IT201700009701A1 - Ventola per sistema di condizionamento termico - Google Patents
Ventola per sistema di condizionamento termicoInfo
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Description
“VENTOLA PER SISTEMA DI CONDIZIONAMENTO TERMICO”
La presente invenzione ha per oggetto una ventola per un sistema di condizionamento termico.
Il funzionamento dei sistemi di condizionamento termico, come per esempio, i refrigeratori o le pompe di calore, si basa sulla circolazione di fluido refrigerante
Il fluido refrigerante viene fatto circolare da un compressore attraverso un condensatore e un evaporatore.
Inoltre, i sistemi di condizionamento termico possono prevedere uno scambio termico tra il fluido refrigerante e un flusso d’aria. Tipicamente, tale flusso d’aria viene generato da una ventola.
Ad esempio, nel condensatore può essere previsto un flusso d’aria per raffreddare il fluido refrigerante.
Tipicamente, le ventole da utilizzare nei sistemi di condizionamento termico sono soggette a vincoli dimensionali per facilitare l’accoppiamento delle stesse o per migliorare la loro interazione con altri componenti del circuito refrigerante.
Dal documento brevettuale EP0922911A2 è noto un impianto di condizionamento dell’aria dotato di una unità da esterno di dimensioni ridotte.
Tuttavia, tali ventole hanno un rendimento relativamente basso.
Lo scopo della presente invenzione è di superare almeno uno dei suddetti inconvenienti.
Tale scopo viene raggiunto dalla ventola secondo le rivendicazioni sotto riportate.
La presente descrizione si riferisce anche a un sistema di condizionamento termico. A titolo di esempio, il sistema di condizionamento termico può essere costituito da un refrigeratore o da una pompa di calore.
Il sistema di condizionamento termico è dotato di un circuito refrigerante nel quale viene fatto circolare del fluido refrigerante.
Il (circuito refrigerante del) sistema di condizionamento termico comprende un compressore atto a comprimere il fluido refrigerante.
Il (circuito refrigerante del) sistema di condizionamento termico comprende inoltre un condensatore atto a condensare il fluido refrigerante.
Il (circuito refrigerante del) sistema di condizionamento termico comprende inoltre una valvola di espansione atta ad espandere il fluido refrigerante. Il (circuito refrigerante del) sistema di condizionamento termico comprende inoltre un evaporatore atto a far evaporare il fluido refrigerante.
Il compressore, il condensatore, la valvola di espansione e l’evaporatore sono collegati in tale ordine.
Il (circuito refrigerante del) sistema di condizionamento termico comprende inoltre almeno una ventola atta a generare un flusso d’aria. Con “ventola” nel presente documento si intende un sistema o gruppo di ventole.
Il (circuito refrigerante del) sistema di condizionamento termico potrebbe comprendere una pluralità di ventole.
In una forma di realizzazione, una o più ventole sono collegate al condensatore (o racchiuse all’interno dello stesso). In tal caso, il calore viene estratto dal fluido refrigerante circolante nel condensatore tramite un flusso d’aria prodotto da dette una o più ventole accoppiate (o racchiuse) al condensatore.
In una forma di realizzazione, una o più ventole sono accoppiate all’evaporatore (o racchiuse all’interno dello stesso). In tal caso, il calore viene estratto dal flusso prodotto da dette una o più ventole accoppiate (o racchiuse) all’evaporatore.
La presente descrizione si riferisce sia alla ventola (vera e propria) che al sistema di condizionamento termico comprendente una o più ventole. La ventola secondo la presente descrizione comprende un gruppo pale girevole attorno a un asse longitudinale. Detto asse longitudinale può essere orientato in qualsiasi direzione.
Il gruppo pale può comprendere un mozzo, girevole attorno all’asse longitudinale, e una pluralità di pale collegate al mozzo. Ciascuna pala presenta una punta, cioè la porzione della stessa più lontana dall’asse longitudinale (ovvero disposta alla distanza massima dall’asse longitudinale).
Il gruppo pale è configurato per generare un flusso d’aria.
La ventola comprende anche una bocca che circonda il gruppo pale.
In una forma di realizzazione, la bocca è coassiale all’asse longitudinale. La bocca presenta un diametro minimo che definisce un interspazio anulare rispetto al gruppo pale. In particolare, detto interspazio minimo è definito tra il diametro minimo della bocca e una punta delle pale.
Tale interspazio minimo ha lo scopo di consentire al gruppo pale di ruotare con sicurezza all’interno della bocca senza interferenze meccaniche tra la bocca e il gruppo pale stesso.
La bocca presenta una forma anulare. Internamente la bocca definisce un passaggio. Il passaggio definito dalla bocca viene occupato (almeno parzialmente) dal gruppo pale.
La ventola comprende anche un diffusore. Il diffusore è disposto a valle della bocca con riferimento alla direzione del flusso d’aria.
La funzione del diffusore è quella di convogliare l’aria in uscita dal gruppo pale.
In una forma di realizzazione, la bocca è una bocca a campana.
La bocca a campana può comprendere una parete curvilinea divergente in direzione opposta alla direzione del flusso d’aria.
La bocca può comprendere una parete cilindrica. La parete cilindrica della bocca è affacciata ad almeno una porzione del gruppo pale. La parete cilindrica è affacciata alla punta delle pale durante la rotazione delle stesse attorno all’asse longitudinale.
La parete cilindrica della bocca può essere interposta tra la parete curvilinea della bocca e il diffusore.
Preferibilmente, la parete cilindrica della bocca presenta diametro costante pari al suddetto diametro minimo.
Il diffusore presenta un primo bordo, rivolto verso la bocca, e un secondo bordo, distanziato assialmente a valle del gruppo pale (a valle rispetto alla direzione del flusso d’aria).
In corrispondenza del proprio primo bordo, il diffusore presenta un primo diametro inferiore al diametro minimo della bocca.
Di conseguenza, il diffusore definisce un restringimento del passaggio definito dalla bocca.
In una forma di realizzazione, il primo diametro del diffusore è inferiore a 1,25 volte il diametro di una camera cilindrica occupata dal gruppo pale durante la rotazione dello stesso. In altre parole, il primo raggio (cioè, la metà del primo diametro) del diffusore è inferiore a 1,25 volte la distanza minima tra la punta delle pale e l’asse di rotazione della ventola.
In una forma di realizzazione, il primo diametro del diffusore è pari al diametro di detta camera cilindrica. In altre parole, il primo raggio del diffusore è pari al raggio della punta (delle pale del) gruppo pale.
In una forma di realizzazione, il primo diametro del diffusore è inferiore al diametro minimo della bocca. In altre parole, il primo raggio del diffusore può essere inferiore al raggio minimo della bocca.
Secondo una forma di realizzazione, il diffusore è un diffusore divergente, potendo avere una conformazione rastremata. Le dimensioni dell’apertura definita dal diffusore aumenta in direzione del flusso d’aria, dal primo al secondo bordo.
In una forma di realizzazione, detto primo diametro è il diametro minimo del diffusore.
In una forma di realizzazione, il diffusore presenta in corrispondenza del proprio secondo bordo un secondo diametro, superiore al primo diametro. In una possibile forma di attuazione, il diffusore è collegato alla bocca. La bocca è collegata al diffusore in corrispondenza del proprio primo bordo. In una forma di realizzazione, la ventola presenta simmetria di rotazione rispetto all’asse longitudinale.
La ventola presenta un ingombro massimo trasversale, ovvero, un ingombro massimo trasversale all’asse longitudinale. Tale ingombro massimo trasversale può corrispondere a un diametro massimo, dove tale diametro massimo definisce l’ingombro massimo radiale (o trasversale) della ventola.
In una forma di realizzazione, il secondo diametro del diffusore è (sostanzialmente) pari a detto diametro massimo della ventola.
La presente descrizione è relativa anche a un metodo per generare un flusso d’aria. In particolare, la presente descrizione è relativa a un metodo per generare un flusso d’aria per un sistema di condizionamento termico. Il metodo comprende una fase di ruotare un gruppo pale attorno a un asse longitudinale per generare il flusso d’aria.
Il metodo comprende una ulteriore fase di predisporre una camera anulare vuota circondante il gruppo pale. In una possibile forma di attuazione, detta camera vuota viene prevista tra il gruppo pale e una bocca che si trova ad un distanza radiale dal gruppo pale definente almeno un interspazio tra una punta del gruppo pale e una corrispondente sezione della bocca.
Il metodo comprende una ulteriore fase di incanalare il flusso d’aria a valle del gruppo pale attraverso un restringimento anulare di detta camera vuota.
In una possibile forma di realizzazione, detto restringimento anulare della camera vuota viene previsto a valle della bocca.
In una possibile forma di attuazione, detto restringimento anulare della camera vuota viene realizzato tramite un diffusore collegato alla bocca. In una forma di realizzazione, il metodo comprende una ulteriore fase di incanalare il flusso d’aria a valle del restringimento anulare attraverso un diffusore divergente.
In una forma di realizzazione, il flusso d’aria viene diretto verso un condensatore di un impianto frigorifero. In una forma di realizzazione, il flusso d’aria viene diretto dall’alto verso il basso attraverso il condensatore dell’impianto frigorifero. Il condensatore può essere conformato a “V”, ovvero un condensatore dotato di serpentina forma di “V”.
Il restringimento del passaggio di scorrimento dell’aria all’interno della ventola consente di generare un flusso d’aria di intensità particolarmente elevata.
In questo contesto, il fatto che il primo diametro del diffusore è inferiore al diametro della bocca (determinando detto restringimento) ha il vantaggio di migliorare l’intensità del flusso d’aria, aumentando in tal modo il rendimento della ventola.
Il fatto che il primo diametro del diffusore è pari al diametro della punta della pala è vantaggioso in quanto migliora il rendimento della ventola anche nelle situazioni in cui è necessario uno interspazio (relativamente grande) tra le pale e la bocca.
La forma divergente del diffusore determina la direzione del flusso in uscita e contribuisce alla riduzione del ricircolo nel flusso d’aria.
In questo contesto, il fatto che il diffusore è rastremato ha il vantaggio di migliorare la direzione del flusso d’aria a valle della ventola, aumentando in tal modo il rendimento della ventola.
Vantaggiosamente, il fatto che il secondo diametro del diffusore definisce (sostanzialmente) il diametro massimo della ventola significa che le dimensioni della ventola possono essere relativamente ridotte, ovvero consente di ottimizzare le dimensioni rispetto all’efficienza della ventola. Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra (schematicamente) un circuito refrigerante di un sistema di condizionamento termico secondo la presente descrizione; - la figura 2 mostra una ventola secondo la presente descrizione in una vista prospettica;
- la figura 3 mostra la ventola della figura 2 in una vista laterale;
- la figura 4 mostra la ventola della figura 2 in una vista in sezione secondo la linea IV della figura 3;
- la figura 5 mostra un particolare ingrandito di cui alla figura 4;
Nei disegni allegati, con 100 viene indicato un circuito refrigerante di un sistema di condizionamento termico secondo la presente descrizione. Il sistema di condizionamento termico può essere costituito da un refrigeratore (per esempio, di taglia da 80 KW a 2 MW) o da una pompa di calore.
Il circuito refrigerante 100 comprende un compressore 101 per comprimere un fluido refrigerante.
Il circuito refrigerante 100 comprende un condensatore 102 atto a condensare il fluido refrigerante, portandolo dalla fase gassosa a quella liquida. Il condensatore 102 riceve il fluido refrigerante (gas) dal compressore 101. Per ottenere tale risultato, viene estratto calore dal fluido refrigerante circolante all'interno del condensatore 102, in modo da raffreddare il fluido refrigerante stesso. In una forma di realizzazione, l’estrazione di calore dal condensatore 102 avviene tramite un flusso d’aria.
Il circuito refrigerante 100 comprende una valvola di espansione 103 atta ad espandere il fluido refrigerante. La valvola di espansione 103 riceve il fluido refrigerante dal condensatore 102.
Il circuito refrigerante 100 comprende un evaporatore 104 atto a far evaporare il fluido refrigerante. L’evaporatore 104 riceve il fluido refrigerante dalla valvola di espansione 103.
Il compressore 101 riceve in ingresso il fluido refrigerante dall'evaporatore 104. Quindi, il fluido refrigerante viene fatto circolare in circuito chiuso all’interno del circuito refrigerante 100.
Il circuito refrigerante 100 comprende almeno una ventola 1 (ovvero, un sistema o gruppo di ventole). La ventola 1 è configurata per generare un flusso d’aria.
In una forma di realizzazione, la ventola 1 è accoppiata al condensatore 102 per generare detto flusso d’aria in modo da raffreddare il fluido refrigerante.
Il condensatore 102 può essere accoppiato a più ventole 1.
Dette una o più ventole 1 possono essere disposte all’esterno del condensatore 102 o potrebbero fare parte del condensatore 102 (integrate nel condensatore 102 stesso).
In un possibile forma di attuazione, una o più ventole 1 possono essere accoppiate (o integrate) all’evaporatore 104 (o altro componente del circuito refrigerante 100) in aggiunta o in alternativa a detta almeno una ventola 1 accoppiata al condensatore 102.
Per quanto riguarda il compressore 101, in una forma realizzativa, lo stesso è configurato per generare un flusso di uscita (di detta miscela di olio e fluido refrigerante) avente almeno una prima velocità e una seconda velocità, diversa dalla prima velocità. Per generare un flusso di miscela in uscita a diverse velocità, il compressore 101 potrebbe, per esempio, comprendere un inverter collegato a un motore elettrico del compressore 101; in alternativa, il compressore 101 potrebbe variare il flusso di massa della miscela in uscita tramite dei mezzi meccanici (per esempio, con tecnologia a palette scorrevoli).
Per quanto riguarda il fluido refrigerante, in una forma di realizzazione, esso comprende (preferibilmente è costituito da) IdroFluoroOlefine (HFO). Per esempio, come fluido refrigerante HFO si può utilizzare HFO-1234yf, HFO-1234ze(E), HFO-1336mzz, HFO-1123, oppure HFO-1243zf.
Tuttavia, il fluido refrigerante potrebbe essere di qualsiasi altro tipo, come per esempio, un IdroFluoroCarburo (HFC). In tal caso, come fluido refrigerante HFC si potrebbe utilizzare HFC-134a.
Relativamente al fluido utilizzato come gas refrigerante, si osservi inoltre che una capacità (di raffreddamento) per volume (capacità/unità di volume, [kW/m<3>/h]) di HFO è inferiore (per esempio in [%]) alla capacità per volume (capacità/unità di volume, [kW/m<3>/h]) di HFC. Per esempio, il refrigerante HFO1234ze ha una capacità per volume del 74% di quella del refrigerante HFC-134a.
La ventola 1 comprende un gruppo pale 2.
Il gruppo pale 2 è girevole attorno a un asse longitudinale 201.
Il gruppo pale 2 include una o più pale 202. Preferibilmente, il gruppo pale 2 include una pluralità di pale 202 (ad esempio, due o tre pale).
Ciascuna pala 202 presenta una punta 203 definente l’ingombro massimo radiale del gruppo pale.
Secondo una forma di realizzazione, le pale 202 sono realizzate in materiale plastico; in una forma di realizzazione, le pale 202 sono realizzate tramite stampaggio ad iniezione.
Secondo una forma di realizzazione, le pale 202 sono realizzate in materiale metallico tramite pressofusione.
Il gruppo pale 2 può includere un mozzo 204 collegato alle pale 202.
La ventola comprende un motore 3, collegato al gruppo pale 2 per ruotarlo. In una forma di realizzazione, il motore 3 è di tipo elettrico (per esempio un motore brushless a corrente continua, un motore asincrono o di altro tipo simile).
Il motore 3 presenta una albero 301, fissato al mozzo 204.
In una forma di realizzazione, la ventola può includere una bocca 4.
La bocca 4 presenta una conformazione anulare; la bocca 4 circonda almeno in parte il gruppo pale 2.
In una forma di realizzazione, la bocca 4 è coassiale all’asse longitudinale 201.
La bocca 4 definisce un passaggio per il flusso d’aria generato dal gruppo pale 2; detto passaggio presentando un ingresso e un’uscita. L’ingresso del passaggio definito dalla bocca 4 è prossimale al motore 3 (lato a bassa pressione della ventola 1); l’uscita è distale dal motore 3 (lato ad alta pressione della ventola 1).
In una forma di realizzazione, la bocca 4 presenta una parete rastremata 401; la parete rastremata 401 può essere una parete curvilinea 401.
In una forma di realizzazione, la bocca 4 presenta una parete cilindrica 402. La parete cilindrica 402 è disposta a valle della parete rastremata 401 e può essere a collegata a quest’ultima oppure realizzata in pezzo unico con la parete rastremata 401.
La parete rastremata 401 è divergente nella direzione dall’uscita all’ingresso.
La parete cilindrica 402 della bocca 4 è affacciata ad almeno una porzione del gruppo pale 2.
La bocca 4 presenta un diametro minimo 403 (ovvero un raggio minimo) che definisce un interspazio anulare rispetto al gruppo pale 2.
In una forma di realizzazione, la parete cilindrica 402 presenta sezione costante di diametro pari al suddetto diametro minimo 403.
La ventola 1 definisce un restringimento (ovvero una riduzione della sezione) del passaggio definito dalla bocca 4.
Secondo una forma (preferita) di attuazione, detto restringimento viene previsto a valle della bocca 4 (in corrispondenza dell’uscita della bocca 4). Infatti, secondo una forma (preferita) di attuazione, l’interspazio tra le pale e la relative sede (la bocca 4) viene realizzato in modo tale che la sua dimensione sia la minima possibile; preferibilmente, l’interspazio è costante e il restringimento si trova a valle della sede in modo da non interferire con le pale 202 in movimento.
In una forma di realizzazione, la ventola 1 può includere un coperchio 5 disposto a valle della bocca 4.
Il coperchio 5 comprende un diffusore 501; il diffusore 501 presenta una parete anulare che si sviluppa attorno all’asse longitudinale 201; preferibilmente, il diffusore 501 è coassiale all’asse longitudinale 201.
Il diffusore 501 presenta un primo bordo 502 e un secondo bordo 503. Il primo bordo 502 del diffusore 501 è prossimale alla bocca 4 (affacciato alla bocca 4); il secondo bordo 503 del diffusore 501 è distale dalla bocca 4 (distanziato assialmente a valle lungo l’asse longitudinale 201 con riferimento alla direzione del flusso d’aria dall’ingresso all’uscita).
La funzione del diffusore 501 è quella di convogliare l’aria in uscita dal gruppo pale 2 (e dalla bocca 4).
In una forma di realizzazione, il suddetto restringimento del passaggio (definito dalla bocca 4) è realizzato tramite il diffusore 501. In una forma di realizzazione alternativa, detto restringimento del passaggio potrebbe essere realizzato tramite un setto o altro elemento disposto in corrispondenza dell’uscita della bocca 4.
In una forma di realizzazione, il diffusore 501 definisce, in corrispondenza del proprio bordo 502, una flangia 504, collegata a un relativo elemento a flangia 404 della bocca 4 disposto in corrispondenza dell’uscita della bocca.
Nella forma (preferita) di realizzazione, in cui il restringimento del passaggio è realizzato tramite il diffusore 501, detto diffusore 501 presenta, in corrispondenza del proprio primo bordo 502, un primo diametro 505 inferiore al diametro minimo 403 della bocca 4.
In una forma di realizzazione, il primo diametro 505 del diffusore 501 è inferiore al diametro minimo 403 della bocca.
In una forma di realizzazione, il primo diametro 505 del diffusore 501 è inferiore a 1,25 volte o, preferibilmente, pari al diametro (massimo) del percorso circolare della punta/delle punte 203 del gruppo pale 2.
In una forma di realizzazione, il diffusore è rastremato e presenta, in corrispondenza del proprio secondo bordo 503, un secondo diametro 506, superiore al primo diametro 505.
In una forma di realizzazione, il coperchio 5 include una griglia 507 collegata al diffusore 501 in corrispondenza del proprio secondo bordo 503. Secondo una forma di realizzazione, la griglia 507 è distanziata dal gruppo pale 2 di 90 (o più) mm.
La griglia ha la funzione di proteggere il gruppo pale 2 e di proteggere le dita degli utenti dal gruppo pale 2.
In una forma di realizzazione, l’ingombro laterale, o radiale, del diffusore 501 corrisponde all’ingombro laterale, o radiale, complessivo della ventola 1. In altre parole, la ventola 1 presenta un diametro massimo definente l’ingombro massimo radiale della ventola e detto secondo diametro 506 è pari al diametro massimo della ventola 1.
In una forma di realizzazione, il diffusore 501 è divergente nella direzione del flusso d’aria. In una forma di realizzazione, il diffusore 501 è rastremato (conico per esempio).
In una forma di realizzazione, la ventola 1 comprende un telaio 6.
Il telaio 6 è collegato al motore 3. Il telaio 6 è collegato alla bocca 4; inoltre, o alternativamente, il telaio 6 può essere collegato al coperchio 5 (al diffusore 501).
In una forma di realizzazione, il telaio 6 include almeno un braccio 601. Preferibilmente, il telaio 6 include una pluralità di bracci 601; i bracci 601 di detta pluralità possono essere angolarmente equidistanziati attorno all’asse longitudinale 201.
In una forma di realizzazione, il telaio 6 è collegato alla flangia 504 dl coperchio e/o all’elemento a flangia 404 della bocca 4.
In una forma di realizzazione, ciascuno dei citati bracci 601 del telaio 6 presenta una prima estremità, collegata al motore 3, e una seconda estremità, collegata al coperchio 5 (ovvero alla flangia 504 dello stesso), e/o alla bocca 4 (ovvero all’elemento a flangia 404 della stessa).
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Ventola (1) per generare un flusso d’aria in un sistema di condizionamento termico, comprendente: - un gruppo pale (2) girevole attorno a un asse longitudinale (201) per generare detto flusso d’aria; - una bocca (4) attorniante il gruppo pale (2) coassialmente all’asse longitudinale (201), in cui la bocca (4) presenta un diametro minimo (403) definente un interspazio anulare rispetto al gruppo pale (2); - un diffusore (501) presentante un primo bordo (502) rivolto verso la bocca (4) e un secondo bordo (503), distanziato assialmente a valle del gruppo pale (2) per convogliare il flusso d’aria in uscita dal gruppo pale (2), caratterizzato dal fatto che il diffusore (501) presenta, in corrispondenza del proprio primo bordo (502), un primo diametro (505) inferiore al diametro minimo (403) della bocca (4).
- 2. La ventola (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo diametro (505) è il diametro minimo del diffusore.
- 3. La ventola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la bocca (4) è collegata al diffusore (501) in corrispondenza del primo bordo (502) dello stesso.
- 4. La ventola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo diametro (505) del diffusore (501) è inferiore a 1,25 volte il diametro di una camera cilindrica occupata dal gruppo pale (2) durante la rotazione dello stesso.
- 5. La ventola (1) secondo la rivendicazione 4, in cui il primo diametro (505) del diffusore (501) è pari al diametro di detta camera cilindrica.
- 6. La ventola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il diffusore (501) è rastremato e presenta, in corrispondenza del proprio secondo bordo (503), un secondo diametro (506), superiore al primo diametro (505).
- 7. La ventola (1) secondo la rivendicazione 6, presentante un diametro massimo che definisce l’ingombro massimo radiale della ventola, in cui detto secondo diametro (506) è pari al diametro massimo.
- 8. La ventola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la bocca (4) è una bocca a campana, comprendente: - una parete curvilinea rastremata (401) divergente in direzione opposta alla direzione del flusso d’aria; - una parete cilindrica (402) interposta tra la parete rastremata (401) della bocca (4) e il diffusore (501), in cui la parete cilindrica (402) è affacciata al gruppo pale (2) e presenta un diametro costante pari al diametro minimo (403).
- 9. Sistema di condizionamento termico presentante un circuito refrigerante (100) comprendente: - un compressore (101) atto a comprimere un fluido refrigerante; - un condensatore (102) atto a condensare il fluido refrigerante; - una ventola (1) cooperante con il condensatore (102) per generare un flusso d’aria di raffreddamento del fluido refrigerante all’interno del condensatore(102); - una valvola di espansione (103) atta ad espandere il fluido refrigerante; - un evaporatore (104) atto a far evaporare il fluido refrigerante, in cui il compressore (101), il condensatore (102), la valvola di espansione (103) e l’evaporatore (104) sono collegati in tale ordine, e in cui la ventola (1) è realizzata secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
- 10. Metodo per generare un flusso d’aria in un sistema di condizionamento termico, comprendente le seguenti fasi: - ruotare un gruppo pale (2) attorno a un asse longitudinale (201) per generare detto flusso d’aria; - predisporre una camera anulare vuota circondante il gruppo pale (1); - incanalare il flusso d’aria a valle del gruppo pale (1) attraverso un restringimento anulare di detta camera vuota.
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