]. Un altro scopo del dispositivo premi-lamiera è di sostenere e guidare il punzone durante le punzonatura.
[0010]. Durante il movimento di estrazione del punzone, è necessario disporre di una notevole forza per mantenere in posizione la lastra di lamiera senza danneggiare il foro appena eseguito.
[0011]. Tale forza per mantenere premuta in posizione la lamiera durante l’estrazione del punzone può essere ottenuta con varie modalità:
- nel caso più generale viene utilizzata una o più molle a spirale, largamente usate e pertanto ben note all’esperto del settore, e che quindi non vengono qui citate;
- in alternativa alla soluzione precedente, viene creata una camera vuota interposta tra la guida-punzone ed un manicotto cilindrico esterno, nella quale camera viene introdotta una massa di gas compresso che funge da mezzo elastico, secondo quanto ad es. documentato in US 2008/0105095;
- una terza modalità consiste nell’applicazione di un elemento cilindrico elasticamente deformabile, comprendente ad es. poliuretano, o gomma, o comunque un elemento di tipo elastomerico.
[0012]. Tale soluzione si può osservare ad es. nella produzione degli strippers della serie USTSX della Società “DAYTON PROGRESS CORPORATION) sita in Dayton – OHIO (vedi fig.1).
[0013]. Secondo questa soluzione il premi-lamiera esterno viene realizzato mediante due corpi cilindrici coassiali ed associati a contatto tra loro, in cui il primo corpo (US), posto superiormente, è realizzato con materiale elastico, ad es.
poliuretano o uretano, ed il secondo corpo è metallico, ed è connesso con la sua base superiore alla base inferiore del primo corpo.
[0014]. Questi due corpi vengono stabilmente uniti tra loro mediante due ponticelli o dispositivi equivalenti.
[0015]. Le soluzioni citate e/o utilizzate nella tecnica presentano una sicura funzionalità ed affidabilità; tuttavia il settore in cui esse vengono impiegate è progressivamente divenuto estremamente competitivo, sia in termini di prestazione sia in termini di costo.
[0016]. Pertanto alcune delle soluzioni citate non risultano più gradite al mercato d’impiego poiché richiedono il montaggio di più particolari e quindi risultano meno economiche sia nella costruzione che nella manutenzione.
[0017]. Inoltre gli estrattori noti nella tecnica presentano anche una dimensione trasversale (cioè orizzontale se essi sono montati in verticale e si muovono in verticale) che impedisce di montarli molto ravvicinati tra loro; tuttavia quando le distanze dei fori, previsti nel progetto dei piani di foratura in una lamiera, sono molto ravvicinati tra loro, diventa necessario che detti estrattori presentino una dimensione trasversale minima corrispondente; praticamente la distanza tra gli interassi dei fori da realizzare determina e vincola la dimensione trasversale massima dei relativi estrattori.
[0018]. Sarebbe quindi desiderabile, ed è scopo principale della presente invenzione, poter realizzare un dispositivo che comprenda un elemento premilamiera o estrattore che sia assolutamente economico e semplice nella costruzione, che presenti dimensioni trasversali molto ridotte, che sia realizzabile con le tecnologie esistenti e senza essere penalizzato da qualsiasi altro inconveniente.
[0019]. Tale scopo viene conseguito da un dispositivo con estrattore realizzato e funzionante secondo le rivendicazioni allegate.
[0020]. Caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
• la figura 1 mostra una vista laterale in trasparenza di un dispositivo con estrattore secondo la tecnica nota,
la figura 1A mostra una vista in sezione laterale di un differente tipo di dispositivo estrattore secondo la tecnica nota,
la figura 2 e Fig. 2A mostrano rispettivamente una vista prospettica di un dispositivo con estrattore associato al relativo mezzo di supporto, secondo l’invenzione, ed una vista prospettica dei precedenti componenti in cui l’estrattore è separato dal mezzo di supporto,
la figura 3 mostra una vista in esploso e simbolica dell’estrattore e del supporto di fig.2A,
la figura 3A mostra una vista piana in trasparenza di un elemento anulare compreso in detto estrattore,
la figura 3B mostra una vista piana ed in trasparenza dell’elemento anulare di Fig.3A,
le figure 4 e 4A mostrano due rispettive viste in prospettiva ed in opposizione dell’estrattore secondo l’invenzione,
la figura 5A mostra una vista in prospettiva ma molto laterale di un primo componente dell’estrattore delle figure precedenti,
la figura 5B e 5C mostrano rispettive viste piane ortogonali del componente di fig.5A,
la figura 5D mostra una vista in prospettiva di un componente dell’estrattore di fig.3,
le figure da 6 a 12 mostrano rispettive viste in forma simbolica di rispettive fasi di funzionamento dell’estrattore delle figure precedenti.
la figura 13 mostra una vista di una variante di perfezionamento del dispositivo dell’invenzione, dopo il suo assiemaggio,
la figura 14 mostra una vista in esploso del dispositivo di fig.13,
la figura 15 mostra in sezione verticale piana un particolare del dispositivo di fig. 14
la figura 16 mostra una vista in prospettiva del particolare di fig.15,
la figura 17 mostra una vista in proiezione piana frontale del particolare di fig. 15,
la figura 18 mostra una vista in prospettiva di un altro particolare dell’insieme di fig.14,
la figura 19 mostra una vista di una seconda variante di perfezionamento del dispositivo dell’invenzione, dopo il suo assiemaggio,
la figura 20 mostra una vista in esploso del dispositivo di fig.19,
la figura 21 mostra in sezione verticale piana un particolare del dispositivo di fig. 19
la figura 22 mostra una vista in prospettiva del particolare di fig.21,
la figura 23 mostra una vista in proiezione piana frontale del particolare di fig. 21,
la figura 24 mostra una vista in prospettiva di un altro particolare dell’insieme di fig.20,
[0021]. Anche se il dispositivo secondo l’invenzione può essere posizionato con qualsiasi assetto, tuttavia il montaggio preferito è quello in cui il suo orientamento è quello rappresentato nelle Figure 3 e dalla Figura 6 alla Fig.12; pertanto nel seguito della descrizione si farà riferimento a dette figure, rimanendo inteso che i termini di “inferiore”, “superiore” “verticale”, “orizzontale” “IN BASSO”, “IN ALTO” etc. si riferiscono a dette figure.
[0022]. Un dispositivo con estrattore perfezionato secondo l'invenzione, e con riferimento alle figure, ed in particolare alle figure da 2 in poi, comprende:
- un supporto 2 disposto inferiormente ad uno stampo superiore 3 e vincolato a questo mediante mezzi in sé noti, ad esempio viti o bulloni,
- un estrattore 4 che deve essere montato contro la superficie inferiore 5 del supporto 2.
[0023]. Detto estrattore 4 (Fig.3) è rappresentato specificamente nelle figure da 4A a 5D, e viene formato:
- da un corpo centrale 6, preferibilmente cilindrico attorno ad un asse “X”, e dotato di un canale centrale e cilindrico 7 concentrico con detto asse “X” e passante per l’intero corpo centrale 6,
- da una piastra piana 8 applicata su una faccia piana di detto corpo centrale 6, e dotata di un rispettivo foro passante cilindrico 9 coassiale con detto asse “X”; detta lastra piana 8 è sostanzialmente ortogonale a detto asse “x”;
- da un elemento anulare 10 disposto sull’altra faccia di detto corpo centrale 6 e dotato di un rispettivo foro passante cilindrico 11 coassiale con detto asse “X”,
- da un elemento adattatore ed ancora anulare 10-A che si inserisce dal basso in una cavità inferiore 10-B di detto elemento anulare 10 e che viene bloccato su quest’ultimo mediante un opportuno anello “SEEGER”, 10-C la cui costruzione, caratteristiche e funzione sono in sé ben noti.
[0024]. Inoltre detto elemento adattatore 10-A è dotato di un opportuno foro circolare 10-D, coassiale con detto asse “X”; lo scopo di detto elemento adattatore 10-A è di offrire la possibilità di alloggiare punzoni con diametri differenti prima del loro montaggio senza dover smontare l’intero estrattore; infatti basterà semplicemente rimuovere l’anello 10-C, asportare detto elemento adattatore 10-A, e montare al suo posto un nuovo elemento adattatore, non mostrato, dotato di un opportuno foro centrale per utilizzarlo con un punzone di diverso diametro, ed infine fissare il nuovo elemento adattatore a detto elemento anulare 10 mediante l’anello 10-C.
[0025]. Inoltre detti fori e/o canali passanti 7, 9, 11 e 10-D presentano lo stesso diametro, di modo che, come rappresentato nelle Figure, quando detto corpo centrale 6, detta piastra 8, detto elemento anulare 10 e detto elemento adattatore 10-A sono convenientemente montati, si realizza un unico passaggio cilindrico attraverso detti quattro corpi 6, 8, 10 e 10-A.
[0026]. Con riferimento alle Figure 5A, 5B e 5C, detta piastra piana 8 presenta inoltre un prolungamento 16 complanare con la porzione della stessa piastra che aderisce alla relativa faccia di detto corpo centrale 6, in cui detto prolungamento 16 è dotato a sua volta di un foro passante 12.
[0027]. A sua volta detto supporto 2 viene dotato di una spina di riferimento 14 (Fig. 3) dotata di un diametro tale da potersi inserire in detto foro passante 12 della piastra 8 in modo che, quando detta piastra 8 viene montata su detto supporto 2, essa viene obbligata ad assumere una posizione pre-definita, precisa e stabile.
[0028]. I componenti sopra descritti vengono montati come raffigurato nelle figure 2 e 2A in cui viene anche mostrato un punzone 13 che è fissato a detto supporto 2 in modo in sé noto.
[0029]. L’invenzione si basa sostanzialmente sul fatto che viene realizzata la combinazione:
- del fatto innovativo che detto corpo cilindrico 6 è stabilmente bloccato alla relativa piastra 8 e al relativo elemento anulare 10 esclusivamente mediante mezzi adesivi rispettivamente “S1” e “S2” con proprietà opportune, (Fig.3), - dal fatto che detto estrattore 4 è formato dai soli componenti: piastra 8, corpo centrale 6, elemento anulare 10, elemento adattatore 10-A e che detto corpo centrale e cilindrico 6 è realizzato con materiale elastico, ad es. poliuretano oppure in generale un elastomero in grado di fornire una elevata elasticità ed una elevata resistenza all’usura in modo da resistere ad un gran numero di cicli di lavoro di compressione/rilascio.
[0030]. Proprio la natura elastica di detto corpo cilindrico 6 fornisce quella capacità necessaria di reazione elastica che in un estrattore secondo la tecnica nota viene fornita da un gas compresso oppure da una molla a spirale.
[0031]. Come già discusso sopra, la soluzione di adottare un corpo centrale cilindrico formato da materiale elastico è in sé nota nella tecnica; infatti nella Fig.1A si mostra una soluzione, adottata dalla Società DAYTON PROGRESS CORPORATION, OHIO, in cui detto corpo centrale cilindrico, qui individuato con la lettera “C”, è bensì formato da materiale elastico, ma esso viene trattenuto non mediante mezzi adesivi applicati alle sue estremità, ma semplicemente mediante l’azione meccanica dei due elementi superiore “Es” ed inferiore “Ei” che lo vincolano alle sue estremità superiore ed inferiore.
[0032]. Questa soluzione, benché funzionale, tuttavia presenta il rilevante inconveniente che detto elemento inferiore “Ei” è un corpo metallico formato approssimativamente come un bicchiere forato in basso e con i bordi superiori “Bs” svasati radialmente verso l’esterno, appunto per supportare la spinta dell’elemento elastico “C”; pertanto la costruzione di detto elemento inferiore “Ei” risulta complessa perché richiede più operazioni meccaniche, e quindi onerosa, cosa inaccettabile in un contesto industriale che richiede la massima efficienza produttiva/economica.
[0033]. Con riferimento alle figure da 6 a 12, si mostra ora in modo schematico il funzionamento dell’invenzione suddiviso nelle fasi più rappresentative:
[0034]. Per semplicità in dette figure viene omesso di rappresentare l’elemento adattatore 10-A, (e quindi si assume che questo sia inglobato nell’elemento anulare 10) poiché questo può essere considerato come una parte integrante dell’elemento anulare 10, dato che detti due elementi, dopo essere stati accoppiati tra loro, restano sempre solidalmente uniti in tutte le fasi del processo di punzonatura.
Fase-1
[0035]. Nella Figura 6 si osserva che lo stampo superiore 3 sostiene inferiormente il supporto 2 sul quale è impegnato il punzone 13.
[0036]. L’estrattore 4, comprende la piastra 8, il corpo elastico 6 e l’elemento anulare 10, in cui (vedi figure 4 e 4A) la piastra 8 e l’elemento anulare 10 vengono montati alle estremità opposte del corpo centrale elastico 6; inoltre il punzone 13 viene mostrato con linea tratteggiata, poiché è interno al corpo elastico 6.
[0037]. Detto estrattore 4 viene a sua volta montato inferiormente e stabilmente, con mezzi in sé noti, al supporto 2, rispettando la centratura determinata dal foro 12 sulla piastra 8, e dalla spina 14 inserita nel foro 12 (vedi Fig.3), come detto sopra.
[0038]. Il punzone 13, applicato sul lato inferiore del supporto 2, si estende verso il basso inserendosi nel foro 9 della piastra 8, poi nel canale 7 del corpo elastico 6 e poi parzialmente nel foro 11 dell’anello terminale 10; la superficie terminale inferiore 13-1 di detto punzone 13 viene quindi a situarsi, a riposo cioè prima dell’inizio del funzionamento, ad un livello orizzontale pre-definito “v1” (vedi Fig.6).
[0039]. In questa fase di approntamento, il corpo elastico 6 è non sollecitato e quindi presenta la sua dimensione naturale, in altezza, “a”.
Fase-2
[0040]. Nella figura 7 lo stampo 3 viene abbassato fino a che la superficie inferiore “M” dell’elemento anulare 10 va a sfiorare la superficie superiore “S” della lamiera 15, senza tuttavia premere su questa; tutti gli altri elementi rimangono invariati e mantengono la loro posizione reciproca.
Fase-3:
[0041]. Nella figura 8 lo stampo 3 viene ulteriormente abbassato fino a che la superficie inferiore 13-1 del pistone 13 entra in contatto con la superficie superiore “S” della lamiera 15; poiché in questo ulteriore movimento di abbassamento dello stampo 3 l’elemento anulare 10 viene arrestato contro detta superficie “S”, detto corpo 6 viene forzato a compressione, e la sua altezza si riduce ad una valore “b < a” (Fig.8) cioè si riduce dello stesso valore con cui è stato eseguito l’abbassamento dello stampo 3 dalla fase precedente.
Fase-4
[0042]. Nella Figura 9 si mostra che lo stampo 3 viene ulteriormente abbassato di una entità tale che il punzone 13, pressato da tale ulteriore abbassamento, seziona mediante la sua superficie inferiore 13-1 l’intero spessore della lamiera 15, completando quindi la fase di punzonatura richiesta.
[0043]. In questa fase di ulteriore abbassamento, il corpo elastico 6 viene ulteriormente compresso e quindi la sua altezza si riduce ad valore “c < b <a”. (Fig. 9)
Fasi- 5, 6 e 7
[0044]. Completata quindi la fase di punzonatura, lo stampo 3 viene ri-sollevato e l’intero assieme ritorna ordinatamente e successivamente ad assumere le configurazioni precedenti; pertanto la Fase- 5 (figura 10) ripropone la stessa configurazione della fase 3 (Fig. 8), la fase-6 (Fig. 11) ripropone la stessa configurazione della Fase -2 (fig. 7), ed infine la Fase-7 ritorna alla configurazione iniziale della Fig.6.
[0045]. Questo è dovuto al fatto che il corpo elastico 6, non più compresso, si ridistende progressivamente fino a raggiungere la sua dimensione iniziale, svolgendo quindi correttamente la sua funzione di elemento elastico generico utilizzato nella tecnica nota.
[0046]. E la richiesta funzione di estrattore viene assicurata, durante la Fase 5, (Fig. 10) dal fatto che l’elemento anulare 10 continua ad essere premuto contro la lastra 15, consentendo al punzone 13, grazie al moto di sollevamento dello stampo 3, di essere correttamente estratto dalla lastra senza danneggiarne i bordi o peggio “trascinandola su con sé”
[0047]. L’operazione di tranciatura viene così terminata, e si può iniziare un nuovo ciclo di lavorazione o punzonatura.
[0048]. Si osservi la rilevata semplicità ed economicità e sicurezza del dispositivo d’invenzione; infatti si rende necessario un solo dispositivo estrattore composto dai soli elementi distinti: la lastra 8, il corpo elastico 6, l’elemento anulare 10 e l’elemento adattatore 10-A; si noti soprattutto la differenza rispetto agli estrattori noti nella tecnica, che impiegano un maggior numero di elementi distinti e soprattutto una maggiore complessità di costruzione.
[0049]. Infatti si osservi che l’applicazione della piastra 8 al corpo elastico 6, e l’applicazione di questo all’anello 10 possono essere facilmente realizzati con mezzi noti nella tecnica; in particolare si osservi che nelle Figure 3, 4 e 4A gli elementi appena citati vengono consolidati tra loro in modo stabile, sicuro e definitivo mediante l’impiego di rispettivi strati di sostanze adesive “S1” e “S2” di caratteristiche opportune.
[0050]. Nel funzionamento l’estrattore dell’invenzione si è dimostrato efficientissimo ed economico; tuttavia in certe circostanze si è notato che l’elemento anulare 10 può tendere a ruotare attorno al suo asse “X”, cosa che potenzialmente può compromettere la precisione della lavorazione.
[0051]. Allo scopo di eliminare tale inconveniente, un vantaggioso perfezionamento consiste in questo: con riferimento alle Figure 3A e 3B, in detta cavità inferiore 10-B di detto elemento anulare 10 viene disposto una prominenza opportuna 10-E, e su detto elemento adattatore 10-A viene disposto un opportuno riscontro, non specificamente mostrato, atto ad impegnarsi, dopo il montaggio dell’elemento adattatore 10-A in detto elemento anulare 10, con detta prominenza 10-E.
[0052]. Detta prominenza e detto riscontro sono realizzati, dimensionati e disposti in modo tale che, dopo il montaggio degli elementi 10 e 10-A, viene ottenuto un dispositivo semplice ed efficace di anti-rotazione, cioè atto ad impedire la relativa rotazione, ed in definiva a garantire la stabilità di tutto l’estrattore rispetto a detto comune asse “X”.
[0053]. Il dispositivo dell’invenzione così come descritto si è dimostrato nell’impiego, efficiente ed economico; tuttavia si è notato che in certe condizioni di montaggio esso presenta uno svantaggio di funzionamento che consiste nel fatto che il corpo centrale 6, sebbene vincolato alla piastra piana 8 e all’elemento anulare 10 mediante opportuni mezzi adesivi, tuttavia con un uso prolungato può causare il deterioramento di detti mezzi adesivi e quindi il distacco tra detti elementi.
[0054]. Allo scopo di ovviare a tale possibile inconveniente, e con riferimento alle figure da 13 a 18, si realizza un perfezionamento dell’estrattore dell’invenzione mediante la realizzazione di una prima corona circolare 20 (Fig.14) che si proietta all’esterno della superficie inferiore di detta lastra piana 8, e quindi verso detto elemento anulare 10, e che circonda detto foro passante cilindrico 9 attraverso cui passa il punzone 13; la Fig.16 mostra detta lastra piana 8 vista dal basso, cioè dal corpo 6.
[0055]. In corrispondenza poi dell’elemento anulare 10, sul bordo esterno di questo viene formata una seconda corona circolare 22 (Fig.14) orientata verso l’alto e quindi verso detta lastra piana 8.
[0056]. Il diametro interno “D1” di detta prima corona circolare 20, ed il corrispondente diametro interno “D2” di detta corona circolare 22 sono sostanzialmente simili e sono determinati in modo che, dopo aver montato il punzone 13, detto corpo centrale cilindrico elastico 6 si inserisca esattamente, con le rispettive estremità, all’interno:
- di detta incavatura 20,
- ed all’interno di detta corona circolare 22.
[0057]. In tal modo detto corpo centrale elastico 6 viene imprigionato, alle rispettive estremità, all’interno delle due corone circolari 20 e 22 ed attorno al pistone 13, su cui aderisce quasi completamente, salvo eventualmente una piccola porzione non rilevante nella parte inferiore del pistone, vicina a detta corona circolare 22.
[0058]. Questo perfezionamento consente di evitare che, se detto corpo elastico 6 dovesse rompersi in qualche sua porzione, esso si distacchi dal punzone e quindi si separi completamente dall’intero estrattore, causando in definitiva ulteriori danni ed un inevitabile fermo-macchina.
[0059]. Con riferimento alle figure da 19 a 24, viene presentata una seconda variante del perfezionamento dell’invenzione, che si propone di conseguire il medesimo scopo e cioè di evitare che il corpo elastico 6 si distacchi dal punzone e quindi si separi completamente dall’intero estrattore.
[0060]. Tale ulteriore perfezionamento viene ottenuto come segue:
sulla superficie inferiore della lastra piana 8 viene formato un rilievo circolare 30 che si proietta al di sotto della superficie inferiore di detta lastra piana 8, e che è aperto in basso (vedi Fig.20) e quindi verso detto corpo elastico 6, e che circonda detto foro passante cilindrico 9 attraverso cui passa il punzone 13; detto rilievo è sagomato come una corona circolare, il cui bordo nella sezione della Fig. 20 è rappresentato dalle porzioni terminali inferiori 31 e 32, che sono orientate verso l’esterno.
[0061]. In corrispondenza poi dell’elemento anulare 10, sul bordo esterno di questo viene formata una corona circolare 33 orientata verso l’alto e quindi verso detta lastra piana 8.
[0062]. Il diametro interno “D3” di detto rilievo circolare 30, ed il corrispondente diametro interno “D4” di detta corona circolare 33 sono determinati in modo che detto corpo centrale cilindrico elastico 6 si inserisca esattamente, con le rispettive estremità, all’interno:
- di detto rilievo circolare 30;
- ed all’interno di detta corona circolare 33.
[0063]. In tal modo detto corpo centrale elastico 6 viene imprigionato, alle rispettive estremità, tra detto rilievo 30 e detta corona 33, attorno al pistone 13, su cui aderisce quasi completamente.
[0064]. Inoltre la porzione inferiore di detta corona circolare 33 presenta un bordo esterno anulare dotato di una rispettiva circonferenza esterna 35.
[0065]. A parte viene realizzato un mantello 36, costituito da una superficie cilindrica, vuota all’interno, ed i cui bordi superiore 37 ed inferiore 38 sono piegati ad angolo retto verso l’interno.
[0066]. Il diametro interno “D5” e l’altezza “H” di detto mantello 36 sono dimensionati in modo tale che il mantello stesso può essere montato attorno a detto corpo elastico 6 e viene fermato mediante l’impegno, in alto, tra il suo bordo superiore 37 ed i bordi 31 e 32 del rilievo circolare 30; detto impegno può essere del tipo più opportuno, con tecniche in sé note, come ad es. una piegatura di detto bordo superiore e relativo incastro a pressione entro una opportuna fessura in detto rilievo 30, una saldatura, anche a punti, oppure, mediante l’apporto di altri dispositivi di unione, come rivetti etc.
[0067]. In basso invece detto mantello 36 è libero, nel senso che non è fissato ad alcun elemento, ma la sua dimensione esterna, avente detto diametro “D5”, è tale che la superficie interna viene di fatto “guidata” da detta circonferenza 35, così che detto mantello 36 mantiene la sua posizione centrata su detto asse “X” anche se esso si muove su e giù in accordo al movimento reciproco di detta piastra piana 8; infatti se il corpo elastico 6 si trova nello stato di compressione, e quindi esso risulta accorciato, detto mantello si muove semplicemente con un movimento in su e giù rispetto a detto elemento anulare 10, rimanendo vincolato in alto a detta corona 33.
[0068]. Del resto, le figure sono estremamente chiare ed esplicite al riguardo.
[0069]. Lo scopo di tale mantello 36 è quello di costituire una protezione esterna atta ad impedire in modo assoluto che una eventuale rottura del corpo elastico 6, o una sua frammentazione parziale, possa separare delle parti che fuoriescano dall’estrattore, causando in definitiva ulteriori danni ed un inevitabile fermomacchina, e questo in qualsiasi fase di lavorazione dell’estrattore.
[0070]. L’economicità dell’estrattore appena descritto consente un altro importante vantaggio: infatti se e quando detto corpo elastico 6 viene logorato o danneggiato, esso può essere facilmente rimosso e sostituito, evitando quindi penalizzazioni di costo nell’intero ciclo di punzonatura.

Claims (10)

  1. “DISPOSITIVO PERFEZIONATO PER STAMPAGGIO” RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo con estrattore atto ad eseguire operazioni di lavorazione, e preferibilmente punzonatura, su un corpo solido piano, tipicamente una lamiera (15), caratterizzato dal fatto di comprendere: - un supporto preferibilmente superiore (2), - un dispositivo estrattore (4), in cui detto estrattore è applicato su una superficie di detto supporto, ed è formato: - da un corpo centrale elastico (6), preferibilmente cilindrico attorno ad un asse (“X”), e dotato di un canale centrale e cilindrico (7) concentrico con detto asse (“X”) e passante per l’intero detto corpo centrale (6), - da una piastra piana (8) applicata su una faccia piana di detto corpo centrale (6), e dotata di un rispettivo foro passante cilindrico (9) coassiale con detto asse (“X”), - da un elemento anulare (10) disposto sull’altra faccia di detto corpo centrale (6) e dotato di un rispettivo foro passante cilindrico (11) coassiale con detto asse “X”, in cui detto elemento anulare (10) è dotato di una cavità (10-B) disposta sul lato opposto di detto corpo elastico cilindrico (6), - da un elemento adattatore (10-A) atto ad inserirsi in detta cavità (10-B), e dotato di un rispettivo foro (10-D) coassiale con detto asse (“X”), in cui detto corpo elastico (6) è stabilmente fissato alla superficie di contatto con detta lastra piana (8) mediante esclusivamente opportuni mezzi adesivi (S1) ed è stabilmente fissato alla superficie di contatto con detto elemento anulare (10) mediante esclusivamente opportuni rispettivi mezzi adesivi (S2).
  2. 2) Dispositivo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che detti canali o fori passanti (7, 9, 10-D e 11) presentano lo stesso diametro, in modo da realizzare un unico passaggio cilindrico attraverso detta piastra (8) detto corpo centrale (6), detto elemento anulare (10) e detto elemento adattatore (10-A).
  3. 3) Dispositivo secondo la riv. 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che detta piastra piana (8) aderisce ad una superficie, preferibilmente inferiore, di detto supporto (2).
  4. 4) Dispositivo secondo la riv.3 oppure 4, caratterizzato dal fatto che detto corpo centrale elastico (6) è realizzato in poliuretano.
  5. 5) Dispositivo con estrattore secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lastra piana comprende un prolungamento (16) dotato di un rispettivo foro passante di riferimento (12) e che detto supporto (2) comprende una spina di riferimento (14) con un diametro atto ad inserirsi in detto foro passante di riferimento (12).
  6. 6) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto (2) è atto ad essere associato ad un punzone (13) la cui superficie inferiore (13-1) si dispone, in condizioni di riposo, ad un livello (V1) compreso all’interno di detto elemento anulare (10).
  7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sulla superficie di detta lastra piana (8), orientata verso detto corpo elastico (6), viene formata una prima corona circolare (20) che circonda detto foro passante cilindrico (9), ed in corrispondenza del bordo esterno dell’elemento anulare (10), viene formata una seconda corona circolare (22) orientata verso detta lastra piana (8) e quindi verso detta prima corona circolare, in cui dette prima e seconda corona circolare (20, 22) presentano rispettivi diametri interni (“D1”, “D2”) sostanzialmente simili e dimensionati in modo che detto corpo elastico (6) venga imprigionato, con le sue estremità, entro rispettivamente detta prima corona (20) ed entro detta seconda corona (22).
  8. 8) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che: - sulla superficie della lastra piana (8) orientata verso detto corpo elastico (6) viene formato un rilievo circolare (30) che è aperto verso l’esterno e che circonda detto foro passante cilindrico (9), in cui detto rilievo circolare (30) presenta un bordo comprendente una porzione terminale (31, 32), orientata verso l’esterno, - in corrispondenza di detto elemento anulare (10) viene formata una corona circolare (33) orientata verso detta lastra piana (8), in cui il diametro interno (“D3”) di detto rilievo circolare (30), ed il corrispondente diametro interno (“D4”) di detta corona circolare (33) sono determinati in modo che detto corpo centrale cilindrico elastico (6) si inserisca esattamente, con le rispettive estremità, all’interno: - di detto rilievo circolare (30), - e di detta corona circolare (33), - ed in cui detta corona circolare (33) presenta una circonferenza esterna (35).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che viene realizzato un mantello (36), costituito da una superficie cilindrica, vuota all’interno, ed i cui bordi opposti (37, 38) sono piegati ad angolo retto verso l’interno, ed in cui il diametro interno (“D5”) e l’altezza (“H”) di detto mantello sono dimensionati in modo tale che il mantello stesso può essere montato attorno a detto corpo elastico (6) e viene fermato mediante l’impegno, con mezzi in sé noti, tra detto rilievo circolare (30) comprendente le rispettive porzioni terminali (31, 32), ed uno dei bordi (37) di detto mantello.
  10. 10) Estrattore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la superficie interna di detto mantello (36) è atta a scorrere intorno a detta circonferenza esterna (35), di modo da essere guidata a mantenere la posizione centrata su detto asse “X”.
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