IT201600103442A1 - Apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti - Google Patents

Apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti

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IT201600103442A1
IT201600103442A1 IT102016000103442A IT201600103442A IT201600103442A1 IT 201600103442 A1 IT201600103442 A1 IT 201600103442A1 IT 102016000103442 A IT102016000103442 A IT 102016000103442A IT 201600103442 A IT201600103442 A IT 201600103442A IT 201600103442 A1 IT201600103442 A1 IT 201600103442A1
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Description

La presente invenzione si riferisce a un apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti.
Più in particolare, la presente invenzione fa riferimento a un apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti avente la specifica funzione di permettere a tali persone di essere del tutto autosufficienti nello svolgimento di molteplici e differenti attività dalle più semplici alle più complesse.
Come è noto, una persona non vedente o ipovedente, nell'ottica di essere quanto più possibile indipendente nello svolgimento delle proprie attività, ha a disposizione molteplici ausili.
Ad esempio, la persona non vedente per riconoscere determinati prodotti (quali ad esempio, medicinali, prodotti alimentari e simili) può fare uso dell'alfabeto Braille; tuttavia, non tutti i prodotti riportano i nomi stampigliati anche in caratteri Braille (spesso nei medicinali la data di scadenza è solo stampigliata con i caratteri alfanumerici dell'alfabeto tradizionale e per avere la corrispondente "traduzione" in caratteri Braille la persona non vedente deve far richiesta di apposite etichette che riportano la data di scadenza di uno specifico medicinale).
Un'altra attività nella quale un persona non vedente o ipovedente cerca di essere del tutto autosufficiente è rappresentata dalla scelta degli abiti e, più nello specifico, dalla scelta dei colori degli abiti e dal loro corretto abbinamento. Per poter svolgere tale attività si fa tipicamente uso di un dispositivo denominato "colorina" che permette di riconoscere la luce e i colori; tuttavia, tale dispositivo non è sempre preciso, soprattutto nel caso di colori particolari o di fantasie di colore, con il conseguente rischio di abbinare i capi in modo non corretto o, in ogni caso, non in linea con le proprie esigenze estetiche.
Un altro esempio di attività per lo svolgimento della quale una persona non vedente o ipovedente vorrebbe essere quanto più autosufficiente è rappresentato dal riconoscimento di detersivi e simili quali, ad esempio, il detersivo per il bucato e l'ammorbidente o altri oggetti di uso quotidiano.
Anche in questo caso, come per l'esempio descritto prima relativo alle date di scadenza dei medicinali, l'utente potrebbe far riferimento alla codifica in Braille che, tuttavia raramente è applicata su tali prodotti.
Un altro importante esempio di tentativo di autosufficienza da parte di una persona non vedente è rappresentato dalla possibilità di muoversi per le strade senza il rischio di perdersi o di incontrare indesiderati ostacoli.
Per risolvere questi inconvenienti la persona non vedente o ipovedente deve far ricorso a mezzi di diverso tipo quali, ad esempio, l'aiuto di terze persone che possono assisterlo nella scelta e nella distinzione tra i prodotti del tipo abiti o medicinali o detersivi e simili o, altresì, per accompagnare la persona non vedente nel luogo dove il medesimo necessita recarsi.
Tale terza persona può essere rappresentata da un familiare o un amico o da un volontario di un'associazione atta a fornire aiuto/supporto quale, ad esempio, un'associazione dei ciechi.
Tuttavia, tale terza persona non è sempre disponibile e, in ogni caso deve essere avvisata ed allertata per tempo; ciò può risultare problematico per una persona non vedente che si trova in una situazione di urgenza o che, in ogni caso, necessita di un aiuto in tempi brevi.
Per cercare di risolvere almeno parte di tali problematiche la persona non vedente o ipovedente può utilizzare altri mezzi che, almeno in parte, gli/le permettono di essere autosufficiente; tali mezzi sono definiti da un bastone guida o da un cane guida.
Tuttavia, come sopra specificato, tali ulteriori mezzi non risolvono tutte le problematiche sopra considerate.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra riportati.
Più in particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di fornire un apparato di supporto visivo per persone non vedenti o ipovedenti atto a permettere all'individuo di poter svolgere attività di differente tipo in modo quasi completamente autosufficiente.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire all'utilizzatore un apparato di supporto visivo che sia di semplice ed intuitivo utilizzo.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un apparato di supporto ed ausilio visivo atto a garantire una elevata efficienza e durabilità nel tempo e tale, inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi vengono raggiunti dall'invenzione che presenta le caratteristiche di cui alla rivendicazione 1.
Secondo l'invenzione si fornisce un apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti atto a consentire a tali persone di essere del tutto autosufficienti nello svolgimento di molteplici e differenti attività dalle più semplici alle più complesse, comprendente un dispositivo di acquisizione visiva, un dispositivo di comunicazione e un'unità centrale remota, con detto dispositivo di comunicazione in comunicazione con detta unità centrale e detto dispositivo di acquisizione visiva per una trasmissione di dati da e verso detta unità centrale.
Realizzazioni vantaggiose dell'invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche costruttive e funzionali dell'apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti o ipovedenti della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue nella quale si fa riferimento alle allegate tavole di disegno che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta a livello schematico gli elementi costitutivi dell'apparato di supporto ed ausilio visivo per non vedenti o ipovedenti della presente invenzione;
le figure da 2 a 3 rappresentano schemi a blocchi illustrativi del funzionamento dell'apparato dell'invenzione.
Con riferimento alle citate figure, l'apparato di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti o ipovedenti della presente invenzione, indicato complessivamente con 10, comprende un dispositivo di acquisizione visiva 12 atto ad essere indossato da un utilizzatore (la persona non vedente o ipovedente) 13 collegato con un dispositivo di comunicazione 14, definito da un telefono cellulare (tipicamente del tipo smartphone) o da un tablet o da altra tipologia di dispositivo nota, in comunicazione con un'unità centrale 16 remota.
Il dispositivo di acquisizione visiva 12 è definito preferibilmente da una videocamera integrata, ad esempio, in un auricolare o in un occhiale o in altra tipologia di supporto noto.
Tale dispositivo di acquisizione visiva 12, indossato dall'utilizzatore 13, ha la funzione di rilevare le immagini di interesse per l'utente e trasmetterle al dispositivo di comunicazione 14 che, come descritto sopra, è in comunicazione con un'unità centrale 16 per la realizzazione delle funzioni di seguito descritte in dettaglio.
Allo scopo, il dispositivo di comunicazione 14 è provvisto di una applicazione software che definisce una interfaccia per gli utenti, sia gli utenti che richiedono supporto/aiuto che gli utenti che forniscono supporto/aiuto.
La comunicazione tra il dispositivo di acquisizione visiva 12 e il dispositivo di comunicazione 14 può avvenire via cavo oppure via wireless sfruttando i protocolli di comunicazione bluetooth, 3G o 4G o, ancora la rete Wi-Fi (nel caso in cui ci si trovi in un logo in cui tale rete è accessibile o in corrispondenza di un hotspot).
Allo stesso modo, la comunicazione tra il dispositivo di comunicazione 14 e l'unità centrale 16 può avvenire via cavo oppure via wireless sfruttando i protocolli di comunicazione bluetooth, 3G o 4G o, ancora la rete Wi-Fi (nel caso in cui ci si trovi in un logo in cui tale rete è accessibile o in corrispondenza di un hotspot).
Il dispositivo di comunicazione 14, a mezzo di un programma software in esso installato, definisce una interfaccia di comunicazione tra l'utilizzatore 13, l'unità centrale 16 e gli ulteriori utenti (non rappresentati in figura) che, come dettagliato in seguito, definiscono gli utenti che forniscono aiuto/supporto all'utilizzatore 13; di fatto l'utilizzatore 13 può essere considerato come l'utilizzatore che richiede aiuto/supporto o utente-bisognoso o "utente needer", mentre l'ulteriore utilizzatore che fornisce l'aiuto/supporto può essere considerato come un utente-aiuto o "utente helper".
L'unità centrale 16, di tipo remoto, comprende un blocco 18 definente un'unità/interfaccia di elaborazione, un database 20 e un ulteriore database 20' in comunicazione con detta unità o interfaccia di elaborazione 18.
L'unità di elaborazione definita dal blocco 18 ha la funzione di raccogliere i dati relativi ad esigenze dell'utilizzatore 13 (che, come spiegato di seguito, è un utilizzatore registrato al servizio) ed elaborarli sulla base dei dati contenuti nei database 20 e 20' che archiviano le informazioni relative ad utenti-aiuto che, come meglio dettagliato in seguito, si sono registrati per fornire un servizio di aiuto/supporto agli utilizzatori 13 e che vengono selezionati e proposti a tale utilizzatore 13 per la risoluzione della richiesta di aiuto/supporto dal medesimo avanzata.
L'unità di elaborazione 18, inoltre, comprende tutte le funzioni necessarie per interrogare i database 20 e 20', per aggiornarli e per estrarne i contenuti come meglio dettagliato in seguito.
Come definito in precedenza, l'unità di elaborazione 18 acquisisce i dati e le informazioni relative agli utenti-aiuto e agli utenti-bisognosi e li memorizza nei database 20, 20'.
Più in particolare, il funzionamento e l'utilizzo del kit dell'invenzione è subordinato ad una abilitazione all'utilizzo realizzata attraverso una procedura di registrazione di un utente-aiuto e di un utente-bisognoso, schematizzata facendo riferimento alla figura 2.
Un utente-aiuto individuato da un blocco 30, utilizzando un mezzo di interfaccia definito dal dispositivo di comunicazione 14 (un computer o da un telefono cellulare o da un tablet), si connette con l'unità di elaborazione 18 e registra il proprio profilo di utente (blocco 32) indicando, come richiesto, una pluralità di informazioni (blocco 34) di carattere personale (data di nascita, sesso, luogo di residenza/domiciliazione, interessi o hobbies, ecc.), informazioni relative alla modalità di offerta del servizio, ossia se l'utente-aiuto è rappresentato da un'associazione (blocco 36) o da un utente privato (blocco 38); nel caso in cui l'utente-aiuto sia definito da una associazione, tale utente deve indicare se il servizio offerto è a pagamento (blocco 40) con indicazione delle modalità di pagamento (blocco 41) oppure se il servizio è offerto a titolo gratuito (blocco 42).
Tutti questi dati inseriti nell'unità di elaborazione 18 sono trasferiti e memorizzati nel database 20.
In modo del tutto analogo, un utente-bisognoso (blocco 44) crea e registra il proprio profilo utente (blocco 45) connettendosi con l'unità di elaborazione 18 e inserendo (blocco 46) una pluralità di informazioni rappresentate da data di nascita, sesso, luogo di residenza/domiciliazione, interessi o hobbies, ecc.).
Tutti questi dati inseriti nell'unità di elaborazione 18 sono trasferiti e memorizzati nel database 20'.
E' da intendersi che le procedure di registrazione, tanto dell'utente-aiuto quanto dell'utentebisognoso, devono essere tali da poter garantire la sicurezza per le due tipologie di utenti al fine di non incappare in "utenti/profili fasulli" creati solo a scopo di truffa o simili; allo scopo, la procedura di registrazione dei profili può prevedere l'inserimento obbligatorio di dati specifici quali, ad esempio, il codice fiscale o il numero della carta di identità o passaporto, l'accettazione di precise clausole legali (che possono variare da paese a paese) e simili.
Parimenti per ragioni legate alla sicurezza e alla privacy, nel corso della fase di creazione e registrazione del profilo-utente, tanto da parte dell'utente-aiuto quanto da parte dell'utentebisognoso, l'unità di elaborazione 18 richiederà la creazione di un nome utente e di una password di sicurezza da inserirsi (blocco 47 e blocco 48) all'atto dell'accesso alla fornitura o all'utilizzo del sevizio.
Quando l'utente-aiuto (blocco 30) effettua la procedura di accesso o login (blocco 47) mette a disposizione degli utenti-bisognosi (blocco 44) il proprio aiuto/supporto (blocco 49) che può essere definito da una pluralità di servizi (indicati con 49' in figura 2).
Infatti, durante la fase di creazione e registrazione del profilo, come descritto in precedenza, l'utente-aiuto oltre alle informazioni prettamente anagrafiche registra anche informazioni in merito agli interessi o agli hobbies (musica, cucina, sport o simili) che sono inserite nel database 20 e che saranno utilizzate dall'unità di elaborazione in funzione delle richieste o esigenze dell'utente-bisognoso.
L'utente-bisognoso (blocco 44) quando effettua la procedura di accesso o login (blocco 48) a mezzo del dispositivo di comunicazione 14, ha accesso ad una interfaccia-utilizzatore (blocco 50) che gli consente di mettersi in contatto o selezionare un utente-aiuto 30 sulla base delle proprie specifiche esigenze.
L'interfaccia-utilizzatore 50, a mezzo di un dispositivo GPS (Global Positioning System) (blocco 51) tipicamente integrato nel dispositivo di comunicazione 14, rileva la posizione dell'utilizzatore-bisognoso e la invia all'unità di elaborazione 18 che la utilizza per la selezione, come di seguito descritto, degli utenti-aiuto.
L'utente-bisognoso 44, una volta che ha effettuato l'accesso, sceglie la tipologia di supporto/servizio che desidera utilizzare (blocco 52), ossia potrà scegliere tra un supporto/servizio fornito da un'associazione dedicata (blocco 53) quale, ad esempio, l'associazione dei ciechi o simile e un supporto/servizio fornito da un utente privato (blocco 54); nel caso di un supporto/servizio fornito da un'associazione 53, esso potrà essere effettuato gratuitamente (blocco 53') oppure a fronte di un pagamento (blocco 53'') con le modalità di pagamento definite dall'utenteaiuto in fase di registrazione (blocco 40 di figura 2).
In funzione della tipologia di servizio/supporto scelto da parte dell'utente-bisognoso 44 e della localizzazione dell'utente-bisognoso tramite il sistema GPS, l'unità di elaborazione 18 andrà a selezionare gli utenti-aiuto che più rispondono alle richieste dell'utente-bisognoso (blocco 56).
Più in particolare, la scelta della tipologia di utente-aiuto sulla base delle esigenze/richieste dell'utente-bisognoso è realizzata a mezzo di un algoritmo relazionale che compara i dati dell'utente-bisognoso definiti dalla tipologia di richiesta e dalla posizione/localizzazione fornita dal GPS con i dati degli utenti-aiuto memorizzati nel database 20 e con i dati dell'utente-bisognoso memorizzati nel database 20'.
Il risultato della comparazione può essere definito da una rosa di utenti-aiuto le cui caratteristiche corrispondono, all'interno di un definito intervallo percentuale, con le richieste inoltrate dall'utente-bisognoso che andrà poi a scegliere, all'interno della citata rosa proposta, l'utenteaiuto che più considera in accordo con la propria richiesta.
Quanto sopra definito è particolarmente indicato nel caso in cui l'utente-bisognoso, in fase di inoltro della richiesta di aiuto/supporto abbia optato per un utente di tipo privato (blocco 54).
In accordo con una forma alternativa, l'unità di elaborazione 18, a mezzo dell'algoritmo relazionale, andrà proporre all'utente-bisognoso un solo utente-aiuto e, in particolare, andrà a proporre l'utente-aiuto caratterizzato da una percentuale di "aderenza" più alta alle richieste inoltrate dall'utente-bisognoso.
L'algoritmo relazionale utilizzato dall'unità di elaborazione 18, può effettuare i propri calcoli e analisi sulla base di logiche di tipo "fuzzy" che analizzano i dati non sulla base di valori veri o falsi, bensì di valori "sfumati".
Inoltre, l'algoritmo relazionale utilizza delle logiche di apprendimento attraverso le quali vengono aggiornati i dati e le informazioni contenute nei database 20 e 20' sulla base delle tipologie di richieste di supporto/aiuto inoltrate da uno specifico utente e sulla base della tipologia di servizio offerto dall'utente-aiuto che è entrato in contatto con l'utente-bisognoso; ciò al fine di migliorare ed ottimizzare le capacità di selezione dell'unità di elaborazione sulla base, ad esempio, di tipologie di richieste si supporto/aiuto ricorrenti.
Di seguito si fornisce un esempio di utilizzo dell'apparato di assistenza dell'invenzione.
Nel caso in cui, ad esempio, l'utente-bisognoso abbia la necessità di raggiungere un esercizio commerciale, ma non conosce la strada, egli può inoltrare la richiesta a mezzo del dispositivo di comunicazione 14 (ovviamente dopo aver effettuato il login) all'unità di elaborazione che, rilevando la posizione dell'utente (a mezzo del GPS) e facendo riferimento alla richiesta dell'utente, sottopone all'utente-bisognoso quell'utente-aiuto che è disponibile (ossia che è, parimenti, connesso con l'unità di elaborazione e che al momento non è impegnato in un altro servizio/supporto) e che è, ad esempio, più prossimo alla posizione rilevata per l'utente-bisognoso (ciò in quanto, tale utenteaiuto essendo della zona sarà in grado di guidare l'utente-bisognoso nel modo più ottimale e rapido). Una volta che l'utente-bisognoso ha stabilito il contatto con l'utente-aiuto, si attiva il dispositivo di acquisizione visiva 12 dell'utentebisognoso 13 che permette all'utente-aiuto di visualizzare le strade, gli edifici e/o gli eventuali ostacoli al posto dell'utente-bisognoso 13 e di guidarlo, a mezzo degli auricolari di cui l'utente-bisognoso è provvisto, in direzione della meta prescelta.
Una volta raggiunta la meta il supporto/aiuto fornito dall'utente-aiuto può terminare o, eventualmente, proseguire, ad esempio, con l'utente-aiuto che entra in una condizione di stand-by dalla quale esce, ad esempio, per guidare nuovamente l'utente-bisognoso.
In modo analogo l'utente-bisognoso può utilizzare l'apparato dell'invenzione nel caso, ad esempio, di scelta di un capo di abbigliamento; in questo caso, l'utente-aiuto, che visualizza i capi di abbigliamento al posto dell'utente-bisognoso, gli andrà a fornire indicazioni in riferimento ai colori e/o a sfumature o combinazioni di colore o ai corretti abbinamenti tra differenti capi di abbigliamento.
Allo scopo di garantire la sicurezza sia dell'utente-bisognoso che dell'utente-aiuto la sessione di connessione/comunicazione tra detti due utenti può essere oggetto di registrazione e/o memorizzazione da parte dell'unità centrale; in questo modo, in caso ad esempio di un tentativo di truffa o nel caso in cui si voglia arrecare un danno fisico l'eventuale utente responsabile del reato può essere individuato e perseguito di conseguenza.
Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il kit dell'invenzione consegue.
Il kit di supporto visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti della presente invenzione consente vantaggiosamente ad utenti non vedenti o ipovedenti di svolgere azioni di tipo quotidiano quali percorrere una strada o cucinare o leggere un libro o simili in modo del tutto autonomo senza l'utilizzo di supporti del tipo bastone-guida o di un cane guida o, altresì, di un supporto elettronico che legge meccanicamente quanto visualizzato dall'utente non vedente/ipovedente medesimo.
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione è rappresentato dal fatto che il kit dell'invenzione mette in comunicazione l'utente non vedente/ipovedente con un utente vedente scelto sulla base delle specifiche esigenze di supporto/aiuto inoltrate dall'utente non vedente/ipovedente.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che l'utente-bisognoso, a mezzo dell'utilizzo del dispositivo di acquisizione visiva sopra descritto ha entrambe le mani completamente libere così da avere una completa libertà di movimento e, al tempo stesso, l'utente-aiuto ha una visione ottimale della scena inquadrata dall'utente-bisognoso e, pertanto, è in grado di assisterlo nel modo migliore.
Ulteriormente vantaggioso è il fatto che l'unità di elaborazione, a mezzo dell'algoritmo relazionale che effettua una comparazione tra le caratteristiche degli utenti-aiuto e le richieste e caratteristiche dell'utente-bisognoso, seleziona l'utente o gli utenti-aiuto che meglio rispondono alle esigenze dell'utente-bisognoso.
Un ulteriore vantaggio dell'invenzione è rappresentato che l'algoritmo relazionale dell'unita di elaborazione "impara" in funzione delle tipologie di richieste ed esigenze degli utenti-bisognosi per proporre una abbinamento sempre più ottimale.
Benché l'invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione data solo a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un tecnico del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nell'ambito delle rivendicazioni che seguono.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un apparato (10) di supporto ed ausilio visivo per persone non vedenti e/o ipovedenti, atto a A28508/MBI consentire a tali persone di essere del tutto autosufficienti nello svolgimento di molteplici e differenti attività dalle più semplici alle più complesse, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di acquisizione visiva (12), un dispositivo di comunicazione (14) e un'unità centrale (16) remota, con detto dispositivo di comunicazione (14) in comunicazione con detta unità centrale (16) e detto dispositivo di acquisizione visiva (12) per una trasmissione di dati da e verso detta unità centrale (16).
  2. 2. L'apparato di supporto ed ausilio visivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di acquisizione visiva (12) comprende una videocamera.
  3. 3. L'apparato di supporto ed ausilio visivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta videocamera è integrata in un auricolare o in un occhiale o in altra tipologia di supporto indossato dall'utente non vedente/ipovedente.
  4. 4. L'apparato di supporto ed ausilio visivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di comunicazione (14) è definito da telefono cellulare o da un tablet o simile provvisto di un programma software costituente una interfaccia di comunicazione per l'utente non vedente/ipovedente.
  5. 5. L'apparato di supporto ed ausilio visivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'unità centrale (16) remota comprende una unità/interfaccia di elaborazione (18), un database (20) e un ulteriore database (20') in comunicazione con detta unità o interfaccia di elaborazione (18), con detti database atti a memorizzare dati e informazioni relativi agli utenti non vedenti/ipovedenti e a utenti atti a fornire un supporto/aiuto a detti utenti non vedenti/ipovedenti.
  6. 6. L'apparato di supporto ed ausilio visivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la comunicazione tra il dispositivo di acquisizione visiva (12) e il dispositivo di comunicazione (14) e tra il dispositivo di comunicazione (14) e l'unità centrale 16 è attuata via cavo o via wireless sfruttando i protocolli di comunicazione bluetooth, 3G o 4G o la rete Wi-Fi.
  7. 7. Metodo di fornitura di un supporto/aiuto ad utenti non vedenti/ipovedenti a mezzo dell'apparato di supporto ed ausilio visivo in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - registrazione di un profilo utente-bisognoso, - registrazione di un profilo utente-aiuto; dette fasi essendo attuate a mezzo di una interfaccia compresa nel dispositivo di comunicazione (14) e atta a definire un mezzo di scambio dati con una unità centrale (16) remota; - memorizzazione dei dati di registrazione di utente-bisognoso e utente-aiuto in server (20, 20'); - accesso all'utilizzo dell'apparato di supporto ed ausilio visivo a mezzo di una procedura di identificazione comprendente un inserimento di un nome utente e di una password definite in fasi di registrazione del profilo, detto accesso essendo atto a mettere in comunicazione l'utente-bisognoso con l'unità centrale (16) attraverso una interfaccia (50).
  8. 8. Il metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l'utente-bisognoso, a seguito dell'accesso l'unità centrale (16), effettua i passi: - selezione della tipologia di utente-aiuto tra un utente di tipo associazione (53) e un utente di tipo privato (54); - formulazione di una richiesta di servizio di supporto/aiuto all'unità centrale (16) a mezzo dell''interfaccia (50); - scelta dell'utente-aiuto tra gli utenti-aiuto selezionati dall'unità di elaborazione (18) dell'unità centrale (16); - abilitazione della comunicazione tra utentebisognoso e utente-aiuto con detto utente aiuto che visualizza una scena circostante all'utente bisognoso a mezzo del dispositivo di acquisizione visiva (12) dell'utente-bisognoso.
  9. 9. Il metodo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la selezione degli utenti-aiuto da parte dell'unità di elaborazione (18) è effettuata a mezzo di un algoritmo relazionale che compara i dati dell'utentebisognoso definiti dalla tipologia di richiesta e dalla posizione/localizzazione fornita dal GPS con i dati degli utenti-aiuto memorizzati nel database 20 e con i dati dell'utente-bisognoso memorizzati nel database 20', detto algoritmo che propone all'utente-bisognoso uno o più utenti-aiuto caratterizzati da una percentuale di "aderenza" rispetto alle richieste inoltrate dall'utentebisognoso.
  10. 10. Il metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'algoritmo relazione utilizza logiche fuzzy per la selezione degli utenti-aiuto in funzione delle richieste.
  11. 11. Il metodo secondo le rivendicazioni da 9 a 10, caratterizzato dal fatto che l'algoritmo relazionale utilizza delle logiche di apprendimento attraverso le quali vengono aggiornati i dati e le informazioni contenute nei database (20, 20') sulla base delle tipologie di richieste di supporto/aiuto inoltrate da uno specifico utente e sulla base della tipologia di servizio offerto dall'utenteaiuto che è entrato in contatto con l'utentebisognoso.
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