IT201700006102A1 - Procedimento per la coltivazione di funghi - Google Patents

Procedimento per la coltivazione di funghi

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Description

“PROCEDIMENTO PER LA COLTIVAZIONE DI FUNGHI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per la coltivazione di funghi.
È nota la coltivazione intensiva di funghi di diverse varietà destinati ad utilizzo alimentare.
I procedimenti per la coltivazione di funghi comunemente usati prevedono una prima fase di preparazione di un letto di fruttificazione per mezzo di un substrato, il quale ha composizione diversa in base alla varietà di fungo da coltivare.
Successivamente il substrato viene sottoposto ad un processo di pastorizzazione, il quale sfrutta il calore per irraggiamento solare o per iniezione di vapore acqueo al fine di eliminare gli organismi nocivi.
Infine, il substrato, in cui vengono inoculati i miceli, viene disposto su dei letti, irrigato e tenuto a temperatura e umidità dell’aria controllate per un periodo la cui durata varia in base alla varietà del micelio, al fine di avere un adeguato periodo di incubazione.
Al termine del periodo di incubazione inizia il periodo di produzione, in cui si ha la crescita dei funghi e che termina con la raccolta.
Sia durante le fasi di produzione, che durante le fasi di raccolta, è necessario un controllo accurato della temperatura e dell’umidità dell’aria. Al fine di mantenere corretti livelli di umidità dell’aria e del substrato, viene predisposto un sistema di irrigazione sospeso, che consente di effettuare brevi e ripetute nebulizzazioni di acqua.
I metodi per la coltivazione dei funghi tradizionali non sono, tuttavia, privi di inconvenienti.
Spesso i funghi raccolti presentano imperfezioni ed anomalie (macchie, deformazioni, arresto di crescita) provocate soprattutto da batteri, muffe e virus di vario tipo.
Tali imperfezioni compromettono l’integrità e la qualità dei funghi, comportando un’elevata incidenza di prodotto di scarto e, quindi, una notevole perdita in termini economici.
Nonostante tali metodi prevedano una fase di pastorizzazione del substrato, essa, generalmente, non garantisce una completa disinfezione, con conseguente proliferazione dei microrganismi.
Al fine di prevenire l’insorgere di tali inconvenienti, vengono comunemente utilizzati fitofarmaci, insetticidi e fungicidi, che possono causare danni alla salute.
Un problema particolare che si riscontra sovente nella coltivazione intensiva dei funghi è costituito dalla proliferazione di specie fungine infestanti, come il Mycogone.
Si tratta di un fungo parassita che sparge le proprie spore e invade in brevissimo tempo l’intera superficie del letto di fruttificazione, non lasciando spazio alla crescita dei funghi desiderati.
Tali funghi sono estremamente difficili da debellare, nonostante l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
Inoltre, l’utilizzo di pesticidi, fitofarmaci e prodotti contenenti metalli pesanti per coltivazioni di ogni genere, ha prodotto un progressivo inquinamento delle falde acquifere, dei fiumi, dei laghi e delle acque di superficie.
Tali acque vengono, poi, utilizzate nella coltivazione dei funghi, con conseguente contaminazione del prodotto finale.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un procedimento per la coltivazione di funghi che consenta di ottenere un prodotto finale dalle elevate caratteristiche qualitative, eliminando l’utilizzo di fitofarmaci, insetticidi e fungicidi di ogni genere.
Altro scopo della presente invenzione è quello di escogitare un procedimento per la coltivazione di funghi che consenta di ottenere una minore incidenza di prodotto deteriorato e un aumento della durata del periodo di conservazione.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di escogitare un procedimento per la coltivazione di funghi che consenta di eliminare la contaminazione dei prodotti a causa delle acque utilizzate nelle varie fasi della coltivazione stessa.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un procedimento per la coltivazione di funghi che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente procedimento per la coltivazione di funghi secondo la rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un procedimento per la coltivazione di funghi, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria che illustra il passo di preparare un letto di substrato contenente miceli previsto dal procedimento secondo il trovato;
la figura 2 è una vista in assonometria del passo di miscelare acqua con biossido di cloro e del passo di bagnare il substrato previsto dal procedimento secondo il trovato;
la figura 3 è una vista in assonometria del passo di far crescere i funghi previsto dal procedimento secondo il trovato;
la figura 4 è una vista in assonometria del passo di raccogliere i funghi previsto dal procedimento secondo il trovato;
la figura 5 è una vista in assonometria del passo di irrigare previsto dal procedimento secondo il trovato;
la figura 6 è una vista frontale del passo di lavare previsto dal procedimento secondo il trovato.
Il procedimento per la coltivazione di funghi 1 comprende almeno i seguenti passi:
- un passo I di preparare almeno un letto 2 di almeno un substrato 3 per la crescita di funghi 1 contenente miceli;
- un passo II di bagnare il substrato 3 con acqua di bagnatura 4;
- un passo III di far crescere i funghi 1; e
- un passo IV di raccogliere i funghi 1.
L’acqua di bagnatura 4 utilizzata nel passo di bagnatura II è acqua addizionata con biossido di cloro.
Il procedimento secondo l’invenzione, infatti, comprende il passo preliminare di miscelare acqua con biossido di cloro ad ottenere l’acqua di bagnatura 4.
Il biossido di cloro è una sostanza dal notevole potere ossidante ed è utilizzato a scopo di disinfezione e potabilizzazione delle acque, essendo molto efficace anche contro i batteri patogeni resistenti e diversi virus.
Inoltre, il biossido di cloro è efficace nella rimozione di inquinanti come i metalli pesanti, non lascia tracce di odori o sapori nell’acqua ed ha il notevole vantaggio di non essere corrosivo nei confronti di tubature ed apparecchiature e di essere efficace anche a basse concentrazioni.
L’utilizzo dell’acqua di bagnatura 4 contente biossido di cloro consente di eliminare batteri, muffe, virus, parassiti, etc dal substrato 3, per cui non è necessario utilizzare fitofarmaci, pesticidi e fungicidi.
L’utilizzo del biossido di cloro, inoltre consente di ottenere funghi dell’elevata qualità, dall’alto valore aggiunto e privo di qualsiasi residuo chimico, collocabile sul mercato come prodotto da agricoltura biologica. Occorre precisare che per prodotto da agricoltura biologica si intende un prodotto agricolo ottenuto senza l’utilizzo di pesticidi, fitofarmaci, concimi di sintesi, etc.
Il passo di miscelare l’acqua con biossido di cloro avviene in un impianto di miscelazione 10 comprendente un gruppo di preparazione e dosaggio 11 del biossido di cloro e di un gruppo di demineralizzazione 12 dell’acqua.
Il gruppo di preparazione e dosaggio 11 comprende un primo sistema di pompaggio, che aspira acido cloridrico in soluzione acquosa da una prima tanica, e un secondo gruppo di pompaggio, che aspira clorito di sodio in soluzione acquosa da una seconda tanica.
I due componenti vengono inviati ad un reattore in cui reagiscono tra loro a formare biossido di cloro in forma gassosa, che viene disciolto in acqua, ottenendo una soluzione acquosa di biossido di cloro avente una concentrazione più elevata di quella desiderata.
L’acqua a cui viene miscelato il biossido di cloro è almeno in parte trattata tramite processi di osmosi inversa.
Il trattamento dell’acqua avviene nel gruppo di demineralizzazione 12, che opera tramite un sistema ad osmosi inversa.
L’osmosi inversa è un metodo di depurazione che consente di separare l’acqua dalle sostanze in essa presenti, come sali minerali, metalli pesanti, residui di fitofarmaci, ma anche batteri ed altri microrganismi, in modo che non contaminino il prodotto finale.
All’interno dell’impianto di miscelazione 10 l’acqua uscente dal gruppo di demineralizzazione 12 viene miscelata alla soluzione acquosa contenente biossido di cloro uscente dal gruppo di preparazione e dosaggio 11 in quantità tali da ottenere è acqua di bagnatura 4.
L’acqua osmotizzata, essendo priva di sostanze disciolte, ha un elevato potere detergente e, in associazione con il biossido di cloro, consente la rimozione di tutte le sostanze e le polveri adese sui funghi 1.
Utilmente, l’azione congiunta del biossido di cloro e dell’acqua trattata con processi di osmosi inversa consente di rimuovere ogni traccia di metalli pesanti dai funghi 1 che crescono sul substrato 3.
Generalmente, il substrato 3 utilizzato è composto da sottoprodotti di coltivazioni agricole, residui vegetali, residui di lavorazione della barbabietola da zucchero, letame, i quali vengono miscelati in varie proporzioni in funzione della specie di funghi 1 da coltivare, inumiditi e fatti fermentare.
Preferibilmente, durante il passo di preparazione I, il substrato 3 viene disposto su una lettiera 5 a formare il letto 2.
Vantaggiosamente, il letto 2 viene alloggiato all’interno di una serra 6, dove avviene il procedimento.
Il passo II di bagnare il substrato 3 comprende l’utilizzo di una quantità giornaliera di acqua di bagnatura 4 compresa tra 10 e 20 litri per m<2>di detto substrato 3.
La quantità di acqua di bagnatura 4 utilizzata è calibrata in funzione dell’umidità iniziale del substrato 3.
Tale informazione è data dal fornitore del substrato 3 e dipende dalla varietà di funghi 1 che si vogliono coltivare e dal tipo di substrato stesso. Preferibilmente, l’acqua di bagnatura 4 comprende una concentrazione di biossido di cloro compresa tra 10 e 20 ppm.
Utilmente, il passo II di bagnare il substrato 3 comprende quattro fasi di irrorazione al giorno, per una durata di tre giorni, comprendenti almeno due bagnature per ciascuna fase di irrorazione.
Al termine del passo II, il substrato 3 è sanificato e nelle condizioni ottimali per far crescere i funghi 1.
Utilmente, il passo III di far crescere i funghi 1 comprende il passo di controllare l’umidità relativa dell’aria all’interno della serra 6 nebulizzando acqua di nebulizzazione 7.
L’acqua di nebulizzazione 7 comprende acqua miscelata a biossido di cloro con una concentrazione compresa tra 2 e 4 ppm.
Tale acqua di nebulizzazione 7 viene prodotta all’interno dell’impianto di miscelazione 10, miscelando acqua e soluzione acquosa di biossido di cloro concentrata in proporzione tale da ottenere la concentrazione stabilita.
Tale nebulizzare consente di mantenere sterile l’ambiente all’interno della serra 6 dopo il passaggio degli operatori che effettuano la raccolta IV dei funghi 1; inoltre, il passaggio dell’acqua di nebulizzazione 7 attraverso il sistema di canalizzazione dell’aria consente di eliminarne tutte le specie microbiche, le spore, le muffe responsabili dei fenomeni di contaminazione.
Il passo IV di raccogliere i funghi 1 comprende una pluralità di volate, in quanto i funghi 1 non crescono tutti con la stessa velocità, e quindi c’è la necessità di differenziare il momento della raccolta in base al calibro dei funghi stessi.
Preferibilmente, il raccogliere IV i funghi 1 comprende almeno una prima volata, almeno una seconda volata ed almeno una terza volata.
La prima volata viene eseguita dopo 12 – 16 giorni dal termine del passo di bagnare il substrato 3, durante i quali avviene la crescita III.
Tra una volata e l’altra, invece, intercorre un intervallo di tempo di 4 – 6 giorni, dipendentemente dal calibro dei funghi 1 richiesto dal mercato, durante i quali i funghi 1 continuano a crescere.
Il procedimento comprende il passo V di irrigare il substrato 3 dopo la prima volata e dopo la seconda volata mediante acqua di irrigazione 8, utilizzando una quantità di acqua di irrigazione compresa tra 4 e 7 litri per m<2>di substrato 3, dipendentemente dall’umidità del substrato stesso.
Utilmente, tale acqua di irrigazione 8 comprende acqua miscelata a biossido di cloro con una concentrazione compresa tra 10 e 25 ppm.
Anche in questo caso, l’acqua di nebulizzazione 7 viene prodotta all’interno dell’impianto di miscelazione 10 miscelando acqua e soluzione acquosa di biossido di cloro concentrata in proporzione tale da ottenere la concentrazione stabilita.
L’irrigare V con acqua di irrigazione 8 ha la durata di un giorno e consente di sanificare il substrato 3 dopo ogni volata, eliminando eventuali batteri e muffe che possono proliferare e influire sulla qualità dei funghi 1 che vengono raccolti nella volata successiva.
Il procedimento comprende, infine, il passo VI di lavare detta serra 6 dopo la terza volata mediante acqua di lavaggio 9.
Dopo la terza volata, infatti, la produttività del substrato 3 è in esaurimento, per cui si procede a svuotare il letto 2 dal substrato stesso.
L’acqua di lavaggio 9 comprende acqua miscelata a biossido di cloro con una concentrazione compresa tra 3 e 6 ppm.
Anche in questo caso l’acqua di lavaggio 9 è prodotta all’interno dell’impianto di miscelazione 10.
Successivamente, si procede a lavare VI la serra 6, in modo da disinfettare l’ambiente da eventuali microrganismi, preparandolo per iniziare nuovamente la coltivazione dei funghi 1.
ESEMPIO 1
Si è utilizzato un substrato 3 avente umidità iniziale compresa tra 60% e
67%.
Il passo I di preparare il letto 2 di substrato 3 è stato eseguito per mezzo di
un sistema meccanico che, tramite una tramoggia e un nastro trasportatore,
versa il substrato sulla lettiera 5 della serra 6.
La durata di tale operazione è di circa 3 ore.
Il passo II di bagnare il substrato 3 è stato eseguito secondo le specifiche
riportate nella Tabella 1.
Tabella 1
Stanza di fruttificazione N°1
Giorno N° Fase N° Bagnature Acqua (Lt) Conc. ClO2(ppm)
1 4 1200 16
1 2 4 1200 14
3 4 1200 14
4 4 1200 18
1 4 1200 16
2 2 4 1200 14
3 4 1200 14
4 4 1200 18
1 4 1200 16
3 2 4 1200 16
3 4 1200 16
4 4 1200 18
Umidità iniziale del substrato 60 ÷ 67% Apporto di acqua per m<2>ad ogni bagnatura 1.144 Lt/m<2>Apporto giornaliero di acqua per m<2>18.30 Lt/m<2>Apporto totale di acqua per m<2>54.92 Lt/m<2>
Sono state eseguite quattro fasi di irrorazione al giorno da quattro
bagnature ciascuna, per un totale di tre giorni.
Le concentrazioni di biossido di cloro sono più elevate al terzo giorno rispetto ai primi due, in modo da avere una sanificazione graduale del
substrato 3, senza comprometterne la produttività.
Durante la crescita III dei funghi 1, la temperatura è stata mantenuta tra 18
e 20°C tramite un sistema di climatizzazione.
È stata mantenuta anche un’umidità relativa all’interno della serra 6
compresa tra 90% e 94%, nebulizzando acqua di nebulizzazione 7 avente
una concentrazione di biossido di cloro compresa tra 2 e 4 ppm.
La raccolta IV dei funghi 1 è stata eseguita in tre volate, della durata di 1 ÷
2 giorni ciascuna.
La prima volata è stata eseguita tra 15 e 16 giorni dall’inizio del ciclo di
coltivazione; la seconda volata è stata eseguita dopo 4 ÷ 7 giorni dalla
prima e la terza volata dopo 4 ÷ 7 giorni dalla seconda.
Dopo la prima volata e dopo la seconda volata si è proceduto ad irrigare V
il substrato 3 con acqua di irrigazione 8, secondo le specifiche riportate in
Tabella 2.
Tabella 2
Volata N° Fase N° Bagnature Acqua (Lt) Conc. ClO2(ppm)
1 2 600 14
1 2 2 600 14
3 2 600 14
1 2 600 18
2 2 2 600 18
3 2 600 20
Apporto di acqua per m<2>ad ogni bagnatura 1.144 Lt/m<2>Apporto totale di acqua per m<2>13.73 Lt/m<2>
Sono state eseguite tre fasi di irrigazione da 2 bagnature ciascuna, per la
durata di un giorno.
La concentrazione di biossido di cloro utilizzata è maggiore nell’irrigazione V eseguita dopo la seconda volata, perché dopo ogni volata aumenta il carico di microrganismi e la possibilità di contaminazione del substrato 3 da parte di batteri e muffe.
Si è osservato che le caratteristiche organolettiche dei funghi 1 così coltivati risultano migliori rispetto ai prodotti ottenuti con coltivazioni di tipo tradizionale.
Il prodotto ottenuto risulta essere esteticamente superiore, ben pulito, lucido, di un colore bianco brillante e dal corpo turgido e sostanzioso.
Conseguentemente, osservando le corrette prassi e norme igieniche durante la raccolta e il confezionamento, si può affermare che il prodotto ottenuto ha le caratteristiche dei prodotti di 4^ gamma.
Si è registrata una sensibile diminuzione dei fenomeni di alterazione visibili sulla superficie, quali macchie, ingiallimenti, etc.
La riduzione sensibile di tali alterazioni si traduce in una riduzione notevole dei fenomeni di batteriosi, delle muffe e dei parassiti che le causano.
Tali risultati attestano che l’azione disinfettante del biossido di cloro consente di ottenere un’azione sanitizzante estremamente efficace sia sul substrato 3, che sui funghi 1 in fase di crescita, eliminando le specie antagoniste responsabili dell’alterazione del prodotto.
ESEMPIO 2
Si è utilizzato un substrato 3 avente umidità iniziale compresa tra 67% e 80% e lo si è versato sulla lettiera 5 della serra 6, in modo analogo a quanto fatto per l’esempio 1.
Il passo II di bagnare il substrato 3 è stato eseguito per tre giorni secondo le
specifiche riportate nella Tabella 3.
Tabella 3
Stanza di fruttificazione N°2
Giorno N° Fase N° Bagnature Acqua (Lt) Conc. ClO2(ppm)
1 2 600 16
1 2 2 600 16
3 2 600 18
4 4 1200 18
1 2 600 16
2 2 2 600 16
3 2 600 18
4 4 1200 18
1 2 600 16
3 2 2 600 16
3 2 600 18
4 4 1200 18
Umidità iniziale del substrato 67 ÷ 80% Apporto di acqua per m<2>ad ogni bagnatura 1.144 Lt/m<2>Apporto giornaliero di acqua per m<2>11.44 Lt/m<2>Apporto totale di acqua per m<2>34.32 Lt/m<2>
In questo caso, le concentrazioni di biossido di cloro sono state mantenute
invariate per ciascun giorno.
I passi di crescita III e raccolta IV dei funghi 1 sono stati eseguiti
esattamente come nell’esempio 1, ottenendo risultati del tutto analoghi.
Si è in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi
proposti.
A questo proposito si sottolinea che il particolare accorgimento di
prevedere il passo di miscelare acqua con biossido di cloro consente di
ottenere un prodotto finale dalle elevate caratteristiche qualitative, eliminando l’utilizzo di fitofarmaci, insetticidi e fungicidi di ogni genere. Inoltre, il particolare accorgimento di prevedere l’utilizzo di acqua di bagnatura comprendente biossido di cloro consente di ottenere una minore incidenza di prodotto deteriorato e un aumento della durata del periodo di conservazione.
Ulteriormente, il particolare accorgimento di produrre acqua di bagnatura tramite processi di osmosi inversa consente di ottenere un prodotto finale privo di qualsiasi residuo chimico e di agenti patogeni.
Ancora, il particolare accorgimento di prevedere l’umidificazione per nebulizzazione di acqua di bagnatura consente di eliminare dalle canalizzazioni dell’aria specie microbiche, spore, virus e muffe, responsabili delle contaminazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per la coltivazione di funghi (1) comprendente almeno i passi di: - preparare (I) almeno un letto (2) di almeno un substrato (3) per la crescita di funghi (1) contenente miceli; - bagnare (II) detto substrato (3) con acqua di bagnatura (4); - far crescere (III) detti funghi (1); e - raccogliere (IV) detti funghi (1); caratterizzato dal fatto che comprende il passo di miscelare acqua con biossido di cloro ad ottenere detta acqua di bagnatura (4).
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta acqua è almeno in parte trattata tramite processi di osmosi inversa.
  3. 3) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto bagnare (II) comprende l’utilizzo di una quantità giornaliera di detta acqua di bagnatura (4) compresa tra 10 e 20 litri per m<2>di detto substrato (3).
  4. 4) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta acqua di bagnatura (4) comprende una concentrazione di biossido di cloro compresa tra 10 e 20 ppm.
  5. 5) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto bagnare (II) detto substrato (3) comprende quattro fasi di irrorazione al giorno, per tre giorni, comprendenti almeno due bagnature per ciascuna di dette fasi di irrorazione.
  6. 6) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto raccogliere (IV) detti funghi (1) comprende una pluralità di volate.
  7. 7) Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto raccogliere (IV) detti funghi (1) comprende almeno una prima volata, almeno una seconda volata ed almeno una terza volata.
  8. 8) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il passo di irrigare (V) detto substrato (3) dopo detta prima volata e dopo detta seconda volata mediante acqua di irrigazione (8) comprendente acqua miscelata a biossido di cloro con una concentrazione compresa tra 10 e 25 ppm, utilizzando una quantità di detta acqua di irrigazione (8) compresa tra 4 e 7 litri per m<2>di detto substrato (3).
  9. 9) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che avviene in una serra (6) e che detto far crescere (III) comprende il passo di controllare l’umidità relativa dell’aria all’interno di detta serra (6) nebulizzando acqua di nebulizzazione (7) comprendente acqua miscelata a biossido di cloro con una concentrazione compresa tra 2 e 4 ppm.
  10. 10) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il passo di lavare (VI) detta serra (6) dopo detta terza volata mediante acqua di lavaggio (9) comprendente acqua miscelata a biossido di cloro con una concentrazione compresa tra 3 e 6 ppm.
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