CH661842A5 - Apparecchiatura per la produzione di gelato e simili prodotti freddi, con recipiente di gelatificazione estraibile. - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per la produzione di gelato e simili prodotti freddi. In particolare, si riferisce ad una apparecchiatura del tipo con recipiente di gelatificazione inseribile in ed estraibile da detta camera di raffreddamento comprendente un serpentino di raffreddamento sostanzialmente cilindrico, del tipo costituito da una pluralità di spezzoni tubolari collegati in serie tra loro mediante due corpi collettori, in reciproca relazione distanziata in senso circonfe-renziale e definenti un passaggio, una lamina esterna elastica sostanzialmente cilindrica interrotta lungo una generatrice in corrispondenza di detto passaggio e circondante detto serpentino, ed uno strato di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante interposto tra detto serpentino e detta lamina.

Come è noto, in una apparecchiatura per la produzione di gelato la estraibilità del recipiente di gelatificazione consente di ottenere diversi importanti vantaggi. In particolare facilita una rapida raccolta del gelato prodotto mediante semplice rovesciamento del recipiente estratto, rende più comode ed accurate le operazioni di pulizia e permette cicli di lavorazione successivi con ridottissimi tempi morti.

È anche noto però che la estraibilità del recipiente di gelatificazione crea dei problemi di difficile soluzione, primo fra tutti l'efficienza termica.

Sono state proposte ad esempio apparecchiature in cui il recipiente di gelatificazione è immerso in una salamoia di acqua, ghiaccio e sale, a sua volta contenuta in un recipiente raffreddato da un serpentino. È noto però che tale tecnica comporta notevoli complicazioni costruttive, oltre ad una grande scomodità di utilizzazione.

Un altro tipo di apparecchiatura proposto è quello in cui il recipiente di gelatificazione ha forma conica e si inserisce in un corrispondente paniere conico formato dal serpentino. L'efficienza termica è però così bassa, a causa del contatto incerto tra serpentino e recipiente di gelatificazione, che qualunque realizzazione pratica si è rivelata insoddisfacente.

In un terzo tipo di apparecchiatura proposto, il recipiente di gelatificazione è inseribile in ed estraibile da una camera di raffreddamento cilindrica, costituita da due parti a semi-guscio apribili per accogliere il recipiente e serrabili su di esso. Il serpentino di raffreddamento che costituisce la camera è elasticamente cedevole in direzione radiale rispetto alla camera stessa. Tale soluzione ha portato indubbiamente un progresso rilevante rispetto alla tecnica nota precedente, permettendo un migliore contatto tra il serpentino di raffreddamento ed il recipiente di gelatificazione, con miglior rendimento dell'apparecchiatura.

Il rendimento è ulteriormente migliorato in una apparecchiatura secondo un ulteriore tipo proposto.

In essa la camera di raffreddamento cilindrica ha sezione trasversale circolare non completamente chiusa su se stessa per la presenza di una feritoia estesa lungo una generatrice. La parte laterale della camera comprende una lamina esterna elastica e sono previsti mezzi per allargare la camera divaricando la feritoia in contrasto a mezzi molleggiati, comprendenti la lamina stessa. In questa apparecchiatura il contatto tra il serpentino di raffreddamento ed il recipiente di gelatificazione è ulteriormente migliorato, e con esso il rendimento.

Sulla scia di tali apparecchiature per la produzione di gelato, la presente invenzione affronta il problema di migliorare ulteriormente la già buona efficienza termica.

In accordo con la presente invenzione, tale problema viene risolto da una apparecchiatura per la produzione di gelato del tipo suddetto, caratterizzata dal fatto di comprendere due schermi piastriformi fissati ciascuno ad un rispettivo corpo collettore, estesi l'uno verso l'altro in detto passaggio e dal fatto che detto strato di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante comprende una porzione sostanzialmente a soffietto estesa in detto passaggio tra detti schermi e detta lamina, per consentire l'allargamento di detto passaggio.

Le suddette caratteristiche e vantaggi di una apparecchiatura secondo l'invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di una sua esecuzione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:

la fig. 1 è una vista schematica in sezione verticale di una apparecchiatura secondo l'invenzione;

la fig. 2 è una vista in sezione a scala ingrandita di un particolare della apparecchiatura di fig. 1 ;

la fig. 3 è una vista in pianta secondo la freccia III di un particolare dell'apparecchiatura di fig. 1, nella quale per chiarezza di disegno è stato omesso il particolare rappresentato in fig- 7;

la fig. 4 è una vista prospettica parzialmente sezionata di parte dell'apparecchiatura di fig. 1, nella quale per chiarezza di disegno sono stati omessi particolari rappresentati in altre figure;

la fig. 5 è una sezione fatta secondo la linea V-V di fig. 3;

la fig. 6 è una sezione fatta secondo la linea VI-VI di fig. 3;

la fig. 7 è una vista in scala ridotta secondo la freccia VII di fig. 3 di un particolare dell'apparecchiatura di fig. 1.

Nelle figure, è illustrata una apparecchiatura per la produzione di gelato, la quale comprende un corpo scatolato 1 destinato all'accoglimento di un gruppo frigorifero convenzionale, non rappresentato, ed eventualmente di organi motori per la messa in rotazione di una pala di gelatificazione, essi pure convenzionali e pertanto non rappresentati. Il corpo scatolato 1 comprende anche uno zoccolo 3, anch'esso scatolato, nel quale sono supportate ed alloggiate parti fondamentali dell'apparecchiatura considerata.

Sullo zoccolo 3 è fissata la base parallelepipeda 5, avente struttura scatolata, nella cui parete superiore 7 è ricavata una apertura circolare 8.

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Nella base 5 è contenuto un blocco 6 di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante, ad esempio gomma.

La base scatolata 5 supporta una camera di raffreddamenti 10 cilindrica, avente sezione trasversale circolare non completamente chiusa su se stessa, per la presenza di un passaggio 9 esteso lungo una generatrice come apparirà nel seguito della descrizione, ed è posta concentricamente sopra l'apertura 8.

Con riferimento alla fig. 2, la camera 10 comprende una lamina esterna 12 elasticamente deformabile, interrotta lungo una generatrice in corrispondenza del passaggio 9 e bloccata sulla base scatolata 5 tramite un accoppiamento sostanzialmente a cardine comprendente un supporto 13 ed un perno verticale 16.

La camera 10 è quindi vincolata alla base scatolata 5 del perno 16.

La camera 10 comprende poi condotti di circolazione del fluido refrigerante. In particolare comprende un primo serpentino 19, in corrispondenza del fondo di essa, fissato sul blocco 6, ed un secondo serpentino 20 cilindrico, in corrispondenza della parete interna laterale di essa. Il serpentino 20 comprende una pluralità di spezzoni tubolari 21, disposti l'uno sull'altro in sostanziale contatto. Alla pluralità di spezzoni tubolari 21 in corrispondenza delle loro contrapposte estremità, sono attestati due corpi collettori 22 e 23 aventi forma parallelepipeda, affiancati e definenti il passaggio 9 cui si è accennato in precedenza. In ciascuno di detti corpi 22 e 23 è ricavata una pluralità di cavità 24 estese trasversalmente ai corpi stessi ed aperte su una stessa parete di essi. In ciascuna di dette cavità 24 sono accolte le due estremità contigue di una sola coppia di detti spezzoni tubolari 21, per i quali la cavità considerata costituisce un raccordo. Preferibilmente gli spezzoni tubolari 21 sono fissati nelle rispettive cavità 24 con interposizione di un convenzionale sigillante per basse temperature.

Nel corpo 23, preferibilmente, sono ricavate anche due cavità 25 e 26, alle due opposte estremità. Le cavità 25 e 26 accolgono ciascuna solo una rispettiva estremità del primo e dell'ultimo degli spezzoni 21, indicati rispettivamente con 21a e 21b, e sono poste in comunicazione tra loro da un foro 27, ricavato longitudinalmente nel corpo 23. In questo modo si ottiene la planarità degli spezzoni 21, con evidenti vantaggi in fase di montaggio. I due corpi 22 e 23 sono collegati rigidamente alla lamina 12 con mezzi convenzionali, ad esempio viti 28, in prossimità del passaggio 9.

Tra la lamina 12 ed il serpentino 20 è interposto uno strato 29 di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante, ad esempio gomma. Lo strato 29 è fissato alla lamina 12 ed al serpentino 20 tramite le stesse viti 28 di fissaggio dei corpi collettori 22 e 23. In corrispondenza del passaggio 9, lo strato 29 non è interrotto, bensì ha una porzione 30 sagomata sostanzialmente a soffietto, per consentire l'allargamento del passaggio 9 stesso; nell'esempio illustrato in fig. 3, tale soffietto comprende una sola piega.

Ai corpi 22 e 23 sono fissati anche, sempre con le stesse viti 28, due rispettivi schermi piastriformi 17 e 18, estesi nel passaggio 9 ed aventi due rispettivi lati 31 e 32 rivolti l'uno verso l'altro definenti una feritoia 33.

In corrispondenza del passaggio 9, la lamina 12 comprende bordini 34 e 35 ripiegati radialmente verso l'esterno e costituenti appoggi in senso tangenziale. I bordini 34 e 35 sono elasticamente spinti uno verso l'altro da mezzi molleggiati costituiti dalla lamina 12 stessa che tende a chiudersi ed eventualmente da una molla ausiliaria 36 tesa tra i bordini 34 e 35 stessi.

Sopra la base scatolata 5, da una parte opposta rispetto al perno 16, è rigidamente fissata una incastellatura 37 che è inserita tra i bordini 34 e 35 della lamina 12, in corrispondenza del passaggio 9.

L'incastellatura 37 supporta una pluralità di pistoncini alloggiati in rispettive sedi e mobilmente guidati in esse da e verso detti bordini 34 e 35; ad esempio, secondo la realizzazione preferita illustrata nella fig. 7, l'incastellatura 37 comprende due pistoncini 38 e 39, alloggiati in rispettive sedi 40 e 41 e mobili da e verso il bordino 34, e due pistoncini 42 e 43, alloggiati in rispettive sedi 44 e 45, mobili da e verso il bordino 35.

L'incastellatura 37 supporta inoltre un perno verticale 46 su cui sono calettati in corrispondenza di ciascun pistoncino rispettivi eccentrici di comando; secondo la realizzazione preferita illustrata, il perno 46 porta quattro eccentrici 47, 48, 49 e 50, rispettivamente posti i corrispondenza dei pistoncini 38, 39, 42 e 43.

II perno 46 è mobile angolarmente nell'incastellatura 37 sotto l'azione di organi di comando, ad esempio una leva 51 solidale al perno 46 stesso ed azionabile manualmente.

Gli esempi contrassegnati con i numeri da 37 a 51 costituiscono mezzi per allargare la camera divaricando la feritoia 33 in contrasto alle reazioni elastiche della lamina 12 e/o della molla 36; essi consentono così alla camera 10 di essere allargata oppure no.

Vantaggiosamente, il serpentino 19 è rivestito superiormente da un piatto 52, realizzato preferibilmente in rame, ed avente spessore molto piccolo.

Il serpentino 20 è rivestito internamente da una lamina 53, preferibilmente di rame, avente spessore molto piccolo. La lamina 53 ha una pluralità di peduncoli 54 ed è fissata mediante ripiegamento di tali peduncoli 54 sugli schermi 17 e 18 e sul serpentino 20.

Tra i serpentini 19 e 20 e rispettivamente il piano 52 e la pelle 53 è interposta una quantità di convenzionale pasta sigillante termoconduttiva, sufficiente a riempire completamente ogni interstizio.

Il serpentino 20, la lamina 12 e lo strato 29 sono chiusi in un'unica struttura compatta da due flange anulari: una prima flangia 55 appoggiata sullo strato 29; una seconda flangia 58 di chiusura, posta superiormente alla flangia 55.

Con 59 è poi indicato nelle figure un recipiente sostanzialmente cilindrico di gelatificazione, utilizzato nella apparecchiatura secondo l'invenzione. Tale recipiente 59 ha diametro esterno compreso tra il diametro interno della camera 10 quando non è allargata ed il diametro interno della camera 10 quando è allargata. Pertanto, quando la camera 10 non è allargata, il serpentino 20 preme sul recipiente 59 e lo blocca, mentre quando è allargata tra il serpentino 20 ed il recipiente 59 vi è una consistente intercapedine tale da permettere lo sfilamento (o l'inserimento) del recipiente 59 stesso.

Vantaggiosamente, secondo una forma preferita di esecuzione dell'invenzione, gli spezzoni 21 del serpentino 20 hanno sezione sostanzialmente quadrangolare, ottenuta sottoponendo tutto il serpentino 20 ad una operazione di calandratura.

Il funzionamento della apparecchiatura di questa invenzione più sopra descritta è il seguente.

In una condizione iniziale, la camera di raffreddamento 10 è in una condizione allargata, condizione ottenuta spostando angolarmente la leva 51 attorno al perno verticale 46; in questo modo gli eccentrici 47, 48, 49 e 50 spingono rispettivamente i pistoncini 38, 39, 42 e 43 e divaricano la feritoia 33 allargando così la camera 10.

Nella camera di raffreddamento 10 viene allora agevolmente inserito un recipiente di gelatificazione 59, il quale ad inserimento completato appoggia sul piatto 52, mentre la sua superficie laterale non è in sostanziale contatto con la lamina 53.

Ad inserimento completato, si agisce nuovamente sulla leva 51, permettendo alla feritoia 33 di chiudersi. Poiché in questa condizione non allargata la parete interna della camera di raffreddamento 10 ha diametro minore del diametro esterno del recipiente 59, il serpentino 20 viene a realizzare una vera e propria cerchiatura del recipiente di gelatificazione stesso. Inoltre, tenuto conto della presenza dello strato 29 di materiale elasticamente cedevole sul quale il serpentino 20 è montato, la reazione

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elastica dovuta alla lamina 12 e/o alla molla 36 si distribuisce uniformem ente sui vari spezzoni 21 costituenti il serpentino, garantendo così un efficace contatto tra ciascun spezzone 21 e la parete esterna del recipiente di gelatificazione 59, attraverso la pelle 54.

È da notare come la porzione 30 a soffietto dello strato 29 consenta, grazie alla sua elevata deformabilità, una facile apertura e chiusura della feritoia 33, pur garantendo sempre un efficace isolamento termico, al quale contribuiscono anche gli schermi 17 e 18.

Gli spezzoni 21 del serpentino 20 hanno sezione sostanzialmente quadrangolare in modo da consentire il massimo scambio termico con il minimo ingombro. Inoltre, la superficie interna del serpentino 20 risulta più regolare e quindi più adatta 5 all'accoppiamento con il recipiente di gelatificazione 59.

Il contatto è ulteriormente migliorato dalla presenza della lamina 53. Tale lamina 53, inoltre, risulta utilissima ai fini della pulizia della camera di raffreddamento 10, che proprio grazie alla lamina 53 ha una superficie interna regolare e conti-io nua.

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5 fogli disegni

Claims (4)

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1. Apparecchiatura per la produzione di gelato e simili prodotti freddi, del tipo munito di recipiente (59) di gelatificazione inseribile in ed estraibile da una camera di raffreddamento (10), comprendente un serpentino di raffreddamento (20) sostanzialmente cilindrico, del tipo costituito da una pluralità di spezzoni tubolari (21) collegati in serie tra loro mediante due corpi collettori (22 e 23) in reciproca relazione distanziata in senso cir-conferenziale e definenti un passaggio (9), una lamina esterna elastica (12) sostanzialmente cilindrica interrotta lungo una generatrice in corrispondenza di detto passaggio (9) e circondante detto serpentino (20), ed uno strato (29) di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante interposto tra detto serpentino (20) e detta lamina (12), caratterizzata dal fatto di comprendere due schermi piastriformi (17, 18) fissati ciascuno ad un rispettivo corpo collettore (22, 23) estesi l'uno verso l'altro in detto passaggio (9) e dal fatto che detto strato (29) di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante comprende una porzione (30) sostanzialmente a soffietto estesa in detto passaggio (9) tra detti schermi (17, 18) e detta lamina (12), per consentire l'allargamento di detto passaggio (9).

2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti corpi collettori (22, 23) sono rigidamente collegati a detta lamina (12) insieme a detto strato (29) di materiale elasticamente cedevole e termicamente isolante.

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RIVENDICAZIONI

3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti spezzoni tubolari (21) di detto serpentino (20) hanno sezione sostanzialmente quadrangolare.

4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto serpentino (20) e detti schermi (17, 18) sono internamente rivestiti da una lamina metallica (53).