IT201600084370A1 - Metodo e macchina per rivestire profilati tramite una pellicola di rivestimento - Google Patents

Description

“METODO E MACCHINA PER RIVESTIRE PROFILATI TRAMITE UNA PELLICOLA DI RIVESTIMENTO”

La presente invenzione è relativa ad un metodo ed una macchina per rivestire profilati tramite un pellicola decorativa di rivestimento. In particolare, la presente invenzione riguarda un apparecchio applicatore di primer compreso nella macchina per rivestire profilati.

Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un metodo e ad una macchina strutturata/configurata in modo da accoppiare/attaccare/fissare, in modo preferibilmente continuo, una pellicola decorativa di rivestimento arrotolata in bobina, ad/su una superficie esterna di un profilato tramite una miscela adesiva di fissaggio preferibilmente calda, così da realizzare un profilato rivestito corrispondente ad esempio, ad un battiscopa, e/o ad un davanzale, e/o ad una a parte componente di un serramento di una finestra/porta o similari, e/o ad una parte componente di un elemento di arredo abitativo (mobile) o similari; cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere generalità.

Come è noto, le macchine per realizzare dei profilati rivestiti sopra citati, indicate in seguito con macchine per rivestimento profilati (wrapping machine), comprendono tipicamente: un dispositivo convogliatore a rulli strutturato per spostare a comando dei profilati uno di seguito all’altro tra un ingresso ed una uscita della macchina lungo un tratto di avanzamento rettilineo orizzontale, ed un gruppo applicatore della pellicola, il quale è disposto in una posizione intermedia lungo il tratto di avanzamento al disopra dei rulli, ed è strutturato per svolgere la pellicola da una bobina, spalmare una colla liquida preriscaldata su una faccia della pellicola svolta, attaccare in modo stabile la faccia spalmata della pellicola sulla superficie da rivestire del profilato durante l’avanzamento di quest’ultimo, e riscaldare e pressare poi il profilato in modo tale da fissare stabilmente la pellicola al profilato stesso.

Le macchine per rivestire profilati realizzati in PVC e/o alluminio sono inoltre tipicamente provviste di un apparecchio applicatore di primer, il quale è disposto lungo il tratto di avanzamento, tra l’ingresso della macchina ed il gruppo applicatore della pellicola ed è strutturato in modo tale da pulire la superficie del profilato da rivestire così da asportare dalla stessa eventuali residui di sostanze distaccanti, quali ad esempio, lubrificanti, cere, paraffine ecc., impiegate durante le procedure di fabbricazione del profilato stesso, ad esempio nel corso della procedura di estrusione.

Gli apparecchi applicatori di primer montati in alcune macchine copriprofili attualmente note sono strutturati in modo da spalmare una mescola solvente-resina pre-dosata manualmente o automaticamente, indicata comunemente con il termine “primer”, sulla superficie del profilato da rivestire, attraverso dei tamponi striscianti in feltro disposti con le proprie facce a contatto con la superficie da rivestire stessa. Durante l’avanzamento del profilato, i tamponi in feltro vengono impregnati di primer pre-dosato e distribuiscono/spalmano il primer stesso sulla superficie del profilato così da farlo penetrare sensibilmente nel profilato. Il primer è infatti strutturato per aggredire chimicamente la superficie del profilato così da renderla compatibile con l’incollaggio della pellicola.

I tamponi esercitano inoltre una leggera abrasione sulla superficie stessa per rimuovere i residui distaccati dal primer. L’uso di tamponi striscianti in feltro risulta essere relativamente sconveniente in quanto gli stessi devono necessariamente essere sostituiti quando la loro capacità di distribuire correttamente il primer sul profilato viene compromessa a causa di una usura eccessiva del tampone dovuta allo strisciamento e/o dal raggiungimento di una condizione di saturazione di primer nel tampone stesso.

La sostituzione dei tamponi causa tuttavia dei fermi macchina sconvenienti con conseguenti svantaggi dal punto di vista della capacità produttiva ed in termini economici. Accade inoltre sovente che i tamponi striscianti in feltro, a causa di una parziale usura o di uno scorretto posizionamento, distribuiscano in modo scorretto il primer sulla superficie da rivestire compromettendo in tal modo la corretta e omogenea applicazione e la pulizia della superficie stessa e l’esito della successiva operazione di rivestimento. Studi effettuati dalla Richiedente hanno dimostrato che una percentuale rilevante dei profilati rivestiti scorrettamente dalla macchina sopra descritta (profilati da “scartare”) è attribuibile ad un malfunzionamento dei tamponi striscianti in feltro.

Inoltre, la programmazione della macchina sopra descritta per dosare la corretta quantità di primer da spalmare sul profilo attraverso i tamponi in feltro risulta essere relativamente lunga e complessa. Studi effettuati dalla Richiedente hanno dimostrato che il tempo medio di programmazione/settaggio della macchina necessario per regolare il dosaggio del primer distribuito attraverso l’apparecchio applicatore di primer e/o per posizionare correttamente i tamponi è talvolta maggiore di mezza ora.

Accade inoltre che l’alimentazione del primer ad un tampone in una condizione di saturazione, determina una dispersione incontrollata del primer stesso nelle diverse parti/componenti della macchina causandone il danneggiamento.

Allo scopo di superare i suddetti inconvenienti, alcune macchine per rivestire profilati sono state dotate di un apparecchio applicatore di primer sottovuoto, cosiddetto vacuum system, comprendente una camera sottovuoto provvista di una matrice o stampo strutturato in modo tale da poter in uso alloggiare ed essere attraversata/o dai profilati. All’interno della camera sottovuoto, un sistema a spruzzo provvede a spruzzare il primer pre-dosato sulla superficie del profilato, mentre un sistema di aspirazione provvede contestualmente ad aspirare il primer in eccesso dalla superficie stessa. Un apparecchio applicatore di primer con camera sottovuoto è ad esempio descritto nel brevetto US 2011 0189 402.

Sebbene efficienti, gli apparecchi applicatori di primer sottovuoto presentano l’inconveniente di essere poco versatili in quanto richiedono la sostituzione degli stampi al variare delle forme dei profilati da rivestire, ed incidono pertanto in modo rilevante sui costi complessivi di utilizzo della macchina e di riflesso sui costi di rivestimento dei profilati.

Gli apparecchi applicatori di primer sottovuoto presentano inoltre i seguenti inconvenienti: non consentono una regolazione accurata del primer; non consentono l’impiego di qualsiasi primer ma sono limitati ai primer aventi un grado di efficacia ridotto (poco aggressivi) determinando sovente una aggressione superficiale debole e incompleta che pregiudica in modo sostanziale la stabilità del fissaggio della pellicola; sono soggetti ad errori quantitativi dovuti alle differenze dimensionali dei profilati (tolleranze); sono soggette ad una elevata dispersione del primer in quanto la camera a vuoto accelera/amplifica l’evaporazione del primer, con tutte le conseguenze che questo comporta in termini di impatto ambientale.

Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare una macchina per rivestire profilati per rivestire dei profilati tramite una pellicola decorativa di rivestimento, che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina per rivestire profilati come licitato nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.

Secondo la presente invenzione viene inoltre fornito un metodo per rivestire profilati come licitato nella rivendicazione 10.

Secondo la presente invenzione viene infine fornito l’uso di teste di stampa per applicare un primer ad un profilato come licitato nella rivendicazione 11.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la Figura 1 mostra una vista prospettica con parti asportate per chiarezza di una macchina per rivestire profilati realizzata secondo i dettami della presente invenzione;

- la Figura 2 è una vista prospettica di un apparecchio applicatore di primer compreso nella macchina per rivestire profilati mostrata in Figura 1;

- la Figura 3 è una vista in elevazione frontale dell’apparecchio applicatore di primer mostrato in Figura 2;

- la Figura 4 è una vista prospettica di un dispositivo spalmatore compreso nella macchina per rivestire profilati mostrata in Figura 1;

- la Figure 5 è una vista schematica in elevazione frontale del dispositivo spalmatore mostrato in Figura 4. La presente invenzione verrà ora descritta in dettaglio con riferimento alle Figure allegate per permettere ad una persona esperta di realizzarla ed utilizzarla. Varie modifiche alle forme di realizzazione descritte saranno immediatamente evidenti alle persone esperte ed i generici principi descritti possono essere applicati ad altre forme di realizzazione ed applicazioni senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate. Pertanto, la presente invenzione non deve essere considerata limitata alle forme di realizzazione descritte ed illustrate, ma le si deve accordare il più ampio ambito protettivo conforme ai principi e alle caratteristiche qui descritte e rivendicate.

Con riferimento alla Figura 1, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una macchina per ricoprire/rivestire profilati strutturata in modo da ricoprire/rivestire dei profili/profilati 2 tramite una foglia o pellicola 3 decorativa di rivestimento.

Secondo una preferita forma realizzativa i profilati 2 possono essere realizzati in materiale rigido preferibilmente metallico, quale ad esempio una lega di alluminio e/o materiale plastico, ad esempio un polimero plastico quale il polivinilcloruro (PVC) o polipropilene o un qualsiasi materiale plastico similare. Secondo una possibile forma realizzativa esemplificativa, i profilati 2 possono essere degli estrusi in materiale metallico o plastico e possono presentare una qualsiasi modanatura.

È opportuno precisare che la macchina per rivestire profilati 1 può essere indipendente/distinta da altre macchine, oppure può essere una parte componente di una linea/impianto/sistema complesso (non illustrato) comprendente una serie di macchine di lavorazione dei profilati (non illustrate) associate tra loro.

Secondo una possibile forma realizzativa, la pellicola 3 può presentare preferibilmente, ma non necessariamente, una struttura piana sottile flessibile preferibilmente, ma non necessariamente, multistrato in materiale plastico. Secondo una possibile forma realizzativa esemplificativa, la pellicola 3 può comprendere preferibilmente almeno due strati sottili soprapposti, in cui uno strato interno destinato cioè ad essere fissato sulla superficie 2a da rivestire del profilato 2 e sul quale è presente la decorazione destinata ad essere in vista, può essere realizzato in polivinilcloruro (PVC), mentre lo strato esterno, può essere realizzato tramite un materiale plastico trasparente, convenientemente il polimetilmetacrilato (PMMA) in grado di filtrare i raggi ultravioletti. È opportuno precisare che la presente invenzione non è limitata ad una pellicola 3 multistrato comprendente i due strati sopra descritti ma può essere formata da un numero qualsiasi di strati in materiale plastico uguali o diversi dai materiali plastici sopra citati.

Secondo una possibile forma realizzativa, la macchina per rivestire profilati 1 comprende un telaio di supporto 4 appoggiato al suolo, che si estende lungo un asse longitudinale A, un dispositivo convogliatore di profilati 5 preferibilmente supportato stabilmente dal telaio 4, il quale è strutturato per spostare a comando i profilati 2, disposti preferibilmente in fila uno di seguito all’altro al disopra del telaio 4, tra un ingresso ed una uscita della macchina per rivestire profilati 1 lungo un tratto di avanzamento F sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale A.

La macchina per rivestire profilati 1 comprende inoltre un apparecchio o gruppo applicatore della pellicola 6 (solo parzialmente illustrato in Figura 1), il quale è disposto lungo il tratto di avanzamento F, è preferibilmente supportato dal telaio 4 in modo tale da essere preferibilmente disposto al disopra dei profilati 2, ed è strutturato in modo da applicare la pellicola 3 sulla superficie 2a del profilato 2. Il gruppo applicatore della pellicola 6 è di tipo noto e non essendo l’oggetto della presente invenzione non verrà ulteriormente descritto, se non per precisare che esso può essere atto a: svolgere una bobina di pellicola (non illustrata), ricevere in ingresso una miscela adesiva preferibilmente riscaldata, liquida o semiliquida, spalmare la miscela adesiva ricevuta sulla faccia inferiore della pellicola 3, attaccare/accoppiare in modo rigido/stabile la faccia inferiore della pellicola 3 sulla superficie 2a del profilato 2 durante l’avanzamento del profilato 2 in modo tale da ricoprirla, riscaldare e pressare poi il profilato 2 in modo tale da fissare stabilmente la pellicola 3 al profilato stesso.

Secondo una preferita forma realizzativa esemplificativa mostrata nella Figura 1, il dispositivo convogliatore di profilati 5 può comprendere una pluralità di ruote o rulli di avanzamento 8 dei profilati 2, i quali sono montati uno di seguito all’altro preferibilmente sulla sommità del telaio 4, in modo liberamente girevole attorno a relativi assi di rotazione preferibilmente paralleli/complanari tra loro e trasversali all’asse longitudinale A.

Secondo una preferita forma realizzativa esemplificativa mostrata in Figura 1, i rulli di avanzamento 8 possono essere trascinati in rotazione da una o più unità motrici, preferibilmente dei motori elettrici, attraverso dei meccanismi di trasmissione del moto noti (non illustrati) e possono presentare convenientemente dei bordi anulari esterni, trasversali all’asse longitudinale A, sagomati in modo tale da poter supportare ed avanzare i profilati 2 uno di seguito all’altro lungo il tratto di avanzamento F. I motori elettrici delle unità motrici possono essere collegati elettricamente ad una unità elettronica di controllo 10 che è compresa nella macchina per rivestire profilati 1 ed è configurata in modo tale da controllare i motori stessi attraverso dei comandi elettrici così da regolare/controllare la velocità rotazione dei rulli di avanzamento 8 e quindi la velocità di avanzamento dei profilati 2 lungo la direzione F sulla base di parametri di settaggio e/o di un programma operativo di controllo memorizzato in una memoria elettronica (non illustrata) associata all’unità elettronica di controllo 10 stessa.

La macchina per rivestire profilati 1 comprende, inoltre, un apparecchio applicatore di primer 11, il quale è preferibilmente disposto sul telaio 4 lungo il tratto di avanzamento F a monte del gruppo applicatore di pellicola 6, ed è atto ad applicare un primer liquido sulla superficie 2a da rivestire del profilato 2 così da omogeneizzare la stessa. Il primer liquido può essere composto da una miscela/mescola formata da un solvente atto a pulire/detergere la superficie 2a in modo da eliminare dalla stessa da residui di sostanze distaccanti (ad esempio, lubrificanti, cere, paraffine, ecc.) ed una resina aggrappante strutturata per migliorare l’adesione della miscela adesiva sulla superficie 2a così da assicurare il fissaggio successivo della pellicola 3.

Il solvente è strutturato in modo tale da causare una pulizia della superficie del profilato 2 da rivestire così da asportare dalla stessa eventuali residui di sostanze distaccanti, quali ad esempio, lubrificanti, cere, paraffine ecc., impiegate durante le procedure di fabbricazione del profilato stesso, ad esempio nel corso della procedura di estrusione. Il solvente potrebbe contenere ad esempio cloruro di metilene, MEK (metil etil ketone), o esteri o solventi similari.

Per quanto riguarda invece la resina essa potrebbe comprendere, ad esempio, una resina termoplastica e/o una resina poliuretanica e/o a base di poliesteri ed è strutturata per aggredire chimicamente la superficie 2a del profilato 2 così da renderla compatibile con l’incollaggio della pellicola 2.

Con riferimento alle Figure 2 e 3, l’apparecchio applicatore di primer 11 comprende una o più teste di stampa 12 strutturate in modo tale da depositare, a comando, delle minuscole gocce, indicate in seguito con micro-gocce del primer liquido sulla superficie 2a da rivestire del profilato 2 così da ricoprirla. La/le testa/e di stampa 12 sono convenientemente strutturate in modo tale da presentare/integrare la tecnologia “delle teste di stampa a getto di inchiostro” e sono atte ad espellere/proiettare in modo controllato le micro-gocce, aventi ad esempio un volume dell’ordine del picolitro (10<-12>litri) sulla superficie 2a sulla base di comandi elettrici forniti dall’unità elettronica di controllo 10. È sottinteso che in questo caso il primer viene espulso dalle teste di stampa secondo la medesima modalità di un “inchiostro” che, come è noto comprende generalmente delle sostanze/materiali organici ed uno o più solventi e che in questo caso è sostituito dal primer.

La Richiedente ha trovato che l’impiego di teste di stampa 12 con tecnologia a getto di inchiostro consente di ottenere un apparecchio applicatore di primer 11 che è privo di sistemi di generazione del vuoto, ed il cui effetto tecnico è quello di regolare con estrema precisione la quantità e la posizione delle gocce di primer applicate sulla superficie 2a del profilo 2. Questo effetto tecnico consente di risolvere i seguenti problemi tecnici: necessità di avere una camera a vuoto, stampi e sistemi di aspirazione complessi, costosi ed ingombranti; sovradosaggio incontrollato e quindi spreco del primer durante la sua applicazione con relativi costi e problemi associati all’impatto ambientale; vincolo all’uso di un primer compatibile con il processo di applicazione “sottovuoto”; fissaggio precario della pellicola a causa delle differenze dimensionali dei profilati rispetto allo stampo installato nell’apparecchio applicatore di primer sottovuoto; alta dispersione del primer causata dall’evaporazione del primer stesso dovuta al sottovuoto.

Con riferimento ad una forma realizzativa esemplificativa mostrata in Figura 3, le teste di stampa 12 possono comprendere uno o più ugelli 12a ,aventi dimensioni estremamente ridotte ossia dei micro-ugelli, ed uno o più meccanismi eiettori 12b atti ad espellere le gocce attraverso i relativi ugelli 12 sulla base di corrispondenti comandi elettrici.

Secondo una forma realizzativa esemplificativa, il meccanismo eiettore 12b associato ad un ugello potrebbe comprendere almeno un componente termico ad azionamento elettrico, ad esempio almeno un resistore, strutturato per riscaldarsi rapidamente (qualche microsecondo) per generare ed espellere delle bolle di vapore di primer attraverso l’ugello 12a, o almeno un componente piezoelettrico (cristallo piezoelettrico) atto a deformarsi quando sottoposto ad un impulso elettrico così da espellere una micro-goccia attraverso l’ugello 12a. Il meccanismo eiettore 12a potrebbe comprendere in alternativa almeno un organo otturatore mobile in una camera di espulsione del primer, ed un solenoide (non illustrato) che sposta l’organo otturatore nella camera sulla base di un impulso elettrico così da espellere le gocce di primer attraverso l’ugello 12a.

La Richiedente ha trovato che potrebbe essere vantaggioso usare, ad esempio, teste di stampa dell’azienda Trident®, ad esempio le teste di stampa 384Jet NP™ e/o 768JET e/o ultrajet II e/o 256 Jet-S TM Trident.

La Richiedente ha trovato inoltre che potrebbe essere vantaggioso usare delle teste di stampa a getto di inchiostro realizzate secondo la tecnologia DOD (Drop On Demand). Preferibilmente, le teste di stampa a getto di inchiostro possono essere realizzate secondo la tecnologia DOD termico o DOD piezoelettrico.

La Richiedente ha trovato inoltre che potrebbe essere vantaggioso usare delle teste di stampa corrispondenti agli apparecchi industriali marcatori di stampa a getto di inchiostro (ink-jet) ad alta risoluzione (ad esempio una risoluzione compresa tra 7 e 32 punti). A puro titolo esemplificativo e per questo non limitativo, ossia senza per questo perdere generalità, la Richiedente ha trovato che una testa di stampa installabile nella macchina 1 potrebbe corrispondere ad esempio al dispositivo industriale di stampa marcatore a getto di inchiostro ad alta risoluzione denominato “LC-16 116 FD” di Independent Ink Europe.

Con riferimento ad una preferita forma realizzativa mostrata nelle Figure 2 e 3, l’apparecchio applicatore di primer 11 può comprendere inoltre un dispositivo alimentatore di primer 14 atto ad alimentare in modo controllato, il primer alle teste di stampa 12. Il dispositivo alimentatore di primer 14 può comprendere un ad esempio uno o più serbatoi 14a contenenti il primer in comunicazione di fluido con le relative teste di stampa 12 attraverso rispettivi condotti di alimentazione 14b.

Il dispositivo alimentatore di primer 14 può comprendere inoltre dei dispositivi regolatori di flusso/portata 14c, ad esempio delle micro pompe ad azionamento elettrico e/o dei sistemi di alimentazione per caduta, in comunicazione di fluido con i serbatoi 14a e i condotti di alimentazione 14b. Le micro pompe o i sistemi di alimentazione per caduta vengono azionate/controllati dall’unità elettronica di controllo in modo tale da alimentare la testa di stampa 12 con una quantità di primer prestabilita necessaria all’emissione delle gocce ed a realizzare quindi lo strato di primer sulla superficie 2a.

Con riferimento ad una preferita forma realizzativa mostrata nelle Figure 2 e 3, l’apparecchio applicatore di primer 11 può comprende inoltre convenientemente dei dispositivi di movimentazione 13, i quali sono preferibilmente supportati dal telaio 4 e sono strutturati per spostare le teste di stampa 12 attorno ad uno o più assi e o lungo un o più assi.

Secondo una forma realizzativa mostrata nelle Figure 2 e 3, l’apparecchio applicatore di primer 11 comprende due teste di stampa 12 che sono disposte da bande opposte tra loro rispetto al piano di mezzeria della macchina per rivestire profilati 1 verticale e parallelo all’asse A, e sono supportate ciascuna da un relativo braccio robotizzato 13. Secondo una forma realizzativa esemplificativa mostrata nelle Figure 2 e 3, il braccio robotizzato 13 supporta ad una estremità la testa di stampa 12, ed è accoppiato meccanicamente ad una colonna verticale 15 che si estende lateralmente dal telaio 4, preferibilmente verso l’alto. così da potersi spostare lungo un asse K1 preferibilmente verticale. Nell’esempio illustrato in Figura 2, il braccio robotizzato 13 è inoltre strutturato per spostarsi su comando in modo tale da far compiere alla testa di stampa 12 un movimento rettilineo lungo un asse K2 (ad esempio orizzontale) preferibilmente trasversale all’asse K1 e/o una rotazione attorno ad un asse K3 (ad esempio orizzontale) ortogonale all’asse K2 e/o una rotazione attorno ad un asse K4 (ad esempio verticale) ortogonale agli assi K2 e K3 in modo tale da far compiere alla testa di stampa 12 un brandeggio controllato. È sottinteso che la presente invenzione non è limitata a dei bracci robotizzati 13 in grado di spostare la testa di stampa 12 attorno agli assi K1-K4 sopra descritti ed illustrati, ma può prevedere dei meccanismi di movimentazione differenti che prevedono di far eseguire alla testa di stampa delle rotazioni/traslazioni aggiuntive che dipendono dalla sezione e dalle dimensioni del profilato 2 da ricoprire.

Con riferimento alle Figure 1, 3 e 4, la macchina per rivestire profilati 1 comprende inoltre un apparecchio spalmatore, che è disposto lungo il percorso di avanzamento A a valle dell’apparecchio applicatore del primer 11 ed a monte del gruppo applicatore di pellicola 6, ed è atto a spalmare/distendere le micro gocce di primer depositate sulla superficie 2a così da formare sulla stessa uno strato di primer uniforme.

Secondo una preferita forma realizzativa mostrata nelle Figure 4 e 5, l’apparecchio spalmatore può comprendere convenientemente un dispositivo spalmatore ad aria 15. Con riferimento all’esempio mostrato in Figura 5, il dispositivo spalmatore ad aria 15 è supportato dal telaio 4 in modo tale da essere disposto immediatamente al disopra della superficie 2a del profilato 2 ed è strutturato in modo tale da generare una lama d’aria L giacente su un piano circa trasversale all’asse A, preferibilmente verticale, in modo tale da essere attraversata dal profilo 2 durante l’avanzamento del profilo 2 stesso lungo il tratto F.

La Richiedente ha trovato che l’attraversamento della lama d’aria L da parte del profilato 2 mobile ad una velocità prestabilita ha l’effetto tecnico di ottenere uno spessore uniforme dello strato di primer sull’intera superficie 2a. Inoltre regolando la portata dell’aria nella lama d’aria L e/o la velocità di avanzamento del profilato 2 lungo la direzione F si ottiene l’effetto tecnico di regolare con elevata accuratezza lo spessore dello strato di primer sulla superficie 2a.

Secondo una preferita forma realizzativa, il dispositivo spalmatore ad aria 15 può comprendere un telaio scatolato 16 chiuso in materiale rigido ad esempio metallico di forma preferibilmente ma non parallelepipeda che presenta una parete inferiore o base 18 preferibilmente piana ed orizzontale affacciata al telaio 7, che presenta una concavità o rientranza 19 centrale sagomata in modo tale da ricalcare in negativo il profilato 2 così da poter essere attraversata dallo stesso durante lo spostamento del profilato 2 lungo il tratto di avanzamento F. In particolare, nell’esempio illustrato il telaio scatolato 16 è disposto in modo tale che la superficie esterna della rientranza 19 sia immediatamente adiacente ed affacciata alla superficie 2a del profilato 2 così da circondarla. Sulla rientranza 19 è inoltre ricavata una feritoia o fenditura 20 rettilinea che giace su un piano ortogonale all’asse A e si estende nella base 18 in modo tale da circondare in uso almeno la superficie 2a del profilato 2.

Secondo una preferita forma realizzativa del dispositivo spalmatore ad aria 15, il telaio scatolato 16 può essere provvisto inoltre di due appendici o alette 25 ripiegate circa ad L che si estendono dalla base 18 e si prolungano nella rientranza 19 così da essere disposte simmetricamente rispetto al piano di mezzeria della telaio scatolato 16 e sono atte a formare con le relative estremità superiori delle guide di supporto del profilato 2 atte a mantenere la superficie 2a affacciata alla fenditura 20 ed a mantenere il profilato 2 in asse durante il suo avanzamento lungo il tratto di avanzamento F.

Secondo una preferita forma realizzativa, il dispositivo spalmatore ad aria 15 è provvisto inoltre un dispositivo generatore di aria 21, comprendente ad esempio un apparecchio compressore il quale può essere collegato al corpo scatolato 16 attraverso un condotto 25 per alimentare aria con una certa pressione nello stesso e far si che l’aria venga espulsa dal corpo scatolato 16 attraverso la fenditura 20. È sottinteso che il dispositivo spalmatore ad aria 15 secondo la presente invenzione non è limitato alla generazione di una lama d’aria L ma secondo una forma realizzativa alternativa (non illustrata) può prevedere di aspirare l’aria attraverso la fenditura 20 attraverso un dispositivo di aspirazione, ad esempio una pompa a vuoto (non illustrata) che, in questo caso sostituisce il dispositivo generatore d’aria.

Con riferimento alla Figura 1, 4 e 5, la macchina per rivestire profilati 1 può comprendere inoltre un gruppo riscaldante 22 atto a generare del calore in corrispondenza della superficie 2a così da far evaporare il solvente del primer. Secondo una preferita forma realizzativa mostrata in Figura 1, il gruppo riscaldante 22 comprende dei dispositivi soffiatori di aria calda (phon) atti ad emettere dei flussi/getti di aria riscaldata contro la superficie 2a. È sottinteso che la presente invenzione non è limitata a dei dispositivi soffiatori di aria calda ma può comprendere in alternativa o in aggiunta a quest’ultimi dei dispositivi emettitori ad infrarossi (delle lampade IR) o dispositivi similari.

In uso, l’unità elettronica di controllo 10 controlla il dispositivo convogliatore di profilati 5 per avanzare i profilati 2 lungo il tratto di avanzamento F così da attraversare in sequenza l’apparecchio applicatore di primer 11, il dispositivo spalmatore ad aria 15, il gruppo riscaldante 22 ed il gruppo applicatore di pellicola 6.

L’unità elettronica di controllo 10 controlla lo spostamento delle teste di stampa 12 attraverso la movimentazione dei bracci robotizzati 13 e comanda le teste di stampa 1 per emettere le gocce così a depositarle sulla superficie 2a. L’unità elettronica di controllo 10 può essere configurata in modo tale da comandare la movimentazione dei bracci robotizzati 13 e quindi delle teste di stampa 2 attraverso un opportuno programma di controllo (software) in funzione della velocità di avanzamento del profilato 2 per far si che il primer venga depositato in modo continuo sulla superficie 2a così da realizzare uno strato superficiale di primer che riveste/ricopre completamente la stessa.

L’unità elettronica di controllo 10 controlla inoltre il dispositivo spalmatore 15 così da generare la lama d’aria che spalma le micro gocce depositate sulla faccia 2a e attiva il gruppo riscaldante 22 così da far evaporare il solvente presente nel primer applicato prima dell’applicazione della pellicola 3.

Oltre agli effetti tecnici sopra descritti, la macchina per rivestire profilati ed il metodo sopra descritti presentano i vantaggi di ridurre in modo rilevante i costi realizzativi della macchina ed i tempi di settaggio della stessa e consentono di azzerare i tempi di fermo macchina dovuti alla necessità di sostituire i tamponi o gli stampi previsti invece nelle macchine note in particolare quelle che impiegano la soluzione sottovuoto.

Risulta infine chiaro che alla macchina per rivestire profilati ed al metodo qui descritti ed illustrati possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Claims (11)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina per rivestire profilati (1) strutturata in modo da ricoprire profilati (2) tramite una pellicola (3) di rivestimento; detta macchina comprendendo: mezzi convogliatori (5) atti ad avanzare i profilati lungo un percorso di avanzamento (F) prestabilito; mezzi applicatori di pellicola (6), i quali sono disposti lungo detto percorso di avanzamento (F), e sono atti ad applicare una pellicola (3) su una superficie da rivestire (2a) dei profilati (2); mezzi applicatori di primer (11), i quali sono disposti lungo detto percorso di avanzamento (F) a monte dei detti mezzi applicatori di pellicola (6), e sono atti ad applicare sulla detta superficie da rivestire (2a) del profilato (2), un primer liquido atto ad omogeneizzare detta superficie da rivestire (2a); detta macchina per rivestire profilati essendo caratterizzata dal fatto che detti mezzi applicatori di primer (11) comprendono una o più teste di stampa (12) strutturate per depositare delle gocce del detto primer liquido sulla detta superficie da rivestire (2a) del profilato (2) così da ricoprirla.
2. 2. Macchina per rivestire profilati secondo la rivendicazione 1, in cui detta testa di stampa (12) comprende un micro ugello (12a) e mezzi elettrici (12b) eiettori atti a proiettare gocce sulla base di un comando elettrico attraverso detto microugello (12a).
3. 3. Macchina per rivestire profilati secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta testa di stampa (12) è una testa di stampa con tecnologia a getto di inchiostro.
4. 4. Macchina per rivestire profilati secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente: mezzi di movimentazione (13) atti a spostare detta testa di stampa (12) e mezzi elettronici di controllo (10) configurati in modo tale da comandare detti mezzi di movimentazione (13) rispetto al detto profilo (2) per far si che la testa di stampa (12) depositi le gocce di primer liquido sulla detta superficie da rivestire (2a) in modo tale da realizzare sulla stessa uno strato di primer.
5. 5. Macchina per rivestire profilati secondo la rivendicazione 4, mezzi applicatori di primer (11) comprendono due teste di stampa (12) disposte da bande opposte una rispetto all’altra rispetto al piano di mezzeria del detto profilato (2) ed in cui detti mezzi di movimentazione (13) comprendono bracci robotizzati, ciascuno dei quali è atto a supportare e spostare/ruotare una corrispondente testa di stampa lungo e/o attorno ad uno o più assi prestabiliti.
6. 6. Macchina per rivestire profilati secondo la rivendicazione 1, comprendente un apparecchio spalmatore (15), che è disposto lungo detto percorso di avanzamento (F) tra detti mezzi applicatori di primer (11) e detti mezzi applicatori di pellicola (6), ed è atto a splamare le gocce di primer sulla detta superficie da rivestire (2a) così da formare uno strato di primer uniforme.
7. 7. Macchina per rivestire profilati secondo la rivendicazione 5, in cui detto apparecchio spalmatore (15) comprende un dispositivo spalmatore ad aria.
8. 8. Macchina per rivestire profilati secondo la rivendicazione 7, in cui detto dispositivo spalmatore ad aria è atto a generare almeno una lama d’aria (L) che giace su un piano circa trasversale all’asse longitudinale (A) del detto profilato (2).
9. 9. Metodo per rivestire profilati (2) tramite una pellicola di rivestimento (3), detto metodo comprendendo le fasi di: avanzare dei profilati (2) lungo un percorso di avanzamento F) prestabilito tramite mezzi convogliatori (5); applicare una pellicola (3) su una superficie da rivestire (2a) dei profilati (2) tramite mezzi applicatori di pellicola (6) disposti lungo detto percorso di avanzamento (F); applicare sulla detta superficie da rivestire (2a) del profilato (2), un primer liquido per omogeneizzare detta superficie da rivestire (2a)del profilato così da renderla adatta all’applicazione della detta pellicola (2) da parte dei detti mezzi applicatori di pellicola (6); detto metodo essendo caratterizzato dal fatto che dette fasi di applicare il primer comprende la fase di depositare delle gocce del detto primer liquido sulla detta superficie da rivestire (2a) del profilato (2), tramite una o più teste di stampa (12), così da ricoprire la superficie (2a) stessa.
10. 10. Apparecchio applicatore di primer (11) atto ad applicare un primer liquido su una superficie (2a) di un profilato (2) atta ad essere rivestita da una pellicola (3) così da omogeneizzarla prima dell’applicazione della pellicola (3) stessa; detto apparecchio essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una o più teste di stampa (12) strutturate per depositare delle gocce del detto primer liquido sulla detta superficie da rivestire (2a) del profilato (3) così da ricoprirla.
11. 11. Uso di una o più teste di stampa (2) per depositare delle gocce di un primer liquido su una superficie di un profilato (3) così da omogeneizzarla in modo tale da poter essere poi rivestita da una pellicola (3).