ITVI960094A1 - Dispositivo erogatore di sostanze fluide - Google Patents

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ITVI960094A1 IT96VI000094A ITVI960094A ITVI960094A1 IT VI960094 A1 ITVI960094 A1 IT VI960094A1 IT 96VI000094 A IT96VI000094 A IT 96VI000094A IT VI960094 A ITVI960094 A IT VI960094A IT VI960094 A1 ITVI960094 A1 IT VI960094A1
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Bernardino Parise
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Epoca Spa
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  • Feeding, Discharge, Calcimining, Fusing, And Gas-Generation Devices (AREA)

Description

Descrizione
Il presente trovato riguarda un dispositivo ed azionamento manuale del tipo normalmente utilizzato per erogare sostanze fluide, quali ad esempio soluzioni detergenti o sostanze alimentari come salse e simili, disposte entro dei contenitori rigidi o dei flaconi flessibili, secondo la parte generale della rivendicazione 1.
Dispositivi di erogazione, chiamati nel seguito erogatori, sono noti da molto tempo e, pur presentando diverse forme costruttive, sono sostanzialmente costituiti da un corpo che presenta al suo interno una pluralità di cavità intercomunicanti e due valvole, una delle quali mette in comunicazione il corpo suddetto con il recipiente o flacone contenente la sostanza da erogare e l'altra mette in comunicazione dette cavità con l'ugello di uscita del fluido erogato.
Una o più di una delle cavità costi tuisce una camera che altera il proprio volume tramite l'azione di un pistone scorrevole all'interno della stessa mediante la deformazione di un elemento elastico contenuto nella medesima.
La chiusura delle due valvole suddette e quindi la segregazione della cavità di cui sopra rispetto all 'ambiente esterno e rispetto all'interno del contenitore si realizza in modi diversi, che vanno dalla ben nota valvola di non ritorno a sfera a degli elementi elastici diversamente sagomati.
La movimentazione di tali elementi di chiusura si realizza generando una depressione nella suddetta camera a volume variabile, in modo che ogni elemento sia vincolato a porsi a contatto con la propria sede o si allontani dalla stessa, potendo così realizzare rispettivamente, la chiusura o l’apertura del condottiche pone in comunicazione il corpo dell'erogatore con il contenitore o con l'esterno.
Allo stato attuale della tecnica sono stati
ideati e prodotti dei componenti da inserire all'interno del corpo dell'erogatore ì quali, realizzati in plastica e possibilmente in un unire blocco, sono in grado di svolgere i compiti di entrambe le due valvole necessarie per il funzionamento dall'erogatore medesimo.
A titoli di primo esempio si ricorda il brevetto per invenzione u.1221313, dove un unico elemendo tubolare elastico, scorrendo entro una camera e deformandosi opportunamente , svolge la funzione delle due suddette valvole.
In dettaglio, tale elemento clastico viene compresso dall'utente mediante un braccio di levi imperniato al corpo dell'erogatore, determinando l'apertura della valvola che mette in comunicazione la cavità con l'ugello di scarico e la fuoriuscita del prodotto contenuto dalla cavità, grazie all'azione di un pistone che scorre entro la suddetta cavità, a seguito dell'azione del braccio di cui sopra.
Il successivo rilascio del braccio determina, viceversa, il ritorno dell'elemento elastico e del pistone alle loro posizioni originali, con la conseguenza della messa in depressione della cavità stessa; ciò determina l'apertura della valvola di non ritorno, che mette in comunicazione la cavita cor l’interno del contenitore.
Conseguentemente, si determina il successivo riempimento della cavità con del nuovo aspirate dal contenitore, il quale è nuovamente pronto ad essere espulso all'atto della successiva azione esercitz.t dall'utente sul braccio di leva.
A titolo di secondo esempio si cita la pubbLicazione europea n.59P459, dove l'azione di un pistone con movimento alternativo modifica il volume di una camera che viene, di conseguenza, alternativamente riempita e svuotata con il prodotto da erogare e seguito dell'azione del suddetto pistone.
La funzione delle valvole di entrata e di s car i c o del prodotto da erogare viene svolta da un unico elemento in materiale plastico a forma di bussola, coassiale con l'asse longitudinale del suddetto corpo ed allocato in modo asportabile nel medesimo, detto elemento presentando alle due estremità delle sporgenze flessibile che si muovono in modo reciprocamente contrapposto ed ognuna ponendosi a contatto o allontanandosi dallo spallamento del corrispondente condotto, per realizzare la chiusura o l'apertura dello stesso.
Sia le valvole a sfera presenti negli erogatori di comune produzione, che le soluzioni innovative dei dispositivi sostitutivi delle medesime, costituiscono degli elementi facilmente soggetti a rottura, nel qual caso l'intero erogatore, realizzato normalmente in materiale plastico per evidenti motivi di economicità, deve essere gettato, in quanto detto guasto non è convenientemente riparabile.
inoltre, sia, ovviamente, le valvole a sfera, che anche gli altri dispositivi di regolazione del prodotto da erogare, a causa della loro conformazione, oltre che essere di difficile realizzazione e di montaggio complicato, presentano soprattutto delle difficoltà nell'operazione di pulitura dei singoli componenti.
m particolare, quando si devono erogare sostanze alimentari, quali salse e simili, o prodotti oleosi la pulizia della parete della camera dell'erogatore divenga laboriosa poiché è necessario smontare completamente l'oggetto per poter accedere in modo completo alla camera suddetta.
Scopo del presente trovato è quello di realizzare un erogatore nel quale sia presente un dispositivo in grado di svolgere i compiti di entrambe le valvole presenti negli erogatori di tipo noto e che risulti di semplice costruzione, di facile assiemaggio e che permetta una azione rapida e sicura di pulizia di tutte le sue parti.
Ciò si realizza prevedendo un erogatore costituito da corpo inferiore, forato centralmente per poter accogliere un tubo flessibile che pesca nel prodotto da erogare, al quale si collega, in modo coassiale, un corpo superiore che presenta una camera all'interno della quale è scorrevole un pistone,
munito di una guarnizione laterale di tenuta.
Sulla superficie piana superiore del corpo inferiore si appoggia un elemento anulare sostanzialmente piatto, meglio descritto nel seguito, che ha la funzione di valvola di regolazione del prodotto da erogare.
Fra l'elemento anulare suddetto e la camera ricavata sul corpo superiore è inserita, in modo coassiale, una bussola avente l'anima interna dello stesso profilo della suddetta camera, andando così a costituire un prolungamento della stessa e alla base un anello centrale che blocca il suddetto elemento contro la sottostante sede presente sul corpo inferiore.
In dettaglio l'elemento anulare si compone di un corpo ad anello, munito esternamente, per l'intera circonferenza, di un labbro flessibile sporgente radialmente che va a porsi, con la sua estremità, in contatto con il bordo inferiore della bussola, dette labbro costituendo in tal modo una delle due valvole di regolazione di corredo al suddetto elemento anulare.
A tale corpo ad anello è collegata inoltre, centralmente ed in corrispondenza dell'apertura del condotto di entrata del prodotto da erogare, una membrana, suscettibile di flettersi, la quale ha il suo bordo esterno in contatto con il bordo della suddetta apertura e funge quinci da elemento di chiusura di quest'ultima, in tal nodo costituendo l'altra valvola di corredo dell'elemento anulare.
La porzione terminale inferiore del corpo superiore, in corrispondenza della bussola posta al suo interno, presenta un aumento di sezione rispetto alla sovrastante camera in modo che si realizzi all'esterno della suddetta bussola una ulteriore camera anulare, sulla quale viene ricavata un'apertura di collegamento con l'ugello di scarico del prodotte erogato.
Lo spostamento rettilineo alternativo del pistone, in modo da alterare il volume della camera compres a fra la faccia inferiore dello stesso e l'elemento anulare contrapposto sottostante, è conseguente alla deformazione di una molla elicoidale inserita fra la struttura fissa del corpo superiore ed il cappuccio di estremità di cui è dotato uno stelo solidale al suddetto pistone.
Dperativaroente, l'erogatore compie due azioni consecutive; la prima consiste nell'aspirazione di una porzione di fluido dal contenitore fino al completo riempimento della camera a volume variabile e la seconda consiste nello scarico di tale porzione di fluido dal corpo dell'erogatore tradite lo svuotamento della camera suddetta.
La fase di aspirazione ha inizio quando il pistone, che si trova nella sua posizione inferiore, corrispondente al volume minimo della camera, viene richiamato dall'azione della molla preventivamente compressa.
Il sollevamento rapido del pistone determina una camera in depressione che provoca il flettersi della menbrana presente alla base della suddetta camera e quindi l'apertura del condotto di entrata del prodotto, che va gradatamente a riempire quest'ultima, fino a quando la stessa ha raggiunto il suo massimo volume.
La tenuta in depressione della camera è assicurata superiormente dalla guarnizione laterale di cui è munito il pistone ed inferiormente dall'appoggio forzato del labbro flessibile dell'elemento anulare contro il bordo inferiore della bussola suddetta.
Lo scarico del prodotto aspirato fi. realizza movimentando verso il basso il pistone in modo da ridurre progressivamente il volume della camere contenente il prodotto da evacuare.
La compressione generata dal pistone in discesa riporta nella posizione iniziale la menbrana che, pertanto, va a richiudere il condotto di entrate; inoltre, conseguentemente alla spinta del prodotto compressoci provoca l'allontanamento del labbro flessibile dal bordo inferiore della bussola, generando un orifizio anulare che pone in collegamento la camera interna con la camera anulare esterna munita dell'apertura di collegamento con l'ugello di «carico.
Il prodotto fluido, aspirato dal contenitore e contenuto nella camera a volume decrescente viene quindi,costretto ad attraversare l’orifizio anulare inferiore e quindi, riempiendo la camera miniare esterna,ad evacuare all'esterno.
Π trovato riguarda inoltre, nelle sue rivendicazioni dipendenti, alcune sue specifiche forme di realizzazione, atte a renderlo particolarmente semplice ed efficace.
Queste ed altre caratteristiche del trovato verranno ora qui di seguito descritte in dettaglio, facendo riferimento ad una sua particolare forma di realizzazione, resa a titolo di esempio non limitativo, con l'aiuto delle tavole di disegno allegate dove:
- la fig. 1 (Tav.I) rappresenta una vista :n serione longitudinale dell'erogatore di cui al trovato, completamente vuoto.
- la fig. 2 rappresenta una vista sezionata ed ingrandita del particolare riferito alla zona centrale dell'erogatore con entrambe le valvole dell'elemento anulare in posizione di chiusura;
- la fig. 3 (Tav.II) rappresenta una vista sezionata in esploso dei componenti l'erogatore;
- la fig. 4 rappresenta una vista in pianta, secondo la linea IV-IV di fig.3, dell'elemento anulare;
- la fig. 5 rappresenta una vista in pianta, secondo la linea V-V di fig.3, della bussola;
- la 2:ig. 6 (Tav.Ill) rappresenta una vista in sezione longitudinale dell'erogatore durante la fase di aspirazione del prodotto dal contenitore;
la fig. 7 rappresenta una vista in sezione longitudinale dell'erogatore durante la fase di evacuazione del prodotto aspirato; - la fig. 8 (Tav.IV) rappresenta una vista in sezione longitudinale della sola parte superiore dell 'erogatore;
- la fig. 9 rappresenta una vista in pianta da sotto secondo la freccia IX, del pistone di £ig.8;
- la fig.10 (Tav.V) rappresenta una vista frontale esterna dell'erogatore di cui al trovato, come visibile in particolare nelle figg. 1, 2 e 3, l'erogatore di cui al trovato si compone di un corpo inferiore 1, forato centralmente per consentire l'inserimento del condotto 2, costituito ac esempio, da un tubo flessibile, che pesca nel prodotto fluido 3 da erogare, contenuto entro l'involucro 4.
Un corpo superiore 5 si collega, in modo coassiale, al corpo inferiore 1, tranutp una filettatura ricavata sulla parete esterna 6 di quest'ultimo.
Detto corpo 5 è munito di una camera 7, entro la quale scorre il pistone 8, a fondo piatto e munito di guarnizioni laterali di tenuta 3, movimentato dall'azione di contrasto della molla elicoidale 10, inserita fra la sede fissa 11, ricavata sul suddetto corpo ed il cappuccio mobile 12. solidale al sottostante pistone tramite lo stelo 13.
Sulla superficie piana superiore 14 del corpo inferiore 1 si appoggia l'elemento anulare 15, che fungei da valvola di regolazione.
Come visibile nelle figg.2,3 e 4, l'elemento anulare 15 si compone di un corpo ad anello 16, munito di un labbro flessibile 17, di spessore sottile e sporgente radialmente per l'intera circonferenza nonché di una membrana 18, posta centralmente e suscettibile di flettersi in corrispondenza di una sottile linguetta 19, che la collega al suddetto corpo.
Fra l'elemento anulare 15 e la sovrastante camera 7 è presente, in modo coassiale, la bussola 20, avente l'anima interna 21 di profilo uguale alla suddette camera e costituente un prolungamento verso il basso della stessa.
La bussola 20 è munita inferiormente di un anello centrale 22, solidale alla parete 73 tramite una pluralità di costole 24, che ha la funzione di bloccare l'elenento anulare 15, assicurando che una porzione del corpo ad anello 16 rimanga inserito nella corrispondente cavità 25, ricavata sulla superficie superiore 14 del corpo inferiore 1.
La porzione terminale 26 della parete del corno superiore 5, in corrispondenza della bussola 20, aumenta di sezione in modo da creare una ulteriore camera anulare 27, esterna alla suddetta bussola, sulla quale è ricavata un'apertura 28 di collegamento con l'ugello di scarico 29 del prodotto da evacuare.
Una ghiera 30, munita di collare, si avvita sulla parte terminale del corpo 1 per bloccare il contenitore 4 all'erogatore di cui al trovato.
Vantaggiosamente la bussola 20 è munita superiormente di una sporgenza radiale 31, la quale, spinta dallo spallamento 32, ricavato sulla parete del corpo 5, assicura il centraggio della suddette bussole, nella sua sede.
Infine, vantaggiosamente dal punto di vista costruttivo, il cappuccio 12 è realizzato mediante due semigusci 121 e 122 , liberamente incastrati,dei quali quello inferiore 122 è munito del collare interro 111 di cfuida sulla parete 34 del corpo 5 e dell’attacco 174 all'estremità dello stelo 13.
Come visibile nella fig.6, la fase di aspirazione del liquido da erogare dal contenitore 4 all'interno del corpo dell'erogatore di cui al trovato si realizza poiché il sollevamento del pistone 8, dalla sua posizione inferiore per l'azione di richiamo della molla 10, precedentemente compressa, genera la camera 7, che, trovandosi conseguentemente in depressione, costringe la membrana 18 a sollevarsi, lasciando libero il condotto di entrata del prodotto, che va a riempirà gradatamente la suddetta camera.
Durante questa fase la tenuta in depressione della camera 7 viene assicurata superiormente dalle guarnizione 9 del pistone ed inferiormente dal fatto che il labbro flessibile 17 è costretto al contatto contro il bordo inferiore della parete 23 della bussola 20, che ha la funzione del battente di una valvola di intercettazione.
Come visibile nella fig.7, la fase di scarico del prodotto aspirato, quando quest'ultimo ha totalmente riempito il volume della camera 7, si realizza manualmente premendo sul cappuccio 12 in mode da abbassare il pistona 8 e comprimere il suddetto fluido.
Tale azione di compressioe riporta nella posizione di chiusura la membrana 8 mentre il labbro flessibile 17, staccandosi dalla parete 23, genera l'orifizio anulare 35, che pone in comunicazione la camera interna 7 con la camera anulare esterna 27, permettendo quindi al prodotto di evacuare attraverso l'apertura 28 e l'ugello di scarico 29.
Da quanto sopra descritto appaiono evidenti i vantaggi che derivano dall'adozione dell'erogatore di cui al trovato.
Un primo vantaggio deriva dalla geometria notevolmente semplificata di tutti i componenti, in particolare l'elemento anulare 15, sostanzialmente piatto, che concorre a svolgere la funzione c’i valvola e l’ugello di scarico 29 che costituisce rn unico corpo con il corpo superiore 2; tutto ciò consente una loro semplice ed economica produzione mediante stampaggio in materiale plastico.
Un secondo vantaggio deriva dalla possibilità di una rapida e semplice azione di smontaggio di tutti i singoli componenti per eseguire l'azione di pulizia, necessaria e frequente quando si trattano, ad esempio, prodotti alimentari.
In particolare, come rappresentato nella fig.E, una.volta tolta la parte inferiore dell'erogatore, compresa la bussola 20, il pistone 8, completamente abbassato, abbandona la parete interna della cernerà 7, facilitando quindi all'operatore di tale superficie, la pulizia di tale superficie.
Inoltre, grazie alle rientranze 36 ricavate sul corpo del pistone 8 è possibile togliere rapidamente la guarnizione 9 dalla sua sede (vedi figg. 9), permettendo una più accurata pulizia.
infine, grazie alla geometria lineare, sia della bussola 20 che dell'elemento anulare 15, durante la fase di compressione del prodotto, per la sua evacuazione non si generano delle tensioni sui vari componenti e quindi gli stessi non sono soggetti a rottura, permettendo, di conseguenza, di poter essere realizzati con sottili spessori, a tutto vantaggio dell'economicità di produzione.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. DISPOSITIVO EROGATORE DI SOSTANZE FLUIDE, comprendente un corpo inferiore (1), forato centralmente per permettere l'inserimento di un condotto (2), che pesca nel prodotto fluido (3) de erogare contenuto entro l'involucro (4), un corpo superiore (5), collegato in modo amovibile al suddetto corpo sottostante, munito di una camera (7) entro la quale scorre un pistone (8), munito di guarnizioni di tenute,laterali (9) e movimentato dall'azione di contrasto di una molla elicoidale (10), inserita fra una sede fissa (11) ricavata sul suddetto corpo ed vn cappuccio mobile (12), solidale allo stello (18) del suddetto pistone, una ulteriore camera anulare (27), esterna alla precedente camera (7), munita di un'apertura (28) di collegamento con l'ugello di scarico (29) del prodotto da erogare, il dispositivo essendo caratterizzate dal fatto di presentare un, elemento anulare (15), sostanzialmente piatto, appogejiato sulla superficie piana superiore (14) del corpo (1), in corrispondenza del condotto suddett o (2), detto elemento anulare concorrendo a svolgere le funzioni di valvola di regolazione del fluido da erogare, da una sovrastante bussola (20), disposta fra il suddetto elemento anulare (15) e l 'estramit à inferiore della camera (7), detta bussola realizzando, con la sua parete longitudinale (23), il prolungamento di detta camera, nonché delimitando il volume della camera anulare esterna (27), in concorrenza con la porzione terminale (26) della parete del corpo superiore (5), detto elemento anulare (15) essendo costituito da un corpo ad. anello (16), munito di un labbro flessibile (17), di spessore sottile e sporgente radialmente per l'intera circonferenza, nonché essendo ulteriormente dotato di una membrana (1.7), posta centralmente e suscettibile di flettersi tramite una linguetta (19), che la collega al corpo suddetto, detta bussola (20) essendo munita inferiormente di un anello centrale (22), solidale alla suddetta parete (23), tramite una pluralità di costole radiali (24), detto anello centrale appoggiandosi sopra al suddetto corpo ad anello (16) la bussola essendo inoltre munita, superiormente, di una sporgenza radule (31) la qual?, in contrasto con lo spallamento (32) ricavato sulla parete del corpo suddetto (5), assicura il centraggio della suddetta bussola nella sua sede.
  2. 2. DISPOSITIVO EROGATORE, secondo la rivendicazicne 1, caratterizzato dal fatto che il labbro flessibile (17) dell'elemento anulare (15) va a porsi con la sua estremità in contatto con il bordo inferiore della parete (23) della bussola (20) o si allontana dalla stesso, determinando un orifizio anulare (35) che pone in comunicazioe la camera (7) interna con la camerà anulate esterna (27).
  3. 3. DISPOSITIVO EROGATORE, secondo una o entrambe la rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la membrana (18) dell'elemento anulare (15) va a porsi con il suo bordo esterno in corrispondente dell'apertura del condotto (2) di entrata del fluido da erogare, determinandone la chiusura o l'apertura dello stesso.
  4. 4. DISPOSITIVO EROGATORE, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che una porzione del corpo ad anello (16) dell'elemento anulare (15) si impegna con una cavità (25) ricavata sulla sottostante superficie piana tuperiore (14) del corpo (1).
  5. 5. DISPOSTIVO EROGATORE, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il cappuccio (12) realizzato mediante due semigusci (121,122), collegati in modo amovibile, il guscio inferiore (122) essend o munito di un collare interno (123), scorrevole sulla parete (34) esterna dal corpo (5), nonché dell'attacco (124) all'estremità dello stelo (13).
  6. 6. DISPOSITIVO EROGATORE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatte che il pistone (8), completamente abbassato, risulta allontanato dalla parete della camera (7).
  7. 7. DISPOSITIVO EROGATORE, secondo le rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che l’elemento anulare (5), la bussola (20) e la guarnizione (9), costituenti l'apparato centrale di erogazione, sono coassiali, reciprocamente separati e singolarmente sfilabili, dopo aver tolto il corpo inferiore (1).
  8. 8. DISPOSITIVO EROGATORE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo del pistone (8) presenta un fondo piano dove sono ricavate delle rientranze (3G), che permettono all'operatore una rapida asportazione della guarnizione (9) di tenuta.
  9. 9. DISPOSITIVO EROGATCRE, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'ugello di erogazione (29) costituisce un unico elemento con il corpo superiore (5).
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