ITVR20070017A1 - Impianto per la fissazione di due frammenti ossei l uno all altro negli interventi di osteotomia - Google Patents

Impianto per la fissazione di due frammenti ossei l uno all altro negli interventi di osteotomia Download PDF

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"IMPIANTO PER LA FISSAZIONE DI DUE FRAMMENTI OSSEI L'UNO ALL'ALTRO NEGLI INTERVENTI DI OSTEOTOMIA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione è relativa ad un impianto per la fissazione di due frammenti ossei l'uno all'altro, risultanti in seguito alla correzione assiale della testa metatarsale rispetto al segmento metatarsale nell'alluce valgo, negli interventi di osteotomia.
Più particolarmente, la presente invenzione si pone l'obiettivo primario di fissare i due frammenti ossei, dopo l'osteotomia, del primo metatarsale, nella patologia dell'alluce valgo, di regolarne la lateralizzazione, la plantarizzazione e l'orientamento sul piano frontale e sagittale (alfa e omega), prevenendo la mobilizzazione tra i due frammenti durante la consolidazione ossea e permettendo l'unione ossea tra i due frammenti senza la loro dislocazione.
Il dispositivo secondo l'invenzione, che è sostanzialmente costituito da un impianto a perno curvo appositamente montato sulla guida di posizionamento e bloccato da una cannula filettata che funge anche da guida di perforazione per la preparazione dell'alloggiamento della vite a testa piatta, viene affondato nel canale midollare del segmento osseo metatarsale fino alla base.
La presente invenzione trova applicazione nel campo medico dell'ortopedia ed in particolare della osteotomia applicata nei casi di alluce valgo.
STATO DELLA TECNICA
E' noto che la patologia dell'alluce valgo è caratterizzata dalla progressiva deviazione laterale dell'alluce e dalla deviazione mediale del primo metatarsale.
L'alluce valgo è la deformità più frequente del piede e di solito non rappresenta un'entità isolata, ma fa parte di alterazioni più complesse di tutto il piede, di cui rappresenta solo l'aspetto più evidente.
Le forme congenite sono rare, mentre le forme acquisite, frequenti specie nel sesso femminile, riconoscono la loro origine in complesse alterazioni dell'equilibrio statico e dinamico del piede (in particolare dell'articolazione sottoastragalica).
Anche se di minore importanza non sono da trascurare gli stimoli meccanici determinati da calzature troppo appuntite o con tacco eccessivamente alto specie in un piede a morfotipo egizio (alluce più lungo delle altre dita).
Una volta instaurata, la deformità viene aggravata dalla trazione dei muscoli che si inseriscono sulle falangi dell'alluce (estensore proprio, flessore proprio dell'alluce e adduttore dell'alluce).
Progressivamente ma inesorabilmente la base della prima falange si sublussa verso l'esterno e la testa metatarsale si sposta verso l'interno.
Nelle parti molli soprastanti si viene a formare una borsite reattiva che può facilmente infiammarsi.
Il trattamento dell'alluce valgo dipende da diversi parametri che vanno attentamente considerati: età del paziente, condizioni cliniche, con particolare attenzione ai sistemi vascolare, neurologico e metabolico, esigenze legate alle calzature indossate e all'attività fisica ed infine parametri radiografici.
I metodi di cura e di correzione per queste patologie sono i più diversi, anche se la correzione chirurgica è quella che offre i risultati migliori, in quanto si tratta di risultati, nella maggior parte dei casi, definitivi. L'intervento chirurgico viene solitamente effettuato in anestesia loco-regionale (anestesia limitata alla gamba) e il decorso post operatorio è molto rapido.
Si possono citare a titolo di esempio l'osteotomia di Chevron, di Akin, l'osteotomia metatarsale distale obliqua, l'osteotomia prossimale con bilanciamento dei tessuti molli distalmente, l'osteotomia diafisaria del 1° metatarsale (SCARF), di Keller, di Lelièvre, di Villadot, di Regnauld, l'artrodesi metatarsa-falangea, ed altre.
L'osteotomia di SCARF viene eseguita con appropriata sega oscillante, a livello del 1° metatarsale con disegno a Z. Tale osteotomia permette una correzione nei tre piani dello spazio della testa metatarsale e pertanto trova ampia applicazione nel trattamento dell'alluce valgo. In particolare consentono di correggere l'angolo intermetatarsale dislocando lateralmente la testa e di correggere l'angolo articolare ruotando opportunamente la superficie articolare; inoltre è possibile, qualora indicato, accorciare o allungare il metatarsale e dislocare la testa plantarmente o dorsalmente. Una volta corretta la deformità, questa osteotomia viene fissata mediante due viti in titanio. Si associa spesso una osteotomia alla base della falange prossimale secondo Akin. Quest'ultima viene fissata con una cambretta in acciaio.
L'osteotomia di AUSTIN viene eseguita sempre con appropriata sega oscillante, a livello del collo del 1° metatarsale, con disegno a V ad apice distale tale da conferire già di per se una certa stabilità. Il frammento osseo cefalico viene spostato in senso laterale e spesso anche plantare per correggere la deformità del primo metatarsale, che è alla base dell'alluce valgo. Infine l'osteotomia viene fissata con una vite.
Altro caso riguarda l'osteotomia secondo Bòsch, che viene eseguita mediante un filo di metallo, previa piccola incisione mediale alla testa del primo metatarso. Successivamente la testa metatarsale viene dislocata lateralmente e stabilizzata con un filo che fuoriesce dall'apice dell'alluce. La rimozione del filo avviene dopo 30 giorni dall'intervento chirurgico.
In tutte le situazioni sopra descritte ed in altre analoghe modalità di intervento, sono stati riscontrate alcune problematiche riguardanti da un lato la difficoltà pratica nell'attuazione dell'intervento ed in altri casi la difficoltà nella fase di riabilitazione del paziente.
Queste difficoltà sono imputabili alla mancanza di un adeguato strumento di connessione tra i frammenti ossei da ricongiungere, ed in particolare sono imputabili alla mancanza di un adeguato connettore che consenta di agevolare le fasi di introduzione e dall'altro garantisca tempi di guarigione più brevi, cosa che avvantaggerebbe notevolmente il paziente, rendendo tra l'altro più accettabili le fasi di riabilitazione.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si propone di mettere a disposizione un impianto per la fissazione di due frammenti ossei l'uno all'altro, in grado di eliminare o quantomeno ridurre gli inconvenienti sopra evidenziati.
L'invenzione si propone inoltre di fornire un impianto per la fissazione di due frammenti ossei l'uno all'altro, in particolare per interventi di osteotomia per la correzione dell'alluce valgo, che sia di semplicissima realizzazione in modo da risultare economicamente assai poco dispendioso dal punto di vista della produzione, così da risultare di possibile grande diffusione anche su larga scala.
Ciò è ottenuto mediante un impianto per fissazione di frammenti ossei negli interventi di osteotomia per la correzione dell'alluce valgo, le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni dipendenti della soluzione in oggetto delineano forme di realizzazione vantaggiose dell'invenzione .
I principali vantaggi di questa soluzione, oltre a tutti quelli che derivano dalla semplicità costruttiva riguardano innanzitutto il fatto di utilizzare un connettore particolarmente conformato, il quale consenta di fissare i due frammenti ossei dopo l'osteotomia del primo metatarsale nella patologia dell'alluce valgo, di regolarne la lateralizzazione , la plantarizzazione e l'orientamento sul piano frontale e sagittale (alfa e omega), prevenendo la mobilizzazione tra i due frammenti durante la consolidazione ossea e permettendo l'unione ossea tra i due frammenti senza la loro dislocazione. Il dispositivo secondo l'invenzione è dunque sostanzialmente composto da un perno curvo particolarmente sagomato e da una vite.
Il perno curvo ad apice smusso, introdotto nel canale midollare del segmento metatarsale, la cui sommità della curva stessa si appoggia alla corticale mediale esterna e la cui parte prossimale a forma di paletta, si appoggia alla testa metatarsale precedentemente osteotomizzata, lateralizzandola automaticamente.
La parte a forma di paletta presenta un foro filettato atto a ricevere una vite a testa piatta per il fissaggio e la stabilizzazione definitiva tra la testa metatarsale e il segmento osseo metatarsale. La vite, sotto la svasatura della testa possiede un filetto del tipo meccanico atto a stabilizzarla per avvitamento, con il perno curvo, nel foro filettato e un filetto del tipo osseo atto a trafiggere la testa metatarsale e renderla solidale tra l'impianto e la componente metatarsale.
L'obiettivo dell'invenzione è quello di eseguire la procedura chirurgica con facilità e precisione, di regolare il frammento osseo del primo metatarsale rispetto al frammento osseo metatarsale, dopo l'osteotomia, a seconda della necessità anatomica di ciascun paziente, e dare grande stabilità all'impianto, in rapporto ai due segmenti ossei metatarsali.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell'invenzione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio dei disegni illustrati nelle tavole allegate, in cui:
la figura 1 rappresenta la vista schematica e prospettica di un perno secondo l'invenzione nel suo complesso;
la figura 2 è la vista schematica di un perno secondo l'invenzione rappresentato lateralmente; la figura 3 è la vista schematica di un perno secondo l'invenzione, rappresentato in sezione longitudinale;
la figura 4 mostra la vista schematica del perno secondo l'invenzione visto in pianta;
la figura 5 illustra la vista schematica dello stesso perno rappresentato di lato;
la figura 6 è la vista schematica della vite di fissaggio del perno alla struttura ossea;
le figure 7 ed 8 rappresentano vista schematiche del perno delle figure precedenti visto rispettivamente in pianta e di lato;
la figura 9 rappresenta la vista schematica del perno secondo l'invenzione in un esempio applicativo sulla struttura ossea.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE DELL'INVENZIONE Facendo riferimento alle figure allegate, con il numero 10 viene complessivamente indicato un impianto per la fissazione di due frammenti ossei l'uno all'altro, risultanti in seguito alla correzione assiale della testa metatarsale rispetto al segmento metatarsale nell'alluce valgo, negli interventi di osteotomia.
Tale impianto è sostanzialmente costituito da un perno curvo 11 e da una vite 12.
Il perno curvo 11 presenta un apice smussato 13, il quale, se si fa riferimento alla figura 9, rappresenta la porzione destinata ad essere introdotta nel canale midollare (a) del segmento metatarsale (d) (vedi schema di figura 9).
Il perno 11 presenta inoltre un settore curvo 14 la cui sommità 15 è destinata ad appoggiarsi alla corticale mediale esterna (b).
Lo stesso perno 10 presenta una parte prossimale a forma di paletta 16, che si appoggia alla testa metatarsale (c) precedentemente osteotomizzata, lateralizzandola (h) automaticamente.
La parte a forma di paletta 16, presenta un foro filettato 17 (figg. 3, 4 e 5) atto a ricevere una vite a testa piatta 12 che evita sporgenze dannose sui tessuti molli per il fissaggio e la stabilizzazione definitiva tra la testa metatarsale (c) e il segmento osseo metatarsale (d).
La vite, che presenta una svasatura della testa 18, possiede, in prossimità della testa, un filetto del tipo meccanico atto a stabilizzarla per avvitamento nel foro filettato 17, con il perno curvo, mentre il gambo presenta un filetto di tipo osseo 19 atto a trafiggere la testa metatarsale (c), così da rendere solidale l'impianto alla componente metatarsale (d).
Come è possibile notare dalla figura 9, l'asse longitudinale del perno forma, rispetto all'asse della vite, un angolo superiore a 90°
Nella zona mediana della paletta 16, ossia nella parte compresa tra il foro filettato 17 e la base della paletta stessa, sono presenti due fori paralleli non filettati 20 e 20', che risultano inclinati con una convergenza diretta verso la punta della vite 12.
Tali fori sono destinati ad ospitare due fili metallici rigidi provvisori 21 e 22, aventi la funzione di "Joy Stick", ovvero per la regolazione del perno sui piani assiali e frontali della testa metatarsale ("CX" e "Ω" , alfa e omega) una volta infissi nella testa metatarsale (c).
La vite a testa piatta 12, introdotta nel foro filettato 17 della paletta 16 del perno curvo, vite che viene conficcata per avvitamento nella testa metatarsale (c), ha la funzione di bloccare l'impianto tra la componente ossea metatarsale (d) e la testa metatarsale (c) (vedi figura 9).
Come detto in precedenza, l'obiettivo dell'impianto è quello di fissare i due frammenti ossei (c, d) dopo l'osteotomia del primo metatarsale nella patologia dell'alluce valgo, di regolarne la lateralizzazione, la plantarizzazione e l'orientamento sul piano frontale e sagittale (alfa e omega), prevenendo la mobilizzazione tra i due frammenti (c, d) durante la consolidazione ossea e permettendo l'unione ossea tra i due frammenti senza la loro dislocazione.
Dal punto di vista procedurale, come visibile in figura 9, dopo l'osteotomia del primo metatarsale (m), l'impianto perno curvo 10, appositamente montato sulla guida di posizionamento e bloccato da una cannula filettata che funge anche da guida di perforazione per la preparazione dell'alloggiamento della vite a testa piatta 12, viene affondato nel canale midollare (a) del segmento osseo metatarsale (d) fino alla base (e).
L'affondamento del perno dovrà avvenire con l'esterno 15 della parte curva 14 in appoggio alla corticale esterna (b) e con l'asse X della paletta 16 assiale alla testa metatarsale (c).
In questa fase il perno curvo 10 così affondato, provoca automaticamente la translazione (h) della testa metatarsale (c) rispetto al segmento osseo metatarsale (d), sempre come visibile in figura 9.
Può ora avere luogo il posizionamento del primo filo metallico rigido 21 nel primo foro convergente 20 che si trova medialmente al foro 17 ospitante la vite 12, il quale filo, trafiggendo la testa metatarsale (c), permette di regolare manualmente la testa metatarsale e di correggerla sul piano sagittale, frontale e mediale (alfa e omega).
Il posizionamento del secondo filo metallico rigido 21a nel secondo foro convergente 20a, che si trova mediale al foro ospitante la vite 12, permette di bloccare provvisoriamente il rapporto tra i due segmenti ossei (c, d) nella posizione scelta.
Verrà quindi effettuata la preparazione dell'alloggiamento della vite di bloccaggio dell'impianto che consisterà nella perforazione della testa metatarsale (c) con punta graduata, attraverso la cannula guida.
Va effettuata la determinazione della lunghezza della vite 12 da utilizzare in base al risultato della profondità della perforazione effettuata, leggibile sulla scala graduata della punta perforante.
Viene inserita la vite 12 che stabilizzerà l'impianto 10 tra la componente della testa metatarsale (c) e il segmento osseo metatarsale (d), dopo aver disinserito la cannula guida.
È possibile notare che l'impianto secondo l'invenzione descritto ed illustrato, consente di raggiungere i seguenti obiettivi:
• eseguire la procedura chirurgica con facilità e precisione;
• regolare il frammento osseo (c) del primo metatarsale rispetto al frammento osseo metatarsale (d) dopo osteotomia (m) a seconda della necessità anatomica di ciascun paziente;
• dare grande stabilità all'impianto, in rapporto ai due segmenti ossei metatarsali (c, d).
L'invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale. Tuttavia è chiaro che l'invenzione è suscettibile di numerose varianti che rientrano nel proprio ambito, nel quadro delle equivalenze tecniche.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per la fissazione di due frammenti ossei l'uno all'altro, risultanti in seguito alla correzione assiale della testa metatarsale rispetto al segmento metatarsale nell'alluce valgo, negli interventi di osteotomia in genere, caratterizzato dal fatto di essere costituito da perno (10) a forma arcuata ed a sezione cilindrica, con apice (15) della curvatura (14) e una parte prossimale a forma di paletta (16) avente un foro centrale svasato in superficie e filettato nella porzione inferiore, per ospitare una vite (12) a testa piatta che evita sporgenze dannose sui tessuti molli.
  2. 2. Impianto per la fissazione di frammenti ossei secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto perno (10) a forma arcuata ed a sezione cilindrica, presenta un apice (15) della curvatura (14) che va in appoggio alla corticale esterna (b) dell'osso metatarsale (d), ed una parte distale smussata (13) che va in appoggio e/o direzionato alla base distale opposta (e) del canale midollare dell'osso metatarsale (a).
  3. 3. Impianto per la fissazione di frammenti ossei secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parte a forma di paletta (16), nella parte prossimale al foro centrale (17) ha due piccoli fori (20, 20') il cui asse è convergente all'asse longitudinale del foro centrale (17), per ospitare due fili metallici (21, 21') rigidi provvisori.
  4. 4. Impianto per la fissazione di frammenti ossei secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il perno arcuato (10) a forma cilindrica viene affondato nel canale midollare (a) della porzione metatarsale e la parte a forma di paletta (16) sporgendo dalla linea dell'osteotomia, va in appoggio alla testa metatarsale osteotomizzata (c), provocando automaticamente la translazione mediale.
  5. 5. Impianto per la fissazione di frammenti ossei secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la vite (12) dell'impianto, a testa piatta svasata, che evita sporgenze dannose sui tessuti molli, possiede un filetto del tipo meccanico (18) eseguito al di sotto della svasatura della testa, per permettere la stabilizzazione al foro filettato (17) presente nella porzione a forma di paletta (16) del perno arcuato cilindrico e un filetto (19) del tipo osseo eseguito al di sotto del filetto del tipo meccanico (18) per la stabilizzazione dell'osso della testa metatarsale all'impianto . Impianto per la fissazione di frammenti ossei secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la vite (12) presenta un apice a forma di "trocar" o piramidale. Impianto per la fissazione di frammenti ossei secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'asse longitudinale del perno forma, rispetto all'asse della vite, un angolo superiore a 90°.
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