ITVR20090027A1 - Impianto automatico antincendio per veicoli. - Google Patents
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Description
Impianto automatico antincendio per veicoli.
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un impianto antincendio per veicoli.
È poco noto, ma muoiono più persone bruciate vive nei veicoli che nelle abitazioni e tale numero è addirittura sette volte quello di tutti gli altri edifici; nei veicoli le vittime da incendio si hanno negli incidenti stradali, perché qui è facile rimanere feriti o bloccati tra le lamiere contorte.
In tale situazione di pericolo, risulta spesso impossibile attivare manualmente un impianto antincendio, mentre gli impianti automatici che dispongono di un sensore termico o di un rilevatore di fumo sono assai poco tempestivi (altrimenti sarebbero soggetti a falsi allarmi), essi infatti si attivano solo ad incendio già ben sviluppato, quando oltretutto i fumi tossici possono aver già invaso l’abitacolo; al contrario, un sensore d’urto li attiverebbe istantaneamente, quindi troppo in anticipo.
Scopo precipuo della presente invenzione è proprio quello di eliminare o ridurre drasticamente il rischio di un incendio in caso di collisione, elevando gli standards di sicurezza attualmente esistenti in questo ambito.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è che il detto impianto sia di elevata affidabilità, sia facilmente posizionabile anche nei piccoli vani motori delle auto ed abbia costi contenuti sia di produzione che di installazione.
Questi ed altri vantaggi che meglio appariranno qui di seguito vengono raggiunti da un impianto antincendio installabile a bordo di un veicolo, il quale comprende almeno un piccolo generatore di aerosol estinguente, un interruttore inerziale di tipo radiale appositamente tarato per attivare elettricamente il generatore di aerosol in modo automatico al verificarsi di una grossa collisione, ed un temporizzatore indispensabile per poter differire tale attivazione di qualche secondo e rendere così limpianto molto più efficiente ed efficace.
La presenza del temporizzatore è fondamentale, perché in caso contrario limpianto si attiverebbe istantaneamente, quindi troppo in anticipo, quando cioè l incendio non si è ancora innescato ed il veicolo sta ancora carambolando, con conseguente immissione di aria nuova nel vano motore ed il conseguente scadimento delle prestazioni dell’azione estinguente.
Laddove fosse utile, in aggiunta o in alternativa al temporizzatore, è possibile utilizzare almeno un sensore termico e/o di fumo appositamente molto sensibili, atti a svolgere la loro funzione di rilevamento e di consenso all’azione di spegnimento SOLO DOPO che l’interruttore inerziale ha recepito una grossa collisione; tale soluzione è generalmente abbastanza costosa, anche perché come sensore termico qui non si può di certo utilizzare un cavo termosensibile.
Vantaggiosamente, l’interruttore inerziale è di tipo radiale, cioè non sente i colpi provenienti dal basso come ad esempio quelli originati da cordoli, dossi, buche, pietre, barriere di rallentamento o marciapiedi, ed inoltre utilizza il doppio parametro di sicurezza - intensità tempo - per non recepire i colpi secchi di brevissima durata, come ad esempio quelli originati dalla chiusura molto violenta di un portello o da una martellata sulla carrozzeria del veicolo.
Vantaggiosamente, il generatore di aerosol non necessita di tubazioni ed ugelli per erogare l’estinguente e rispetto ai comuni estintori contenenti schiumogeno, gas o polvere, è molto più piccolo, perché a parità di peso e volume è molto più efficace, quindi a differenza di questi ultimi è possibile installarlo direttamente nel vano motore di un automobile. Il generatore di aerosol inoltre non è un contenitore in pressione, non è soggetto a deperimento ne a manutenzione, funziona anche se il veicolo si capovolge e resiste molto bene al calore, al gelo, alle vibrazioni, allo sporco ed all’umidità; l’aerosol oltretutto non è tossico, non lascia residui, è ecologico, non danneggia alcunché, è dielettrico ed ha potere inertizzante anche sui liquidi infiammabili.
Qualora poi, nonostante le sue piccole dimensioni, non si riesca ad installare il generatore di aerosol in una posizione idonea del vano motore, gli verrà applicato all’estremità un piccolo convogliatore di flusso in modo da rendere possibile il suo posizionamento anche nella parte inferiore del motore o altrove.
Se le circostanze dovessero richiederlo, tramite una centralina è possibile attivare i generatori di aerosol con sequenze prestabilite più o meno intervallate e/o diversificate, e/o gestire al meglio impianti più complessi con varie tipologie di sensori anche diversificati tra di loro, e/o gestire più generatori e sensori dislocati anche in eventuali altri punti sensibili del veicolo, abitacolo compreso.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla seguente descrizione di alcuni suoi esempi di realizzazione non esclusivi, dati a titolo puramente illustrativo con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la FIGURA 1 mostra uno schema dell’impianto base per le automobili;
la FIGURA 2 mostra uno schema dell’impianto per i camion e gli autobus;
la FIGURA 3 mostra un doppio schema di interruttore inerziale di tipo radiale; la FIGURA 4 mostra un generatore di aerosol a cui è stato applicato un convogliatore di flusso.
Nelle figure sopra elencate degli uniti disegni, parti/componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.
Nellesempio di realizzazione mostrato in FIGURA 1 viene mostrato uno schema semplificato relativo ad un impianto base concepito preferibilmente per le automobili, in cui si è indicato con il numero 1 un generatore di aerosol estinguente, con 2 un interruttore inerziale di tipo radiale, con 3 un temporizzatore, con 4 un interruttore manuale, con 5 una sorgente di energia elettrica (una batteria); volendo è possibile aggiungere una spia luminosa e/o un buzzer per segnalare al conducente l’entrata in funzione dell’impianto.
In caso di grossa collisione, quando è facile rimanere feriti o bloccati tra le lamiere contorte ed il veicolo potrebbe prendere fuoco, rimpianto si attiva con l’opportuna tempestività in modo automatico, grazie alla presenza di un interruttore inerziale radiale appositamente tarato e adeguatamente temporizzato in modo tale che l’incendio possa venire spento proprio sul nascere e si possa così scongiurare anche l’entrata dei fumi tossici nell’abitacolo. Davanti a tali ineguagliabili vantaggi il piccolo onere della sua ricarica, in caso di grave incidente stradale senza incendio, diventa del tutto ininfluente, perché il veicolo è comunque seriamente incidentato o distrutto.
Nel caso invece d’incendio in assenza di grossa collisione (qui non è in gioco la vita delle persone), limpianto si attiva manualmente tramite un interruttore protetto posizionato al l’interno dell’ abitacolo.
Nell’esempio di realizzazione mostrato in FIGURA 2 viene mostrato uno schema semplificato relativo ad un impianto concepito per i veicoli pesanti (principalmente camion ed autobus) e per le auto al top di gamma, in cui si è indicato con il numero 1 un generatore di aerosol estinguente, con 2 un interruttore inerziale di tipo radiale, con 3 un temporizzatore, con 4 un interruttore manuale, con 5 una sorgente di energia elettrica, con 6 un cavo termosensibile (un sensore termico), con 7 una centralina, con 8 un led verde che indichi che rimpianto è attivo, con 9 un led giallo che indichi che è presente una anomalia (ad esempio il cavo elettrico è interrotto), con 10 e 11 rispettivamente un led rosso ed un buzzer (a tempo) per segnalare entrambi l’entrata in funzione dell’impianto, con 12 i connettori, mentre con 13 e 14 rispettivamente le resistenze di fine linea ed un diodo nel caso in cui si voglia poter verificare l’integrità del circuito elettrico.
In caso di grossa collisione, l’impianto si attiva con l’opportuna tempestività in modo automatico, grazie al l’interruttore inerziale radiale appositamente tarato e temporizzato in modo da eliminare l’incendio sul nascere e scongiurare così anche l’entrata dei fumi tossici nell’abitacolo.
Nel caso invece d’incendio in assenza di grossa collisione, rimpianto si attiva: o manualmente, tramite un interruttore protetto posizionato all’interno dell’abitacolo, o automaticamente tramite un cavo termosensibile poiché sui camion ed in particolare sugli autobus ci si può accorgere in ritardo di un incendio; il sensore termico non è tempestivo, ma in questo caso specifico potrebbe servire.
La centralina, i cui led di segnalazione possono essere posizionati direttamente sul cruscotto del veicolo, può eventualmente servire anche per gestire più generatori di aerosol con sequenze prestabilite più o meno intervallate, ma volendo può anche servire per gestire impianti più complessi, dotati di più sensori (anche diversificati tra di loro) e generatori dislocati in eventuali altri punti sensibili del veicolo.
Nell’esempio mostrato in FIGURA 3 viene mostrato chiaramente, tanto da rendere pedissequa ogni ulteriore descrizione, un doppio schema di interruttore inerziale radiale di un tipo qualunque adatto allo scopo, in cui con il numero 2 A si mostra la sua sezione verticale quando questo è pronto all’uso, mentre con il numero 2B si mostra la sua sezione verticale dopo che esso è entrato in funzione in seguito ad una grossa collisione e si dovrà poi eventualmente provvedere al suo riarmo schiacciando l’apposito pulsante posto sulla sua sommità.
Tale interruttore inerziale è appositamente tarato proprio per recepire solo le collisioni potenzialmente pericolose e possiede la peculiarità di essere di tipo radiale, quindi è in grado di recepire solo gli urti provenienti da 360° su un piano approssimativamente parallelo al veicolo, quindi non recepisce gli urti provenienti dal basso come quelli originati ad esempio da cordoli, dossi, buche, pietre, barriere di rallentamento o marciapiedi, ma non sente neppure i colpi di brevissima durata come quelli causati ad esempio da una martellata o la chiusura violenta di un portello, poiché utilizza per la sua attivazione il doppio parametro di sicurezza - intensità tempo -.
Nell’esempio di realizzazione mostrato in FIGURA 4 viene mostrato un generatore di aerosol di un tipo qualunque adatto allo scopo, alla cui estremità è stato applicato un convogliatore di flusso per indirizzare meglio la diffusione dell’aerosol estinguente qualora non lo si riesca a posizionare in luogo idoneo del vano motore. Naturalmente tale convogliatore può possedere forme e dimensioni diverse, purché sia duttile (per poter meglio adattarlo al vano motore) e resista al calore.
Si è indicato con il numero 1 un generatore di aerosol, con 1A il suo congegno elettrico di attivazione, con 1B l’area in cui sono stoccati i suoi componenti chimici, con 1C l’area in cui si genera l’aerosol, con 1D l’area in cui si raffredda, con 15 un convogliatore a curvatura variabile e con 16 una sottile copertura tenninale autodisintegrante.
L’impianto antincendio in oggetto è stato descritto ed illustrato secondo alcune soluzioni preferenziali, ma possono essere previste numerose modifiche e varianti, tecnicamente equivalenti alle parti, alle funzioni ed ai componenti citati, che sono quindi da ritenersi comprese nell’ambito di protezione del presente trovato definito dal tenore delle rivendicazioni. Così ad esempio è possibile sostituire il piccolo generatore di aerosol con un qualsiasi tipo di estintore contenente una qualsiasi tipologia di estinguente.
L’impianto in oggetto può inoltre essere adattato/integrato per renderlo conforme ad un obbligo di legge o per renderlo idoneo alle competizioni sportive o ad un uso aeronautico.
Come già accennato, è altresì compresa la possibilità di prevedere un idoneo sistema di spegnimento e/o protezione anche all’ interno dell’abitacolo, per attivarsi tale sistema utilizza un sensore termico (nel caso specifico potrebbe essere ad esempio un cavo termosensibile) e/o di fumo, posizionati preferibilmente in un posto protetto nella parte anteriore dell’abitacolo; tale sistema può agire autonomamente o preferibilmente solo in seguito ad una grossa collisione, a prescindere che venga utilizzato un temporizzatore e/o una centralina.
Claims (10)
- Impianto automatico antincendio per veicoli. RIVENDICAZIONI 1. Impianto antincendio per veicoli comprendente un piccolo generatore di aerosol estinguente, un interruttore inerziale appositamente tarato per attivare elettricamente il generatore di aerosol in modo automatico al verificarsi di una grossa collisione ed un temporizzatore indispensabile per poter differire tale attivazione di qualche secondo e rendere così rimpianto molto più efficiente ed efficace.
- 2. Impianto antincendio per veicoli secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore termico e/o di fumo appositamente molto sensibili atti a svolgere la loro funzione di rilevamento e di consenso all’azione di spegnimento SOLO DOPO che linterruttore inerziale ha recepito una grossa collisione, anche nel caso in cui non dovesse essere presente un temporizzatore.
- 3. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto interruttore inerziale è di tipo radiale, quindi non recepisce gli urti provenienti dal basso come quelli causati ad esempio da cordoli, buche, pietre, dossi, barriere di rallentamento e marciapiedi.
- 4. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto generatore di aerosol è dotato alla sua estremità di un convogliatore atto ad indirizzare ed a diffondere meglio l’aerosol qualora per ragioni di spazio, nonostante le sue piccole dimensioni, lo si debba installare in una posizione non idonea del vano motore.
- 5. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono presenti due o più generatori di aerosol che si attivano in una sequenza prestabilita più o meno intervallata, oppure contemporaneamente.
- 6. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore termico (ad esempio un cavo termosensibile) e/o un interruttore manuale per consentire la sua attivazione anche in assenza di una grossa collisione, e caratterizzato dal fatto di comprendere anche un buzzer e/o una spia luminosa per segnalare al conducente la sua entrata in funzione.
- 7. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una centralina in grado di gestire al meglio alcune sue funzioni, quali ad esempio la segnalazione di eventuali anomalie nel circuito elettrico, la gestione anche diversificata di uno o più sensori termici e/o di fumo, l’attivazione in sequenza più o meno intervallata e/o differenziata di più generatori di aerosol posizionati nel vano motore ed eventualmente anche in altri punti sensibili del veicolo, abitacolo compreso.
- 8. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere dotato di una propria sorgente di energia elettrica e/o di utilizzare un estintore di qualsiasi tipo.
- 9. Impianto antincendio per veicoli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di operare in abbinamento con un impianto antincendio tradizionale, qualora solo quest’ultimo fosse reso obbligatorio.
- 10. Impianto antincendio specifico per aeromobili secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto interruttore inerziale non sia preferibilmente di tipo radiale, dato che in questo caso specifico può essere utile recepire anche gli urti provenienti dal basso, purché di notevole intensità.
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WO2003024534A1 (en) * | 2001-09-21 | 2003-03-27 | Universal Propulsion Company, Inc. | Fire suppression system and solid propellant aerosol generator for use therein |
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2009
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