IT201600112960A1 - Dispositivo per la movimentazione relativa delle lame rispetto al portalama e macchina comprendente tale dispositivo - Google Patents

Dispositivo per la movimentazione relativa delle lame rispetto al portalama e macchina comprendente tale dispositivo

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IT201600112960A1
IT201600112960A1 IT102016000112960A IT201600112960A IT201600112960A1 IT 201600112960 A1 IT201600112960 A1 IT 201600112960A1 IT 102016000112960 A IT102016000112960 A IT 102016000112960A IT 201600112960 A IT201600112960 A IT 201600112960A IT 201600112960 A1 IT201600112960 A1 IT 201600112960A1
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IT
Italy
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blade
blade holder
moving member
holder
cylinder
Prior art date
Application number
IT102016000112960A
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English (en)
Inventor
Roberto Gaspari
Andrea Orlandini
Original Assignee
Oradoc S R L
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    • B26HAND CUTTING TOOLS; CUTTING; SEVERING
    • B26DCUTTING; DETAILS COMMON TO MACHINES FOR PERFORATING, PUNCHING, CUTTING-OUT, STAMPING-OUT OR SEVERING
    • B26D3/00Cutting work characterised by the nature of the cut made; Apparatus therefor
    • B26D3/28Splitting layers from work; Mutually separating layers by cutting
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B26HAND CUTTING TOOLS; CUTTING; SEVERING
    • B26DCUTTING; DETAILS COMMON TO MACHINES FOR PERFORATING, PUNCHING, CUTTING-OUT, STAMPING-OUT OR SEVERING
    • B26D5/00Arrangements for operating and controlling machines or devices for cutting, cutting-out, stamping-out, punching, perforating, or severing by means other than cutting
    • B26D5/02Means for moving the cutting member into its operative position for cutting
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    • B26D7/26Means for mounting or adjusting the cutting member; Means for adjusting the stroke of the cutting member
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    • B31FMECHANICAL WORKING OR DEFORMATION OF PAPER, CARDBOARD OR MATERIAL WORKED IN A MANNER ANALOGOUS TO PAPER
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    • B31F1/14Crêping by doctor blades arranged crosswise to the web
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    • B41F9/1045Clamping and adjusting devices using fluid pressure

Description

DISPOSITIVO PER LA MOVIMENTAZIONE RELATIVA DELLE LAME RI-SPETTO AL PORTALAMA E MACCHINA COMPRENDENTE TALE DISPOSI-TIVO
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
Forme di realizzazione qui descritte riguardano le macchine per la produzione di carta tramite processi a umido, in particolare per la produzione di carta tissue. Alcune forme di realizzazione qui descritte riguardano perfezionamenti ai cilindri monolucidi e ai dispositivi ad essi associati. Più in generale, l’invenzione riguarda perfezionamenti a dispositivi con lame e porta-lame configurati per cooperare con un cilindro od un rullo ruotante.
Stato della Tecnica
Per la produzione di carta, in particolare carta cosiddetta tissue, sono spesso utilizzati processi a umido, nei quali - a partire da una sospensione di fibre cellulosiche in acqua - tramite casse di afflusso viene formato un velo di un impasto cellulosico su una tela di formazione. Il contenuto di acqua dell’impasto cellulosico viene gradualmente ridotto fino a ottenere un velo cellulosico umido di sufficiente consistenza, che viene rinviato attorno ad un cilindro monolucido, denominato anche cilindro Yankee. Il cilindro monolucido è internamente riscaldato per mezzo di un fluido termovettore, tipicamente vapore d’acqua. Il calore ceduto dal cilindro monolucido al velo di carta rinviato attorno ad esso serve ad essiccare il velo, riducendo in maniera sostanziale il suo contenuto di acqua. Il velo essiccato viene successivamente staccato dal cilindro monolucido e alimentato a un gruppo avvolgitore, che forma bobine di carta, destinate a successive operazioni di trasformazione, ad esempio per la formazione di rotolini di carta igienica, carta asciugatutto, pacchi di tovaglioli, od altri articoli cellulosici.
Con la superficie cilindrica del cilindro monolucido cooperano una o più lame o coltelli aventi varie funzioni. In primo luogo può essere prevista una lama crespatrice, denominata anche coltello crespatore. La lama crespatrice presenta un bordo longitudinale che viene premuto contro la superficie cilindrica del cilindro monolucido, per staccare il velo cellulosico dalla superficie cilindrica del cilindro monolucido. A monte e a valle della lama crespatrice possono essere previste altre lame o coltelli cooperanti con la superficie cilindrica del cilindro monolucido. Ad esempio, a monte della lama crespatrice (rispetto al verso di avanzamento del velo di carta rinviato attorno al cilindro monolucido) può essere prevista una lama di distacco, mentre a valle della lama crespatrice può essere posizionata una lama di pulizia.
Un esempio di un cilindro monolucido corredato di tre lame è descritto in EP-A-2404746.
Le lame sono portate da cosiddetti porta-lama, i quali sono dotati di un movimento di accostamento e allontanamento della lama rispetto alla superficie del cilindro monolucido.
Durante il funzionamento i porta-lama e le lame sono soggetti a sporcarsi a causa della presenza, nella zona di lavoro, di liquidi e fibre cellulosiche. Le lame devono essere sostituite periodicamente, a causa dell'usura cui esse sono soggette durante la produzione di carta. La sostituzione delle lame è resa difficoltosa dalla presenza di incrostazioni e depositi di sporcizia che si accumulano negli interstizi del porta-lama. Questi depositi e incrostazioni tendono a far aderire la lama al portalama, creando difficoltà nella fase di estrazione della lama usurata e nella fase di introduzione di una lama nuova.
La lama crespatrice deve essere sostituita periodicamente, tipicamente, in alcuni casi anche ogni 4-6 ore di lavoro. La rotazione del cilindro monolucido non può essere arrestata durante la produzione e la sostituzione della lama crespatrice avviene con il cilindro monolucido in movimento.
Il cilindro monolucido ruota molto velocemente, tipicamente a velocità periferiche dell’ordine di 1000-2000 m/min. Durante il funzionamento il cilindro monolucido è tenuto ad alta temperatura dal vapore acqueo che circola al suo interno e che cede calore alla parete cilindrica del cilindro monolucido al fine di asciugare la carta rinviata attorno ad esso. Gli spazi disponibili per la lama crespatrice e per le altre lame cooperanti con il cilindro monolucido sono molto limitati e la sostituzione della lama obbliga l’operatore ad avvicinarsi al cilindro monolucido mentre questo ruota ad elevata velocità e si trova ad elevata temperatura. Ciò rappresenta un grave rischio per l’operatore. Il rischio è aumentato dal fatto che sulla parete di testa del cilindro monolucido si trovano normalmente viti di collegamento della testata del cilindro monolucido al suo mantello.
I depositi che si accumulano nel porta-lama rendono difficoltosa sia la manovra di estrazione della lama crespatrice usurata, sia anche la manovra di inserimento della nuova lama crespatrice. Ciò aumenta il rischio per l’operatore.
Problemi analoghi a quelli sopra descritti in relazione a cilindri monolucidi e rispettive lame crespatrici, di pulizia o di stacco, possono presentarsi in altri macchinari in cui cilindri rotanti che cooperano con una o più lame poste in rispettivi portalame e che devono essere sostituite, ad esempio a seguito di usura.
Vi è pertanto la necessità di migliorare i dispositivi di supporto delle lame crespatrici in particolare al fine di renderne più agevole e più sicura la sostituzione.
Sommario dell’Invenzione
Secondo un primo aspetto viene previsto un dispositivo comprendente un porta-lama configurato per alloggiare una lama cooperare con un cilindro ruotante; ed almeno un primo organo movimentatore, associato al porta-lama e dotato di un movimento parallelo al porta-lama, per muovere una lama all’interno del porta-lama.
Il primo organo movimentatore può essere usato per eseguire un movimento di completamento dell’inserimento della lama nel porta-lama, evitando la necessità per l’operatore di avvicinarsi con le mani al cilindro ruotante, cui è associato il portalama. In pratica, l’operatore inserisce la lama nel porta-lama per una porzione della lunghezza della lama stessa, compiendo l’ultima porzione della corsa di inserimento utilizzando l’organo movimentatore. In altre forme di realizzazione il primo organo movimentatore può essere usato per eseguire un primo movimento di estrazione di una lama dal porta-lama. In questo caso, quando la lama deve essere sostituita, l’operatore agisce tramite l’organo movimentatore per estrarre la lama dal porta-lama per un certo tratto, completando poi l’estrazione in maniera manuale, senza necessità (anche in questo caso) di avvicinare eccessivamente le mani al cilindro ruotante.
In vantaggiose forme di realizzazione il dispositivo comprende sia un primo organo movimentatore, sia un secondo organo movimentatore, entrambi associati al porta-lama e dotati di un movimento parallelo al porta-lama, per muovere la lama all’interno del porta-lama. In questo caso, con uno degli organi movimentatori si facilitano e si rendono più sicure le operazioni di inserimento della lama nel porta-lama, mentre con l’altro organo movimentatore si facilitano e si rendono più sicure le operazioni di estrazione della lama.
Ciascuno di detti organi movimentatori può essere azionato manualmente o tramite un attuatore. Quest’ultimo può essere un attuatore cilindro-pistone, un motore elettrico, un motore idraulico, o qualunque altro meccanismo servo-assistito.
L’uno, l’altro o entrambi gli organi movimentatori possono essere posizionati ad estremità opposte del porta-lama, oppure in una posizione intermedia lungo lo sviluppo longitudinale del porta-lama. In altre forme di realizzazione si può anche prevedere che entrambi gli organi movimentatori siano disposti ad una delle due estremità del porta-lama.
Preferibilmente, secondo alcune forme di realizzazione, gli organi movimentatori presentano elementi spintori, per agire con una forza di spinta su un bordo terminale della lama.
Secondo un ulteriore aspetto viene previsto un sistema comprendente un cilindro ruotante attorno ad un asse di rotazione ed almeno un dispositivo come sopra definito. Il porta-lama è disposto parallelamente all’asse di rotazione del cilindro ed è configurato e controllato per portare la lama a cooperare con la superficie cilindrica del cilindro ruotante.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione del dispositivo secondo l’invenzione e del sistema che lo utilizza sono descritte nel seguito con riferimento agli allegati disegni e nelle rivendicazioni accluse, le quali formano parte integrante della presente descrizione.
Breve Descrizione dei Disegni
La presente invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l’unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell’invenzione. Più in particolare, nel disegno:
la Fig. 1 mostra schematicamente una porzione di un cilindro monolucido o cilindro Yankee, cui sono associate tre lame, rispettivamente una lama di distacco, una lama crespatrice, e una lama di pulizia;
la Fig.2 mostra una vista secondo la freccia II-II di Fig.1;
la Fig.3 mostra una vista in assonometria della zona di accesso al porta-lama e dell’organo movimentatore per inserire le lame nuove, in una condizione disattiva;
la Fig.4 mostra l’organo movimentatore della Fig.3 in una vista laterale; la Fig.5 illustra una vista assonometrica analoga alla vista della Fig.3, in cui una nuova lama crespatrice è stata parzialmente inserita nel porta-lama;
la Fig. 6 illustra una vista assonometrica dell’organo movimentatore in posizione pronta per inserire completamente la lama crespatrice nel porta-lama;
la Fig.7 illustra una vista assonometrica analoga alla vista della Fig.6, con la lama crespatrice inserita;
la Fig. 8 illustra una vista dell’organo movimentatore nella posizione della Fig. 7;
la Fig. 9 illustra una vista assonometrica dell’organo movimentatore per l’estrazione della lama crespatrice in posizione disattiva;
la Fig.10 illustra una vista dell’organo movimentatore della Fig.9;
la Fig. 11 illustra una vista assonometrica dell’organo movimentatore per l’estrazione della lama crespatrice in una posizione di lama parzialmente estratta; la Fig. 12 illustra una vista dell’organo movimentatore per l’estrazione della lama crespatrice in posizione di lama parzialmente estratta;
la Fig.13 illustra l’estremità del porta-lama opposta alla estremità ove si trova l’organo movimentatore per l’estrazione della lama crespatrice, con la lama crespatrice parzialmente estratta.
Descrizione Dettagliata di Forme di Realizzazione dell’Invenzione
La seguente descrizione dettagliata di alcune realizzazioni esemplificative fa riferimento ai disegni allegati. Numeri di riferimento uguali, ricorrenti in disegni diversi, indicano elementi uguali o simili. I disegni non sono necessariamente in scala. Inoltre, la seguente descrizione dettagliata non limita l’invenzione. Al contrario, l'ambito dell’invenzione è definito dalle rivendicazioni accluse.
In tutta la descrizione, il riferimento a “una forma di realizzazione ”o "alcune forme di realizzazione" o diciture analoghe od equivalenti stanno a indicare che una particolare caratteristica, struttura o proprietà descritta in relazione a una forma di realizzazione è inclusa in almeno una forma di realizzazione od esempio di realizzazione dell’oggetto descritto. Pertanto il ricorso all'espressione "in una forma di realizzazione" o "alcune forme di realizzazione", od espressioni analoghe od equivalenti, in vari punti della descrizione non farà necessariamente riferimento alla stessa forma di realizzazione o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre, le particolari caratteristiche, strutture o proprietà possono essere combinate in qualsiasi modo adatto in una o più forme di realizzazione.
Nel seguito l’invenzione viene descritta con specifica applicazione all’ambito delle macchine per la produzione di carta con processi ad umido. In maniera ancor più specifica, l’invenzione viene descritta con riferimento alle operazioni di inserimento ed estrazione di lame crespatrici per cilindri monolucidi. Peraltro, come gli esperti del ramo comprenderanno dalla descrizione che segue, caratteristiche e forme di realizzazione qui descritte possono trovare vantaggiosa applicazione anche in altri ambiti, in generale laddove si renda necessario a inserire o di inserire una lama, cioè un coltello o una racla rispetto ad un porta-lama, associato ad un cilindro ruotante.
In Fig.1 è mostrata una porzione di un cilindro Yankee o cilindro monolucido 1, ruotante secondo la freccia F. Attorno alla superficie cilindrica 1S del cilindro monolucido 1 è rinviato un velo cellulosico 3, ad esempio un velo di carta tissue. Attorno al cilindro monolucido 1 sono disposte una o più lame. Nella forma di realizzazione esemplificativa di Fig. 1 sono previste tre lame indicate schematicamente con 5, 7 e 9. La lama 5 è montata in un porta-lama 11, la lama 7 è montata in un portolama 13 e la lama 9 è montata in un porta-lama 15. La lama 7 è una lama crespatrice, che durante il normale funzionamento del cilindro monolucido 1 stacca il velo 3 dalla superficie cilindrica 1S del cilindro monolucido 1. La lama 9 a valle (rispetto al verso di rotazione F) della lama crespatrice 7 è una lama di pulizia. La lama 5 a monte della lama crespatrice 7 è una lama di distacco che stacca il velo 3 dal cilindro monolucido 1 durante le fasi di sostituzione della lama crespatrice 7.
Nella forma di realizzazione illustrata in Fig. 1 il porta-lama 11 è montato su una traversa 10, il porta-lama 13 è montato sulla traversa 12 e il porta-lama 15 è montato sulla traversa 14. Le traverse 10, 12, 14 si estendono, analogamente ai rispettivi porta-lama 11, 13, 15 ed alle lame 5, 7 e 9, parallelamente all’asse di rotazione A-A del cilindro monolucido 1.
Ciascuna lama 5, 7 e 9 è dotata di un movimento di accostamento e allontanamento rispetto alla superficie cilindrica 1S del cilindro monolucido 1. Il movimento può essere impartito tramite un movimento angolare delle traverse 10, 12, 14 secondo le frecce indicate in Fig. 1, o in qualunque altro modo opportuno. In questo modo ciascuna delle lame 5, 7 e 9 può essere portata alternativamente in una posizione di lavoro, a contatto con la superficie cilindrica 1S del cilindro monolucido 1, e in una posizione di riposo, a distanza dalla superficie 1S, ad esempio per sostituire la lama. Esemplificativamente nelle figure successive con 16 è indicato un attuatore cilindro-pistone che impartisce, tramite una leva 18 un movimento di rotazione ad un albero 20, su cui è fissata la traversa 12 di supporto del porta-lama 13. Meccanismi equivalenti possono essere previsti per muovere le traverse 10, 14 di supporto dei porta-lama 11, 15.
Le lame 5, 7 e 9 sono soggette ad usura a causa dell’attrito fra le lame e la superficie cilindrica 1S del cilindro monolucido 1, che può essere eventualmente provvista di un rivestimento, ad esempio chimico. In particolare è soggetta ad una rapida usura la lama crespatrice 7, che deve essere sostituita con frequenza, in alcuni casi anche ogni 4-6 ore.
A causa dei detriti, in particolare fibre cellulosiche, che si depositano sulla lama e sul porta-lama, l’estrazione di una lama usurata e l’introduzione di una lama nuova comportano sforzi rilevanti. Inoltre, queste operazioni di sostituzione devono essere eseguite con il cilindro monolucido 1 in funzione, cioè mentre tale cilindro monolucido 1 ruota con una velocità periferica dell’ordine di 1000-2000 m/min e si trova ad elevata temperatura.
Al fine di facilitare e rendere più sicura l’operazione di inserimento di una nuova lama crespatrice 7, su un lato della struttura di supporto 21 del cilindro monolucido 1 è disposto un primo organo movimentatore complessivamente indicato con 23. Caratteristiche e funzioni dell’organo movimentatore 23 verranno di seguito descritti con specifico riferimento alle Figg.3 a 8.
Il primo organo movimentatore 23 può comprendere un primo elemento spintore 25 atto a cooperare con un bordo di estremità 7.1 di una lama crespatrice 7 che è stata parzialmente inserita nel porta-lama 13. L’elemento spintore 25 può comprendere un tampone 25.1 fissato sulla estremità distale di un’asta 25.2 facente parte di un attuatore cilindro-pistone 27, il cui cilindro 27.1 può essere fissato su una slitta 29. L’attuatore cilindro-pistone 27 comanda un movimento secondo la doppia freccia f25 dell’elemento spintore 25.
Nella forma di realizzazione illustrata, la slitta 29 è opportunamente dotata di un movimento di sollevamento e abbassamento in una direzione sostanzialmente verticale secondo la doppia freccia f29. In questo movimento la slitta 29 può essere guidata lungo una guida 31 solidale alla struttura portante 21 del cilindro monolucido 1.
Il movimento della slitta 29 lungo la guida 31 può essere impartito da un attuatore, ad esempio un attuatore cilindro-pistone 33. In altre forme di realizzazione può essere previsto a tale scopo un attuatore di tipo diverso, ad esempio un motore elettrico, che può essere montato sulla slitta 29 e che può essere corredato di un pignone ingranante con una cremagliera fissa, oppure un motore idraulico, un motore pneumatico, o altro. Il movimento della slitta 29 consente di portare l’elemento spintore 25 in una prima posizione, in cui esso si trova in allineamento con il porta-lama 13 e più in particolare con il bordo di estremità 7.1 della lama crespatrice 7, ed in una seconda posizione, in cui esso si trova defilato rispetto la posizione del porta-lama 13. Le Figg. 3, 4 e 5 mostrano l’elemento spintore 25 nella posizione defilata, mentre nelle Figg.6, 7 e 8 l’elemento spintore 25 è posizionato in linea con la lama crespatrice 7. L’elemento spintore 25 può essere dotato di un meccanismo anti-rotazione, non mostrato.
Nella posizione inferiore la slitta 29 si trova, invece, in posizione tale per cui il porta-lama 13 è accessibile ad un operatore che può inserire la lama crespatrice 7 nel porta-lama 13. Infatti, l’inserimento della lama crespatrice 7 nel porta-lama 13 avviene almeno in parte manualmente. L’operatore inserisce la lama crespatrice 7 nel porta-lama 13 per buona parte dello sviluppo longitudinale della lama crespatrice 7, che è lunga sostanzialmente quanto la lunghezza assiale del cilindro monolucido 1. L’inserimento manuale non è completo, poiché al fine di non avvicinare eccessivamente le mani al cilindro monolucido 1 in rotazione l’operatore lascia l’ultima porzione di lama crespatrice 7 sporgente dal porta-lama 13. Solo l’ultimo tratto di inserimento viene eseguito dal primo organo movimentatore 23. È pertanto neccesario che il primo organo movimentatore 23 venga sollevato o abbassato rispetto alla quota cui si trovano la lama crespatrice 7 e il porta-lama 13, per non essere di ostacolo alla prima fase di inserimento manuale della lama crespatrice 7 nel porta-lama 13.
In alcune vantaggiose forme di realizzazione, al primo organo movimentatore 23 è associato un meccanismo di consenso complessivamente indicato con 41. La funzione del meccanismo di consenso 41 è di verificare che la lama crespatrice 7 sia stata correttamente e inserita nel porta-lama 13 prima di azionare l’elemento spintore 25, così da evitare il contatto non desiderato fra l’elemento spintore 25 e la lama crespatrice 7 nell'ipotesi in cui quest’ultima non sia stata inserita correttamente.
Nella forma di realizzazione illustrata nei disegni allegati il meccanismo di consenso 41 comprende una battuta mobile 43, costituita ad esempio da una lamella, che può essere dotata di un movimento secondo la doppia freccia f43 lungo una traiettoria che interseca il prolungamento della lama 7 quando questa si trova correttamente inserita nella sua sede del porta-lama 13. Il movimento della battuta mobile 43 può essere impartito ad esempio da un attuatore cilindro-pistone 45 o da qualunque altro attuatore idoneo, ad esempio un motore elettrico, un motore idraulico, un motore pneumatico, o altro.
Nell’esempio di realizzazione mostrato nel disegno allegato il movimento di oscillazione della battuta mobile 43 è trasmesso dall’attuatore cilindro-pistone 45 attraverso l’albero 47. Alla battuta mobile 43 può essere associato un encoder di posizione, schematicamente rappresentato in 49. In altre forme di realizzazione la posizione della battuta mobile 43 può essere rilevata attraverso organi sensori associati all’attuatore cilindro-pistone 45, ad esempio atti a rilevare la posizione dell’asta dell’attuatore cilindro-pistone 45.
Come si comprende dal disegno, la battuta mobile 43 può compiere una oscillazione soltanto se la sua traiettoria è libera. Quando la lama crespatrice 7 non è completamente inserita nel porta-lama 13, il movimento della battuta 43 è ostacolato dalla lama crespatrice 7.
Tramite l’encoder o sensore di posizione 49, è possibile verificare se la battuta mobile 43 è riuscita a raggiungere una posizione di fine corsa, avendo trovato libera la propria traiettoria di movimento. Un segnale di posizione ottenuto dall’encoder 49 o altro sensore idoneo può essere comunicato ad una unità centrale di controllo 51 (mostrata schematicamente solo in Fig.3), la quale può essere interfacciata anche all’attuatore cilindro-pistone 33, che comanda il movimento di sollevamento ed abbassamento della slitta 29, all’attuatore 27 del primo organo movimentatore 23. In questo modo l’unità di controllo 51 può dare il consenso al sollevamento della slitta 29 tramite l’attuatore 33 ed all’inserimento della lama crespatrice 7 nel porta-lama tramite l’elemento spintore 25 dopo che la lama crespatrice 7 è stata correttamente pre-inserita manualmente. In alcune forme di realizzazione non si esclude di collegare l’unità di controllo 51 anche ad attuatori (non mostrati) che comandano il movimento di accostamento ed allontanamento della lama crespatrice 7 rispetto al cilindro monolucido 1.
Benché nella forma di realizzazione illustrata il meccanismo di consenso 41 sia di tipo meccanico, non si esclude la possibilità di utilizzare altri sistemi, ad esempio ottici, capacitivi o simili. Può essere prevista ad esempio una barriera ottica capace di verificare se la lama crespatrice 7 sporge rispetto al porta-lama 13. Emettitori e ricevitori ottici possono essere posizionati in modo che i fasci ottici emessi dagli emettitori vengano ricevuti dai ricevitori solo se la lama crespatrice 7 è stata correttamente e completamente inserita. In caso contrario, se la lama crespatrice 7 interferisce col percorso di uno o più di detti fasci ottici, il segnale di consenso viene negato. Analoghe soluzioni possono adottare sensori capacitivi, che rilevano la presenza della lama crespatrice 7 nella zona di azione dei sensori, posizionati a fianco del portalama 13.
Tramite il primo organo movimentatore 23 sin qui descritto è possibile eseguire le operazioni di introduzione di una lama crespatrice 7 nel porta-lama 13 in condizioni di massima sicurezza, grazie al fatto che l’operatore non deve portare le mani ad una distanza pericolosa dal cilindro monolucido 1. L’ultimo tratto della corsa di introduzione della lama crespatrice 7 nel porta-lama 13 viene, infatti, eseguita dall’organo movimentatore 23.
Il funzionamento dell’organo movimentatore 23 sopra descritto è immediatamente comprensibile dalla sequenza delle Figg. 3 a 8. Nelle Figg. 3 e 4 l’elemento spintore 25 si trova, come sopra indicato, in una posizione defilata, a quota inferiore rispetto alla posizione in cui deve essere inserita la lama crespatrice. In queste figure il porta-lama 13 è vuoto in quanto la lama crespatrice 7 precedentemente utilizzata è stata estratta per essere sostituita con una lama crespatrice 7 nuova. In Fig.5 la nuova lama crespatrice 7 è stata parzialmente inserita nel porta-lama 13, e rimane sporgente per un certo tratto dal porta-lama 13 medesimo, in modo tale che l’operatore non debba avvicinare le mani eccessivamente al cilindro monolucido 1 che si trova in rotazione. In Fig.6 l’elemento spintore 25 è stato sollevato e portato in allineamento con il bordo 7.1 della lama crespatrice 7 parzialmente inserita nel porta-lama 13. In Fig. 7 l’elemento spintore 25 è stato estratto e la lama crespatrice 7 è stata completamente inserita nel porta-lama 13. Come si osserva in questa figura, preferibilmente il bordo terminale 7.1 della lama crespatrice 7 è in posizione interna rispetto all’estremità del porta-lama 13.
Per aumentare ulteriormente la sicurezza dell’operatore, è possibile prevedere un secondo meccanismo movimentatore che faciliti le operazioni di estrazione di una lama crespatrice 7 usurata dal rispettivo porta-lama 13. Nella forma di realizzazione illustrata nei disegni allegati, è previsto a tale scopo un secondo organo movimentatore complessivamente indicato con 61, posizionato sulla lato opposto del cilindro monolucido 1 rispetto alla posizione in cui si trova il primo organo movimentatore 23.
Il secondo organo movimentatore 61 può comprendere un secondo elemento spintore 63 configurato per essere disposto in allineamento con la lama crespatrice 7. Più in particolare, il secondo elemento spintore 63 è posto di fronte al bordo 7.2 della lama crespatrice 7 trovantisi nel porta-lama 13, opposto al bordo 7.1.
Mentre il primo organo movimentatore 23 si trova sul lato del cilindro monolucido 1 accessibile dall’operatore per le operazioni di sostituzione della lama crespatrice 7, e viene quindi dotato di un movimento da una posizione di lavoro (in allineamento con la lama 7) ad una posizione defilata, il secondo organo movimentatore 61 non richiede di essere spostato da una posizione di lavoro ad una posizione defilata, in quanto si trova sul lato che non richiede l’accesso da parte dell’operatore.
Nella forma di realizzazione illustrata, il secondo elemento spintore 63 è movimentato secondo la doppia freccia f63 da un attuatore, ad esempio un attuatore cilindro-pistone 65 montato sulla struttura portante 21 del cilindro monolucido 1. Il collegamento tra lo spintore 63 e l’attuatore cilindro-pistone 65 può essere dato da un’asta di spinta 67. Per garantire che l’elemento spintore 63 entri sempre in contatto con il bordo 7.2 della lama crespatrice 7, si può prevedere che l’elemento spintore 63 abbia una forma estesa, ad esempio ad L. La zona di contatto fra l’elemento spintore 63 e il bordo 7.2 della lama crespatrice 7 può essere disallineato rispetto all’asta di spinta 67. Per evitare una rotazione accidentale dell’elemento spintore 63, quest’ultimo può essere vincolato ad un’asta di guida 69, che può essere alloggiata scorrevolmente in fori di guida 71 realizzati in staffe di supporto 73,75, nelle quali può essere guidata anche l’asta di spinta 67.
Quando la lama crespatrice 7 deve essere sostituita perché usurata, il portalama 13 viene allontanato dalla superficie cilindrica laterale 1S del cilindro monolucido 1 e portato in una posizione in cui il bordo laterale di estremità 7.2 della lama crespatrice 7 si trova di fronte al secondo elemento spintore 63. Raggiunta questa posizione, l’organo movimentatore 61 può essere attivato portando il secondo elemento spintore 63 a battuta contro il bordo 7.2 della lama crespatrice 7. L’ulteriore corsa dell’elemento spintore 63 provoca il movimento della lama crespatrice 7 parallelamente al suo bordo tagliente lungo il porta-lama 13. Questo movimento, limitato alla corsa dell’attuatore cilindro-pistone 65, fa uscire parzialmente la lama crespatrice 7 usurata dal porta-lama 13 sul lato opposto rispetto a quello dove è posizionato l’organo movimentatore 61, cioè dal lato accessibile all’operatore.
Il funzionamento del secondo organo movimentatore 61 è chiaramente illustrato nelle Figg. 9 e 11. In Fig.9 la lama crespatrice 7 e completamente inserita nel porta-lama 13 e l’elemento spintore 63 è in posizione arretrata. In Fig.11 l’elemento spintore 63 è in posizione avanzata ed ha spinto la lama crespatrice 7 lungo il portalama 13, agendo sulla bordo terminale 7.2 della lama crespatrice 7, cosicché l’estremità opposta della lama crespatrice 7 sporge dalla porta-lama 13, come mostrato in Fig. 13. Il bordo terminale 7.1 della lama crespatrice 7 è stato allontanato dal cilindro monolucido 1 per consentire all’operatore di afferrare la lama crespatrice 7 in sicurezza e completarne lo sfilamento dal porta-lama 13.
Oltre a consentire di eseguire le operazioni di inserimento ed estrazione in condizioni di sicurezza, il primo organo movimentatore 23 e il secondo organo movimentatore 61 facilitano queste operazioni anche dal punto di vista di riduzione dello sforzo di trazione necessario all’operatore per sfilare la lama crespatrice 7 ovvero per inserirla all’interno della porta-lama 13. Come sopra osservato, infatti, durante il funzionamento del cilindro monolucido 1, nella zona della lama crespatrice 7 e del rispettivo porta-lama 13 si formano depositi di detriti che possono rendere difficile il movimento di sfilamento e inserimento della lama crespatrice 7 dal e nel porta-lama 13. Il secondo meccanismo di movimentazione 61 impone alla lama crespatrice 7 da sostituire il primo movimento di sfilamento rispetto al porta-lama 13, vincendo le forze di adesione e di attrito statico che possono essere generate dai detriti accumulatisi nella zona del porta-lama 13. Il successivo completamento manuale dell’estrazione della lama crespatrice 7 ne risulta molto facilitato. Anche il primo organo movimentatore 23 facilita il compito dell’operatore, in quanto fa eseguire alla lama crespatrice 7 l’ultimo movimento di inserimento, cioè quello per il quale possono essere più elevate le forze di attrito generate da eventuali detriti residui nella zona del porta-lama 13.
Con l’utilizzo dei due organi movimentatori 23 e 61 le operazioni di sostituzione della lama crespatrice 7 usurata con una nuova lama crespatrice 7 risultano più rapide. Questo è particolarmente vantaggioso in termini di economia del processo produttivo, tenuto conto che il cilindro monolucido 1 non può essere arrestato durante la operazioni di sostituzione della lama crespatrice 7. La carta prodotta durante il periodo di tempo richiesto per la sostituzione della lama crespatrice 7 viene scartata. È evidente che minore è il tempo necessario per la sostituzione della lama crespatrice 7, minore è la perdita di carta prodotta.
Nella forma di realizzazione sopra descritta il primo organo movimentatore 23 ed il secondo organo movimentatore 61 sono posti ad estremità opposte del portalama 13 per lavorare in entrambi i casi a spinta, cioè esercitando una spinta sul rispettivo bordo di estremità 7.1, ovvero 7.2 della lama crespatrice 7. Questo è particolarmente vantaggioso, poiché semplifica la forma degli elementi che devono cooperare con la lama crespatrice 7. Non è necessario realizzare organi di presa che agganciano la lama crespatrice 7 per tirarla. È sufficiente un elemento spintore con una superficie di spinta cooperante con il bordo di estremità 7.1 ovvero 7.2, rispettivamente. Questa soluzione consente anche di utilizzare lame crespatrici 7 di forma estremamente semplice, ottenute dal semplice taglio di una lama continua di lunghezza indefinita.
Peraltro, in altre forme di realizzazione si può prevedere che l’uno o l’altro o entrambi gli organi movimentatori 23 e 61 siano configurati per esercitare sulla lama crespatrice 7 una forza di trazione, anziché una forza di spinta. A tale scopo l’organo movimentatore può essere dotato di un mezzo di presa, ad esempio di una ganascia che afferra l’estremità corrispondente della lama crespatrice 7. Per garantire con maggiore affidabilità la presa della lama crespatrice 7 si può anche prevedere che la lama crespatrice 7 presenti una lavorazione superficiale, oppure un foro, un intaglio, o simile, in cui si inserisce un membro di aggancio dell’organo movimentatore corrispondente.
In alcune forme di realizzazione è così, ad esempio, possibile disporre sia il primo organo movimentatore, sia il secondo organo movimentatore sul lato opposto rispetto al lato accessibile all’operatore. In tal caso, il secondo organo movimentatore 61 può lavorare a spinta, mentre il primo organo movimentatore 23 può lavorare a trazione. Questa configurazione ha il vantaggio di lasciare completamente libero il lato di accesso da parte dell’operatore.
In altre forme di realizzazione, il primo organo movimentatore 23 e il secondo organo movimentatore 61 possono essere posizionati entrambi sul lato accessibile all’operatore. In tal caso il primo organo movimentatore funzionerà a spinta come l’organo movimentatore 23 sopra descritto, mentre il secondo organo movimentatore 61 lavorerà a trazione. In questo caso è opportuno predisporre un sistema che consenta di portare in posizione defilata sia il primo organo movimentatore, sia il secondo organo movimentatore, per consentire all’operatore di accedere al porta-lama 13 per inserirvi la nuova lama crespatrice 7, ovvero per completare l’estrazione della lama crespatrice usurata.
Benché in ciò precede sia stato descritto un sistema comprendente un cilindro monolucido 1 corredato sia di un primo organo movimentatore 23 per l’introduzione di una lama crespatrice 7, sia di un secondo organo movimentatore 61 per l’estrazione della lama crespatrice 7 usurata, in altre forme di realizzazione può essere previsto solo uno di tali organi movimentatori, ad esempio soltanto l’organo movimentatore per l’estrazione della lama usurata, oppure solo l’organo movimentatore per l’inserimento della lama nuova.
Inoltre, mentre l’utilizzo degli organi movimentatori sopra descritti è particolarmente utile per semplificare la sostituzione delle lame crespatrici, poiché queste sono soggette a più rapida usura e quindi richiedono più frequenti sostituzioni, non si esclude la possibilità di utilizzare organi analoghi anche in abbinamento ai portalama per le lame di pulizia e di distacco. I dispositivi qui descritti possono, in generale, essere utilizzati in altri casi in cui sia necessario inserire una lama in un portalama o disinserirla da questo, in un sistema comprendente un rullo o cilindro ruotante, con la cui superficie cilindrica coopera la lama. I dispositivi sono particolarmente utili e vantaggiosi quando la sostituzione delle lame deve avvenire o avviene preferibilmente con il rullo o cilindro in movimento.
Nelle forme di realizzazione sopra descritte sono previsti attuatori, esemplificativamente attuatori cilindro-pistone 27 e 65, per completare l’inserimento e il disinserimento della lama rispetto al porta-lama. E’ inoltre previsto un attuatore 33 per eseguire il movimento di sollevamento ed abbassamento della slitta 29 su cui è montato il primo organo movimentatore 23. In altre forme di realizzazione, tuttavia, si può prevedere che uno o più dei movimenti eseguiti dagli attuatori 27, 65 e 29 siano eseguiti manualmente. Ad esempio si può prevedere che l’elemento spintore 25 sia traslabile manualmente in direzione parallela all’asse del cilindro monolucido 1 e/o che la slitta 29 che lo porta sia sollevabile e abbassabile manualmente. Analogamente, si può prevedere un azionamento manuale del secondo elemento spintore. Anche quando i movimenti sono manuali, si ottiene il vantaggio di una maggiore sicurezza nelle manovre di inserimento ed estrazione, in quanto l’operatore agisce sulla lama con l’interposizione degli elementi spintori, tenendo le mani lontane dal cilindro monolucido ruotante 1.

Claims (18)

  1. DISPOSITIVO PER LA MOVIMENTAZIONE RELATIVA DELLE LAME RI-SPETTO AL PORTALAMA E MACCHINA COMPRENDENTE TALE DISPOSI-TIVO RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo comprendente: - un porta-lama (13) configurato per alloggiare una lama (7) cooperare con un cilindro ruotante (1); - almeno un primo organo movimentatore (23; 61), associato al porta-lama (13) e dotato di un movimento parallelo al porta-lama (13), per muovere una lama (7) all’ interno del porta-lama (13).
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, comprendente un secondo organo movimentatore (61; 23), associato al porta-lama (13) e dotato di un movimento parallelo al porta-lama (13), per muovere la lama (7) all’interno del porta-lama (13).
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui almeno uno di detti primo organo movimentatore (23; 61) e secondo organo movimentatore (61; 23) è posizionato ad una estremità del porta-lama (13); ed in cui preferibilmente il primo organo movimentatore ed il secondo organo movimentatore sono disposti ad estremità opposte del porta-lama (13).
  4. 4. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui il primo organo movimentatore (23; 61) presenta un primo elemento spintore (25; 63) configurato per cooperare con una prima estremità (7.1; 7.2) della lama (7), e spingere la lama longitudinalmente rispetto al porta-lama (7).
  5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 4, in cui il secondo organo movimentatore (61; 23) presenta un secondo elemento spintore (63; 25) configurato per cooperare con una seconda estremità (7.2; 7.1) della lama (7), e spingere la lama longitudinalmente rispetto al porta-lama (13).
  6. 6. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima estremità (7.1) del porta-lama (7) è una estremità accessibile per inserire la lama nel porta-lama e per estrarre la lama dal porta-lama.
  7. 7. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo organo movimentatore (23) è configurato per completare un movimento di introduzione della lama (7) nel porta-lama (13).
  8. 8. Dispositivo come almeno da rivendicazione 2, in cui il secondo organo movimentatore (61) è configurato per imporre alla lama (7) un movimento di estrazione parziale dal porta-lama (13).
  9. 9. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo organo movimentatore (23) è montato su una slitta (29) mobile in direzione trasversale (f29) rispetto allo sviluppo longitudinale del porta-lama (13), tra una posizione attiva, in cui il primo organo movimentatore (23) è posto circa di fronte alla posizione della lama (7) quando essa è inserita nel porta-lama (23), ed una seconda posizione di riposo, in cui il primo organo movimentatore (23) è defilato rispetto alla posizione della lama (7) nel porta lama (13), lasciando un passaggio per l’estrazione della lama (7) dal porta-lama (13) e l’inserimento della lama (7) nel porta-lama (13).
  10. 10. Dispositivo come da rivendicazione 9, in cui la slitta (29) è mobile in una direzione sostanzialmente verticale.
  11. 11. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un meccanismo di consenso (41), configurato per verificare se la lama (7) è stata inserita nel porta-lama (13).
  12. 12. Dispositivo come da rivendicazione 11, in cui il meccanismo di consenso (41) comprende una battuta (43) mobile lungo una traiettoria di controllo tra una prima posizione ed una seconda posizione; in cui la traiettoria di controllo interseca uno spazio di introduzione della lama (7) nel porta-lama (13), detto spazio essendo antistante la prima estremità del porta-lama (13).
  13. 13. Dispositivo come da rivendicazione 11 o 12, in cui il meccanismo di consenso (41) è interfacciato ad una unità di controllo (51), per consentire o impedire l’azionamento dell’organo movimentatore configurato per completare l’inserimento della lama (7) nel porta-lama (13).
  14. 14. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui nel porta-lama (13) è inserita una lama crespatrice (7) intercambiabile.
  15. 15. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno e preferibilmente entrambi detto primo organo movimentatore (23; 61) e detto secondo organo movimentatore (61; 23) comprendono un attuatore (27; 65) per comandare il movimento; ed in cui preferibilmente il primo organo movimentatore comprende un attuatore (33) per comandare un movimento dell’organo movimentatore tra una posizione attiva e una posizione disattiva.
  16. 16. Un sistema comprendente: - un cilindro (1) ruotante attorno ad un asse di rotazione (A- A); - almeno un dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti; in cui il porta-lama (13) è disposto parallelamente all’asse di rotazione del cilindro (1) ed è configurato e controllato per portare la lama (7) a cooperare con la superficie cilindrica (1S) del cilindro (1) ruotante.
  17. 17. Sistema come da rivendicazione 16, in cui il dispositivo comprende una lama (7) montata nel porta-lama (13).
  18. 18. Sistema come da rivendicazione 16 o 17, in cui il cilindro è un cilindro monolucido; ed in cui preferibilmente il sistema comprende inoltre un porta-lama (11; 15) per una lama di stacco e/o un porta-lama (15, 11) per una lama di pulizia.
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