ITVI980196A1 - Legatrice di insaccati in genere e di salsicce in particolare. - Google Patents

Legatrice di insaccati in genere e di salsicce in particolare. Download PDF

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ITVI980196A1
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Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una legatrice per insaccati in genere e per salsicce in particolare, utile non solo nei grandi salumifici a carattere industriale ma anche nelle salumerie a conduzione famigliare.
Oggigiorno, sono disponibili in commercio macchine legatrici automatiche affiancabili alle insaccatrici-porzionatrici che consentono una produzione di insaccati legati discretamente soddisfacente pari a circa 100 pezzi al minuto. Tali macchine legatrici sono in genere costituite da un mobiletto trasportabile che presenta un piano superiore di lavoro munito, in alcune realizzazioni, di una coppia di nastri di avanzamento divergenti che provvedono ad evacuare il prodotto dalla zona di lavoro. Sulla fiancata di tale mobiletto, dalla parte in cui i nastri divergono, è sistemato un dispositivo stiozzabudello ed un gruppo legatore posti a livello del piano di lavoro, entro una carcassa di protezione superiormente trasparente e smontabile al fine di consentire all’operatore il controllo visivo delle operazioni di legatura e gli interventi ordinari come la sostituzione del gomitolo di spago oltre ad interventi di messa a punto del gruppo. Quest’ultimo comprende nell’immediata periferia del condotto di transito dell’ insaccato, un barattolo contenente il gomitolo del filo o dello spago e mezzi di cessione degli stessi per un ingombro volumetrico e di peso complessivi consistenti.
L’inconveniente principale di queste legatrici si riscontra nelle elevate forze centrifughe generate agli alti regimi di rotazione dall’insieme barattolo e gomitolo e da quanto è ad essi collegato come il portabarattolo e le aste portafilo. Pertanto, al fine di evitare indesiderati fenomeni d’instabilità e sbilanciamento di queste masse girevoli tali da produrre una cattiva legatura dei insaccati o peggio il fermo macchina, è necessaria una messa a punto del gruppo estremamente raffinata da eseguirsi peraltro a scadenze periodiche. Inoltre, a causa degli intensi cicli di lavoro a cui tali legatrici sono sottoposte, si è constatato che le parti in movimento sono soggette ad usura precoce rendendo cosi necessari frequenti interventi di sostituzione dei componenti.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopralamentati nei tipi noti di legatrici escogitando una legatrice per insaccati in genere e per salsicce in particolare la quale consenta di ottenere una produttività maggiore delle legatrici attualmente in commercio con una qualità di legatura pienamente soddisfacente.
Nell’ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare una legatrice esente da tali malfunzionamenti dovuti all’ instabilità ed allo sbilanciamento delle masse girevoli e che pertanto richieda una sola messa a punto del dispositivo in fase di collaudo e rarissimi se non inesistenti interventi di manutenzione straordinari.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare una legatrice di robusta costruzione e pertanto di durata particolarmente lunga anche se sottoposta a cicli di lavoro estremamente impegnativi.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare una legatrice di pratico e semplice utilizzo adatta a lavorare in sincronia con una qualsiasi insaccatrice provvista o meno di porzionatore e capace di legare senza interventi di settaggio una discreta varietà di insaccati come salsicce, mignon, chorizos, cacciatori e similari.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare una legatrice a costi di produzione contenuti al fine di proporla ai possibili acquirenti a prezzi in linea se non inferiori alle attuali legatrici in commercio.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno nel seguito, sono raggiunti da una legatrice di insaccati in genere e di salsicce in particolare comprendente un condotto di transito dell’ insaccato, mezzi strozzabudello ad una estremità di detto condotto atti a strozzare una porzione di insaccato da legare, un rocchetto porta filo atto a legare detta porzione strozzata, caratterizzata dal fatto che detto rocchetto porta filo è disposto sostanzialmente coassiale a detto condotto ed è atto a ruotare a comando per avvolgere una porzione di detto filo attorno a detta porzione strozzata di detto insaccato.
Vantaggiosamente, detti mezzi strozzabudello comprendono una coppia di leve incrociate ed imperniate cooperanti con mezzi alternanti, essendo dette leve provviste di aperture ad un’estremità interagenti per detta azione alternante a definire un’unica apertura centrale variabile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della legatrice per insaccati in genere e di salsicce in particolare, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- La figura 1 rappresenta ima vista frontale di un mezzo strozzabudello di per se già noto;
- La figura 2 rappresenta una vista in assonometria di tre quarti posteriore della legatrice secondo il trovato;
- La figura 3 rappresenta una vista laterale di prospetto della legatrice secondo il trovato;
- La figura 4 rappresenta una vista laterale di dettaglio parzialmente sezionata della legatrice secondo il trovato;
- La figura 5 rappresenta una vista laterale parzialmente sezionata della legatrice secondo il trovato, utile alla comprensione del suo funzionamento.
Con riferimento alle figure annesse, la legatrice di insaccati in genere e di salsicce in particolare indicata nel complesso col numero di riferimento 1, comprende mezzi strozzabudello, indicati globalmente col numero di riferimento 2 già presenti nelle legatrici conosciute, consistenti in una coppia di leve 3 e 4 incrociate ed imperniate, tramite il perno 5, a mo’ di forbice, provviste di aperture 6 e 7 ad un’estremità che interagiscono in modo da formare un’unica apertura centrale circolare 8 di dimensione variabile. Tale coppia di leve 3 e 4 coopera con mezzi alternanti 9 che sono un attuatore lineare a semplice effetto 10 il cui stelo 11 porta all’estremità di lavoro una camma 12 rettilineamente scorrevole per una corsa definita e regolabile, che agisce sul bordo interno delle branche 13 e 14 di dette leve 3 e 4 allontanandole durante la corsa di andata e viceversa nella corsa di ritorno. In dettaglio, alla figura 1 a tratto continuo, è riscontrabile con la camma 12 nella sua posizione inferiore la disposizione allontanata delle leve 3 e 4 in modo da definire l’ apertura centrale circolare 8 di dimensione minima, a tratto discontinuo, con la camma 12 nella sua posizione superiore la disposizione ravvicinata delle leve 3 e 4 a definire la stessa apertura 8 di dimensioni maggiori. Affacciata a detta apertura 8 è disposta un’estremità 15 di un condotto di transito dell’insaccato 16 consistente in uno spezzone di tubo cilindrico sistemato ortogonalmente a dette leve 3 e 4. Il gruppo legatore, secondo l’invenzione, indicato nel suo complesso col numero di riferimento 17, comprende una prima ruota dentata 18 accoppiata girevolmente al condotto 16 in corrispondenza della sua estremità affacciata 15 e supportata da un cuscinetto volvente 19 di diametro paragonabile alla ruota dentata 18 stessa, il quale trova alloggiamento nella sua periferia interna 20. Sulla periferia anulare di detta ruota dentata 18, compresa entro il cuscinetto volvente 19, è pratico un foro passante 21 alloggiante un guidafilo 22 in materiale sintetico che assicura un buon scorrimento del filo o dello spago da legare. Tale prima ruota dentata 18 ingrana a sua volta una seconda ruota dentata 23 disposta inferiormente, a sua volta solidale all’albero motore 24 di mezzi motori 25 posti orizzontalmente. Coassialmente a detto condotto di transito 16 è girevolmente disposto un rocchetto 26 di filo o spago tenuto in quella posizione da un lato dalla parete interna della prima ruota dentata 18 e dal lato opposto da un piattello 27 rimovibile tramite una coppia di viti a testa zigrinata 28, sul quale è praticato un foro centrale passante in modo da accoppiarlo all’altra estremità 29 del condotto di transito 16. A tale piattello sono associati mezzi accoppiantidisaccoppianti 30 consistenti in un attuatore lineare 31 a semplice effetto il cui stelo 32 agisce periodicamente attraverso un foro passante praticato sulla periferia anulare del piattello 27 sul lato del rocchetto 26 che dà sul piattello 27 forzando in questo modo l’altro contro la parete interna della prima ruota dentata 18 di modo che i due elementi siano periodicamente solidali. La legatrice 1 comprende inoltre, mezzi di pilotaggio (non illustrati) come elettrovalvole che provvedono a sequenziare le operazioni effettuate rispettivamente dai mezzi motori 25, dai mezzi alternanti 9 e dai mezzi accoppianti-disaccoppianti 30. Tale mezzo strozzabudello 2 e tale gruppo legatore 17 sono inseribili all’interno di una carcassa 33 supportata a sua volta da un mobiletto.
Il funzionamento, con riferimento in particolare alla figura 5, è come segue:
- si pone la legatrice 1 nelle vicinanze di una macchina insaccatrice disponendo il condotto di transito 16 dell’insaccato in diretta comunicazione con il tubo di insacco 34 che porta esternamente il budello (B) inseritovi a mo’ di calza; si carica di un rocchetto 26 di filo la legatrice 1 stessa e se ne fa passare l’estremità libera attraverso il foro passante 21 e l’apertura variabile 8 del mezzo strozzabudello 2. Si trae quindi il budello (B) attraverso il condotto 16 e l’apertura variabile 8 e si effettua manualmente la prima legatura cosiddetta a vuoto, dopodiché si aziona l’insaccatrice che prowederà a riempire di carne da insaccato (C) il tubo di insacco 34 ed una parte del budello fino all’ estremità legata. Ad intervalli regolari il mezzo strozzabudello 2 agisce sul budello (B) riempito creando una strozzatura, Io stelo 32 dell’attuatore 31 rende solidale il rocchetto 26 e la prima ruota dentata 18, quindi i mezzi motore 25 attraverso la seconda ruota dentata 23 fanno compiere due o più giri all’ insieme rocchetto 26 - prima ruota dentata 18 di modo che il filo, che si svolge con continuità dal rocchetto 26 attraverso il foro passante 21 avvolga almeno due volte il budello (B) in corrispondenza della strozzatura. Quindi, l’attuatore 31 ritira lo stelo 32 di modo che il rocchetto 26 ritorna girevole sulla propria posizione, le leve 3 e 4 del dispositivo strozzabudello 2 si allontanano in modo da lasciar transitare una nuova porzione di budello (B) ed il filo, il quale si svolge per la rotazione del rocchetto 26, viene tirato dalla legatura già eseguita fino alla strozzatura successiva, ripetendosi poi l’operazione prima descritta e così via.
Si è in pratica constatato come la legatrice così descritta raggiunga gli scopi prefissati in quanto consegue velocità di lavorazione ragguardevoli dell’ordine di 200 pezzi legati al minuto. Inoltre, la legatrice come si è riscontrato risolve compiutamente il problema principale dell’instabilità delle masse rotanti agli elevati regimi di rotazione. A ciò si aggiunga il fatto che l’intera legatrice risulta di ingombro e peso contenuto e può venire adattata facilmente a mobiletti già esistenti.
Il trovato secondo l’invenzione è inoltre suscettibile di numerose modifiche e varianti. Tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo. In pratica, i materiali e le dimensioni potranno essere qualsiasi a seconda delle esigente e dello stato della tecnica.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI Legatrice di insaccati in genere e di salsicce in particolare, comprendente un condotto di transito dell’insaccato, mezzi strozzabudello ad una estremità di detto condotto atti a strozzare una porzione di insaccato da legare, un rocchetto porta filo atto a legare detta porzione strozzata, caratterizzata dal fatto che detto rocchetto è disposto sostanzialmente coassiale a detto condotto ed è atto a ruotare a comando per avvolgere una porzione di detto filo attorno a detta porzione strozzata di detto insaccato.
  2. 2. Legatrice, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi strozzabudello comprendono una coppia di leve incrociate ed imperniate cooperanti con mezzi alternanti, essendo dette leve provviste di aperture ad un’estremità interagenti per detta azione alternante a definire un’unica apertura centrale variabile.
  3. 3. Legatrice, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi alternanti comprendono un attuatore lineare a semplice effetto munito di una camma all’estremità di lavoro dello stelo di detto attuatore, detta camma, durante la corsa di andata, avvicinando dette leve a definire detta apertura centrale nella sua dimensione minima e reciprocamente nella corsa di ritorno, dette corse essendo regolabili.
  4. 4. Legatrice, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto di comprendere una prima ruota dentata accoppiata girevolmente a detta estremità di detto condotto, detta ruota presentando nella periferia interna l’alloggiamento di un cuscinetto volvente di supporto ed un foro passante di scorrimento di detto filo perifericamente praticato.
  5. 5. Legatrice, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta prima ruota ingrana con una seconda ruota dentata a sua volta solidale all’albero motore di detti mezzi motori.
  6. 6. Legatrice, secondo le rivendicazioni 1 e 4, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi accoppianti-disaccoppianti che sono un attuatore lineare a semplice effetto il cui stelo agisce periodicamente su un lato di detto rocchetto forzandone l’altro contro la parete interna di detta prima ruota dentata.
  7. 7. Legatrice, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un piattello rimovibile di contenimento di detto rocchetto disposto all’altra estremità di detto condotto.
  8. 8. Legatrice, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di pilotaggio di detti mezzi alternanti, di detti mezzi motori e di detti mezzi accoppianti-disaccoppianti.
  9. 9. Legatrice, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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