IT201600092075A1 - Guadino - Google Patents

Guadino

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IT201600092075A1
IT201600092075A1 IT102016000092075A IT201600092075A IT201600092075A1 IT 201600092075 A1 IT201600092075 A1 IT 201600092075A1 IT 102016000092075 A IT102016000092075 A IT 102016000092075A IT 201600092075 A IT201600092075 A IT 201600092075A IT 201600092075 A1 IT201600092075 A1 IT 201600092075A1
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IT
Italy
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arms
net
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handle
landing net
Prior art date
Application number
IT102016000092075A
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English (en)
Inventor
Mario D'agnolo
Original Assignee
Dagnolo Mario
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Publication date
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K77/00Landing-nets for fishing; Landing-spoons for fishing

Landscapes

  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Environmental Sciences (AREA)
  • Marine Sciences & Fisheries (AREA)
  • Animal Husbandry (AREA)
  • Biodiversity & Conservation Biology (AREA)
  • Organic Low-Molecular-Weight Compounds And Preparation Thereof (AREA)

Description

"GUADINO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato è relativo ad un guadino per la pesca.
STATO DELLA TECNICA
Esistono varie tipologie di guadini per la pesca che comprendono un manico, eventualmente estensibile e/o smontabile, collegato ad un corpo porta-rete, mediante un dispositivo di collegamento.
I corpi porta-rete noti comprendono uno o più elementi rigidi, normalmente tondi, definenti un anello o un poligono sagomato, a cui è associata una rete a sacco per la raccolta del pesce. Gli elementi rigidi, o bracci, tipicamente sono fissati sia al dispositivo di collegamento, sia fra loro in vario modo.
Per ridurre T ingombro di tali guadini per il loro trasporto, sono noti guadini con bracci abbattibili, quali ad esempio guadini con bracci smontabili, ruotabili, oppure guadini aventi bracci ripiegabili sul manico. Talune soluzioni note possono comportare una serie di operazioni che rendono lento e poco pratico il montaggio/smontaggio del guadino, sono frequentemente causa di usura, ed, inoltre, alcune soluzioni note possono ridurre l’ingombro del corpo porta-rete sostanzialmente non più della metà dell’ingombro da aperto.
Un ulteriore svantaggio della tecnica nota è che alcuni dispositivi di collegamento noti presentano loro stessi un ingombro elevato, in quanto necessitano di volumi sia per contenere i meccanismi di rotazione e sia parte del manico e dei bracci. In particolare, è noto che alcuni dispositivi di collegamento prevedono che almeno parte del manico sia posizionato fra le estremità dei bracci.
Un’ulteriore possibile problematica dei guadini noti è che, oltre a presentare pesi elevati che rendono difficoltoso il recupero del pesce, essi sono anche soggetti a corrosione poiché, in uso, essi sono almeno in parte immersi. La maggior parte dei guadini noti, ed in particolare i guadini con bracci abbattibili, sono anche poco robusti e non consentono di salpare pesci di taglia e/o peso elevati.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare la tecnica nota e mettere a disposizione un guadino per la pesca che superi almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Il presente trovato si pone lo scopo di realizzare un guadino che permetta, durante il trasporto, di ridurre l’ingombro del corpo porta-rete di oltre metà del suo ingombro nella configurazione aperta, che sia robusto, resistente a corrosione, leggero, facile da usare, efficiente nel tempo ed al contempo permetta di prelevare pesce di taglia e/o peso elevati.
Un altro scopo del presente trovato è quello di migliorare la posizione dei bracci e del manico nel dispositivo di collegamento, sì da contenere gli ingombri del dispositivo di collegamento in sé.
Un ulteriore scopo è quello di ridurre il peso dei bracci, mantenendo al contempo una robustezza elevata, nonché migliorare la conformazione della rete per rendere più agevole il salpaggio del pesce. È anche uno scopo del presente trovato, perfezionare un guadino che possa essere sia abbattibile, sia robusto.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, il presente trovato è relativo ad un guadino per la pesca comprendente un manico, un corpo porta-rete provvisto di due bracci a cui è associata una rete, ed un dispositivo di collegamento monoblocco a cui sono collegati in modo amovibile il manico ed i due bracci, essendo almeno uno dei due bracci anche collegato rotativamente e scorrevolmente al dispositivo di collegamento monoblocco per ottenere almeno una configurazione aperta ed una configurazione chiusa del corpo porta-rete.
In accordo con un aspetto del presente trovato, il dispositivo di collegamento monoblocco è configurato per impedire lo scorrimento e/o la rotazione del braccio, quando il manico è collegato al dispositivo di collegamento monoblocco stesso.
Secondo possibili forme realizzative, i bracci del corpo porta-rete, o anche il manico, possono comprendere corpi tubolari ermeticamente chiusi, sì da impedire l’accesso dell’acqua, o altro, al loro interno.
Secondo possibili forme realizzative, i corpi tubolari sono chiusi ermeticamente per mezzo di opportuni corpi di chiusura e rinforzo dotati di guarnizioni, oppure incollati all’ interno dei corpi tubolari stessi.
Tali corpi di chiusura e rinforzo garantiscono una elevata robustezza dei bracci e la loro solida connessione al dispositivo di collegamento monoblocco, oltre che a permettere la loro chiusura ermetica.
Secondo possibili forme realizzative, il corpo porta-rete comprende un elemento di collegamento flessibile collegato alle prime estremità di ciascuno dei due bracci.
Secondo possibili varianti, il guadino comprende un corpo di rinforzo ausiliario collegabile in modo amovibile alle estremità dei bracci già collegate con l’elemento di collegamento flessibile.
Secondo possibili varianti, il corpo di rinforzo può essere collegabile ad opportuni corpi di fissaggio che possono essere parte integrante delle estremità dei bracci, oppure amovibili da essi.
Secondo possibili forme realizzative, la rete nella configurazione aperta può presentare una forma analoga alla superficie laterale di una piramide con il proprio vertice posto ad una distanza definita dal dispositivo di collegamento monoblocco, sì da agevolare il recupero del pesce.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- le figg. 1-2 sono due viste dall’alto di un guadino nella configurazione aperta e chiusa secondo il presente trovato;
- le figg. 3-5 illustrano varie viste di un dispositivo di collegamento monoblocco secondo il presente trovato;
- le figg. 6a-6c e 7-8 sono viste in sezione che illustrano possibili forme realizzative di collegamenti realizzabili fra i componenti di un guadino secondo il presente trovato;
- le figg. 9a e 9b sono due viste laterali di un guadino secondo il presente trovato;
- le figg. 10- 12 illustrano un corpo di rinforzo associabile ad un guadino secondo il presente trovato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento ai disegni, che rappresentano esemplificazioni non limitative del trovato, nel seguito vengono descritte forme realizzative di un guadino 10 per la pesca, ad esempio, sportiva impiegabile per catturare pesci con un peso e/o una taglia elevati, ad esempio pesci di diverse decine di kg.
In accordo con possibili forme di realizzazione, il guadino 10 può comprendere un manico 11, un corpo porta-rete 12 provvisto di due bracci 13 e 14 aventi ciascuno una prima estremità 13 a, 14a ed una seconda estremità 13b, 14b e a cui è associata una rete 15 ed un dispositivo di collegamento monoblocco 17 a cui sono collegati in modo amovibile il manico 11 ed i due bracci 13 e 14, essendo almeno uno dei due bracci 13 e 14 anche collegato rotativamente e scorrevolmente al dispositivo di collegamento monoblocco 17 per ottenere almeno una configurazione aperta ed una configurazione chiusa del corpo porta-rete 12.
Per chiarire di quali componenti del guadino 10 si discute si tenga presente che nel settore specifico, l’assieme formato dal corpo porta-rete 12 e dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 è anche denominato testa del guadino.
Secondo possibili forme realizzative, il corpo porta-rete 12 può comprendere anche un elemento di collegamento flessibile 16 fissato alle prime estremità 13a e 14a dei due bracci 13 e 14. Ad esempio, l’elemento di collegamento flessibile 16 può comprendere un cordino, un elastico, un cavo, filo, un tubolare o altro elemento assimilabile.
Secondo possibili forme realizzative, almeno uno dei due bracci 13 e 14 è anche collegato scorrevolmente e rotativamente al dispositivo di collegamento monoblocco 17 da almeno una loro seconda estremità 13b e 14b.
Come sarà chiaro dalla descrizione, la possibilità di ruotare almeno uno dei due bracci 13 e 14, in combinazione con la configurazione del dispositivo di collegamento monoblocco 17, permette di ottenere un guadino 10 abbattibile, tale da ridurre l’ingombro del corpo porta-rete 12 nella configurazione chiusa anche di oltre metà del suo ingombro nella configurazione aperta, mantenendo al contempo elevate caratteristiche di robustezza.
In particolare, l’ingombro nella configurazione aperta (indicato nelle figure con X) è quantificabile considerando la massima apertura del guadino 10, ovvero la massima distanza fra i due bracci 13 e 14. Nei disegni lo spazio libero per l’ingresso del pesce, detta anche imboccatura, è indicata con il numero 28.
Con riferimento alle figure 1 e 2, l’ingombro nella posizione chiusa può essere sostanzialmente anche un quarto dell’ingombro nella configurazione aperta, ovvero pari a circa X/4.
Un ulteriore vantaggio del presente trovato, è che entrambi i bracci 13 e 14 sono collegati in modo sicuro, sì da non poter essere rimossi accidentalmente dal dispositivo di collegamento monoblocco 17. In particolare, anche se il braccio 14 può scorrere e ruotare in una seconda sede di alloggiamento 27 presente nel dispositivo monoblocco 17, esso non può fuoriuscire dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 stesso.
Secondo possibili forme realizzative, il manico 1 1 può comprendere un corpo tubolare 18 ed un corpo di chiusura e rinforzo 19 fissabile ad una estremità 18a del corpo tubolare 18, mediante uno o più elementi di fissaggio 20 quali ad esempio viti, pioli, grani, o altro. Secondo possibili forme realizzative, il corpo di chiusura e rinforzo 19 comprende una testa 19a, detta anche parte terminale.
In accordo con possibili forme realizzative, il corpo di chiusura e rinforzo 19 può essere inserito all’ interno del corpo tubolare 18 e può essere provvisto di una o più guarnizioni 2 1 disposte sulla parete esterna del corpo di chiusura e rinforzo 19, sì da chiudere ermeticamente l’accesso, ad esempio, dell’acqua o altro all’interno del corpo tubolare 18.
Secondo possibili varianti, può essere prevista un’ulteriore guarnizione 2 la, ad esempio, un tappo inserito nel canale del corpo tubolare 18, atta a bloccare eventuali perdite dalle guarnizioni 21 poste sulla parete esterna del corpo di chiusura e rinforzo 19. Le guarnizioni 21 possono essere degli O-ring, guaine di rivestimento, o altro tipo di guarnizione atta a mantenere una tenuta ermetica del corpo tubolare 18, in particolare una tenuta all’acqua durante l’uso del guadino 10.
In accordo con possibili forme realizzative, il corpo di chiusura e rinforzo 19 può comprendere un foro filettato 47 provvisto nella testa 19a del corpo di chiusura e rinforzo 19. Tale foro filettato 47 consente sia di fissare il manico 11 in modo sicuro al dispositivo di collegamento monoblocco 17, sia di fissare al manico 11 ulteriori utensili, accessori o componenti.
Π manico 11 può essere fissato al dispositivo monoblocco 17, oppure ad altro accessorio, inserendo un elemento filettato nel foro filettato 47 e/o bloccandolo con un meccanismo di inserimento rapido del tipo pulsante-molla che viene di seguito descritto.
Inoltre, come sarà chiaro nella descrizione, 41 corpo di chiusura e rinforzo 19 e le sue varianti in uso nei bracci 13 e 14 svolgono la triplice funzione di garantire elevata robustezza dei bracci 13 e 14 e del manico 11 , di avere una solida connessione con il dispositivo di collegamento monoblocco 17 e di sigillare ermeticamente il corpo tubolare 18.
In accordo con possibili forme realizzative, il corpo di chiusura e rinforzo 19 può comprendere una sede 22 presente lungo una direzione ortogonale all’asse centrale Z del corpo di chiusura e rinforzo 19. In tale sede 22 è disposto un elemento elastico 23 quale ad esempio una molla, o altro elemento assimilabile collegato ad un elemento di bloccaggio 24 quale ad esempio un piolo, un pulsante o altro elemento assimilabile, che permette a quest’ultimo di essere elasticamente mobile lungo la direzione ortogonale definita dalla sede 22. In questo caso, il corpo tubolare 18 è provvisto di un’apertura 25 sulla propria parete, conformata in modo da poter allocare l’elemento di bloccaggio 24.
Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 può essere provvisto di una prima sede di alloggiamento 26 ed una seconda sede di alloggiamento 27 conformate per alloggiare e fissare i bracci 13 e 14, ad esempio, rispettivamente dalla seconda estremità 13b e dalla seconda estremità 14b.
Secondo possibili forme realizzative, come ad esempio in fig. 3, la prima e la seconda sede di alloggiamento 26 e 27 sono affiancate fra loro e possono presentare le rispettive aperture 26a e 27a per l’inserimento dei bracci 13 e 14 rivolte o allineate verso lo stesso lato. In questo modo, una volta collegati i bracci 13 e 14 al dispositivo di collegamento monoblocco 17, lo spazio fra le seconde estremità 13b e 14b è minimo e quindi il dispositivo di collegamento monoblocco 17 presenta una dimensione laterale contenuta. In particolare, grazie a tale aspetto, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 risulta essere meno ingombrante rispetto alcuni dispositivi di collegamento noti che possono prevedere fra la prima e al seconda sede di alloggiamento 26 e 27 una sede per il manico 11.
Per fissare la seconda estremità 13b nella prima sede di alloggiamento 26 può essere previsto un elemento di fissaggio 48 che viene inserito nel dispositivo di collegamento monoblocco 17 e nella seconda estremità 13b, sì da bloccare in posizione il braccio 13 in modo che esso non possa muoversi e/o separarsi dal dispositivo di connessione monoblocco 17. L’elemento di fissaggio 48 può comprendere un piolo, una vite, o altro elemento assimilabile.
Si noti che questo è solo un esempio di collegamento, tuttavia ogni altro collegamento per fissare i componenti del guadino 10 come ad esempio, per fissare i corpi di chiusura e rinforzo 119, 219, 319 e/o i corpi di testa 36 e/o una porzione d’interfaccia con l’elemento di collegamento flessibile 16 possono essere ottenuti utilizzando opportuni collanti.
Anche in questo caso, il braccio 13 può comprendere un corpo tubolare 18 a cui è fissato un corpo di chiusura e rinforzo 319 analogo al corpo di chiusura e rinforzo 19 del manico 11 (in figura 6c la testa del corpo di chiusura e rinforzo 319 è indicata con il numero 319a). In particolare, anche in questo caso, la tenuta ermetica del corpo tubolare 18 è garantita per mezzo di guarnizioni 21 simili /-p assimilabili a quelle descritte nel caso del manico 11 , oppure per mezzo di opportuni collanti. In accordo con forme realizzative, il braccio 14 è collegato rotativamente e scorrevolmente al dispositivo di collegamento monoblocco 17, in particolare, la seconda estremità 14b può essere disposta nella seconda sede di alloggiamento 27.
Possibili forme realizzative, prevedono che in corrispondenza della seconda sede di alloggiamento 27, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 possa prevedere una scanalatura passante dalla sua parete esterna fino a dentro la seconda sede di alloggiamento 27.
Tale scanalatura passante forma una guida 29 in cui può passare un elemento di blocco 30 collegato alla seconda estremità 14b del braccio 14. Pertanto, la guida 29 può essere prevista in corrispondenza della prima o della seconda sede di alloggiamento 26 o 27, in base a quale dei due bracci 13 o 14 sia quello collegato rotativamente e scorrevolmente. Secondo possibili forme realizzative, non illustrate, entrambi i bracci 13 e 14 possono essere collegati rotativamente e scorrevolmente nella rispettiva sede di alloggiamento.
Anche in questo caso, il braccio 14 può prevedere un corpo tubolare 18, un corpo di chiusura e rinforzo (nelle figure le forme realizzative dei possibili corpi di chiusura e rinforzo vengono indicati con i numeri 119, 219 e le rispettive teste con 119a e 219a), una o più guarnizioni 21 atte a mantenere la chiusura ermetica del corpo tubolare 18 configurate in modo analogo a come descritto per il manico 11 e il braccio 13.
Secondo possibili forme realizzative, i corpi di chiusura e rinforzo 119 e 219 possono essere incollati al corpo tubolare 18, sì da eliminare eventualmente la presenza di guarnizioni 21. Si noti che tali corpi di chiusura e rinforzo 119 e 219 rinforzano la struttura del guadino 10, in quanto rendono più robuste le estremità dei bracci 13b e 14b e più solido il loro collegamento al dispositivo di collegamento monoblocco 17.
Dopo aver inserito la seconda estremità 14b nella seconda sede di alloggiamento 27 e collegato l’elemento di blocco 30, quale ad esempio un piolo, una vite, o altro, il braccio 14 potrà esclusivamente scorrere e ruotare nella guida 29. Infatti, grazie all’elemento di blocco 30, il braccio 14 non può fuoriuscire dal dispositivo di collegamento monoblocco 17, in quanto l’elemento di blocco 30 può scorrere solo nel percorso definito dalla guida 29.
Secondo possibili forme realizzative la guida 29 può presentare una forma a “L”, oppure ad “U”, o altro tipo, che prevede almeno una sede di blocco 31 in cui l’elemento di blocco 30, collegato al braccio 14, posizionandovisi blocca la rotazione del braccio 14.
Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 può prevedere una terza sede di alloggiamento 32 in cui inserire e fissare in modo amovibile il manico 11.
Secondo forme realizzative, la terza sede di alloggiamento 32 può essere allineata nel senso longitudinale almeno parzialmente in interferenza con la prima sede di alloggiamento 26 o con la seconda sede di alloggiamento 27, in base a quale delle due sedi di alloggiamento 26 e 27 alloggia il braccio ruotante, ovvero il braccio 14 in questo caso.
Nel caso in cui entrambi i bracci 13 e 14 sono collegati rotativamente e scorrevolmente nella rispettiva sede di alloggiamento, la terza sede di alloggiamento 32 può essere allineata nel senso longitudinale almeno parzialmente in interferenza con la prima sede di alloggiamento 26 e con la seconda sede di alloggiamento 27.
Secondo possibili forme realizzative, il manico 11 può essere fissato in modo amovibile all’interno della terza sede di alloggiamento 32 con un corpo filettato 33 posto in testa all’estremità del manico 11, ovvero inserito nel foro filettato 47 della testa 19a del corpo di chiusura e rinforzo 19 del manico 11.
Il corpo filettato 33 può essere avvitato in un foro filettato 49 presente nel dispositivo di collegamento monoblocco 17, o in alternativa, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 prevede un corpo filettato 33 all’interno della terza sede di alloggiamento 32, sì da poter essere avvitato sulla testa 19a del corpo di chiusura e rinforzo 19 del manico 11. Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 può comprendere un’apertura 34 per permettere all’elemento di bloccaggio 24 associato al manico 11 di essere trattenuto in modo amovibile quando è inserito il manico 11. Il manico 11 può essere separato dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 spingendo l’elemento di bloccaggio 24 nella sede 22 e facendo scorrere il manico 11 fuori dalla terza sede di alloggiamento 32.
Tale soluzione permette un posizionamento rapido e preciso del manico 1 1 e fornisce un’ulteriore garanzia per evitare il suo disimpegno accidentale, ad esempio, in seguito ad un urto.
In accordo con un aspetto, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 è configurato per impedire lo scorrimento del braccio 14 quando il manico 11 è collegato al dispositivo di collegamento monoblocco 17. Infatti, per come sono configurate le sedi di alloggiamento 32 e 27, quando il manico 11 è inserito nella terza sede di alloggiamento 32, la testa 19a del manico 11 sarà in battuta con la testa 119a del braccio 14, sì da bloccarne lo scorrimento.
In accordo con un aspetto, il dispositivo di collegamento monoblocco 17 è configurato per impedire la rotazione del braccio 14 quando il manico 1 1 è collegato al dispositivo di collegamento 17. Essendo la terza sede di alloggiamento 32 almeno parzialmente in interferenza con la prima sede di alloggiamento 26 o con la seconda sede di alloggiamento 27, sì ha che quando il manico 11 è inserito nella terza sede di alloggiamento 32 esso è a contatto con il braccio 14 e non permette a quest’ultimo di scorrere verso il manico 11.
In una forma realizzativa, la terza sede di alloggiamento 32 può essere allineata nel senso longitudinale con la prima o la seconda sede di alloggiamento 26 o 27, oppure ad entrambe le sedi di alloggiamento 26 e 27.
Inoltre, il manico 11 può essere inserito quando l’elemento di blocco 30 collegato al braccio 14 è posizionato nella sede di blocco 31 e pertanto il manico 11 blocca anche la rotazione del braccio 14. Tale soluzione rende sicuro il collegamento del manico 11 e del braccio 14 al dispositivo di collegamento monoblocco 17 e garantisce la tenuta del collegamenti anche in seguito a urti accidentali o colpi improvvisi durante la cattura del pesce.
Secondo possibili forme realizzative, i due bracci 13 e 14 del corpo porta-rete 12, o anche il manico 11, possono comprendere ciascuno un corpo tubolare 18, un corpo di chiusura e rinforzo 119, 219, 319, ed eventualmente una o più guarnizioni 21 per chiudere ermeticamente l’accesso, ad esempio, dell’acqua o altro, all’interno del corpo tubolare 18. La possibilità di mantenere ermeticamente chiusi i bracci 13 e 14, o anche il manico 11, permette di proteggere dalla corrosione tali parti dall’azione dell’acqua, aumentando la stabilità nel tempo del guadino 10. Utilizzando corpi tubolari 18 ermeticamente chiusi per realizzare i bracci 13 e 14 ed il manico 11, consente anche di ottenere un guadino 10 leggero e vantaggiosamente più performante durante il sollevamento del pesce dall’acqua. Immergendo tali corpi tubolari 18 in acqua, essi saranno più facilmente sollevabili rispetto ai corpi pieni.
Secondo possibili forme realizzative, i bracci 13 e 14 possono essere sagomati, sì da ottenere una forma voluta, ad esempio poligonale, circolare, o altro. In particolare, ciascun braccio 13 e 14 può presentare una porzione di estremità 35, comprendente rispettivamente la prima estremità 13a o la prima estremità 14a, orientate l’una verso l’altra.
Con riferimento alla fig. 8, sono illustrati due forme realizzative, esemplificative e non limitative, del collegamento di un elemento di collegamento flessibile 16 alle prime estremità 13a e 14a quando i bracci 13 e 14 comprendono ciascuno un corpo tubolare 18.
In particolare, il guadino 10 può comprendere un corpo di testa 36 provvisto di un foro passante 37 in cui è inseribile l’elemento di collegamento flessibile 16. Tale corpo di testa 36 può essere conformato, sì da poter essere inserito alTinterno del corpo tubolare 18, ad esempio con forma cilindrica o altro. Anche in questo caso, la tenuta ermetica può essere garantita con una o più guarnizioni 21 come descritto in precedenza, o con opportuni collanti.
Secondo possibili forme realizzative, le estremità dell’elemento di collegamento flessibile 16 possono essere trattenute all’interno del foro passante 37, ad esempio, annodando l’estremità di esso con un nodo 38a, oppure applicando, ad esempio, un elemento di trattenimento 38b a morsa all’elemento di collegamento flessibile 16 con dimensione maggiore della sezione del foro passante 37. Vantaggiosamente, l’elemento di collegamento flessibile 16 è sigillato all’interno del foro passante 37, sì da non permettere il passaggio di acqua al suo interno.
Secondo possibili forme realizzative, all’interno del corpo di testa 36 e del corpo tubolare 18 possono essere previsti dei fori di collegamento 39 nei quali viene inserito un piolo, una vite o altro elemento assimilabile (indicato con il numero 39a) per trattenere e/o fissare fra loro il corpo di testa 36 al corpo tubolare 18.
Secondo possibili forme realizzative, l’estensione della porzione di estremità 35 di ciascun braccio 13 e 14 collegata con l’elemento di collegamento flessibile 16 può essere compresa fra il 5% ed il 40% della massima apertura del guadino X compresa fra i due bracci 13 e 14 in configurazione aperta, vantaggiosamente l’estensione è compresa fra 10% e 30%. Tale intervallo permette di ottenere un ingombro del corpo porta-rete 12 nella configurazione chiusa sostanzialmente inferiore almeno della metà deU’ingombro del corpo porta-rete 12 nella configurazione aperta.
In accordo con possibili forme realizzative, il corpo porta-rete 12 nella configurazione aperta può presentare una forma curvilinea, oppure poligonale con almeno tre lati realizzante una imboccatura 28 libera per l’ingresso del pesce. Vantaggiosamente, l’imboccatura 28 per l’ingresso del pesce può avere una forma sostanzialmente rettangoloide, oppure continua.
Secondo possibili varianti, il guadino 10 può comprendere un corpo di rinforzo 40 ausiliario, ad esempio un’asta, collegabile in modo amovibile alle porzioni di estremità 35 dei bracci 13 e 14, per mezzo di almeno due corpi di fissaggio 41 (vedasi figg.10 e l i).
Il corpo di rinforzo 40 può comprendere un elemento tubolare, un tondino o altro elemento assimilabile rigido, sì da rinforzare ulteriormente il guadino 10 in caso di pesci aventi peso e/o taglia elevati.
Secondo possibili forme realizzative, il corpo di fissaggio 41 può essere provvisto di una sede di fissaggio 42, la quale è passante, o ricavata in parte, nello spessore del corpo di fissaggio 41.
All’ interno di tale sede di fissaggio 42 può essere inserito e fissato il corpo di rinforzo 40, in particolare, la sede di fissaggio 42 può essere conformata in modo coniugato all’estremità 40a del corpo di rinforzo 40, ad esempio, incavata a forma conica, o altra forma simile o assimilabile. Il corpo di fissaggio 41 può essere provvisto anche di un foro passante 43 per inserire le prime estremità 13a e 14a dei bracci 13 e 14, in particolare, il foro passante 43 può essere provvisto di una fessura 43 a laterale aU’interno della quale può passare l’elemento di collegamento flessibile 16, sì da poter collegare il corpo di fissaggio 41 senza rimuovere l’elemento di collegamento flessibile 16.
Secondo possibili varianti, il corpo di rinforzo 40 può essere collegabile ai corpi di fissaggio 41 e possono essere parte integrante delle prime estremità 13a e 14a dei bracci 13 e 14, oppure amovibili da essi. Anche il corpo di rinforzo 40 può essere provvisto di un elemento di fermo elastico 45 analogo all’elemento di bloccaggio 24 previsto sul manico 11, sì che possa cooperare con un’apertura 45a prevista sul corpo di fissaggio 41 per trattenere in posizione il corpo di rinforzo 40.
Per incrementare il fissaggio del corpo di rinforzo 40 ai bracci 13 e 14 possono essere previsti elementi di fissaggio 46 quali viti, pioli, grani, o altri elementi inseribili fra il corpo di fissaggio 41 ed i bracci 13 e 14.
Secondo possibili forme realizzative, illustrata ad esempio nelle figg.
9a e 9b, la rete 15 nella configurazione aperta può presentare una forma analoga alla superficie laterale di una piramide.
Secondo una possibile forma realizzativa, come illustrato in figura 9b, il vertice 44 della rete 15 può essere ortogonale alle seconde estremità 13b e 14b dei bracci 13 e 14 in prossimità del piano verticale comprendente le aperture 26a e 27a delle sedi di alloggiamento 26 e 27.
Secondo una possibile forma realizzativa, come illustrato in figura 9a, la proiezione del vertice 44 della rete 15, sul piano orizzontale comprendente il dispositivo di collegamento monoblocco 17, posta ad una distanza dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 inferiore rispetto alla distanza dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 della posizione centrale dell’imboccatura 28 disponibile per l’ingresso del pesce.
Con riferimento alle fig.9a e 9b, la distanza dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 alla proiezione del vertice 44 è indicata con la lettera D, mentre la distanza dal dispositivo di collegamento monoblocco 17 alla posizione centrale è indicata con la lettera C.
Durante la fase di sollevamento del pesce, ciò permette di rendere più vantaggiosa la leva rispetto ad avere la proiezione del vertice 44 nella posizione centrale dell’ imboccatura 28.
Un ulteriore vantaggio di avere un guadino 10, secondo una qualsiasi delle forme realizzative qui descritte, è quello che esso può essere realizzato sia stampando i vari componenti, come ad esempio il dispositivo di collegamento monoblocco 17, oppure essere facilmente realizzato per mezzo di idonei apparati meccanici.
È chiaro che al guadino 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti del guadino 10 aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Guadino per la pesca comprendente un manico (11), un corpo portarete (12) provvisto di due bracci (13, 14) aventi ciascuno una prima estremità (13a, 14a) ed una seconda estremità (13b, 14b) e a cui è associata una rete (15), ed un dispositivo di collegamento monoblocco (17) al quale sono collegati in modo amovibile detto manico (11) e detti due bracci (13, 14), essendo almeno uno di detti due bracci (13, 14) anche collegato rotativamente e scorrevolmente a detto dispositivo di collegamento monoblocco (17) per ottenere almeno una configurazione aperta ed una configurazione chiusa di detto corpo porta-rete (12), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di collegamento monoblocco (17) è configurato per impedire lo scorrimento di almeno uno di detti due bracci (13, 14) quando detto manico (11) è collegato a detto dispositivo di collegamento (17), essendo detto manico (11) posizionabile a contatto con detto almeno uno di detti due bracci (13, 14).
  2. 2. Guadino come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di collegamento monoblocco (17) è configurato per impedire la rotazione di almeno uno di detti due bracci (13, 14) quando detto manico (11) è collegato a detto dispositivo di collegamento monoblocco (17).
  3. 3. Guadino come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di collegamento monoblocco (17) comprende una prima sede di alloggiamento (26) ed una seconda sede di alloggiamento (27) affiancate fra loro e conformate per alloggiare (13, 14), ed una terza sede di alloggiamento (32) almeno parzialmente in interferenza con detta prima sede di alloggiamento (26) o con detta seconda sede di alloggiamento (27), essendo detta terza sede di alloggiamento (32) conformata per alloggiare e fissare detto manico (11).
  4. 4. Guadino come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti due bracci (13, 14), collegato rotativamente e scorrevolmente a detto dispositivo di collegamento (17), è provvisto di un elemento di blocco (30) mobile lungo una guida (29) prevista in corrispondenza di detta prima e/o seconda sede di alloggiamento (26 o 27), essendo detta guida (29) provvista di almeno una sede di blocco (31) conformata per bloccare la rotazione e lo scorrimento di almeno uno di detti due bracci (13, 14), quando detto elemento di blocco (30) è posizionato in detta almeno una sede di blocco (31).
  5. 5. Guadino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti due bracci (13, 14), o anche detto manico (1 1), comprendono ciascuno un corpo tubolare (18), un corpo di chiusura e rinforzo (19, 119, 219, 319) ed una o più guarnizioni (21) per chiudere ermeticamente l’accesso all’intemo di detto corpo tubolare (18).
  6. 6. Guadino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo porta-rete (12) comprende un elemento di collegamento flessibile (16) collegante dette due prime estremità (13a, 14a) di detti due bracci (13, 14).
  7. 7. Guadino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo porta- rete (12), nella configurazione aperta, presenta una forma curvilinea, oppure una forma poligonale con almeno tre lati realizzante una imboccatura (28) libera per l’ingresso del pesce.
  8. 8. Guadino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due bracci (13, 14) comprende una porzione di estremità (35) con un’estensione compresa fra il 5% ed il 40% della massima apertura del guadino (X) compresa fra detti due bracci (13, 14) quando detto corpo porta-rete (12) è in configurazione aperta, vantaggiosamente l’estensione è compresa fra 10% e 30%.
  9. 9. Guadino come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo di rinforzo (40) ausiliario collegabile in modo amovibile a dette porzioni di estremità (35) di detti due bracci (13, 14), per mezzo di almeno due corpi di fissaggio (41).
  10. 10. Guadino come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 9, caratterizzato dal fatto che detta rete (15), nella configurazione aperta, presenta una forma analoga alla superficie laterale di una piramide, essendo la proiezione del vertice di detta rete (15), sul piano orizzontale comprendente detto dispositivo di collegamento monoblocco (17), posta ad una distanza da detto dispositivo di collegamento monoblocco (17) inferiore rispetto alla distanza da detto dispositivo di collegamento monoblocco (17) alla posizione centrale di detta imboccatura (28) disponibile per l’ingresso del pesce.
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