ITVR20110231A1 - Dispositivo di bloccaggio di un utensile da lavoro su una macchina utensile - Google Patents

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ITVR20110231A1
ITVR20110231A1 IT000231A ITVR20110231A ITVR20110231A1 IT VR20110231 A1 ITVR20110231 A1 IT VR20110231A1 IT 000231 A IT000231 A IT 000231A IT VR20110231 A ITVR20110231 A IT VR20110231A IT VR20110231 A1 ITVR20110231 A1 IT VR20110231A1
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IT
Italy
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locking device
seat
support body
elongated support
tool
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Sergio Bombassei
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B2B S R L
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Description

DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO DI UN UTENSILE DA LAVORO SU UNA MACCHINA UTENSILE
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile e, in particolare, ad una macchina utensile ad asportazione di truciolo, quale il tornio o simili, in cui ruota il pezzo da lavorare rispetto all'utensile.
Come noto, nelle macchine utensili ad asportazione di truciolo, il tagliente dell'utensile à ̈ soggetto ad usura e va sostituito dopo un predeterminato numero di minuti di contatto-lavoro o dopo un predeterminato numero di pezzi lavorati.
Nella produzione di serie e non solo, soprattutto con materiali tenaci quali ad esempio l'acciaio, la ghisa e materiali similari, l'elevata frequenza nella sostituzione degli utensili (fino a 10 ogni 30-60 minuti) determina una riduzione sensibile della produttività.
Per contenere l'incidenza negativa del tempo di cambio utensile sono state messe a punto delle soluzioni per cercare di ridurre sensibilmente il tempo di sostituzione.
Nel caso di macchine ove ruota l'utensile quali i centri di lavoro, le fresatrici, i trapani e similari, la sostituzione viene realizzata impiegando accoppiamenti maschio-femmina conici di varie dimensioni (ISO 30, 40, 50, HSK e altri) non essendo essenziale il posizionamento angolare dell'utensile rispetto al dispositivo di bloccaggio.
Nel caso di macchine ove ruota il pezzo (torni e simili), le soluzioni volte a ridurre i tempi di sostituzione degli utensili si sono sviluppate più lentamente anche a causa della necessità di “mantenere la misura†, cioà ̈ di posizionare il nuovo utensile nella stessa posizione assiale, radiale e angolare rispetto al dispositivo di bloccaggio.
Tradizionalmente, per evitare di smontare l'utensile (o il portautensili) dalla propria sede, smontaggio che richiede molto tempo e “la perdita della misura†, si ricorre alla sostituzione del tagliente (o alla rotazione della placchetta) agendo direttamente sull'utensile in macchina: tale operazione costringe l'addetto ad infilare la testa nella macchina e a lavorare in posizione scomoda e a volte pericolosa, con il rischio di perdere la placchetta, la chiave o la vite di fissaggio.
Da circa quindici anni sono apparsi sul mercato dei dispositivi di bloccaggio in cui la sostituzione dell'utensile o del portautensili avviene in modo rapido, agendo su una sola vite o camma e, in alcuni casi, senza perdere la misura relativa al corretto posizionamento dell'utensile rispetto al dispositivo di bloccaggio.
Tali soluzioni, particolarmente innovative dal punto di vista concettuale, prevedono, oltre all'accoppiamento conico maschio-femmina tra l'utensile o il porta-utensile e il dispositivo di bloccaggio, anche una battuta assiale che, a parità di ingombro, migliora sensibilmente la rigidità del sistema.
Tuttavia, le soluzioni proposte, quali ad esempio quelle prodotte e commercializzate da una ditta svedese e da una ditta statunitense, appiano estremamente complesse dal punto di vista costruttivo oltre che delicate durante il loro utilizzo.
La prima di tali soluzioni infatti prevede che il blocchetto sia associato ad un canotto definente, internamente, una sede sagomata d'alloggiamento, ad esempio lobata, per un corpo allungato di supporto dell'utensile o del porta-utensile, sede sagomata che permette, appunto, il posizionamento angolare corretto dell'utensile rispetto al dispositivo di bloccaggio.
La superficie esterna del canotto à ̈ costituita da una superficie conica maschio accoppiabile con una sede conica a femmina ricavata sul blocchetto fissabile alla macchina utensile.
Per garantire l'aderenza tra la superficie conica a maschio e la sede conica a femmina e, al contempo, la battuta assiale tra un allargamento radiale definito sul supporto dell'utensile e la superficie di battuta definita attorno alla sede conica a femmina, si impiega una camma girevole rispetto al blocchetto e agente su un elemento a gancio per l'azionamento di una pinza destinata ad impegnarsi con il fondo del corpo allungato.
In questo modo, l'azione dell'addetto sull'elemento a camma tende a portare il corpo allungato di supporto e il canotto su cui à ̈ calzato in inserimento nella sede conica a femmina definita sul blocchetto.
Tale operazione determina il conseguente allargamento elastico in senso radiale della sede conica a femmina con la conseguenza di ottenere, contestualmente alla battuta assiale, un serraggio radiale tra superficie conica a maschio e la sede conica a femmina.
Infatti, la deformazione elastica in senso radiale della sede a femmina à ̈ costante solamente se la dimensione delle pareti di tale sede a femmina à ̈ sostanzialmente costante e, quindi, se tale sede a femmina presenta uno sviluppo sostanzialmente cilindrico; se, come usuale nelle applicazioni sopra descritte, il blocco definente la sede a femmina à ̈ prismatico, à ̈ necessario prevedere il canotto intermedio con evidente riduzione della rigidità e aumento della complessità costruttiva e dei pezzi.
La soluzione proposta, pur essendo valida da un punto di vista concettuale, non à ̈ tuttavia scevra di inconvenienti.
In primo luogo si evidenzia come sia richiesta un'elevatissima precisione dimensionale e di forma dei molti elementi costituenti il dispositivo di bloccaggio.
Inoltre, durante l'utilizzo del dispositivo di bloccaggio à ̈ necessario prestare estrema attenzione onde evitare ammaccature che comprometterebbero la funzionalità di alcuni componenti estremamente delicati quali, ad esempio, i coni maschio e femmina e la pinza.
Infine, Ã ̈ determinante mantenere estremamente pulito il dispositivo in quanto la presenza di un corpo estraneo, anche minuto, potrebbe compromettere il corretto posizionamento oltre che, tenuto conto delle forze e della precisione negli accoppiamenti, provocare incisioni sui pezzi che realizzano l'accoppiamento.
L'impiego di liquido refrigerante accentua inoltre l'inconveniente relativo alla difficoltà di mantenere pulito il dispositivo in quanto, l'alimentazione del liquido refrigerante, riciclato e quindi con impurità, al tagliente, avviene attraverso il blocchetto su cui à ̈ definita la sede conica femmina la cui estremità à ̈ cieca trovandovi alloggiamento la pinza, la camma e altri elementi di interconnessione cinematica.
Le operazioni di pulizia risultano quindi estremamente laboriose senza che si possa garantire un risultato ottimale, soprattutto nel caso in cui la sede conica a femmina (lato cieco) risulti rivolta verso il basso.
Anche la seconda soluzione, anche se diversa dal punto di vista costruttivo, presenta inconvenienti del tutto analoghi.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi e di ovviare agli inconvenienti sopra esposti, realizzando un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile che risulti di impiego notevolmente più agevole e pratico rispetto alle soluzioni di tipo noto.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile estremamente affidabile nel suo utilizzo e soprattutto, in cui la sostituzione del portautensile sia estremamente rapida.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile estremamente facile da pulire e in cui l'eventuale presenza del dispositivo di refrigerazione non determini criticità di funzionamento.
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di proporre un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile presentante un numero di componenti estremamente ridotto così da limitare sensibilmente i costi di realizzazione, rendendo il suo impiego vantaggioso anche dal punto di vista economico.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi ancora che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile secondo quanto previsto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite ma non esclusive di un dispositivo di bloccaggio di un utensile ad una macchina utensile secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:
le figure dalla 1 alla 3 mostrano, in alzato laterale, una sequenza relativa alle fasi di bloccaggio del corpo allungato di supporto di un utensile nel dispositivo di bloccaggio secondo il trovato;
la figura 4 Ã ̈ una vista in alzato frontale del dispositivo di bloccaggio accoppiato al corpo allungato di supporto;
la figura 5 rappresenta una vista in alzato frontale del dispositivo di bloccaggio;
la figura 6 mostra una sezione del dispositivo di bloccaggio lungo il piano di giacitura individuato dalla traccia VI-VI di figura 5;
la figura 7 mostra una sezione del dispositivo di bloccaggio lungo il piano di giacitura individuato dalla traccia VII-VII di figura 5
la figura 8 rappresenta una vista in alzato laterale del corpo allungato di supporto dell'utensile;
la figura 9 Ã ̈ una vista in alzato laterale, ruotata di 90° rispetto alla precedente, del corpo allungato di supporto dell'utensile.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiabili con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre, à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (discioglier) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure citate, un dispositivo di bloccaggio, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1, di un utensile ad una macchina utensile comprende un blocchetto 2 fissabile ad una macchina utensile e definente una sede 3 per l'alloggiamento di un corpo allungato di supporto 4 di un utensile 4b.
Opportunamente, il corpo allungato di supporto 4 à ̈ realizzato integrato ad un cosiddetto bareno 4a associato ad uno o più utensili 4b.
Il blocchetto 2 definisce, attorno alla sede 3, una zona di battuta 5 per una porzione anulare 6 del corpo allungato di supporto 4.
Secondo il presente trovato, il blocchetto 2 comprende un primo elemento 2a e un secondo elemento 2b cooperanti tra loro per definire la sede 3 e connessi uno all'altro mediante mezzi tiranti 7 agenti lungo una direzione di azione 100 sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale 101 della sede 3.
La sede 3 definisce almeno una superficie piana di riscontro 200 per una parete coniugata di scorrimento 201 definita sul corpo allungato di supporto 4.
La superficie piana di riscontro 200 Ã ̈, in particolare, inclinata rispetto all'asse longitudinale 101 in progressivo avvicinamento a quest'ultimo procedendo lungo la direzione di inserimento, indicata con la freccia 102, del corpo allungato di supporto 4 nella sede 3.
Il blocchetto 2 Ã ̈ associato a mezzi di movimentazione 10 del corpo allungato di supporto 4 nella direzione di inserimento 102 per provocare il serraggio del corpo allungato di supporto 4 tra il primo elemento 2a e il secondo elemento 2b.
Vantaggiosamente, lo spostamento del corpo allungato di supporto 4 nella direzione di inserimento 102 per effetto dei mezzi di movimentazione 10 Ã ̈ contrastato elasticamente dall'azione esercitata tra il primo elemento 2a e il secondo elemento 2b dai mezzi tiranti 7.
Facendo riferimento alla forma di realizzazione rappresentata nelle figure, il blocchetto 2 Ã ̈ fissabile, alla macchina utensile, e tipicamente alla slitta, grazie a mezzi amovibili di fissaggio 14, che verranno descritti meglio in seguito, opportunamente aggettantesi da una superficie d'accoppiamento definita sul primo elemento 2a.
Per rendere estremamente pratico ed efficace l'accoppiamento del corpo allungato di supporto 4 nella sede 3, si prevede che quest'ultima sia delimitata, in corrispondenza del primo elemento 2a, da un primo piano di riscontro 8a per una prima parete di accoppiamento 18a definita su detto corpo allungato di supporto 4 e, opportunamente, da un secondo piano di riscontro 8b per una seconda parete di accoppiamento 18b.
Nello specifico, il primo piano di riscontro 8a e il secondo piano di riscontro 8b risultano disposti reciprocamente angolarmente distanziati e sostanzialmente paralleli all'asse longitudinale 101.
Vantaggiosamente, la sede 3 Ã ̈ delimitata, in corrispondenza del secondo elemento 2b e da parti opposte rispetto alla superficie piana di riscontro 200, da rispettive superfici di delimitazione 9a e 9b, le quali non sono destinate ad andare a contatto, durante le fasi di inserimento o di disinserimento, con porzioni del corpo allungato di supporto 9.
I mezzi di movimentazione 10 sono atti a movimentare, a comando, il corpo allungato di supporto 4 anche in direzione opposta alla direzione di inserimento 102 per determinare lo sbloccaggio del corpo allungato di supporto 4 dal dispositivo di bloccaggio 1 e, in particolare, dal blocchetto 2.
Secondo una preferita forma di realizzazione, i mezzi di movimentazione 10 comprendono una camma 11 collegata ad una testa di comando 12 mobile, a seguito della rotazione della camma 11 attorno al proprio asse di azionamento 103, lungo una direzione sostanzialmente parallela all'asse longitudinale 101 per agire, in spinta, contro un primo spallamento 13a, in fase di bloccaggio, ovvero contro un secondo spallamento 13b, in fase di sbloccaggio, il primo spallamento 13a e il secondo spallamento 13b essendo ricavati sul corpo di supporto 4.
In particolare, tra il primo spalla mento 13a e il secondo spalla mento 13b si estende uno smanco trasversale 13 definito lungo la parete coniugata di scorrimento 201.
La testa di comando 12, durante la fase di bloccaggio, si porta, grazie ad esempio all'azione di un perno 15 portato dal secondo elemento 2b scorrevole lungo una scanalatura 16 definita sulla superficie esterna della camma 11, in avvicinamento all'asse longitudinale 101 in modo tale da ripartire l'azione di spinta su una superficie maggiore del primo spallamento 13a.
Come già accennato, il dispositivo di bloccaggio 1 presenta mezzi amovibili di fissaggio 14 del blocchetto 2 alla macchina utensile.
Tali mezzi amovibili di fissaggio 14 possono essere costituiti da almeno una prima e una seconda spina di centraggio 17 alloggiate nel primo elemento 2a e presentanti una prima estremità 17a aggettantesi dal primo elemento 2a per essere inserita in una rispettiva sede di centraggio ricavata sulla macchina utensile e una seconda estremità 17b, opportunamente inseribile con interferenza all'interno di una rispettiva sede d'inserimento definita sul secondo elemento 2b.
Inoltre, i mezzi amovibili di fissaggio 14 comprendono almeno una prima e una seconda vite di fissaggio (14a, 14b) disposte da parti opposte rispetto alla sede 3.
Per rendere maggiormente equilibrate le forze, Ã ̈ opportuno prevedere, come illustrato nelle figure, almeno due prime viti di fissaggio 14a e almeno due seconde viti di fissaggio 14b.
Le prime e le seconde viti di fissaggio (14a, 14b) sono guidate attraverso una rispettiva guida 15 definita nel secondo elemento 2b e nel primo elemento 2a e sono impegnabili, con un rispettivo tratto terminale filettato 14c, in un tratto a madrevite definito sulla macchina utensile.
Le prime e le seconde viti di fissaggio (14a, 14b) realizzano, vantaggiosamente, oltre ai mezzi di fissaggio amovibile 14 anche i mezzi tiranti 7.
I mezzi tiranti 7 possono, a loro volta, essere costituiti o completati da almeno una prima e una seconda vite di trazione (7a, 7b) presentanti una testa di manovra 7c agente su una battuta definita sul secondo elemento 2b e un gambo filettato 7d accoppiato in una rispettiva sede d'accoppiamento ricavata su una rispettiva spina 17.
Il funzionamento del dispositivo di bloccaggio 1 Ã ̈ il seguente.
Dopo aver inserito la prima estremità 17a delle spine di centraggio 17 nella rispettiva sede di centraggio ricavata sulla macchina utensile, si inserisce, con la camma 11 nella posizione angolare rappresentata in figura 1, il corpo allungato di supporto 4a nella sede 3: all'interno del blocchetto 2 la testa di comando 12 della camma 11, sporgente rispetto alla superficie piana di riscontro 200, determina la posizione assiale del bareno porta utensile o dell'utensile.
In questa condizione la porzione anulare 6 del corpo allungato di supporto 4 Ã ̈ staccata dalla zona di battuta 5 di circa 1 mm.
Si ruota la camma 11 di un primo angolo (ad esempio di 90° in senso orario attorno all'asse di azionamento 103) per portarsi nella posizione angolare rappresentata in figura 2: grazie all'azione della testa di comando 12 associata alla camma 11 sul primo spallamento 13a, la porzione anulare 6 del corpo allungato di supporto 4 si avvicina alla zona di battuta 5 portandosi, indicativamente, ad una distanza di circa 0,5 mm.
La camma 11, per effetto della rotazione, si avvicina all'asse longitudinale 101 guidata dal perno 15.
Si ruota ulteriormente la camma 11 di 60° - 80° in senso orario con coppia predeterminata per portarsi nella posizione rappresentata in figura 3.
L'azione della testa di comando 12 spinge il corpo allungato si supporto 4 lungo la direzione di inserimento 102 caricando elasticamente le viti di trazione (7a, 7b) e le viti di fissaggio (14a, 14b) preventivamente precaricate e realizzanti i mezzi tiranti 7.
La penetrazione del del corpo allungato di supporto 4 prosegue sino a mandare in battuta la porzione anulare 6 del corpo allungato di supporto 4 contro la zona di battuta 5 definita sul blocchetto 2.
Lo smontaggio del bareno porta utensile o dell'utensile avviene nel modo seguente:
Si ruota la camma 11 di 150° - 170° in senso antiorario in modo tale che la testa di comando 12 agisca in spinta sullo spallamento 13b così da sbloccare il corpo allungato di supporto 4 dalla rispettiva sede 3, si estrae il bareno portautensile 4a o l'utensile 4b, si puliscono le superfici di accoppiamento con aria compressa o refrigerante pulito.
Si à ̈ constatato che il dispositivo di bloccaggio 1 secondo il trovato consente:
-la sostituzione del bareno porta utensile o dell'utensile in un tempo breve,
-di posizionare il nuovo tagliente nello stesso punto (nel piano di lavoro) di quello usurato “non perdendo la misura†,
-grazie all'accoppiamento conico integrato dalla battuta assiale, il trasferimento della sezione resistente del bareno, dal diametro del prisma al diametro della battuta,
-di ottenere un'elevata pulizia delle superfici di accoppiamento senza eccessive difficoltà grazie al fatto che la sede a femmina à ̈ completamente libera sul fondo.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo di bloccaggio secondo il trovato risiede nella semplicità costruttiva essendo composto (escludendo le viti) di soli cinque semplici componenti contro gli oltre 10-15 dei dispositivi oggigiorno in commercio.
Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti. Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Così, ad esempio, à ̈ possibile associare il dispositivo di bloccaggio 1 ad un dispositivo per l'adduzione del refrigerante 20 il quale può prevedere un corpo allungato sfociante, in corrispondenza del fondo della sede 3, in una luce d'adduzione disposta in posizione corrispondente ad uno sbocco di un condotto d'adduzione ricavato lungo il portabareno 4a.
Si à ̈ in pratica constatato come in tutte le forme realizzatevi il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi ad esso preposti.
In pratica le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Laddove le caratteristiche tecniche nelle rivendicazioni sono seguite da riferimenti numerici e/o sigle, detti riferimenti numerici e/o sigle sono stati aggiunti all’unico scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e pertanto detti riferimenti numerici e/o sigle non producono alcun effetto sull’ambito di ciascun elemento identificato solo a titolo indicativo da detti riferimenti numerici e/o sigle.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio (1) di un utensile ad una macchina utensile comprendente un blocchetto (2) fissabile ad una macchina utensile e definente una sede (3) per l'alloggiamento di un corpo allungato di supporto (4) di un utensile (5), detto blocchetto (2) definendo, attorno a detta sede (3), una zona di battuta (5) per una porzione anulare (6) di detto corpo allungato di supporto (4), caratterizzato dal fatto che detto blocchetto (2) comprende un primo elemento (2a) e un secondo elemento (2b) cooperanti tra loro per definire detta sede (3) e connessi uno all'altro mediante mezzi tiranti (7) agenti lungo una direzione di azione (100) sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale (101) di detta sede (3), detta sede (3) definendo almeno una superficie piana di riscontro (200) per una parete coniugata di scorrimento (201) definita su detto corpo allungato di supporto (4), detta superficie piana di riscontro (200) essendo inclinata rispetto a detto asse longitudinale (101) in progressivo avvicinamento a detto asse longitudinale (101) procedendo lungo la direzione di inserimento (102) di detto corpo allungato di supporto (4) in detta sede (3), detto blocchetto (2) essendo associato a mezzi di movimentazione (10) di detto corpo allungato di supporto (4) nella direzione di inserimento (102) per provocare il serraggio di detto corpo allungato di supporto (4) tra detto primo elemento (2a) e detto secondo elemento (2b).
  2. 2. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo spostamento di detto corpo allungato di supporto (4) nella direzione di inserimento (102) per effetto di detti mezzi di movimentazione (10) Ã ̈ contrastato elasticamente dall'azione esercitata tra detto primo elemento (2a) e detto secondo elemento (2b) da detti mezzi tiranti (7).
  3. 3. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto blocchetto (2) comprende un mezzi di fissaggio amovibile (14) a detta macchina utensile.
  4. 4. Dispositivo di bloccaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede (3) à ̈ delimitata, in corrispondenza di detto primo elemento (2a), da un primo piano di riscontro (8a) per una prima parete di accoppiamento (18a) definita su detto corpo allungato di supporto (4).
  5. 5. Dispositivo di bloccaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede (3) à ̈ delimitata, in corrispondenza di detto primo elemento (2a), da un secondo piano di riscontro (8b) per una seconda parete di accoppiamento (18b), detto primo piano di riscontro (8a) e detto secondo piano di riscontro (8b) essendo disposti reciprocamente angolarmente distanziati e sostanzialmente paralleli a detto asse longitudinale (101).
  6. 6. Dispositivo di bloccaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (10) sono atti a movimentare, a comando, detto corpo allungato di supporto (4) anche in direzione opposta a detta direzione di inserimento (102) per determinare lo sbloccaggio di detto corpo allungato di supporto (4) da detto dispositivo di bloccaggio (1).
  7. 7. Dispositivo di bloccaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (10) comprendono una camma (11) collegata ad una testa di comando (12) mobile, a seguito della rotazione di detta camma (11) attorno al proprio asse di azionamento (103), lungo una direzione sostanzialmente parallela a detto asse longitudinale (101) per agire, in spinta, contro un primo spallamento (13a) ovvero contro un secondo spallamento (13b) tra i quali si estende uno smanco trasversale (13) definito lungo detta superficie piana di riscontro (200).
  8. 8. Dispositivo di bloccaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camma (11) à ̈ mobile, a seguito della rotazione attorno al proprio asse di azionamento (103), lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare a detto asse longitudinale (101).
  9. 9. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi amovibili di fissaggio (14) di detto blocchetto (2) a detta macchina utensile comprendono almeno una prima e una seconda vite di fissaggio (14a, 14b) disposte da parti opposte rispetto a detta sede (3) e guidate attraverso una rispettiva guida (15) definita almeno in detto secondo elemento (2b), detta prima e detta seconda vite di fissaggio (14a, 14b) essendo impregnabili, con un rispettivo tratto terminale filettato (14c), in un tratto a madrevite definito su detta macchina utensile.
  10. 10. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi amovibili di fissaggio (14) di detto blocchetto (2) a detta macchina utensile comprendono una prima e una seconda spina di centraggio (17) alloggiate in detto primo elemento (2a) e presentanti una prima estremità (17a) aggettantesi da detto primo elemento (2a) per essere inserita in una rispettiva sede di centraggio ricavata su detta macchina utensile
  11. 11. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette spine di centraggio (17) presentano una seconda estremità (17b)inseribile con interferenza all'interno di una rispettiva sede d'inserimento definita su detto secondo elemento (2b).
  12. 12. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi tiranti (7) comprendono almeno una prima e una seconda vite di trazione (7a, 7b) e presentanti una testa di manovra (7c) agente su una battuta definita su detto secondo elemento (2b) e un gambo filettato (7d) accoppiato in una spina (17) alloggiata in una sede d'accoglimento definita in detto primo elemento (2a).
  13. 13. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi tiranti (7) comprendono detta almeno una prima e una seconda vite di fissaggio (14a, 14b).
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