ITBO20060475A1 - Gruppo di sollevamento e di abbassamento di un attrezzo trainato da un trattore agricolo - Google Patents

Gruppo di sollevamento e di abbassamento di un attrezzo trainato da un trattore agricolo Download PDF

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ITBO20060475A1
ITBO20060475A1 IT000475A ITBO20060475A ITBO20060475A1 IT BO20060475 A1 ITBO20060475 A1 IT BO20060475A1 IT 000475 A IT000475 A IT 000475A IT BO20060475 A ITBO20060475 A IT BO20060475A IT BO20060475 A1 ITBO20060475 A1 IT BO20060475A1
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IT
Italy
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lifting
lowering unit
hole
implement
lowering
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IT000475A
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Franco Pertusi
Lorenzo Sghedoni
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Cnh Italia Spa
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01BSOIL WORKING IN AGRICULTURE OR FORESTRY; PARTS, DETAILS, OR ACCESSORIES OF AGRICULTURAL MACHINES OR IMPLEMENTS, IN GENERAL
    • A01B63/00Lifting or adjusting devices or arrangements for agricultural machines or implements
    • A01B63/02Lifting or adjusting devices or arrangements for agricultural machines or implements for implements mounted on tractors
    • A01B63/10Lifting or adjusting devices or arrangements for agricultural machines or implements for implements mounted on tractors operated by hydraulic or pneumatic means
    • A01B63/1006Lifting or adjusting devices or arrangements for agricultural machines or implements for implements mounted on tractors operated by hydraulic or pneumatic means the hydraulic or pneumatic means structurally belonging to the tractor
    • A01B63/1013Lifting or adjusting devices or arrangements for agricultural machines or implements for implements mounted on tractors operated by hydraulic or pneumatic means the hydraulic or pneumatic means structurally belonging to the tractor and being located inside the tractor body
    • GPHYSICS
    • G05CONTROLLING; REGULATING
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    • G05G1/00Controlling members, e.g. knobs or handles; Assemblies or arrangements thereof; Indicating position of controlling members
    • G05G1/04Controlling members for hand actuation by pivoting movement, e.g. levers
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    • G05G5/065Means for preventing, limiting or returning the movements of parts of a control mechanism, e.g. locking controlling member for holding members in one or a limited number of definite positions only using a spring-loaded ball
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    • G05G7/02Manually-actuated control mechanisms provided with one single controlling member co-operating with one single controlled member; Details thereof characterised by special provisions for conveying or converting motion, or for acting at a distance
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Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione è relativa ad un gruppo di sollevamento e di abbassamento di un attrezzo trainato da un trattore agricolo.
Come è noto, dispositivi sollevatori di attrezzi agricoli trascinati da trattori sono descritti nei documenti GB-A-2147 187 (Fiat Trattori SpA), e GB-A-2 219 920 (Fiatgeotech- Tecnologie per la Terra SpA).
In entrambi i casi il gruppo di sollevamento/abbassamento dell'attrezzo agricolo collegato al trattore comprende:
- un primo dispositivo di attacco dell'attrezzo al trattore;
un secondo dispositivo sollevatore atto a sollevare ed abbassare l'attrezzo,·
- un terzo dispositivo di comando e regolazione presentante un sistema di leveraggi disposto tra il primo dispositivo ed il secondo dispositivo (3) ed atto ad impostare la condizione di impiego dell'attrezzo, ed
un quarto dispositivo che comanda il sollevamento/abbassamento dell'attrezzo agricolo per una operazione denominata "azionamento rapido".
Il quarto dispositivo presente nello stato dell'arte (cioè quello di comando del sollevamento/abbassamento dell'attrezzo agricolo per 1' "azionamento rapido" comanda solamente l'alzata/abbassamento totale, in altre parole non consente regolazioni intermedie del sollevatore e la posizione di neutro.
Pertanto, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un gruppo di sollevamento/abbassamento il quale permetta anche le fasi di posizionamento intermedie di alzata e abbassamento con l'aggiunta della posizione di neutro Secondo la presente invenzione viene realizzato, quindi, un gruppo di sollevamento/abbassamento per un attrezzo trascinato da un trattore agricolo secondo le rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica e parziale di un gruppo per il sollevamento/abbassamento di un attrezzo agricolo trascinato da un trattore,·
- le figure 2, 3 mostrano delle viste parziali ed in scala ingrandita di alcuni particolari del gruppo di figura 1;
- la figura 4 illustra una vista tridimensionale di un dispositivo meccanico per il comando dell'azionamento rapido dell'attrezzo, dispositivo meccanico che appartiene al gruppo illustrato nelle figure 1, 2, 3;
la figura 5 fa vedere, in una prima configurazione, alcuni elementi ingranditi del dispositivo meccanico di cui alla figura 4;
la figura 6 mostra, in una seconda configurazione, gli elementi ingranditi di figura 5;
- la figura 7 illustra una pianta ed una sezione trasversale A-A di un primo elemento del dispositivo meccanico di cui alle figure 4, 5, 7; e
- la figura 8 mostra una pianta ed una sezione trasversale B-B di un secondo elemento del dispositivo meccanico di cui alle figure 4, 5, 7.
Secondo quanto illustrato in figura 1, è indicato nel suo complesso con 1 un gruppo per il sollevamento e l'abbassamento di un attrezzo trainato o portato da un trattore agricolo (non mostrato). il gruppo 1 è sostanzialmente simile al gruppo descritto, per esempio, nel suddetto documento brevettuale GB-A-2 219 920 (Fiatgeotech- Tecnologie per la Terra SpA), la cui descrizione dettagliata deve essere considerata quale parte integrale della presente descrizione.
il gruppo 1 comprende un primo dispositivo 2 per l'attacco dell'attrezzo al trattore agricolo, un secondo dispositivo 3 atto a sollevare ed abbassare l'attrezzo, un terzo dispositivo meccanico 4 per il comando e la regolazione del sollevamento e dell'abbassamento dell'attrezzo a seconda delle condizioni di impiego di quest'ultimo, un quarto dispositivo meccanico 5 di azionamento manuale, per il comando dell'azionamento rapido dell'attrezzo senza che sia azionato il terzo dispositivo 4, ed un quinto dispositivo 6 per la limitazione della corsa in alto dell'attrezzo durante l'azionamento rapido.
Con riferimento alla figura 1, il primo dispositivo 2 comprende due bracci inferiori 7 di collegamento fra l'attrezzo ed una barra di flessione 8, quest'ultima supportata dal trattore in un modo non illustrato.
Il secondo dispositivo 3 è un sollevatore a comando idraulico e comprende una barra rotante 11, uno stantuffo idraulico 12, una pompa di comando non illustrata, ed un distributore idraulico 13.
Dalle estremità longitudinali della barra 11 si estendono due bracci laterali 14 alle cui estremità sono incernierate le estremità superiori di due tiranti verticali 15 che presentano le estremità inferiori incernierate ai due bracci inferiori 7. Sulla parte centrale della barra 11 è incernierata l'estremità di uno stelo 16 estendentesi dallo stantuffo 12, il quale è atto a scorrere lungo un cilindro cavo 17, per effetto dell'olio inviato in pressione dalla citata pompa tramite il distributore 13. L'olio in pressione fa ruotare la barra 11 in senso orario provocando il sollevamento dell'attrezzo tramite i tiranti verticali 15, mentre scaricando l'olio del cilindro 17 sotto l'azione del peso dell'attrezzo la barra 11 ruota in senso antiorario.
Il dispositivo di comando e regolazione 4 consente varie condizioni di impiego a seconda degli attrezzi utilizzati e delle necessità di lavorazione. Per la descrizione completa del dispositivo 4 si rimanda al documento brevettuale GB-A-2147 187 (Fiat Trattori SpA).
Il dispositivo 4 comprende, essenzialmente, un complesso di leveraggi disposto fra la barra di flessione 8 e la barra rotante 11. Il comando e la regolazione del complesso di leveraggi è determinato dalla posizione lungo rispettive guide di due leve azionabili manualmente all'interno del posto guida del trattore. Tali leve in uso sono denominate rispettivamente "leva comando sforzo" e "leva comando posizione". Esse consentono l'impiego "a posizione controllata", in cui l'attrezzo mantiene costante la sua posizione rispetto al trattore, l'impiego "a sforzo controllato", in cui l'attrezzo varia automaticamente la sua posizione in modo da mantenere costante lo sforzo di trazione richiesto al trattore, l'impiego "flottante", in cui l'attrezzo è libero di spostarsi verticalmente, e l'impiego "misto a posizione e sforzo controllato", in cui l'attrezzo può variare la sua posizione in funzione dello sforzo di trazione, solamente al disopra di una preselezionata profondità massima nel terreno.
Il dispositivo 4 agisce sul distributore 13 tramite una leva 21, la cui posizione determina quindi l'azionamento della barra rotante 11. in particolare la leva 21 in corrispondenza di una sua estremità agisce dal basso verso l'alto su una valvola 22 del distributore 13.
Il dispositivo meccanico 5 di azionamento manuale è atto a comandare il sollevamento/abbassamento dell'attrezzo.
Per mezzo del dispositivo 5 si riesce, quindi, a sollevare ed abbassare l'attrezzo senza l'intervento delle leve di comando che restano nella posizione prestabilita.
Come sarà visto qui di seguito, il dispositivo 5 agisce direttamente sulla leva 21 e quindi sul distributore idraulico 13.
Come mostrato nelle figure 4, 5, 6, 7, 8 il dispositivo meccanico 5 di azionamento manuale, il quale, in uso, è collocato in prossimità del sedile dell'operatore, comprende una corona metallica 25 presentante un profilo esterno circolare 25a di un primo diametro DI (figura 7) ed un foro passante sagomato 25b, centrato rispetto al profilo esterno circolare 25a.
A sua volta, il foro sagomato 25b comprende due profili interni 25b* e 25b**, specularmente simmetrici rispetto ad una prima linea di mezzeria LMi .
Poiché i due profili interni 25b* e 25b** sono identici basterà descrivere il profilo 25b* per descriverli entrambi.
Inoltre, 25b* e 25b** si raccordano tra di loro in punti di cuspide CP1, CP2 giacenti sulla prima linea di mezzeria LMl.
In maggior dettaglio, il profilo interno 25b* comprende, a sua volta, due parti 33, 34 specularmente simmetriche rispetto ad una seconda linea di mezzeria LM2.
Inoltre, le due linee di mezzeria LMl, LM2 sono perpendicolari tra di loro e si intersecano in un punto centrale (Cl).
Come mostrato in particolare in figura 7, la parte 33 comprende un primo settore 33a a rampa sostanzialmente rettilinea, ed un secondo settore 33b sostanzialmente ad arco di cerchio.
Analogamente la parte 34 può essere idealmente suddivisa in un primo settore 34a a rampa sostanzialmente rettilinea, ed un secondo settore 34b sostanzialmente ad arco di cerchio.
Le stesse considerazioni valgono per il profilo interno 25b**, in cui sono previste le parti 35 e 36. Ciascuna parte 35, 36 si compone di rispettivi settori 35a, 35b e 36a, 36b.
I settori 33b, 34b, 35b, 36b sono disposti su una circonferenza ideale presentante un secondo diametro D2 (figura 7).
Come mostrato in particolare in figura 7, tra il profilo esterno circolare 25a ed i profili interni 25b* e 25b** vi è un rialzo 37 a forma di corona circolare presentante due interruzioni che costituiscono due fine-corsa 38, 39, anch'essi rivolti verso il punto centrale (Cl) di asse (c), per dei fini che verranno chiariti meglio in seguito.
Sul profilo esterno circolare 25a verso il punto centrale (Cl) viene realizzato un foro passante filettato 50 di asse (a); mentre, sempre in direzione radiale verso il punto centrale (Cl), sono previsti quattro fori passanti 51, 52, 53, 54, ciascuno avente un rispettivo asse di simmetria longitudinale (b), (d), (e), (f).
Dall'osservazione di figura 7 è evidente che gli assi (a), (b), (d), (e), (f) convergono verso il punto centrale (Cl).
Inoltre, ciascun asse (b), (d), (e), (f) forma un angolo di 35° con la prima linea di mezzeria LM1.
Pertanto, nella zona di intersezione di ciascun foro passante 51, 52, 53, 54 con uno dei due rispettivi profili interni 25b* e 25b** si crea una rispettiva depressione 51a, 52a, 53a, 54a (vedi oltre) .
Per esempio, la depressione 5la è prevista praticamente in corrispondenza della zona di transizione tra il primo settore 33a ed il secondo settore 33b della parte 33.
Analoghi ragionamenti si applicano alle parti 34, 35, 36.
Inoltre, il dispositivo meccanico 5 di azionamento manuale comprende un disco metallico 55, di diametro D3 sostanzialmente uguale al secondo diametro D2 della corona metallica 25, di centro (C2) e di asse (c).
Il disco 55, in uso, è inserito nel foro passante sagomato 25b ed il suo centro (C2) coincide con il punto centrale (CI).
A sua volta, il disco metallico 55 prevede, sul suo bordo 55a un foro diametrale passante 56 il cui asse centrale di simmetria (g) è perpendicolare all'asse (c).
Come mostrato in figura 8, un dentino 55b è in aggetto dal bordo 55a e, in uso, va in battuta su un rispettivo scasso a forma di corona circolare (non mostrato) che si trova sulla faccia interna della corona metallica 25.
In tal modo il disco metallico 55, durante l'uso effettivo, non può uscire dal foro passante sagomato 25b, perché stretto, per l'appunto, tra lo scasso realizzato sulla faccia interna della corona metallica 25 (che impedisce la fuoriuscita del disco metallico 55 verso l'esterno) ed un telaio TL.
Inoltre, sul disco metallico 55 è fissata una barra piatta 57, per mezzo, per esempio, di due bulloni 58, 59, che termina con una manopola 60, la quale, in uso, viene spostata da un operatore (non mostrato) lungo una traiettoria TR ad arco di cerchio (vedi oltre).
Il montaggio del dispositivo 5 viene fatto nel seguente modo:
- il montatore fissa al telaio TL del trattore la corona metallica 25 (con già inserito il disco metallico 55 nel foro passante 25b) per mezzo di due fermi FRI, FR2,-- i centri C2 e C3 coincidono, e l'asse (g) del disco metallico 55 è sovrapposto con l'asse (a) del foro passante filettato 50;
- previamente, al disco metallico 55 era stata fissata la barra piatta 57 (e quindi la manopola 60), per il tramite dei due bulloni 58, 59;
- a questo punto il montatore infila una prima sfera in acciaio SF1 dapprima nel foro passante filettato 50 e poi nel foro passante 56 (che sono allineati) ; subito dopo inserisce una molla elicoidale ML ed una seconda sfera in acciaio SF2; - il montatore va, quindi, a chiudere "a pacco" la prima sfera in acciaio SF1, la molla ML e la seconda sfera in acciaio SF2 per mezzo di un bullone 61 avvitato nel foro passante filettato 50;
- il montatore, adesso, ruota il disco metallico 55 in modo che le due sfere in acciaio SF1 e SF2 si posizionino nei corrispondenti punti di cuspide CP1 e, rispettivamente, CP2 (punti di neutro) (figura 5);
- a questo punto il sistema ha raggiunto la sua "posizione neutra" in cui la barra piatta 57 è allineata, sostanzialmente, con l'asse (a) del foro passante filettato 50;
- il montatore, quindi, fissa un cavo Bowden 26 alla testa del bullone 59.
Il cavo Bowden 26 collega il dispositivo 5 con l'estremità inferiore di una leva 27 (figura 1) angolarmente solidale ad un perno 2 8 a cui è angolarmente solidale una ulteriore leva 31 la cui estremità superiore è provvista di un rullino 32 a contatto con il bordo inferiore della leva 21 in prossimità dell'estremità di questa agente sul distributore 13.
Una molla precaricata 3Sa è installata fra la parte superiore della leva 31 ed un corpo fisso 39a.
Secondo quanto illustrato nelle figure 1, 2, e 3, il dispositivo 6 comprende una piastra 41 fissata ad una estremità del braccio rotante 11 tramite una manopola 43. La piastra 41 è sostanzialmente circolare e coassiale al braccio il. Lungo una settore del bordo perimetrale della piastra 41 è ricavata una appendice a settore circolare che definisce una camma 44 ad entrare in contatto con un rullino 45 portato dall'estremità superiore della leva 27.
La posizione angolare della piastra 41 è regolabile facilmente svitando la manopola 43, posizionando la piastra 41 secondo l'angolazione voluta, e riavvitando la manopola 43. Per eseguire correttamente la regolazione della posizione angolare della piastra 41 su questa sono realizzati dei punti di riferimento. Infatti, lo scopo del dispositivo 6 è quello di limitare la corsa in alto del sollevatore durante l'azionamento rapido comandata tramite il dispositivo 5, fino all'altezza desiderata secondo le esigenze dell'attrezzo accoppiato al trattore agricolo ed in modo da coprire l'interno arco della corsa di sollevamento.
Se l'operatore adesso ruota la manopola 60 "in avanti" lungo la traiettoria TR il cavo Bowden viene tirato provocando una rotazione in senso antiorario della leva 27 e quindi della leva 31 la quale allontana, contro l'azione della molla 38a, il rullino 32 dalla leva 21. Questa ruota in senso orario allontanandosi dalla valvola 22 del distributore 13 . La valvola 22 da una posizione neutra trasla per azione di una molla interna ad una posizione di scarico determinando di conseguenza lo scarico dell'olio dal cilindro 17 e quindi l'abbassamento dell'attrezzo.
Al contrario, ruotando "all'indietro" la leva 60 si rilascia il tirante 26, e, per azione della molla 38a, si provoca la rotazione in senso orario delle leve 27 e 31. La leva 31 con il suo rullino 32 va ad agire tramite la leva 21 sulla valvola 22 del distributore 13 comandando così la mandata di olio in pressione nel cilindro 17 e quindi il sollevamento dell'attrezzo, fin quando per la rotazione del braccio il la camma 44 entra in contatto con il rullino 45 portato dalla leva 27.
Tale contatto fa ruotare in senso opposto la leva 27 e determina il passaggio della valvola 22 del distributore 13 dalla posizione di mandata alla posizione di neutro. L'estensione radiale della camma 44 è calcolata in modo che nella valvola 22 avvenga solo il passaggio appena descritto. La rotazione in senso antiorario della leva 27 determina una uguale rotazione della leva 31 che rilascia la leva 21, contro l'azione della molla 38a, solo di una distanza dipendente dall'estensione radiale della camma 44. il rilascio della leva 21 determina il passaggio della valvola 22 dalla posizione di mandata alla posizione di neutro. Cosi facendo si blocca la corsa verso l'alto del sollevatore.
E' quindi ora possibile invertire il senso di marcia del trattore agricolo, ed una volta eseguita tale manovra, l'operatore sposta di nuovo "in avanti" la leva 60 per comandare di nuovo l'abbassamento dell'attrezzo secondo 1'impostazione del dispositivo 4 funzione della posizione delle leve di comando sforzo e posizione. La regolazione della limitazione della corsa in alto, durante l'azionamento rapido, del sollevatore consiste nel prefissare a quale altezza del sollevatore debba avvenire il contatto fra la camma 44 ed il rullino 45, e, quindi, a sollevatore abbassato, in quale posizione angolare debba essere fissata sul braccio 11 la piastra 41 rispetto alla posizione del rullino 45.
Naturalmente la regolazione appena descritta deve essere calcolata in funzione dell'attrezzo accoppiato al trattore agricolo.
Ritornando al dispositivo meccanico 5 di azionamento manuale si nota che quando la leva 60 è spinta "in avanti" la prima sfera SF1 si sposta lungo il settore 33a a rampa, mentre la seconda sfera SF2 si muove lungo il settore 35a a rampa.
Inoltre, l'operatore può spingere la leva 60 "in avanti" fino a quando un fianco 60a della leva 60 stessa non urta contro il fine-corsa 38 e le sfere SFl, SF2, sollecitate dalla molla ML, si sono fermate, rispettivamente, nella depressione 5la, e nella depressione 53a. In altre parole, le depressioni 5la, 53a, fungono da fine-corsa per, rispettivamente,la sfera SFl e la sfera SF2 (figura 6).
Al contrario, se l'operatore spinge la leva 60 all' "indietro", la prima sfera SFl si sposta lungo il settore 36a a rampa, mentre la seconda sfera SF2 si muove lungo il settore 34a a rampa.
Inoltre, l'operatore può spingere la leva 60 "all'indietro" fino a quando un fianco 60b della leva 60 stessa non urta contro lo spallamento 39 e le sfere SFl, SF2 si sono fermate, rispettivamente, nella depressione 54a, e nella depressione 52a sempre sollecitate dalla molla ML. In questo caso, in altre parole, le depressioni 54a, 52a, fungono da finecorsa per, rispettivamente, la sfera SF1 e la sfera SF2.
I profili dei settori 51a, 52a, 53a, 54a a rampa sono disegnati in maniera tale da controllare in ogni istante il comando sul cavo Bowden 26. Allo stesso fine vengono scelte le caratteristiche della molla ML e le proprietà superficiali delle sfere SF1, SF2.
inoltre, il dispositivo meccanico 5 deve essere ergonomico e dare gradualità al comando, gradualità che deve essere percepita anche dalla mano dell'operatore. Per di più, per mezzo di una scelta progettuale oculata della forma e dell'inclinazione dei settori 51a, 52a, 53a, 54a a rampa e delle caratteristiche meccaniche della molla ML si può fare in modo che la forza manuale che deve essere espletata dall'operatore per spostare la leva 60 lungo il tragitto TR non sia troppo elevata. D'altra parte si deve fare in modo che il comando sia graduale e che non sfugga al controllo dell'operatore stesso.
Da quanto sopra descritto sono evidenti i vantaggi conseguiti con la realizzazione della presente innovazione.
In particolare, si è realizzato un semplice ed affidabile dispositivo meccanico 5 di azionamento manuale che sostituisce, semplificandolo considerevolmente, quello descritto nel documento GB-A-2 219 920 (Fiatgeotech-Tecnologie per la Terra SpA).

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1) di un attrezzo collegato ad un trattore agricolo comprendente un primo dispositivo (2) di attacco del detto attrezzo al detto trattore agricolo, un secondo dispositivo sollevatore (3) atto a sollevare ed abbassare il detto attrezzo, un terzo dispositivo (4) di comando e regolazione presentante un sistema di leveraggi disposto tra il primo dispositivo (2) ed il secondo dispositivo (3) ed atto ad impostare la condizione di impiego del detto attrezzo, ed un quarto dispositivo (5) di azionamento manuale che comanda il sollevamento/abbassamento del detto attrezzo per una operazione denominata "azionamento rapido"; gruppo di sollevamento/abbassamento (1) caratterizzato dal fatto che detto quarto dispositivo (5) comprende: una corona metallica (25) presentante un profilo esterno circolare (25a), di asse centrale (c), ed un foro passante sagomato (25b), centrato rispetto a detto profilo esterno circolare (25a); a sua volta, detto foro sagomato (25b) comprendendo due profili interni (25b*, 25b**) , specularmente simmetrici rispetto ad una prima linea di mezzeria (LM1); i profili interni (25b*, 25b**) raccordandosi tra di loro in punti di cuspide (CP1, CP2) giacenti su detta prima linea di mezzeria (LM1); - un disco metallico (55) anch'esso di asse centrale (c), inserito, in uso, in detto foro passante sagomato (25b); detto disco metallico (55) prevedendo, inoltre, un foro diametrale passante (56), il cui asse centrale di simmetria (g) è perpendicolare a detto asse centrale (c); detto foro diametrale passante (56) essendo atto a contenere una prima sfera (SF1), mezzi elastici (ML) ed una seconda sfera (SF2), detti mezzi elastici (ML) essendo interposti tra detta prima sfera (SF1) e detta seconda sfera (SF2) per espletare una spinta su di esse, da parti opposte, contro detti profili interni (25b*, 25b**),· inoltre, mezzi di trasmissione (26) dei comandi solidali a detto disco metallico (55),· e - una manopola (60) solidale anch'essa a detto disco metallico (55), la quale, in uso, è atta ad essere spostata da un operatore lungo una traiettoria (TR) ad arco di cerchio per realizzare il desiderato azionamento manuale.
  2. 2. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, ciascuno di detti profili interni (25b*; 25b**) prevede due parti (33, 34/35, 36), e dal fatto che le coppie di parti (33, 36; 34, 35) sono specularmente simmetriche rispetto ad una seconda linea di mezzeria (LM2).
  3. 3. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette linee di mezzeria (LM1, LM2) sono perpendicolari tra di loro e si intersecano in un punto centrale (Cl).
  4. 4. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna parte (33, 34, 35, 36) comprende un primo settore (33a, 34a, 35a, 36a) a rampa sostanzialmente rettilinea, ed un secondo settore (33b, 34b, 35b, 36b) sostanzialmente ad arco di cerchio .
  5. 5. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti settori (33b, 34b, 35b, 36b) sono disposti su una circonferenza ideale presentante un secondo diametro (D2).
  6. 6. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tra detto profilo esterno circolare (25a) e detti profili interni (25b*, 25b**) è previsto un rialzo (37) a forma di corona circolare presentante due fine-corsa (38, 39,) per una manopola (60).
  7. 7. Gruppo di sollevamento/abbas samento (1), come rivendicato alle rivendicazioni 1 e 3, caratterizzato dal fatto che vi sono quattro fori passanti (51, 52, 53, 54), ciascuno avente un rispettivo asse di simmetria longitudinale (b), (d), (e), (f), che convergono verso detto punto centrale (Cl).
  8. 8. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che ciascun asse (b) , {d), (e), (f) forma un angolo di 35° con detta prima linea di mezzeria LMl.
  9. 9. Gruppo di sollevamento/abbassamento (1), come rivendicato alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che nella zona di intersezione di ciascun foro passante (51, 54; 52, 53) con uno dei due profili interni (25b*, 25b**) si crea una rispettiva depressione (51a, 54a; 52a, 53a) atta a fungere da fine-corsa per, rispettivamente, detta prima sfera (SF1) e detta seconda sfera (SF2).
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