CH705201A2 - Dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti. - Google Patents

Abstract

Dispositivo (1) per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti comprendete: – un manipolo atto ad essere impugnato da un utilizzatore; – un elemento tubolare esterno (3) che si estende lungo un asse longitudinale comprendente una estremità prossimale, una estremità distale ed una apertura di taglio disposta in corrispondenza della detta estremità istale; – un elemento tubolare interno (4) atto ad essere girevolmente ricevuto in detto elemento tubolare esterno (3); detto elemento tubolare interno estendendosi lungo un asse longitudinale e comprendendo una estremità prossimale, una estremità distale ed una punta di taglio in corrispondenza della sua estremità distale; – mezzi di guida (5) per porre in rotazione e/o in oscillazione detto elemento tubolare interno (4) rispetto a detto elemento tubolare esterno (3); detti mezzi di guida comprendendo un motore elettrico e dei mezzi di alimentazione elettrica (20) per il detto motore elettrico (19); il dispositivo presenta inoltre: un primo innesto calettato sull’elemento tubolare interno (4) sostanzialmente in corrispondenza dell’ estremità prossimale dell’ elemento tubolare interno; un secondo innesto calettato sull’ estremità distale dell’albero di uscita motore in modo da scorrere assialmente sull’albero di uscita motore; e almeno un elemento elastico per spingere il secondo innesto in accoppiamento con il primo innesto.

Description

CAMPO DELL’INVENZIONE

[0001] La presente invenzione concerne un dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti. In particolare, l’invenzione riguarda un dispositivo endoscopico per trattamenti di resezione di tessuto molle e tessuto osseo (con relativa asportazione dei frammenti prodotti da tale azione).

TECNICA NOTA

[0002] In alternativa alla chirurgia tradizionale, che richiede una incisione relativamente ampia per accedere al sito chirurgico interno al corpo umano, le procedure endoscopiche utilizzano accessi naturali o in alternativa la creazione di piccoli portali (minime incisioni tissutali); pertanto ci si riferisce spesso alla chirurgia endoscopica con il termine di chirurgia mini-invasiva. I due principali vantaggi della chirurgia endoscopica sono la più rapida guarigione dei tessuti dopo l’intervento e la minore esposizione dei tessuti interni al rischio di infezione. Gli sviluppi tecnologici in questo settore della chirurgia, definita anche «chiusa», hanno condotto alla realizzazione di molti strumenti minimamente invasivi: poiché l’accesso al sito chirurgico avviene attraverso uno o più portali. Tali strumenti devono essere sufficientemente allungati e lisci da consentire l’ingresso e l’impiego con un minimo trauma per i tessuti circostanti. Una porzione dello strumento, solitamente indicata come «porzione distale», viene concepita per accedere al sito chirurgico; la porzione opposta, solitamente indicata come «porzione prossimale», rimane al di fuori del corpo del paziente. La porzione distale dello strumento è tipicamente progettata per trattare il tessuto con il quale viene a contatto, la sua forma e le sue dimensioni sono pertanto appositamente studiate in funzione della particolare operazione chirurgica a cui è destinata,

[0003] La porzione prossimale, invece, è dotata di un meccanismo per controllare dall’esterno del corpo del paziente la suddetta funzione. Gli strumenti chirurgici endoscopie!’ motorizzati, utilizzati nella chirurgia «chiusa», spesso identificati come «shaver» endoscopie!, sono tipicamente costituiti da una coppia di elementi tubolari coassiali, disposti concentricamente: un elemento esterno che termina distalmente con una apertura o «finestra di taglio» e un elemento interno rotante che reca una superficie tagliente in corrispondenza della finestra di taglio. L’azione di rotazione dell’elemento tubolare interno produce per abrasione l’asportazione o la rifinitura del tessuto, processo questo definito come «resezione».

[0004] Come in qualsiasi atto chirurgico, anche nella chirurgia endoscopica è prevista la presenza di due campi ben distinti: il campo sterile, quello a stretto contatto con paziente, laddove il chirurgo eserciterà la sua azione, e quello nettamente separato dal paziente e da qualsiasi oggetto venga in contatto con esso. Al campo sterile possono accedere solo personale e strumenti debitamente trattati (processi di sterilizzazione per gli strumenti, processi di lavaggio pre-operatorio e adozione di presidi di protezione per il personale, come guanti e camici); tutto ciò che non può entrare in contatto con il campo sterile deve rigorosamente rimanere al di fuori di esso.

[0005] La Richiedente ha osservato che negli «shaver» endoscopici attualmente esistenti e/o in quelli sopra descritti l’elemento tubolare interno viene messo in rotazione e controllato da un manipolo che possiede al suo interno un piccolo motore elettrico: l’azionamento e il controllo avvengono o tramite dei pulsanti posizionati sul manipolo stesso o tramite dei pulsanti posizionati su di una pedaliera. In entrambi i casi la potenza e il segnale di controllo giungono al manipolo attraverso un cavo connesso con una console esterna. Questa «console» trova solitamente collocazione su di un carrello sufficientemente distante dal campo operatorio al fine di non contaminare il campo sterile. Il manipolo (che viene in contatto con il campo sterile) subisce un trattamento di sterilizzazione prima di ogni intervento chirurgico; la console dovendo rimanere al di fuori di ogni contatto con la zona sterile, viene alloggiata al di fuori di suddetto campo; nei sistemi attualmente esistenti, è previsto un cavo di collegamento tra manipolo e «console». Tale cavo di collegamento prima di ogni impiego viene trattato al fine di renderlo completamente sterile e all’atto della preparazione dell’intervento chirurgico viene assemblato da un lato con il manipolo (sterile) e dall’altro con la console (non sterile).

[0006] Il personale di sala operatoria che ha in cura il trattamento e la gestione dello strumento deve farsi carico al termine di ogni intervento di lavare (con appositi disinfettanti e detergenti) e poi di sterilizzare le parti ri-sterilizzabili (manipolo e cavo); la pulizia e la sterilizzazione incidono negativamente sulla vita utile dei componenti sterilizzabili.

[0007] Il personale di sala deve inoltre provvedere allo stoccaggio in appositi contenitori che garantiscano la sterilità, con conseguente impegno di tempo e di spazio.

[0008] Non di meno il personale di sala operatoria si deve fare carico della manutenzione dei componenti non sterilizzabili, vale a dire la console e la eventuale pedaliera, prevedendo delle ispezioni periodiche che possono richiedere più complessi interventi tecnici da parte di personale qualificato.

[0009] Per risolvere le problematiche sopraesposte nella domanda di brevetto WO2010/146 432 a nome della stessa Richiedente è stato proposto un dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti che prevede almeno una porzione essenziale del dispositivo usa e getta. Tale porzione è rappresentata dal manipolo che contiene il motore e dal sistema di alimentazione montati a formare un corpo solidale ed amovibile rispetto al manipolo stesso. In questo modo, la porzione del dispositivo maggiormente costosa, vale a dire il motore, viene recuperata.

[0010] La Richiedente ha però osservato che in particolare per un dispositivo quale quello descritto è necessario un innesto tra codolo della lama (codolo elemento tubolare interno) e albero motore che garantisca un accoppiamento semplice e preciso delle due parti.

[0011] La Richiedente ha inoltre notato che in particolare per un dispositivo quale quello descritto è preferibile per, ottenere una maggior semplicità costruttiva, che il motore ed in particolare il suo albero d’uscita non abbia necessità di riferimenti per accoppiarsi con il codolo della lama.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

[0012] La Richiedente ha trovato che con un dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti che prevede un primo innesto calettato sull’elemento tubolare, un secondo innesto calettato sull’ estremità distale dell’albero di uscita motore ed almeno un elemento elastico per spingere il secondo innesto in accoppiamento con il detto primo innesto è possibile ottenere un accoppiamento semplice e preciso dei due innesti ed in oltre a differenza dei dispositivi esistenti il motore ed in particolare il suo albero d’uscita non necessita di riferimenti per accoppiarsi con il codolo della lama. In un suo primo aspetto, l’invenzione riguarda un dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti comprendente: -un manipolo atto ad essere impugnato da un utilizzatore; -un elemento tubolare esterno che si estende lungo un asse longitudinale (X-X) comprendente una estremità prossimale, una estremità distale ed una apertura di taglio disposta in corrispondenza della detta estremità distale; -un elemento tubolare interno atto ad essere girevolmente ricevuto in detto elemento tubolare esterno; detto elemento tubolare interno estendendosi lungo un asse longitudinale (X-X) e comprendendo una estremità prossimale, una estremità distale ed una punta di taglio in corrispondenza della sua estremità distale; -mezzi di guida per porre in rotazione e/o in oscillazione detto elemento tubolare interno rispetto a detto elemento tubolare esterno; detti mezzi di guida comprendendo un motore elettrico e dei mezzi di alimentazione elettrica per il detto motore elettrico; caratterizzato dal fatto di comprendere: un primo innesto calettato sull’elemento tubolare interno sostanzialmente in corrispondenza dell’ estremità prossimale dell’elemento tubolare interno; un secondo innesto calettato sull’ estremità distale dell’albero di uscita motore in modo da scorrere assialmente sull’albero di uscita motore; detto secondo innesto essendo conformato per accoppiarsi con detto primo innesto per trascinare in rotazione detto elemento tubolare interno; e almeno un elemento elastico per spingere detto secondo innesto in accoppiamento con il detto primo innesto.

[0013] La presente invenzione, nel suddetto aspetto, può presentare almeno una delle caratteristiche preferite che qui di seguito sono descritte.

[0014] Il primo innesto comprende una prima corona dentata comprendente una pluralità di denti distanziati lungo una circonferenza per formare una pluralità di sedi.

[0015] Preferibilmente il dispositivo comprende almeno una ghiera di bloccaggio per associare l’elemento tubolare esterno ed interno al manipolo, ed in particolare alla sua porzione distale.

[0016] Vantaggiosamente, il secondo innesto comprende una corona dentata comprendente una pluralità di denti distanziati lungo una circonferenza atti ad impegnarsi con le sedi della prima corona dentata.

[0017] Preferibilmente, il dispositivo comprende un elemento di supporto calettato fisso attraverso dei mezzi di fissaggio all’ albero di uscita motore; l’elemento di supporto é atto a trascinare in rotazione il detto secondo innesto.

[0018] Convenientemente, i mezzi elastici comprendono una molla montata concentricamente sull’albero di uscita motore ed interposta tra il secondo innesto ed l’elemento di supporto per esercitare una spinta in direzione longitudinale sul secondo innesto.

[0019] Preferibilmente, il dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti comprende un elemento di fine corsa dello scorrimento assiale del secondo innesto, l’elemento di fine corsa essendo montato sull’estremità dell’albero di uscita motore, distalmente rispetto al secondo innesto.

[0020] Convenientemente, il dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti comprende un elemento di tenuta frontale per proteggere i detti mezzi di guida dalla contaminazione di liquidi di aspirazione.

[0021] Vantaggiosamente, è presente un organo orientatore per orientare in almeno tre posizioni angolari l’elemento tubolare esterno rispetto all’elemento tubolare interno.

[0022] Preferibilmente, il dispositivo orientatore comprende almeno un dentello di arresto solidale all’elemento tubolare esterno atto ad impegnarsi in almeno tre sedi radiali realizzate sul manipolo.

[0023] Vantaggiosamente, il dispositivo comprende un circuito di raffreddamento comprendente un allacciamento per una apparecchiatura di aspirazione, almeno un condotto che dirige il fluido di raffreddamento al detto elemento tubolare interno ed un dispositivo di regolazione dell’aspirazione.

[0024] Preferibilmente, il condotto che dirige il fluido di raffreddamento all’elemento tubolare interno si estende in direzione longitudinale lungo il manipolo e presenta una sezione sostanzialmente allungata in direzione perpendicolare all’asse longitudinale (X-X).

[0025] Vantaggiosamente, è presente un gruppo di trasmissione del moto azionato dal detto motore elettrico per porre in rotazione il detto elemento tubolare interno rispetto al detto elemento tubolare esterno.

[0026] Vantaggiosamente, i mezzi di guida sono contenuti all’interno di una scocca inseribile amovibilmente nel manipolo. Preferibilmente, la scocca è stagna.

[0027] Per consentire una facile e rapida estrazione dei mezzi di guida rispetto al manipolo, il manipolo può’ comprendere una porzione distale che supporta I’ elemento tubolare esterno e l’elemento tubolare interno ed una porzione prossimale accoppiabile amovibilmente alla porzione distale.

[0028] Vantaggiosamente, i mezzi di guida comprendono un unità di controllo contenuta all’interno della scocca.

[0029] L’unità di controllo può comprendere almeno un circuito elettronico per regolare le funzioni e !a velocità del motore elettrico ed una pluralità di comandi a pulsante posti sulla superficie esterna dei detti mezzi di guida in posizione corrispondente a dei pulsanti di materiale flessibile previsti sulla superficie esterna del manipolo.

[0030] Vantaggiosamente, il circuito di aspirazione e raffreddamento presenta una porzione di scambio termico con il detto motore elettrico per contenere il riscaldamento del motore elettrico.

[0031] Preferibilmente, il dispositivo di regolazione dell’aspirazione comprende un rubinetto ed una leva per comandare dall’esterno il rubinetto.

[0032] Vantaggiosamente il motore elettrico é un motore brushless.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

[0033] Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti, secondo la presente invenzione.

[0034] Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a scopo solo indicativo e, pertanto non limitativo, nei quali: <tb>- la fig. 1<sep>è una vista schematica in esploso di una forma preferenziale di realizzazione del dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti, secondo la presente invenzione; <tb>- la fig. 2<sep>è una vista schematica in esploso di una porzione interna del dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti mostrato in fig. 1; <tb>- la fig. 3<sep>è una vista schematica in esploso della porzione distale del dispositivo di fig. 1;e <tb>- la fig. 4<sep>è una vista schematica in esploso della porzione prossimale del dispositivo di fig. 1.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME REALIZZATIVE DELL’INVENZIONE

[0035] Con riferimento alle fig. 1-4, un dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti viene indicato con il riferimento numerico 1.

[0036] Il dispositivo per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti 1 comprende un manipolo 2 atto ad essere impugnato da un utilizzatore, un elemento tubolare esterno 3, un elemento tubolare interno 4 e dei mezzi di guida 5 per porre in rotazione e/o in oscillazione l’elemento tubolare interno 4 rispetto all’elemento tubolare esterno 3.

[0037] L’elemento tubolare esterno 3 si estende lungo un asse longitudinale X-X e comprende una estremità prossimale, una estremità distale ed una apertura e/o finestra di taglio disposta in corrispondenza dell’estremità distale.

[0038] L’elemento tubolare interno 4 é conformato e dimensionato per essere girevolmente accolto nell’elemento tubolare esterno 3 e si estende anch’esso lungo l’asse longitudinale X-X. L’elemento tubolare interno 4 comprende un’estremità prossimale, una estremità distale ed una punta di taglio in corrispondenza della sua estremità distale, per affacciarsi alla finestra di taglio. L’azione di rotazione dell’elemento tubolare interno 4 produce per abrasione l’asportazione o la rifinitura del tessuto, processo questo definito come «resezione».

[0039] I mezzi di guida 5 comprendono un motore elettrico 19 e dei mezzi di alimentazione elettrica 20 per il motore elettrico 19. In una forma di realizzazione preferenziale, i mezzi di guida 5 sono riutilizzabili mentre il manipolo è usa e getta o monouso. A tale scopo, i mezzi di guida 19 sono contenuti all’interno di un’apposita scocca 40 alloggiarle completamente, all’interno del manipolo 2. In questo modo, la porzione del dispositivo maggiormente costosa viene recuperata.

[0040] Per consentire una facile e rapida estrazione dei mezzi di guida 5 ed in particolare della scossa 40 rispetto al manipolo 2, il manipolo 2 può comprendere una porzione distale 2a che supporta, come più dettagliatamente spiegato nel seguito, l’elemento tubolare esterno 3 e l’elemento tubolare interno 4 ed una porzione prossimale 2b accoppiabile amovibilmente alla porzione distale 2a.

[0041] Il motore elettrico 19, preferibilmente è un motore di tipo brushless, ma un altro tipo di motore elettrico di dimensioni adeguate e di potenza simile potrebbe essere adatto allo scopo. Il motore 19 è in grado di ruotare ad una velocità compresa tra i 400 e i 6000 giri al minuto.

[0042] Il motore elettrico 19 è comandato da un’unità di controllo che controlla tutte le funzioni del dispositivo 1, vale a dire l’accensione, la rotazione o la semplice oscillazione dell’elemento tubolare interno 4 rispetto all’elemento tubolare esterno 3, e la velocità di rotazione dell’elemento tubolare interno 4. Anche l’unità di controllo è prevista nella scocca 40. L’unità di controllo comprende almeno un circuito elettronico principale supportato da un supporto circuito elettronico ed un circuito elettronico ausiliario.

[0043] Il circuito elettronico principale è collegato a dei comandi a pulsante che permettono di selezionare dall’esterno il tipo di istruzione da inviare al circuito elettronico principale, vale a dire l’accensione o lo spegnimento del dispositivo 1, il tipo di funzione oscillazione/rotazione dell’elemento tubolare interno.

[0044] I mezzi di alimentazione elettrici 20 della forma di realizzazione preferenziale mostrata nelle figure 1-3sono rappresentati da batterie alcaline o al litio ricaricagli, ma qualsiasi altro tipo di batterie potrebbe essere usato per tale scopo senza uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.

[0045] Le batterie sono contenute all’interno di un contenitore 23 previsto in corrispondenza dell’estremità più prossimale della scocca.

[0046] Il contenitore 23 presenta i collegamenti elettrici idonei ad alimentare il motore elettrico 19 ed un coperchio amovibile per la sostituzione delle batterie e l’ispezionabilità dei collegamenti elettrici.

[0047] Preferibilmente, il contenitore 23 é anch’esso stagno.

[0048] Il motore elettrico 19 è alloggiato nella scocca 40 che si estende assialmente all’interno del manipolo 2.

[0049] La scocca 40, contiene centralmente il pignone motore, in posizione prossimale l’unità di controllo che comanda e controlla il motore 19 e frontalmente il gruppo di trasmissione del moto.

[0050] Come visibile in fig. 1, l’elemento tubolare esterno 3 attraverso una ghiera di bloccaggio 35 é associato al manipolo 2, ed in particolare alla porzione distale 2a.

[0051] All’interno della scocca 40 è, inoltre, presente un gruppo di trasmissione del moto, comprendente un riduttore a satelliti.

[0052] In dettaglio, l’elemento tubolare interno 4 è portato da un albero di uscita motore 17 che attraverso un pignone motore collega in modo funzionale l’elemento tubolare interno con il motore elettrico 19.

[0053] Tra il pignone motore e l’albero di uscita motore 17 é inoltre prevista la scatola del riduttore a satelliti che comprende i satelliti e l’albero di supporto satelliti.

[0054] Il gruppo di trasmissione del moto prevede inoltre due cuscinetti radiali radialmente interposti, tra l’albero di uscita motore 17 e la scatola del riduttore a satelliti.

[0055] Il pignone motore ingrana sui satelliti che attraverso l’albero di supporto satelliti trasferiscono il moto all’albero di uscita motore 17.

[0056] Alternativamente al gruppo di trasmissione coassiale, appena descritto potrebbe essere previsto un gruppo di trasmissione a catena di ingranaggi che prevedrebbe sempre l’albero di uscita 17 funzionalmente collegato attraverso un pignone motore al motore elettrico 19.

[0057] In questo caso però, tra il pignone motore e l’albero di uscita 17 potrebbero essere previsti dei pignoni di prima riduzione, un perno di rotazione dei pignoni di prima riduzione e delle rondelle di rasamente.

[0058] L’albero di uscita motore 17 potrebbe essere supportato in modo girevole da un cuscinetto e da una bronzina, disposta in corrispondenza dell’estremità assialmente distale dell’albero di uscita motore 17.

[0059] Secondo un aspetto importante della presente invenzione il dispositivo 1 comprende un primo innesto 7 calettato sull’elemento tubolare interno 4 in corrispondenza della sua estremità prossimale 4b, un secondo innesto 8 calettato sull’estremità distale 17b dell’albero di uscita motore 17 in modo da scorrere assialmente sull’albero di uscita motore 17 ed almeno un elemento elastico 18 per spingere il secondo innesto 8 in accoppiamento con il primo innesto 7.

[0060] Il secondo innesto 8 è conformato per accoppiarsi con il primo innesto 7 al fine di trascinare in rotazione l’elemento tubolare interno 4.

[0061] In particolare, il primo innesto 7, nella forma di realizzazione mostrata nelle fig. 2e 3, presenta una prima corona dentata 13 comprendente una pluralità di denti 14 distanziati lungo una circonferenza per formare una pluralità di sedi 15.

[0062] Preferibilmente, come nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, sono presenti otto sedi 15 ed otto denti 14 intervallati.

[0063] La corona dentata 13 è realizzata in plastica ed è calettata fissa a caldo sull’elemento tubolare interno 4.

[0064] Il primo innesto 7 comprende inoltre una boccola 32, in acciaio inox, un elemento di tenuta 34, e una rondella di bloccaggio 35 che tiene in posizione il primo innesto 7 e conseguentemente l’elemento tubolare interno 4 rispetto al manipolo 2, essendo montata ad interferenza rispetto al diametro interno del manipolo 2.

[0065] L’elemento di tenuta frontale 34 protegge i mezzi di guida 5, vale a dire il motore elettrico 19 e l’alimentazione 20 montati nella scocca 40, dalla contaminazione dei liquidi di aspirazione.

[0066] L’elemento di tenuta frontale 34 evita infatti che i liquidi di aspirazione passanti all’interno dell’elemento tubolare interno 4, possano entrare a contatto con la scocca 40 e con i mezzi di guida 5 da essa contenuti.

[0067] Preferibilmente, il primo innesto 7 presenta inoltre una rondella di rasamento 33, un anello di bloccaggio di tipo «seeger» 36 e una rondella di bloccaggio 37, che evita lo spostamento in direzione longitudinale, lungo l’asse X-X dell’elemento tubolare interno 4.

[0068] Sull’elemento tubolare esterno 3, come meglio mostrato in fig. 3, è presente un elemento di guida esterno 39, realizzato preferibilmente in plastica, atto ad accoppiarsi e ad essere montato concentricamente sulla boccola 32.

[0069] L’elemento di guida esterno 39 è calettato fisso, preferibilmente a caldo, sull’elemento tubolare esterno 3.

[0070] L’elemento di guida esterno 39 realizza, inoltre, parzialmente un dispositivo orientatore per orientare in almeno tre posizioni angolari l’elemento tubolare esterno 3 rispetto all’elemento tubolare interno 4, come sarà più dettagliatamente descritto nel seguito.

[0071] Analogamente al primo innesto 7, il secondo innesto 8 comprende una seconda corona dentata 16 che presenta anch’essa una pluralità di denti 29 distanziati lungo una circonferenza conformati e dimensionati per impegnarsi con le sedi 15 della prima corona dentata 13.

[0072] I denti 29 sono a loro volta distanziati lungo una circonferenza in modo da formare una pluralità di sedi 28 atte ad accogliere in impegno i denti 14 della prima corona dentata 13.

[0073] Preferibilmente, come nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, sono presenti otto sedi 28 ed otto denti 29 intervallati.

[0074] Con riferimento alla forma di realizzazione mostrata in fig. 4, a monte del primo innesto 8 in direzione longitudinale, individuata dall’asse X-X, è presente un elemento di supporto 22 calettato fisso all’albero di uscita motore 17.

[0075] L’elemento di supporto 22 è atto a trascinare in rotazione il secondo innesto 8 ed è fissato all’albero di uscita motore 17 attraverso opportuni mezzi di fissaggio 23, quali ad esempio un grano 26 atto ad entrare in una apposita sede ricavata sull’albero di uscita motore 17.

[0076] Per trascinare in rotazione il secondo innesto 8, l’elemento di supporto 22 presenta quattro denti frontali 31 circonferenzialmente distanziati in modo da formare quattro sedi 33 atte ad accoppiarsi con quattro denti, non mostrati in figura, previsti a tale scopo sul secondo innesto 8 ed affacciati all’elemento di supporto 22.

[0077] Il secondo innesto 8 presenta, infatti, quattro dentelli spaziati circonferenzialmente per formare altrettante sedi, anch’esse non mostrate in figura. I dentelli son atti ad accoppiarsi con le sedi 33 dell’elemento di supporto 22 mentre le quattro sedi del secondo innesto 8 sono dimensionate e conformate per accoppiarsi con i quattro denti frontali 31 dell’elemento di supporto 22. A dispositivo 1 assemblato e montato, i quattro denti frontali 31, rispettivamente le quattro sedi 33, dell’elemento di supporto 22 sono in impegno con le corrispondenti sedi, rispettivamente dentelli, del secondo innesto 8. Tale accoppiamento è sostanzialmente privo di giochi circonferenziali in modo da evitare andamenti «a scatto» durante l’inversione di marcia della direzione di rotazione dell’albero di uscita motore 17.

[0078] I mezzi elastici 18 comprendono una molla, preferibilmente elicoidale, montata concentricamente sull’albero di uscita motore 17 ed interposta tra il secondo innesto 8 ed l’elemento di supporto 22 per esercitare una spinta in direzione longitudinale sul secondo innesto 8.

[0079] Durante l’assemblaggio del dispositivo 1, i mezzi elastici 18 spingo il secondo innesto 8 verso il primo innesto 7, per consentire il reciproco accoppiamento tra i denti 14 e le sedi 15 del primo innesto 7 e i dentelli 29 e le sedi 28 del secondo innesto 8.

[0080] Qualora non vi sia un perfetto accoppiamento tra i denti 14 e le sedi 15 del primo innesto 7 e i dentelli 29 e le sedi 28 del secondo innesto 8, quando il motore 19 viene azionato il secondo innesto tende a spostarsi in direzione longitudinale verso la porzione prossimale del manipolo 2 e a ritornare immediatamente verso la direzione distale spinto dai mezzi elastici 8 fino a che non viene trovato l’accoppiamento tra denti 14 e le sedi 15 del primo innesto 7 e i dentelli 29 e le sedi 28 del secondo innesto 8.

[0081] L’operazione suddetta richiede solo frazioni di secondi ed è tanto più rapida all’aumentare del numero dei denti e delle sedi dei due innesti 7 e 8.

[0082] Per bloccare lo scorrimento in direzione longitudinale del secondo innesto 8, lungo l’albero di uscita motore 17 è presente un elemento di fine corsa 25.

[0083] L’elemento di fine corsa 25, rappresentato da un anello di tipo «segger», é montato sull’estremità dell’albero di uscita motore 17, distalmente rispetto al secondo innesto 8.

[0084] In fig. 4, sono inoltre mostrati due elementi di protezione conici 53,54, preferibilmente realizzati in alluminio.

[0085] In dettaglio, l’anello conico 54 è montato sulla scocca 40 e l’anello conico 53 è avviato tramite un filetto non mostrato sull’anello conico 54.

[0086] Gli anelli conici 53,54 proteggono l’innesto dall’esterno ed impediscono che qualcuno posso incidentalmente arrivare all’innesto 8 durante il suo funzionamento.

[0087] Preferibilmente, sull’anello conico 53, in una sua apposita scanalatura, è previsto un secondo elemento di tenuta 55, quale un o-ring in gomma, per proteggere i mezzi di guida 5 dalla contaminazione dei liquidi di aspirazione, nell’eventualità che il primo elemento di tenuta frontale 34 dovesse guastarsi.

[0088] Come precedentemente accennato secondo un aspetto vantaggioso della presente invenzione, l’elemento di guida esterno 39 realizza inoltre parzialmente un dispositivo orientatore per orientare in almeno tre posizioni angolari l’elemento tubolare esterno 3 rispetto all’elemento tubolare interno 4.

[0089] A tale scopo, l’elemento di guida esterno presenta due dentelli 51 sporgenti radialmente e spaziati diametralmente sul perimetro esterno dell’elemento di guida esterno 39.

[0090] I dentelli 51 sono atti ad impegnarsi in apposite sedi 52 realizzate sull’estremità della porzione distale 2a del manipolo 2.

[0091] In dettaglio sono presenti quattro sedi 52 distanziate circonferenzialmente di un arco pari a circa 1/4 di circonferenza.

[0092] Variando l’impegno dei dentelli 51 con le sedi 52 viene ruotato angolarmente di circa 90° l’elemento tubolare esterno 3 e conseguentemente la sua finestra di taglio.

[0093] In tal modo per il chirurgo alcune particolari operazioni non richiederanno più la rotazione della mano in posizioni scomode da tenere, ma la semplice rotazione della finestra di taglio dell’elemento tubolare esterno 3, con la possibilità di scegliere tra quattro posizioni angolari.

[0094] Preferibilmente, il dispositivo 1 secondo la presente invenzione comprendere un circuito di aspirazione e raffreddamento comprendente un allacciamento 9 per una apparecchiatura di aspirazione, esterna al manipolo 2 e non mostrata nelle figure, almeno un condotto che da detto allacciamento 9 dirige il fluido di raffreddamento all’elemento tubolare interno 4 ed un dispositivo di regolazione dell’alimentazione del fluido di raffreddamento all’elemento tubolare interno.

[0095] II dispositivo di regolazione dell’alimentazione del fluido di raffreddamento all’elemento tubolare interno comprende un rubinetto 14 ed una leva 13 per comandare dall’esterno il rubinetto 14. Vantaggiosamente, Il circuito di raffreddamento presenta una porzione di scambio termico con il detto motore elettrico 19 per contenerne il riscaldamento.

[0096] A tale scopo, la porzione di scambio termico si estende all’interno del manipolo 1, longitudinalemente lungo l’asse x-x in modo da percorrere assialmente tutto il motore 19.

[0097] Vantaggiosamente la porzione di scambio termico è rappresentata da un tratto del condotto che dall’allacciamento 9 dirige il fluido di raffreddamento all’elemento tubolare interno 4, tale tratto di condotto presenta una sezione sostanzialmente allungata in direzione perpendicolare all’asse longitudinale (X-X).

[0098] Preferibilmente, detto tratto di condotto presenta una sezione ellissoidale.

[0099] La suddetta scelta consente di aumentare da un lato l’efficienza di scambio termico e dall’altro di ridurre l’impatto di tale porzione sull’ergonomia del manipolo 2.

[0100] Secondo un aspetto vantaggioso della presente invenzione il manipolo 2 è stagno.

[0101] La presente invenzione è stata descritta con riferimento ad alcune forme realizzative. Diverse modifiche possono essere apportate alle forme realizzative descritte nel dettaglio, rimanendo comunque nell’ambito di protezione dell’invenzione, definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (11)

1. Dispositivo (1) per trattamenti di resezione/rimozione endoscopica dei tessuti comprendete: - un manipolo (2) atto ad essere impugnato da un utilizzatore; - un elemento tubolare esterno (3) che si estende lungo un asse longitudinale (X-X) comprendente una estremità prossimale, una estremità distale ed una apertura di taglio disposta in corrispondenza della detta estremità distale; - un elemento tubolare interno (4) atto ad essere girevolmente ricevuto in detto elemento tubolare esterno (3); detto elemento tubolare interno estendendosi lungo un asse longitudinale (X-X) e comprendendo una estremità prossimale, una estremità distale ed una punta di taglio in corrispondenza della sua estremità distale; - mezzi di guida (5) per porre in rotazione e/o in oscillazione detto elemento tubolare interno (4) rispetto a detto elemento tubolare esterno (3); detti mezzi di guida comprendendo un motore elettrico e dei mezzi di alimentazione elettrica (20) per il detto motore elettrico (19); caratterizzato dal fatto di comprendere: un primo innesto (7) calettato sull’elemento tubolare interno (4) sostanzialmente in corrispondenza dell’ estremità prossimale dell’ elemento tubolare interno; un secondo innesto (8) calettato sul!’ estremità distale dell’albero di uscita motore (17) in modo da scorrere assialmente sull’albero di uscita motore (17); detto secondo innesto (8) essendo conformato per accoppiarsi con detto primo innesto (7) per trascinare in rotazione detto elemento tubolare interno (4); almeno un elemento elastico (18) per spingere detto secondo innesto (8) in accoppiamento con il detto primo innesto (7).

2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo innesto (7) comprende una prima corona dentata (13) comprendente una pluralità di denti (14) distanziati lungo una circonferenza per formare una pluralità di sedi (15).

3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto dal fatto che detto secondo innesto comprende una corona dentata comprendente una pluralità di denti (29) distanziati lungo una circonferenza atti ad impegnarsi con le sedi (28) della prima corona dentata (13).

4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal comprendere un elemento di supporto (22) calettato fisso attraverso dei mezzi di fissaggio (24) al detto albero di uscita motore (17); detto elemento di supporto (22) essendo atto a trascinare in rotazione il detto secondo innesto (8).

5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (18) comprendono una molla montata concentricamente sull’albero di uscita motore (17) ed interposta tra detto secondo innesto (8) ed detto elemento di supporto (22) per esercitare una spinta in direzione longitudinale sul detto secondo innesto (8).

6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di fine corsa (25) dello scorrimento longitudinale del detto secondo innesto (8), detto elemento di fine corsa (25) essendo montato sull’estremità del detto albero di uscita motore (17), distalmente rispetto al secondo innesto (8).

7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di tenuta frontale (34) per proteggere i detti mezzi di guida dalla contaminazione di liquidi di aspirazione.

8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo orientatore per orientare in almeno tre posizioni angolari l’elemento tubolare esterno (3) rispetto al manipolo (2).

9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo orientatore comprende almeno un dentello di arresto (50) solidale all’elemento tubolare esterno (3) atto ad impegnarsi in almeno tre sedi (51), spaziate radialmente e realizzate sul manipolo (2).

10. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere un circuito di raffreddamento comprendente un allacciamento per una apparecchiatura di aspirazione, almeno un condotto che dirige il fluido di raffreddamento al detto elemento tubolare interno (4) ed un dispositivo di regolazione dell’aspirazione.

11. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto condotto che dirige il fluido di raffreddamento al detto elemento tubolare interno (4) si estende in direzione longitudinale lungo il manipolo e presenta una sezione sostanzialmente allungata in direzione perpendicolare all’asse longitudinale (X-X).