ITVI20130305A1 - Gruppo di erogazione di acqua di tipo perfezionato - Google Patents

Gruppo di erogazione di acqua di tipo perfezionato

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ITVI20130305A1
ITVI20130305A1 IT000305A ITVI20130305A ITVI20130305A1 IT VI20130305 A1 ITVI20130305 A1 IT VI20130305A1 IT 000305 A IT000305 A IT 000305A IT VI20130305 A ITVI20130305 A IT VI20130305A IT VI20130305 A1 ITVI20130305 A1 IT VI20130305A1
Authority
IT
Italy
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thread
tubular sleeve
control member
couple
counter
Prior art date
Application number
IT000305A
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English (en)
Inventor
Natalino Malasorti
Original Assignee
Ceadesign S R L
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Publication date
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03CDOMESTIC PLUMBING INSTALLATIONS FOR FRESH WATER OR WASTE WATER; SINKS
    • E03C1/00Domestic plumbing installations for fresh water or waste water; Sinks
    • E03C1/02Plumbing installations for fresh water
    • E03C1/021Devices for positioning or connecting of water supply lines
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03CDOMESTIC PLUMBING INSTALLATIONS FOR FRESH WATER OR WASTE WATER; SINKS
    • E03C1/00Domestic plumbing installations for fresh water or waste water; Sinks
    • E03C1/02Plumbing installations for fresh water
    • E03C1/04Water-basin installations specially adapted to wash-basins or baths
    • E03C1/042Arrangements on taps for wash-basins or baths for connecting to the wall

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Hydrology & Water Resources (AREA)
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  • Magnetic Resonance Imaging Apparatus (AREA)
  • Domestic Plumbing Installations (AREA)

Description

GRUPPO DI EROGAZIONE DI ACQUA DI TIPO PERFEZIONATO.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne un gruppo di erogazione di acqua di tipo perfezionato.
È noto l'impiego di gruppi di erogazione di acqua calda, di acqua fredda e di acqua miscelata a temperature variabili a scelta deH’utilizzatore.
Essenzialmente i gruppi di erogazione noti, pur nelle loro differenti forme e dimensioni esecutive, comprendono essenzialmente un corpo collettore configurato per essere applicato ad una struttura di sostegno, ad esempio una parete, al quale è associato un organo di controllo della miscelazione e dell’erogazione dell’acqua.
II corpo collettore comprende anche vie di ingresso che sono configurate per il collegamento ad una rete idrica di adduzione di acqua calda e fredda ed una via di uscita configurata per il collegamento ad una canna erogatrice.
L’organo di controllo, a seconda dei casi, può essere costituito da una cartuccia miscelatrice/deviatrice, oppure da una cartuccia termostatica oppure ancora da un vitone apri/chiudi o da una cartuccia deviatrice.
DaM’organo di controllo sporge l’estremità di un albero di manovra al quale viene applicata una maniglia oppure di una manopola di regolazione che appartiene ad un gruppo di azionamento dell’organo di controllo.
Inoltre coassiale esternamente all’organo di controllo e compreso tra il corpo collettore ed il gruppo di azionamento, viene disposta una struttura tubolare costituita solitamente da un manicotto tubolare avente lo scopo estetico di rivestire la parte esterna dell’organo di controllo che sporge dalla struttura di sostegno del corpo collettore e lo scopo funzionale di distanziare e fissare il gruppo di azionamento in una ben precisa e definita posizione rispetto al corpo collettore. Nei gruppi di erogazione noti non è possibile sostituire la manopola di regolazione ed il manicotto tubolare esterno per modificare l’estetica complessiva del gruppo di erogazione poiché il corpo collettore è costruito in modo da poter ricevere il collegamento di un solo manicotto tubolare e di un solo gruppo di azionamento con relativa manopola di regolazione, secondo una combinazione fissa già definita in fase di realizzazione del gruppo di erogazione.
Si comprende che questo costituisce una limitazione poiché l’unica possibilità per l'utilizzatore di modificare l’estetica complessiva del gruppo di erogazione è di sostituirlo completamente con un altro di tipo diverso.
I gruppi di erogazione noti presentano anche l’inconveniente che non consentono di evidenziare all’utilizzatore la presenza di eventuali perdite d’acqua.
Infatti nei gruppi di erogazione noti eventuali perdite d’acqua non vengono evidenziate poiché esse rimangono all’interno del vano in cui è incassato il corpo collettore e vengono assorbile dal muro della parete nella quale è ricavato il vano di incasso.
L’utilizzatore non si accorge della presenza di tali perdite e quindi non è sollecitato ad intervenire.
Nel frattempo le perdite d’acqua tendono inevitabilmente ad aumentare e questo provoca un graduale ma continuo assorbimento di acqua da parte del muro che lentamente ma progressivamente si degrada.
Lo scopo dell’invenzione è di ovviare agli inconvenienti citati.
E’ in particolare uno degli scopi dell’invenzione realizzare un gruppo di erogazione per acqua nel quale il corpo collettore sia in grado di ricevere l’accoppiamento di differenti manicotti tubolari e di differenti gruppi di azionamento dell'organo di controllo.
E’ un altro scopi che il gruppo di erogazione sia provvisto di mezzi idonei a rendere visibili eventuali incipienti perdite d’acqua.
Gli scopi elencati sono raggiunti da un gruppo di erogazione per acqua le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale.
Altre caratteristiche dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente il gruppo di erogazione dell’invenzione, rispetto a gruppi noti equivalenti, può essere modificato esteticamente mediante la sostituzione di solo alcuni dei particolari che lo compongono.
Inoltre, vantaggiosamente, tali particolari da sostituire non riguardano parti fissate a parete che per essere smontate richiedono interventi sulle tubazioni e sui fissaggi alle opere murarie.
Infine, vantaggiosamente, il gruppo di erogazione dell’invenzione consente di rendere evidenti all’utilizzatore eventuali incipienti perdite d’acqua.
Gli scopi ed i vantaggi elencati verranno meglio evidenziati al seguito durante la descrizione di differenti forme esecutive del gruppo di erogazione dell’invenzione che vengono date qui di seguito facendo riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
- la fig. 1 rappresenta la vista assonometrica dell’erogatore dell’invenzione assemblato ed installato;
- la fig. 2 rappresenta la vista assonometrica parzialmente esplosa dell’erogatore di fig. 1 ;
- la fig. 3 rappresenta la vista assonometrica esplosa dell’erogatore dell’invenzione, non installato;
- la fig. 4 rappresenta la sezione longitudinale esplosa dell’erogatore di fig. 2;
- la fig. 5 rappresenta l’erogatore di fig. 4 installato;
- la fig. 5a rappresenta un particolare di fig. 5;
- la fig. 6 rappresenta la sezione longitudinale esplosa di una variante dell’erogatore di fig. 2;
- la fig. 7 rappresenta l’erogatore di fig. 6 installato;
- la fig. 7a rappresenta un particolare di fig. 7;
- la fig. 8 rappresenta la vista assonometrica esplosa dell’erogatore dell’invenzione non installato secondo un’altra forma esecutiva;
- la fig. 9 rappresenta la sezione longitudinale dell’erogatore di fig. 8 assemblato ed installato;
- la fig. 10 rappresenta l’erogatore di fig. 9 installato;
- la fig. 10a rappresenta un particolare di fig. 10;
- la fig. 11 rappresenta la sezione longitudinale esplosa di una variante del miscelatore di fig. 8;
- la fig. 12 rappresenta l’erogatore di fig. 11 installato;
- la fig. 12a rappresenta un particolare di fig. 12;
- la fig. 13 rappresenta la vista assonometrica esplosa del miscelatore dell’invenzione non installato secondo un’ulteriore forma esecutiva; - la fig. 14 rappresenta la sezione longitudinale del miscelatore di fig.
13;
- la fig. 15 rappresenta l’erogatore di fig. 14 installato;
- la fig. 15a rappresenta un particolare di fig. 15;
- la fig. 16 rappresenta la sezione longitudinale esplosa di una variante del miscelatore di fig. 13;
- la fig. 17 rappresenta l’erogatore di fig. 16 installato;
- la fig. 17a rappresenta un particolare di fig. 17.
Il gruppo di erogazione per acqua dell’invenzione è rappresentato nelle figg. da 1 a 4 e 6 ove è indicato complessivamente con 1.
Si osserva che esso comprende un corpo collettore 2 configurato per essere applicato ad una piastra di supporto 3 adatta per disporre il corpo collettore 2 incassato in un vano V praticato in una parete P. Il corpo collettore 2 comprende un corpo principale 4 provvisto di vìe di ingresso di acqua calda e di acqua fredda che sono configurate per essere collegate ad una rete idrica di adduzione ed una via di uscita di acqua miscelata configurata per essere collegata ad una canna erogatrice.
A titolo puramente indicativo in fig. 3 sono visibili due sole delle vie suddette che sono indicate con 4a.
La canna erogatrice non è rappresentata nelle figure ed essa potrà essere di qualsiasi tipo e configurata in qualsiasi forma ed essere disposta in qualsiasi posizione, anche remota rispetto al gruppo di erogazione, purché comunicante idraulicamente con la suddetta via di uscita 4c del corpo principale 4.
Il corpo principale 4 comprende anche un corpo di giunzione 6 configurato per ricevere l'accoppiamento di un organo di controllo 7 del flusso attraverso le suddette vie e di una struttura tubolare 8 che viene disposta coassiale all’organo di controllo 7 ed alla cui estremità è applicato un gruppo di azionamento 9 dell’organo di controllo 7. La forma esecutiva che viene qui di seguito descritta, è particolarmente adatta ad accogliere un organo di controllo 7 costituito da una cartuccia miscelatrice di acqua calda e fredda.
Si osserva che il corpo collettore 2 è configurato per essere incassato in un vano V ricavato in una parete P la quale è provvista di un rivestimento R in cui è realizzato un foro passante Ra attraverso il quale sporge la struttura tubolare 8 con applicato il gruppo di azionamento 9.
Secondo l’invenzione il corpo di giunzione 6 come si osserva in particolare nelle figure 5 e 5a comprende:
- una prima zona di giunzione 11 provvista di una prima filettatura 11 a ;
- una terza zona di giunzione 13 provvista di una terza filettatura 13a;
- una seconda zona di giunzione 12 provvista di una seconda filettatura 12a e compresa tra la prima 11 e la terza 13 zona di giunzione,
ove le zone di giunzione 11, 12 e 13 sono tra loro coassiali secondo un asse longitudinale X definito dal corpo di giunzione 6.
Nella forma esecutiva rappresentata nelle figure da 1 a 4 la prima zona di giunzione 11 appartiene ad un primo nucleo cilindrico 21 che presenta esternamente la prima filettatura 11a ed è delimitato superiormente da un piano di riferimento 24 ortogonale aN’asse longitudinale X.
Inoltre il suddetto piano di riferimento 24 è provvisto di mezzi di riscontro 25 che sono configurati per accogliere l’organo di controllo 7.
I mezzi di riscontro 25 presentano forma coniugata a corrispondenti controriscontri presenti nell’organo di controllo 7 e non visibili nelle figure che si accoppiano tra loro quando l’organo di controllo 7 viene posto in appoggio al piano di riferimento 24.
La seconda zona di giunzione 12 appartiene ad un secondo nucleo cilindrico 22 che presenta il diametro esterno maggiore del diametro esterno del primo nucleo cilindrico 21 , è disposto adiacente al primo nucleo cilindrico 21 ed è provvisto esternamente della seconda filettatura 12a.
La terza zona di giunzione 13 appartiene ad un terzo nucleo cilindrico 23 che è compreso tra il corpo principale 4 ed il secondo nucleo cilindrico 22, presenta il diametro esterno maggiore del diametro esterno del secondo nucleo cilindrico 22 ed è provvisto esternamente della terza filettatura 13a.
Tutti i nuclei cilindrici 21, 22 e 23 sono coassiali ed allineati tra loro uno dopo l’altro lungo l’asse longitudinale X e le rispettive filettature 11a, 12a e 13a sono configurate per ricevere l’accoppiamento di corrispondenti controfilettature presenti nella struttura tubolare 8.
La struttura tubolare 8 comprende:
- un primo manicotto tubolare 31 configurato per essere disposto coassiale all’esterno dell’organo di controllo 7 e provvisto ad un’estremità di una prima controfilettatura 31 a configurata per accoppiarsi alla prima filettatura 11a della prima zona di giunzione 11 ;
- un secondo manicotto tubolare 32 configurato per essere disposto coassiale all’esterno del primo manicotto tubolare 31 e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura 32a configurata per accoppiarsi alla seconda filettatura 12a della seconda zona di giunzione 12;
- un terzo manicotto tubolare 33 configurato per essere disposto coassiale all’esterno del secondo manicotto tubolare 32 e provvisto ad un’estremità di una terza controfilettatura 33a configurata per accoppiarsi alla terza filettatura 13a della terza zona di giunzione 13.
L’accoppiamento di ciascun manicotto tubolare con la rispettiva zona di giunzione avviene tramite l’interposizione di guarnizioni di tenuta, preferibilmente ma non necessariamente costituite da guarnizioni anulari di tipo noto.
Per quanto concerne il gruppo di azionamento 9 disposto all’estremità della struttura tubolare 8, esso comprende una maniglia di manovra 10 configurata per essere applicata all’asta di manovra 40 dell’organo di controllo 7, una prima ghiera di accoppiamento 41 configurata per essere interposta coassialmente tra l’organo di controllo 7 e il primo manicotto tubolare 31 ed una seconda ghiera di accoppiamento 42 configurata per essere sovrapposta coassialmente alla prima ghiera 41 come si osserva nell’assemblaggio di fig. 5.
In particolare la prima ghiera 41 presenta una prima filettatura esterna 41a per l’accoppiamento ad una corrispondente controfilettatura interna 31 b presente nel primo manicotto tubolare 31 ed una seconda filettatura esterna 41 b di diametro inferiore alla prima filettatura esterna 41a per l’accoppiamento ad una corrispondente controfilettatura interna 42b presente nella seconda ghiera 42.
Osservando i manicotti tubolari che compongono la struttura tubolare 8 si nota particolarmente in fig. 5 e 5a che quando il corpo collettore 2 è disposto incassato nel vano V ricavato nella parete P, il primo manicotto tubolare 31 ed il secondo manicotto tubolare 32 sono disposti aggettanti dal rivestimento R della parete P attraverso il foro passante Ra.
In particolare il primo manicotto tubolare 31 serve essenzialmente da copertura per l’organo di controllo 7 e dell’erogazione dell’acqua mentre il secondo manicotto tubolare 32 risulta in vista essendo disposto all’esterno del primo manicotto tubolare 31 e quindi svolge una funzione essenzialmente estetica.
Per quanto riguarda invece il terzo manicotto tubolare 33 si osserva in fig. 5 a 5a che esso non sporge dalla parete P e presenta l’estremità 33b disposta a raso della superficie in vista del rivestimento R.
In questo modo tra il terzo manicotto tubolare 33 ed il secondo manicotto tubolare 32 si crea un condotto tubolare anulare 34 che si sviluppa lungo l’asse longitudinale X ed è adatto a convogliare all’esterno del vano V eventuali perdite d’acqua che si dovessero verificare nel corpo collettore 2, come si osserva in particolare in fig.
5a.
Le eventuali perdite d’acqua che sono convogliate dal condotto tubolare 34 verso l’esterno colano per gravità sul rivestimento R risultando in tal modo chiaramente visibili all’utilizzatore che può intervenire ed effettuare le riparazioni del caso.
Poiché il rivestimento R è impermeabile, la presenza di eventuali colature d’acqua non danneggia il sottostante muro della parete P come invece si verifica con i gruppi di erogazione deN’arte nota nei quali eventuali perdite rimangono invisibili all’utilizzatore perché confinate all’interno del vano V e portano al progressivo degrado della muratura.
In questo modo il gruppo di erogazione dell'invenzione raggiunge anche l’altro degli scopi prefissati che come si è detto consiste nel rendere visibili aN’utilizzatore eventuali perdite d’acqua che indicano la presenza di anomalie della tenuta nel miscelatore e particolarmente nei suoi componenti incassati nel vano V.
Una variante esecutiva del gruppo di erogazione dell’invenzione, indicata complessivamente con 50, è rappresentata nelle figure 6, 7 e 7a e differisce dalla forma esecutiva appena descritta solo per il fatto che la struttura tubolare 8’ comprende un secondo manicotto tubolare 32’ di diametro maggiore rispetto al secondo manicotto tubolare 32 della variante esecutiva appena descritta, la cui seconda controfilettatura 32’a presenta anch’essa il diametro maggiore rispetto alla seconda controfilettatura 32a dello stesso secondo manicotto tubolare 32 precedentemente descritto.
In particolare la seconda controfilettatura 32’a è configurata per accoppiarsi alla terza filettatura 13a della terza zona di giunzione 13 ed in questo modo, ad accoppiamento avvenuto, la terza controfilettatura 33a del terzo manicotto tubolare 33 risulta compresa tra il corpo principale 4 e la seconda controfilettatura 32’a ed allineata a quest’ultima secondo la direzione definita daN’asse longitudinale X come si osserva in fig. 7a.
Sostanzialmente la terza controfilettatura 33a e la seconda controfilettatura 32’a sono entrambe accoppiate alla terza filettatura 13a.
L’impiego di tale secondo manicotto tubolare 32" di diametro maggiorato consente di modificare ulteriormente l’estetica del gruppo di erogazione e particolarmente della struttura tubolare 8.
Inoltre al secondo manicotto tubolare 32’ di diametro maggiorato si associa un differente gruppo di azionamento 9’ con una differente maniglia di manovra 10’ di diametro maggiorato rispetto al gruppo di azionamento 9 precedentemente descritto e questo consente di modificare in modo sostanziale l’estetica complessiva del gruppo di erogazione come è negli scopi dell’invenzione.
Anche in questa variante esecutiva tra il terzo manicotto tubolare 33 ed il secondo manicotto tubolare 32’ si crea un condotto anulare 34’ che si osserva in particolare in fig. 7a che permette il convogliamento di eventuali perdite d’acqua all’esterno del vano V in cui è installato il corpo collettore 2.
Il gruppo di erogazione dell’invenzione raggiunge così gli scopi che erano stati prefissati e cioè di poter essere modificato esteticamente e di rendere visibili all’utilizzatore eventuali perdite d’acqua.
Un’altra forma esecutiva del gruppo di erogazione dell’invenzione, complessivamente indicata con 100, è rappresentata nelle figure da 8 a 10 e 10a ed è particolarmente adatta ad accogliere un organo di controllo 107 costituito da una cartuccia termostatica.
Si osserva che in tale forma esecutiva il gruppo di erogazione differisce dai gruppi di erogazione precedentemente descritti per una differente forma del corpo collettore 102 il cui corpo principale 104 è provvisto di un corpo di giunzione 106 che comprende:
- una prima zona di giunzione 111 che appartiene alla superficie interna di un primo elemento anulare 121 nella quale è presente una prima filettatura 111a e mezzi di riscontro 125 configurati per accogliere l’organo di controllo 107;
- una seconda zona di giunzione 112 che appartiene alla superficie esterna dello stesso primo elemento anulare 121, nella quale è presente una seconda filettatura 112a;
- una terza zona di giunzione 113 che appartiene alla superficie esterna di un secondo elemento anulare 122 disposto coassiale all’esterno del primo elemento anulare 121 rispetto al quale è radialmente distanziato, nella quale è presente una terza filettatura 113a.
In particolare:
- nella superficie interna del primo elemento anulare 121 sono presenti la prima filettatura 111a e mezzi di riscontro 125 configurati per accogliere l’organo di controllo 107;
- nella superficie esterna del primo elemento anulare 121 è presente la seconda filettatura 112a;
- nella superficie esterna del secondo elemento anulare 122 è presente la terza filettatura 113a.
Per quanto concerne i mezzi di riscontro 125 si osserva che essi comprendono un piano di riferimento anulare 124 ortogonale all’asse longitudinale X e realizzato internamente al primo elemento anulare 121, compreso tra la prima filettatura 111a ed il corpo principale 104 e configurato per ricevere in appoggio un contropiano anulare 124a presente nell’organo di controllo 107.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il secondo elemento anulare 122 appartiene ad una flangia anulare 152 configurata per essere accoppiata amovibilmente al corpo principale 104, coassialmente secondo l’asse longitudinale X.
Anche in questa differente forma esecutiva è presente la struttura tubolare 108 che comprende:
- un primo manicotto tubolare 131 configurato per essere disposto coassiale all’esterno dell’organo di controllo 107 e provvisto ad un’estremità di una prima controfilettatura 131a configurata per accoppiarsi alla prima filettatura 111a della prima zona di giunzione 111 appartenente alla superficie interna del primo elemento anulare 121 ;
- un secondo manicotto tubolare 132 configurato per essere disposto coassiale all’esterno del primo manicotto tubolare 131 e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura 132a configurata per accoppiarsi alla seconda filettatura 112a della seconda zona di giunzione 112 appartenente alla superficie esterna del primo elemento anulare 121 ;
- un terzo manicotto tubolare 133 configurato per essere disposto coassiale all’esterno del secondo manicotto tubolare 132 e provvisto di una terza controfilettatura 133a configurata per accoppiarsi alla terza filettatura 113a della terza zona di giunzione 113 appartenente alla superficie esterna del secondo elemento anulare 122.
All’estremità della struttura tubolare 108 viene applicato il gruppo di azionamento 109.
Anche in tale differente forma esecutiva, come si osserva in particolare nelle figure 10 e 10a, tra il terzo manicotto tubolare 133 ed il secondo manicotto tubolare 132 viene definito un condotto tubolare anulare 134 per il convogliamento all’esterno di eventuale acqua derivante da perdite.
Una variante esecutiva del gruppo di erogazione appena descritto, indicata complessivamente con 150, è rappresentata nelle figg. 11 , 12 e 12a e differisce dalla forma esecutiva appena descritta per il fatto che la struttura tubolare 108’ comprende un secondo manicotto tubolare 132’ di diametro maggiore rispetto al secondo manicotto tubolare 132 della variante esecutiva appena descritta ed avente la seconda controfilettatura 132’a di diametro maggiore rispetto alla seconda controfilettatura 132a dello stesso secondo manicotto tubolare 132 precedentemente descritto.
In particolare la seconda controfilettatura 132’a è configurata per accoppiarsi alla terza filettatura 113a ed in questo modo, ad accoppiamento avvenuto, la terza controfilettatura 133a del terzo manicotto tubolare 133 risulta compresa tra il corpo principale 104 e la seconda controfilettatura 132’a ed è allineata a quest’ultima secondo la direzione definita dall’asse longitudinale X.
Sostanzialmente la terza controfilettatura 133a e la seconda controfilettatura 132’a sono entrambe accoppiate alla terza filettatura 113a come si osserva in particolare nelle figure 12 e 12a.
Inoltre tra il terzo manicotto tubolare 133 ed il secondo manicotto tubolare 132’ viene definito il condotto tubolare anulare 134’ per il convogliamento all’esterno di eventuale acqua derivante da perdite, come per le precedenti forme esecutive descritte.
All’estremità della struttura tubolare 108’ viene applicato il gruppo di azionamento 109’.
Un’altra forma esecutiva del gruppo di erogazione dell’invenzione, indicata complessivamente con 200, è rappresentata nelle figure da 13 a 15 e 15a ed è particolarmente adatta ad accogliere un organo di controllo 207 costituito da una valvola commutatrice.
Tale variante esecutiva prevede una differente configurazione del corpo collettore 202 il cui corpo principale 204 è provvisto di un corpo di giunzione 206 che differisce dal corpo di giunzione 106 delle forme esecutive precedentemente descritte solo per il fatto che la prima filettatura 211a della prima zona di giunzione 211 realizzata nella superficie interna del primo elemento anulare 221 , interessa in parte anche il corpo principale 204 ed è configurata per ricevere l’accoppiamento di una controfilettatura 207b appartenente all’organo di controllo 207 del flusso d’acqua attraverso le vie di ingresso e di uscita.
Inoltre i mezzi di riscontro 225 che accolgono l’organo di controllo 207 sono costituiti dal bordo anulare 224 che delimita l’estremità del primo elemento anulare 221.
In questa variante esecutiva la struttura tubolare 208 comprende due soli manicotti tubolari ed in particolare:
- un secondo manicotto tubolare 232 disposto coassiale all’esterno dell’organo dì controllo 207 e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura 2321a configurata per accoppiarsi alla terza filettatura 213a della terza zona di giunzione 213 appartenente alla superficie esterna del secondo elemento anulare 222;
- un terzo manicotto tubolare 233 disposto coassiale all’esterno del secondo manicotto tubolare 232 e provvisto di una terza controfilettatura 233a configurata per accoppiarsi alla terza filettatura 213a della terza zona di giunzione 213 appartenente alla superficie esterna del secondo elemento anulare 222.
All’estremità della struttura tubolare 208 viene applicato il gruppo di azionamento 209.
Anche in questa variante esecutiva è presente il condotto tubolare anulare 254 definito tra il terzo manicotto tubolare 233 ed il secondo manicotto tubolare 232 per il convogliamento all’esterno di eventuali perdite d’acqua.
Una variante esecutiva del gruppo di erogazione appena descritto, indicata complessivamente con 250, è rappresentata nelle figure 16, 17 e 17a e differisce dalla forma esecutiva appena descritta per il fatto che la struttura tubolare 208’ prevede che il secondo manicotto tubolare 232’ sia di diametro inferiore rispetto al secondo manicotto tubolare 232 della forma esecutiva precedentemente descritta e che la sua controfilettatura 232’a di cui è provvisto, si accoppi alla seconda filettatura 212a della seconda zona di giunzione 212 del secondo manicotto tubolare 222.
All’estremità della struttura tubolare 208’ viene applicato il gruppo di azionamento 209’.
Inoltre anche in questa variante esecutiva è presente il condotto tubolare anulare 254’ definito tra il terzo manicotto tubolare 233 ed il secondo manicotto tubolare 232’ per il convogliamento all’esterno di eventuali perdite d’acqua.
In base a quanto detto si comprende quindi che il miscelatore dell’invenzione, in tutte le sue forme e varianti esecutive raggiunge gli scopi prefissati.
In particolare è raggiunto lo scopo di modificare l’estetica del gruppo di erogazione nel suo complesso sostituendo i manicotti tubolari che ne compongono la struttura tubolare sporgente dalla parete ed applicando differenti gruppi di azionamento.
Inoltre nel miscelatore dell’invenzione si realizza un canale tubolare anulare di convogliamento compreso, tra due manicotti tubolari tra loro adiacenti che compongono la struttura tubolare aggettante dalla parete, il quale consente di portare all’esterno e quindi di rendere visibile all'operatore per consentirgli di intervenire immediatamente eventuali perdite d’acqua derivanti da trafilamenti presenti nel miscelatore.
In fase esecutiva al miscelatore d’acqua descritto potranno essere apportate modifiche o varianti che non sono state qui descritte e nemmeno rappresentate nelle allegate tavole di disegno.
È comunque inteso che tali eventuali modifiche o varianti, qualora dovessero rientrare neH’ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno senz’altro ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Gruppo di erogazione (1 ; 50; 100; 150; 200; 250) per acqua comprendente: - un corpo collettore (2; 102; 202) configurato per essere applicato ad una struttura di sostegno e comprendente un corpo principale (4; 104; 204) nel quale si individuano: - una o più vie di ingresso ed una o più vie di uscita (4a) configurate per essere collegate a corrispondenti tubazioni di ingresso e di uscita; - un corpo di giunzione (6; 106; 206) configurato per ricevere l’accoppiamento di un organo di controllo (7; 107; 207) del flusso d’acqua attraverso dette vie e di una struttura tubolare (8; 8’; 108; 108’; 208; 208’) coassiale a detto organo di controllo (7; 107; 207), - un gruppo di azionamento (9; 9’; 109; 109’; 209; 209’) di detto organo di controllo (7; 107; 207), disposto all’estremità di detta struttura tubolare (8; 8’; 108; 108’; 208; 208’), caratterizzato dal fatto che detto corpo di giunzione (6; 106, 206) comprende: - una prima zona di giunzione (11 ; 111 ; 211) provvista di una prima filettatura (11 a, 111 a; 211 a); - una terza zona di giunzione (13; 113; 213) provvista di una terza filettatura (13a, 113a, 213a); - una seconda zona di giunzione (12; 112; 212) provvista di una seconda filettatura (12a, 112a; 212a) e compresa tra detta prima (11 ; 111 ; 211) e detta terza (13; 113; 213) zona di giunzione, dette zone di giunzione essendo tra loro coassiali secondo un asse longitudinale (X) definito da detto corpo di giunzione (6; 106; 206).
  2. 2) Gruppo di erogazione (1 ; 50) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che: - detta prima zona di giunzione (11) appartiene ad un primo nucleo cilindrico (21) esternamente al quale è presente detta prima filettatura (11 a), detto primo nucleo cilindrico (21 ) essendo delimitato superiormente da un piano di riferimento (24) ortogonale a detto asse longitudinale (X) e provvisto di mezzi di riscontro (25), detto piano di riferimento (24) e detti mezzi di riscontro (25) essendo configurati per accogliere detto organo di controllo (7); - detta seconda zona di giunzione (12) appartiene ad un secondo nucleo cilindrico (22) avente il diametro esterno maggiore del diametro esterno di detto primo nucleo cilindrico (21), detto secondo nucleo cilindrico (22) essendo disposto adiacente a detto primo nucleo cilindrico (21) ed essendo provvisto esternamente di detta seconda filettatura (12a); - detta terza zona di giunzione (13) appartiene ad un terzo nucleo cilindrico (23) compreso tra detto corpo principale (4) e detto secondo nucleo cilindrico (22) ed avente il diametro esterno maggiore del diametro esterno di detto secondo nucleo cilindrico (22), esternamente a detto terzo nucleo cilindrico (23) essendo presente detta terza filettatura (13a), detti nuclei cilindrici (21 ; 22; 23) essendo coassiali ed allineati tra loro uno dopo l’altro lungo detto asse longitudinale (X) e dette filettature (11 a, 12a, 13a) essendo configurate per ricevere l’accoppiamento di una o più corrispondenti controfilettature (31 a; 32a; 32’a; 33a) di detta struttura tubolare (8; 8’) che accoglie detto gruppo di azionamento (9; 9’).
  3. 3) Gruppo di erogazione (1 , 50) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di riscontro (25) comprendono due o più alloggiamenti (25a) realizzati in detto piano di riferimento (24) e configurati per ricevere l’accoppiamento di due,o più corrispondenti protuberanze (7a) presenti in detto organo di controllo (7) quando detto organo di controllo (7) viene posto in appoggio a detto piano di riferimento (24).
  4. 4) Gruppo di erogazione (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 2 oppure 3, caratterizzato dal fatto che detta struttura tubolare (8) comprende: - un primo manicotto tubolare (31 ) disposto coassiale all’esterno di detto organo di controllo (7) e provvisto ad una estremità di una prima controfilettatura (31 a) configurata per accoppiarsi a detta prima filettatura ( 11 a); - un secondo manicotto tubolare (32) disposto coassiale all’esterno di detto primo manicotto tubolare (31) e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura (32a) configurata per accoppiarsi a detta seconda filettatura (12a); - un terzo manicotto tubolare (33) disposto coassiale all’esterno di detto secondo manicotto tubolare (32) e provvisto di una terza controfilettatura (33a) configurata per accoppiarsi a detta terza filettatura (13a).
  5. 5) Gruppo di erogazione (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 2 oppure 3, caratterizzato dal fatto che detta struttura tubolare (8’) comprende: - un primo manicotto tubolare (31 ) disposto coassiale all’esterno di detto organo di controllo (7) e provvisto ad una estremità di una prima controfilettatura (31 a) configurata per accoppiarsi a detta prima filettatura (11 a); - un secondo manicotto tubolare (32’) disposto coassiale all’esterno di detto primo manicotto tubolare (31 ) e provvisto di una seconda controfilettatura (32’a) configurata per accoppiarsi a detta terza filettatura (13a); - un terzo manicotto tubolare (33) disposto coassiale all’esterno di detto secondo manicotto tubolare (32’) e provvisto di una terza controfilettatura (33a) configurata per accoppiarsi a detta terza filettatura (13a), detta terza controfilettatura (33a) essendo compresa tra detto corpo principale (4) e detta seconda controfilettatura (32’a) quando detto secondo (32’) e detto terzo (33) manicotto tubolare sono accoppiati a detta terza filettatura (13a).
  6. 6) Gruppo di erogazione (1 ; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di azionamento (9; 9’) comprende: - una maniglia di manovra (10) configurata per essere accoppiata ad un’asta di manovra (40) di detto organo di controllo (7); - una prima ghiera di accoppiamento (41) disposta coassialmente tra detto organo di controllo (7) e detto primo manicotto tubolare (31); - una seconda ghiera di accoppiamento (42) disposta coassiale al di sopra di detta prima ghiera (41); dette ghiere (41 ; 42) essendo connesse tra loro tramite filettature (41 b; 42b).
  7. 7) Gruppo di erogazione (100; 150) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dai fatto che: - detta prima zona di giunzione (111) appartiene alla superficie interna di un primo elemento anulare (121), in detta superficie interna essendo presenti detta prima filettatura (111 a) e mezzi di riscontro (125) configurati per accogliere detto organo di controllo (107); - detta seconda zona di giunzione (112) appartiene alla superficie esterna di detto primo elemento anulare (121) ed è provvista di detta seconda filettatura (112a); - detta terza zona di giunzione (113) appartiene alla superficie esterna di un secondo elemento anulare (122) disposto coassiale e all’esterno di detto primo elemento anulare (121 ) rispetto al quale è radialmente distanziato, detta superficie esterna di detto secondo elemento anulare (121) essendo provvista di detta terza filettatura (113a), dette filettature (111 a; 112a; 113a) essendo configurate per ricevere l’accoppiamento di una o più corrispondenti controfilettature (131 a; 132a; 132’a; 133a) di detta struttura tubolare (108; 108’) che accoglie detto gruppo di azionamento (109; 109’).
  8. 8) Gruppo di erogazione (100; 150) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di riscontro (125) comprendono un piano anulare (124) ortogonale a detto asse longitudinale (X) realizzato internamente a detto primo elemento anulare (121) e compreso tra detta prima filettatura ( 111 a) e detto corpo principale (104), detto piano anulare (124) essendo configurato per ricevere in appoggio un contropiano anulare (124a) presente in detto organo di controllo (107).
  9. 9) Gruppo di erogazione (100; 150) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 oppure 8, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento anulare (122) appartiene ad una flangia anulare (152) configurata per essere accoppiata amovibilmente a detto corpo principale (104), coassialmente a detto asse longitudinale (X).
  10. 10) Gruppo di erogazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che detta struttura tubolare (108) comprende: - un primo manicotto tubolare (131 ) disposto coassiale all’esterno di detto organo di controllo (107) e provvisto di una prima controfilettatura (131 a) configurata per accoppiarsi con detta prima filettatura (111 a); - un secondo manicotto tubolare (132) disposto coassiale all’esterno di detto primo manicotto tubolare (131 ) e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura (132) configurata per accoppiarsi con detta seconda filettatura (112a); - un terzo manicotto tubolare (133) disposto coassiale all’esterno di detto secondo manicotto tubolare (132) e provvisto di una terza controfilettatura (133a) configurata per accoppiarsi con detta terza filettatura (113a).
  11. 11 ) Gruppo di erogazione (150) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che detta struttura tubolare (108’) comprende: - un primo manicotto tubolare (131 ) disposto coassiale all’esterno di detto organo di controllo (107) e provvisto di una prima controfilettatura (131 a) configurata per accoppiarsi con detta prima filettatura (111 a); - un secondo manicotto tubolare (132’) disposto coassiale all’esterno di detto primo manicotto tubolare (131 ) e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura (132’a) configurata per accoppiarsi con detta terza filettatura (113a); - un terzo manicotto tubolare (133) disposto coassiale all’esterno di detto secondo manicotto tubolare (132’) e provvisto di una terza controfilettatura (133a) configurata per accoppiarsi con detta terza filettatura (113a).
  12. 12) Gruppo di erogazione (200; 250) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che: - detta prima zona di giunzione (211) appartiene ad un primo elemento anulare (221 ) avente nella superficie interna una prima filettatura (211 a) e mezzi di riscontro (125) configurati per accogliere detto organo di controllo (207); - detta seconda zona di giunzione (212) appartiene alla superficie esterna di detto primo elemento anulare (221 ) ed è provvista di detta seconda filettatura (21 2a); - detta terza zona di giunzione (213) appartiene alla superficie esterna di detto secondo elemento anulare (222) il quale è disposto coassiale e all’esterno di detto primo elemento anulare (221 ) e rispetto al quale è radialmente distanziato, detta superficie esterna di detto secondo elemento anulare (222) essendo provvista di detta terza filettatura (21 3a), detta seconda filettatura (21 2a) e detta terza filettatura (213a) essendo configurate per ricevere l’accoppiamento di una o più corrispondenti controfilettature (231 a; 232a; 233a) di detta struttura tubolare (208; 208’) che accoglie detto gruppo di azionamento (209; 209’).
  13. 13) Gruppo di erogazione (200;250) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di riscontro (215) sono costituiti dal bordo anulare di testa (224) di detto primo elemento anulare (221 ).
  14. 14) Gruppo di erogazione (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 12 oppure 13, caratterizzato dal fatto che detto organo di controllo (207) è provvisto di una controfilettatura (207b) configurata per accoppiarsi con detta prima filettatura (211 a) e detta struttura tubolare (208) comprende: - un secondo manicotto tubolare (232) disposto coassiale all’esterno di detto organo di controllo (207) e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura (232a) configurata per accoppiarsi con detta terza filettatura (213a) di detta terza zona di giunzione (213) di detto secondo elemento anulare (222); - un terzo manicotto tubolare (233) disposto coassiale all’esterno di detto secondo manicotto tubolare (232) e provvisto di una terza controfilettatura (233a) configurata per accoppiarsi con detta terza filettatura (213a) di detta terza zona di giunzione (213) di detto secondo elemento anulare (222).
  15. 15) Gruppo di erogazione (250) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 oppure 13, caratterizzato dal fatto che detto organo di controllo (207) è provvisto di una controfilettatura (207b) configurata per accoppiarsi con detta prima filettatura (211 a) e detta struttura tubolare (208’) comprende: - un secondo manicotto tubolare (232’) disposto coassiale all’esterno di detto organo di controllo (207) e provvisto ad una estremità di una seconda controfilettatura (232’a) configurata per accoppiarsi con detta seconda filettatura (212a) di detta seconda zona di giunzione (212) di detto secondo elemento anulare (222); - un terzo manicotto tubolare (233) disposto coassiale all’esterno di detto secondo manicotto tubolare (232) e provvisto di una terza controfilettatura (233a) configurata per accoppiarsi con detta terza filettatura (213a) di detta terza zona di giunzione (213) di detto secondo elemento anulare (222).
  16. 16) Gruppo di erogazione (1 ; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che detto organo di controllo (7) è una valvola miscelatrice.
  17. 17) Gruppo di erogazione (100; 150) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 oppure da 7 a 11 , caratterizzato dal fatto che detto organo di controllo (107) è una valvola termostatica.
  18. 18) Gruppo di erogazione (200; 250) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 15, caratterizzato dal fatto che detto organo di controllo (207) è una valvola commutatrice a vite. Per incarico.
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