IT201600086767A1 - Dispositivo di protezione igienica di una lattina e suo metodo di applicazione - Google Patents

Dispositivo di protezione igienica di una lattina e suo metodo di applicazione

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Description

TITOLO: DISPOSITIVO DI PROTEZIONE IGIENICA DI UNA LATTINA E SUO METODO DI APPLICAZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo incorporabile nelle lattine e che assicura il massimo grado di igiene del consumo, specificamente al fine di evitare la presenza di sporco e contaminazioni fino al momento dell'apertura della lattina stessa.
Il dispositivo è incorporato mediante un metodo di realizzazione e utilizza un'apparecchiatura particolarmente adatto a questa funzione.
Il dispositivo è incorporato in forma liquida e successivamente solidificato quando è già a contatto con la lattina.
Le lattine contenenti bevande sono prodotti il cui impiego è molto diffuso, anche grazie al fatto che non richiede strumenti specifici per l'apertura, ma semplicemente la rimozione di una linguetta che a sua volta rimane attaccata alla confezione.
Tuttavia, questo non stesso successo che può essere trovato ovunque, in quanto trasporto e stoccaggio comportano un prodotto che rischia di avere un notevole grado di sporco.
Ci sono stati alcuni tentativi di proteggere le lattine durante lo stoccaggio e il trasporto, che vanno da mezzi di incapsulamento in gruppi fino all'adozione dei singoli tappi/sigilli in alluminio o plastica accoppiati come coperchi sulla sommità e a copertura della linguetta.
Questi sistemi non hanno avuto successo perché, anche se un minimo di protezione della superficie della lattina dai depositi di sporco grossolani è un minimo garantita, il coperchio non può impedire lo sviluppo di batteri nella cavità restante tra l'elemento di protezione e la lattina. Infatti, queste cavità, chiuse e sottoposte all'azione del calore e della luce sono uno spazio eccellente per la proliferazione di tutti i tipi di microrganismi che possono essere più dannosi per la salute di sporco visibile sé.
Queste protezioni sono anche inquinanti per l’ambiente a causa della loro rimozione totale e necessitano di macchinari costosi per la loro applicazione. Inoltre, non aderiscono mai al 100% alla superfice da proteggere.
ESPOSIZIONE E VANTAGGI DEL TROVATO
Uno scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione della tecnica una pellicola di rivestimento delle lattine, rimovibile, per scopo alimentare e/o bevande, nell’ambito di una soluzione semplice razionale e dal costo piuttosto contenuto ed avente lo scopo di proteggere igienicamente sia la linguetta di apertura, sia la superfice dove viene appoggiata la bocca per bere.
Tali ed altri scopi sono raggiunti grazie alle caratteristiche dell’invenzione riportante nella una o più rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, una forma di attuazione della presente invenzione rende disponibile un dispositivo incorporabile esternamente a una lattina applicato a detta lattina quando si trova in forma non solida, preferibilmente fase liquida, e configurato così per solidificare una volta a contatto con la superficie esterna di detta lattina.
Grazie a questa soluzione attuata dal processo in seguito descritto e rivendicato è che la sostanza liquida, preferibilmente calda ovvero con un gradiente termico rispetto alla temperatura della lattina elevato, solidificandosi sulla parete esterna della lattina diventa barriera protettiva e si va a fissare anche alla linguetta di apertura della lattina, restando fissata alla chiavetta e quindi riciclata con essa e con la lattina.
Nel caso in cui la lattina contenesse al suo interno un liquido gassato, ossia addizionato di anidride carbonica, la presente invenzione rivendica altresì il fatto di sfruttare il gas in pressione della bevanda gassata e contenuto nella lattina, per far distaccare la suddetta pellicola/film/membrana protettiva dalla lattina e quindi facilitare / semplificare la sua rimozione. Ciò avviene in quanto l’azione di copertura totale della barriera solidificata crea una camera chiusa al momento dell’apertura; le bevande gassate, anche se a temperature vicine agli 0°C / 1°C, rilasciano al momento dell’apertura una quantità tale di gas e ad una pressione tale da riuscire a far distaccare/gonfiare la membrana/pellicola/film protettiva.
Grazie a questa soluzione, si crea un effetto facilitante la rimozione della barriera mediante azionamento della linguetta e che al contempo, proprio a causa del fatto che durante la solidificazione si salda con la linguetta, rimane ad essa attaccata.
Altro aspetto dell’invenzione è quello di rendere disponibile una soluzione liquida (che poi solidifica sulla lattina una volta ivi applicata diventando membrana o film protettivo) che è biodegradabile.
Grazie a quanto sopra, la barriera resiste all’umidità, ai raggi UV, alle temperature estreme sia verso il freddo che il caldo (resistere tra 0°C. fino a temperature superiori ai 60°/70°C) per almeno la durata di scadenza della bevanda o del prodotto contenuto in essa. In ogni caso la protezione è tale per cui resiste alle temperature massime raggiunte nei distributori automatici quando sono spenti, i quali raggiungono temperature anche di 60°C. e resistere alle basse temperature raggiunte nei refrigeratori domestici e refrigeratori di bar, supermercati, distributori automatici ecc.
VANTAGGI
L’invenzione:
- garantisce un’aderenza perfetta,
- semplifica notevolmente il processo di applicazione facendo risparmiare sia sul macchinario adibito all’applicazione che sui tempi di applicazione, - la pellicola non viene dispersa nell’ambiente perché fissata alla chiavetta di apertura,
- la rimozione della barriera (ovvero pellicola ovvero membrana) protettiva è semplificata.
Detti scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dal dispositivo di ricoprimento di lattine e suo metodo di applicazione, oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto previsto nelle sotto riportate rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno.
- Figura 1: illustra una lattina,
- Figura 2: illustra un esempio di metodo di applicazione del dispositivo di copertura oggetto del trovato,
- Figura 3: illustra il dispositivo di copertura una volta solidificato e posto a copertura e sigillatura della porzione superiore della lattina, zona di apertura.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Nell’esempio ci si riferisce alla parete esterna della lattina, intendendo con tale termine certamente la porzione superiore, corrispondente ad una delle due basi e che reca la linguetta o il sistema di chiusura e apertura della lattina medesima.
Con particolare riferimento alle figure, si indica con 1 nel suo complesso una lattina, preferibilmente metallica.
La lattina 1 comprende al suo interno una bevanda alimentare, ad esempio una sostanza gassata. La lattina reca un corpo sostanzialmente cilindrico e asse AA. Tuttavia le dimensioni non sono fondamentali né caratterizzanti della invenzione.
Con 3 si identifica il coperchio superiore e con 5 il fondo inferiore. Sul coperchio è presente, come noto, un meccanismo di apertura o linguetta 4.
Il ricoprimento è indicato 10 in figura 3.
Il ricoprimento è preferibilmente un prodotto biodegradabile 100% a scopo alimentare, che ad elevate temperature( da 80°C. in su) sia allo stato liquido( molto fluido ) e che, a contatto con una superficie fredda, esso solidifichi in breve tempo, lasciando un film/pellicola molto sottile.
Le caratteristiche meccaniche della sostanza o film di ricoprimento sono tali da presentare:
1 buona aderenza
2 elasticità e resistenza alla trazione
3 resistenza all’acqua e umidità per almeno 3 anni in un ampio campo di temperature (almeno tra 0°C e 60°C).
RIVELAZIONE DELL’INVENZIONE
Il metodo prevede di applicare una barriera ovvero un film (nel seguito anche indicato come pellicola) a protezione di una lattina 1; tale barriera è in materiale atto a subire trasformazioni di stato con la temperatura.
Il metodo prevede l’applicazione di detto materiale quando è a una temperatura tale da essere allo stato non solido.
Secondo un aspetto della invenzione è allo stato liquido o quanto meno semi liquido e il cui grado di densità è tale per cui una volta arrivato a contatto con la lattina o anche entro un breve intervallo di tempo, solidifica in pochissimo tempo diventando una pellicola (barriera) perfettamente aderente anche nelle pareti più insidiose della lattina.
Secondo un aspetto della invenzione si può sfruttare la caratteristica della lattina che viene riempita normalmente di un fluido o bevanda nell’intorno dei 1°C.
Secondo un aspetto della invenzione lo spessore e il grado di adattamento della pellicola sono determinati da:
- tempo di contatto della parete esterna (preferibilmente fredda) della lattina con la sostanza di ricoprimento liquida,
- dalla temperatura della soluzione,
- dalla fluidità/ densità della soluzione.
PRIMO ESEMPIO DI REALIZZAZIONE - Per immersione Con particolare riferimento alla figura 2, si illustra un metodo di applicazione che prevede di far transitare la lattina 1, mediante mezzi di presa e convogliamento (non illustrati ma noti a un tecnico del ramo), in posizione capovolta e immergerla parzialmente (per la precisione almeno la porzione della linguetta 4) in un contenitore/vasca 7 contenente la sostanza 6 o la soluzione di sostanza in fase liquida.
Secondo un aspetto di funzionamento, la lattina è posta in rotazione secondo il proprio asse AA mentre è immersa nel bagno di soluzione in modo da creare un’azione di ricoprimento di tipo dinamico e progressivo.
Vantaggiosamente, e secondo un altro aspetto, si prevede di immergere in detto bagno la lattina prevedendo un certo grado di inclinazione rispetto alla superficie di soluzione, sempre con il vantaggio di non lasciare bolle d’aria.
SECONDO ESEMPIO DI REALIZZAZIONE- A spruzzo
Un ulteriore metodo di applicazione della sostanza protettiva liquida è quello che una fase di nebulizzazione o ricoprimento a spruzzo della sostanza liquida (o di una sua soluzione con altri elementi)
In questo caso il tempo di contatto e spessore della membrana dipende dalla quantità nebulizzata o spruzzata o fatta aderire in qualsiasi altro modo alla parete esterna della lattina.
TERZO ESEMPIO DI REALIZZAZIONE – Linguetta parzialmente libera
Negli esempi sopra riportati la linguetta viene coperta nella sua interezza assieme alla porzione superiore. Secondo una variante di realizzazione, in accordo con la tipologia di sostanza utilizzata come film protettivo igienizzante, si può prevedere all’atto della applicazione, ossia del processo, di proteggere parzialmente la linguetta nella parte che solitamente viene interessata per la presa con il dito dell’utilizzatore; in tal modo rimane scoperto dalla sostanza (una volta indurita) il bordo corrispondente che consente così una presa priva del dispositivo di protezione.
In accordo con un aspetto della invenzione si rivendica l’applicazione di una pellicola o film allo stato liquido al momento dell’applicazione, in modo da aderire perfettamente alla superficie da proteggere igienicamente, quindi indurire successivamente.
In accordo con un aspetto della invenzione il film è biodegradabile ed atossico.
In accordo con un aspetto della invenzione si rivendica di applicare la pellicola/film/membrana tramite contatto della lattina di bevanda con la sostanza o soluzione di sostanza allo stato liquido e che a contatto con la lattina solidifica grazie alla differenza di temperatura.
In accordo con un aspetto della invenzione, l’applicazione è per immersione o per spruzzatura o nebulizzazione oppure per caduta dall’alto della sostanza liquida.
In accordo con un aspetto della invenzione, l’invenzione rivendica di utilizzare la pressione positiva, eventualmente contenuta all’interno dalla bevanda gassata e sigillata, per far staccare la pellicola o film dalla lattina, al momento della sua apertura e semplificando la sua rimozione dall’utilizzatore finale. A tal riguardo, la sostanza è elastica e resistente così da resistere sia al momento dell’apertura della linguetta sottostante e successiva emissione del gas della bevanda.
In accordo con un aspetto della invenzione, si rivendica anche il fatto di prevedere l’adesione della pellicola protettiva alla linguetta o meccanismo di apertura, grazie in primis allo stato liquido della stessa al momento dell’applicazione, in modo che dopo la sua rimozione dal bordo della lattina essa resti comunque fissata alla linguetta e quindi non dispersa nell’ambiente.
Preferibilmente verrà riciclata assieme alla linguetta ed alla lattina, in tal caso l’utilizzatore dovrà solo spostarla e accartocciarla attorno alla linguetta di apertura una volta rimossa come copertura.
In accordo con un aspetto della invenzione, si rivendica il fatto di ricoprire almeno porzione superiore dell’intorno della linguetta con una sostanza liquida che raffreddando ricopre la zona di applicazione ovvero di contatto della lattina e rimane attaccato ad essa.
In accordo con una variante di realizzazione, si descrive ora un ulteriore variante il caso di ricoprimento localizzato alla zona linguetta e relativa chiavetta di apertura, ed eventualmente anche porzione di lattina ove è solitamente atta al contatto con la bocca dell’utilizzatore. Il metodo prevede ancora di far indurire, ovvero solidificare, la sostanza liquida nella zona indicata, ora però il metodo prevede, prima della fase di applicazione del rivestimento (per immersione o spruzzatura), di ruotare la chiavetta della linguetta di apertura della lattina, così da posizionarla in corrispondenza ovvero al di sopra della incisione definente la linguetta di apertura (incisione sul coperchio).
Una volta ruotata la chiavetta (all’incirca 180° secondo il relativo asse di rotazione) in modo che si collochi sostanzialmente sopra la pre-incisione, si provvede quindi ad applicare applicazione del rivestimento (per immersione o spruzzatura) non solido in detta zona ed eventualmente il fianco della lattina ove avviene il contatto con la bocca dell’utilizzatore.
Grazie a questa soluzione una volta indurito il dispositivo di protezione sarà limitato a una sola porzione, quasi uno spicchio di copertura, della lattina con minor consumo di sostanza coprente e successivo scarto di dispositivo, che comunque concorre a preservare l’igienicità del sistema.
Si precisa che con il termine chiavetta si indica in ogni caso quell’elemento noto della lattina utile alla presa da parte dell’utilizzatore e utilizzato per rompere la linguetta pre-incisa e che rimane unita ad essa e all’interno della lattina.
In accordo con un aspetto della invenzione, nel caso appena descritto (dispositivo di protezione sarà limitato a una sola porzione, quasi uno spicchio di copertura) prima della applicazione della sostanza si prevede vantaggiosamente l’inserimento nella “zona linguetta” ovvero “zona di apertura lattina” di un elemento nastriforme configurato per favorire la rimozione del dispositivo di copertura.
In accordo con un aspetto della invenzione, si prevede l’applicazione di detta sostanza liquida coprente a tutto il coperchio della lattina e anche alle porzioni laterali, garantendo igienicità in una vasta area della lattina, normalmente preposta al contatto con la bocca dell’utilizzatore.
In buona sostanza il metodo di applicazione del dispositivo di protezione di una lattina con sistema di apertura a linguetta, e contenente una bevanda fluida (gassata o non) al suo interno, prevede di:
a. Applicare una sostanza non solida su almeno una porzione di parete di detta lattina,
b. Raffreddare detta sostanza;
A seguito del raffreddamento la sostanza diventa il dispositivo di protezione.
Secondo un esempio, la fase di raffreddamento impiega in tutto o in parte la superficie fredda della lattina o della sua porzione ricoperta.
In alternativa, la fase di raffreddamento impiega in tutto o in parte una fonte esterna atta a indurre la solidificazione.
Il ricoprimento della sostanza non solida avviene in modo da evitare ristagni o bolle d’aria tra la sostanza coprente e la parete della lattina secondo gli insegnamenti prima descritti, ovvero mediante ricoprimento sequenziale causato dalla rotazione della lattina nel bagno di sostanza non solida, oppure mediante ricoprimento per espansione della sostanza sul coperchio.
Riassumendo, oggetto della invenzione è l’applicazione di un film/ pellicola allo stato liquido su una lattina; successivamente a contatto con la lattina essa viene solidificata e trasformata in pochissimo tempo in un dispositivo o pellicola perfettamente aderente anche nelle pareti più insidiose della lattina.
Nell’esempio si è fatto riferimento a una bevanda gassata, in ogni caso ciò non deve essere inteso come limitativo della protezione richiesta. In accordo con ulteriori forme di attuazione, la lattina può contenere una bevanda non gassata.
Nell’esempio si è fatto riferimento a una lattina riempita di un fluido o bevanda nell’intorno dei 1°C. Ciò non è limitativo della protezione richiesta. Infatti il trovato trova applicazione anche a lattine imbottigliate a temperature superiori, anche nell’intorno di 70°C.
Si evidenzia inoltre che il dispositivo rivendicato funge da sigillo di garanzia per una facile individuazione di eventuali manomissioni.

Claims (12)

  1. RI VENDI CA ZIONI 1. Dispositivo incorporabile esternamente a una lattina caratterizzato dal fatto che è configurato per essere applicato a detta lattina quando si trova in forma non solida e solidificare una volta a contatto con la superficie esterna di detta lattina.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che riveste almeno la zona della linguetta della lattina, preferibilmente tutto il coperchio della lattina e anche alle porzioni laterali.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che quando è in fase non solida raggiunge la linguetta e a seguito della solidificazione si ha l’adesione della pellicola protettiva formata con detta la linguetta.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che una volta applicato alla lattina può essere rimosso mediante l’apertura stessa e della pressione positiva contenuta all’interno dalla bevanda eventualmente gassata e sigillata.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che quando si trova in fase non solida il gradiente di temperatura rispetto alla temperatura della lattina è elevato..
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che è un biodegradabile ed atossico per alimenti.
  7. 7. Metodo di applicazione di una protezione igienica a una lattina, il metodo prevede di: a. Applicare una sostanza non solida su almeno una porzione di parete di detta lattina, il gradiente termico dei due componenti è elevato e tale da indurre almeno parzialmente una successiva fase di b. Raffreddamento di detta sostanza; a seguito del raffreddamento la sostanza diventa il dispositivo di protezione.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui la fase di raffreddamento può essere eseguita in tutto o in parte dalla superficie fredda della lattina o della sua porzione ricoperta, oppure in ausilio con una fonte esterna atta a proseguire la solidificazione.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui l’applicazione della sostanza non solida contro la parete di detta lattina avviene in modo da evitare ristagni o bolle d’aria tra la sostanza coprente e la parete della lattina.
  10. 10. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui all’atto della applicazione della sostanza si protegge parzialmente la linguetta nella parte che solitamente viene interessata per la presa con il dito dell’utilizzatore; in tal modo rimane scoperto dalla sostanza (una volta indurita) il bordo corrispondente che consente così una presa priva del dispositivo di protezione.
  11. 11. Una lattina con incorporata un dispositivo applicato secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che comprende un elemento nastriforme configurato per favorire la rimozione del dispositivo di copertura per aiutare l’apertura.
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