IT201600107394A1 - Contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici. - Google Patents

Contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici.

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IT201600107394A1
IT201600107394A1 IT102016000107394A IT201600107394A IT201600107394A1 IT 201600107394 A1 IT201600107394 A1 IT 201600107394A1 IT 102016000107394 A IT102016000107394 A IT 102016000107394A IT 201600107394 A IT201600107394 A IT 201600107394A IT 201600107394 A1 IT201600107394 A1 IT 201600107394A1
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IT
Italy
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IT102016000107394A
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Daniele Tartaro
Maurizio Maletti
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Traces S R L
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B10/00Other methods or instruments for diagnosis, e.g. instruments for taking a cell sample, for biopsy, for vaccination diagnosis; Sex determination; Ovulation-period determination; Throat striking implements
    • A61B10/0096Casings for storing test samples
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01LCHEMICAL OR PHYSICAL LABORATORY APPARATUS FOR GENERAL USE
    • B01L3/00Containers or dishes for laboratory use, e.g. laboratory glassware; Droppers
    • B01L3/50Containers for the purpose of retaining a material to be analysed, e.g. test tubes
    • B01L3/502Containers for the purpose of retaining a material to be analysed, e.g. test tubes with fluid transport, e.g. in multi-compartment structures
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B01LCHEMICAL OR PHYSICAL LABORATORY APPARATUS FOR GENERAL USE
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    • B01L2300/04Closures and closing means
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    • B01L2400/00Moving or stopping fluids
    • B01L2400/06Valves, specific forms thereof
    • B01L2400/0677Valves, specific forms thereof phase change valves; Meltable, freezing, dissolvable plugs; Destructible barriers
    • B01L2400/0683Valves, specific forms thereof phase change valves; Meltable, freezing, dissolvable plugs; Destructible barriers mechanically breaking a wall or membrane within a channel or chamber

Description

"Contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici.
Com'è noto, la biopsia è un esame medico che consiste nel prelevare una porzione o frammento di tessuto da un organismo vivente per permettere l'analisi di tale porzione o frammento di tessuto (ad es. al microscopio o tecniche di microbiologia o biologia molecolare) a scopi diagnostici. Una volta che è stato prelevato dal paziente, il campione di tessuto viene raccolto in un contenitore e quindi viene immesso nel contenitore un agente conservante, tipicamente formalina (formaldeide in soluzione acquosa), per garantire la conservazione del campione bioptico. Il contenitore, con il campione bioptico immerso nella formalina, può quindi essere chiuso e spedito a un laboratorio per l'analisi. La formalina, così come altri agenti conservanti, è una sostanza tossica per inalazione, in particolare una sostanza cancerogena. Anche se l'operazione di immissione della formalina nel contenitore viene effettuata sotto una cappa aspirante, tale operazione mette comunque a rischio la salute degli operatori addetti alla raccolta dei campioni bioptici. Vi è dunque l'esigenza di evitare che l'operatore venga direttamente a contatto con la formalina o sia comunque esposto ai vapori della formalina utilizzata come conservante per la conservazione di campioni bioptici.
Per soddisfare tale esigenza, sono stati ideati appositi contenitori per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici, come è noto ad esempio dalla domanda di brevetto internazionale WO2016/079611 a nome della Richiedente, che descrive un contenitore avente le caratteristiche specificate nel preambolo dell'annessa rivendicazione indipendente 1. Secondo la soluzione proposta in tale documento anteriore, il contenitore comprende un corpo atto a contenere il campione bioptico da conservare e un tappo atto a impegnare mediante avvitamento il corpo per chiuderlo a tenuta, laddove il tappo comprende un ricettacolo, che contiene una soluzione conservante (ad esempio formalina) ed è sigillato da una membrana, e un organo perforatore che per mezzo dell'avvitamento del tappo trasla verticalmente premendo contro la membrana per lacerarla e consentire in tal modo alla soluzione conservante contenuto nel ricettacolo di fuoriuscire dal ricettacolo e riempire il corpo del contenitore per sommergere il campione bioptico. Tale contenitore noto offre un elevato grado di sicurezza, in quanto elimina il rischio di esposizione dell'operatore alla soluzione conservante.
Scopo della presente invenzione è offrire un contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici che, a parità di sicurezza, sia più semplice da realizzare e al contempo sia meno costoso da produrre rispetto alla tecnica nota sopra discussa.
Questo e altri scopi sono pienamente raggiunti secondo l'invenzione grazie a un contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici avente le caratteristiche definite nell'annessa rivendicazione indipendente 1.
Ulteriori caratteristiche vantaggiose dell'invenzione sono specificate nelle rivendicazioni dipendenti, il cui contenuto è da intendersi come parte integrale e integrante della descrizione che segue.
In sintesi, l'invenzione si basa sull'idea di realizzare un contenitore del tipo sopra identificato, comprendente un organo perforatore che, anziché essere incluso nel tappo come nella tecnica nota sopra discussa, è accolto all'interno del corpo, e precisamente in posizione coassiale rispetto all'asse del corpo e del tappo, e che comprende una porzione a punta avente una pluralità di scanalature che si aprono a raggiera verso la parete di fondo a partire da un vertice della pozione a punta in modo da separare l'uno dall'altro una serie di settori conici, e una porzione a disco, che è disposta al disotto della porzione a punta e presenta diametro maggiore rispetto al diametro di base della porzione a punta, in cui una coppia di settori conici della porzione a punta diametralmente opposti l'uno rispetto all'altro presentano un'altezza maggiore rispetto ai rimanenti settori conici.
Grazie a una tale configurazione il contenitore risulta più semplice ed economico da realizzare rispetto alla tecnica nota. Inoltre, la particolare conformazione della porzione a punta dell'organo perforatore permette di lacerare la membrana in misura sufficiente a consentire una rapida fuoriuscita della soluzione conservante dal ricettacolo verso il corpo del contenitore, ostacolando allo stesso tempo l'eventuale passaggio del campione bioptico dal corpo al ricettacolo.
Preferibilmente, il contenitore è provvisto di un anello di sicurezza interposto fra il tappo e il corpo per impedire di avvitare il tappo al corpo al punto da provocare la lacerazione della membrana da parte dell'organo perforatore. In questo modo, la membrana può essere lacerata dall'organo perforatore a seguito dell'avvitamento del tappo al corpo del contenitore solo se è stato preventivamente rimosso l'anello di sicurezza. Ciò costituisce evidentemente un'ulteriore garanzia per la sicurezza dell'operatore.
Preferibilmente, il contenitore comprende almeno un anello di tenuta che è interposto fra il tappo e il corpo del contenitore ed è atto a garantire la tenuta stagna del contenitore quando la soluzione conservante fuoriesce dal ricettacolo per andare a riempire il corpo. Ciò evita il rischio che l'operatore venga a contatto con la soluzione conservante e con i vapori emessi dalla stessa, una volta che la soluzione conservante è fuoriuscita dal ricettacolo ed ha riempito il corpo del contenitore.
Preferibilmente, il tappo presenta una filettatura esterna e l'imboccatura del corpo del contenitore presenta una filettatura interna atta a impegnare la filettatura esterna del tappo per consentire l'avvitamento del tappo al corpo del contenitore. In questo caso, il tappo comprende preferibilmente una flangia anulare atta a fungere da organo di finecorsa quando il tappo viene avvitato al corpo del contenitore. L'avvitamento del tappo al corpo del contenitore viene interrotta a un livello tale per cui il ricettacolo non rimane immerso nella soluzione conservante una volta che questa è defluita dal ricettacolo nel corpo del contenitore e quest'ultimo è mantenuto in posizione eretta. La flangia, inoltre, consente di sigillare il tappo al corpo del contenitore quando il campione bioptico si trova all'interno del contenitore. Nel caso in cui sia previsto un anello di sicurezza, questo sarà dunque preferibilmente disposto fra la flangia anulare del tappo e un bordo superiore dell'imboccatura del corpo del contenitore.
Preferibilmente, il contenitore comprende mezzi di sostegno che sono fissati al corpo per sostenere l'organo perforatore. Secondo una forma di realizzazione, tali mezzi di sostegno sono realizzati in un pezzo unico con il corpo, il che permette di ridurre al minimo il numero di pezzi del contenitore.
Secondo una forma di realizzazione, i mezzi di sostegno comprendono un'asta che si estende coassialmente al corpo ed è fissata alla parete di fondo, nel qual caso l'organo perforatore è montato all'estremità libera dell'asta. La conformazione dell'elemento di sostegno come asta risulta vantaggiosa in quanto consente di sostenere l'organo perforatore occupando il minor spazio possibile all'interno del corpo del contenitore. Tale forma di realizzazione è particolarmente indicata per contenitori di piccola capacità, ad es. 20 ml, destinati a contenere campioni bioptici di piccole dimensioni.
Secondo un'ulteriore forma di realizzazione, i mezzi di sostegno comprendono almeno una sporgenza radiale che sporge radialmente verso l'interno dalla parete laterale del corpo. Quest'ulteriore forma di realizzazione è particolarmente indicata per contenitori di capacità maggiore, ad es. 60 ml, destinati a contenere campioni bioptici di dimensioni maggiori.
Preferibilmente, la parete laterale del corpo del contenitore include una porzione inferiore di forma sostanzialmente troncoconica e una porzione superiore di forma sostanzialmente cilindrica, che forma l'imboccatura del corpo del contenitore e ha un diametro maggiore rispetto alla parete di fondo. Tale conformazione risulta vantaggiosa nel caso in cui il contenitore non sia tenuto in posizione eretta, ma appoggiato su un piano. Infatti, grazie a una tale forma della parete laterale del corpo l'asse longitudinale del contenitore risulta inclinato rispetto al piano, per cui viene ostacolato il ritorno della soluzione conservante, e con essa del campione bioptico, dal corpo al ricettacolo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento ai disegni allegati, in cui:
le figure 1 e 2 mostrano, rispettivamente in vista prospettica e in sezione assiale, un contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, nella condizione iniziale di fornitura;
le figure 3 e 4 mostrano, rispettivamente in vista prospettica e in sezione assiale, il contenitore delle figure 1 e 2, nella condizione finale di utilizzo;
la figura 5 è una vista prospettica, in scala ingrandita, dell'organo perforatore del contenitore delle figure 1 e 2;
la figura 6 è una vista in pianta dell'organo perforatore della figura 5;
le figure 7 e 8 sono viste in sezione assiale che mostrano, rispettivamente nella condizione iniziale di fornitura e nella condizione finale di utilizzo, un contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici secondo un'ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione; e
le figure 9 e 10 sono rispettivamente una vista frontale e una vista in pianta dell'organo perforatore del contenitore delle figure 7 e 8.
Con riferimento inizialmente alle figure dalla 1 alla 4, un contenitore per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici secondo una forma di realizzazione della presente invenzione è complessivamente indicato con 10. Il contenitore 10 comprende fondamentalmente un corpo 12 atto a contenere un campione bioptico da conservare (schematicamente mostrato nelle figure 1 e 3, dove è indicato con C) e un tappo 14 atto a impegnare mediante avvitamento il corpo 12 per chiuderlo a tenuta.
Il corpo 12 comprende una parete laterale 15 chiusa inferiormente da una parete di fondo 16 su cui viene deposto il campione bioptico C. La parete laterale 15 include una porzione inferiore 17, avente preferibilmente forma sostanzialmente troncoconica, e una porzione superiore, o imboccatura, 18 di forma sostanzialmente cilindrica, avente preferibilmente diametro maggiore rispetto alla parete di fondo 16. Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, l'imboccatura 18 è munita di una filettatura interna 20.
Il tappo 14 comprende un ricettacolo 24 in cui è contenuta una soluzione conservante S (ad esempio formalina). Il ricettacolo 24 è opportunamente dimensionato per contenere il volume di soluzione conservante desiderato e, preferibilmente, per presentare inoltre un volume libero pari ad almeno il 30% del volume di soluzione conservante. Il ricettacolo 24 è sigillato inferiormente da una membrana 26 lacerabile, che è ad esempio fatta di alluminio o materiale polimerico. La membrana 26 è fissata, ad esempio mediante incollaggio, a un bordo inferiore anulare 28 del ricettacolo 24.
Secondo la forma di realizzazione mostrata nelle figure, il tappo 14 comprende una porzione inferiore 30 provvista di una filettatura esterna 32, atta a impegnarsi con la filettatura 20 dell'imboccatura 18 del corpo 12 per consentire l'avvitamento del tappo 14 al corpo 12.
Il ricettacolo 24 comprende inoltre una porzione superiore 36 che è provvista di mezzi di presa 38 (formati ad esempio da sporgenze radiali) atti ad aumentare la presa da parte dell'operatore e facilitare quindi l'operazione di avvitamento del tappo 14 al corpo 12.
Fra la porzione inferiore 30 e la porzione superiore 36 del tappo 14 è prevista una flangia anulare 40 atta a fungere da organo di finecorsa quando il tappo 14 viene avvitato al corpo 12.
Il contenitore 10 comprende inoltre un organo perforatore 42 atto a perforare la membrana 26 del ricettacolo 24 per effetto dell'avvitamento del tappo 14 al corpo 12 oltre un limite prestabilito.
L'organo perforatore 42 è accolto all'interno del corpo 12, preferibilmente in posizione fissa rispetto al corpo 12, ed è disposto coassialmente al tappo 14, cioè con il proprio asse allineato con l'asse del tappo 14 (asse intorno a cui viene fatto ruotare il tappo 14 durante l'avvitamento al corpo 12). La direzione dell'asse dell'organo perforatore 42, nonché dell'asse del tappo 14, è indicata nelle figure con x. L'asse x coincide inoltre con l'asse del corpo 12.
Preferibilmente, l'organo perforatore 42 è montato su un elemento di sostegno 44 fissato al corpo 12. Nella forma di realizzazione delle figure 1-4, l'elemento di sostegno 44 è realizzato come un'asta che si estende lungo l'asse x ed è fissata alla parete di fondo 16 dello stesso (preferibilmente realizzata in un solo pezzo con la parete di fondo 16), e l'organo perforatore 42 è posto alla sommità di tale asta.
Con riferimento anche alle figure 5 e 6, l'organo perforatore 42 comprende innanzitutto una porzione a punta 46 avente una pluralità di scanalature 48 che si aprono a raggiera verso il basso, cioè verso la parete di fondo 16, a partire da un vertice V della porzione a punta. L'organo perforatore 42 comprende inoltre una porzione a disco 50 posta al disotto della porzione a punta 46 e avente preferibilmente un diametro maggiore rispetto al diametro di base della porzione a punta 46. La porzione a disco 50 presenta una cavità 52 in cui s'impegna l'estremità superiore dell'asta 44. Secondo un'ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, l'organo perforatore 42, o almeno una sua porzione (ad esempio la porzione a punta 46 e/o la porzione inferiore a disco 50), possono essere realizzati in un solo pezzo con l'asta 44.
Le scanalature 48 suddividono l'una dall'altra una pluralità di settori conici 54, 55 (nell'esempio di realizzazione proposto, quattro settori conici) a due a due assialmente simmetrici rispetto all'asse della porzione a punta 46 (coincidente con il summenzionato asse x). Vantaggiosamente, due dei settori conici, e precisamente quelli indicati con 54, presentano un'altezza maggiore rispetto ai rimanenti settori conici 55.
Nella condizione iniziale di fornitura del contenitore 10, come mostrato nelle figure 1 e 2, la membrana 26 si trova a una certa distanza dal vertice della porzione a punta 46 dell'organo perforatore 42. Inoltre, nella condizione iniziale di fornitura il contenitore 10 è provvisto di un anello di sicurezza 56 interposto fra il tappo 14 e l'imboccatura 18 del corpo 12, ad esempio disposto intorno alla porzione inferiore 30 del tappo 14 in modo da essere assialmente interposto fra la flangia 40 del tappo 14 e il bordo superiore dell'imboccatura 18 del corpo 12. Grazie alla presenza dell'anello di sicurezza 56, il tappo 14 non può essere avvitato ulteriormente rispetto alla condizione iniziale di fornitura, nella quale la flangia 40 è in battuta contro l'anello di sicurezza 56 e quest'ultimo è a sua volta in battuta contro il bordo superiore dell'imboccatura 18. Il contenitore 10 è configurato in modo che nella condizione iniziale di fornitura il vertice V della porzione a punta 46 dell'organo perforatore 42 si trovi a una certa distanza dalla membrana 26. Dato che in tale condizione, come sopra spiegato, il tappo 14 non può essere ulteriormente avvitato al corpo 12, l'organo perforatore 42 rimane a distanza dalla membrana 26. Non vi è pertanto alcun rischio che l'operatore, mentre maneggia il contenitore 10, possa provocare la lacerazione della membrana 26 e quindi la fuoriuscita anticipata della soluzione conservante.
Una volta rimosso invece l'anello di sicurezza 56, il tappo 14 può essere ulteriormente avvitato al corpo 12 rispetto alla condizione iniziale di fornitura mostrata nelle figure 1 e 2. In questo modo, la membrana 26 viene traslata insieme al tappo 14 verso il fondo 16 del corpo 12 e viene lacerata al contatto con la porzione a punta 46 dell'organo perforatore 42. Le figure 3 e 4 mostrano appunto il contenitore 10 nella condizione finale di utilizzo, nella quale l'operatore, dopo avere immesso il campione bioptico C nel corpo 12 e rimosso l'anello di sicurezza 56, ha avvitato completamente il tappo 14 al corpo 12, sino a portare la flangia 40 del tappo 14 in battuta contro il bordo superiore dell'imboccatura 18 del corpo 12. Una volta lacerata la membrana 26, la soluzione conservante è libera di fuoriuscire, per gravità, dal ricettacolo 24, passando attraverso le scanalature 48 della porzione a punta 46 dell'organo perforatore 42, e cadere nel corpo 12 sottostante. Grazie alla particolare conformazione della porzione a punta 46 dell'organo perforatore 42, come sopra descritta, la porzione a punta 46 riesce a lacerare la membrana 26 in misura sufficiente a garantire una rapida fuoriuscita della soluzione conservante dal ricet tacolo 24 verso il corpo 12 del contenitore, ostacolando allo stesso tempo l'eventuale passaggio del campione bioptico C dal corpo 12 al ricettacolo 24.
Per garantire la tenuta stagna del contenitore 10, quando la soluzione conservante è fuoriuscita dal ricettacolo 24 e riempie il corpo 12, il tappo 14 è vantaggiosamente provvisto di un anello di tenuta 58 disposto intorno alla porzione inferiore 30 al di sopra della filettatura esterna 32.
La forma di realizzazione del contenitore 10 sopra descritta con riferimento alle figure dalla 1 alla 6 è indicata in particolare per contenitori di piccola capacità (ad es. contenitori da 20 ml), destinati a essere utilizzati per contenere campioni bioptici di piccole dimensioni.
Un'ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione è mostrata nelle figure dalla 7 alla 10, in cui a parti ed elementi identici o corrispondenti a quelli delle figure dalla 1 alla 6 sono stati attribuiti i medesimi numeri di riferimento. La struttura e il funzionamento del contenitore secondo quest'ulteriore forma di realizzazione sono sostanzialmente analoghi a quelli della forma di realizzazione sopra descritta con riferimento alle figure dalla 1 alla 6. Vale quindi in generale ciò che è stato sopra esposto a proposito della prima forma di realizzazione.
Quest'ulteriore forma di realizzazione differisce dalla precedente per il fatto che come mezzo di sostegno per sostenere l'organo perforatore 42 all'interno del corpo 12 è utilizzata, anziché un'asta estendentesi coassialmente al corpo del contenitore dalla parete di fondo dello stesso, almeno una sporgenza radiale 60 sporgente radialmente verso l'interno dalla parete laterale 15 del corpo 12, in particolare dalla porzione inferiore 17 della parata laterale 15. Nell'esempio mostrato nelle figure 7 e 8 è prevista un'unica sporgenza radiale 60 che si estende lungo tutta la circonferenza interna della parete laterale 15. In alternativa, possono essere previste più sporgenze radiali 60, in particolare tre o più sporgenze radiali.
Secondo quest'ulteriore forma di realizzazione, l'organo perforatore 42 comprende inoltre una porzione di supporto 62, che è disposta al disotto della porzione a disco 50 ed è opportunamente conformata per essere montata in appoggio sulla/e sporgenza/e radiale/i 60. Ad esempio, come osservabile in particolare nella figura 9, la porzione di supporto 62 può comprendere una pluralità di razze 64 che si estendono radialmente verso l'esterno e sono preferibilmente angolarmente equidistanziate l'una rispetto all'altra. Preferibilmente, le razze 64 sono in numero di quattro, ma potrebbero essere anche in numero diverso, ad esempio solamente in numero di due o tre. Nell'esempio mostrato nelle figure dalla 7 alla 10 le razze 64 poggiano direttamente con le loro estremità libere sulla sporgenza radiale 60. E' altresì pensabile, tuttavia, che le razze siano collegate a un elemento di sostegno anulare atto a essere montato in appoggio sulla sporgenza radiale 60, nel qual caso è sufficiente prevedere tre sporgenze radiali poste a 120° l'una rispetto all'altra, anziché una singola sporgenza radiale che si estende lungo tutta la circonferenza interna della parete laterale 15.
Quest'ulteriore forma di realizzazione è indicata in particolare per contenitori di capacità maggiore (ad es. contenitori da 60 ml), destinati essere utilizzati per contenere campioni bioptici di dimensioni maggiori.
Come risulta evidente dalla descrizione sopra fornita, la presente invenzione consente la raccolta e la conservazione di campioni bioptici evitando rischi di contatto da parte dell'operatore con la soluzione conservante e con i vapori e le sostanze volatili emessi dalla soluzione conservante. Inoltre, il contenitore secondo l'invenzione presenta una struttura semplice, con un ridotto numero di pezzi, ed è quindi fabbricabile a basso costo. Inoltre, grazie alla particolare disposizione e conformazione dell'organo perforatore viene consentita una rapida fuoriuscita della soluzione conservante dal ricettacolo verso il corpo del contenitore e allo stesso tempo ostacolato il passaggio del campione bioptico verso il ricettacolo, una volta che la membrana che sigilla il ricettacolo è stata lacerata dall'organo perforatore.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, le forme di attuazione e i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto e illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo fuoriuscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore (10) per la raccolta e la conservazione di campioni bioptici (C), comprendente: un corpo (12) atto a contenere il campione bioptico (C), laddove il corpo (12) comprende una parete laterale (15) e una parete di fondo (16), la parete laterale (15) includendo un'imboccatura (18) provvista di una prima filettatura (20); un tappo (14) atto a essere avvitato al corpo (12) per chiuderlo a tenuta, laddove il tappo (14) comprende un ricettacolo (24) in cui è contenuta una soluzione conservante (S), una seconda filettatura (32) atta a impegnare detta prima filettatura (20), e una membrana (26) lacerabile che sigilla inferiormente il ricettacolo (24); e un organo perforatore (42) atto a lacerare la membrana (26) per consentire il flusso della soluzione conservante (S) dal ricettacolo (24) al corpo (12), l'organo perforatore (42) essendo accolto all'interno del corpo (12) ed essendo predisposto per essere premuto contro la membrana (26), sino a lacerarla, per effetto dell'avvitamento del tappo (14) al corpo (12) oltre un limite prestabilito; caratterizzato dal fatto che l'organo perforatore (42) è disposto coassialmente al tappo (14) e com prende una porzione a punta (46) avente una pluralità di scanalature (48) che si aprono a raggiera verso la parete di fondo (16) a partire da un vertice (V) della pozione a punta (46) in modo da separare l'uno dall'altro una serie di settori conici (54, 55), e una porzione a disco (50), che è disposta al disotto della porzione a punta (46) e presenta diametro maggiore rispetto al diametro di base della porzione a punta (46), in cui una coppia di settori conici (54) della porzione a punta (46) diametralmente opposti l'uno rispetto all'altro presentano un'altezza maggiore rispetto ai rimanenti settori conici (55).
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre mezzi di sostegno (44; 60) che sono fissati al corpo (12) per sostenere l'organo perforatore (42).
  3. 3. Contenitore secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di sostegno (44; 60) comprendono un'asta (44) che si estende verso l'alto dalla parete di fondo (16) del corpo (12), e in cui l'organo perforatore (42) è montato all'estremità libera dell'asta (44).
  4. 4. Contenitore secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di sostegno (44; 60) comprendono almeno una sporgenza radiale (60) che sporge radialmente verso l'interno dalla parete laterale (15) del corpo (12), e in cui l'organo perforatore (42) comprende una porzione inferiore di supporto (62, 64) atta a essere montata in appoggio su detta almeno una sporgenza radiale (60).
  5. 5. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, in cui detti mezzi di sostegno (44; 60) sono realizzati in un solo pezzo con il corpo (12).
  6. 6. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un anello di sicurezza (56) interposto fra il corpo (12) e il tappo (14) per impedire di avvitare il tappo (14) al corpo (12) oltre detto limite prestabilito.
  7. 7. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima filettatura (20) è una filettatura esterna e detta seconda filettatura (32) è una filettatura interna.
  8. 8. Contenitore secondo la rivendicazione 6 e la rivendicazione 7, in cui il tappo (14) comprende una flangia anulare (40) atta a fungere da organo di finecorsa quando il tappo (14) viene avvitato al corpo (12), e in cui l'anello di sicurezza (56) è assialmente interposto fra la flangia anulare (40) del tappo (14) e un bordo superiore dell'imboccatura (18) del corpo (12).
  9. 9. Contenitore secondo la rivendicazione 7 o la rivendicazione 8, comprendente inoltre un anello di tenuta (58) disposto intorno al tappo (14) al di sopra di detta seconda filettatura (32).
  10. 10. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la parete laterale (15) include una porzione inferiore (17) di forma sostanzialmente troncoconica e una porzione superiore, definente detta imboccatura (18), di forma sostanzialmente cilindrica, avente diametro maggiore rispetto alla parete di fondo (16).
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