IT201700015699A1 - Elemento di albero di movimento centrale di bicicletta, nonché assieme di pedivella e assieme di movimento centrale comprendenti tale elemento di albero - Google Patents

Elemento di albero di movimento centrale di bicicletta, nonché assieme di pedivella e assieme di movimento centrale comprendenti tale elemento di albero

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IT201700015699A1
IT201700015699A1 IT102017000015699A IT201700015699A IT201700015699A1 IT 201700015699 A1 IT201700015699 A1 IT 201700015699A1 IT 102017000015699 A IT102017000015699 A IT 102017000015699A IT 201700015699 A IT201700015699 A IT 201700015699A IT 201700015699 A1 IT201700015699 A1 IT 201700015699A1
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teeth
shaft element
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Marco Milanesio
Filippo Bisarello
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Campagnolo Srl
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Description

Elemento di albero di movimento centrale di bicicletta, nonché assieme di pedivella e assieme di movimento centrale comprendenti tale elemento di albero
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un elemento di albero di un assieme di movimento centrale di bicicletta.
L’invenzione si riferisce altresì ad un assieme di pedivella comprendente tale elemento di albero, nonché ad un assieme di movimento centrale di bicicletta comprendente tale assieme di pedivella.
Un movimento centrale di bicicletta essenzialmente comprende un albero, destinato ad essere accolto in un opportuno alloggiamento di un telaio di bicicletta, e due pedivelle – rispettivamente, una pedivella destra ed una pedivella sinistra – accoppiate a contrapposte porzioni di estremità dell’albero. Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, si applicano le seguenti definizioni:
- con il termine “elemento di albero” si intende indicare una delle porzioni di cui l’albero del movimento centrale può essere costituito;
- con il termine “assieme di pedivella” si intende indicare un elemento di albero ed una pedivella reciprocamente accoppiati tra loro;
- con il termine “assieme di movimento centrale” si intende indicare due assiemi di pedivella reciprocamente accoppiati tra loro.
L’accoppiamento tra gli elementi di albero e le rispettive pedivelle e quello tra i due elementi di albero deve garantire il corretto posizionamento angolare reciproco delle pedivelle. In particolare, è importante che le pedivelle siano allineate con la maggior precisione possibile, affinché la coppia fornita con la pedalata sia sfruttata in maniera ottimale.
Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, le pedivelle di un movimento centrale di bicicletta si dicono allineate quando i loro assi mediani giacciono su un medesimo piano passante per l’asse di rotazione del movimento centrale e sono angolarmente sfalsati di 180°.
Dalla domanda di brevetto europeo n° EP 1792818 a nome della stessa Richiedente è noto realizzare un assieme di movimento centrale avente pedivelle perfettamente allineate accoppiando reciprocamente due assiemi di pedivella comprendenti ciascuno un elemento di albero provvisto, ad una sua prima porzione di estremità, di una dentatura frontale di tipo Hirth e, ad una sua contrapposta porzione di estremità, di una pedivella allineata ad un dente o una gola di detta dentatura frontale. Tale dente o gola all’atto pratico funge da elemento di riferimento per conseguire sia il corretto posizionamento angolare della pedivella rispetto all’elemento di albero in fase di assemblaggio dei due assiemi di pedivella sia il corretto posizionamento angolare reciproco dei due assiemi di pedivella in fase di assemblaggio dell’assieme di movimento centrale.
La Richiedente ha osservato che la soluzione descritta in EP 1792818 non garantisce il corretto allineamento delle pedivelle in caso di errori o sviste in fase di produzione degli elementi di albero e/o di montaggio delle pedivelle sui rispettivi elementi di albero. È infatti ad esempio possibile che, in assenza di una evidente indicazione visiva sul dente o sulla gola usata come elemento di riferimento, l’operatore confonda tale dente o gola con un dente o gola adiacente e non allinei perfettamente la pedivella con il rispettivo elemento di albero. In tal caso è comunque possibile accoppiare reciprocamente i due assiemi di pedivella e solo successivamente accorgersi del non corretto allineamento delle pedivelle.
La Richiedente ha pertanto sentito l’esigenza di individuare una soluzione che consenta di conseguire una elevata precisione di allineamento delle pedivelle riducendo il più possibile, se non addirittura eliminando, ogni possibilità di errore da parte dell’operatore.
La presente invenzione riguarda pertanto, in un suo primo aspetto, un elemento di albero di un assieme di movimento centrale di bicicletta, comprendente una prima porzione di estremità avente primi mezzi di accoppiamento ad un altro elemento di albero ed una contrapposta seconda porzione di estremità avente secondi mezzi di accoppiamento ad una pedivella, in cui detti primi mezzi di accoppiamento comprendono almeno un elemento di riferimento e detti secondi mezzi di accoppiamento comprendono almeno un elemento di accoppiamento avente una posizione angolare predeterminata rispetto a detto almeno un elemento di riferimento, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di riferimento definisce una unica posizione di accoppiamento reciproco di detto elemento di albero con detto altro elemento di albero.
Vantaggiosamente, grazie alle peculiarità dell’elemento di riferimento, esso agevola l’accoppiamento preciso della pedivella all’elemento di albero e dell’elemento di albero all’altro elemento di albero.
Detta unica posizione di accoppiamento tra detto elemento di albero e detto altro elemento di albero è individuata su detta prima porzione di estremità e su una porzione di estremità di forma coniugata dell’altro elemento di albero.
Preferibilmente, detto almeno un elemento di riferimento è visivamente distinguibile.
Infatti, l'elemento di riferimento è facilmente individuabile dall’operatore e non può essere confuso con eventuali altri elementi identici. Pertanto il rischio di un allineamento non corretto tra la pedivella e l’elemento di albero è estremamente ridotto. Conseguentemente, grazie anche al fatto che l’elemento di riferimento definisce una unica posizione di accoppiamento reciproco dell’elemento di albero con l’altro elemento di albero, è impossibile accoppiare i due elementi di albero in una posizione diversa da quella che comporta il corretto allineamento delle due pedivelle.
Si consegue in altri termini un assemblaggio a prova di errore.
Preferibilmente, detti primi mezzi di accoppiamento comprendono:
- una pluralità di primi denti identici tra loro;
- una pluralità di prime gole identiche tra loro, ciascuna gola essendo interposta tra due denti di detta pluralità di primi denti; - almeno un secondo dente diverso rispetto a detti primi denti o almeno una seconda gola diversa rispetto a dette prime gole; in cui detto almeno un elemento di riferimento è definito da detto almeno un secondo dente o da detta almeno una seconda gola.
Preferibilmente, detti primi denti e dette prime gole appartengono ad una dentatura frontale.
Vantaggiosamente, la dentatura frontale fornisce riferimenti precisi per eseguire successive lavorazioni sull’elemento di albero, in particolare per la realizzazione dei secondi mezzi di accoppiamento e per la definizione del suddetto elemento di accoppiamento.
Preferibilmente, detta dentatura frontale è una dentatura di tipo Hirth.
Vantaggiosamente, questo tipo di dentatura è di semplice realizzazione e rende possibile una elevata precisione di allineamento delle pedivelle rispetto ai denti o gole della dentatura, nonché una elevata precisione di centraggio con una dentatura coniugata dello stesso tipo.
Preferibilmente, detti primi denti e dette prime gole hanno profilo identico e coniugato.
Vantaggiosamente, in questo modo la dentatura frontale è realizzata con tecniche standardizzate e i due elementi di albero contrapposti sono sostanzialmente molto simili, con una conseguente ottimizzazione del processo di produzione degli elementi di albero.
Preferibilmente, detto almeno un secondo dente o detta almeno una seconda gola ha una dimensione circonferenziale sostanzialmente pari rispettivamente alla somma delle dimensioni circonferenziali di due di detti primi denti più una di dette prime gole o alla somma delle dimensioni circonferenziali di due di dette prime gole più uno di detti primi denti.
Vantaggiosamente, il suddetto secondo dente può essere realizzato semplicemente omettendo la realizzazione di una gola durante la formatura di una dentatura frontale sull’intera circonferenza della prima porzione di estremità dell’elemento di albero, mentre la suddetta seconda gola può essere realizzata semplicemente asportando, con lavorazione ad asportazione di truciolo, un dente da una dentatura frontale precedentemente realizzata sull’intera circonferenza della prima porzione di estremità dell’elemento di albero.
Preferibilmente, detto almeno un secondo dente o detta almeno una seconda gola ha una dimensione assiale sostanzialmente uguale rispettivamente alla dimensione assiale di detti primi denti o alla dimensione assiale di dette prime gole.
Più preferibilmente, la dimensione assiale di detti primi denti e di detto almeno un secondo dente è sostanzialmente uguale rispettivamente alla dimensione assiale di dette prime gole e di detta almeno una seconda gola.
In forme di realizzazione preferite dell’elemento di albero della presente invenzione, detti secondi mezzi di accoppiamento comprendono un profilo scanalato o una filettatura.
In entrambi i casi si garantisce che, quando la pedivella è accoppiata all’elemento di albero, il posizionamento angolare prestabilito di essa rispetto all’elemento di riferimento sull’elemento di albero venga conseguito in maniera precisa. Inoltre, gli elementi di albero degli assiemi di pedivella che formano l’assieme di movimento centrale possono essere sostanzialmente identici e quindi ottenuti entrambi con analoghe lavorazioni meccaniche.
Il profilo scanalato preferito comprende creste e scanalature definite da superfici curve raccordate, secondo quanto descritto nella domanda di brevetto europeo n° EP 1726518 a nome della stessa Richiedente. Questo tipo di profilo scanalato risulta particolarmente vantaggioso nei casi in cui esso debba essere realizzato su componenti aventi fibre strutturali unidirezionali, come ad esempio potrebbe essere il profilo scanalato coniugato su una pedivella in materiale composito da associare all’elemento di albero, in quanto l’assenza di spigoli vivi e scanalature profonde minimizza la possibilità di rottura o danneggiamento delle suddette fibre strutturali unidirezionali. In un suo secondo aspetto l’invenzione riguarda un assieme di pedivella comprendente un elemento di albero secondo il primo aspetto dell’invenzione ed una pedivella comprendente terzi mezzi di accoppiamento di forma coniugata a quella di detti secondi mezzi di accoppiamento ed accoppiati a detti secondi mezzi di accoppiamento.
Vantaggiosamente, tale assieme di pedivella permette di ottenere tutti i vantaggi sopra descritti con riferimento al primo aspetto dell’invenzione.
In particolare, all’atto dell’assemblaggio dell’assieme di pedivella, è estremamente agevolato il preciso posizionamento angolare prestabilito tra la pedivella e l’elemento di albero sopra descritto. Infatti, la pedivella è correttamente orientata rispetto all’elemento di accoppiamento definito sull’elemento di albero, tale elemento di accoppiamento avendo, a sua volta, una posizione angolare prestabilita rispetto all’elemento di riferimento definito sul medesimo elemento di albero.
In un suo terzo aspetto l’invenzione riguarda un assieme di movimento centrale di bicicletta, comprendente un primo elemento di albero secondo il primo aspetto dell’invenzione ed un secondo elemento di albero avente quarti mezzi di accoppiamento di forma coniugata a quella di detti primi mezzi di accoppiamento ed accoppiati a detti primi mezzi di accoppiamento.
Vantaggiosamente, tale assieme di movimento centrale di bicicletta permette di ottenere tutti i vantaggi sopra descritti con riferimento al primo aspetto dell’invenzione.
In particolare, all’atto dell’assemblaggio del movimento centrale, è garantito il preciso allineamento delle pedivelle.
Preferibilmente, detti primo e secondo elemento di albero sono sostanzialmente identici a meno di detto almeno un elemento di riferimento.
Più preferibilmente, detto almeno un elemento di riferimento di detto primo elemento di albero è definito da detto almeno un secondo dente e detto almeno un elemento di riferimento di detto secondo elemento di albero è definito da detta almeno una seconda gola.
Il primo e secondo elemento di albero possono così essere ottenuti con analoghe lavorazioni meccaniche.
Preferibilmente, detti primo e secondo elemento di albero hanno uguale lunghezza.
In questo modo il primo e secondo elemento di albero hanno sostanzialmente lo stesso spessore e, quindi, lo stesso peso.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione preferite di essa, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
- la figura 1 è una vista schematica in sezione longitudinale di un assieme di movimento centrale comprendente due elementi di albero in accordo con una prima forma di realizzazione preferita dell’invenzione, in cui l’assieme di movimento centrale è alloggiato in una sede di alloggiamento di un telaio di bicicletta;
- la figura 2 è una vista schematica laterale di un primo elemento di albero in accordo con la prima forma di realizzazione preferita dell’invenzione;
- la figura 3 è una vista schematica frontale del primo elemento di albero di figura 2;
- la figura 4 è una vista schematica prospettica del primo elemento di albero di figura 2;
- la figura 5 è una vista schematica laterale di un secondo elemento di albero in accordo con la prima forma di realizzazione preferita dell’invenzione;
- la figura 6 è una vista schematica frontale del secondo elemento di albero di figura 5;
- la figura 7 è una vista schematica prospettica del secondo elemento di albero di figura 5;
- la figura 8 è una vista schematica laterale dei due elementi di albero di figure 2 e 5 tra loro accoppiati;
- la figura 9 è una vista schematica prospettica di una variante dell’elemento di albero delle figure 2-4;
- la figura 10 è una vista schematica prospettica di una variante dell’elemento di albero delle figure 5-7;
- la figura 11 è una vista schematica in sezione longitudinale di un assieme di movimento centrale comprendente due elementi di albero in accordo con una seconda forma di realizzazione preferita dell’invenzione, in cui l’assieme di movimento centrale è alloggiato in una sede di alloggiamento di un telaio di bicicletta.
Facendo riferimento iniziale alle figure 1-10, con il riferimento numerico 1 è globalmente indicata una prima forma di realizzazione preferita di un assieme di movimento centrale di bicicletta in accordo con l’invenzione.
L’assieme di movimento centrale 1 comprende essenzialmente due assiemi di pedivella 5 e 6, comprendenti ciascuno una pedivella 17 e 18 e un elemento di albero 21 o 22 cavo.
Le pedivelle 17 e 18 possono essere in metallo o in materiale composito.
Gli elementi di albero 21 o 22 dell’assieme di movimento centrale 1 si estendono lungo un asse longitudinale X e sono parzialmente alloggiati in una apposita sede di alloggiamento 2 tubolare ricavata in un telaio di una bicicletta ed estesa lungo l’asse longitudinale X.
Gli elementi di albero 21 o 22 sono supportati in rotazione nella sede di alloggiamento 2 attorno all’asse longitudinale X tramite cuscinetti 13, 14.
I cuscinetti 13, 14 sono operativamente interposti tra gli elementi di albero 21, 22 e rispettivi anelli adattatori 3 e 4, avvitati in corrispondenza di estremità contrapposte della sede di alloggiamento 2 e posizionati esternamente a quest’ultima.
Gli elementi di albero 21, 22 sono reciprocamente accoppiati in corrispondenza di rispettive prime porzioni di estremità 29, 30 tramite rispettivi mezzi di accoppiamento 25 e 26. Questi ultimi permettono anche un centraggio preciso tra gli elementi di albero 21, 22.
Le porzioni di estremità 29, 30 degli elementi di albero 21, 22 presentano rispettivamente un foro 31 passante ed un foro filettato 32, coassiali all’asse longitudinale X, per l’inserimento di un dado 33 atto ad assicurare il mantenimento dell’accoppiamento tra gli elementi di albero 21, 22. Il dado 33 si inserisce nel foro passante 31 e si arresta andando a battuta tramite una sua flangia radiale 34 contro una parete interna dell’elemento di albero 21. Il dado 33 ha un gambo filettato 35 si avvita nel foro filettato 32.
In una forma di realizzazione alternativa, entrambi gli elementi di albero 21, 22 hanno rispettive porzioni di estremità 29, 30 filettate esternamente (o internamente) e la stabilità dell’accoppiamento tra gli elementi di albero 21, 22 può essere assicurata tramite l’impiego di una boccola filettata internamente (o esternamente) alla quale si avvitano le porzioni di estremità 29, 30 filettate degli elementi di albero 21, 22.
Poiché i due assiemi di pedivella 5, 6 si differenziano essenzialmente solo per il tipo di pedivella 17, 18, che nel primo caso è una pedivella destra e nel secondo è una pedivella sinistra, per l’allineamento tra pedivella 17, 18 e rispettivo elemento di albero 29, 30 e per le suddette porzione di estremità 29, 30 degli elementi di albero, la descrizione dettagliata di un assieme di pedivella secondo l’invenzione verrà nel seguito presentata con riferimento particolare all’assieme di pedivella 5 ed è estendibile anche all’assieme di pedivella 6, salvo quando specificamente indicato diversamente.
Come già detto, l’elemento di albero 21 dell’assieme di pedivella 5 si sviluppa lungo l’asse longitudinale X e presenta, in corrispondenza della sua prima porzione di estremità 29, i mezzi di accoppiamento 25.
I mezzi di accoppiamento 25 comprendono una pluralità di primi denti 38a identici tra loro ed una pluralità di prime gole 41a identiche tra loro, ciascuna prima gola 41 essendo interposta tra due primi denti 38a della pluralità dei primi denti 38a.
I mezzi di accoppiamento 25 comprendono inoltre un secondo dente 38c diverso rispetto ai primi denti 38a.
Analogamente, i mezzi di accoppiamento 26 dell’elemento di albero 22 comprendono una pluralità di primi denti 38b identici tra loro ed una pluralità di prime gole 41b identiche tra loro, ciascuna prima gola 41 essendo interposta tra due primi denti 38b della pluralità dei primi denti 38b.
I mezzi di accoppiamento 26 comprendono inoltre una seconda gola 41c diversa rispetto alle prime gole 41b.
I primi denti 38a, 38b sono identici tra loro per forma e dimensioni. Similmente, le prime gole 41a, 41b sono identiche tra loro per forma e dimensioni.
Il secondo dente 38c è diverso per forma e/o dimensioni rispetto ai primi denti 38a, 38b.
La seconda gola 41c è diversa per forma e/o dimensioni rispetto alle prime gole 41a, 41b.
Il secondo dente 38c definisce nell’elemento di albero 21 un elemento di riferimento visivamente distinguibile rispetto ai primi denti 38a.
La seconda gola 41c definisce nell’elemento di albero 22 un elemento di riferimento visivamente distinguibile rispetto alle prime gole 41b.
Il secondo dente 38c e la seconda gola 41c individuano una unica posizione di accoppiamento reciproco tra elemento di albero 21 ed elemento di albero 22.
Il secondo dente 38c ha una dimensione circonferenziale sostanzialmente pari alla somma delle dimensioni circonferenziali di due primi denti 38a più una prima gola 41a.
La seconda gola 41c ha una dimensione circonferenziale sostanzialmente pari alla somma delle dimensioni circonferenziali di due prime gole 41b più un primo dente 38b.
Il secondo dente 38c ha una dimensione assiale sostanzialmente uguale alla dimensione assiale dei primi denti 38a.
La seconda gola 41c ha una dimensione assiale sostanzialmente uguale alla dimensione assiale delle prime gole 41b.
La dimensione assiale dei primi denti 38a e del secondo dente 38c è sostanzialmente uguale rispettivamente alla dimensione assiale delle prime gole 41b e della seconda gola 41c.
I primi denti 38a hanno profilo identico tra loro. Tale profilo è identico a quello dei primi denti 38b.
Le prime gole 41a hanno profilo identico tra loro. Tale profilo è identico a quello delle prime gole 41b.
I primi denti 38a, 38b hanno profilo identico e coniugato a quello delle prime gole 41a, 41b.
Il secondo dente 38c ha profilo identico e coniugato a quello della seconda gola 41c.
Nella forma di realizzazione illustrata, i primi denti 38a, 38b e le prime gole 41a, 41b appartengono a rispettive dentature frontali, preferibilmente di tipo Hirth.
Come mostrato in particolare nella figura 8, ciascuno dei primi denti 38a, 38b si estende, simmetricamente rispetto ad un rispettivo piano mediano, in direzione assiale tra una superficie di sommità 40 e due superfici di fondo 42 delle prime gole 41a, 41b adiacenti ed è lateralmente delimitato da due superfici laterali 39. Le superfici di sommità 40 di ciascun primo dente 38a, 38b giacciono su un cono ideale con vertice sull’asse X. Le superfici di fondo 42 di ciascuna prima gola 41a, 41b giacciono anch’esse su un cono ideale, ma con concavità opposta al precedente, e con vertice sempre sull’asse X.
Inoltre, come visibile in particolare nelle figure 4 e 7, le superfici laterali 39 di ciascun primo dente 38a, 38b sono inclinate rispetto ad un piano mediano del rispettivo dente passante per l’asse X, in modo da formare un cuneo rastremato sia in direzione assiale sia in direzione radiale. L’angolo di rastremazione in direzione assiale per una dentatura Hirth standard è pari a circa 60°. In conseguenza di tale geometria dei denti 38a, 38b, un accoppiamento con dentatura di tipo Hirth prevede, in generale, il contatto solo tra le superfici laterali 39 dei denti 38a, 38b. L’accoppiamento di tutti i cunei della dentatura frontale dell’elemento di albero 21 con quelli della dentatura frontale dell’elemento di albero 22 garantisce il centraggio dei due elementi di albero 21, 22.
È comunque possibile prevedere forme di realizzazione in cui i primi denti 38a, 38b hanno superfici laterali 39 parallele al loro piano mediano, in modo da permettere il contatto tra le superfici di fondo 42 delle prime gole 41a, 41b e le superfici di sommità 40 dei primi denti 38a, 38b. In questo caso il centraggio avviene tramite le concavità dei suddetti coni ideali.
Gli elementi di albero 21 e 22 sono sostanzialmente identici a meno del secondo dente 38c e della seconda gola 41c.
Gli elementi di albero 21 e 22 hanno uguale lunghezza, ossia uguale estensione assiale.
Nella figura 9 è illustrata una variante dell’elemento di albero 21 descritto sopra, nella quale elementi strutturalmente o funzionalmente equivalenti a quelli già descritti con riferimento alle figure 2-4 sono indicati con lo stesso riferimento numerico.
In questa variante, l’elemento di riferimento è definito da un secondo dente 138c che ha un’estensione radiale inferiore rispetto a quella dei primi denti 38a.
Nella figura 10 è illustrata una variante dell’elemento di albero 22 descritto sopra, nella quale elementi strutturalmente o funzionalmente equivalenti a quelli già descritti con riferimento alle figure 5-7 sono indicati con lo stesso riferimento numerico.
In questa variante, l’elemento di riferimento è definito da una seconda gola 141c che ha un’estensione radiale inferiore rispetto a quella delle prime gole 41b.
Il secondo dente 138c ha profilo identico e coniugato a quello della seconda gola 141c.
In generale, gli elementi di riferimento definiti negli elementi di albero 21, 22 in corrispondenza dei rispettivi mezzi di accoppiamento 25 e 26, possono essere di numero, forma e dimensione differenti rispetto a quanto illustrato negli esempi delle figure 2-10.
In particolare, possono essere previste tipologie di accoppiamento tra l’elemento di albero 21 e l’elemento di albero 22 diverse da quella sopra descritta, purché tale accoppiamento individui un’unica posizione di accoppiamento reciproco tra l’elemento di albero 21 e l’elemento di albero 22 in corrispondenza delle rispettive prime porzioni di estremità 29, 30.
Ad esempio, possono essere previsti accoppiamenti di forma tramite profili scanalati o profili filettati.
In forme di realizzazione alternative a quella sopra descritta, anziché l’accoppiamento di forma tra il secondo dente 38c, 138c e la seconda gola 41c, 141c, possono essere previste una o più creste e coniugata/e scanalatura/e, una o più sporgenze e coniugata/e rientranza/e, profili a nidi di rondine, ecc.
È inoltre prevista una forma di realizzazione in cui il secondo dente 38c e la seconda gola 41c non sono necessariamente visivamente distinguibili rispettivamente dai primi denti 38a e dalle prime gole 41b a causa di forma o dimensioni diverse. L’elemento di riferimento è in questo caso definito da un dente 38a su cui è applicata una pellicola magnetica (o realizzato in un materiale ferro-magnetico), tale dente essendo destinato ad accoppiarsi ad una gola 41b su cui è applicata una pellicola magnetica (o realizzata in materiale ferromagnetico).
In tutte le forme di realizzazione sopra descritte, in corrispondenza delle rispettive contrapposte seconde porzioni di estremità 27 e 28, gli elementi di albero 21 e 22 presentano mezzi di accoppiamento 75 e 76 con le pedivelle 17 e 18.
I mezzi di accoppiamento 75 e 76 definiscono un rispettivo piano mediano di montaggio delle pedivelle 17 e 18.
I mezzi di accoppiamento 75, 76 comprendono elementi di accoppiamento aventi una posizione angolare predeterminata rispetto al secondo dente 38c ed alla seconda gola 41c, in particolare rispetto ad un piano mediano del secondo dente 38c e della seconda gola 41c.
In una prima forma di realizzazione preferita dell’invenzione (figure 1-10), i suddetti mezzi di accoppiamento 75, 76 comprendono un profilo scanalato 54.
In particolare, i mezzi di accoppiamento 75 comprendono creste 55 e scanalature 56. Una qualsiasi cresta 55 o una qualsiasi scanalatura 56 può essere utilizzata come elemento di accoppiamento di riferimento per allineare la pedivella 17.
La pedivella 17 presenta, in corrispondenza di una sua estremità libera, una sede di accoppiamento 50, comprendente preferibilmente un foro passante, per il suo montaggio sull’elemento di albero 21. In corrispondenza della sede di accoppiamento 50 sono definiti mezzi di accoppiamento 85 di forma coniugata a quella dei mezzi di accoppiamento 75 dell’elemento di albero 21 e comprendenti un elemento di accoppiamento coniugato avente una posizione angolare prefissata rispetto ad un piano mediano della pedivella 17 passante per l’asse della sede di accoppiamento 50.
In particolare, in questa forma di realizzazione preferita, i mezzi di accoppiamento 85 della pedivella 17 comprendono un profilo scanalato coniugato al profilo scanalato 54, provvisto quindi anch’esso di rispettive creste e scanalature.
Sebbene possa essere adottato un qualunque profilo scanalato, è preferito il profilo scanalato descritto in dettaglio nella domanda di brevetto europeo n° EP 1726518 a nome della stessa Richiedente. Tale profilo scanalato comprende creste e scanalature definite esclusivamente da superfici curve, in particolare archi di circonferenza, raccordate tra loro.
A titolo di esempio, il profilo scanalato 54 può comprendere ventiquattro creste 55 e i mezzi di accoppiamento 25 possono comprendere diciotto primi denti 38a e un secondo dente 38c.
La pedivella 17 ha il piano mediano allineato con una cresta o una scanalatura del profilo scanalato. Quando la pedivella 17 viene accoppiata all’elemento di albero 21 per formare l’assieme di pedivella 5, la suddetta cresta o scanalatura si inserisce nella scanalatura 56 o cresta 55 del profilo scanalato 54 che è utilizzata come elemento di accoppiamento di riferimento per allineare la pedivella 17.
Nell’assieme di pedivella 6 (figura 1) la pedivella 18 è accoppiata all’elemento di albero 22 nello stesso modo.
La seconda porzione di estremità 27, 28 dell’elemento di albero 21, 22 può avere un diametro esterno sostanzialmente uguale a quello della rispettiva prima porzione di estremità 29 e 30. In particolare le creste 55 del profilo scanalato 54 possono avere un diametro esterno sostanzialmente uguale a quello della rispettiva prima porzione di estremità 29 e 30.
Una seconda forma di realizzazione preferita dell’invenzione è illustrata nella figura 11, nella quale elementi strutturalmente o funzionalmente equivalenti a quelli già descritti con riferimento alla prima forma di realizzazione sono indicati con lo stesso riferimento numerico.
In tale forma di realizzazione, i suddetti mezzi di accoppiamento 75, 76 comprendono una filettatura 43.
La filettatura 43 è preferibilmente una filettatura a passo fine, ad esempio pari a 1.25 mm.
Preferibilmente, la seconda porzione di estremità 27, 28 dell’elemento di albero 21, 22 ha preferibilmente un diametro esterno maggiorato rispetto a quello della rispettiva prima porzione di estremità 29 e 30, in modo da avere una superficie filettata sufficientemente ampia anche con un numero ridotto di filetti.
I mezzi di accoppiamento 85 della pedivella 17 comprendono una filettatura coniugata alla filettatura 43.
L’interfaccia tra la filettatura 43 sull’elemento di albero 21 e la filettatura sulla pedivella 17 è tipicamente riempita di materiale adesivo, per evitare eventuali svitamenti.
In generale, gli assiemi di pedivella 5, 6 comprendono mezzi di bloccaggio contro lo scorrimento assiale delle pedivelle 17, 18 rispetto agli elementi di albero 21, 22. Tali mezzi di bloccaggio trovano un impiego preferito nel caso in cui l’accoppiamento sia un accoppiamento di forma realizzato ad esempio, tramite i profili scanalati sopra descritti, per evitare sostanzialmente la possibilità che le pedivelle 17, 18 si sfilino dai rispettivi elementi di albero 21, 22 durante l’esercizio. I mezzi di bloccaggio possono però essere vantaggiosamente predisposti anche nel caso di altre tipologie di accoppiamento, ad esempio accoppiamenti filettati, per aumentare o rendere più sicuro il bloccaggio assiale delle pedivelle sui rispettivi elementi di albero.
In generale, le pedivelle 17 e 18 a cui si è fatto riferimento possono essere realizzate sia in materiale metallico, come leghe di alluminio, sia in materiale composito. In quest’ultimo caso gli accoppiamenti filettati o scanalati hanno dimostrato di essere sufficientemente resistenti da non richiedere un inserto nella pedivella.
Il suddetto materiale composito può comprendere fibre strutturali incorporate in un materiale polimerico. Preferibilmente, le fibre strutturali sono scelte dal gruppo costituito da: fibre di carbonio, fibre di vetro, fibre aramidiche, fibre ceramiche, fibre di boro e loro combinazioni, le fibre di carbonio essendo preferite. Preferibilmente il materiale polimerico è un materiale termoindurente, ma non si esclude la possibilità di impiegare un materiale termoplastico. Più preferibilmente il materiale polimerico comprende una resina epossidica.
La disposizione delle fibre strutturali nel materiale polimerico può essere una disposizione casuale di spezzoni o foglioline di fibre strutturali, una disposizione ordinata sostanzialmente unidirezionale di fibre, una disposizione ordinata sostanzialmente bidirezionale di fibre, o una combinazione delle suddette.
Per quanto riguarda l’assemblaggio dell’assieme di movimento centrale 1 secondo l’invenzione, l’operatore dapprima assembla gli assiemi di pedivella 5, 6 accoppiamento ciascuna pedivella 17, 18 al rispettivo elemento di albero 21, 22.
L’operatore individua facilmente l'elemento di riferimento definito in corrispondenza dei mezzi di accoppiamento 25 e 26 dell’elemento di albero 21, 22 ed accoppia la rispettiva pedivella 17, 18 nella posizione angolare desiderata. Tale accoppiamento è effettuato ad esempio per piantaggio nel caso l’accoppiamento tra pedivelle 17, 28 ed elementi di albero 21, 22 ed un accoppiamento tramite profili scanalati o tramite il dispositivo di assemblaggio descritto ed illustrato nella domanda di brevetto EP 1792818 nel caso l’accoppiamento tra pedivelle 17, 28 ed elementi di albero 21, 22 ed un accoppiamento tramite profili filettati. Tale accoppiamento porta il piano mediano della pedivella 17, 18 in posizione prefissata (preferibilmente allineato) al piano mediano del suddetto elemento di riferimento.
Successivamente, l’operatore accoppia gli assiemi di pedivella 5, 6 assemblati. Grazie al fatto che l’elemento di riferimento definisce una unica posizione di accoppiamento reciproco dell’elemento di albero 21 con l’altro elemento di albero 22, è impossibile accoppiare i due assiemi di pedivella 5, 6 in una posizione diversa da quella che comporta il corretto allineamento delle due pedivelle 17, 18.
Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potrà apportare numerose modifiche e varianti alla presente invenzione, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di albero (21, 22) di un assieme di movimento centrale (1) di bicicletta, comprendente una prima porzione di estremità (29, 30) avente primi mezzi di accoppiamento (25, 26) ad un altro elemento di albero (22, 21) ed una contrapposta seconda porzione di estremità (27, 28) avente secondi mezzi di accoppiamento (75, 76) ad una pedivella (17, 18), in cui detti primi mezzi di accoppiamento (25, 26) comprendono almeno un elemento di riferimento (38c, 41c, 138c, 141c) e detti secondi mezzi di accoppiamento (75, 76) comprendono almeno un elemento di accoppiamento (55, 56) avente una posizione angolare predeterminata rispetto a detto almeno un elemento di riferimento (38c, 41c, 138c, 141c), caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di riferimento (38c, 41c, 138c, 141c) definisce una unica posizione di accoppiamento reciproco di detto elemento di albero (21, 22) con detto altro elemento di albero (22, 21).
  2. 2. Elemento di albero (21, 22) secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un elemento di riferimento (38c, 41c, 138c, 141c) è visivamente distinguibile.
  3. 3. Elemento di albero (21, 22) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti primi mezzi di accoppiamento (25, 26) comprendono: - una pluralità di primi denti (38a, 38b) identici tra loro; - una pluralità di prime gole (41a, 41b) identiche tra loro, ciascuna gola (41a, 41b) essendo interposta tra due denti di detta pluralità di primi denti (38a, 38b); - almeno un secondo dente (38c, 138c) diverso rispetto a detti primi denti (38a, 38b) o almeno una seconda gola (41c, 141c) diversa rispetto a dette prime gole (41a, 41b); in cui detto almeno un elemento di riferimento è definito da detto almeno un secondo dente (38c, 138c) o da detta almeno una seconda gola (41c, 141c).
  4. 4. Elemento di albero (21, 22) secondo la rivendicazione 3, in cui detti primi denti (38a, 38b) e dette prime gole (41a, 41b) appartengono ad una dentatura frontale.
  5. 5. Elemento di albero (21, 22) secondo la rivendicazione 4, in cui detta dentatura frontale è una dentatura di tipo Hirth.
  6. 6. Elemento di albero (21, 22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detti primi denti (38a, 38b) e dette prime gole (41a, 41b) hanno profilo identico e coniugato.
  7. 7. Elemento di albero (21, 22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, in cui detto almeno un secondo dente (38c, 138c) o detta almeno una seconda gola (41c, 141c) ha una dimensione circonferenziale sostanzialmente pari rispettivamente alla somma delle dimensioni circonferenziali di due di detti primi denti (38a, 38b) più una di dette prime gole (41a, 41b) o alla somma delle dimensioni circonferenziali di due di dette prime gole (41a, 41b) più uno di detti primi denti (38a, 38b).
  8. 8. Elemento di albero (21, 22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, in cui detto almeno un secondo dente (38c, 138c) o detta almeno una seconda gola (41c, 141c) ha una dimensione assiale sostanzialmente uguale rispettivamente alla dimensione assiale di detti primi denti (38a, 38b) o alla dimensione assiale di dette prime gole (41a, 41b).
  9. 9. Elemento di albero (21, 22) secondo la rivendicazione 8, in cui la dimensione assiale di detti primi denti (38a, 38b) e di detto almeno un secondo dente (38c, 138c) è sostanzialmente uguale rispettivamente alla dimensione assiale di dette prime gole (41a, 41b) e di detta almeno una seconda gola (41c, 141c).
  10. 10. Elemento di albero (21, 22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti secondi mezzi di accoppiamento (75, 76) comprendono un profilo scanalato (54) o una filettatura (43).
  11. 11. Assieme di pedivella (5, 6) comprendente un elemento di albero (21, 22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed una pedivella comprendente terzi mezzi di accoppiamento (85) di forma coniugata a quella di detti secondi mezzi di accoppiamento (75, 76) ed accoppiati a detti secondi mezzi di accoppiamento (75, 76).
  12. 12. Assieme di movimento centrale (1) di bicicletta, comprendente un primo elemento di albero (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10 ed un secondo elemento di albero (22) avente quarti mezzi di accoppiamento (26) di forma coniugata a quella di detti primi mezzi di accoppiamento (25) ed accoppiati a detti primi mezzi di accoppiamento (25).
  13. 13. Assieme di movimento centrale (1) secondo la rivendicazione 12, in cui detti primo e secondo elemento di albero (21, 22) sono sostanzialmente identici a meno di detto almeno un elemento di riferimento (38c, 41c, 138c, 141c).
  14. 14. Assieme di movimento centrale (1) secondo la rivendicazione 13, in cui detto almeno un elemento di riferimento di detto primo elemento di albero (21) è definito da detto almeno un secondo dente (38c, 138c) e detto almeno un elemento di riferimento di detto secondo elemento di albero (22) è definito da detta almeno una seconda gola (41c, 141c).
  15. 15. Assieme di movimento centrale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 14, in cui detti primo e secondo elemento di albero (21, 22) hanno uguale lunghezza.
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