IT201700006298A1 - Composti benzimidazolici da impiegare in agricoltura - Google Patents

Composti benzimidazolici da impiegare in agricoltura

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IT201700006298A1
IT201700006298A1 IT102017000006298A IT201700006298A IT201700006298A1 IT 201700006298 A1 IT201700006298 A1 IT 201700006298A1 IT 102017000006298 A IT102017000006298 A IT 102017000006298A IT 201700006298 A IT201700006298 A IT 201700006298A IT 201700006298 A1 IT201700006298 A1 IT 201700006298A1
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stress
water
omeprazole
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IT102017000006298A
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Inventor
Giampaolo Raimondi
Albino Maggio
Oosten Michael Van
Giovanni Quaranta
Giancarlo Barbieri
Pascale Stefania De
Matteo Lorito
Original Assignee
Giampaolo Raimondi
Albino Maggio
Oosten Michael Van
Giovanni Quaranta
Giancarlo Barbieri
Pascale Stefania De
Matteo Lorito
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01NPRESERVATION OF BODIES OF HUMANS OR ANIMALS OR PLANTS OR PARTS THEREOF; BIOCIDES, e.g. AS DISINFECTANTS, AS PESTICIDES OR AS HERBICIDES; PEST REPELLANTS OR ATTRACTANTS; PLANT GROWTH REGULATORS
    • A01N43/00Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds
    • A01N43/48Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing heterocyclic compounds having rings with two nitrogen atoms as the only ring hetero atoms
    • A01N43/501,3-Diazoles; Hydrogenated 1,3-diazoles
    • A01N43/521,3-Diazoles; Hydrogenated 1,3-diazoles condensed with carbocyclic rings, e.g. benzimidazoles

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Description

Descrizione della domanda di brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: “Composti benzimidazolici da impiegare in agricoltura” Campo tecnico dell’invenzione
L’invenzione si riferisce all’impiego di composti benzimidazolici in agricoltura. In particolare l’invenzione è relativa all’impiego di questi composti in agricoltura con la funzione di stimolatori della crescita delle piante e della tolleranza allo stress idrico, salino ed alla elevata temperatura.
Arte nota
Aumentare le produzioni agricole e la tolleranza delle colture agli stress ambientali è essenziale per garantire global food security, considerando che le proiezioni indicano che per sfamare la popolazione mondiale di 9,1 miliardi di persone prevista per il 2050, i fabbisogni in alimenti primari (prodotti dell’agricoltura) deve aumentare di circa il 70% (stima dei fabbisogni nel 2050 rispetto ai fabbisogni nel 2005-2007).
Gli inibitori della pompa protonica (IPP, impropriamente noti anche come Prazoli) sono un gruppo di molecole la cui azione principale è una pronunciata riduzione di lunga durata (dalle 18 alle 24 ore) dell'acidità dei succhi gastrici.
Essi hanno una struttura benzimidazolicacaratteristica. Tra loro si possono menzionare i più noti: esomeprazolo (Nexium), omeprazolo (Prilosec), lansoprazolo (Prevacid), pantoprazolo (Protonix) e rabeprazolo (Aciphex).
In particolare l'omeprazolo è un principio attivo utilizzato per la terapia di patologie gastriche, quali l'ulcera e la malattia da reflusso gastroesofageo, oltre che per la prevenzione di possibili lesioni gastriche derivanti dall'assunzione di farmaci FANS, acronimo dell'espressione farmaci anti-infiammatori non steroidei.
L'omeprazolo è il capostipite della classe degli inibitori di pompa protonica ed è uno dei farmaci più usati nel trattamento della gastrite e blocca l’acidificazione dello stomaco. L'omeprazolo è commercializzato sotto il nome di diverse specialità registrate: Antra®, Omeprazen®, Omolin® Nansen® e Protec®. In commercio, si può trovare anche come farmaco generico sotto il nome di omeprazolo.
Gli stress ambientali, come quelli indotti da carenza idrica e salinità dei suoli e/o delle acque di irrigazione hanno conseguenze deleterie sulla crescita e sviluppo delle piante in genere, e di quelle aventi interesse agrario in particolare, riducendone lo sviluppo e causando perdite di produzione importanti [Flowers T. J. Exp. Bot.
55 307–319 (2004); Tester M., Langridge P. Science 327 818, 2010; Agarwal et al., Mol. Biotechnol. 54 102–123 (2013)]. I processi di adattamento e tolleranza agli stress idrico e salino coinvolgono fondamentalmente il controllo dei flussi idrici e dell’omeostasi ionica cellulare, processi che coinvolgono anche la regolazione osmotica e la sintesi di osmoprotectants [Munns R. New Phytol. 167 645–663 (2005)]. Migliorare la tolleranza a stress idrico (in termini di carenza d’acqua) e salino (in termini di eccesso di sale, tipicamente NaCl, nella soluzione a contatto con le radici) è obiettivo primario di agronomi, breeders e biotecnologi, tuttavia ad oggi il progresso nel settore è stato lento e vi è necessità di strategie nuove per migliorare la tolleranza a questi stress nelle colture di interesse agrario e/o nelle specie ornamentali. Esistono molecole come prolina e acido abscissico che possono conferire protezione a questi stress se somministrate per via aerea e/o radicale ma queste, se consentono la sopravvivenza a condizioni avverse, hanno come controindicazioni un rallentamento se non addirittura una interruzione della crescita (Ruggiero et al.,Plant Physiology (2004) 136: 3134-3147).
Esistono anche molecole, in genere di natura ormonale (fitoregolatori), che promuovono la crescita ma non hanno un esplicito effetto sulla tolleranza a stress abiotici se non in combinazione con altre molecole/prodotti.
Ad oggi non esistono prodotti che somministrati alle piante a concentrazioni micromolari (µM), allo stesso tempo ne stimolino la crescita e le proteggano da stress idrico (carenza di acqua), salino (eccesso di sale nell’acqua necessaria per la crescita e sviluppo) ed elevata temperatura (cioè temperature che rallentano e/o inibiscono la crescita).
Sommario dell'invenzione
È stato ora inaspettatamente trovato che le molecole utilizzate in farmacologia e medicina come inibitori delle pompe protoniche ed in particolare quelle usate per il trattamento dell’acidità di stomaco e patologie ad essa correlate, stimolano la crescita delle piante e le proteggono da insufficienza idrica (stress idrico), stress salino (eccesso di sale nella zona radicale) e stress da elevata temperatura (temperature superiori a quelle ottimali per la crescita e/o vicine o superiori all’inibizione della crescita). In particolare è stato sperimentalmente trovato che la somministrazione di omeprazolo a concentrazioni micromolari con l’acqua di irrigazione e/o via spray aereo della superficie fogliare: - aumenta la crescita della pianta;
- aumenta la produzione di foglie, fiori e frutti;
- stimola lo sviluppo dell’apparato radicale;
- protegge dall’eccesso di sali (prevalentemente NaCl) nell’acqua di irrigazione e/o nel suolo;
- conferisce “croccantezza” ai tessuti influenzandone il contenuto idrico relativo (RWC).
Costituiscono pertanto oggetto della presente invenzione i composti rappresentati dalla seguente formula generale (I) per l’impiego in agricoltura.
Altro oggetto è l’impiego in agricoltura di detti composti di formula generale (I) per contrastare lo stress idrico e salino e da calore.
Ancora altro oggetto sono le composizioni agrochimiche che comprendono almeno un composto di formula generale (I) unitamente ad un adiuvante/tensioattivo agrochimicamente accettabile.
Ulteriore oggetto è un kit per impieghi agrochimici che comprende almeno A) un composto di formula generale (I) unitamente a B) soluzione nutritiva; e C) istruzioni per l’uso.
Ancora ulteriore oggetto è un metodo di trattamento di piante esposte a stress idrico e/o salino e alle temperature ambientali estreme in termini di caldo e/o un metodo di trattamento di suoli aridi e desertici e/o salmastri che comprende lo step di somministrare alle piante un’aliquota efficace, nel range da 0.1µM a 100 µM, di almeno un composto di formula generale (I).
Il composto di formula generale (I) può essere diluito in un adeguato volume d’acqua per umidificare il suolo nella zona radicale (portare a saturazione d’acqua il volume di suolo esplorato dalle radici) o umidificare la superficie fogliare con almeno un trattamento.
Ulteriori oggetti risulteranno evidenti dalla descrizione dettagliata dell’invenzione che segue.
Breve descrizione delle Figure
Figura 1: L’omeprazolo (OP) stimola l’allungamento radicale in piante di Arabidopsis thaliana, (ecotipo Col-0) in condizioni normali (barre grigie) e sottoposte a stress salino (barre nere).
Figura 2: L’omeprazolo (OP) stimola la crescita radicale in presenza di stress salino. Le condizioni di esame sono: 0 µM OP, 0 mM NaCl in figura 2A; 0 µM OP, 100 mM NaCl in figura 2B; 1 µM OP, in figura 2C; 1 µM OP, 100 mM NaCl in figura 2D.
Figura 3: L’omeprazolo (OP) migliora la tolleranza allo stress osmotico in piante di Arabidopsis thaliana (ecotipo Col-0).
Figura 4: L’omeprazolo (OP) aumenta la tolleranza allo stress salino in piante di Arabidopsis thaliana (ecotipo Col-0).
Figura 5: L’omeprazolo (OP) migliora la tolleranza allo stress idrico (carenza idrica) in piante di Arabidopsis thaliana (ecotipo Col-0).
Figura 6: L’omeprazolo (OP) migliora l’idratazione fogliare dopo 12 giorni di stress in piante di Arabidopsis thaliana (Col-0).
Figura 7: Il trattamento con omeprazolo (OP) di piante di Arabidopsis thaliana ecotipo Col-0 migliora la tolleranza allo stress da elevata temperatura. Le piante non trattate con OP risultano più piccole (circa il 50%) e clorotiche (più bianche) in seguito a trattamento a 45°C.
Figura 8: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo della parte aerea in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum, var. Red Setter) in assenza di stress (barre grigie) e sotto stress salino (barre nere).
Figura 9: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo della parte aerea in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) in assenza di stress (barre grigie) e sotto stress salino (barre nere).
Figura 10: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo radicale (in termini di peso fresco) in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) in assenza di stress (barre grigie) e sotto stress salino (barre nere).
Figura 11: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo radicale (in termini di peso secco) in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) in assenza di stress (barre grigie) e sotto stress salino (barre nere).
Figura 12: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo radicale (lunghezza radicale) in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sotto stress salino.
Figura 13: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa la crescita vegetativa in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter). Piante rappresentative del controllo sono mostrate a sinistra, mentre le piante trattate con 1 µM di OP (3-4 settimane dalla germinazione) sono mostrate sulla destra.
Figura 14: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa la crescita in piante di Solanum lycopersicum var. Red Setter coltivate in condizioni di stress salino. Piante rappresentative trattate con 1 µM OP e 200 mM di NaCl sono mostrate a sinistra, mentre le piante trattate con 200 mM di NaCl sono mostrate sulla destra.
Figura 15: Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa la crescita radicale in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) coltivate in condizioni di stress salino. Le radici di piante rappresentative trattate con 1 µM OP e 200 mM di NaCl sono mostrate a destra, mentre le piante trattate solo con 200 mM di NaCl sono mostrate sulla sinistra.
Figura 16: Piante di pomodoro da mensa sono state esposte a concentrazioni crescenti di omeprazolo (0, 1, 10, 50, 100 e 200 µM) in assenza di NaCl (Controllo, Figura 16A) o presenza di NaCl (100 mM, Figura 16B).
Figura 17: L’omeprazolo aumenta lo sviluppo vegetativo in mais.
Le piante OP (100 µM) sono più alte di circa il 30% rispetto al controllo non trattato.
Figura 18: L’omeprazolo aumenta lo sviluppo vegetativo in mais. Piante di mais trattate con 100 µM omeprazolo (OP) hanno avuto un incremento di circa 30% di produzione di foglie steli.
Figura 19: Effetto dello stress salino e dell’applicazione di OP sul contenuto idrico relativo (Relative Water Content, RWC) in mais.
Figura 20: L’omeprazolo aumenta la tolleranza di ravanello a stress salino.
Figura 21: L’omeprazolo aumenta la tolleranza dello spinacio a stress salino.
Figura 22: L’omeprazolo aumenta la tolleranza della lattuga a stress salino. La figura 22A mostra l’incremento significativo di area fogliare della lattuga (+21%) in seguito a trattamento con OP (10 µM) e la figura 22B mostra l’incremento di numero di foglie (+3). Il trattamento con OP è stato effettuato con l’acqua di irrigazione in due interventi.
Figura 23: L’omeprazolo (OP) ed altri inibitori benzimidazolici della pompa protonica [PP (Pantoprazole) LP (Lanzoprazole), RB (Rabeprazole)] stimolano la crescita radicale in piante di Arabidopsis thaliana, (ecotipo Col-0) in condizioni normali (barre nere) e sottoposte a stress salino (barre grigie).
Descrizione dettagliata dell’invenzione Di seguito viene riportata la struttura generale (I) dei composti benzimidazolici con sostituzione dei gruppi R1, R2, R3, R4, X attualmente noti come rilevanti per la presente invenzione.
La reazione generale nella loro sintesi è la doppia condensazione dell’1,2-diaminobenzene con l’etil-xantato di potassio (Baumann M, Baxendale IR. Beilstein Journal of Organic Chemistry. 2013 Oct 30;9(1):2265–319 – La sintesi è anche descritta in WO1997029103.
Formula generale (I) degli Inibitori Benzimidazolici della pompa
protonica
In cui
R<1>= H, CH3O, CHF2O, anello pirrolico
R<2>= CH3, CH3O
R<3>= CH3, CF3, CH2-CH2-CH2-O-CH3
R<4>= H, CH3
X = C, N
Nell’ambito della presente invenzione sono ricompresi i sali, le forme enantiomeriche pure e i diastereoisomeri e relative miscele.
Per le funzioni descritte in questa invenzione, i risultati ottenuti con l’omeprazolo (documentati nelle figure 1-22) sono stati analogamente ottenuti con altri gruppi di sostituzione (Figure 23) di seguito elencati.
Un composto della struttura generale del benzimidazolo (Figura 1) dove R1, R2, R3, R4, e X possono essere:
R<1>= H, CH3O, CHF2O, anello pirrolico
R<2>= CH3, CH3O
R<3>= CH3, CF3, CH2-CH2-CH2-O-CH3
R<4>= H, CH3
X = C, N
Ad oggi non esistono prodotti che, somministrati alle piante a concentrazioni micromolari per via radicale con l’acqua di irrigazione, ne aumentino lo sviluppo vegetativo ed allo stesso tempo ne incrementino la tolleranza allo stress da carenza idrica, eccesso salino nella zona radicale (stress ionico e osmotico), esposizione a temperature dell’aria troppo elevate (stress da elevata temperatura, tipicamente 45°C o superiore).
Oltre alla somministrazione per via radicale con l’acqua di irrigazione o come formulato specifico liquido (OP in miscela con una soluzione nutritiva) un metodo per distribuire la composizione/formulazione sul materiale vegetale è quello di spruzzare la/e sostanza/e in presenza di adiuvanti, tensioattivi, agenti bagnanti, adesivanti. Con questa tecnica il materiale viene spruzzato sulle foglie delle piante e gli adiuvanti permettono al materiale di penetrare lo strato esterno ceroso delle foglie, aumentando così il contatto tra il materiale che deve essere assorbito dalla pianta e la superficie della foglia stessa.
Agenti bagnanti e/o adiuvanti adatti che possono essere utilizzati secondo la presente invenzione includono tutte le sostanze che favoriscono la bagnatura e/o penetrazione, agenti veicolanti e/o carriers e/o adiuvanti e/o leganti non fitotossici e tali da non reagire chimicamente con i componenti attivi o altri ingredienti della composizione tipo Activator 90 (tensioattivo nonionico, soluzione al 90% di etossilato alcol); Penetrate II (tensioattivo non-ionico liquido composto da 80% Alchil etere polietossilato ed altri derivati etossilati); Triton Ag 100 (adiuvante spray non-ionico, non-schiumogeno composto di 100% ottilfenolo etossilato); Widespread (adiuvante organosilicone liquido, composto di 100% polietere-polimetilsilossano-copolimero).
Tali miscele possono essere progettate per applicazione dirette sulle piante o possono essere realizzate in concentrati o formulazioni che sono normalmente diluite con vettori aggiuntivi e coadiuvanti prima dell'applicazione.
Altri additivi impiegabili nelle composizioni fornite nel presente documento includono, ma non sono limitati ad agenti di compatibilità, agenti antischiuma, agenti sequestranti, agenti tampone, inibitori di corrosione, coloranti, agenti deodoranti, adiuvanti di penetrazione, agenti che favoriscono l’adesione, agenti disperdenti, di diffusione, di neutralizzazione, di ispessimento, che abbassano il punto di congelamento, agenti antimicrobici, e simili.
Le composizioni possono anche contenere altri componenti compatibili, per esempio, erbicidi, regolatori della crescita delle piante, fungicidi, insetticidi, e simili, e possono essere formulati con concimi liquidi o, vettori fertilizzanti, particelle solide come il nitrato di ammonio, urea e simili.
Le formulazioni possono essere liquide oppure solide, formulate come formulazioni a rilascio lento o controllato.
Le formulazioni solide possono essere ad esempio, polveri, granuli, granuli disperdibili in acqua, o polveri bagnabili, o liquidi, quali, ad esempio, concentrati emulsionabili, soluzioni, emulsioni o sospensioni. Possono anche essere fornite in forma pre-miscelata o in forma di kit in confezioni separate in unità di dosaggio.
Micronutrienti possono essere aggiunti alla formulazione e includono manganese, zinco, rame, ferro, boro, molibdeno, calcio, magnesio e selenio. I micronutrienti possono essere incorporati nelle formulazioni sotto forma elementare o in polvere, ma preferibilmente sono aggiunti come sali o ossidi, o possono essere aggiunti complessati ad agenti chelanti, come ad esempio amminocarbossilati, come EDTA, DTPA, HEDTA, EDDHMA ed EDDHA.
I componenti delle miscele descritte possono essere applicati singolarmente o come parti di un kit agrochimico in maniera simultanea o sequenziale. I prodotti liquidi o secchi sono diluiti e sospesi o solubilizzati in acqua per essere applicati. Possono essere previste formulazioni pre-miscelate sia concentrate per essere diluite prima dell’uso o in forma pronta all’uso. La diluizione finale è solitamente fatta con acqua, ma può anche essere fatta con oli o solventi.
ESEMPI DI FORMULAZIONI
Un dosaggio indicativo per le principali colture è il seguente: - Per le ortive, in fertirrigazione o infiltrazione laterale da solchi: 0,3 a 20 mg/L di principio attivo puro (OP) con un intervento di 100 mc/ha di acqua (pari a 0,3-2 kg di principio attivo per ettaro) in 1-4 interventi durante il ciclo colturale.
- Per le colture in pieno campo tipo cereali autunno-vernini: In fertilizzazione solida, 1-5 kg/ha di principio attivo in polvere da distribuire in miscuglio con i fertilizzanti (ad es. 100-150 Kg/ha di azoto o altro concime), con 1 intervento alla semina e 1-3 in copertura (con la coltura in atto).
- Per il mais, con irrigazione per aspersione, 0,3 a 20 mg/L di principio attivo puro (OP) con un intervento di 300 m<3>/ha di acqua (pari a 0,9-6 kg di principio attivo per ettaro) in 1-4 interventi durante il ciclo colturale.
- Per trattamenti fogliari, da 0,3 a 20 mg/L di principio attivo puro (OP) surfattante/adiuvante non-ionico (0,5%) (VEDI ESEMPI PRECEDENTI) con uno o più interventi di 0,6-0,7 m<3>/ha di acqua.
I composti di formula (I) secondo l’invenzione possono essere utilizzati per:
aumentare le produzioni agricole
aumentare le produzioni agricole in presenza di stress ambientali (idrico, salino e temperature elevate) aumentare la “croccattenza” dei tessuti influenzandone il contenuto idrico relativo (RWC)
aumentare la shelf-life delle piante ornamentali e fiori aumentare la crescita della pianta
aumentare la produzione di foglie, fiori e frutti stimolare lo sviluppo dell’apparato radicale
proteggere le piante dall’eccesso di sali (prevalentemente NaCl) nell’acqua di irrigazione e/o nel suolo
proteggere le piante dalla carenza idrica (stress idrico) proteggere le piante dallo stress da temperatura elevata Gli esempi seguenti sono da considerare illustrativi della presente invenzione e non sono da considerare in alcun modo limitativi della relativa portata.
ESEMPI
Per illustrare l’invenzione sono stati effettuati esperimenti con l’omeprazolo (OP, mix di enantiomeri) su Arabidopsis (Arabidopsis thaliana), mais (Zea mais L.), pomodoro (Solanum lycopersicum, L.), spinacio (Spinacia oleracea), ravanello (Raphanus sativus), lattuga (Lactuca sativa L.). Esperimenti con altri derivati benzimidazolici (Pantoprazole, Lanzoprazole, Rabeprazole) hanno dato risultati analoghi (Figura 23).
ARABIDOPSIS
Esperimento di Figura 1:
L’omeprazolo (OP) stimola la crescita radicale in piante di Arabidopsis thaliana, (ecotipo Col-0) in condizioni normali (barre nere) e sottoposte a stress salino (barre grigie).
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4°C, germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962) e successivamente (7 giorni dopo la germinazione) trasferiti in scatole Petri su MS addizionato con 0, 0.1, 1, 15, 30, 100, e 1000 µM OP, con o senza 120 mM NaCl. Le piante sono state allevate in ambiente controllato a 22 °C e intensità luminosa di 150 µmol/m<2>/s. La lunghezza radicale è stata misurata 2 settimane dopo la germinazione.
Gli asterischi indicano differenze significative secondo Student’s T-Test (P<0.1) tra piante controllo (0) e trattate con diverse concentrazioni di OP (n=40-50). La concentrazione 1 µM ha l’effetto migliore aumentando la lunghezza radicale in assenza e presenza di stress salino.
Esperimento di Figura 2:
L’omeprazolo (OP) stimola la crescita radicale in presenza di stress salino.
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4°C per 2∼4 giorni e successivamente germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962). 7 giorni dopo la germinazione le plantule sono state trasferite su piatti Petri contenenti substrato MS addizionato di 1µM OP, con o senza 120 mM NaCl. Le piante sono state allevate in condizioni controllate a 22 °C ad un’intensità luminosa di 150 µmol/m<2>/s. Le piante in figura sono state fotografate 3 settimane dopo la germinazione.
Dal confronto del riquadro in alto a sinistra (stress salino senza OP) ed in basso a destra (stress salino OP) si nota un incremento della crescita di circa il 50% nelle piante pretrattate con OP.
Esperimento di Figura 3:
Piante di Arabidopsis thaliana ecotipo Col-0 trattate con omeprazolo (OP) hanno un miglior sviluppo radicale in presenza di stress osmotico (generato da un’elevata concentrazione di mannitolo, 200 mM, nel substrato di coltura).
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4 °C per 2∼4 giorni e successivamente germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962). 7 giorni dopo la germinazione, le plantule sono state trasferite su piatti Petri contenenti substrato MS addizionato di 1µM OP, con o senza 200 mM mannitolo.
Le piante sono state allevate in condizioni controllate a 22 °C ad un’intensità luminosa di 150 µmol/m<2>/s. La lunghezza media radicale è stata misurata dopo 3 settimane.
In assenza e presenza di mannitolo le piante trattate con OP mostrano un significativo incremento della lunghezza radicale. Esperimento di Figura 4:
Piante di Arabidopsis thaliana ecotipo Col-0 trattate con omeprazolo (OP) tollerano meglio lo stress salino.
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4 °C per 2∼4 giorni e poi germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962). Successivamente, a 7 giorni dopo la germinazione i semi sono stati trapiantati in vasi contenenti terriccio da vivaio. Il giorno del trapianto è stato indicato come giorno “0”. Le piante sono state coltivate a 22 °C, giorno lungo (16 h luce/8 h buio) ad una intensità luminosa di 150 µmol/m<2>/s.
Le piante sono state irrigate normalmente per 4 settimane durante le quali le piante trattate con OP hanno ricevuto 10 mL di una soluzione acquosa 1 µM OP a 2 e 4 settimane dopo il trapianto. Alla terza e quarta settimana dal trapianto le piante trattate con NaCl sono state irrigate con 20 mL di una soluzione acquosa con 150 mM NaCl.
Le piante trattate con OP in assenza di stress salino (alto a destra) e presenza di stress salino (basso a destra) mostrano un migliore sviluppo vegetativo.
Esperimento di Figura 5:
Piante di Arabidopsis thaliana ecotipo Col-0 trattate con omeprazolo (OP) tollerano meglio lo stress da carenza idrica.
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4 °C per 2∼4 giorni e poi germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962). Successivamente, a 7 giorni dopo la germinazione, i semi sono stati trapiantati in vasi contenenti terriccio da vivaio. Il giorno del trapianto è stato indicato come giorno “0”. Le piante sono state coltivate a 22 °C, giorno lungo (16 h luce/8 h buio) ad una intensità luminosa di 150 µmol/m<2>/s. Le piante sono state irrigate normalmente per 4 settimane durante le quali le piante trattate con OP hanno ricevuto 10 ml mL di 1 µM OP alla seconda e quarta settimana dopo il trapianto nel suolo. Dopo 4 settimane in vaso, l’irrigazione è stata interrotta per le piante sottoposte a stress idrico e quelle sottoposte a stress idrico OP.
Le piante trattate con OP in assenza di stress idrico (alto a destra) e presenza di stress salino (basso a destra) mostrano un migliore sviluppo vegetativo.
Esperimento di Figura 6:
Le piante di Arabidopsis thaliana, Col-0 trattate con omeprazole perdono meno acqua attraverso la traspirazione.
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4 °C per 2∼4 giorni e poi germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962). Successivamente, a 7 giorni dopo la germinazione, i semi sono stati trapiantati in vasi contenenti terriccio da vivaio.
Il giorno del trapianto è stato indicato come giorno “0”. Le piante sono state coltivate a 22 °C, giorno lungo (16 h luce/8 h buio) ad una intensità luminosa di 150 µmol/m<2>/s. Le piante sono state irrigate normalmente per 4 settimane durante le quali le piante trattate con OP hanno ricevuto 10 mL di 1 µM OP alla seconda e quarta settimana dal trapianto in vaso. Dopo 4 settimane in vaso, l’irrigazione è stata interrotta per le piante sottoposte a stress idrico e quelle sottoposte a stress idrico OP.
Tre foglie da 3 piante per ogni trattamento sono state prelevate e pesate ad intervalli di tempo (0, 0.5, 1, 2, 3, 4, 5 e 6 ore) su una bilancia di precisione. L’OP induce verosimilmente una chiusura stomatica (linea rossa indica minore perdita d’acqua rispetto alla linea blue di controllo), una funzione che in presenza di stress (linea viola) viene ulteriormente attivata. La linea viola (OP+stress da disidratazione) presenta la minore perdita di peso (cioè di acqua traspirata) rispetto alle altre condizioni testate.
Esperimento di Figura 7:
Piante di Arabidopsis thaliana, ecotipo Col-0, trattate con OP migliorano la tolleranza allo stress da elevata temperatura.
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4 °C per 2∼4 giorni e poi germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962). Successivamente (7 giorni dopo la germinazione) le piantine sono state trasferite in scatole Petri con substrato MS contenente 0 o 1 µM OP. Dopo 3 settimane tutte le piante sono state esposte per 90 minuti ad una temperatura di 45°C e successivamente a 23 °C per il recupero delle piantine dopo lo stress a 45°C.
Le piante in figura rappresentano le piantine dopo il loro recupero dallo stress. Le piante trattate con OP hanno un miglior stato generale, sono più verdi e non mostrano sintomi di clorosi.
POMODORO
Esperimento di Figura 8:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo della parte aerea in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum, var. Red Setter) sotto stress salino.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum, var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Le piante sono state così allevate con sistema idroponico con soluzione nutritiva standard contenente 1, 10 o 45 µM di OP e 0 o 200 mM di NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s, con cicli di luce di 24 h. Dopo tre settimane è stato aggiunto OP per tutti i trattamenti e 100 mM di NaCl per i blocchi salinizzati. Una settimana dopo, la soluzione nutritiva è stata ripristinata per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato incrementato a 200 mM di NaCl. La fine dell’esperimento è avvenuta dopo cinque settimane, con l’analisi distruttiva sulle piante. È stato così rilevato il peso fresco della parte aerea.
Gli asterischi rappresentano differenze significative secondo il test di Student (*=P<0,05; **= P<0,01) tra il controllo e le piante trattate con OP (N= 7-8 piante per trattamento).
Esperimento di Figura 9:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo della parte aerea in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sotto stress salino.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Le piante sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1, 10 e 45 µM di OP e 0 e 200 mM di NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s, con cicli di luce di 24 h.
Dopo tre settimane è stato aggiunto OP per tutti i trattamenti e 100 mM di NaCl per i blocchi salinizzati. Una settimana dopo, la soluzione nutritiva è stata ripristinata per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato incrementato a 200 mM di NaCl. La fine dell’esperimento è avvenuta dopo cinque settimane, con l’analisi distruttiva sulle piante.
Dopo il passaggio in stufa a 65 °C per 5 giorni è stato così rilevato il peso secco della parte aerea.
Gli asterischi rappresentano differenze significative secondo il test di Student (*=P<0,05; **= P<0,01) tra il controllo e le piante trattate con OP (N= 7-8 piante per trattamento).
Esperimento di Figura 10:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo radicale in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sotto stress salino.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1, 10 e 45 µM di OP e 0 e 200 mM di NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s, con cicli di luce di 24 h. Dopo tre settimane è stato aggiunto OP per tutti i trattamenti e 100 mM di NaCl per i blocchi salinizzati. Una settimana dopo, la soluzione nutritiva è stata ripristinata per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato incrementato a 200 mM di NaCl. La fine dell’esperimento è avvenuta dopo cinque settimane, con l’analisi distruttiva sulle piante. È stato così rilevato il peso fresco delle radici.
Gli asterischi rappresentano differenze significative secondo il test di Student (*=P<0,05; **= P<0,01) tra il controllo e le piante trattate con OP (N= 7-8 piante per trattamento).
Esperimento di Figura 11:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo radicale in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sotto stress salino.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1, 10 e 45 µM di OP e 0 e 200 mM di NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s, con cicli di luce di 24 h. Dopo tre settimane è stato aggiunto OP per tutti i trattamenti e 100 mM di NaCl per i blocchi salinizzati. Una settimana dopo, la soluzione nutritiva è stata ripristinata per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato incrementato a 200 mM di NaCl. La fine dell’esperimento è avvenuta dopo cinque settimane, con l’analisi distruttiva sulle piante. Dopo il passaggio in stufa a 65 °C per 5 giorni è stato così rilevato il peso secco delle radici.
Gli asterischi rappresentano differenze significative secondo il test di Student (*=P<0,05; **= P<0,01) tra il controllo e le piante trattate con OP (N= 7-8 piante per trattamento).
Esperimento di Figura 12:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa lo sviluppo radicale in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sotto stress salino.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di base Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1, 10 e 45 µM di OP e 0 e 200 mM di NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s, con cicli di luce di 24 h. Dopo tre settimane è stato aggiunto OP per tutti i trattamenti e 100 mM di NaCl per i blocchi salinizzati. Una settimana dopo, la soluzione nutritiva è stata ripristinata per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato incrementato a 200 mM di NaCl. La fine dell’esperimento è avvenuta dopo cinque settimane, con l’analisi distruttiva sulle piante. È stato così rilevata la lunghezza radicale.
Gli asterischi rappresentano differenze significative secondo il test di Student (*=P<0,05; **= P<0,01) tra il controllo e le piante trattate con OP (N= 7-8 piante per trattamento).
Esperimento di Figura 13:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa la crescita vegetativa in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter). Piante rappresentative del controllo sono mostrate a sinistra, mentre le piante trattate con 1 µM di OP (3-4 settimane dalla germinazione) sono mostrate sulla destra.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1 µM di OP. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s. Dopo quattro settimane la soluzione nutritiva e OP sono stati ripristinati per mantenere le concentrazioni di nutrienti e OP previsti dal trattamento. La fine dell’esperimento è avvenuta dopo cinque settimane, con l’analisi distruttiva sulle piante e misura della lunghezza radicale e sviluppo in peso fresco della parte aerea.
Le piante trattate con OP mostrano un incremento della lunghezza e volume radicale e maggiore sviluppo della parte aerea (quantificato in ca. 15-20%). Le foglie manifestano un maggior turgore e croccantezza.
Esperimento di Figura 14:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa la crescita in piante di Solanum lycopersicum var. Red Setter coltivate in condizioni di stress salino. Piante rappresentative trattate con 1 µM OP e 200 mM di NaCl sono mostrate a sinistra, mentre le piante trattate con 200 mM di NaCl sono mostrate sulla destra. Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1 µM OP, con e senza NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s. Dopo tre settimane in idroponica è cominciato il trattamento con OP e sono stati aggiunti 100 mM di NaCl per il trattamento salino. Dopo quattro settimane è stata ripristinata la soluzione nutritiva per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato portato a 200 mM di NaCl. A cinque settimane dalla germinazione le piante sono state fotografate per documentare il loro stato generale.
Le foto scattate a cinque settimane dalla germinazione rendono conto del fatto che le piante trattate con OP in presenza di NaCl hanno dimensioni quasi doppie di quelle salinizzate ma non trattate con OP.
Esperimento di Figura 15:
Il trattamento con omeprazolo (OP) incrementa la crescita radicale in piante di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) coltivate in condizioni di stress salino. Le radici di piante rappresentative trattate con 1 µM OP e 200 mM di NaCl sono mostrate a destra, mentre le piante trattate solo con 200 mM di NaCl sono mostrate sulla sinistra.
Semi di pomodoro (Solanum lycopersicum var. Red Setter) sono stati germinati su un terreno di coltura Murashige e Skoog (Murashige and Skoog 1962) ed a 7 giorni dalla germinazione le piantine sono state trasferite in cubetti di lana di roccia. Sono state così allevate con sistema idroponico a soluzioni nutritive contenenti 1 µM OP, con e senza NaCl. La coltivazione è avvenuta in condizioni di temperatura e luce controllate, rispettivamente 22 °C e 350 µmol/m<2>/s. Dopo tre settimane in idroponica è cominciato il trattamento con OP e sono stati aggiunti 100 mM di NaCl per il trattamento salino. Dopo quattro settimane è stata ripristinata la soluzione nutritiva per tutti i trattamenti e il trattamento salino è stato portato a 200 mM di NaCl. A cinque settimane dalla germinazione le piante sono state fotografate per documentare il loro stato generale.
Esperimento di Figura 16:
Piante di pomodoro da mensa sono state esposte a concentrazioni crescenti di omeprazolo (0, 1, 10, 50, 100 e 200 µM) in assenza di NaCl (Controllo, foto parte superiore 16A) o presenza di NaCl (100 mM, foto parte inferiore, 16B).
L’esperimento è stato condotto su Pomodoro da mensa allevato in serra. Le piantine di pomodoro sono state trapiantate in vasi (20 cm diametro) riempiti con torba e disposti su un bancale a densità di 3 piante/m<2>. Il disegno sperimentale è stato una combinazione fattoriale con due soluzioni nutritive (controllo e 100 mM NaCl) e 6 concentrazioni di omeprazolo, OP (0, 1, 10, 50, 100 and 200 µM) con 6 piante per trattamento. La conducibilità elettrica EC della soluzione nutritiva era di 1.3 dS/m, mentre quella delle piante salinizzate ~13 dS/m. Il trattamento salino è iniziato 17 giorni dopo il trapianto (DAT, days after the transplanting) con 25 mM of NaCl gradualmente aumentato a 100 mM al 31 DAT. L’OP è stato dato al substrato a 9, 16, 30 e 38 DAT.
L’omeprazolo ha avuto un effetto protettivo verso lo stress a tutte le concentrazioni testate. Tuttavia a 10µM le piante mostravano una migliore funzionalità suggerendo un moderato effetto tossico a concetrazioni più elevate. La concentrazione 1-10 µM si è confermata, in condizioni sperimentali completamente diverse da quelle attuate per gli altri esperimenti su pomodoro, la più efficiente confermando un possibile meccanismo hormone-like per questa molecola.
MAIS
Esperimento di Figura 17-18:
L’omeprazolo aumenta lo sviluppo vegetativo in mais. Semi di mais sono stati piantati in contenitori alveolari di polistirolo. A 24 giorni dopo la semina (DAS, Days After Sowing), metà delle piante sono state trattate per via radicale con 193 μM di omeprazolo (OP) distribuito con 100 ml di acqua. Il trapianto è stato eseguito successivamente in vasi di plastica di 50 cm di diametro con quattro piante per vaso.
La stato fisiologico delle piante è stato monitorato quotidianamente con misurazioni termometriche e porometriche. A 31 giorni dalla semina sono stati applicati 80 mM di NaCl con 200 ml di acqua per pianta. Le piante controllo sono state semplicemente irrigate. A 40 DAS il livello salino è stato portato a 100 mM di NaCl. Foto delle piante trattate e non-trattate con OP sono state scattate prima del trattamento salino. Due settimane dopo il trattamento salino è stato misurato il peso fresco delle piante.
Le piante OP sono più alte e più verdi. Nel grafico sottostante si riporta la quantificazione del maggior peso fresco delle piante OP in assenza e presenza di NaCl.
Esperimento di Figura 19:
Effetto dello stress salino e dell’applicazione di OP sul contenuto idrico relativo (Relative Water Content, RWC) in mais.
Semi di mais sono stati piantati in contenitori alveolari di polistirolo. A 24 giorni dopo la semina (DAS, Days After Sowing), metà delle piante sono state trattate per via radicale con 193 μM di omeprazolo (OP) distribuito con 100 ml di acqua. Il trapianto è stato eseguito successivamente in vasi di plastica di 50 cm di diametro con quattro piante per vaso. A 31 giorni dalla semina sono stati applicati 80 mM di NaCl con 200 ml di acqua per pianta.
Le piante controllo sono state semplicemente irrigate. A 40 DAS il livello salino è stato portato a 100 mM di NaCl. Due settimane dopo il trattamento salino è stato misurato il contenuto idrico relativo (Relative Water Content, RWC) delle foglie.
I dati rappresentano le medie, le barre l’errore standard (± SE). Lettere differenti indicano differenze significative a P≤0.05. L’OP migliora il RWC rispetto a piante non trattate con OP in presenza di stress salino.
RAVANELLO
Esperimento di Figura 20:
L’omeprazolo aumenta la tolleranza di ravanello a stress salino.
L’esperimento è stato condotto su piante di ravanello (Raphanus sativus L.) coltivate sotto serra. La semina è avvenuta in contenitori di polistirolo. Il trapianto è avvenuto in vasi di 10 cm di diametro, irrigati mediante un impianto a goccia con una soluzione nutritiva standard. Lo stress salino è cominciato a 20 giorni dalla semina aggiungendo 50 e 100 mM di NaCl alle due BNS. A 23 giorni dalla semina, le soluzioni nutritive salinizzate sono state combinate fattorialmente con due trattamenti radicali: Omeprazolo - 100 μM in 150 ml d’acqua per pianta e Controllo -150 ml d’acqua per pianta.
I trattamenti sono avvenuti in due applicazione a 23 e 33 giorni dalla semina. Durante il ciclo colturale sono stati misurati il contenuto relativo di acqua (RWC) e le misure del potenziale idrico. Infine, alla raccolta, è stata valutata la biomassa fresca e secca.
In figura è riportato il peso secco dei ravanelli che è risultato maggiore di ca. 15% a tutti i livelli di salinità testati.
SPINACIO
Esperimento di Figura 21:
L’omeprazolo aumenta la tolleranza dello spinacio a stress salino.
L’esperimento è stato condotto su piante di spinacio (Spinacia oleracea L.) coltivate sotto serra. Lo stress salino è cominciato a 30 giorni dalla semina aggiungendo 50 e 100 mM di NaCl alla soluzione nutritiva. A 33 giorni dalla semina, le soluzioni nutritive salinizzate sono state combinate fattorialmente con tre due trattamenti radicali: Omeprazolo-290 μM in 150 ml d’acqua per pianta; Controllo-150 ml d’acqua per pianta. I trattamenti sono avvenuti in due applicazione a 33 e 48 giorni dalla semina. Alla raccolta, è stata valutata la biomassa fresca e secca.
L’omeprazolo ha un effetto significativo (ca. 30%) sul peso secco degli steli ad una salinità di 9 dS m<-1>.
LATTUGA
Esperimento di Figura 22:
L’omeprazolo aumenta la tolleranza della lattuga a stress salino. La figura 22A mostra l’incremento significativo di area fogliare della lattuga (+21%) in seguito a trattamento con OP (10 µM) e la figura 22B mostra l’incremento di numero di foglie (+3). Il trattamento con OP è stato effettuato con l’acqua di irrigazione in due interventi.
L’esperimento è stato condotto su varietà di lattuga Trocadero in serra. Le piantine sono state trapiantate in vasi (16 cm diametro) riempiti con torba e perlite (2:1 v/v) e posti su un bancale a densità di 11 piante/m<2>. Il disegno sperimentale è stato una combinazione fattoriale con due soluzioni nutritive (controllo e 30 mM NaCl) e 5 concentrazioni di omeprazolo, OP (0, 10, 50, 100 and 200 µM) con 9 piante per trattamento. La conducibilità elettrica EC della soluzione nutritiva era di 1.3 dS/m, mentre quella delle piante salinizzate ~5 dS/m. Il trattamento salino è iniziato 8 giorni dopo il trapianto; l’OP è stato somministrato a 8, 15, 20 e 27 giorni dopo il trapianto (DAT, days after transplanting).
ARABIDOPSIS
Esperimento di Figura 23:
L’omeprazolo (OP) stimola la crescita radicale in piante di Arabidopsis thaliana, (ecotipo Col-0) in condizioni normali (barre nere) e sottoposte a stress salino (barre grigie).
Semi di Arabidopsis sono stati stratificati a 4°C, germinati su substrato MS (Murashige and Skoog 1962) e successivamente (7 giorni dopo la germinazione) trasferiti in scatole Petri su MS addizionato con 1 µM OP, PP (Pantoprazole) LP (Lanzoprazole), RB (Rabeprazole) con o senza 120 mM NaCl. Le piante sono state allevate in ambiente controllato a 22 °C e intensità luminosa di 150 µmol/m2/s. La lunghezza radicale è stata misurata 2 settimane dopo la germinazione.
Gli asterischi indicano differenze significative secondo Student’s T-Test (P<0.5) tra piante controllo (0) e trattate con diverse concentrazioni di OP (n=30-40). La concentrazione 1 µM ha l’effetto migliore aumentando la lunghezza radicale in assenza e presenza di stress salino.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composti benzimidazolici per l’inibizione delle pompe protoniche umane e animali, per uso in agricoltura, in particolare come stimolatori della crescita delle piante e della tolleranza allo stress idrico, stress salino e stress da elevata temperatura.
  2. 2. Composti benzimidazolici secondo la rivendicazione 1 aventi la seguente formula generale (I) (I) In cui R<1>= H, CH3O, CHF2O, anello pirrolico R<2>= CH3, CH3O R<3>= CH3, CF3, CH2-CH2-CH2-O-CH3 R<4>= H, CH3 X = C, N corrispondenti sali, enantiomeri e diastereoisomeri puri e relative miscele.
  3. 3. Composizioni agrochimiche che comprendono almeno un composto benzimidazolico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-2 unitamente ad un adiuvante agrochimicamente accettabile.
  4. 4. Composizioni secondo la rivendicazione precedente in cui l’adiuvante è uno o più composti scelti fra: agenti bagnanti; agenti penetranti; agenti veicolanti e/o carriers e/o adiuvanti e/o leganti; agenti di compatibilità, agenti antischiuma, agenti sequestranti, agenti tampone, inibitori di corrosione, coloranti, tensioattivi, agenti deodoranti, adiuvanti di penetrazione, agenti che favoriscono l’adesione, agenti disperdenti, di diffusione, di neutralizzazione, di ispessimento, che abbassano il punto di congelamento, agenti antimicrobici; e relative miscele.
  5. 5. Composizioni secondo le rivendicazioni 3-4 comprendenti ulteriormente uno o più composti scelti fra: erbicidi, regolatori della crescita delle piante, fungicidi, insetticidi, concimi, fertilizzanti, particelle solide come il nitrato di ammonio, urea, micronutrienti come manganese, zinco, rame, ferro, boro, molibdeno, calcio, magnesio e selenio, aggiunti come sali o ossidi, complessati, chelanti, come ad esempio amminocarbossilati, come EDTA, DTPA, HEDTA, EDDHMA ed EDDHA, e relative miscele.
  6. 6. Composizioni secondo le rivendicazioni 3-5, in cui (a) detta composizione è formulata in forma di polvere, polveri, pellet, granuli, granuli disperdibili in acqua, polveri bagnabili, spray, emulsioni, concentrati emulsionabili, sospensioni, colloidi e soluzioni, formulazione a rilascio lento o controllato; (b) detta composizione viene preparata per essiccamento, liofilizzazione, omogeneizzazione, estrazione, filtrazione, centrifugazione, sedimentazione, o concentrazione; (c) la composizione comprende da circa 1% a circa 99% in peso del composto secondo le rivendicazioni 1-2.
  7. 7. Kit per impieghi agrochimici che comprende almeno un composto benzimidazolico o miscele secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-2 o una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3-6, unitamente ad una soluzione nutritiva per la crescita, e un tensioattivo in unità di dosaggio e/o confezioni separate predosate o predosabili e istruzioni per l’uso.
  8. 8. Kit secondo la rivendicazione precedente in cui i composti benzimidazolici sono in forma liquida o secca, sono concentrati o diluiti e sospesi o solubilizzati in acqua per essere applicati in unità di dosaggio da somministrare in maniera simultanea o sequenziale.
  9. 9. Kit secondo le rivendicazioni 7-8 in cui i composti benzimidazolici sono formulati in forma di pre-miscelati o concentrati per essere diluiti prima dell’uso o in forma pronta all’uso.
  10. 10. Metodo per il trattamento di piante sottoposte a stress idrico e/o salino e alle temperature ambientali estreme in termini di caldo e/o metodo di trattamento di suoli aridi e desertici e/o salmastri che comprende lo step di somministrare alle piante un’aliquota efficace, preferibilmente nel range da 0.1µM a 100 µM, di almeno un composto benzimidazolico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-2 o una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3-6.
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