ITVR960113A1 - Camino a recupero termico - Google Patents

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Andrea Tamburini
Giuseppe Begali
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DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: "CAMINO A RECUPERO TERMICO".
Il presente trovato concerne un camino a recupero termico dei prodotti di combustione.
Il camino di cui trattasi è destinato ad essere installato a valle di un qualsiasi tipo di centrale termica (caldaia per riscaldamento, caldaia a vapore, eccetera) ed in particolare esso risulta vantaggioso per impianti di potenza nominale medio alta, del tipo impiegato in capannoni industriali, alberghi, scuole, piscine, condomini a riscaldamento centralizzato eccetera.
Attualmente, in accordo con la tecnica nota, vengono impiegati, per l’evacuazione dei fumi, diversi tipi di camini che si differenziano tra loro per caratteristiche tecniche costruttive sostanzialmente legate a problemi inerenti al tiraggio della canna fumaria.
La tecnologia di tipo noto ha finora in parte sottovalutato le perdite al camino, cioè la differenza tra l'entalpia dei fumi all'ingresso del camino e l'entalpia delfaria all'ingresso della caldaia, le quali perdite corrispondono ad una energia (quantità di calore) inutilmente spesa e destinata a disperdersi nell'atmosfera.
Tale fatto si può comprendere considerando che le caldaie devono rispondere a dei requisiti standard di produzione che ne permettano l'installazione in qualsiasi stabile idoneo nel totale adempimento delle norme di legge. Ciò comporta l'impossibilità da parte dei costruttori di caldare di progettare una caldaia ottimizzata per tutte le specifiche esigenze della clientela. In particolare spesso il camino non risulta affatto ottimizzato dal punto di vista del recupero termico. Si noti inoltre che per i produttori di caldaie può non essere vantaggioso prevedere delle azioni volte a recuperare calore dai fumi. Conseguentemente le perdite al camino delle caldaie possono risultare rilevanti, in particolar modo nei casi in cui si ricorra ad un tiraggio naturale che, come è noto, funziona meglio quanto più è calda la colonna gassosa che ascende nella canna fumaria.
Scopo essenziale del presente trovato è pertanto quello di limitare le perdite di calore al camino di molti impianti installati, mettendo a disposizione un camino a recupero termico il quale permetta, nel rispetto di tutte le norme di legge, di recuperare parte dell'entalpia dei fumi trasferendola al fluido di trasporto calore associato alle caldaie, determinando conseguentemente i seguenti principali vantaggi:
-minori consumi di combustibile a parità di condizioni operative;
-minori tempi di esercizio delle caldaie e conseguentemente minore invecchiamento e minori spese di manutenzione;
-maggiore rendimento termico utile (rapporto tra potenza termica utile e potenza termica spesa);
-risparmio economico.
Un ulteriore scopo del trovato in oggetto è quello di mettere a disposizione un camino a recupero termico di semplice, veloce e sicura installazione che si possa sostituire ai camini già esistenti senza richiedere lunghi tempi di disservizio.
Questi scopi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal camino a recupero termico in oggetto, che sostanzialmente comprende una canna fumaria delimitata da una camicia a pareti concentriche formanti tra esse una o più intercapedini disposte anularmente intorno alla canna fumaria e suddivise per mezzo di elementi divisori a formare una conduttura continua di scambio termico dotata di un raccordo di alimentazione ed uno di scarico mediante i quali è operativamente allacciata ad una rete di distribuzione del fluido trasporto calore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di alcuni esempi di realizzazione del trovato in oggetto, illustrati, a puro titolo indicativo ma non limitativo, negli uniti disegni in cui:
-la figura 1 mostra Io schema logico-funzionale d'installazione del camino, oggetto del presente trovato, in un impianto di riscaldamento di un fluido trasporto calore mediante caldaia;
-la figura 2 mostra schematicamente una vista frontale in sezione, di un primo esempio di realizzazione del camino in oggetto, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
-la figura 3 mostra schematicamente una vista dall'alto ih sezione del camino di fig. 2 fatta lungo la traccia III-III di fig. 2;
-la figura 4 mostra schematicamente una vista frontale in sezione, di un secondo esempio di realizzazione del camino in oggetto, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
-la figura 5 mostra schematicamente una vista frontale in sezione, di un terzo esempio di realizzazione del camino in oggetto, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
Conformemente alle figure dei disegni allegati, è stato indicato nel suo complesso con 1 il camino a recupero termico oggetto del presente trovato e con 2 e 3 rispettivamente la caldaia di riscaldamento del fluido trasporto calore (generalmente acqua) ed una rete di distribuzione ad essa associata. Nella fattispecie dello schema d'installazione considerato in fig. 1, il camino 1 è collegato a valle della caldaia 2 mediante un condotto di raccordo 4 ed il fluido trasporto calore è spinto, dall'azione di una pompa di circolazione 5, a scorrere nella rete di distribuzione 3, la quale risulta connessa alla caldaia 2 mediante una tubazione di alimentazione 6 ed una tubazione di ritorno 7. Il camino 1 comprende sostanzialmente una canna fumaria 8 verticale, munita sulla sua sommità di una bocca 9 di espulsione dei fumi, ed, alla base, di mezzi di sostegno statico 50. In corrispondenza della base della canna fumaria 8, è previsto l'allacciamento del condotto di raccordo 4 dei fumi con la caldaia 2, mentre in corrispondenza della sommità della canna fumaria 8 sono vantaggiosamente disposti dei mezzi 10 atti ad evitare la penetrazione di corpi estranei allintemo della canna fumaria 8 stessa.
In tutti e tre gli esempi di realizzazione del trovato, illustrati nelle allegate figure, la canna fumaria 8 è perifericamente delimitata da una camicia 11 a pareti concentriche formanti tra esse almeno una intercapedine 12 disposta anularmente intorno alla canna fumaria 8 lungo la sua estensione verticale Z per un tratto di lunghezza L. Nella fattispecie dell'esempio illustrato nelle fig.
2 e 3 la camicia 11 è costituita da una coppia di canne concentriche, di cui una interna 14, dotata di una superficie lato fumi 15 e di una prima superficie lato fluido 16, ed una esterna 17, dotata di una superficie esterna 18 e di una seconda superficie lato fluido 19. La canna interna 14 ed esterna 17 delimitano lateralmente l'intercapedine 12 che, vista in sezione secondo un piano orizzontale, (v. fig. 3), risulta conformata a corona circolare di larghezza D. Nell'esempio illustrato, le canne 14 e 17 sono costituite da profilati metallici a superficie cilindrica (ma ovviamente, senza uscire dall'ambito di protezione del presente trovato, esse potrebbero presentare una sezione non circolare (ad esempio quadrangolare) ed uno sviluppo lungo l'estensione verticale Z presentante tratti divergenti aventi lo scopo di recuperare parte dell'energia cinetica di efflusso dei fumi.
Come appare ben evidente in fig. 2, le due canne 14 e 17 sono connesse tra loro mediante due elementi divisori 20, 21 costituiti da due lamine di larghezza D pari alla larghezza dell'intercapedine 12. Tali lamine sono disposte nell'intercapedine 12 in posizioni diametralmente opposte, ortogonalmente alle due canne 14 e 17, e si sviluppano verticalmente per un medesimo tratto di partizione che si estende dalla base della canna fumaria 8 fino ad una altezza H prossima alla sua sommità.
In tal modo, l'intercapedine 12 risulta suddivisa in una porzione di conduttura d'ingresso 22 ed in una porzione di conduttura d'uscita 23, le quali sono tra loro allacciate, in prossimità della sommità della canna fumaria 8, da un raccordo di ritorno 24.
Quest'ultimo presenta una sezione minima 25, valutata rispetto ad un piano diametrale della canna fumaria 8 e complanare rispetto alla giacitura delle due lamine, definita dalla larghezza D dell’intercapedine 12 e dalla differenza tra l'estensione L dell'intercapedine 12 e l'altezza H del tratto di partizione individuato dall'estensione delle lamine 20e 21.
Le due porzioni di conduttura d'ingresso 22 e d'uscita 23 presentano sezioni su piani ortogonali all'estensione verticale Z della canna fumaria 8, conformate a settori di corona circolare di 180° ciascuno.
La suddetta disposizione verticale delle lamine all'interno dell'intercapedine 12, a congiungimento delle due canne (interna 14 ed esterna 17) lungo i suddetto tratto di partizione, determina la realizzazione di una conduttura continua 26 di scambio termico. Essa è formata dalla porzione di conduttura d'ingresso 22, dalla porzione di conduttura d'uscita 23, dal raccordo di ritorno 24 e da un raccordo di alimentazione 27 e di scarico 28. Mediante quest ultimi due raccordi 27 e 28 la conduttura continua 26 di scambio termico risulta operativamente allacciata alla tubazione di ritorno 7 della rete di distribuzione 3.
Funzionalmente, in questo primo esempio realizzativo, il fluido di trasporto calore raffreddatosi nella rete di distribuzione 3, prima di rientrare in caldaia 2 viene convogliato nella conduttura continua 26 di scambio termico, il fluido, durante il passaggio all'interno di quest'ultima conduttura 26, si riscalda per effetto del calore trasmessogli dalla canna interna 14 dotata di una superficie 15 a contatto con i fumi caldi della combustione.
Pertanto, il fluido in uscita dalla conduttura 26 presenta una temperatura superiore a quella in ingresso, e con ciò si realizza un prezioso recupero termico del calore dei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso nell'ambiente esterno.
La superficie esterna 18 della canna esterna 17 può essere utilmente rivestita di materiale di coibentazione 40 per limitare la dispersione termica verso l'ambiente esterno. Inoltre, è prevista una copertura metallica 41 (ad esempio di alluminio) per proteggere la coibentazione 40 dall'invecchiamento dovuto a fattori ambientali ed atmosferici.
Ovviamente il tiraggio del camino, nonché il rispetto di tutti i parametri di funzionamento in sicurezza previsti dalla legge, sono assicurati da una sua specifica progettazione da attuare in funzione delle dimensioni e del tipo di caldaia. E' inoltre sempre possibile, qualora necessario, supplire ad un'insufficiente aspirazione naturale prodotta dal camino col sussidio di mezzi idonei atti ad ottimizzare le caratteristiche di tiraggio del camino secondo tecnologie note.
Il camino 1 oggetto del presente trovato presenta, in un secondo esempio realizzativo illustrato in fig. 4, la suddetta camicia 11 costituita da due coppie di canne concentriche, di cui una prima 29, dotata della suddetta superficie esterna 18 rivestita di materiale di coibentazione 40, ed una seconda 30, dotata della suddetta superficie lato fumi 15. La prima e la seconda coppia di canne 29 e 30 sono tra loro collegate, in corrispondenza della sommità della canna fumaria, per mezzo del raccordo di ritorno 24 ottenuto mediante un tratto terminale della canna più esterna della prima coppia 29, mediante un tratto terminale della canna più interna della seconda coppia 30 e mediante un elemento di chiusura superiore 31. Come si vede in fig. 4 la prima e la seconda coppia di canne 29 e 30 realizzano, analogamente a quanto visto nel primo esempio, una conduttura continua 26 di scambio termico. Essa è costituita dal raccordo di ritorno 24, dalla porzione di conduttura d'ingresso 22 allacciata al raccordo di alimentazione 27 e dalla porzione di conduttura d'uscita 23 allacciata al raccordo di scarico 28.
Sulla sommità della camicia 11 è montata una valvola di sfiato 49 in grado di far fuoriuscire un'eventuale presenza d'aria raccoltasi internamente alla conduttura continua 26, mentre i raccordi di alimentazione 27 e di scarico 28 sono entrambi controllati da valvole di sicurezza 33 in grado di evacuare il fluido di trasporto calore dalla conduttura continua 26 di scambio termico durante previste operazioni di manutenzione o qualora si verifichi una situazione di emergenza.
Un primo utile accorgimento, che permette di perfezionare il presente trovato è costituito dall'installazione all'intero della canna fumaria 8 (in prossimità della sua sommità) di una serranda 32 (per esempio del tipo a farfalla) dotata di una pluralità di alette incernierate a rispettivi assi Y e mobili tra una posizione di apertura, in cui esse lasciano passare i fumi in uscita dal camino 1 durante il funzionamento della caldaia 2, ed una posizione di chiusura, in cui limitano la dispersione termica della canna fumaria 8 allorché la caldaia 2 non sia in funzionamento. In tal modo si riesce ad accrescere l'inerzia termica della caldaia 2 a tutto vantaggio del rendimento e del recupero termico.
Inoltre può essere vantaggioso prevedere l'impiego di un dispositivo di misurazione 56 della pressione vigente all'intemo della canna fumaria 8. E ciò allo scopo di rilevare eventuali difetti di funzionamento (oppure e/o chiusure improprie) delle alette della serranda 32.
Un secondo accorgimento utile è ottenuto mediante l'impiego di una prima diramazione 37 (by-pass) in grado di sconnettere la conduttura continua 26 dalla rete di distribuzione 3. Allo scopo, la diramazione 37 mette in comunicazione un tratto della tubazione di ritoro 7 della rete di distribuzione 2, posto a monte dell'allacciamento della stessa tubazione di ritorno 7 con la conduttura continua 26, con un tratto a valle del suddetto allacciamento. Per poter selezionare l'invio o meno del fluido alla conduttura continua 26 sono previste una prima valvola di intercettazione 38, montata sulla diramazione 37, ed una seconda valvola di intercettazione 39, montata in prossimità del raccordo di alimentazione 27.
L’opzione di attivare o meno il passaggio del fluido trasporto calore attraverso la conduttura contigua 26, può essere predisposta, in maniera automatica, mediante l'impiego di una valvola a tre vie 41 motorizzata ed operativamente asservita ad una sonda termometrica (non illustrata nelle allegate figure) in grado di rilevare se la temperatura del camino 1 sia superiore od inferiore alla temperatura del fluido e corrispondentemente comandare, mediante la valvola a tre vie 41, l’attivazione o meno della conduttura continua 26 di scambio termico.
In accordo con l'esempio illustrato in fig. 1, la valvola a tre vie 41 può essere disposta a monte del raccordo di alimentazione 27 ed essere collegata per una prima via alla tubazione di ritorno 7, per una seconda via al raccordo di alimentazione 27 e per una terza via, mediante una seconda diramazione 42, al raccordo di scarico 28.
In uscita dal raccordo di scarico 28 può venire montata una valvola di non ritorno 43 avente la funzione di impedire, nel caso di disattivazione della conduttura continua 26, al fluido proveniente dalla seconda diramazione 42 di entrare nel raccordo di scarico 28.
Funzionalmente, quando la caldaia si spegne per un tempo piuttosto prolungato (e/o in condizioni atmosferiche piuttosto rigide) il camino 1 può raffreddarsi e scendere al di sotto della temperatura del fluido di trasporto calore. In tal caso, è evidente che sarebbe controproducente continuare a fare scorrere il fluido all'interno della conduttura continua 26 e pertanto, mediante la valvola a tre vie 41, si procede automaticamente al disinserimento della conduttura continua 26 dalla rete di distribuzione 3.
Vantaggiosamente, sulla canna fumaria 8 possono essere predisposti numerosi strumenti diagnostici per il rilevamento delle caratteristiche dei fumi, quali ad esempio rivelatori di flusso 34 e temperatura dei fumi 35 (flussossostati e pirometri a sonda) disposti in corrispondenza delle estremità superiore e inferiore della canna fumaria 8.
In particolare, è anche previsto l'impiego di un rivelatore di umidità 36 in grado di avvertire la presenza di perdite del fluido trasporto calore all'interno della canna fumaria 8 e comandare, mediante un segnale, il disattivamento della caldaia 2 e lo svuotamento del fluido dalla conduttura continua 26 attraverso le valvole di sicurezza 33.
Un ulteriore previsto perfezionamento del presente trovato si può ottenere con l'impiego di una centralina elettronica di comando capace di elaborare i dati provenienti dalle misurazioni delle caratteristiche dei fumi, del fluido, e della caldaia 2, e conseguentemente comandare, mediante un'unità logica di controllo ed in funzione di scelte d'intervento programmate, la posizione della valvola a tre vie 41, la posizione della serranda mobile 32 e la regolazione dei parametri di funzionamento della caldaia 2.
Allo scopo, la centralina è quindi in comunicazione con i rivelatori di flusso e temperatura dei fumi, con dei rivelatori di temperatura dell'acqua disposti in entrata ed in uscita dalla caldaia nonché sui raccordi di alimentazione e scarico.
Un ultimo esempio di realizzazione del camino in oggetto è rappresentato in fig. 5 in cui sono previste tre coppie di canne formanti tra esse cinque canali 5 1 di passaggio dei fumi e quattro diverse porzioni di conduttura 52, 53, 54, 55 collegate tra loro da raccordi di ritorno 24. Il fluido di trasporto calore in uscita dal raccordo di alimentazione 27 scorre, in accordo con il verso delle frecce segnato in figura 5, in salita nella porzione 52 di conduttura, in cascata nella porzione 53, facente parte della stessa coppia di canne (sono previsti elementi divisori come nel primo esempio), nuovamente in salita nella porzione 54 e nuovamente in cascata nella porzione 55 prima di essere inviato alla tubazione di ritorno 7 mediante il raccordo di scarico 28.
Il trovato cosi concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente il presente trovato potrà assumere nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quelle sopra illustrate senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione. Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le forme, le dimensioni ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Camino a recupero termico dei prodotti di combustione, posto a valle di una caldaia (2) associata ad un fluido trasportatore di calore fluente in una rete di distribuzione (3) connessa alla caldaia (2) stessa mediante una tubazione di alimentazione (6) ed una tubazione di ritorno (7), detto camino comprendendo una canna fumaria (8) munita di una bocca (9) di espulsione dei fumi, e di mezzi di sostegno statico (50), caratterizzato dal fatto che detta canna fumaria (8) è perifericamente delimitata da una camicia (11) a pareti concentriche formanti tra esse almeno una intercapedine (12) disposta anularmente intorno alla canna fumaria (8) ed estendentesi per un tratto (L) lungo la sua estensione (Z), detta camicia (11) essendo suddivisa per mezzo di elementi divisori (20, 21) a formare almeno una conduttura continua (26) di scambio termico presentante un raccordo di alimentazione ed un raccordo di scarico mediante i quali è operativamente allacciata a detta tubazione di ritorno (7) della rete di distribuzione (3), detta camicia (11) a pareti concentriche essendo inoltre rivestita di materiale di coibentazione (40) atto a limitare la dispersione termica verso l'ambiente esterno.
  2. 2. Camino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta camicia (11) a pareti concentriche è costituita da almeno una coppia di canne concentriche, di cui una interna (14), dotata di una superficie lato fumi (15) e di una prima superficie lato fluido (16), ed una esterna (17), dotata di una superficie esterna (18) e di una seconda superficie lato fluido (19), le quali canne delimitano detta intercapedine (12) conformandola secondo una sagoma a corona sostanzialmente circolare di larghezza (D) sviluppantesi lungo l'estensione (Z) della canna fumaria (8), dette canne di detta coppia essendo connesse tra loro mediante almeno due di detti elementi divisori (20, 21) ciascuno costituito da una lamina di larghezza (D) sviluppantesi longitudinalmente per un corrispondente tratto di partizione estendentesi da una estremità dell'intercapedine (12) fino ad una quota (H) minore di detto tratto (L), ciascuna lamina essendo atta a suddividere detta intercapedine (12), per il tratto divisorio corrispondente, in due porzioni di conduttura dotate di sezione, ortogonale all'estensione (Z), conformate a settore di corona circolare, ed allacciate ad una estremità da un raccordo di ritorno (24) la cui sezione minima (25) è definita da detta larghezza (D) e dalla differenza tra il tratto (L) della intercapedine (12) e la quota (H) del tratto di partizione corrispondente, dette lamine determinando con ciò la realizzazione di detta conduttura continua (26) di scambio termico collegata a detto raccordo di alimentazione mediante almeno una porzione di conduttura d'ingresso (22) ed a detto raccordo di scarico mediante almeno una porzione di conduttura d'uscita (23).
  3. 3. Camino secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le due canne di detta coppia sono tra loro connesse mediante due di detti elementi divisori (20, 21) costituiti da due dette lamine di larghezza (D), sviluppantisi per un tratto di partizione estendentesi dall'ingresso della canna fumaria (8) fino ad una quota (H) prossima a detta bocca (9) di espulsione fumi, dette due lamine suddividendo detta intercapedine (12) in una porzione di conduttura d'ingresso (22) ed una porzione di conduttura d'uscita (23), allacciate tra loro da detto raccordo di ritorno (24).
  4. 4. Camino secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette porzioni di conduttura sono allacciate a coppie da detto raccordo di ritorno (24) disposto alternativamente in prossimità delle due estremità della canna fumaria (8).
  5. 5. Camino secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta camicia (11) a pareti concentriche è costituita da una pluralità di coppie di canne concentriche ciascuna coppia presentando almeno una canna dotata di detta superficie lato fumi ed almeno una detta porzione di conduttura d'ingresso (22) ed una detta porzione di conduttura d'uscita (23), le quali essendo rispettivamente connesse ad una corrispondente porzione di conduttura d'uscita (23) e porzione di conduttura d'ingresso (22), almeno una porzione di conduttura d'ingresso (22) ed almeno una porzione di conduttura d'uscita (23) essendo rispettivamente allacciate a detto raccordo di alimentazione ed a detto raccordo di scarico.
  6. 6. Camino secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto raccordo di alimentazione e detto raccordo di scarico sono muniti di una valvola di sicurezza (33) in grado di evacuare il fluido di trasporto calore da detta conduttura continua (26) di scambio termico.
  7. 7. Camino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che internamente alla canna fumaria (8) in prossimità della sua bocca (9) di espulsione fumi è predisposta almeno una serranda (32), mobile tra una posizione di apertura, in cui lascia passare i fumi in uscita dal camino durante il funzionamento della caldaia (2), ed una posizione di chiusura, in cui limita la dispersione termica della canna fumaria (8) allorché la caldaia (2) non è in funzionamento.
  8. 8. Camino secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta serranda (32) è composta da una pluralità di alette e che all'interno di detta canna fumaria (8) è previsto un dispositivo (56) rivelatore di pressione.
  9. 9. Camino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta canna fumaria (8) è dotata di un rivelatore di umidità in grado di avvertire la presenza di perdite di detto fluido trasporto calore alVintemo di essa e comandare il disattivamento della caldaia (2) e lo svuotamento mediante dette valvole di sicurezza del fluido trasporto calore da detta conduttura continua (26) di scambio termico.
  10. 10. Camino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è previsto l'impiego di una prima diramazione (37) atta a sconnettere la conduttura continua (26) dalla rete di distribuzione (3) mettendo in comunicazione un tratto della tubazione di ritorno (7) della rete di distribuzione (3) posto a monte con uno posto a valle deH'aUacciamento di detti raccordi di alimentazione (27) e di scarico (28), essendo previste una prima valvola di intercettazione (38) montata su detta prima diramazione (37) ed una seconda valvola di intercettazione (39) montata su detto raccordo di alimentazione (27).
  11. 11. Camino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è previsto l'impiego di una valvola a tre vie (41) disposta a monte di detto raccordo di alimentazione (27), collegata per una prima via alla tubazione di ritorno (7), per una seconda via al raccordo di alimentazione (27) e per una terza via, mediante una seconda diramazione (42), al raccordo di scarico 28, una valvola di non ritorno (43) essendo prevista in prossimità del raccordo di scarico (28) per impedire al fluido proveniente da detta seconda diramazione (42) di entrare nel raccordo di scarico (28).
  12. 12. Camino secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta valvola a tre vie è motorizzata ed operativamente asservita ad una sonda termometrica in grado di comandare l'attivazione della conduttura continua (26) di scambio termico, allorché la temperatura del camino (1) risulti superiore alla temperatura del fluido di trasporto calore, e la disattivazione della conduttura continua (26) di scambio termico, allorché la temperatura del camino risulti inferiore alla temperatura del fluido di trasporto calore.
  13. 13. Camino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza delle due estremità della canna fumaria (8) sono montati dei rivelatori di flusso e temperatura dei fumi.
  14. 14. Camino secondo le rivendicazioni 2, 7, 10, 12 caratterizzato dal fatto che è previsto l'impiego di una centralina elettronica di comando in grado di elaborare mediante un'unità logica di controllo i dati provenienti da detti rivelatori di flusso e temperatura dei fumi, da dei rivelatori di temperatura dell'acqua, posti in entrata ed in uscita della caldaia (2) e su detti raccordi di alimentazione (27) e scarico (28), detta centralina elettronica essendo atta a comandare in funzione di scelte d'intervento programmate su detta unità logica di controllo il posizionamento di detta valvola a tre vie (41), di detta serranda mobile (32) nonché la regolazione dei parametri di funzionamento della caldaia 2.
  15. 15. Camino a recupero termico dei prodotti di combustione secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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