IT201700009305A1 - Atterezzatura per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli - Google Patents

Description

“ATTEREZZATURA PER RILEVARE LA ROTTURA DI RULLI IN PIANI DI TRASPORTO A RULLI”.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una attrezzatura per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli.

Come noto, nell’industria ceramica vengono utilizzate, dopo la formatura delle piastrelle, delle macchine termiche volte a essiccare o cuocere le piastrelle stesse.

Tali macchine termiche hanno spesso uno sviluppo longitudinale molto esteso e prevedono dei piani di trasporto a rulli che, mediante la loro rotazione, provocano lo spostamento delle piastrelle dalla bocca di ingresso alla bocca di uscita.

Più particolarmente, questi piani di trasporto comprendono una pluralità di rulli motorizzati disposti in successione trasversalmente allo sviluppo longitudinale della macchina termica e tra loro complanari.

Per effetto delle elevate temperature raggiunte, del peso delle piastrelle e dell’usura, accade di frequente che alcuni dei rulli si danneggino o addirittura si rompano. La rottura di un rullo, oltre al costo del rullo in sé, può comportare notevoli disagi, in quanto provoca un’alterazione del normale flusso produttivo delle piastrelle, che può portare all’accavallamento di piastrelle al di sopra o al di sotto del piano dei rulli, oltre che a sovrapposizioni e deformazioni delle piastrelle stesse.

Ad oggi esistono diversi dispositivi mirati a segnalare tempestivamente la rottura di uno o più rulli.

Alcuni di questi dispositivi noti sono volti a rilevare in modo indiretto la rottura di un rullo, in quanto sono concepiti per segnalare un accumulo di piastrelle all’interno della macchina termica, ad esempio mediante un sistema di fotocellule poste al di sopra del piano dei rulli.

E’ facilmente comprensibile come questi dispositivi presentino però degli inconvenienti. In questo caso, infatti, il segnale di allarme viene emesso solo quando l’accumulo di piastrelle ha raggiunto un volume tale da interrompere il fascio di luce delle fotocellule, ovvero solo quando la rottura del rullo ha provocato un ingente danno.

Questi dispositivi noti, inoltre, possono non essere in grado di segnalare la rottura di un singolo rullo, ad esempio quando le piastrelle sono lunghe rispetto al passo dei rulli. La rottura di un singolo rullo può non comportare, infatti, l’immediato verificarsi di accavallamenti o sovrapposizioni, ma può comunque comportare deformazioni nelle piastrelle ed un flusso anomalo delle stesse, causando una sollecitazione eccessiva sui rulli adiacenti.

Questi dispositivi consentono quindi di segnalare la rottura di un rullo con estremo ritardo.

Un altro dispositivo di tipo noto consiste nel posizionare un filo metallico al di sopra del piano dei rulli, in modo tale che, a seguito della rottura di uno di essi, il filo venga sollevato andando a contattare un elemento di riscontro collegato ad un circuito elettrico. Il contratto tra il filo e l’elemento di riscontro provoca la chiusura del circuito elettrico e la conseguente circolazione di corrente. In questo modo, la circolazione della corrente nel circuito segnala la rottura di uno o più rulli all’interno della macchina termica.

Anche questi dispositivi noti presentano però degli inconvenienti, in quanto non permettono di conoscere la collocazione del rullo danneggiato.

Questo aspetto risulta particolarmente svantaggioso nel caso di macchine termiche, quali ad esempio i forni, caratterizzati da un’estensione longitudinale molto estesa.

Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un’attrezzatura che consenta di rilevare in modo veloce e pratico la rottura di un rullo e la zona della macchina termica in cui tale rullo è posizionato. All’interno di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di consentire la suddivisione della lunghezza della macchina termica in un numero di zone predefinite, così da poter individuare agevolmente la posizione del rullo danneggiato.

Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un’attrezzatura per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente attrezzatura per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli.

Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un’attrezzatura per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 è una vista in assonometria di un’attrezzatura secondo il trovato; la figura 2 è un ingrandimento di un dispositivo di interconnessione dell’attrezzatura di figura 1;

la figura 3 rappresenta il dispositivo di interconnessione di figura 2 in parziale trasparenza;

la figura 4 è un ingrandimento di un elemento di riscontro dell’attrezzatura di figura 1;

la figura 5 è un ingrandimento di uno dei primi mezzi di tensionamento dell’attrezzatura di figura 1;

la figura 6 è una vista in assonometria di un’attrezzatura secondo il trovato applicata ad una macchina termica.

Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un’attrezzatura per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli.

L’attrezzatura 1 è applicabile ad una macchina termina M, ad esempio del tipo di un forno o di un essiccatoio per piastrelle ceramiche, provvista di un piano P di trasporto comprendente una pluralità di rulli R motorizzati e disposti tra loro in successione.

L’attrezzatura 1 comprende almeno un filo 2 conduttore di corrente, destinato ad essere posizionato superiormente al piano P.

Più particolarmente, il filo 2 viene disposto sostanzialmente (ovvero a meno della precisione con cui viene posizionato) parallelo al piano tangente alle generatrici superiori dei rulli R e trasversalmente rispetto all’asse di rotazione dei rulli stessi.

Opportunamente, il filo 2 viene disposto in corrispondenza dell’estremità longitudinale dei rulli R.

La attrezzatura 1 comprende, poi, almeno un elemento di riscontro 3 conduttore di corrente, ad esempio realizzato in materiale metallico, disposto in prossimità del filo 2 e mezzi per generare una differenza di potenziale (non rappresentati in dettaglio nelle figure) tra il filo 2 e l’elemento di riscontro 3.

Più particolarmente, l’elemento di riscontro 3 è del tipo di una linguetta metallica disposta in appoggio su un supporto isolante in modo da definire una scanalatura all’interno della quale è inserito il filo 2.

I mezzi per generare la differenza di potenziale possono essere, ad esempio, del tipo di un generatore di corrente o di tensione associato ad uno tra il filo 2 e l’elemento di riscontro 3, l’altro tra l’elemento di riscontro 3 ed il filo 2 essendo collegato a terra.

A seguito della rottura di uno dei rulli R, questo tende a sollevare le proprie estremità longitudinali andando ad interagire con il filo 2 e portandolo a contatto con l’elemento di riscontro 3.

L’insieme costituito dai mezzi per generare una differenza di potenziale, dal filo 2 e dall’elemento di riscontro 3, definisce quindi un circuito elettrico. Tale circuito elettrico, in condizione di corretto funzionamento, ovvero con i rulli R integri, è normalmente aperto.

Il contatto tra il filo 2 e l’elemento di riscontro 3 provoca quindi la chiusura del circuito elettrico e la circolazione di corrente attraverso di esso.

Secondo il trovato, l’attrezzatura 1 comprende una pluralità di fili 2 disposti tra loro in successione, una pluralità di elementi di riscontro 3, almeno uno dei quali è disposto in prossimità di ciascuno dei fili 2, e almeno un dispositivo di interconnessione 4 interposto tra ciascuno filo 2 e quello adiacente, dove tale dispositivo di interconnessione 4 comprende almeno una resistenza 5 elettrica di valore predefinito.

Opportunamente, i fili 2 sono tra loro sostanzialmente allineati lungo una direzione di sviluppo, identificata nelle figure con la doppia freccia 6, trasversale all’asse di rotazione dei rulli R.

Preferibilmente, l’attrezzatura 1 comprende una pluralità di elementi di riscontro 3 disposti in corrispondenza di ciascun filo 2 e tra loro distanziati lungo il suo sviluppo longitudinale, al fine di assicurare che la rottura di uno qualsiasi dei rulli R disposti in corrispondenza di ciascun filo 2 provochi il contatto di quest’ultimo con un elemento di riscontro 3.

Nel momento in cui un rullo R si rompe, la sua porzione di estremità longitudinale interagisce con il corrisponde filo 2 posto sopra di esso portandolo a contatto con un relativo elemento di riscontro 3. Ne consegue che il circuito elettrico si chiude in corrispondenza del contatto tra il filo 2 ed il corrispondente elemento di riscontro 3. La corrente circolante in tale circuito attraversa quindi ogni elemento di interconnessione 4, e pertanto anche la relativa resistenza 5, disposto a monte della zona di contatto tra il filo 2 e l’elemento di riscontro 3.

Misurando quindi la resistenza totale del circuito è possibile identificare la zona della macchina termica in cui è avvenuta la rottura del rullo R.

Ad esempio, nel caso in cui il piano P venga suddiviso in tre zone tra loro consecutive, l’attrezzatura 1 prevede quindi tre fili 2, una pluralità di elementi di riscontro 3 disposti lungo ciascun filo 2 e due elementi di interconnessione 4, ciascuno dei quali provvisto di una relativa resistenza 5 del valore di 100 ohm. Se la rottura di un rullo si verifica nella prima zona, ovvero in corrispondenza del primo filo 2, il valore di resistenza misurato sarà quello del solo filo 2, ovvero pochi ohm.

Nel caso in cui la rottura avvenga nella seconda zona, ovvero in corrispondenza del secondo filo 2, il valore della resistenza misurato sarà di 100 ohm, per effetto del passaggio attraverso la prima resistenza 5, più alcuni ohm dati dal passaggio della corrente attraverso i fili stessi.

Nel caso in cui la rottura avvenga nella terza zona, ovvero in corrispondenza del terzo filo 2, il valore della resistenza misurato sarà di 200 ohm, ovvero la somma delle due resistenze 5 attraversate, più alcuni ohm dati dal passaggio della corrente attraverso i fili stessi.

Vantaggiosamente, ciascun elemento di interconnessione 4 comprende almeno un elemento di supporto 11 della relativa resistenza 5 realizzato in materiale elettricamente isolante.

Più in dettaglio, ciascun filo 2 presenta almeno un relativo tratto di estremità longitudinale che attraversa l’elemento di supporto 11 di un relativo elemento di interconnessione 4 e che sporge dall’elemento di supporto stesso per collegarsi alla corrispondente resistenza 5.

Come facilmente intuibile, il primo e l’ultimo filo 2 sono collegati ad un solo elemento di interconnessione 4, mentre i fili 2 intermedi sono collegati ciascuno a due elementi di interconnessione 4.

Ciascun elemento di interconnessione 4 comprende poi almeno un elemento di copertura 12 della relativa resistenza 5.

Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l’attrezzatura 1 comprende primi mezzi di supporto 7a di ciascun elemento di interconnessione 4 collegabili al piano P di trasporto a rulli.

Analogamente, l’attrezzatura 1 prevede secondi mezzi di supporto 7b di ciascun elemento di riscontro 3 collegabili al piano P di trasporto a rulli. I primi ed i secondi mezzi di supporto 7a e 7b comprendono ciascuno almeno una relativa staffa 8 collegabile al piano P, ad esempio associata ai mezzi di movimentazione dei rulli R, dalla quale sporge un elemento portante 9 che regge, rispettivamente, il relativo elemento di interconnessione 4 ed il relativo elemento di riscontro 3.

Vantaggiosamente, almeno uno tra i primi ed i secondi mezzi di supporto 7a e 7b comprende mezzi di regolazione 10 della posizione, rispettivamente, del relativo elemento di interconnessione 4 e del relativo elemento di riscontro 3 lungo una direzione di regolazione trasversale alla direzione di sviluppo 6 dei fili 2. Intervenendo sui mezzi di regolazione 10 è quindi possibile modificare la posizione dei fili 2 rispetto ai rulli R lungo la loro direzione assiale.

Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, i mezzi di regolazione 10 comprendono una pluralità di fori passanti, tra loro distanziati lungo la direzione di regolazione, all’interno dei quali è inseribile l’elemento portante 9.

Preferibilmente, i secondi mezzi di supporto 7b di almeno uno degli elementi di riscontro 3 posizionati in corrispondenza di ciascun filo 2 comprendono un elemento di sostegno 17, realizzato in materiale isolante, destinato a sostenere il relativo filo durante le operazioni di sostituzione del rullo R danneggiato.

Opportunamente, l’attrezzatura 1 comprende almeno una centralina elettronica operativamente collegata al circuito elettrico definito dai fili 2, dall’elemento di riscontro 3 e dai mezzi per generare una differenza di potenziale, atta a misurare, a seguito del passaggio di corrente, la resistenza del circuito stesso.

Più particolarmente, la centralina elettronica è atta ad attivare mezzi di segnalazione, acustici e/o visivi, a seguito della rilevazione di corrente attraverso il circuito elettrico sopraccitato.

L’attrezzatura 1 comprende, poi, mezzi di tensionamento 13a, 13b di almeno uno tra il primo e l’ultimo dei fili 2.

Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, i mezzi di tensionamento 13a,13b comprendono primi mezzi di tensionamento 13a del primo filo 2 e secondi mezzi di tensionamento 13b dell’ultimo dei fili 2, dove i termini “primo” e “ultimo” sono riferiti al verso di avanzamento delle piastrelle all’interno della relativa macchina termica.

Più particolarmente, almeno uno dei mezzi di tensionamento 13a,13b, generalmente i primi mezzi di tensionamento 13a, comprendono almeno un elemento isolante 14, del tipo di una carrucola o simile, direttamente associato al relativo filo 2, e mezzi di variazione 15, ad esempio del tipo a vite, della posizione dell’elemento isolante 14 lungo la direzione di sviluppo 6. I mezzi di variazione 15 sono movimentabili in direzione di allontanamento dall’estremità opposta del relativo filo 2, in modo da tensionarlo, in contrasto a mezzi elastici 16.

Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che consente di identificare in modo immediato e pratico in quale zona del piano di trasporto si è verificata la rottura del rullo.

L’attrezzatura oggetto della presente invenzione consente inoltre di scegliere in quante zone suddividere il piano di trasporto della relativa macchina termica, in modo da variare a piacere la precisione con cui può essere identificata la posizione del rullo danneggiato.

La semplicità dei componenti che compongono la attrezzatura secondo il trovato ed il funzionamento meccanico della stessa, la rendono affidabile e di costo estremamente contenuto.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura (1) per rilevare la rottura di rulli in piani di trasporto a rulli, comprendente: - almeno un filo (2) conduttore di corrente destinato ad essere posizionato superiormente ad un piano (P) di trasporto a rulli; - almeno un elemento di riscontro (3) conduttore di corrente disposto in prossimità di detto filo (2); - mezzi per generare una differenza di potenziale tra detto filo (2) e detto elemento di riscontro (3), detto filo (2) contattando detto elemento di riscontro (3) a seguito della rottura di uno dei rulli (R) del piano (P) di trasporto, in modo da definire un circuito chiuso in corrispondenza della zona di contatto e permettere la circolazione di corrente elettrica attraverso di esso; caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di detti fili (2) disposti tra loro in successione, una pluralità di detti elementi di riscontro (3), almeno uno dei quali è disposto in corrispondenza di ciascuno di detti fili (2), almeno un dispositivo di interconnessione (4) interposto tra ciascuno di detti fili (2) ed il filo (2) adiacente e comprendente una resistenza (5) elettrica predefinita.
2. 2) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di interconnessione (4) comprende almeno un elemento di supporto (6) della relativa resistenza (5) realizzato in materiale elettricamente isolante.
3. 3) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti fili (2) presenta almeno un tratto di estremità inserito attraverso l’elemento di supporto (6) del relativo elemento di interconnessione (4) e sporgente da esso per connettersi a detta resistenza (5).
4. 4) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una centralina elettronica, operativamente collegata a detto circuito, atta a misurare, a seguito del passaggio di corrente, la resistenza di detto circuito.
5. 5) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta centralina elettronica è atta ad attivare mezzi di segnalazione acustici e/o visivi a seguito del passaggio di corrente attraverso il circuito stesso.
6. 6) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti fili (2) sono tra loro sostanzialmente allineati lungo una direzione di sviluppo (6) trasversale all’asse di rotazione di detti rulli (R).
7. 7) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di detti elementi di riscontro (3) disposti in corrispondenza di ciascuno di detti fili (2) e tra loro distanziati lungo lo sviluppo longitudinale del filo stesso.
8. 8) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere primi mezzi di supporto (7a) di detto elemento di interconnessione (4) collegabili a detto piano (P) di trasporto a rulli.
9. 9) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere secondi mezzi di supporto (7b) di detto elemento di riscontro (3) collegabili a detto piano (P) di trasporto a rulli.
10. 10) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno tra detti primi e secondi mezzi di supporto (7a, 7b) comprende mezzi di regolazione (10) della posizione, rispettivamente, di detti elementi di interconnessione (4) e di detti elementi di riscontro (3) lungo una direzione di regolazione trasversale alla direzione di sviluppo (6) di detti fili (2).
11. 11) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di tensionamento (13a, 13b) di almeno uno tra il primo e l’ultimo di detti fili (2).
12. 12) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti mezzi di tensionamento (13a, 13b) comprende un elemento isolante (14) direttamente associato al relativo filo (2) e mezzi di variazione (15) della posizione di detto elemento isolante (14) lungo detta direzione di sviluppo (6), movimentabili in allontanamento dall’estremità opposta del relativo filo (2) in contrasto a mezzi elastici (16).
13. 13) Macchina termica, comprendente almeno un piano di trasporto a rulli, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un’attrezzattura per rilevare la rottura di rulli in detto piano di trasporto secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12.