CH618351A5 - Kneading machine - Google Patents

Description

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RIVENDICAZIONI

1. Macchina impastatrice, comprendente una vasca rotante su un basamento ed un organo rimescolatore pescante nella vasca, caratterizzata dal fatto che la vasca è anulare, attraversata assialmente da una colonna che si prolunga superiormente alla vasca a formare una guida lungo cui scorre un carrello che supporta un organo convogliatore, che pesca nella vasca quando il carrello è in basso e ne fuoriesce quando è in alto, detto organo convogliando l'impasto verso l'esterno della vasca quando pesca entro essa, essendo inoltre previsti mezzi motori per effettuare la traslazione verticale del carrello, il movimento rotatorio dell'organo convogliatore dell'impasto, e dell'organo rimescolatore pescante nella vasca.

2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'organo convogliatore che pesca nella vasca è una coclea rotante in un involucro esterno, solidale al carrello.

3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il motore che comanda la traslazione del carrello, e della coclea, mette in rotazione una vite la cui madrevite è solidale al carrello.

4. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che nell'involucro della coclea sono ricavate feritoie una inferiore per il pescaggio dell'impasto e una superiore per la sua espulsione.

5. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che sul fondo della coclea è previsto un disco orizzontale tagliente.

6. Macchina impastatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'organo convogliatore che pesca nella vasca è un braccio intorno cui ruota un tappeto convogliatore.

7. Macchina impastatrice secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il motore che comanda la traslazione verticale del carrello e del braccio mette in rotazione una vite la cui madrevite è solidale al carrello.

8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la madrevite è resa solidale al braccio attraverso il carrello che scorre lungo un cilindro cavo che avvolge la vite e la madrevite, l'elemento di unione della madrevite con il carrello scorrendo lungo una feritoia longitudinale ricavata nel cilindro.

9. Macchina secondo le rivendicazioni 6 e 8, caratterizzata dal fatto che superiormente al cilindro è posizionato un fine corsa per l'arresto superiore del braccio.

10. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che alle estremità rispettivamente inferiore e superiore del braccio sono previste una piastra tagliente atta a poggiare sul pavimento della vasca ed uno scivolo per l'espulsione della pasta.

Forma oggetto della presente invenzione una macchina impastatrice in particolare utile per prodotti alimentari, quali ad esempio impasti per pane e grissini.

Sono note molte macchine per impastare la farina; esse solitamente sono costituite da una vasca di dimensioni variabili a seconda delle necessità, in cui pesca una spirale comandata da un motore. Questa spirale è sostenuta dal braccio di una macchina di notevole ingombro, la quale ha anche il compito di portare e mettere in rotazione la vasca stessa.

Queste macchine presentano dei notevoli inconvenienti, primo fra cui quello della difficile accessibilità all'interno della vasca in cui avviene l'impasto e ciò in quanto il braccio che sostiene la spirale la ricopre per la quasi totalità del suo ingombro. Per questo motivo occorre che terminato l'impasto, la vasca venga estratta dalla macchina e portata su un ribaltatore che rovescia il contenuto in una tramoggia. Si comprende come questa operazione di spostamento della vasca, sia laboriosa e causa di perdita di tempo, anche perché si svolge manualmente ed una vasca pesa oltre il quintale.

Inoltre una macchina simile, presenta un ingombro ed un costo notevoli.

Lo scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina impastatrice molto compatta, e tale per cui non sia più necessario effettuare lo spostamento verso un ribaltatore, ma si possa pescare direttamente l'impasto dalla vasca e travasarlo nella tramoggia.

Per questi ed altri scopi che meglio verranno chiariti in seguito, la presente invenzione propone di realizzare una macchina impastatrice, comprendente una vasca rotante su un basamento ed un organo rimescolatore pescante nella vasca, caratterizzata dal fatto che la vasca è anulare, attraversata assialmente da una colonna che si prolunga superiormente alla vasca a formare una guida lungo cui scorre un carrello che supporta un organo convogliatore, che pesca nella vasca quando il carrello è in basso e ne fuoriesce quando è in alto, detto organo convogliando l'impasto verso l'esterno della vasca quando pesca entro essa, essendo inoltre previsti mezzi motori per effettuare la traslazione verticale del carrello, il movimento rotatorio dell'organo convogliatore dell'impasto e dell'organo rimescolatore pescante nella vasca. Verrà ora descritta l'invenzione in due forme di realizzazione esemplificative ma non limitative della macchina proposta facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:

le figure 1 e 2 sono rispettivamente viste frontale e laterale della macchina in oggetto, secondo una prima forma di realizzazione;

le figure 3 e 5 sono rispettivamente viste frontali e in pianta della macchina proposta dall'invenzione in una seconda forma di realizzazione, e la figura 4 è una sezione secondo la traccia IV-IV di figura 3.

Facendo riferimento innanzitutto alla prima forma di realizzazione illustrata in figure 1 e 2, si osserva che la macchina impastatrice proposta dall'invenzione è indicata genericamente con 10. Essa consta di un basamento 11, da cui si prolunga verticalmente una colonna 12. Intorno alla colonna 12 è una vasca anulare 13 che poggia sul basamento Ile ruota su esso, per interposizione di una ralla 14, azionata da un motore 15.

Il piantone 12 si prolunga superiormente alla vasca 13 con una trave 16; intorno a detta trave, inferiormente, è vincolato il supporto 17 di un motore 18 che aziona una spirale 19, atta a mescolare l'impasto entro la vasca 13.

La trave 16 costituisce superiormente la guida per un carrello 20, che scorre lungo essa mediante rulli 21.

Il movimento di saliscendi del carrello 29 è effettuato da un motore 22 che mette in rotazione una vite 23, la cui madrevite 24 è saldata ad una piastra 25 dello stesso carrello. Alla piastra opposta 26, sempre del carrello, sono invece saldati bracci 27, i quali a loro volta sono fissati alle altre loro estremità, ad un corpo cilindrico 28, che costituisce l'involucro di una coclea 29; quest'ultima è messa in rotazione da un motore 30. Inferiormente la coclea 29 reca un disco tagliente orizzontale 31 di estremità di prelievo. L'involucro 28, invece, reca una feritoia 32 inferiore ed una feritoia 33 superiore di scarico variamente sagomate per i motivi che verranno successivamente descritti.

Il funzionamento della macchina è dunque il seguente: si riempie la vasca di farina, acqua e/o qualsiasi altri ingrediente da impastare. Si aziona quindi il motore 15 che comanda la rotazione della vasca 13 sulla ralla 14, intorno al piantone centrale 12.

Iniziata questa rotazione, si aziona il motore 18 il quale attuerà a sua volta la rotazione della spirale 19 intorno al proprio asse.

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In tal modo la macchina può procedere ad effettuare la miscelazione e l'impasto fino ad operazione compiuta.

Quando l'impasto è pronto, si effettua l'abbassamento della coclea 29, entro la vasca 13, mantenendo tuttavia questa ultima in rotazione per consentire l'avanzamento dell'impasto. La discesa della coclea 29, avviene come segue: il motore 22 ora azionato, mette in rotazione la vite 23 nel senso di far discendere la madrevite 24, la quale trascinerà in tale movimento il carrello 20 e quindi anche la coclea 29, che tramite l'involucro 28 è vincolata al carrello 20 mediante i bracci 27.

Contemporaneamente all'azionamento del motore 22 si aziona anche quello 30 che effettuerà la rotazione della coclea 29 intorno al proprio asse.

La coclea così giungendo entro la vasca 13 e ruotando pescherà l'impasto dal fondo, favorita dalla lama 31 che ruotando con la coclea favorirà la presa della coclea sulla pasta.

La feritoia 32 dell'involucro farà si che la coclea 29 peschi liberamente da una direzione solamente, preferibilmente quella da cui giunge l'impasto alla coclea nel movimento relativo di questa rispetto alla vasca rotante.

L'impasto sale così lungo la coclea 29 fino a giungere in corrispondenza della feritoia superiore 33, in cui sarà previsto l'imbocco di uno scivolo della tramoggia che conterrà l'impasto così ottenuto.

La seconda forma di realizzazione della macchina impastatrice secondo l'invenzione è invece illustrata nelle figure 3,4 e 5, in cui si osserva: un basamento 111, da cui si prolunga verticalmente un piantone o colonna 112. Intorno al piantone 112 è una vasca anulare 113 che poggia sul basamento 111 e ruota su esso, per l'interposizione di una ralla 114, azionata da un motore 115.

La colonna 112 si prolunga superiormente con un blocco 116 destinato a supportare da un lato un motore 117, che aziona una spirale 118, atta a mescolare l'impasto entro la vasca 113. Dall'altro lato il blocco 116 è provvisto di una mensolina di base 119 su cui vincolato stabilmente il dispositivo 120 di movimentazione del braccio 121, recante avvolto un tappeto 122. Il dispositivo 120, visibile anche in fig. 4 si compone vantaggiosamente di un elemento cilindrico cavo 123 fissato alla mensola 119 e sormontato da un motore 124. Il motore 124 comanda la rotazione di una vite 125 rotoidalmente vincolata entro detto cilindro 123. Intorno alla vite 125 è avvitata una madrevite 126, la quale è collegata saldamente al carrello esterno 127 attraverso una appendice 128. Lo scorrimento verticale della madrevite 126 e del carrello 127 ad esso solidale è consentito da una feritoia longitudinale 129 praticata sostanzialmente lungo tutta la lunghezza del cilindro 123 e lungo cui scorre l'appendice 128. In corrispondenza della estremità superiore di tale feritoia 129, essa si prolunga per un tratto orizzontale 129', a formare und L molto allungata con la porzione verticale 129. Ciò per i motivi che verranno illustrati in seguito.

Al carrello 127 è solidale un perno 130 destinato a supportare ed a vincolare rotoidalmente un cilindro 137 reso solidale al braccio 121 da orecchie 138. Fra il cilindro 137 e il carrello 127, vi è una mensola 139, solidale al perno 130.

L'estremità 140 ripiegata di detta mensola è destinata a supportare il braccio 121, attraverso ad esempio un risalto 141

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sporgente lateralmente ad esso, e ciò durante le operazioni di salita e discesa del braccio stesso.

Un motore 131 comanda la rotazione del tappeto 122 attraverso una trasmissione, ad esempio a cinghia o catena, di cui è raffigurato per semplicità il solo carter 132 di contenimento.

Infine un fine corsa 133 posto superiormente al cilindro 123 garantisce un arresto del braccio 121. Quest'ultimo prevede inferiormente una piastra tagliente 134, di prelievo dell'impasto nella vasca 113 e superiormente uno scivolo 135 per la caduta esterna della pasta.

Il funzionamento della macchina durante l'operazione di impasto è del tutto simile a quello descritto nel caso della prima forma di realizzazione, per quanto concerne la rotazione della vasca intorno alla colonna e dalla spirale entro la vasca.

Al momento poi del prelievo della pasta, si azionerà anche il motore 124, nel senso di far traslare verso il basso la madrevite 126 e con essa il carrello 127 e quindi il braccio 121. Il braccio, infatti, che di per sè è folle intorno al perno 130, per i motivi che vedremo in seguito, è sostenuto in una posizione obliqua adatta al pescaggio nella vasca dal risalto 141 che va a battuta sulla mensola 139, solidale al perno 130. La feritoia

129 oltre a consentire questa traslazione verticale realizzerà anche una guida all'appendice 128, per impedire oscillazioni laterali non gradite del braccio 121.

La discesa avverrà fino a che la piastra di base 134 toccherà il pavimento della vasca 113, interrompendo così la traslazione. Azionando il motore 131, il tappeto comincerà a ruotare pescando la pasta che arriva nella sua direzione; la pasta quindi salirà fino a cadere oltre lo scivolo 135 nel luogo di raccolta previsto.

Terminata l'operazione di prelievo si agirà sul motore 124 ruotando in senso inverso la vite 125 e quindi comandando la risalita del braccio 121. Il fine corsa 133 arresterà questo movimento quando il perno 130, o altri organi adatti, giungeranno a battuta con essa.

Spegnendo il motore 124 è ora possibile ruotare il braccio 121 verso l'alto e anche lateralmente (quest'ultima operazione si può compiere limitatamente alla larghezza della feritoia 129' che come visto costituisce solo superiormente un allargamento della feritoia verticale 129) in quanto ora la madrevite 126 ruota intorno alla vite 125 essendo quest'ultima fissa, per cui il carrello 127 può ruotare solo per la ampiezza angolare consentita all'appendice 128 dal cilindro 123. Per quanto concerne la rotazione verso l'alto del braccio, invece questa è consentita dal fatto che il cilindro 137 è libero intorno al perno

130 quindi il braccio 121 grava solamente sulla mensola 139 da cui può venire comunque distaccato sollevando l'estremità inferiore e ruotandola verso l'alto. Ruotando poi lateralmente il braccio 121 come visto, è possibile anche poggiare l'estremità anteriore del braccio 121 sul blocco 116 della macchina. Si può così procedere ad eventuali operazioni di manutenzione degli organi oppure di pulizia della vasca 113, senza alcun ingombro da parte del braccio 121.

In entrambi i casi si è dunque ottenuta una macchina molto compatta, in cui la vasca non deve essere staccata dal basamento dopo l'impasto per il travaso di quest'ultimo. Inoltre il limitato ingombro dei motori, della coclea e del tappeto consentono una più facile accessibilità alla vasca per manutenzioni e pulizia.

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4 fogli disegni