IT201600088564A1

IT201600088564A1 - Organo per l'igiene dentale

Info

Publication number: IT201600088564A1
Application number: IT102016000088564A
Authority: IT
Inventors: Carlo Ercolani
Original assignee: Web Dental Design Srl
Priority date: 2016-08-31
Filing date: 2016-08-31
Publication date: 2018-03-03
Also published as: ES1205362Y; US20190239630A1; ES1205790U; ES1205790Y; WO2018042344A1; DE202017105185U1; FR3055207A3; ES1205362U; EP3506796A1; FR3055207B3; CN208658140U

Description

CORPO (1) ASPORTATORE DI DEPOSITI DENTALI PRESENTANTE UNA PLURALITÀ CELLE (11) COLLEGATE FRA LORO ATTRAVERSO DEI RISPETTIVI ELEMENTI LINEARI (14) DI BORDO PER DEFINIRE UNA STRUTTURA TRABECOLATA (12) DI SPESSORE DEFINIBILE A PIACERE.

“ORGANO PER L'IGIENE DENTALE”

La presente invenzione è relativa ad uno strumento per migliorare l’igiene dentale. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad uno strumento provvisto di elementi predisposti per asportare depositi da superfici dentali al fine di migliorare l’igiene dentale.

DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA

È noto che la mancata igiene dentale produce in bocca una carica batterica che può provocare infiammazioni dei tessuti parodontali, che nei casi più gravi può condurre ad una perdita degli stessi denti.

Nel caso degli umani l’igiene dentale si esegue combinando l’asportazione meccanica di residui di cibo, di aggregati di germi tenacemente adesi tra loro a formare delle pellicole che aderiscono alle superfici dentali (che possono determinare la formazione di tartaro in combinazione con sali di calcio e/o fosfati) attraverso l’impiego di uno spazzolino da denti e un’azione detergente eseguita impiegando del dentifricio.

In ambito veterinario, il problema si complica, dato che gli animali non sono usi curare la propria igiene dentale, con il risultato che nelle loro bocche proliferano batteri e che la perdita dei propri denti non è un fatto isolato. L’aspetto della presenza di germi patogeni (carica batterica) associata ai denti di animali assume rilievo particolare soprattutto nel caso in cui il morso di un animale provoca una lacerazione della pelle, e i batteri contenuti nella sua bocca e sui suoi denti trovano un ambiente particolarmente ricettivo per svilupparsi nella zona morsicata.

Per quanto sopra descritto, l’igiene dentale e quindi buccale degli animali diventa particolarmente meritevole di attenzione quando si considerano gli animali d’affezione, soprattutto quando si tratti di animali che sono lasciati liberi di occupare gli spazi domestici e quando in tali spazi coesistano bambini piccoli o persone che hanno scarsa familiarità con gli stessi animali e, quindi, sono a maggiore rischio di essere morsicati.

È noto che è difficile trattare i denti degli animali impiegando degli spazzolini, in quanto è facile traumatizzare inavvertitamente denti e gengive degli animali così trattati, specialmente in presenza di parodontiti, con la conseguenza che poi gli animali che hanno fatto questo tipo di esperienza non si rendono più disposti a subire il trattamento igienizzante.

In considerazione della situazione sopra descritta sarebbe auspicabile disporre di un dispositivo che sia di pratico uso, efficace, igienico sia che occorra trattare un animale o una persona che non è in grado di prendersi cura di sé autonomamente, come nel caso di bambini molto piccoli, persone anziane, o persone che sono temporaneamente immobilizzate. Tale dispositivo dovrebbe inoltre essere compatibile con l’anatomia del soggetto da trattare, in modo tale da essere facilmente tollerato e presentare un costo talmente contenuto che chi lo ha utilizzato preferisca gettarlo piuttosto che riutilizzalo, a vantaggio dell’igiene propria e del soggetto trattato, per i motivi igienici sopra descritti.

SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE

Scopo della presente invenzione è di realizzare un corpo asportatore di depositi dentali che permetta di superare gli inconvenienti sopra illustrati in maniera pratica ed economica.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un corpo asportatore di depositi dentali dove le caratteristiche principali del corpo asportatore verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.

Ulteriore scopo della presente invenzione è di realizzare uno strumento per l’igiene dentale provvisto di una porzione di estremità a cui è associato un corpo asportatore di depositi dentali che permetta di superare gli inconvenienti sopra illustrati in maniera pratica ed economica.

Secondo la presente invenzione viene realizzato uno strumento per l’igiene dentale provvisto di una porzione di estremità a cui è associato un corpo asportatore di depositi dentali, dove le caratteristiche principali del detto strumento verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.

Scopo aggiuntivo della presente invenzione è realizzare un guanto provvisto di almeno una porzione di estremità a cui è associato un corpo asportatore di depositi dentali che permetta di superare gli inconvenienti sopra illustrati in maniera pratica ed economica.

Secondo la presente invenzione viene inoltre realizzato un guanto provvisto di almeno una porzione di estremità a cui è associato un corpo asportatore di depositi dentali, dove le caratteristiche principali del detto guanto saranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono. BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del corpo asportatore di depositi dentali, dello strumento e del guanto che ne incorporano almeno uno secondo la presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, nelle quali parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento, se ritenuto di pratica utilità. In particolare:

- le figure 1 e 2 sono delle viste schematiche tridimensionali di una prima forma di attuazione della presente invenzione;

- le figure 3 e 4 illustrano in scala ingrandita due forme di attuazione di un particolare estratto dalla figura 1; - le figure 5-8 illustrano delle ulteriori forme di attuazione delle figure 1 e 2; e

- la figura 9 illustra una particolarità di un particolare di un componente estratto dalla figura 2.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE

Nella figura 1, con 1 è indicato, nel suo complesso un corpo asportatore di depositi dentali che trova applicazione in uno strumento 10 per l’igiene orale provvisto di un’astina 100 (meglio visibile nella figura 2) che presenta una porzione di estremità 101. Nelle figure 1 e 2 l’astina 100 presenta sezione rettangolare schiacciata. In particolare, come si vede nella figura 2, la porzione di estremità 101 è costituito da una testa 102 arrotondata, ricoperta dal corpo asportatore 1, senza per questo limitare la portata della presente invenzione. La forma arrotondata della testa 102 ha la funzione di minimizzare il rischio di danneggiare le gengive del soggetto sul quale lo strumento 10 viene impiegato. In aggiunta, può essere utile precisare che l’astina 100 presenta caratteristiche meccaniche determinate, per cui potrà essere particolarmente rigida o flessibile in base all’ambito d’impiego.

Con riferimento alla figura 2, il corpo asportatore 1 presenta una base 120 prodotta in materiale flessibile e provvisto di una faccia adesiva 122 in modo tale che il corpo asportatore 1 sia applicabile ad una porzione di estremità 101 di forma qualsiasi, in base alle esigenze di impiego. Tale faccia adesiva 122 può essere protetta (prima dell’applicazione all’astina 100) da una pellicola 123 asportabile, visibile nella sola figura 9. La faccia adesiva 122 funge quindi da interfaccia del corpo asportatore 1 con lo strumento 10 ed è prodotta impiegando dell’adesivo per accoppiamento idoneo per la produzione di imballi destinati a contenere sostanze alimentari o di uso personale; quindi tale adesivo è compatibile per l’uso medico e veterinario. Un adesivo del tipo ICAMELT 3965/08 o adesivi di caratteristiche chimico-fisiche similari rivelati particolarmente adeguati allo scopo.

Sempre con riferimento alle figure 3 e 4, il corpo asportatore 1 è prodotto impiegando della schiuma di poliuretano reticolata a cellule chiuse. Pertanto, il corpo asportatore 1 presenta una pluralità celle 11 collegate fra loro attraverso dei rispettivi elementi lineari 14 di bordo per definire una struttura trabecolata 12 il cui spessore può essere definito a piacere. È bene precisare che gli elementi lineari 14 di bordo di ogni cella 11 possono essere rettilinei o incurvati in base alla densità locale e alla dimensione delle celle 11, senza che questo rappresenti un limite della presente invenzione.

Nelle figure 3 e 4 sono illustrate strutture reticolate 12’ e 12’’ di densità diverse di nodi 11’ e 11’’, in modo tale da presentare caratteristiche meccaniche di tipo diverso, oltre che capacità diverse di trattenere sostanze da applicare per fregamento. In particolare, maggiore è l’ampiezza delle celle 11 e maggiore è la capacità di trattenere residui solidi della masticazione, mentre minore è l’ampiezza delle celle 11 e maggiore è la capacità di trattenere saliva e sostanze disciolte in essa, come placca o tartaro ed i batteri ad essa associati. Inoltre, nel caso in cui il materiale che costituisce il corpo asportatore 1 sia realizzato con del poliuretano (per essere stabile in presenza di sostanze acquose) a base poliestere si otterrà maggiore regolarità nella distribuzione delle celle. D’altra parte, se si scegliesse di impiegare poliuretano a base polietere, allora l’elasticità della struttura reticolata (12, 12’, 12’’) sarebbe maggiore.

L’uso del corpo asportatore 1 e dello strumento 10 sono facilmente comprensibili da quanto sopra descritto e non richiedono ulteriori spiegazioni. D’altra parte può essere utile precisare che, per quanto sopra descritto, e con riferimento alle figure 3 e 4, gli elementi lineari 14 di bordo di ogni cella 11 sono orientati casualmente rispetto all’astina 100, pertanto originano una serie di picchi e di gole che definiscono una pluralità di rilievi adiacenti fra loro distribuiti casualmente, da cui dipende la capacità di asportazione dei depositi sui denti del paziente. Si comprende facilmente che questa caratteristica del materiale che costituisce il corpo asportatore 1 permette di stabilire una analogia funzionale degli elementi lineari 14 con le setole di uno spazzolino da denti e permette di concludere che lo strumento 10 è effettivamente un dispositivo funzionalmente equivalente ad uno spazzolino da denti, sia per la capacità di trattenere il dentifricio, sia per la capacità di esercitare un’azione di tipo abrasivo.

Inoltre, può essere utile aggiungere che per realizzare dei corpi asportatori simili al corpo asportatore 1 si può impiegare un materiale denominato Filtren ® (marchio registrato) prodotto dalla Eurofoam. Questo materiale è intrinsecamente a-tossico e quindi utilizzato frequentemente per filtrare meccanicamente e biologicamente aria, acqua, anche di acquari, e liquidi in generale. Considerando che al tatto risulta abrasivo, è un materiale idoneo ad essere impiegato per realizzare l’asportazione di depositi dentali. Considerando poi che il costo di tale materiale è minimo, è chiaro che si presta ad impieghi del tipo “usa e getta”, a vantaggio dell’igiene e senza pesare economicamente in modo eccessivo.

La particolare deformabilità del materiale descritto con il quale è realizzata la struttura trabecolare 12 permette di avvolgere la porzione di estremità 101 dello strumento 10 che si desidera predisporre per massimizzare l’igiene dentale di un soggetto umano o animale in modo coniugato, anche grazie alle caratteristiche di adesività del collante impiegato identificato come sopra. Pertanto, la forma del supporto del corpo asportatore 1 condiziona fortemente la utilizzabilità e l’efficacia dello strumento 10 nel suo complesso, quindi anche dello stesso corpo asportatore 1. Un’idea della deformabilità del materiale e dell’efficacia dell’adesivo impiegati per produrre ogni corpo asportatore 1 si ricava confrontando la figura 1 e la figura 2, dove nella figura 2 viene mostrato un corpo asportatore 1 appena applicato alla porzione di estremità 101 dell’astina 100 dello strumento 10 e nella figura 1 si mostra come si presenta il corpo asportatore 1 applicato all’astina 100 a seguito di una semplice pressione sulla base 120, la cui faccia adesiva 122 che determina l’adesione alla porzione di estremità 101.

Risulta infine chiaro che il corpo asportatore 1 potrà presentare densità diversa delle celle 11 e che queste potranno presentare dimensione diversa in base al tipo di applicazione e al tipo di dentatura che si dovrà trattare per asportare depositi dentali. Lo stesso vale per lo strumento 10. Quest’ultimo potrà presentare dimensioni diverse (lunghezza e larghezza della porzione di estremità 101) in base alla necessità di impiego sui denti di un individuo umano o animale, ad esempio su bambini di età diversa, donne e/o uomini, come pure su animali di taglia diversa e quindi con dimensioni dei denti e della bocca molto diverse.

In ogni caso, si ritiene utile precisare che modifiche apportate al corpo asportatore 1 come sopra indicato e/o allo strumento 10 rientrano nell’ambito della presente invenzione e non lo modificano.

A questo proposito, è utile precisare che in alcuni casi l’impiego di uno strumento 10 in cui il corpo asportatore 10, seppure molto morbido e provvisto di celle 11 di dimensione minima, quindi del tutto analogo ad una spugna, sia in termini strutturali che di caratteristica meccanica, è accoppiato in modo adesivo ad un corpo rigido allungato e provvisto di un manico. Uno strumento di questo tipo può essere percepito come un oggetto che può provocare dolore al soggetto da trattare, soprattutto nel caso in cui tale soggetto soffra di sensibilità gengivale di origine diversa e, quindi, che l’esecuzione dell’azione pulente sia difficile da attuare e, in alcuni casi, addirittura rifiutata per incapacità di sopportare il dolore correlato.

In considerazione di quanto sopra descritto, risulta facilmente comprensibile che sarebbe utile minimizzare la distanza tra l’operatore e il punto di applicazione del corpo asportatore 1, minimizzare la rigidità del supporto. In questo modo il soggetto da trattare sentirebbe maggiormente che il corpo asportatore è una sorta di propaggine dell’operatore che lo impiega. D’altra parte, sarebbe utilissimo fornire all’operatore un feedback immediato sulla sensibilità locale del soggetto trattato.

Si comprende facilmente che la scelta del materiale provvisto della struttura trabecolata 12, con spessore e densità di celle definibile a piacere in base al tipo d’impiego, consente di dotare le dita di una mano di almeno un corpo asportatore 1 attraverso la rispettiva faccia adesiva 122. Considerando poi che i polpastrelli delle dita delle mani umane sono provvisti di una fittissima e sensibilissima rete di recettori tattili, all’operatore è consentito apprendere informazioni sulla texture del tessuto organico trattato, e sulle rispettive condizioni, in tempo reale; il fatto che tali polpastrelli siano intrinsecamente parte di strumenti naturali (appunto le dita) dotate normalmente di elevata destrezza, l’azione curativa di asportazione esercitata sulla zona da trattare può essere adeguata istantaneamente in termini di localizzazione, intensità e frequenza del movimento. Tenendo poi conto del già illustrato problema della carica batterica che in alcune bocche potrebbe regnare, allora diventa essenziale che tra le dita di una mano e ogni corpo asportatore 1 sia previsto un organo separatore, una protezione a schermo totale, che potrebbe essere validamente realizzata da un guanto in lattice, al cui impiego sarebbe anche associata una particolare economicità che ne giustificherebbe l’uso singolo, secondo la logica del “usa e getta”.

Quindi, nelle figure 5-8 sono illustrate alcune modalità di attuazione della presente invenzione in cui almeno un corpo asportatore 1 è applicato ad un guanto 15 del tipo “usa e getta”, prodotto in lattice di gomma o in altro materiale presentante caratteristiche meccaniche e/o funzionali similari. Nelle figure 5-8 il numero 150 identifica indifferentemente le dita del guanto 15 e il numero 151 le rispettive estremità.

Si comprende facilmente che impiegare un guanto come supporto per il/i corpo/i asportatore/i risulta di praticissimo ed efficacissimo uso.

Considerando la particolare versatilità d’impiego del corpo asportatore 1, può essere utile pensare di mettere in commercio dei kit per asportare depositi dentali ciascuno dei quali comprenda almeno un corpo asportatore 1, un’astina 100 realizzata in materiale sostanzialmente rigido e/o in materiale flessibile e/o un guanto 15 in lattice o materiale chimicamente e funzionalmente simile. La disponibilità del kit consentirà ad un operatore di applicare di volta in volta un corpo asportatore 1 all’astina o ad un dito 150 del guanto 15 a seguito della asportazione della pellicola 123 coprente la faccia adesiva 122 (figura 9) per predisporre all’occorrenza lo strumento più adeguato al trattamento che deve eseguire su di un individuo umano o animale.

In base a quando sopra descritto, risulta facilmente comprensibile che ogni corpo asportatore 1, ogni supporto 10 ed ogni guanto 15 costituiscono dei validissimi strumenti per asportare depositi dentali con grandissima efficacia in individui animali o umani che non sono in grado di curare la propria igiene orale a costo minimo e in totale sicurezza per l’operatore.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Corpo (1) asportatore di depositi dentali, il detto corpo asportatore (1) essendo caratterizzato dal fatto di presentare una pluralità celle (11) collegate fra loro attraverso dei rispettivi elementi lineari (14) di bordo per definire una struttura trabecolata (12) di spessore definibile a piacere.
2. Corpo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una base (120) prodotta in materiale flessibile per essere applicabile ad una detta porzione di estremità (101, 102) di forma qualsiasi.
3. Corpo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la detta base (120) presenta una faccia esterna (122) adesiva.
4. Corpo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, caratterizzato dal fatto di essere prodotto in schiuma di poliuretano reticolato a base di polietere o poliestere.
5. Strumento (1) per l’igiene dentale provvisto di una porzione di estremità (101, 102); caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo (1) asportatore di depositi dentali portato dalla detta porzione di estremità (101, 102) e presentante una pluralità celle (11) collegate fra loro attraverso dei rispettivi elementi lineari (14) di bordo per definire una struttura trabecolata (12) di spessore definibile a piacere.
6. Strumento secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto corpo asportatore (1) presenta da una base (120) prodotta in materiale flessibile per essere applicabile ad una detta porzione di estremità (101, 102) di forma qualsiasi.
7. Strumento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la detta base (120) presenta una faccia adesiva (122).
8. Strumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, caratterizzato dal fatto che almeno un detto corpo asportatore (1) è prodotto in schiuma di poliuretano reticolata a base di polietere o poliestere.
9. Strumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-8, caratterizzato dal fatto di comprendere un guanto (15) e che almeno una delle dette porzioni di estremità (101) comprende un dito (150) del detto guanto (15).
10. Guanto (15) per l’igiene dentale caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un corpo (1) asportatore di depositi dentali portato da almeno un rispettivo detto dito (150); ogni detto corpo asportatore (1) presentando una pluralità celle (11) collegate fra loro attraverso dei rispettivi elementi lineari (14) di bordo per definire una struttura trabecolata (12) di spessore definibile a piacere.
11. Guanto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il detto corpo asportatore (1) presenta una base (120) prodotta in materiale flessibile per essere applicabile ad una detta porzione di estremità (100) di forma qualsiasi.
12. Guanto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la detta base (120) presenta una faccia adesiva (122).
13. Guanto secondo un qualsiasi delle rivendicazioni 10-12, caratterizzato dal fatto che almeno un detto corpo asportatore (1) è prodotto in schiuma di poliuretano reticolata a base di polietere o di poliestere.
14. Guanto secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che la detta faccia adesiva (122) è prodotta impiegando dell’adesivo per accoppiamento idoneo per produrre imballi destinati a contenere sostanze alimentari o di uso personale.
15. Guanto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 12-14, caratterizzato dal fatto che la detta faccia adesiva (122) è prodotta impiegando dell’adesivo del tipo ICAMELT 3965/08 o similari.
16. Guanto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 10-15, caratterizzato dal fatto di presentare un detto corpo (1) asportatore in una estremità (151) di un detto dito (150) ed almeno un ulteriore detto corpo (1) asportatore in una estremità (151) di un altro detto dito (150), per operare, in uso, su facce opposte di una dentatura.
17. Guanto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 10-16, caratterizzato dal fatto di presentare un detto corpo (1) asportatore di dimensione trasversale sufficiente ad impegnare trasversalmente una coppia di dette dita (150) adiacenti.
18. Kit per asportare depositi dentali comprendente un corpo asportatore (1) come descritto in almeno una delle rivendicazioni 1-4, ed un’astina (100) di rigidità determinata e/o un guanto (15) in lattice o materiale chimicamente e funzionalmente simile.