CH669250A5 - Evacuatore per fumi. - Google Patents

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CH669250A5
CH669250A5 CH2808/86A CH280886A CH669250A5 CH 669250 A5 CH669250 A5 CH 669250A5 CH 2808/86 A CH2808/86 A CH 2808/86A CH 280886 A CH280886 A CH 280886A CH 669250 A5 CH669250 A5 CH 669250A5
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chamber
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smoke evacuator
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suction
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CH2808/86A
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Gianfranco Pronti
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Gianfranco Pronti
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F23COMBUSTION APPARATUS; COMBUSTION PROCESSES
    • F23LSUPPLYING AIR OR NON-COMBUSTIBLE LIQUIDS OR GASES TO COMBUSTION APPARATUS IN GENERAL ; VALVES OR DAMPERS SPECIALLY ADAPTED FOR CONTROLLING AIR SUPPLY OR DRAUGHT IN COMBUSTION APPARATUS; INDUCING DRAUGHT IN COMBUSTION APPARATUS; TOPS FOR CHIMNEYS OR VENTILATING SHAFTS; TERMINALS FOR FLUES
    • F23L17/00Inducing draught; Tops for chimneys or ventilating shafts; Terminals for flues
    • F23L17/02Tops for chimneys or ventilating shafts; Terminals for flues

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Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un evacuatore per fumi.
Un problema spesso incontrato dai progettisti e dai costruttori di caldaie, di scaldabagno, e di simili apparecchi di riscaldamento è quello della evacuazione dei fumi.
Questo problema non è però risolvibile solo variando opportunamente le caratteristiche dell'apparecchiatura di riscaldamento, ma può essere risolto con l'impiego di un efficace evacuatore di fumi.
È infatti noto ai tecnici del settore che è necessaria una certa differenza di pressione, all'interno del condotto di scarico dei fumi, per avere un perfetto tiraggio e quindi una regolare evacuazione degli stessi. La presenza degli evacuatori è quindi necessaria per far sì che il valore della pressione all'uscita dei condotti di scarico dei fumi abbia un certo valore, indipendentemente dalle condizioni climatiche o metereologiche.
In commercio sono attualmente reperibili numerosi tipi di evacuatori costruiti nei modi più disparati, ma presentanti praticamente tutti lo stesso difetto. I noti evacuatori risultano molto efficaci soltanto se orientati in un certo modo rispetto alla direzione lungo la quale spira il vento.
Ciò significa, quindi, che al variare della direzione del vento, varia, cioè diminuisce, anche l'efficacia degli attuali evacuatori i quali sono invece solitamente fissi.
Quando poi piove, le condizioni di esercizio risultano ancora più critiche, soprattutto se in presenza anche di vento che può far sì che la pioggia penetri entro l'evacuatore attraverso un qualsiasi foro di apertura che lo stesso presenta per un più efficace tiraggio.
Il problema affrontato è alquanto importante poiché i fumi sono spesso nocivi e, in mancanza di un buon tiraggio, ne risente anche la caldaia la quale, qualora penetri addirittura l'acqua lungo il suo condotto di scarico dei fumi, può subire notevoli danni.
Lo scopo del presente trovato è, pertanto, quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati.
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Tale scopo è raggiunto dall'evacuatore per fumi in oggetto, come caratterizzato dalla rivendicazione 1, per il fatto di presentare almeno una camera di collegamento ed una camera di aspirazione verticali e contigue, la camera di collegamento, nella quale sfocia inferiormente un condotto di scarico dei fumi da evacuare, sfociando superiormente nella camera di aspirazione tra una sporgenza superiore ed una inferiore a sviluppo orizzontale, aggettantisi all'interno della camera di aspirazione a definire rispettive riduzioni di sezione della stessa; la sporgenza superiore essendo sfalsata rispetto a quella inferiore nel senso di avere la propria estremità libera verticalmente allineata tra la estremità libera e la base della sporgenza inferiore; detta camera di aspirazione essendo aperta sia inferiormente che superiormente e le proprie sporgenze superiore ed inferiore generando, con la controfacciata parete della stessa camera di aspirazione, rispettivi «effetti Venturi».
In tal modo, se l'evacuatore è posizionato al di sopra del tetto, lo stesso evacuatore è in grado di sfruttare il vento, indipendentemente dalla sua direzione.
Il trovato è esposto più in dettaglio nel seguito, con l'aiuto dei disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
La fig. 1 mostra, in sezione trasversale, l'evacuatore secondo il presente trovato, applicato ad un condotto di scarico dei fumi orizzontale.
La fig. 2 mostra, pure in sezione trasversale, l'evacuatore di fig. 1, raddoppiato ed applicato ad un condotto di scarico dei fumi verticale.
La fig. 3 mostra, in vista dal basso, l'evacuatore di fig. 1.
L'evacuatore o comignolo per fumo conforme al presente trovato, come illustrato in fig. 1, applicabile ad un condotto 3 di scarico dei fumi di una caldaia, scaldabagno, o simile apparecchiatura di riscaldamento, consta di due camere verticali contigue, di collegamento 1 e di aspirazione 2, disposte a quote diverse ed aventi sezione sostanzialmente rettangolare.
La camera di collegamento 1, più bassa, è in comunicazione, inferiormente, con il condotto 3, e, superiormente, con la camera di aspirazione 2, la quale è aperta sia inferiormente che superiormente, così da essere attraversata dal vento.
La camera di aspirazione 2 presenta, internamente, al disopra e rispettivamente al disotto dell'apertura attraverso la quale sfocia nella stessa la camera di collegamento 1, due sporgenze 5 e 6.
Le sporgenze 5, superiore, e 6, inferiore, si sviluppano orizzontalmente e presentano una sezione trasversale triangolare rivolta nella stessa direzione, cioè rivolta verso la parete 9 della camera di aspirazione 2 esterna e contraffacciata alla camera di collegamento 1, e tali da provocare, ognuna, all'interno della camera di aspirazione 2, un «effetto Venturi».
Le sporgenze 5 e 6 sono sostanzialmente uguali ma sfalsate, in modo che l'estremità libera o vertice 51 della sporgenza superiore 5 sia verticalmente allineata tra l'estremità libera o vertice 61 e la base 62 della sporgenza inferiore 6.
La parete, indicata con 11, che delimita superiormente la camera di collegamento 1, è praticamente parallela alla superficie inferiore 52 della sporgenza superiore 5 e forma, con questa, un canalino di scarico 12 aperto verso l'esterno della camera di aspirazione 2 per l'evacuazione delle gocce di pioggia che, anziché cadere, dal vertice 51 della sporgenza superiore 5, sulla parete superiore 63 della sporgenza inferiore 6, e da qui uscire dalla camera di aspirazione 2, scendono lungo la medesima parete inferiore 52 della sporgenza superiore 5.
La sporgenza superiore 5 termina superiormente alla stessa quota della parete 9 che delimita la camera di aspirazione 2 e qui presenta, esternamente, un bordino 53 ripiegato verso il basso, a guisa di deflettore, per evitare che eventuali correnti mobili verso la sporgenza superiore 5, in direzione pressoché parallela alla parete 11 della camera di collegamento 1, possano formare vortici in grado di interferire con i fumi uscenti dalla camera di aspirazione 2. In tal modo, viene, eventualmente,
cioè in presenza di tali correnti, creato un vortice che, anziché ostacolare, favorisce la fuoriuscita dei fumi dalla camera di aspirazione 2.
Anche la parete 9, che delimita la camera di aspirazione, è esternamente provvista superiormente di un bordo 10 (vedere anche fig. 3) fungente da deflettore ed atto a deviare eventuali correnti mobili lungo direzioni sostanzialmente verticali, deviate o meno dalle pareti 9 della camera di aspirazione 2, in modo che anch'esse favoriscano la fuoriuscita dei fumi dalla camera di aspirazione 2.
La parete, indicata con 8, che separa la camera di collegamento 1 da quella di aspirazione 2, e che presenta la sporgenza inferiore 6, comporta, al di sotto di questa, una parete verticale 4 ad essa perpendicolare.
La parete 4 ha una sezione, in pianta (fig. 3), a profilo alare, indicata con 41 in fig. 1, rivolta con la parte più stretta verso la parete 8. La parete 4 è supportata dalla parete 8 con possibilità di scorrimento assiale, in funzione della forza del vento. La parete 4 viene impiegata per convogliare, lungo la camera di aspirazione 2, il vento che si muove in direzione praticamente orizzontale.
Alla base della camera di collegamento 1 sono poi previste delle piccole aperture 7 (indicate, ma non illustrate) che consentono di evacuare, dalla camera di collegamento 1, l'eventuale condensa formatasi al suo interno o le eventuali gocce di pioggia che fossero riuscite a penetrare al suo interno.
L'evacuatore secondo il presente trovato può essere provvisto, se necessario, di un ulteriore deflettore 13 cingente la parte superiore con il bordo 10 della parete 9 delimitante la camera di aspirazione 2. In tal modo, le eventuali correnti ascensionali vengono completamente guidate tra il bordo 10 della parete 9 ed il deflettore 13, con l'assoluta garanzia di una perfetta evacuazione dei fumi.
Per portate maggiori, l'evacuatore in oggetto può essere raddoppiato (fig. 2) e presentare una camera di collegamento centrale 14 con due camere laterali di aspirazione 2, esattamente uguali a quella di fig. 1, disposte specularmente rispetto alla prima.
Osservando la fig. 2, si può notare che la camera di collegamento centrale 14 è esattamente uguale a due camere di collegamento 1 di fig. 1, priva, però, della parete centrale che presenterebbero due esalatori accoppiati di fig. 1.
Anche in questo caso, può essere previsto l'impiego del deflettore 13 per una sua migliore efficacia. Il condotto 3 di scarico del fumi dall'apparecchiature di riscaldamento può terminare orizzontalmente (fig. 1), oppure verticalmente (fig. 2), sia nella versione semplice che in quella doppia: entrambe le possibilità sono valide, senza inficiare la funzionalità dell'esalatore in oggetto.
Va comunque notato che l'estremità libera del condotto di scarico 3 è, in entrambi i casi, più alta del fondo 15 della camera di collegamento 1, e ciò per evitare che eventuali gocce, non ancora evacuate attraverso le aperture 7, possano scendere lungo il condotto di scarico 3.
Nel caso illustrato in fig. 2, il condotto 3 termina verticalmente e l'esalatore è doppio: con una siffatta conformazione, l'esalatore in oggetto è in grado di sfruttare la forza del vento per favorire la fuoriuscita dei fumi dalla camera di aspirazione 2, qualunque sia la direzione dello stesso.
Un vento sostanzialmente orizzontale e parallelo alla parete 4 viene deviato dalla parete 8 verso l'alto, entro la camera di aspirazione 2 e qui, grazie agli «effetti Venturi» generati dalle sporgenze 5 e 6, i fumi vengono aspirati dalla camera di collegamento 1 verso quella di aspirazione 2 e, da qui, all'esterno. Attorno all'uscita superiore della camera di aspirazione, lo stesso vento, deviato dal bordo 10 a deflettore della parete 9 ed,
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eventualmente, dal deflettore 13 ausiliario, crea una zona di calma appena al di sopra dello stesso bordo 10 con miglioramento della efficacia dell'evacuatore in oggetto.
Un vento ancora orizzontale , ma perpendicolare alla parete 4, viene da questa deviato verso l'interno della camera di aspirazione 2 ed in seguito si comporta come testé descritto.
Un vento ascensionale non presenta alcun problema in quanto penetra direttamente nella camera di aspirazione 2 e si comporta come già detto.
Nel caso, invece, di vento discensionale, cioè diretto verso il basso, esso penetra entro la camera di aspirazione 2 dall'alto e trascina i fumi verso il basso e verso la parete 4 grazie all'«ef-fetto Venturi» generato dalla presenza della sporgenza superiore 5. Come si vede, quindi, l'esalatore secondo il presente trovato è in grado di sfruttare la forza del vento, qualunque sia la sua direzione, per favorire la fuoriuscita dei fumi dal condotto 3 di scarico degli stessi. Nella pratica, sono ovviamente possibili delle modifiche e/o delle migliorie, tutte comunque rientranti nell'ambito protettivo rivendicato.
Il trovato, quale esso è caratterizzato dalla rivendicazione 1, risolve il problema di realizzare un evacuatore per fumi che sia in grado di funzionare con la stessa efficacia, indipendentemente dalla direzione del vento e della pioggia.
Uno dei vantaggi ottenuti mediante le forme d'esecuzione del presente trovato consiste essenzialmente nel fatto che la forza del vento viene sfruttata per migliorare il tiraggio del condotto di scarico al quale è applicato. La presenza di una camera di aspirazione verticale 2, completamente attraversabile dal vento e dotata internamente di sue sporgenze 5 e 6 poste a quote diverse e realizzanti due «effetti Venturi» ai lati opposti dell'apertura di scarico dei fumi della camera di collegamento 1, fa sì che gli stessi vengano sempre aspirati dal vento, come risulta evidente dalla figure 1 e come caratterizzato dalla rivendicazione 1. La possibilità di raccolta dei venti è aumentata dalla presenza, al disotto della sporgenza inferiore 6, di una parete verticale a profilo alare 4 che funge da deflettore di- raccolta del vento per la camera di aspirazione 2, come caratterizzato nelle rivendicazioni 2 e 9 (figure 1 e 3).
Un altro vantaggio ancora dell'evacuatore per fumi in oggetto è la capacità di impedire al vento di creare, in corrispondenza dell'apertura superiore della camera di aspirazione 2, dei vortici tali da ostacolare la fuoriuscita dei fumi. Sul bordo s esterno della parete realizzante la camera di aspirazione 2, è stato infatti previsto un bordino a guisa di deflettore, in grado di deviare il vento, in modo che lo stesso favorisca la fuoriuscita dei fumi, come caratterizzato nelle rivendicazioni 6 e 7 ed illustrato in figura 1.
10 Un altro vantaggio ancora dell'evacuatore per fumi in oggetto e delle sue caratteristiche strutturali e costruttive è la capacità di impedire alla pioggia ed all'eventuale condensa di scendere lungo il condotto di scarico dei fumi. Ciò è possibile grazie alla previsione della camera di collegamento 1 verticale, a valle della camera di aspirazione 2, ed all'aver strutturato le sporgenze 5 e 6 in modo che quella superiore 5 sia praticamente sovrapposta a quella inferiore 6, come evidente dalla figura 1,
così che le gocce di pioggia cadono dalla sporgenza superiore 5 alla sporgenza inferiore 6 e, da qui, escono dalla camera di aspirazione 2. Questo vantaggio è conseguibile anche grazie ad alcune piccole aperture 7 previste inferiormente nella camera dì collegamento 1, come caratterizzato nella rivendicazione 13, e ad un canalino 12, realizzato tra la parete inferiore della sporgenza superiore 5 ed una parete 11 che delimita superiormente la camera di collegamento 1, lungo il quale vengono evacuate le gocce che, anziché cadere sulla sporgenza inferiore 6, scendono lungo la superficie inferiore della sporgenza superiore 5, come caratterizzato nella rivendicazione 5 ed evidente dalla figura 1.
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Un ulteriore vantaggio dell'evacuatore per fumi in oggetto è la possibilità di una grande portata, senza dover aumentare eccessivamente la struttura, in quanto l'evacuatore può essere raddoppiato prevedendo una camera di collegamento 14 esatta- • 35 mente il doppio di quella della versione normale e, ai lati opposti di questa, due camere di aspirazione 2 presentanti, ognuna, le dette sporgenze superiore 5 ed inferiore 6, come illustrato in figura 2 e come caratterizzato nella rivendicazione 14.
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1 foglio disegni

Claims (14)

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1. Evacuatore per fumi, caratterizzato dal fatto di presentare almeno una camera di collegamento (1) ed un camera di aspirazione (2) verticali e contigue, la camera di collegamento (1), nella quale sfocia inferiormente un condotto (3) di scarico dei fumi da evacuare, sfociando superiormente nella camera di aspirazione (2) tra una sporgenza superiore (5) ed una inferiore (6) a sviluppo orizzontale aggettantisi all'interno della camera di aspirazione (2) a definire rispettive riduzioni di sezione della stessa; la sporgenza superiore (5) essendo sfalsata rispetto a quella inferiore (6) nel senso di avere la propria estremità libera (51) verticalmente allineata; tra l'estremità libera (61) e la base (62) di quella inferiore (6); detta camera di aspirazione (2) essendo aperta sia inferiormente che superiormente e le proprie sporgenze superiore (5) ed inferiore (6) generando, con la controfacciata parete (9) della stessa camera di aspirazione (2), rispettivi «effetti Venturi».
2. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'apertura inferiore di detta camera di aspirazione (2) è divisa in due parti sostanzialmente uguali da una parete verticale (4) sporgente dalla attigua parete (8) di divisione delle due camere (1, 2) perpendicolarmente alla sporgenza inferiore (6) della stessa camera di aspirazione (2).
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RIVENDICAZIONI
3. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sezione trasversale di dette sporgenze superiore (5) ed inferiore (6) di detta camera di aspirazione (2) è triangolare .
4. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta camera di collegamento (1) è superiormente delimitata da una parete (11) sostanzialmente parallela alla parete inferiore (52) di detta sporgenza superiore (5).
5. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta parete (11), delimitante superiormente detta camera di collegamento (1), forma, con la parete inferiore (52) di detta sporgenza superiore (5), un canalino (12) di scarico della eventuale pioggia intercettata da detta sporgenza superiore (5).
6. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la parete superiore di detta sporgenza superiore (5) termina superiormente allo stesso livello di detta camera di aspirazione (2) e con una conformazione curva verso l'esterno atta ad evitare che un eventuale vortice ivi formatosi interessi e rallenti i fumi uscenti da detta camera di aspirazione (2).
7. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il bordo superiore (10) delle pareti (9) delimitanti detta camera di aspirazione (2) è piegato verso l'esterno a guisa di deflettore per aumentare la propria portanza.
8. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta parete verticale (4), sporgente esternamente da detta parete (8) di divisione di dette due camere (1, 2), è verticalmente mobile.
9. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta parete verticale (4) sporgente esternamente da detta parete (8) di divisione di dette due camere (1, 2) ha un profilo in pianta di tipo alare, con la parte più spessa rivolta verso l'esterno.
10. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di prevedere, esternamente al bordo superiore (10) sagomato a deflettore delle pareti (9) delimitanti la detta camera di aspirazione (2), un deflettore (13) atto ad aumentare ulteriormente la portanza dello stesso bordo (10).
11. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto condotto (3) sfociante in detta camera di collegamento (1) è, almeno in questo suo tratto terminale, perpendicolare e più alto del fondo (15) della stessa.
12. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto condotto (3) sfociante in detta camera di collegamento (1) è, almeno in questo suo tratto terminale, parallelo alla stessa e l'estremità superiore di questo suo tratto terminale è più alta del fondo di detta camera di collegamento (1).
13. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detta camera di collegamento (1) è provvista inferiormente di piccole aperture (7) di scarico dell'eventuale condensa formatasi all'interno della stessa o di eventuali gocce di pioggia ivi penetrate.
14. Evacuatore per fumi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere sostanzialmente costituito da una camera di collegamento centrale (14) ai Iati opposti della quale sono previste, specularmente disposte, due camere di aspirazione laterali (2) uguali e contigue a detta camera di collegamento centrale (14), detta camera di collegamento centrale (14), verticale e nella quale sfocia inferiormente un condotto (3) di scarico dei fumi da evacuare, sfociando superiormente in dette camere di aspirazione laterali (2), pure verticali, tra una sporgenza superiore (5) ed una inferiore (6), a sviluppo orizzontale, di ogni camera di aspirazione laterale (2), aggettantisi all'interno della rispettiva detta camera di aspirazione (2) a definire rispettive riduzioni di sezione della stessa; la sporgenza superiore (5) essendo sfalsata rispetto a quella inferiore (6) nel senso di avere la propria estremità libera (51) verticalmente allineata tra la estremità libera (61) e la base (62) di quella inferiore (6); dette camere di aspirazione (2) essendo aperte sia inferiormente che superiormente e le proprie sporgenze superiore (5) ed inferiore (6) generando, con la contraffacciata parete (9) della medesima camera di aspirazione (2), rispettivi «effetti Venturi».
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