IT201700008025A1 - Custodia per telecamere perfezionata e metodo di realizzazione di detta custodia - Google Patents

Custodia per telecamere perfezionata e metodo di realizzazione di detta custodia

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IT201700008025A1
IT201700008025A1 IT102017000008025A IT201700008025A IT201700008025A1 IT 201700008025 A1 IT201700008025 A1 IT 201700008025A1 IT 102017000008025 A IT102017000008025 A IT 102017000008025A IT 201700008025 A IT201700008025 A IT 201700008025A IT 201700008025 A1 IT201700008025 A1 IT 201700008025A1
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IT
Italy
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tubular body
housing
stop means
head element
cameras
Prior art date
Application number
IT102017000008025A
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English (en)
Inventor
Christian Fabris
Carlos Alberto Contro
Original Assignee
Tecnovideo S R L
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Publication date
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    • GPHYSICS
    • G03PHOTOGRAPHY; CINEMATOGRAPHY; ANALOGOUS TECHNIQUES USING WAVES OTHER THAN OPTICAL WAVES; ELECTROGRAPHY; HOLOGRAPHY
    • G03BAPPARATUS OR ARRANGEMENTS FOR TAKING PHOTOGRAPHS OR FOR PROJECTING OR VIEWING THEM; APPARATUS OR ARRANGEMENTS EMPLOYING ANALOGOUS TECHNIQUES USING WAVES OTHER THAN OPTICAL WAVES; ACCESSORIES THEREFOR
    • G03B17/00Details of cameras or camera bodies; Accessories therefor
    • G03B17/56Accessories
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A45HAND OR TRAVELLING ARTICLES
    • A45CPURSES; LUGGAGE; HAND CARRIED BAGS
    • A45C11/00Receptacles for purposes not provided for in groups A45C1/00-A45C9/00
    • A45C11/38Camera cases, e.g. of ever-ready type

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Description

CUSTODIA PER TELECAMERE PERFEZIONATA E METODO DI REALIZZAZIONE DI DETTA CUSTODIA.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne una custodia per telecamere perfezionata, nonché un metodo per la realizzazione di tale custodia. Le telecamere di sorveglianza spesso devono essere installate all’esterno o in ambienti “difficili” come locali industriali, officine, laboratori chimici, piattaforme petrolifere ecc. richiedendo, una protezione adeguata da umidità, agenti atmosferici, basse o elevate temperature, polvere, sostanze corrosive, vibrazioni e atti vandalici. Per superare le suddette difficoltà ambientali, le telecamere vengono inserite in apposite custodie protettive realizzate generalmente in metallo o plastica, ottenute dall’assemblaggio di diversi componenti: un corpo centrale cilindrico o prismatico, al cui interno si trova un’intelaiatura per il posizionamento e il sostegno della telecamera, una finestra in materiale trasparente, un “tappo” o fondo ed eventualmente i dispositivi per il controllo di parametri quali temperatura e umidità, come ad esempio ventilatori, riscaldatori ecc. L’operazione di assemblaggio di tali componenti consiste generalmente nel bloccare adeguatamente la finestra trasparente a chiusura dell’estremità frontale del corpo centrale, successivamente, posizionare la telecamera all’interno del corpo centrale mediante l’intelaiatura di sostegno, sigillare la custodia posizionando il suddetto fondo a chiusura dell’estremità posteriore del corpo centrale e collegare la telecamera alla rete elettrica ed informatica mediante appositi cavi e connettori elettrici.
Per garantire una sigillatura adeguata della custodia e quindi la protezione della telecamera contro l'ingresso di corpi solidi e sostanze fluide esterne, è noto predisporre la finestra della custodia in appoggio ad una flangia metallica saldata esternamente o internamente rispetto al corpo centrale, in corrispondenza della posizione di chiusura frontale e, successivamente, bloccarla in tale posizione di chiusura mediante l’accoppiamento della flangia saldata con una contro flangia disposta frontalmente alla finestra stessa, secondo tecniche note. In seguito, il fondo viene disposto in appoggio ad una flangia metallica saldata esternamente o internamente al suddetto corpo centrale, in posizione di chiusura dell’estremità posteriore, dove viene bloccato in tale posizione mediante viti o bulloni.
Tali custodie presentano tuttavia diversi inconvenienti.
Un primo inconveniente consiste nel fatto che la produzione e l’assemblaggio dei vari componenti della custodia mediante un sistema a flange richiede un tempo di realizzazione non trascurabile della custodia stessa. Ulteriormente, l’assemblaggio di tali flange mediante saldatura comporta la necessità di dover eseguire un’operazione di pulizia e/o lucidatura della saldatura stessa incrementando il tempo di realizzazione nonché i costi di produzione della custodia.
La presenza delle suddette flange per l’assemblaggio delle custodie dell’arte note determina, svantaggiosamente, l’inconveniente di dover utilizzare una quantità di materiale maggiore rispetto a quella effettivamente necessaria per realizzare il corpo centrale delle stesse custodie.
Ulteriore inconveniente consiste nel fatto che la realizzazione di flange metalliche secondo tecniche note produce un eccesso di materiale metallico che non può venire riutilizzato per lavorazioni successive e quindi dev’essere forzatamente scartato. Il suddetto spreco di materiale metallico comporta un aumento del costo per la realizzazione della custodia stessa.
La presente invenzione intende superare tutti gli inconvenienti citati. In particolare, è un primo scopo dell’invenzione realizzare una custodia per telecamere che garantisca un elevato livello di protezione dagli agenti esterni in modo da poter essere utilizzata anche in ambienti cosiddetti “difficili”.
E’ altresì scopo dell’invenzione realizzare una custodia per telecamere che necessiti di minor tempo per la sua realizzazione e assemblaggio rispetto alle custodie dell’arte nota.
E’ ancora scopo dell’invenzione limitare la quantità di materiale necessario per la produzione dei componenti da assemblare per definire la suddetta custodia.
Di conseguenza è un ulteriore scopo dell’invenzione ridurre la produzione di materiale di scarto per la realizzazione dei suddetti componenti.
Non ultimo scopo dell’invenzione è proporre un metodo per la produzione di una custodia per telecamere che sia di facile realizzazione e che non necessiti di lunghi tempi di esecuzione.
I suddetti scopi vengono raggiunti da una custodia per telecamere in accordo con la rivendicazione principale.
I suddetti scopi vengono altresì raggiunti da un metodo per la realizzazione di una custodia per telecamere in accordo con la rivendicazione 11.
Ulteriori caratteristiche di dettaglio dell’invenzione vengono specificate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
I suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, saranno evidenziati durante la descrizione di una preferita forma esecutiva dell’invenzione che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove: - in fig. 1 è rappresentata una vista assonometrica della custodia assemblata dell’invenzione;
- in fig. 2 è rappresentata una vista assonometrica esplosa della custodia dell’invenzione;
- in fig. 3 è rappresentata in sezione la custodia assemblata dell’invenzione;
- nelle figg. 4a, 4b e 4c sono rappresentati in sezione rispettivamente l’elemento di testa, il corpo tubolare e l’elemento di fondo dell’invenzione.
La custodia per telecamere secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, è rappresentata in fig. 1, ove è indicata complessivamente con 1.
Per maggior chiarezza si specifica che con il termine telecamera si intende un qualsiasi dispositivo elettronico per l’acquisizione di immagini sequenziali e/o di video del tipo di per sé noto.
Come si osserva nella suddetta figura 1, la custodia 1 comprende un corpo tubolare 3 a sviluppo sostanzialmente longitudinale avente la prima estremità 3a e la seconda estremità 3b aperte e al cui interno è definito un alloggiamento 4 configurato per ospitare un’intelaiatura di supporto 2 per una telecamera 100.
Preferibilmente, ma non necessariamente, tale corpo tubolare 3 presenta una forma sostanzialmente cilindrica.
Non è escluso tuttavia, che in forme esecutive alternative dell’invenzione, tale corpo tubolare 3 possa presentare una forma prismatica.
Preferibilmente, il corpo tubolare 3 è realizzato in materiale metallico, preferibilmente scelto tra alluminio, acciaio inossidabile o una loro lega. Infatti il metallo è il materiale più adatto ad essere utilizzato all’esterno ed in ambienti aggressivi in quanto ha una lunga durata, è difficilmente attaccabile dagli agenti atmosferici e non altera nel tempo le sue caratteristiche meccaniche ed estetiche. Ulteriormente, le custodie in metallo offrono una maggiore protezione contro le manomissioni rispetto a quelle realizzate per esempio in plastica.
In particolare, l’uso di acciaio inossidabile permette di impiegare la custodia 1 in tutti quegli ambienti ricchi di salsedine e/o vapori chimici corrosivi come impianti chimici, tunnel ferroviari o autostradali, piattaforme petrolifere marine, a bordo di navi ecc.
Non è escluso tuttavia, che secondo differenti forme esecutive dell’invenzione, il corpo tubolare 3 possa essere realizzato in materiale plastico.
Secondo la suddetta forma esecutiva preferita dell’invenzione, la custodia 1 comprende un elemento di testa 5 realizzato in materiale trasparente e posizionato in chiusura della prima estremità 3a del corpo tubolare 3.
Vantaggiosamente, l’elemento di testa 5 è realizzato in vetro, preferibilmente vetro temperato, in modo da aumentare la resistenza alle sollecitazioni meccaniche e agli shock termici.
Non è escluso tuttavia, che l’elemento di testa 5 sia realizzato in germanio o plastica. In particolare, la presenza di un elemento di testa 5 in germanio, permette l’utilizzo di telecamere termiche per la visione al buio e/o di altri equipaggiamenti ottici che necessitano di rivelatori di infrarossi estremamente sensibili.
Come si osserva in fig. 2, secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, tale elemento di testa 5 presenta una forma sostanzialmente discoidale di diametro d1 inferiore o uguale rispetto al diametro interno d2 del corpo tubolare 3, in modo da poter essere almeno parzialmente inserito all’interno di quest’ultimo in chiusura della prima estremità 3a.
Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive differenti dell’invenzione, tale elemento di testa 5 presenti forma differente da quella discoidale.
Preferibilmente ma non necessariamente, l’elemento di testa 5 comprende una prima scanalatura 51 definita lungo la propria superfice laterale, come mostrato in fig. 2, in corrispondenza della quale è accoppiata una prima guarnizione di tenuta 8.
In particolare, tale prima guarnizione di tenuta 8 presenta il proprio diametro esterno d5 maggiore o uguale rispetto al diametro interno d2 del corpo tubolare 3 in modo da definire un accoppiamento per tenuta statica dell’elemento di testa 5 con il corpo tubolare 3 una volta che il primo è inserito all’interno del corpo tubolare 3 in chiusura della prima estremità 3a.
Vantaggiosamente, tale accoppiamento per tenuta statica garantisce un’efficace sigillatura della suddetta prima estremità 3a.
Preferibilmente, tale prima guarnizione di tenuta 8 è realizzata in materiale elastomerico come ad esempio cloroprene, etilen-propilene, nitrile, silicone ecc.
Ancor più preferibilmente, tale prima guarnizione di tenuta 8 è una guarnizione del tipo o-ring.
Non è escluso tuttavia, che in forme esecutive differenti dell’invenzione, tale prima guarnizione di tenuta 8 non sia in materiale elastomerico oppure non sia presente.
Vantaggiosamente, come mostrato in fig. 3, quando l’elemento di testa 5 è disposto in chiusura della prima estremità 3a, il suo avanzamento lungo l’alloggiamento 4 del corpo tubolare 3 è arrestato da primi mezzi di arresto 31 aggettanti verso l’interno del suddetto corpo tubolare 3 e definiti per deformazione di quest’ultimo in prossimità della suddetta prima estremità 3a.
La presenza di tali primi mezzi di arresto 31 permette di definire con esattezza la posizione dove l’elemento di testa 5 dev’essere disposto in chiusura della prima estremità 3a.
Ulteriormente vantaggiosamente, tali primi mezzi di arresto 31, essendo definiti per deformazione del corpo tubolare 3, permettono di ridurre sia la quantità di materiale necessario sia il tempo richiesto per la realizzazione della custodia dell’invenzione rispetto alle custodie dell’arte nota poiché non è richiesta la definizione e l’installazione di ulteriori componenti di bloccaggio esterni, ad esempio flange, sul corpo tubolare 3, raggiungendo così gli scopi principali della presente invenzione.
Ancora vantaggiosamente, la presenza dei primi mezzi di arresto 31 definiti per deformazione evita la necessità di fissare mediante saldatura componenti esterni alla custodia, ad esempio flange, con conseguente risparmio di tempo e costo di realizzazione della custodia 1 rispetto alle custodie dell’arte nota.
Preferibilmente, ma non necessariamente, i suddetti primi mezzi di arresto 31 sono radialmente aggettanti verso l’interno del corpo tubolare 3 lungo una prima circonferenza c1 individuata in prossimità della prima estremità 3a e rappresentata in fig. 4b dalla linea di sezione C1C1.
Ancora preferibilmente, tali primi mezzi di arresto 31 definiscono un diametro interno d3 inferiore rispetto al diametro d1 dell’elemento di testa 5 in modo tale da arrestare l’avanzamento di quest’ultimo lungo il corpo tubolare 3 quando viene inserito nell’alloggiamento 4 per essere disposto in chiusura della prima estremità 3a.
Preferibilmente, ma non necessariamente, tale prima circonferenza c1 è definita ad una distanza dall’apertura dell’estremità 3a superiore allo spessore s1 dell’elemento di testa 5 in modo tale che quest’ultimo viene disposto completamente all’interno del corpo tubolare 3 e pertanto risulti protetto da polveri, corpi esterni e sostanze fluide che causerebbero un peggioramento della qualità dell’immagine acquisibile dalla telecamera 100 attraverso l’elemento di testa 5.
Vantaggiosamente, tale protezione da polveri ecc. permette di utilizzare la custodia 1 in tutti quegli ambienti particolarmente difficili dove l’elemento di testa 5 non può essere pulito mediante tecniche note, quale l’uso di tergicristalli.
Secondo la forma esecutiva preferita dell’invenzione, la custodia 1 comprende anche un gruppo di arresto 7 per bloccare il movimento dell’elemento di testa 5 in corrispondenza della posizione di chiusura della prima estremità 3a nel verso opposto rispetto ai primi mezzi di arresto 31.
Come si osserva in fig. 3, in particolare, tale gruppo di arresto 7 è provvisto di una sede interna 32 realizzata per deformazione verso l’esterno del corpo tubolare 3. Tale sede interna 32 è disposta ad una distanza dai primi mezzi di arresto 31 sostanzialmente corrispondente allo spessore s1 dell’elemento di testa 5, e definisce un diametro interno d7 maggiore rispetto al diametro interno d2 del corpo tubolare 3.
Il gruppo di arresto 7 comprende inoltre secondi mezzi di arresto 33 configurati per essere accolti almeno parzialmente nella suddetta sede interna 32. Vantaggiosamente, i secondi mezzi di arresto 33 sono configurati per presentare il proprio diametro interno d4 inferiore rispetto al diametro d1 dell’elemento di testa 5 in modo da bloccare il movimento di quest’ultimo nel verso opposto rispetto ai primi mezzi di arresto 31 quando si trova in posizione di chiusura della prima estremità 3a.
Preferibilmente ma non necessariamente, tali secondi mezzi di arresto 33 comprendono un elemento elastico configurato per essere inserito per deformazione lungo l’alloggiamento 4 del corpo tubolare 3 ed essere accolto in configurazione di riposo nella suddetta sede interna 32. Si precisa che con il termine configurazione di riposo si indica la forma che tale elemento elastico assume naturalmente quando su di esso non sono applicate forze esterne.
Secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, tale elemento elastico presenta uno sviluppo sostanzialmente longitudinale, preferibilmente in configurazione di anello chiuso, che definisce un diametro interno d4 inferiore al diametro d1 dell’elemento di testa 5 quando viene disposto nella suddetta sede interna 32.
Preferibilmente ma non necessariamente, tale elemento elastico è realizzato in materiale polimerico, più preferibilmente in poliuretano. Vantaggiosamente, il fatto di bloccare l’elemento di testa 5 mediante il suddetto gruppo di arresto 7 consente di ottenere una chiusura della prima estremità 3a di tipo reversibile.
Non è escluso tuttavia, che in varianti esecutive dell’invenzione, tale gruppo di arresto 7 non sia presente e l’elemento di testa 5 venga appoggiato ai primi mezzi di arresto 31 e bloccato nella posizione di chiusura della prima estremità 3a mediante l’uso di colla o sostanze adesive note.
Come si osserva in fig. 1, la custodia 1 comprende inoltre un elemento di fondo 6 posizionato in chiusura della suddetta seconda estremità 3b, opposta alla prima estremità 3a.
Preferibilmente, ma non necessariamente, tale elemento di fondo 6 presenta una forma sostanzialmente discoidale in cui si individua almeno un tratto di diametro d8 inferiore rispetto al diametro interno d2 del corpo tubolare 3.
Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive differenti dell’invenzione tale elemento di fondo 6 presenti una forma prismatica, purché adeguata a chiudere la suddetta seconda estremità 3b del corpo tubolare 3.
Vantaggiosamente, l’elemento di fondo 6 è realizzato in materiale metallico, preferibilmente alluminio o acciaio inossidabile secondo le esigenze di utilizzo della custodia 1, come descritto precedentemente.
Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive differenti dell’invenzione tale elemento di fondo 6 sia realizzato in materiale plastico.
Secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, l’elemento di fondo 6 comprende una seconda scanalatura 61 definita lungo la propria superfice laterale. In corrispondenza di tale scanalatura 61 è disposta una seconda guarnizione di tenuta 9, come mostrato in fig.
4c.
Preferibilmente, tale seconda guarnizione di tenuta 9 presenta diametro esterno d6 maggiore o uguale rispetto al diametro interno d2 del corpo tubolare 3 in modo da potersi adattare alla suddetta seconda scanalatura 61 e permettere l’accoppiamento per tenuta statica dell’elemento di fondo 6 con il corpo tubolare 3 quando tali due elementi sono accoppiati in chiusura della seconda estremità 3b. Preferibilmente ma non necessariamente, tale seconda guarnizione di tenuta 9 è realizzata in materiale elastomerico come ad esempio cloroprene, etilen-propilene, nitrile, silicone ecc.
Ancor più preferibilmente, tale seconda guarnizione di tenuta 9 è una guarnizione di tipo o-ring.
La preferita forma esecutiva dell’invenzione, prevede che il corpo tubolare 3 comprenda un primo elemento di riscontro 35 aggettante verso l’interno del corpo tubolare 3 in prossimità della seconda estremità 3b in modo che detta seconda guarnizione di tenuta 9 eserciti la propria tenuta sul corpo tubolare 3 in corrispondenza del primo elemento di riscontro 35 quando l’elemento di fondo 6 è disposto in posizione di chiusura della seconda estremità 3b, come si osserva in fig. 3.
Vantaggiosamente, tale primo elemento di riscontro 35 è definito per deformazione del corpo tubolare 3 e presenta un diametro d9 inferiore rispetto al diametro interno d2 del corpo tubolare 3 garantendo un elevato livello di tenuta e quindi di protezione dagli agenti esterni, senza richiedere ulteriori quantità di materiale per la realizzazione di componenti aggiuntivi per la chiusura della custodia. Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive alternative dell’invenzione, tale primo elemento di riscontro 35 e/o tale seconda guarnizione di tenuta 9 non siano presenti.
Preferibilmente, l’elemento di fondo 6 comprende almeno un foro filettato 6a che si sviluppa in direzione incidente rispetto alla propria superficie laterale e il corpo tubolare 3 comprende almeno un foro passante 34 in corrispondenza della seconda estremità 3b, come mostrato in fig. 2.
Vantaggiosamente, tale foro filettato 6a e tale foro passante 34 sono configurati in modo tale che quando l’elemento di fondo 6 viene disposto in posizione di chiusura della seconda estremità 3b, essi risultano essere tra loro allineati e possono essere accoppiati mediante opportuni mezzi di serraggio, preferibilmente mediante una vite, al fine di chiudere stabilmente la suddetta seconda estremità 3b. Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive alternative dell’invenzione, tale elemento di fondo 6 e tale corpo tubolare 3 non comprendano fori e pertanto, la chiusura della seconda estremità 3b mediante l’elemento di fondo 6 venga realizzata utilizzando colla o tecniche di serraggio alternative di per sé note.
Come si osserva in fig. 3, secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, il corpo tubolare 3 comprende un secondo elemento di riscontro 36 aggettante verso l’interno e anch’esso definito per deformazione del corpo tubolare 3.
Vantaggiosamente, tale secondo elemento di riscontro 36 è definito in una posizione individuata tra i primi mezzi di arresto 31 e la seconda estremità 3b, in modo da realizzare un accoppiamento per interferenza con l’intelaiatura di supporto 2 della telecamera 100 quando la stessa è inserita nell’alloggiamento 4 del corpo tubolare 3. Vantaggiosamente, la presenza di tale secondo elemento di riscontro 36 e il suddetto accoppiamento per interferenza contribuiscono a mantenere stabile l’intera struttura della custodia 1 quando è assemblata nella sua configurazione di utilizzo.
Non è escluso tuttavia, che secondo varianti esecutive alternative dell’invenzione tale secondo elemento di riscontro 36 non sia presente.
Secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, l’intelaiatura di supporto 2 è accoppiata all’elemento di fondo 6 in maniera reversibile o irreversibile mediante opportuni mezzi di fissaggio in modo tale che quando il suddetto elemento di fondo 6 viene collocato nella posizione di chiusura della seconda estremità 3b, tale intelaiatura di supporto 2 e la telecamera 100 ad essa accoppiata, vengono a disporsi all’interno dell’alloggiamento 4 nella configurazione di utilizzo della custodia 1.
Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive differenti dell’invenzione, tale intelaiatura di supporto 2 sia indipendente dall’elemento di fondo 6 e pertanto l’inserimento della prima e la disposizione nella posizione di chiusura del secondo avvenga in momenti distinti.
Come accennato in precedenza, fa parte dell’invenzione anche un metodo per la realizzazione di una custodia 1 per telecamere secondo la preferita forma esecutiva o secondo le forme esecutive alternative precedentemente descritte.
Tale metodo prevede di eseguire una fase di predisposizione e lavorazione dei componenti appartenenti alla custodia 1 ed una fase di assemblaggio degli stessi componenti necessari per la realizzazione della custodia 1.
In particolare, la suddetta fase di predisposizione e lavorazione comprende almeno una prima operazione di rullatura del corpo tubolare 3 per realizzare primi mezzi di arresto 31 aggettanti verso l’interno in prossimità della prima estremità 3a.
Come detto in precedenza, tali primi mezzi di arresto 31 sono atti ad arrestare l’avanzamento dell’elemento di testa 5 in posizione di chiusura della prima estremità 3a.
Vantaggiosamente, la rullatura è una lavorazione meccanica rapida ed estremamente precisa che permette di definire direttamente sulle superfici del corpo tubolare 3 gli elementi, compresi i suddetti primi mezzi di arresto 31, necessari per l’assemblaggio della custodia 1 come verrà descritto in seguito.
In particolare, l’operazione di rullatura consiste nell’utilizzo di rulli metallici opportunamente rettificati che esercitano sulle superfici interna o esterna del corpo tubolare 3 una pressione maggiore del limite di snervamento del materiale del corpo tubolare 3 provocandone una deformazione plastica specifica in corrispondenza dei tratti dove si vogliono definire i suddetti elementi.
Secondo la forma esecutiva preferita del metodo dell’invenzione, durante la fase di predisposizione e lavorazione, sul corpo tubolare 3 viene realizzata anche una sede interna 32 mediante la deformazione verso l’esterno dello stesso corpo tubolare 3 con una seconda operazione di rullatura. Tale sede interna 32 viene definita ad una distanza dai primi mezzi di arresto 31 sostanzialmente corrispondente allo spessore s1 dell’elemento di testa 5.
Preferibilmente ma non necessariamente, tale seconda operazione di rullatura è eseguita contemporaneamente alla suddetta prima operazione di rullatura.
Non è escluso tuttavia, che in varianti esecutive dell’invenzione, tale seconda operazione di rullatura non sia eseguita o sia eseguita in un momento distinto dalla suddetta prima operazione di rullatura.
Ritornando alla preferita forma esecutiva del metodo dell’invenzione, la fase di predisposizione e lavorazione prevede di realizzare una prima scanalatura 51 in corrispondenza della superficie laterale dell’elemento di testa 5 e una seconda scanalatura 61 in corrispondenza della superficie laterale dell’elemento di fondo 6.
Ulteriormente, durante la suddetta fase di predisposizione e lavorazione è prevista un’operazione di foratura della superficie laterale dell’elemento di fondo 6 in modo da definire un foro filettato 6a con sviluppo in direzione incidente rispetto alla superficie laterale dell’elemento di fondo 6 e un’operazione di foratura del corpo tubolare 3 in corrispondenza della seconda estremità 3b in modo da realizzare almeno un foro passante 34. Non è escluso tuttavia, che in forme esecutive differenti dell’invenzione le operazioni di realizzazione della prima e seconda scanalatura 51, 61 e/o le operazioni di foratura non siano eseguite.
Ritornando alla forma esecutiva preferita del metodo dell’invenzione, la fase di predisposizione e lavorazione prevede anche una terza operazione di rullatura del corpo tubulare 3 in prossimità della seconda estremità 3b in modo tale da definire il primo elemento di riscontro 35 aggettante verso l’interno del corpo tubolare 3.
Non è escluso tuttavia, che secondo una forma esecutiva alternativa dell’invenzione, tale primo elemento di riscontro 35 non venga realizzato mediante rullatura o non sia presente.
Preferibilmente ma non necessariamente, tale fase di predisposizione e lavorazione comprende inoltre una quarta operazione di rullatura del corpo tubulare 3 in una posizione individuata tra i primi mezzi di arresto 31 e la seconda estremità 3b in modo da realizzare il secondo elemento di riscontro 36 radialmente aggettante verso l’interno.
Vantaggiosamente, tale secondo elemento di riscontro 36 permette l’accoppiamento per interferenza del corpo tubolare 3 con l’intelaiatura di supporto 2 della telecamera 100 quando queste vengono inserite nell’alloggiamento 4 del corpo tubolare 3, come descritto successivamente.
Non è escluso tuttavia, che anche in questo caso, che secondo una forma esecutiva alternativa dell’invenzione, tale secondo elemento di riscontro 36 non venga realizzato mediante un’operazione di rullatura oppure non sia presente.
Preferibilmente, la forma preferita del metodo dell’invenzione prevede che anche la seconda, terza e quarta operazione di rullatura vengano eseguite contemporaneamente alla prima operazione di rullatura.
Non è escluso tuttavia, tali operazioni vengano eseguite in tempi distinti.
Successivamente alla fase di predisposizione e lavorazione, il metodo dell’invenzione prevede la suddetta fase di assemblaggio dei componenti ivi realizzati in modo da formare la custodia 1 nella sua configurazione d’utilizzo.
In particolare, durante la suddetta fase di assemblaggio, la prima guarnizione di tenuta 8 viene posizionata in corrispondenza della prima scanalatura 51 dell’elemento di testa 5 e, così accoppiati, l’elemento di testa 5 e la prima guarnizione di tenuta 8 vengono inseriti nel corpo tubolare 3 preferibilmente attraverso la prima estremità 3a e appoggiati ai primi mezzi di arresto 31 in corrispondenza della suddetta posizione di chiusura della prima estremità 3a.
Vantaggiosamente, quando l’elemento di testa 5 viene appoggiato ai primi mezzi di arresto 31, la prima guarnizione di tenuta 8 esercita una pressione sulla superficie interna del corpo tubolare 3, permettendo l’accoppiamento per tenuta statica dell’elemento di testa 5 con il corpo tubolare 3 e garantendo così un’efficace sigillatura della suddetta prima estremità 3a.
Successivamente, l’elemento di testa 5 viene bloccato dalla parte opposta dei primi mezzi di arresto 31 mediante la disposizione dei secondi mezzi di arresto 33 almeno parzialmente nella sede interna 32. Tali secondi mezzi di arresto 33 comprendono preferibilmente un elemento elastico disposto in configurazione di riposo nella sede interna 32, definendo un diametro interno d4 minore rispetto al diametro d1 dell’elemento di testa 5 in modo da impedire lo spostamento dello stesso elemento di testa 5 nel verso opposto rispetto ai primi mezzi di arresto 31.
In seguito, la telecamera 100 viene fissata all’intelaiatura di supporto 2, la quale a sua volta viene posizionata nell’alloggiamento 4 in modo tale da permettere un accoppiamento per interferenza tra la stessa intelaiatura ed il secondo elemento di riscontro 36 al fine di disporre dunque la telecamera 100 nella sua posizione di utilizzo ottimale.
Secondo la forma esecutiva preferita dell’invenzione, l’intelaiatura di supporto 2 è accoppiata all’elemento di fondo 6, come descritto in precedenza. Pertanto, vantaggiosamente, quando l’intelaiatura di supporto 2 con la telecamera 100 viene posizionata nell’alloggiamento 4 anche l’elemento di fondo 6 viene contemporaneamente disposto nella posizione di chiusura della seconda estremità 3b velocizzando così la fase di assemblaggio della custodia 1.
Non è escluso tuttavia, che secondo forme esecutive differenti dell’invenzione, tale intelaiatura di supporto 2 sia indipendente dall’elemento di fondo 6 e le operazioni di disposizione di questi componenti all’interno della custodia 1 avvengano in momenti distinti. Ritornando alla forma esecutiva preferita del metodo dell’invenzione, al fine di permettere un’adeguata sigillatura della seconda estremità 3b, la seconda guarnizione di tenuta 9 viene posizionata in corrispondenza della seconda scanalatura 61 dell’elemento di fondo 6 e la coppia così formata viene inserita nel corpo tubolare 3 in modo tale da allineare il foro filettato 6a presente sulla superficie laterale dell’elemento di fondo 6 ed il foro passante 34 del corpo tubolare 3 stesso. Infine, tali fori vengono accoppiati mediante mezzi di serraggio, preferibilmente mediante una vite.
Vantaggiosamente, secondo la forma preferita del metodo dell’invenzione, quando l’elemento di fondo 6 viene a trovarsi nella posizione di chiusura della seconda estremità 3b, la seconda guarnizione di tenuta 9 esercita la sua tenuta sul primo elemento di riscontro 35 definito sulla superficie interna del corpo tubolare 3 in prossimità della seconda estremità 3b garantendo un’adeguata sigillatura della custodia 1 nei confronti dell’ambiente esterno.
In base a quanto detto finora la custodia per telecamera dell’invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati.
In particolare, la combinazione di guarnizioni di tenuta e mezzi d’arresto per il posizionamento dell’elemento di testa e dell’elemento di fondo in chiusura rispettivamente della prima e della seconda estremità del corpo tubolare garantisce un elevato livello di sigillatura della custodia con conseguente protezione della telecamera da agenti esterni “difficili”.
Ancora, la presenza di mezzi di arresto e mezzi di riscontro sulle superfici del corpo tubolare elimina la necessità di realizzare componenti esterni aggiuntivi per la sigillatura della custodia con una conseguente riduzione del tempo e dei costi necessari per l’operazione di realizzazione e assemblaggio della custodia dell’invenzione rispetto alle custodie dell’arte nota.
Inoltre, la realizzazione di tali mezzi di arresto e mezzi di riscontro direttamente sulla superficie del corpo tubolare permette di limitare la quantità di materiale utilizzato per la produzione dei componenti da assemblare per definire la suddetta custodia e, di conseguenza, ridurre anche la produzione di materiale di scarto per la realizzazione dei suddetti componenti.
Ulteriormente, la realizzazione della custodia dell’invenzione mediante operazioni di rullatura, consente di produrre una custodia per telecamere in modo facile, preciso e veloce.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Custodia (1) per telecamere (100) comprendente: - un corpo tubolare (3) a sviluppo sostanzialmente longitudinale avente la prima estremità (3a) e la seconda estremità (3b) aperte e al cui interno è definito un alloggiamento (4) configurato per ospitare un’intelaiatura di supporto (2) per una di dette telecamere (100); - un elemento di testa (5) realizzato in materiale trasparente posizionato in chiusura di detta prima estremità (3a); - un elemento di fondo (6) posizionato in chiusura di detta seconda estremità (3b); caratterizzata dal fatto che: - detto elemento di testa (5) è configurato per essere almeno parzialmente inserito in detto corpo tubolare (3); - detto corpo tubolare (3) comprende primi mezzi di arresto (31) aggettanti verso l’interno in modo da arrestare l’avanzamento di detto elemento di testa (5) in detta posizione di chiusura di detta prima estremità (3a), detti primi mezzi di arresto (31) essendo definiti per deformazione di detto corpo tubolare (3) in prossimità di detta prima estremità (3a).
  2. 2) Custodia (1) per telecamere (100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - detto corpo tubolare (3) presenta una forma sostanzialmente cilindrica; - detti primi mezzi di arresto (31) sono radialmente aggettanti verso l’interno di detto corpo tubolare (3) lungo una prima circonferenza (c1) individuata in prossimità di detta prima estremità (3a); - detto elemento di testa (5) presenta una forma sostanzialmente discoidale di diametro (d1) inferiore o uguale rispetto al diametro interno (d2) di detto corpo tubolare (3) e superiore rispetto al diametro (d3) definito da detti primi mezzi di arresto (31).
  3. 3) Custodia (1) per telecamere (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo di arresto (7) provvisto di: - una sede interna (32) realizzata per deformazione verso l’esterno di detto corpo tubolare (3) ad una distanza da detti primi mezzi di arresto (31) sostanzialmente corrispondente allo spessore (s1) di detto elemento di testa (5); - secondi mezzi di arresto (33) configurati per essere accolti almeno parzialmente in detta sede interna (32) in modo da bloccare il movimento di detto elemento di testa (5) nel verso opposto rispetto a detti primi mezzi di arresto (31).
  4. 4) Custodia (1) per telecamere (100) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di arresto (33) comprendono un elemento elastico atto ad essere inserito per deformazione lungo detto alloggiamento (4) di detto corpo tubolare (3) e accolto in configurazione di riposo in detta sede interna (32).
  5. 5) Custodia (1) per telecamere (100) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto elemento elastico presenta uno sviluppo sostanzialmente longitudinale, preferibilmente configurato ad anello chiuso, detto elemento elastico quando accolto in detta sede interna (32) definendo un diametro (d4) interno inferiore a detto diametro (d1) di detto elemento di testa (5).
  6. 6) Custodia (1) per telecamere (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di testa (5) comprende una prima guarnizione di tenuta (8) disposta in corrispondenza di una prima scanalatura (51) definita lungo la superficie laterale di detto elemento di testa (5), detta prima guarnizione di tenuta (8) essendo preferibilmente una guarnizione oring con diametro (d5) esterno maggiore o uguale a detto diametro interno (d2) di detto corpo tubolare (3).
  7. 7) Custodia (1) per telecamere (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di fondo (6) comprende una seconda guarnizione di tenuta (9) disposta in corrispondenza di una seconda scanalatura (61) definita lungo la superficie laterale di detto elemento di fondo (6), detta seconda guarnizione di tenuta (9) essendo preferibilmente una guarnizione o-ring avente diametro (d6) esterno maggiore o uguale rispetto a detto diametro interno (d2) di detto corpo tubolare (3).
  8. 8) Custodia (1) per telecamere (100) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare (3) comprende un primo elemento di riscontro (35) aggettante verso l’interno e definito per deformazione di detto corpo tubolare (3) in prossimità di detta seconda estremità (3b) in modo che detta seconda guarnizione di tenuta (9) eserciti la propria tenuta su detto corpo tubolare (3) in corrispondenza di detto primo elemento di riscontro (35) quando detto elemento di fondo (6) è disposto in detta posizione di chiusura.
  9. 9) Custodia (1) per telecamere (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che: - detto elemento di fondo (6) comprende almeno un foro filettato (6a) che si sviluppa in direzione incidente rispetto alla superficie laterale di detto elemento di fondo (6); - detto corpo tubolare (3) comprende almeno un foro passante (34) in corrispondenza di detta seconda estremità (3b); detto foro filettato (6a) e detto foro passante (34) essendo configurati per essere allineati in detta posizione di chiusura di detta seconda estremità (3b) in modo da accoppiare stabilmente detto elemento di fondo (6) con detto corpo tubolare (3) mediante mezzi di serraggio, preferibilmente una vite.
  10. 10) Custodia (1) per telecamere (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo tubulare (3) comprende un secondo elemento di riscontro (36) aggettante verso l’interno definito per deformazione di detto corpo tubolare (3) in una posizione individuata tra detti primi mezzi di arresto (31) e detta seconda estremità (3b), in modo da realizzare un accoppiamento per interferenza con detta intelaiatura di supporto (2) quando detta intelaiatura di supporto (2) è inserita in detto alloggiamento (4) di detto corpo tubolare (3).
  11. 11) Metodo per la realizzazione di una custodia (1) per telecamere (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detto metodo prevedendo: - una fase di predisposizione e lavorazione di detto corpo tubolare (3) a sviluppo sostanzialmente longitudinale, di detto elemento di testa (5) e detto un elemento di fondo (6); - una fase di assemblaggio; caratterizzato dal fatto che detta fase di predisposizione e lavorazione comprende almeno una prima operazione di rullatura di detto corpo tubolare (3) in modo da realizzare primi mezzi di arresto (31) aggettanti verso l’interno in prossimità di detta prima estremità (3a) atti ad arrestare l’avanzamento di detto elemento di testa (5) lungo l’alloggiamento (4) definito in detto corpo tubolare (3).
  12. 12) Metodo per la realizzazione di una custodia (1) per telecamere (100) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta fase di predisposizione e lavorazione comprende una seconda operazione di rullatura di detto corpo tubolare (3) per realizzare detta sede interna (32) verso l’esterno di detto corpo tubolare (3) ad una distanza da detti primi mezzi di arresto (31) sostanzialmente corrispondente allo spessore (s1) di detto elemento di testa (5).
  13. 13) Metodo per la realizzazione di una custodia (1) per telecamere (100) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta fase di assemblaggio comprende le seguenti operazioni: - inserire detto elemento di testa (5) in appoggio a detti primi mezzi di arresto (31) in detto corpo tubolare (3) in corrispondenza di detta posizione di chiusura di detta prima estremità (3a); - disporre detti secondi mezzi di arresto (33) almeno parzialmente in detta sede interna (32) in modo da bloccare il movimento di detto elemento di testa (5) nel verso opposto rispetto a detti primi mezzi di arresto (31), detti secondi mezzi di arresto comprendendo preferibilmente un elemento elastico atto ad essere inserito per deformazione lungo detto alloggiamento (4) di detto corpo tubolare (3) e accolto in configurazione di riposo in detta sede interna (32); - disporre una di dette telecamere (100) in detta intelaiatura di supporto (2) e posizionare detta intelaiatura di supporto (2) in detto alloggiamento (4); - disporre fissamente detto elemento di fondo (6) in corrispondenza di detta posizione di chiusura di detta seconda estremità (3b).
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