La presente invenzione riguarda il campo degli apparecchi utlizzabili per fornire un aiuto a persone anziane, debilitate o comunque disabili nel compiere quelle operazioni elementari, come l'indossare un indumento, che che sono necessarie nella vita quotidiana.
Pi¶ in particolare, il dispositivo oggetto dell'invenzione volto a facilitare a persone anziane, debilitate o disabili l'atto di indossare calze di qualsiasi tipo, fra le quali anche calze elastiche o affini aventi degli scopi terapeutici. L'atto di indossare una calza risulta infatti particolarmente difficoltoso per le persone sopraindicate a causa dei movimenti necessari per espletarlo, che comportano necessariamente una pronunciata flessione del torso ed accentuati piegamenti degli arti inferiori a livello di tutte le loro articolazioni, oltre a, nel caso di calze elastiche, un notevole sforzo fisico.
Per offrire un aiuto alle persone che lo necessitano, l'inventore del presente trovato ha elaborato un dispositivo che consente di indossare una calza eseguendo soltanto dei movimenti che risultano agevoli alla stragrande maggioranza delle persone anche se disabili, temporaneamente o definitivamente, per cause naturali o accidentali.
Il dispositivo secondo l'invenzione risulta caratterizzato dal comprendere:
a) mezzi cavi aventi forma sostanzialmente tubolare, presentanti un foro atto a consentire l'inserimento al loro interno lungo il loro asse longitudinale delle parti terminali di un arto inferiore per una prefissata profonditÙ, tale foro essendo provvisto di un bordo esterno atto a consentire di calzare intorno ad esso una calza facendola scorrere in direzione assiale all'esterno dei detti mezzi cavi aventi forma tubolare per una desiderata lunghezza;
b) mezzi atti a variare le dimensioni del detto foro entro prefissati limiti;
c) mezzi atti a far ruotare i detti mezzi a forma tubolare intorno ad un asse perpendicolare al loro asse longitudinale;
d) mezzi di supporto atti a sostenere il dispositivo.
VerrÙ ora eseguita una descrizione pi¶ dettagliata di alcune possibili realizzazioni del dispositivo e del suo modo d'impiego, facendo anche riferimento ai disegni allegati, che rappresentano:
- nella fig. 1 la vista laterale di una preferita realizzazione in posizione di riposo;
- nella fig. 2 una sua vista laterale nella situazione in cui il foro di ingresso dei mezzi cavi stato dilatato per l'introduzione di un arto inferiore;
- nelle fig. 3, 3A, 3B, 3C, 3D e 3E le viste laterali della sola parte dei mezzi cavi comprendente il foro in quattro istanti successivi durante l'impiego del dispositivo;
- nella fig. 4 la vista frontale di un'altra realizzazione del dispositivo in posizione di riposo;
- nella fig. 5 la stessa vista della fig. 4 per una ulteriore realizzazione, con il foro dei mezzi cavi dilatato per l'introduzione di un arto inferiore.
Se si considera la fig. 1, in essa si scorge una delle preferite realizzazioni del dispositivo, che composto da un supporto 8 a sezione triangolare disposto inferiormente e montato su corpi rotanti 9 come ruotine od affini.
Su tale supporto 8 sono fissate una staffa 10 ed una guida curva 7. La staffa 10 risulta incernierata in un punto A del supporto 8, in prossimitÙ del vertice del triangolo formato da quest'ultima, venendo cos supportata essendo libera di ruotare.
A loro volta incernierate sulla staffa 10 in prefissati punti B e C disposti in prossimitÙ delle loro zone mediane, sono poi applicate due parti 2 min , 2 min min simmetriche e speculari che costituiscono due metÙ che, fra loro affacciate, danno origine ad un involucro 2 cavo di forma tubolare.
Ciascuna delle dette due metÙ 2 min , 2 min min provvista ad un estremo di un tratto di bordo semicircolare, in modo da formare, affacciandosi all'altra, un foro all'incirca circolare 2a provvisto di un bordo 2b.
All'altro estremo, le dette due metÙ 2 min , 2 min min sono collegate mediante degli elementi (bracci) articolati 13 ad un membro 6, praticamente agente da puntone, che inserito nel dispositivo 1 in modo da poter scorrere lungo l'asse longitudinale K-K del detto involucro 2 formato dalle due metÙ 2 min , 2 min min .
La giÙ citata guida curva 7 ricavata e/o collegata al supporto 8 del dispositivo 1 in modo che il suo centro di curvatura 0 non coincida con il punto A per cui passa l'asse di incernieramento della detta staffa 10.
Di conseguenza, se mediante almeno una, ma preferibilmente due leve 5 con impugnatura si fa ruotare la staffa 10 in senso orario come indicato dalla freccia F nella fig. 1, il detto membro 6, scorrendo lungo la guida 7, scorrerÙ anche di conseguenza lungo l'asse longitudinale K-K dell'involucro 2 e causerÙ due rotazioni di verso opposto delle due metÙ componenti il detto involucro intorno ai loro punti di incernieramento B, C, con il risultato di avvicinare i loro estremi collegati al membro 6, e di allontanare gli estremi opposti che formano il foro 2a dell'involucro 2, dilatando di conseguenza il foro 2a in prefissata misura come mostrato nella fig. 2.
Il sopraesposto funzionamento meccanico viene impiegato per lo scopo prepostosi dall'inventore nel modo seguente, che viene anche illustrato nelle fig. 3, 3A, 3B, 3C, 3D e 3E: con il dispositivo in posizione di riposo, cio con l'involucro cavo 2 in posizione verticale come in fig. 1, si applica l'indumento 14 da calzare, sia esso una calza, una calza elastica o affini, rivoltandolo intorno al bordo 2b del foro 2a, che in tale situazione ha il suo sviluppo dimensionale minore, e facendolo scorrere, sempre risvoltato, lungo le pareti esterne dell'involucro 2 nella direzione delle frecce E di fig. 3 e 3A finch la parte estrema chiusa 14a delI'indumento 14 si trovi ad ostruire, in condizione di pressoch totale distensione, il foro 2a (fig. 3A).
Facendo ruotare l'involucro 2 in senso orario agendo sulle dette leve 5, si ottiene poi, come detto, di dilatare il foro 2a fino a fargli raggiungere le dimensioni atte a consentire l'introduzione delle parti estreme (piede, caviglia ed eventualmente parte del polpaccio) nell'involucro 2 (fig. 3B).
Inserendo quindi l'arto 3 e facendo pressione sulla parte terminale 14a dell'indumento 14 che ostruisce il foro 2a, si ottiene di trascinare detta parte assialmente entro l'involucro 2, causando lo scorrimento verso l'esterno dei bordi dell'indumento che sono stati calzati intorno all'involucro 2 (v. frecce H di fig. 3C e 3D) e quindi, dopo una prefissata corsa di inserimento dell'arto 3, si ottiene di aver calzato l'indumento sull'arto stesso (fig. 3E, senza aver dovuto flettere il torso e senza avere dovuto assumere posizioni ergonomicamente incompatibili per una persona anziana o disabile.
La realizzazione fin qui descritta e rappresentata soltanto un preferito esempio: altre realizzazioni diverse possono venire ottenute modificando la forma ed/od il funzionamento delle parti che costituiscono il dispositivo 1.
Ad esempio nelle fig. 4 e 5 sono raffigurate altre due fra le soluzioni previste dall'inventore: la dilatazione del foro 2a viene nel primo caso ottenuto mediante un gioco di leveraggi 16, 17 collegati alle leve 15, e nel secondo caso con un sistema a leve rotanti 5 e camme 19.
La rotazione delle leve indicata dalle frecce P; le leve 5 e 15 possono anche venire realizzate in modo che siano estensibili e retraibili telescopicamente, onde occupare il minimo spazio quando il dispositivo 1 non viene impiegato.
L'inventore suggerisce di realizzare il bordo 2b del foro 2a, come pure la superficie esterna all'involucro cavo 2, con materiali a basso coefficiente di attrito, onde permettere un facile scivolamento lungo di essi del tessuto formante la calza 14 o altro indumento nelle fasi di funzionamento del dispositivo 1.
Onde evitare impuntature dell'indumento 14 lungo gli spigoli degli estremi dei bordi semicircolari delle due metÙ 2 min , 2 min min dell'involucro 2, l'inventore ha previsto di raccordare in modo scorrevole le due metÙ 2 min , 2 min min mediente due tratti di tubo flessibile 18 (fig. 5) infilati su di essi e ricavati ad esempio in resine sintetiche a basso coefficiente d'attrito, congiungenti i due estremi fra loro affacciati dei bordi delle dette due metÙ. Si ottiene cos di poter disporre, in qualsiasi situazione di dilatazione del foro 2a, di un bordo 2b chiuso lungo il quale l'indumento da calzare pu agevolmente scivolare.
Non poi necessario che l'involucro 2, quando le sue due metÙ 2 min , 2 min min sono affacciate, risulti totalmente chiuso ai lati; invece opportuno che esso presenti, come nei casi raffigurati, delle ampie zone laterali vuote, sia per agevolare i movimenti dell'arto, sia per consentire di raccordare gli estremi delle due metÙ del bordo 2b come prima spiegato.
Ovviamente sono possibili innumerevoli altre realizzazioni diverse degli esempi fin qui considerati: anche tali ulteriori realizzazioni risulteranno comprese nell'ambito della protezione conferita dalla presente domanda se si richiameranno a quanto espresso nelle allegate rivendicazioni.