ITVR20140271A1 - Sistema a cerniere - Google Patents

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ITVR20140271A1
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Ind Casearia Silvio Belladelli S R L
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Description

Descrizione di un brevetto per invenzione industriale con titolo:
?SISTEMA A CERNIERE?
La presente invenzione si riferisce, in generale, ad un sistema a cerniere per connettere un battente ad un sistema fisso. Pi? in particolare, si tratta di un sistema a cerniere costituito da cerniere di connessione del battente, quale un?anta o una porta, al sistema fisso, avente funzione di chiudiporta.
Le cerniere con funzione di chiudiporta secondo la tecnica nota comprendono solitamente un meccanismo a camma o a cremagliera con molla di ritorno. Ad esempio, nel movimento di apertura del battente fissato alla cerniera, il meccanismo a camma comprime e carica la molla che, di conseguenza, una volta rilasciato il battente, si estende cos? da far muovere in senso opposto il battente stesso, chiudendolo.
Per regolare la velocit? di chiusura del battente, i dispositivi chiudiporta di tipo noto comprendono un dispositivo fluidodinamico, in cui un pistone, nel proprio moto traslante, corrispondente alla rotazione del battente in chiusura, sposta un fluido da una prima camera ad una seconda camera.
Variando le dimensioni della sezione trasversale del condotto di passaggio del fluido tra le due camere, si pu? regolare la velocit? del fluido stesso e, di conseguenza, la velocit? di chiusura del battente.
Inoltre, il condotto pu? presentare una valvola grazie alla quale l'utente pu? variare la dimensione dell'area di passaggio del fluido e, di conseguenza, della velocit? di chiusura del battente.
I dispositivi chiudiporta di tipo noto presentano per? alcune problematiche, tra cui quelle pi? rilevanti risultano essere l'ingombro o la complessit? di installazione.
I chiudiporta aerei che funzionano, nella maggior parte dei casi, a cremagliera, sono installati esternamente al battente e risultano, dunque, ingombranti e sgradevoli esteticamente.
I chiudiporta a pavimento sono incassati nel pavimento, e quindi non sono di per s? ingombranti in quanto sul battente vengono utilizzate delle comuni cerniere di normali dimensioni. La problematica di questi chiudiporta risulta essere l?installazione. Infatti, ? necessario effettuare uno scasso nel pavimento, lavoro che risulta problematico sia tecnicamente, dato che i pavimenti sono sempre pi? bassi e quindi c?? la necessit? di avere un chiudiporta molto ribassato, sia economicamente, in quanto non sono certo esigui i costi della manodopera per il taglio del pavimento e per le opere di muratura necessarie al fissaggio della scatola di contenimento del dispositivo.
Sono state cos? ideate delle cerniere con funzione di chiudiporta che evitano l?utilizzo di indesiderati chiudiporta aerei o di realizzare particolari lavorazioni nel pavimento, ma che presentano ovviamente dimensioni pi? ragguardevoli rispetto alle normali cerniere.
Infatti, i dispositivi chiudiporta noti, dovendo comprendere sia il sistema a camma o a cremagliera con la presenza di una molla, che il dispositivo fluidodinamico di regolazione della velocit?, presentano dimensioni piuttosto importanti che non rendono immediata la loro applicazione a porte o ante.
Uno scopo dell?invenzione ? quello di ovviare agli inconvenienti sopraccitati ed altri ancora, grazie ad un sistema a cerniere con la funzione di chiudiporta che sia di dimensioni contenute.
Altro scopo dell?innovazione ? quello di realizzare un sistema a cerniere con funzione di chiudiporta che non gravi sulla resa estetica complessiva del battente ed eviti di dover realizzare indesiderate opere di scavo nel pavimento.
Un ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di realizzare un sistema a cerniere con funzione di chiudiporta che sia di semplice struttura cos? da non essere soggetto a frequenti rotture.
Questi ed altri scopi vengono tutti raggiunti, secondo l?invenzione, da un sistema a cerniere con funzione di chiudiporta, comprendente una prima cerniera ed una seconda cerniera, entrambe fissate da una parte ad un sistema fisso F e dall?altra ad un battente B. Il sistema a cerniere secondo l?invenzione comprende un meccanismo a camma per la chiusura in automatico del battente B una volta aperto e rilasciato, ed un dispositivo fluidodinamico atto a spostare un fluido da una prima camera ad una seconda camera grazie al moto di rotazione del battente B al fine di controllare la velocit? di chiusura del battente B.
In particolare, la prima cerniera comprende il meccanismo a camma e la seconda cerniera comprende il dispositivo fluidodinamico.
Grazie a tale configurazione i meccanismi di funzionamento del sistema con funzione di chiudiporta sono suddivisi almeno in due distinte cerniere, le cui dimensioni sono cos? inferiori rispetto a quelle di una cerniera con funzione di chiudiporta comprendente tutti i meccanismi.
La prima cerniera comprende una parte fissa, fissata al sistema fisso F, ed una parte mobile, fissata al battente B; essendo la parte mobile rotante e traslante rispetto alla parte fissa. In questo modo, si ottiene un articolo di semplice struttura e poco soggetto a rotture.
Inoltre, la parte fissa comprende un primo corpo fisso che ? fissato al sistema fisso F. Al primo corpo fisso ? rigidamente accoppiato un primo albero e rotabilmente accoppiato un primo rullo. Allo stesso tempo, la parte mobile comprende un primo corpo rotante in cui ? ricavato un primo foro e che comprende una prima rampa. Il primo albero ? cos? accolto nel primo foro in modo che il primo corpo rotante possa ruotare attorno al primo albero e il primo rullo pu? andare in battuta sulla prima rampa su cui pu? anche rotolare. Grazie a questa configurazione, nel moto di rotazione del primo corpo rotante rispetto al primo corpo fisso, il primo corpo rotante ? anche costretto a traslare nella direzione di sviluppo del primo albero, con il conseguente sollevamento del battente.
In particolare, il sistema a cerniere secondo l?invenzione si caratterizza per il fatto che il primo rullo e la prima rampa sono raggiati in modo omologo, cos? da ottenere minor attrito volvente e un?ottimale fluidit? dei meccanismi.
Inoltre, la parte fissa pu? comprendere una molla una cui estremit? ? fissata al primo albero, e la parte mobile pu? comprendere un corpo di battuta, ad esempio una ralla, su cui l'estremit? libera della molla va in battuta. In questo modo, il moto di rotazione in un primo senso e il moto di traslazione secondo un primo verso del corpo mobile rispetto al corpo fisso, corrispondenti all?apertura del battente B, ? contrastato dalla molla, cos? da caricare la molla per ottenere un moto di rotazione in un senso opposto ed un moto di traslazione secondo un secondo verso opposto al primo, corrispondenti alla chiusura in automatico del battente B.
La chiusura del battente avviene non solo grazie alla molla che ? stata precaricata dal movimento di apertura del battente, ma ? dovuta anche al peso del battente stesso che in posizione di apertura si trova sollevato rispetto alla posizione di chiusura.
Al primo albero pu? essere fissato un elemento di finecorsa atto a bloccare in battuta un elemento bloccante fissato al corpo mobile, in modo che l?elemento bloccante vada in battuta sull?elemento di finecorsa in corrispondenza di una posizione di massima apertura del battente.
Inoltre, sia in fase di apertura che in fase di chiusura del battente B, l?estremit? superiore dell?elemento battente segue il profilo della superficie inferiore inclinata dell?elemento di finecorsa. Tale conformazione garantisce che non ci siano bruschi movimenti del battente soprattutto in fase di chiusura ed, in particolare, si evita che il battente stesso sbatta quando si chiude, essendo guidato ed ammortizzato dal particolare movimento dell?elemento battente rispetto all?elemento di finecorsa.
Analogamente alla prima cerniera, cos? da rendere semplice la struttura dei meccanismi, la seconda cerniera pu? comprendere un pezzo fisso, fissato al sistema fisso F, ed un pezzo mobile, fissato al battente B, essendo il pezzo mobile rotante e traslante rispetto al pezzo fisso.
Vantaggiosamente, il pezzo fisso pu? comprendere un secondo corpo fisso che ? fissato al sistema fisso F e a cui ? rigidamente accoppiato un secondo albero. All'estremit? libera del secondo albero pu? essere fissato un pistone. Il pezzo mobile pu? comprendere un secondo corpo rotante in cui ? ricavato un secondo foro nel quale ? accolta una guarnizione. Il secondo albero pu? essere accolto nel secondo foro in modo da creare un volume chiuso suddiviso dal pistone nella prima camera e nella seconda camera, tra loro comunicanti attraverso un condotto. Grazie a questa configurazione nel moto di traslazione del pezzo mobile rispetto al pezzo fisso, del fluido contenuto nella prima camera e nella seconda camera pu? passare dall?una all?altra camera, regolando cos? la velocit? del moto dei vari pezzi e di conseguenza della chiusura del battente B.
Vantaggiosamente, pu? essere compresa una valvola agente nel condotto ed atta a regolare il passaggio di fluido nel condotto.
Inoltre, al secondo corpo fisso pu? essere rotabilmente accoppiato un secondo rullo, ed il pezzo mobile pu? comprendere una seconda rampa; essendo il secondo rullo in battuta ed atto a rotolare sulla seconda rampa, il secondo corpo rotante pu? anch?esso ruotare attorno al secondo albero e nel moto di rotazione del secondo corpo rotante rispetto al secondo corpo fisso, il secondo corpo rotante ? anche costretto a traslare nella direzione di sviluppo del secondo albero.
In questo modo, anche la seconda cerniera supporta il battente B.
Inoltre, la parte mobile pu? comprendere una prima bussola attraversata dal primo albero e nella quale ? ricavata la prima rampa, ed analogamente il pezzo mobile pu? comprendere una seconda bussola attraversata dal secondo albero e nella quale ? ricavata la seconda rampa, cos? da garantire una perfetta coassialit? degli alberi rispetto al corpo mobile e al pezzo mobile, nonch? una fluidit? nella rotazione.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell?invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonch? dalle annesse tavole di disegno, in cui:
la fig.1 ? una vista assonometrica di un battente fissato al sistema fisso con il sistema a cerniere secondo l?invenzione comprendente un prima cerniera, pi? bassa, ed una seconda cerniera, pi? alta;
la fig. 2 ? una vista assonometrica in esploso di una delle due cerniere del sistema di figura 1, precisamente la seconda cerniera;
la fig.3 ? una vista laterale in sezione della prima cerniera di figura 1;
la fig.4 ? una vista laterale in sezione della seconda cerniera di figura 1; la fig.5 ? una vista dall?alto di una prima parte della prima cerniera illustrata in figura 3;
la fig. 6 ? una vista laterale della prima parte della prima cerniera illustrata in figura 3, vista in sezione secondo il piano indicato con A-A in figura 5;
la fig. 7 ? una vista dall?alto di una seconda parte della prima cerniera illustrata in figura 3;
la fig. 8 ? una vista laterale della seconda parte della prima cerniera illustrata in figura 3, vista in sezione secondo il piano indicato con B-B in figura 7; la fig. 9 ? una vista dall?alto di una prima parte della seconda cerniera illustrata in figura 4;
la fig. 10 ? una vista laterale della prima parte della seconda cerniera illustrata in figura 4, vista in sezione secondo il piano indicato con C-C in figura 9;
la fig. 11 ? una vista dall?alto di una seconda parte della seconda cerniera illustrata in figura 4;
la fig. 12 ? una vista laterale della seconda parte della seconda cerniera illustrata in figura 4, vista in sezione secondo il piano indicato con D-D in figura 11.
Con riferimento alle figure allegate, con 10 viene indicato nel suo insieme un sistema a cerniere con funzione di chiudiporta atto a fissare un battente, nel caso illustrato una porta B, ad un sistema fisso, ossia allo stipite F, ed, allo stesso tempo, a permetterne la chiusura automatica per gravit? quando lo stesso battente B viene aperto e rilasciato.
Il sistema a cerniere 10, come illustrato in figura 1, comprende una prima cerniera 12 ed una seconda cerniera 14, fissata pi? in basso della prima cerniera 12.
La seconda cerniera 14, cos? come la prima cerniera 12, ? fissata con una prima parte, di seguito detta parte fissa 16, al sistema fisso F e con una seconda parte, di seguito detta parte mobile 18, al battente B. Pi? in particolare, come illustrato in figura 2, il battente B ? fissato da una parte alla parte mobile 18 della seconda cerniera14 con l?interposizione di una prima placca di appoggio 22 con funzione di guarnizione e dall?altra ad una piastra 20 con l?interposizione di una seconda placca di appoggio 24. Due viti 28 fissano il battente alla cerniera, chiudendo il battente B tra la piastra 20 e la parte mobile 18 della seconda cerniera 14, attraversando anche dei tondelli o distanziali 26 in plastica inseriti nello stesso battente B.
La prima cerniera 12 ha modalit? di fissaggio al battente B analoga a quella appena descritta per la seconda cerniera 14.
Come illustrato in figura 3, la prima cerniera 12 comprende una parte fissa 30, illustrata singolarmente nelle figure 5, 6, ed una parte mobile 32, illustrata singolarmente nelle figure 7, 8.
La parte fissa 30 comprende un corpo fisso 34 dal quale sporge una lingua 36 nella quale sono ricavati dei fori 38 per il passaggio di viti cos? da fissare la parte fissa 30 della prima cerniera 12 al sistema fisso F.
Nel corpo fisso 34 ? ricavato un primo foro 40 ed un secondo foro cieco coassiale al primo e pi? profondo nel quale s?innesta un albero 42. In particolare, l?albero 42 ? fissato al corpo fisso 34 grazie ad un grano 44, inserito ed avvitato in un primo foro trasversale 46 al primo foro 40 ed al secondo foro.
Nel corpo fisso 34 ?, inoltre, ricavato un secondo foro trasversale 48 nel quale ? accolta una spina 50, trasversalmente inserita anche nell?albero 42. Un rullo 52 raggiato ? imperniato nella spina 50 ed accolto nel primo foro 40.
L?albero 42 accoglie attorno a s? una molla 54 che viene bloccata superiormente da una rondella 56 fissata allo stesso albero 42 da una vite 58.
Inoltre, all?albero 42 ? fissato mediante una vite 61 o altro mezzo similare un elemento di finecorsa 55 comprendente un corpo anulare superiore 57 la cui superficie inferiore 59 ? inclinata.
La parte mobile 32 della prima cerniera 12, illustrata nelle figure 7, 8, comprende un corpo rotante 60 dal quale sporge una flangia 62 nella quale sono ricavati dei fori 64 per il fissaggio di viti cos? da unire la parte mobile 32 della prima cerniera 12 al battente B.
Nel corpo rotante 60 ? ricavato un foro cieco 66 cilindrico avente una porzione pi? esterna con diametro pi? ampio della porzione pi? interna.
Nella porzione pi? esterna del foro cieco 66 ? accolta una bussola 68 bloccata superiormente da una ralla 76 ed in cui ? ricavato un foro passante 70 e fissata allo stesso corpo rotante 60 con una spina 74.
La bussola 68 ha una superficie inferiore nella quale ? ricavata una rampa 78 raggiata che ha uno sviluppo inclinato.
La bussola 68 accoglie, inoltre, un manicotto 72 superiormente al quale ? disposto un elemento battente 63 comprendente un corpo anulare inferiore 65 la cui superficie superiore 67 ? inclinata in direzione opposta rispetto alla superficie inferiore 59 dell?elemento di finecorsa 55.
Come illustrato in figura 3, la parte fissa 30 e la parte mobile 32 della prima cerniera 12 sono tra loro accoppiate in modo che l?albero 42 attraversi il foro passante 70 della bussola 68 e il manicotto 72, cos? che la porzione pi? alta dello stesso albero 42, unitamente alla molla 54 ed alla rondella 56, siano accolti nella porzione pi? interna del foro cieco 66.
Inoltre, il rullo 52 accoppiato alla parte fissa 30 ? in battuta sulla rampa 78 e su di essa pu? rotolare quando la parte mobile viene fatta ruotare.
Infatti, quando il battente B viene aperto, la parte mobile 32 della prima cerniera 12 viene fatta ruotare attorno all?albero 42. Oltre a ruotare, la parte mobile 32 ? costretta a traslare verso l?alto, in quanto la bussola 68 ? sollevata poich? la rampa 78 ? inclinata e su di essa rotola il rullo 52.
Contemporaneamente, anche la ralla 76 ruota e trasla verso l?alto, spingendo l?estremit? inferiore della molla 54, la cui estremit? superiore ? invece bloccata dalla rondella 56.
La molla viene cos? caricata, ed una volta rilasciato il battente B, spinge la ralla 76 e tutta la parte mobile 32 verso il basso. Nella traslazione verso il basso della parte mobile 32, avviene anche la contro rotazione della stessa a causa del rotolamento del rullo 52 sulla rampa 78.
In questo modo, il battente B viene automaticamente fatto chiudere grazie all?azione della prima cerniera 12 dove ? presente la molla e grazie al peso del battente che per gravit? fa scendere la parte mobile 32.
La posizione di massima apertura del battente corrisponde alla posizione di battuta della superficie superiore 67 dell?elemento battente 63 contro la superficie inferiore 59 dell?elemento di finecorsa 55, in quanto anche l?elemento battente 63 ruota e si solleva, mentre l?elemento di finecorsa 55 rimane fisso.
Inoltre, sia in fase di apertura che in fase di chiusura del battente B, l?estremit? superiore dell?elemento battente 63 segue il profilo della superficie inferiore 59 dell?elemento di finecorsa 55. Tale conformazione garantisce che ci siano bruschi movimenti del battente soprattutto in fase di chiusura ed, in particolare, si evita che il battente stesso sbatta quando si chiude, essendo ammortizzato dal particolare movimento dell?elemento battente 63 rispetto all?elemento di finecorsa 55.
Come illustrato in figura 4, la seconda cerniera 14 comprende una parte fissa 16, illustrata singolarmente nelle figure 9, 10, ed una parte mobile 18, illustrata singolarmente nelle figure 11, 12.
La seconda cerniera 14, analogamente alla prima cerniera 12, comprende un pezzo fisso 16 ed un pezzo mobile 18.
Il pezzo fisso 16 comprende un corpo fisso 80 dal quale sporge una lingua 82 nella quale sono ricavati dei fori 84 per il passaggio di viti cos? da fissare il pezzo fisso 16 della seconda cerniera 14 al sistema fisso F.
Nel corpo fisso 80 ? ricavato un primo foro 86 ed un secondo foro cieco coassiale al primo e pi? profondo nel quale s?innesta un albero 88. In particolare, l?albero 88 ? fissato al corpo fisso 80 grazie ad un grano 90, inserito ed avvitato in un foro trasversale 92 al primo foro 86 ed al secondo foro.
Nel corpo fisso 80 ?, inoltre, ricavato un secondo foro trasversale 94 nel quale ? accolta una spina 96, trasversalmente inserita anche nell?albero 88. Un rullo 98 raggiato ? imperniato nella spina 96 ed accolto nel primo foro 86.
All?albero 88 ? fissato, mediante una vite 102, un pistone 100 attorno al quale ? disposto un primo anello O-ring 104. Tra il pistone 100 e l?albero 88 ? inoltre interposto un secondo anello O-ring 106.
Il pezzo mobile 18 della seconda cerniera 14, illustrato nelle figure 11, 12, comprende un corpo rotante 108 dal quale sporge una flangia 110 nella quale sono ricavati dei fori 112 per il fissaggio di viti cos? da unire il pezzo mobile 18 della seconda cerniera 14 al battente B.
Nel corpo rotante 108 ? ricavato un foro cieco 110 cilindrico avente una porzione pi? esterna con diametro pi? ampio della porzione pi? interna.
Nella porzione pi? esterna del foro cieco 110 ? accolta una bussola 112 in cui ? ricavato un foro passante 114 e fissata allo stesso corpo rotante 108 con una spina 116.
La bussola 112 ha una superficie inferiore nella quale ? ricavata una rampa 118 raggiata che ha uno sviluppo inclinato.
La bussola 112 accoglie, inoltre, un manicotto 120 ed ? superiormente bloccata da una ralla 122 ed una guarnizione 124.
Nella parte pi? alta del corpo rotante 108 ? ricavato un condotto 126 che collega la parte pi? bassa con la parte pi? alta della porzione pi? interna del foro cieco 110.
Una valvola di regolazione 128 ? avvitabile sulla parte superiore del corpo rotante 108, in modo che una punta 130 della stessa valvola 128 interessi in modo pi? o meno ampio l?area trasversale del condotto 126.
Come illustrato in figura 4, il pezzo fisso 16 ed il pezzo mobile 18 della seconda cerniera 14 sono tra loro accoppiati in modo che l?albero 88 attraversi il foro passante 114 della bussola 112 e il manicotto 120, cos? che la porzione pi? alta dello stesso albero 88, unitamente al pistone 100, siano accolti nella porzione pi? interna del foro cieco 110.
Il pistone 100 suddivide la porzione pi? interna del foro cieco 110 in due camere: una prima camera 132 ed una seconda camera 134 tra loro collegate dal condotto 126 e contenenti un fluido.
Inoltre, il rullo 98 accoppiato al pezzo fisso 16 ? in battuta sulla rampa 118 e su essa pu? rotolare quando la parte mobile viene fatta ruotare.
Infatti, quando il battente B viene aperto, il pezzo mobile 16 della seconda cerniera 14 viene fatto ruotare attorno all?albero 88. Oltre a ruotare, il pezzo mobile 16 trasla verso l?alto, in quanto la bussola 112 ? sollevata poich? la rampa 118 ? inclinata e su di essa rotola il rullo 98. Allo stesso modo, anche il battente B si solleva.
Contemporaneamente, anche la ralla 122 e la guarnizione 124 ruotano e traslano verso l?alto, mentre il pistone 100 rimane fisso in posizione. Cos? facendo la prima camera 132 viene rimpicciolita e la seconda camera 134 aumenta di volume, facendo cos? spostare il fluido dalla prima camera 132 alla seconda camera 134 attraverso il condotto 126.
La posizione della punta 130 della valvola di regolazione 128 consente di regolare il passaggio di fluido nel condotto 126 e controllare quindi anche la velocit? di rotazione del pezzo mobile 18 attorno al pezzo fisso 16.
Infatti, anche quando viene rilasciato il battente B, per gravit? il pezzo mobile 18 si sposta verso il basso. Contemporaneamente avviene anche la contro rotazione dello stesso pezzo mobile 18, a causa del rotolamento del rullo 98 sulla rampa 118.
Nel moto dall?alto verso il basso del pezzo mobile 18, il fluido ? costretto a spostarsi dalla seconda camera 134 alla prima camera 132 attraverso il condotto 126. Anche in questo caso, il passaggio di fluido nel condotto 126 viene regolato dalla posizione della valvola di regolazione 128 cos? da comandare la velocit? di rotazione del pezzo mobile 18 rispetto al pezzo fisso 16.
Naturalmente, l?utente pu? intervenire sulla valvola 128 per variare la velocit? di chiusura del battente B.
La guarnizione 124 garantisce la tenuta della prima camera 132 verso il basso, anche nel caso in cui non ci sia perfetta interferenza dell?albero 88 nel foro passante 114.
Il sistema a cerniera 10 come descritto presenta, dunque, una prima cerniera 12 nella quale ? presente il meccanismo grazie al quale avviene la chiusura automatica del battente B, ed una seconda cerniera 14 nella quale ? presente, invece, il meccanismo grazie al quale regolare la velocit? di chiusura del battente B stesso.
Le due funzioni vengono, dunque, svolte da due cerniere 12, 14, tra loro separate e distinte, riducendo l?ingombro che si avrebbe con un unico dispositivo in cui racchiudere tutti i meccanismi per le varie funzioni.
Un tecnico del settore pu? prevedere ulteriori modifiche o varianti che sono da ritenersi comprese nell?ambito di tutela della presente invenzione. Ad esempio, le due cerniere possono essere invertite, cos? da avere una cerniera disposta pi? in basso e comprendente il dispositivo fluidodinamico di regolazione della velocit? di chiusura della porta, ed una cerniera disposta pi? in alto e comprendente il dispositivo a camma necessario per ottenere la chiusura in automatico della porta.
Inoltre, possono essere anche invertite le due parti, fissa e mobile, di una stessa cerniera, fissando il battente la parte sopradescritta come fissa e al sistema fisso la parte definita precedentemente come mobile.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Sistema a cerniere (10) comprendente una prima cerniera (12) ed una seconda cerniera (14) entrambe fissate da una parte ad un sistema fisso F e dall?altra ad un battente B, detto sistema a cerniere (10) comprendente un meccanismo a camma per la chiusura in automatico del battente B una volta aperto e rilasciato, ed un dispositivo fluidodinamico atto a spostare un fluido da una prima camera (132) ad una seconda camera (134) e viceversa, grazie al moto di rotazione del battente B al fine di controllare la velocit? di chiusura del battente B; in cui la prima cerniera (12) comprende il meccanismo a camma e la seconda cerniera (14) comprende il dispositivo fluidodinamico; in cui la prima cerniera (12) comprende una parte fissa (30), fissata al sistema fisso F, ed una parte mobile (32), fissata al battente B; essendo la parte mobile (32) rotante e traslante rispetto alla parte fissa (30); in cui la parte fissa (30) comprende un primo corpo fisso (34) che ? fissato al sistema fisso F e a cui ? rigidamente accoppiato un primo albero (42) e rotabilmente accoppiato un primo rullo (52); ed in cui la parte mobile (32) comprende un primo corpo rotante (60) in cui ? ricavato un primo foro (66) e che comprende una prima rampa (78); essendo il primo albero (42) accolto nel primo foro (66) in modo che il primo corpo rotante (60) possa ruotare attorno al primo albero (42); essendo il primo rullo (52) in battuta ed atto a rotolare sulla prima rampa (78), cos? che nel moto di rotazione del primo corpo rotante (60) rispetto al primo corpo fisso (34), il primo corpo rotante (60) sia anche costretto a traslare nella direzione di sviluppo del primo albero (42); caratterizzata dal fatto che il primo rullo (52) e la prima rampa (78) sono raggiati in modo omologo. 2)Sistema a cerniere (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la parte fissa (30) comprende una molla (54) una cui estremit? ? fissata al primo albero (42), ed in cui la parte mobile comprende un corpo di battuta (76) su cui l'estremit? libera della molla (54) va in battuta, in modo che il moto di rotazione in un primo senso e il moto di traslazione secondo un primo verso del corpo mobile (32) rispetto al corpo fisso (30) sia contrastato dalla molla (54), cos? da caricare la molla (54) per ottenere un moto di rotazione in un senso opposto ed un moto di traslazione secondo un secondo verso opposto al primo. 3)Sistema a cerniere (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui al primo albero (42) ? fissato un elemento di finecorsa (55) nel quale ? ricavata una superficie inferiore (59) inclinata ed al corpo mobile (32) ? fissato un elemento bloccante (63) con una superficie superiore (67) inclinata secondo una conformazione omologa a quella dell?elemento di finecorsa (55), in modo che l?elemento bloccante (63) vada in battuta sull?elemento di finecorsa (55) in corrispondenza di una posizione di massima apertura del battente e che in fase di chiusura del battente B l?estremit? superiore dell?elemento bloccante (63) segua il profilo della superficie inferiore (59) dell?elemento di finecorsa (55) cos? da evitare bruschi movimenti del battente B. 4)Sistema a cerniere (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda cerniera (14) comprende un pezzo fisso (16), fissato al sistema fisso F, ed un pezzo mobile (18), fissato al battente B; essendo il pezzo mobile (18) rotante e traslante rispetto al pezzo fisso (16). 5)Sistema a cerniere (10) secondo la rivendicazione 3, in cui il pezzo fisso (16) comprende un secondo corpo fisso (80) che ? fissato al sistema fisso F e a cui ? rigidamente accoppiato un secondo albero (88), essendo fissato all'estremit? libera del secondo albero (88) un pistone (100); ed in cui il pezzo mobile (18) comprende un secondo corpo rotante (108) in cui ? ricavato un secondo foro (110) nel quale ? accolta una guarnizione (124); essendo il secondo albero (88) accolto nel secondo foro (110) in modo da creare un volume chiuso suddiviso dal pistone (100) nella prima camera (132) e seconda camera (134), tra loro comunicanti attraverso un condotto (126), cos? che nel moto di traslazione del pezzo mobile (18) rispetto al pezzo fisso (16), del fluido contenuto nella prima camera (132) e nella seconda camera (134) passi dalla prima camera (132) alla seconda camera (134) o dalla seconda camera (134) alla prima camera (132). 6)Sistema a cerniere (10) secondo la rivendicazione 4, in cui ? compresa una valvola (128, 130) agente nel condotto (126) ed atta a regolare il passaggio di fluido nel condotto (126). 7)Sistema a cerniere (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui al secondo corpo fisso (80) ? rotabilmente accoppiato un secondo rullo (98), ed in cui il pezzo mobile (18) comprende una seconda rampa (118); essendo il secondo rullo (98) in battuta ed atto a rotolare sulla seconda rampa (118), cos? che il secondo corpo rotante (108) possa ruotare attorno al secondo albero (88) e che nel moto di rotazione del secondo corpo rotante (108) rispetto al secondo corpo fisso (80), il secondo corpo rotante (108) sia anche costretto a traslare nella direzione di sviluppo del secondo albero (88).
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