ITVR20130248A1 - Struttura di valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri - Google Patents

Struttura di valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri

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ITVR20130248A1
ITVR20130248A1 IT000248A ITVR20130248A ITVR20130248A1 IT VR20130248 A1 ITVR20130248 A1 IT VR20130248A1 IT 000248 A IT000248 A IT 000248A IT VR20130248 A ITVR20130248 A IT VR20130248A IT VR20130248 A1 ITVR20130248 A1 IT VR20130248A1
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valve
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Ettore Marchesini
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Oleodinamica Marchesini S R L
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Description

STRUTTURA DI VALVOLA DI AZIONAMENTO DI CILINDRI OLEODINAMICI PER LA ROTAZIONE E L'ALLINEAMENTO DI ARATRI
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda una struttura di valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili.
In campo agricolo, sono noti e largamente impiegati aratri reversibili (o doppi) polivomeri.
Nello specifico, l'aratro reversibile o doppio è costituito da organi di lavorazione doppi e speculari disposti simmetricamente e contrapposti a 180° sulla stessa bure.
Le due serie di organi lavorano alternativamente: quando lavora una serie, l'altra è sollevata rispetto alla superficie del terreno. L'aratro ribaltabile o doppio permette il rivoltamento a destra oppure a sinistra, rispetto alla direzione di avanzamento, secondo gli organi usati; per cambiare la direzione del rivoltamento si effettua una rotazione di 180° degli organi lavoranti.
Storicamente la rotazione di 180° veniva effettuata meccanicamente mediante delle molle elastiche: tale soluzione, seppur semplice dal punto di vista costruttivo, non garantiva una sicurezza di rotazione a causa dei frequenti inceppamenti e a causa del fatto che, soprattutto con aratri pesanti e molto sbilanciati, le molle non risultavano in grado di effettuare tale rotazione.
Per ovviare a tali inconvenienti, sono stati introdotti, in sostituzione delle molle, cilindri oleodinamici comandati da invertitori e valvole che hanno la funzione di garantire una determinata velocità di rotazione e una certa sicurezza per gli aratri pesanti e sbilanciati.
Negli ultimi anni, infatti, sono sempre più utilizzati gli aratri polivomere: questi ultimi, in particolare, sono costituiti da una pluralità di serie di organi lavoranti disposti in parallelo con posizione in avanzamento sfasata così da tracciare altrettanti solchi in un unico passaggio. All'aumentare del numero di organi lavoranti, in genere, si aumenta la lunghezza dell'aratro.
Anche per tale motivo è necessario fornire gli aratri di un secondo cilindro oleodinamico destinato ad allineare in senso longitudinale i vomeri alla direzione di avanzamento della trattrice.
Poiché, prima di effettuare il ribaltamento dell'aratro è necessario riallineare i vomeri in senso longitudinale, sono state proposte valvole di comando atte a comandare entrambi i cilindri oleodinamici.
Nelle soluzioni note, la sequenzialità dei comandi è garantita parzializzando nelle due valvole di comando il fluido di lavoro e, di fatto, prevedendo una differente velocità di movimentazione dei due cilindri.
Si è tuttavia riscontrato come le soluzioni note siano spesso poco efficaci.
Spesso, infatti, la movimentazione dei cilindri oleodinamici risulta lenta.
In molti casi, inoltre, le valvole impiegate generano notevoli colpi d'ariete nel circuito oleodinamico.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare, o quanto meno di ridurre drasticamente, gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti di valvole di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili.
All'interno di questo compito, uno scopo del trovato è quello di mettere a disposizione una valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili che consenta di comandare, in sequenza, il cilindro di allineamento e il cilindro di ribaltamento.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di fornire una valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili presentante un costo di produzione competitivo in modo tale da rendere vantaggioso il suo impiego anche dal punto di vista economico.
Questo compito, nonché questi e altri scopi ancora che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da una valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili secondo quanto previsto nella successiva rivendicazione 1. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme preferite, ma non esclusive, di una valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo nelle seguenti figure in cui:
la figure 1 mostra una sezione di una valvola di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili secondo il trovato;
le figure dalla 2 alla 4 mostrano, sempre in sezione, la sequenza di movimentazione dei cilindri oleodinamici;
la figura 5 è una vista in alzato laterale di un aratro reversibile.
Il presente trovato riguarda una struttura di valvola, indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 1, di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili 40.
Secondo il presente trovato, la struttura di valvola 1 comprende un corpo valvola 2 munito di imbocco di mandata 3 e di imbocchi di ritorno 4a, 4b del fluido di lavoro.
Il corpo valvola 2 definisce una prima sede 5 e una seconda sede 6 a sviluppo longitudinale.
In particolare, la prima sede 5 e la seconda sede 6 si sviluppano lungo rispettivi assi di sviluppo 100 sostanzialmente paralleli tra loro.
La prima e la seconda sede 5, 6 presentano, rispettivamente, una pluralità di camere anulari (5a, 6a, 5b, 6b, … ) affiancate.
La struttura di valvola 1 presenta un primo e un secondo condotto di alimentazione 7a, 7b sfocianti, rispettivamente, nelle camere 10a, 10b definite in un primo cilindro oleodinamico 10 per l'allineamento longitudinale dell'aratro.
Nello specifico, il primo condotto di alimentazione 7a è in comunicazione con la prima sede 5, mentre il secondo condotto di alimentazione 7b è in comunicazione con una valvola di sequenza pilotata, indicata con il numero di riferimento 8.
La valvola di sequenza pilotata 8 è a sua volta collegata, attraverso un condotto di interconnessione 9, con la seconda sede 6 e, in particolare, con la seconda camera anulare 6c.
La seconda sede 6 presenta un primo e un secondo imbocco d'uscita 11a, 11b, i quali sono connessi con le camere 12a, 12b di un secondo cilindro oleodinamico 12 destinato a comandare il ribaltamento dell'aratro.
La struttura di valvola 1 presenta, inoltre un primo condotto di collegamento 20 e un secondo condotto di collegamento 21 tra la prima sede 5 e la seconda sede 6.
Entro la prima sede 5 e la seconda sede 6 sono scorrevolmente alloggiati, rispettivamente, un primo selettore 13 e un secondo selettore 14.
Il primo selettore 13 e il secondo selettore 14 controllano l'interconnessione operativa tra gli imbocchi di mandata 3 e di ritorno 4a, 4b, il primo e il secondo condotto di alimentazione 7a, 7b e il primo e il secondo imbocco d'uscita 11a, 11b per comandare, in sequenza, l'azionamento di del primo cilindro oleodinamico di allineamento 10 e del secondo cilindro oleodinamico di ribaltamento 12.
Vantaggiosamente, la prima sede 5 e la seconda sede 6 comprendono una rispettiva cavità chiusa assialmente da rispettivi corpi di chiusura 15, costituiti, ad esempio, da tappi.
Opportunamente, la prima sede 5 e la seconda sede 6 comprendono, rispettivamente, una prima e una seconda camera anulare d'estremità indicate con i numeri 5a, 5a', 6a, 6a'.
Le camere anulari d'estremità 5a, 6a e 5a', 6a' sono disposte in corrispondenza delle estremità corrispondenti.
Il primo condotto di collegamento 20 si sviluppa tra la prima camera anulare d'estremità 5a della prima sede 5 e la prima camera anulare d'estremità 6a della seconda sede 6.
La prima sede 5 e la seconda sede 6 comprendono, rispettivamente, una camera anulare centrale 5b, 6b e una prima e una seconda camera anulare intermedia 5c, 5c', 6c, 6c' disposte affiancate a da parti opposte rispetto alla rispettiva camera anulare centrale 5b, 6b.
Il secondo condotto di collegamento 21 tra la prima sede 5 e la seconda sede 6 si sviluppa tra la prima camera anulare intermedia 5c della prima sede 5 e la camera anulare centrale 6b della seconda sede 6.
Preferibilmente, il primo e il secondo selettore 13, 14 comprendono, rispettivamente, un restringimento centrale 13a, 14a.
I restringimenti centrali 13a e 14a sono delimitati assialmente da un primo e da un secondo settore anulare intermedio 13b, 13b', 14b, 14b' rispettivamente affiancati da un primo e da un secondo settore anulare di estremità 13c, 13c', 14c, 14c'.
Il primo e il secondo selettore 13, 14 definiscono, inoltre, sedi assiali aperte, indicate con il numero di riferimento 16, in corrispondenza delle loro estremità assiali.
La struttura di valvola 1 presenta rispettivi corpi di caricamento elastico 17, tipicamente costituiti da molle, agenti tra il corpo valvola 2, e più precisamente tra i corpi di chiusura 15, e le rispettive sedi assiali aperte 16 per la movimentazione del primo selettore 13 e del secondo selettore 14.
Tra il primo settore anulare intermedio 13b, 14b e il primo settore anulare d'estremità 13c, 14c, il primo e il secondo selettore 13, 14 presentano un passaggio 19, tipicamente costituito da un foro diametrale, atto a mettere in comunicazione la rispettiva sede 5, 6 con la sede assiale aperta 16 definita in corrispondenza dell'estremità assiale del rispettivo selettore 13, 14.
I secondi settori anulari intermedi 13b', 14b' del primo e del secondo selettore 13, 14 presentano uno smanco 18 per la comunicazione di trafilamento tra la camera anulare centrale 5b, 6b e le seconde camere anulari intermedie 5c', 6c' in comunicazione con il primo condotto di alimentazione 7a e con il primo imbocco di uscita 11a quando il primo selettore 13 e il secondo selettore 14 sono ad inizio ciclo.
Vantaggiosamente, la camera anulare centrale 5b della prima sede 5 è in comunicazione con l'imbocco di mandata 3 e la seconda camera anulare intermedia 5c' della prima sede 5 è in comunicazione con il primo condotto di alimentazione 7a.
Preferibilmente, la prima camera anulare intermedia 6c e la seconda camera anulare intermedia 6c' della seconda sede 6 sono in comunicazione con il primo e il secondo condotto d'uscita 11a, 11b.
Facendo riferimento alla forma pratica di realizzazione rappresentata nelle figure, la prima sede 5 e la seconda sede 6 comprendono una prima e una seconda camera anulare laterale 5d, 5d', 6d, 6d', le quali sono disposte, rispettivamente, tra la prima e la seconda cavità anulare intermedia 5c, 5c', 6c, 6c' e la rispettiva cavità anulare d'estremità 5a, 5a', 6a, 6a'.
La struttura di valvola 1 comprendere un primo condotto di compensazione 22 lungo il quale è prevista una prima valvola di massima pressione 23.
Il primo condotto di compensazione 22 è in comunicazione con la prima sede 5.
In particolare, la prima valvola di massima pressione 23 è in comunicazione, attraverso il condotto di compensazione 22, con la prima cavità anulare d'estremità 5a e, attraverso un primo tratto pilota 22a, con la seconda cavità anulare d'estremità 5a' della prima sede 5 e/o con la seconda cavità anulare intermedia 5c'.
La struttura di valvola 1 presenta un secondo condotto di compensazione 24 lungo il quale è prevista una seconda valvola di massima pressione 25.
La seconda valvola di massima pressione 25 è in comunicazione, attraverso il secondo condotto di compensazione 24 con la seconda sede 6 e, in particolare, con la prima cavità anulare d'estremità 6a e, attraverso un secondo tratto pilota 24a, con la seconda cavità anulare d'estremità 6a' e/o con la seconda cavità anulare intermedia 6c'.
Secondo una preferita forma di realizzazione, la struttura di valvola 1 presenta un primo e un secondo strozzamento 30a, 31a rispettivamente lungo un primo e un secondo condotto di collegamento 30, 31 tra le seconde camere anulari laterale 5d', 6d' e i rispettivi imbocchi di ritorno 4a, 4b.
L'utilizzo di una struttura di valvola secondo il trovato è il seguente.
Quando l'operatore non interviene sui comandi della struttura di valvola 1, i due selettori 13 e 14 sono mantenuti in posizione centrale dall'azione dei corpi di caricamento elastico 17 come illustrato in figura 1.
Quando l'operatore dà inizio alla manovra, il fluido di lavoro si porta, attraverso l'imbocco di mandata 3, all'interno della prima sede 5.
Lo smanco 18 permette al fluido di lavoro di trafilare verso la seconda camera anulare intermedia 5c' ostacolando quindi il colpo d'ariete e inviando poco fluido alla camera 10a del primo cilindro oleodinamico 10.
Il fluido fuoriesce dalla seconda camera 10b del primo cilindro oleodinamico 10 e si porta, attraverso il secondo condotto di alimentazione 7b, verso la valvola di sequenza pilotata 8 e da qui, attraverso il condotto di interconnessione 9, nella seconda sede 6 (figura 2).
La posizione iniziale del secondo selettore 14 chiude, di fatto, l'imbocco d'uscita 4b della seconda sede 6 in corrispondenza della seconda camera anulare laterale 6d.
Il fluido quindi, per cercare di portarsi verso l'imbocco d'uscita 4b, sposta il secondo selettore 14 e, fluendo attraverso il primo condotto di collegamento 20, mantiene spostato anche il primo selettore 13 in una posizione che chiameremo avanzata.
La compressione del corpo di caricamento elastico 17 disposto in corrispondenza della seconda camera anulare d'estremità 5a' determina una pressione che, tramite il primo condotto di compensazione 22, va a compensare la prima valvola di massima pressione 23.
A questo punto, evitato il colpo d'ariete e compensata la prima valvola di massima pressione 23, il primo cilindro oleodinamico 10 di allineamento prende velocità e apre l'imbocco d'uscita del fluido attraverso la prima camera anulare laterale 6d.
Come rappresentato in figura 2, in tale situazione il secondo cilindro oleodinamico 12 non si muove poiché la posizione del primo selettore 13 non permette al fluido di lavoro di attraversare il secondo condotto di collegamento 21 per alimentare la seconda sede 6 .
Una volta che il primo cilindro oleodinamico 10 ha raggiunto il fine corsa allineando l'aratro, la prima valvola di massima pressione 23 non risulta più compensata non uscendo più fluido dalle camere 10a e 10b del primo cilindro oleodinamico 10.
Come rappresentato in figura 3, ciò determina l'apertura della prima valvola di massima pressione 23 con conseguente arretramento del primo selettore 13 mentre il secondo selettore 14 rimane in posizione avanzata.
Tale posizionamento reciproco del primo e del secondo selettore 13 e 14 consente al fluido di lavoro di passare attraverso il secondo condotto di collegamento 21 così da alimentare il secondo cilindro oleodinamico 12 mandando il fluido nella camera 12a arrivata a fine corsa.
L'aratro si porta quindi in condizione orizzontale (rotazione di 90°) e, raggiunta tale condizione, dalla camera 12b non esce più fluido con la conseguenza di liberare la seconda valvola di massima pressione 25 che si apre per portare il secondo selettore 14 in posizione arretrata (figura 4).
A questo punto entrambi i cilindri invertono la corsa ma il primo cilindro oleodinamico 10 rimane fermo per azione della valvola di sequenza pilotata 8.
L'imbocco di mandata 3, attraverso il secondo condotto di collegamento 21, alimenta il fluido di lavoro, alla seconda sede 6 e, quindi, alla camera 12b del secondo cilindro oleodinamico 12.
Il fluido, uscendo dalla camera 12a, si dirige verso l'imbocco di ritorno 4b attraversando la seconda strozzatura 31a.
L'aumento di pressione creata dal passaggio del fluido attraverso la seconda strozzatura 31a va a compensare la valvola di sequenza pilotata 8 che mantiene fermo il primo cilindro oleodinamico 10. La valvola di sequenza pilotata 8, oltre ad essere compensata, è tarata su una pressione di taratura compresa tra 90 bar e 200 bar e, preferibilmente, tra 120 bar e 140 bar.
Una volta che lo stelo del secondo cilindro oleodinamico 12 è completamente uscito completando la rotazione dell'aratro 40, la valvola di sequenza pilotata 8, non essendo più pilotata, si apre completamente annullando contestualmente la precarica di taratura.
Aperta la valvola di sequenza pilotata 8, lo stelo del primo cilindro oleodinamico 10 rientra per riportare l'allineamento dell'aratro 40 in posizione di lavoro.
Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti. Le singole caratteristiche esposte in riferimento ad insegnamenti generali o a forme di realizzazione particolari, possono essere tutte presenti in altre forme di realizzazione o sostituire caratteristiche in queste forme di realizzazione.
Si è in pratica constatato come in tutte le forme realizzative il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi ad esso preposti.
In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di valvola (1) di azionamento di cilindri oleodinamici per la rotazione e l'allineamento di aratri reversibili (40), caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo valvola (2) munito di imbocco di mandata (3) e imbocchi di ritorno (4a, 4b) del fluido di lavoro, detto corpo valvola (2) definendo una prima sede (5) e una seconda sede (6) a sviluppo longitudinale comprendenti, rispettivamente, una pluralità di camere anulari (5a, 6a, 5b, 6b, … ) affiancate, essendo previsti un primo e un secondo condotto di alimentazione (7a, 7b) sfocianti, rispettivamente, nelle camere (10a, 10b) definite in un primo cilindro oleodinamico (10) per l'allineamento longitudinale dell'aratro (40) e in comunicazione, rispettivamente, con detta prima sede (5) e con una valvola di sequenza pilotata (8) collegata, attraverso un condotto di interconnessione (9), con detta seconda sede (6), detta seconda sede (6) presentando un primo e un secondo imbocco d'uscita (11a, 11b) connessi con le camere definite (12a, 12b) in un secondo cilindro oleodinamico (12) per il ribaltamento di detto aratro (40), essendo inoltre previsti un primo e un secondo condotto di collegamento (20, 21) tra detta prima e detta seconda sede (5, 6), entro detta prima sede (5) e detta seconda sede (6) essendo scorrevolmente alloggiati, rispettivamente, un primo selettore (13) e un secondo selettore (14) controllanti l'interconnessione operativa tra detti imbocchi di mandata e di ritorno (3, 4a, 4b), detto primo e detto secondo condotto di alimentazione (7a, 7b) e detto primo e detto secondo imbocco d'uscita (11a, 11b) per comandare, in sequenza, l'azionamento di detto primo cilindro oleodinamico di allineamento (10) e di detto secondo cilindro oleodinamico di ribaltamento (12).
  2. 2. Struttura di valvola (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta prima sede (5) e detta seconda sede (6) comprendono una rispettiva cavità chiusa assialmente da rispettivi corpi di chiusura (15).
  3. 3. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima sede (5) e detta seconda sede (6) comprendono, rispettivamente, una prima e una seconda camera anulare d'estremità (5a, 5a', 6a, 6a'), detto primo condotto di collegamento (20) sviluppantesi tra la prima camera anulare d'estremità (5a) di detta prima sede (5) e la prima camera anulare d'estremità (6a) di detta seconda sede (6).
  4. 4. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima sede (5) e detta seconda sede (6) comprendono, rispettivamente, una camera anulare centrale (5b, 6b) e una prima e una seconda camera anulare intermedia (5c, 5c', 6c, 6c') disposte affiancate a da parti opposte rispetto a detta camera anulare centrale (5b, 6b), detto secondo condotto di collegamento (21) sviluppantesi tra la prima camera anulare intermedia (5c) di detta prima sede (5) e la camera anulare centrale (6b) di detta seconda sede (6).
  5. 5. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo e detto secondo selettore (13, 14) comprendono, rispettivamente, un restringimento centrale (13a, 14a) delimitato assialmente da un primo e da un secondo settore anulare intermedio (13b, 13b', 14b, 14b') rispettivamente affiancati da un primo e da un secondo settore anulare di estremità (13c, 13c', 14c, 14c'), detto primo e detto secondo selettore (13, 14) definendo sedi assiali aperte (16) in corrispondenza delle estremità assiali, essendo previsti rispettivi corpi di caricamento elastico (17) agenti tra i corpi di chiusura (15) e le rispettive sedi assiali aperte (16) per la movimentazione di detto primo e di detto secondo selettore (13, 14), essendo previsto, fra detto primo settore anulare intermedio (13b, 14b) e detto primo settore anulare d'estremità (13c, 14c), un passaggio (19) atto a mettere in comunicazione ciascuna sede (5, 6) con la sede assiale aperta (16) del rispettivo selettore (13, 14).
  6. 6. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere uno smanco (18) su detti secondi settori anulari intermedi (13b', 14b') per la comunicazione di trafilamento tra detta camera anulare centrale (5b, 6b) e dette seconde camere anulari intermedie (5c', 6c') in comunicazione con detto primo condotto di alimentazione (7a) e con detto primo imbocco di uscita (11a) con detto primo selettore (13) e con detto secondo selettore (14) ad inizio ciclo.
  7. 7. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta camera anulare centrale (5b) di detta prima sede (5) è in comunicazione con detto imbocco di mandata (3) e che detta seconda camera anulare intermedia (5c') di detta prima sede (5) è in comunicazione con detto primo condotto di alimentazione (7a), detta prima e detta seconda camera anulare intermedia (6c, 6c') di detta seconda sede (6) essendo in comunicazione con detto primo e detto secondo condotto d'uscita (11a, 11b).
  8. 8. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima sede (5) e detta seconda sede (6) comprendono una prima e una seconda camera anulare laterale (5d, 5d', 6d, 6d') disposte, rispettivamente, tra detta prima e detta seconda cavità anulare intermedia (5c, 5c', 6c, 6c') e la rispettiva cavità anulare d'estremità (5a, 5a', 6a, 6a').
  9. 9. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un primo condotto di compensazione (22) lungo il quale è prevista una prima valvola di massima pressione (23) in comunicazione con detta prima sede (5) e sfociante in corrispondenza di detta prima cavità anulare d'estremità (5a).
  10. 10. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un secondo condotto (24) di compensazione lungo il quale è prevista una seconda valvola di massima pressione (25) in comunicazione con detta seconda sede (6) e sfociante in corrispondenza di detta prima cavità anulare d'estremità (6a).
  11. 11. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un primo e un secondo strozzamento (30a, 31a) rispettivamente lungo un primo e un secondo condotto di collegamento (30, 31) tra le seconde camere anulari laterali (5d', 6d') e i rispettivi imbocchi di ritorno (4a, 4b).
  12. 12. Struttura di valvola (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta valvola di sequenza pilotata (8) è tarata su una pressione di taratura compresa tra 90 bar e 200 bar e, preferibilmente, tra 120 bar e 140 bar.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2720123A1 (fr) * 1994-05-19 1995-11-24 France Power Packer Sa Automatisme de commande hydraulique, notamment pour charrue.
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