ITVI20130221A1 - Struttura di ponte modulare per imbarcazione ed imbarcazione comprendente tale struttura - Google Patents

Struttura di ponte modulare per imbarcazione ed imbarcazione comprendente tale struttura

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ITVI20130221A1
ITVI20130221A1 IT000221A ITVI20130221A ITVI20130221A1 IT VI20130221 A1 ITVI20130221 A1 IT VI20130221A1 IT 000221 A IT000221 A IT 000221A IT VI20130221 A ITVI20130221 A IT VI20130221A IT VI20130221 A1 ITVI20130221 A1 IT VI20130221A1
Authority
IT
Italy
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modules
longitudinal
equipment
anchoring means
boat
Prior art date
Application number
IT000221A
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English (en)
Inventor
Pasquale Siclari
Original Assignee
Azure Embark S R L
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63BSHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; EQUIPMENT FOR SHIPPING 
    • B63B3/00Hulls characterised by their structure or component parts
    • B63B3/14Hull parts
    • B63B3/48Decks

Description

Descrizione
Campo di applicazione
La presente invenzione trova applicazione nel settore della nautica ed ha particolarmente per oggetto una struttura di ponte modulare per imbarcazioni.
L’invenzione ha altresì per oggetto un'imbarcazione comprendente la suddetta struttura di ponte.
Stato della tecnica
Come è noto in un'imbarcazione il ponte rappresenta la superficie superiore piana collegata allo scafo destinata a sostenere attrezzature varie, quali ad esempio la plancia di comando, sedili, strumentazione di bordo, oltre che a permettere il transito e la sosta delle persone imbarcate, siano esse membri dell'equipaggio o passeggeri. Generalmente, il ponte si presenta come una struttura fissa rispetto allo scafo, sulla quale l'attrezzatura è fissata secondo uno schema predeterminato non modificabile e scelto in funzione della destinazione d'uso primaria dell'imbarcazione.
Ne consegue che in simili imbarcazioni non è possibile riconfigurare, se non in maniera molto limitata, la disposizione delle attrezzature per adeguarla alle esigenze del momento o alle preferenze degli utilizzatori, né tanto meno è possibile modificare la tipologia di attrezzatura presente a bordo per convertire ad altri usi l'imbarcazione, ad esempio da imbarcazione da diporto ad imbarcazione da pesca, per usi sportivi o altri usi e viceversa.
Da WO2011073689 è nota un'imbarcazione multifunzione provvista di un ponte di coperta sul quale sono realizzate due serie di fori atti a consentire l'ancoraggio modulare e riconfigurabile delle attrezzature, in modo da poter variare l'assetto di bordo dell'imbarcazione ed eventualmente cambiarne la destinazione d'uso.
In particolare, l'imbarcazione citata nel sopracitato documento consente di modificare la posizione del ponte di comando, in modo da portarlo in posizione più o meno avanzata rispetto alla direzione longitudinale di sviluppo dello scafo.
Inoltre, i fori presenti nel ponte consentono l'ancoraggio di attrezzature di diversa tipologia, quali sedute per passeggeri e/o per equipaggio oppure attrezzature per l'ispezione del fondale, così da convertire la destinazione d'uso dell'imbarcazione.
L'ancoraggio delle diverse attrezzature al ponte è eseguito fissando opportune staffe di collegamento di cui le attrezzature da collegare sono provviste al ponte attraverso organi di fissaggio quali bulloni o similari.
US6739281 descrive un ulteriore ponte riconfigurabile per imbarcazione provvisto di due serie di elementi di ancoraggio di diversa tipologia distribuite secondo rispettivi schemi a righe e colonne lungo la superficie del ponte per permettere l'ancoraggio di diverse attrezzature, quali sedili, strumentazioni di bordo, contenitori, lavelli, serbatoi ausiliari di carburante, in modo da permettere l'eventuale conversione d'uso della imbarcazione.
Il fissaggio delle attrezzature con una prima serie di elementi di ancoraggio è ottenuto predisponendo per ogni singola componente delle opportune staffe inseribili a scorrimento.
Una seconda serie di elementi di ancoraggio è invece destinata al collegamento di cavi di controllo, corderia nautica e tubazioni.
Tali soluzioni, pur presentandosi innovative e vantaggiose rispetto alle soluzioni note, presentano comunque diversi limiti, dovuti soprattutto al fatto che il ponte si presenta sempre come una struttura fissa che limita il numero e la tipologia di combinazioni realizzabili.
Inoltre, nel secondo documento citato, la particolare configurazione degli elementi di ancoraggio richiede la predisposizione di adeguati elementi di fissaggio sulle diverse componenti da fissare in maniera rimovibile al ponte, contribuendo ad un sensibile incremento dei costi generali.
Un ulteriore limite delle soluzioni note è rappresentato dalla scarsa flessibilità d'uso generale dello scafo ed in particolare dalle parti definite contromurate, costituite dalle pareti laterali interne dello scafo che si affacciano alle murate esterne e che definiscono con le stesse delle intercapedini in cui ricavare i gavoni tecnici per il passaggio degli impianti.
Infatti, anche le contromurate presentano una struttura fissa e non modulare, senza possibilità di riconfigurazione, risultando inoltre integrali con la struttura dello scafo, con incremento anche in questo caso dei costi di realizzazione.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti sopra indicati, realizzando una struttura di ponte modulare per imbarcazioni che sia particolarmente efficiente ed economica.
Uno scopo particolare è quello di realizzare una struttura di ponte modulare per imbarcazioni che permetta di configurare la disposizione delle attrezzature secondo un numero teoricamente illimitato di combinazioni, in modo da adattare la struttura alle specifiche esigenze del momento e variare eventualmente la destinazione d'uso dell'imbarcazione.
Ancora altro scopo particolare è quello di realizzare una struttura di ponte modulare per imbarcazioni che possa integrare al suo interno elementi di diversa tipologia ed aventi funzioni diverse, anche in maniera riconfigurabile.
Uno scopo particolare è quello di realizzare una struttura di ponte modulare per imbarcazioni in cui le attrezzature possano essere ancorate e rimosse in maniera semplice e veloce ed attraverso mezzi di ancoraggio di semplice concezione e pertanto economici, senza che sia necessario modificare la struttura dei tali attrezzature.
Ancora altro scopo particolare è quello di realizzare una struttura di ponte modulare per imbarcazioni che permetta di raccogliere e scaricare in maniera semplice e veloce ed eliminare l'acqua piovana o di lavaggio utilizzata sul ponte.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari inseguito, sono raggiunti da una struttura di ponte modulare per imbarcazioni in accordo alla rivendicazione 1.
Grazie a tale combinazione di caratteristiche la struttura del ponte potrà essere smontata e rimontata secondo una molteplicità di configurazioni per consentire la ridisposizione di attrezzature quali sedute, mobili, panche, attrezzature speciali, ad esempio per la pesca o per attività sportiva, o altri elementi funzionali quali lavelli, piani cottura, vasche.
Forme vantaggiose di esecuzione dell’invenzione sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di una struttura di scafo modulare per imbarcazione comprendente la struttura di ponte, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista prospettica parziale di una struttura di scafo di imbarcazione spaccata verso poppa per consentirne la visione al suo interno e provvista di una struttura di ponte modulare;
la FIG. 2 è una vista in sezione trasversale della struttura di scafo di Fig. 1; la FIG. 3 è una vista ingrandita di un primo particolare della Fig. 2;
la FIG. 4 è una vista ingrandita di un secondo particolare della Fig. 2;
la FIG. 5 è una vista ingrandita di un terzo particolare della Fig. 2;
la FIG. 6 è una vista dall'alto della struttura di Fig. 1;
le FIGG. dalla 7 alla 12 sono viste dall'alto di uno scafo secondo alcune differenti forme di distribuzione delle attrezzature sulla struttura di ponte;
la FIG. 13 è una vista ingrandita di un particolare della struttura di scafo atta a mettere in evidenza alcune parti di una contromurata;
la FIG. 14 è una vista ingrandita di un particolare dei mezzi di aggancio delle contromurate.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione Con riferimento alle figure è illustrata in maniera parziale una struttura di scafo 1 di un'imbarcazione provvista di una struttura di ponte modulare 2 ancorata alla struttura di scafo 1 in maniera almeno parzialmente rimovibile per poter essere smontata e rimontata secondo una molteplicità di configurazioni.
In Fig. 1 la struttura di scafo 1 è illustrata in maniera solo parziale ed è spaccata verso poppa per consentire la visione della zona sottocoperta e dei vari elementi che compongono la struttura di ponte 2 e che nel normale uso sarebbero nascoste alla vista.
Come si osserva dalla stessa Fig. 1, la struttura di ponte 2 comprende una porzione inferiore 3 per il fissaggio alla struttura di scafo 1, normalmente fissata allo stesso in maniera stabile, ed una porzione superiore 4 ancorata in maniera amovibile alla porzione inferiore 3 e che andrà a definire la superficie calpestabile del ponte.
In particolare, la porzione superiore 4 comprenderà primi mezzi di ancoraggio 5 atti a cooperare verso il basso con corrispondenti secondi mezzi di ancoraggio 6 previsti sulla porzione inferiore 3 e ad accoppiarsi verso l'alto con terzi mezzi di ancoraggio, non illustrati, associati alle diverse attrezzature, accessori e/o elementi funzionali che potranno essere collocati sul ponte, come descritto in seguito.
Secondo alcune possibili forme di realizzazione, non illustrate nelle presenti figure, i primi, secondi e terzi mezzi di ancoraggio potranno essere del tipo ad attacco rapido, a maschio e femmina, baionetta o comunque scelti tra i sistemi di ancoraggio meccanico di tipo noto.
Ancora, i mezzi di ancoraggio potranno essere definiti da una pluralità di fori passanti distribuiti lungo lo sviluppo longitudinale e trasversale della struttura di ponte 2 ed atti ad essere allineati tra loro per permettere l'accoppiamento delle rispettive parti mediante organi di fissaggio quali perni, viti, bulloni o similari.
Nel presente testo con direzione longitudinale L si vuole intendere la direzione principale di sviluppo della struttura di scafo 1, mentre la direzione trasversale X sarà quella ortogonale alla direzione longitudinale L.
Sempre nella configurazione illustrata, la porzione superiore 4 della struttura di ponte 2 comprenderà una pluralità di moduli, indicati generalmente con 7, destinati ad essere ancorati in maniera amovibile alla porzione inferiore 3 in posizione tra loro affiancata ed allineata secondo uno schema di righe trasversali 8 e colonne longitudinali 9.
I moduli 7 presenteranno rispettive superfici superiori piane 10 destinate ad essere ancorate in posizioni tra loro sostanzialmente complanari per definire una superficie calpestabile del ponte senza sostanzialmente soluzione di continuità.
Inoltre ogni modulo 7 sarà provvisto di rispettivi primi mezzi di ancoraggio 5 definiti da rispettive serie di primi fori passanti 11 atti ad essere allineati con corrispondenti secondi mezzi di ancoraggio 6 della porzione inferiore 3.
Come più chiaramente visibile dalla sezione di Fig. 2 e dai relativi particolari ingranditi delle Figg. da 3 a 5, la porzione inferiore comprenderà una pluralità di longheroni o binari longitudinali tra loro paralleli e complanari atti ad essere fissati in maniera stabile allo scafo 1 e superiormente ai quali saranno collocati i diversi moduli 7.
In particolare, potranno essere previsti un binario centrale 12 o preferibilmente una coppia di binari centrali 12 tra loro sostanzialmente identici e posti in prossimità del piano mediano longitudinale π dello scafo 1, simmetricamente allo stesso, ed una coppia di binari laterali 13, 14 disposti simmetricamente rispetto al piano mediano π. In una particolar variante, la porzione inferiore 3 potrà anche comprendere uno o più traverse, non visibili dalle figure, atte a definire con i longheroni una porzione inferiore 3 avente una struttura a griglia, così da incrementare la stabilità ed il carico massimo sopportabile della porzione superiore 4.
Come si osserva da Fig. 6, ogni modulo 7 comprenderà due file di fori 11 che in posizione di ancoraggio potranno disporsi parallelamente alla direzione longitudinale L e/o alla direzione trasversale X.
In particolare i fori 11 saranno reciprocamente sfalsati sulle superfici superiori 10 dei rispettivi moduli 7 con un primo passo p1identico tra loro per permettere la totale intercambiabilità dei moduli 7.
A loro volta i binari longitudinali 12, 13, 14, ed eventualmente le traverse, presenteranno ognuno una rispettiva fila longitudinale di perni di accoppiamento 15 sfalsati tra loro con un secondo passo p2corrispondente al primo passo p1. In particolare i perni 15 potranno essere inserti meccanici filettati solidali ai rispettivi binari 12, 13, 14 o traverse ed atti ad inserirsi a misura nei fori 11 dei moduli 7.
Ogni binario centrale 12 comprenderà due file longitudinali di perni 15 o altri secondi mezzi di ancoraggio 6 equivalenti, per permettere il posizionamento di due colonne 9 di moduli 7 reciprocamente affiancate, mentre i binari laterali 13, 14 comprenderanno un'unica fila di perni 15 in quanto i moduli 7 andranno disposti in corrispondenza di un unico lato di ciascuno di tali binari 13, 14.
Naturalmente, resta inteso che ogni binario 12, 13, 14 potrà essere provvisto anche di un numero di file di perni 15 o secondi mezzi 6 equivalenti diverso da quanto illustrato e di conseguenza anche i moduli 7 dovranno essere predisposti con un corrispondente numero di file di fori 11 o altri primi mezzi di ancoraggio 5.
La forma e/o le dimensioni dei moduli 7 potranno anche variare tra loro, potendo anche prevedersi moduli 7 di forme e/o dimensioni non tutte uguali tra loro.
Ad esempio nelle configurazioni illustrate nelle Figg. da 7 a 12, i moduli 7 disposti lungo le colonne 9 laterali presentano una superficie superiore 10 quadrata con dimensioni pari a 88cm*88cm, mentre i moduli 7 della colonna 9 centrale sono rettangolari con dimensioni pari a 88cm*72cm.
Nella configurazione della Fig. 1 ogni colonna 9 presenta sia moduli 7 quadrati che moduli 7 rettangolari.
In linea generale ogni modulo avrà due file di quattro fori 11 sfalsati con primo passo p1pari a 22cm, che sarà quindi anche la misura del secondo passo p2.
Ogni modulo 7 comprenderà generalmente un pannello superiore 16, provvisto della superficie superiore 10, ed eventualmente un elemento funzionale che potrà essere integrato nel rispettivo pannello 16 oppure collocato inferiormente allo stesso per non risultare visibile quando il ponte è allestito.
In maniera esemplificativa, una prima tipologia di modulo 7 potrà essere definita semplicemente dal solo pannello piano 16 destinato ad essere posizionato sulla porzione inferiore 3 della struttura 2. In questo caso la funzione del modulo 7 sarà quella di definire la superficie calpestabile o di supporto delle attrezzature.
Secondo un'altra forma di realizzazione, uno o più moduli 7', 7'' potranno comprendere un pannello 16 avente uno sportello, botola o altra porzione apribile 17 per permettere l'ispezione della zona sottocoperta, ad esempio della sentina, oppure avente una porzione otticamente trasparente 18.
Uno o più moduli 7' aventi un pannello 16 provvisto di sportello o porzione apribile 17 potranno essere anche provvisti di un vano o contenitore inferiore, non visibile dalle figure, per l'alloggiamento di attrezzature o utilizzabili come semplici ripostigli disposti inferiormente alla superficie calpestabile.
Inoltre, poiché la particolare configurazione modulare della struttura di ponte 3 permetterà di ricavare un’intercapedine 45 di notevole dimensione compresa tra la porzione superiore 4 ed il fondo dello scafo, in essa sarà possibile alloggiare gavoni atti ad essere utilizzati come contenitori, non visibili nelle presenti figure, e che ad esempio potranno presentare una dimensione in pianta pari a 66cm*66cm.
A tal fine, un'ulteriore tipologia di modulo 7 particolarmente innovativa, non illustrata in dettaglio nelle figure, potrà comprendere un pannello 16 avente una porzione apribile provvista di svuotature centrali atte a contenere i paioli di chiusura dei gavoni ricavati nella sentina.
Tali moduli 7 comprenderanno anche una ghiotta periferica che permette il convogliamento dell'acqua piovana o di lavaggio del ponte verso un punto di raccolta predeterminato attraverso un foro trasversale realizzato nella ghiotta.
Inoltre, sul bordo laterale del pannello 16, tali moduli 7 presenteranno mezzi a tenuta, ad esempio semplici guarnizioni, atti ad impedire che l'acqua piovana o di lavaggio del ponte possa defluire verso i gavoni, costringendola a scorrere verso la ghiotta.
Inoltre, secondo un altro aspetto particolarmente vantaggioso, uno o più dei binari 12, 13, 14 potranno comprendere un canale o canaletta di drenaggio dell'acqua che saranno collegate ai fori di scarico delle suddette ghiotte di raccolta attraverso ulteriori condotto o canalette, non illustrate, in modo da convogliare tutta l'acqua verso una zona di scarico predeterminata dello scafo 1.
In particolare, come si osserva sempre dalle Figg. dalla 3 alla 5, i binari 12, 13, 14 saranno elementi profilati con sezione sagomata definente una o più superfici di appoggio provviste dei secondi mezzi di ancoraggio 6, per permettere l'appoggio dei moduli 7 in corrispondenza dei loro bordi longitudinali, ed una o più rientranze definenti eventualmente una canaletta di scarico dell'acqua.
Più precisamente, dalle Figg. 3 e 5 si osserva che ognuno dei binari laterali 13, 14 presenta un'unica superficie di appoggio longitudinale centrale, rispettivamente 19 e 20, e due scanalature longitudinali laterali, rispettivamente 21, 22 e 23, 24, delle quali le più interne 22, 24 saranno generalmente adibite al convogliamento e allo scarico dell'acqua.
Ogni binario centrale 12, dei quali uno è visibile in maggiore dettaglio in Fig. 4, presenta due superfici di appoggio 25, 26 per corrispondenti colonne 9 di moduli 7 ed un'unica rientranza centrale 27 definente un'ulteriore canaletta di convogliamento e scarico dell'acqua.
Si precisa che la particolare configurazione dei binari 12, 13, 14 descritta ed illustrata nelle Figg. dalla 2 alla 5, ed in particolare la predisposizione dei canali o canalette di convogliamento e scarico acqua 22, 24, 27 potrà essere vantaggiosamente implementata anche in strutture di ponte differenti da quella fin qui descritta ed illustrata ed in particolare anche in combinazioni con ponti aventi una porzione superiore definente la superficie calpestabile formata da uno o più pannelli montati sui binari 12, 13, 14 in maniera parzialmente o totalmente fissa.
In merito al numero ed alla tipologia di moduli 7, si osserva che una struttura di ponte 2 potrà essere configurata secondo una molteplicità di combinazioni comprendenti un numero differente delle suddette tipologie di moduli 7 oltre che ulteriori tipologie di moduli non descritte e che comprenderanno essenzialmente un pannello superiore associato ad un elemento funzionale destinato ad essere disposto sulla superficie superiore del pannello o inferiormente alla stessa.
In maniera puramente esemplificativa i moduli 7 potranno comprendere elementi funzionali scelti nel gruppo comprendente elementi di connessione per cavi elettrici o di tipo dati atti a permettere la connessione con sistemi elettrici o elettronici, elementi di aggancio per apparecchiature o per qualsiasi attrezzature normalmente adoperata su un'imbarcazione.
Inoltre, sarà anche possibile al limite configurare la porzione superiore 4 del ponte 2 predisponendo moduli 7 tutti identici tra loro.
Non da ultimo, la struttura di ponte 2 potrà comprendere un numero di moduli 7 superiore a quello massimo montabile sullo scafo 1, in modo da incrementare ulteriormente il numero di configurazioni realizzabili.
Nelle Figg. dalla 7 alla 10 sono illustrate alcune diverse configurazioni dello scafo 1 che differiscono tra loro per la disposizione delle attrezzature 28 ancorate sulla superficie superiore 10 del ponte 2.
In queste figure, per semplicità il ponte 2 è illustrato in una configurazione in cui i moduli 7 presentano rispettivi pannelli 16 tutti sostanzialmente identici tra loro, ma appare evidente che tali diverse disposizioni potranno essere ottenute anche con diverse configurazioni del ponte 2, ad esempio con una del tipo illustrato in Fig. 1 o similare.
In linea generale le attrezzature 28 da collocare sul ponte 2 saranno provviste di terzi mezzi di ancoraggio di tipo universale, non illustrati in quanto di tipo noto, atti a permetterne il fissaggio ai primi mezzi di ancoraggio 5 dei moduli 7 non impegnati dai secondi mezzi di ancoraggio 6.
Ad esempio i terzi mezzi di ancoraggio potranno essere staffe o elementi simili fissati in maniera fissa o amovibile alle rispettive attrezzature 28 e provvisti di rispettivi fori sfalsati longitudinalmente con terzo passo uguale o multiplo rispetto al primo passo p1.
In questo modo i fori potranno essere allineati ai fori 11 dei moduli 7 non impegnati dai perni 15 dei binari 12, 13, 14 o altri secondi mezzi di ancoraggio 6 così da permetterne il reciproco collegamento stabile mediante organi di fissaggio universale, ad esempio viti, perni, bulloni e similari.
Le attrezzature 28 collocabili sul ponte 2 potranno essere scelte, in maniera esemplificativa e non limitativa, tra moduli di seduta per passeggeri, per equipaggio, sedute per guida, panche, mobili di uso vario, quali lavelli, piani cucina, moduli attrezzati, tavoli fissi, ribaltabili o ripiegabili, kit prendisole, attrezzature sportive o di lavoro, ad esempio per diving, o altri sport acquatici, per la pesca, ad esempio vasche del vivo, ghiacciaie e similari, strumentazione tecnica o ausiliaria al funzionamento dell'imbarcazione.
Opportunamente, le attrezzature 28 potranno essere dimensionate con dimensioni longitudinali e trasversali pari o multiple delle dimensioni dei moduli 7.
Le attrezzature 28 provviste di linee di approvvigionamento e/o scarico di liquidi o altri fluidi, o, ancora, le attrezzature 28 provviste di alimentazione elettrica o connessione dati potranno essere opportunamente collegate a relativi impianti, non illustrati nelle figure in quanto in sé noti, che generalmente saranno collocati almeno in parte nella zona dello scafo 1 compresa tra le murate esterne 29, 29' e le murate interne o contromurate 30, 30'.
Nelle Figg. 11 e 12 sono illustrate due ulteriori configurazioni della porzione superiore 4 della struttura di ponte 2, in cui si osserva la presenza di alcuni moduli 7 in posizione ruotata rispetto all’orientamento longitudinale degli altri moduli ed aventi file di fori 11 disposte trasversalmente.
Inoltre, come si osserva da Fig. 12, nel caso in cui un’attrezzatura 28’, ad esempio un tavolo, sia collocato superiormente ad un modulo 7’ provvisto di porzione apribile 17, ad esempio proprio uno dei moduli che danno accesso ai gavoni, tale attrezzatura potrà essere ancorata al modulo 7’ mediante una slitta.
In questo caso, qualora vi sia necessità di accedere al gavone inferiore, sarà sufficiente far slittare l’attrezzatura 28’ per rendere accessibile il gavone stesso.
In Fig. 1 e nelle Fig. 13 e 14 è illustrata una configurazione particolarmente vantaggiosa delle contromurate 30, destinate alla realizzazione di una struttura di scafo 1.
Si precisa che la struttura di scafo 1 provvista delle contromurate 30, 30' descritte in seguito potrà indifferentemente comprendere la struttura di ponte 2 sopra descritta o qualsivoglia altra struttura di ponte, anche di tipo fisso o comunque già preesistente. Nel prosieguo per semplicità si farà riferimento ad un'unica contromurata 30, restando inteso che tutto quanto sarà riferito ad essa potrà ritrovarsi in maniera sostanzialmente simile e funzionalmente equivalente anche nell'altra contromurata 30'.
Come si osserva dalle figure ogni contromurata 30 comprende una parete sostanzialmente verticale 31 associata stabilmente ad una corrispondente murata laterale 29 della struttura di scafo 1 e che si estende longitudinalmente parallela alla stessa.
Ogni parete verticale 31 è provvista di una pluralità di nicchie o scomparti, indicati generalmente con 32, le cui forma e dimensione potranno essere scelte in funzione delle esigenze e della peculiare configurazione della struttura di scafo 1.
Nella configurazione illustrata le nicchie o scomparti 32 sono sostanzialmente uguali tra loro con un'apertura frontale 33 di forma sostanzialmente rettangolare chiusa da una parete di fondo piana 34 e profondità che potrà essere anche variabile lungo lo sviluppo longitudinale dello scafo 1.
Nel caso in cui la struttura di scafo 1 provvista di tali contromurate 30, 30' comprenda anche la struttura di ponte 2 sopra descritta, le singole nicchie o scomparti 32 potranno avere rispettive aperture frontali 33 con dimensione longitudinale proporzionale al passo p1dei fori 11 dei moduli 7 e/o delle dimensioni longitudinali dei moduli 7.
In particolare nell'esempio illustrato tale dimensione longitudinale sarà due volte il primo passo p1e pari alla metà della dimensione longitudinale dei moduli 7.
Vantaggiosamente, all'interno di una o più delle nicchie o scomparti 32, preferibilmente in tutti, potranno essere predisposti opportuni mezzi di aggancio atti a permettere l'alloggiamento amovibile di attrezzature e/o accessori, non illustrati, quali, in maniera esemplificativa e non limitativa, sportelli di chiusura, portacime, sedili a scomparsa o tavoli a ribalta, portaoggetti, estintori, alloggiamenti parabordi, cesti per rifiuti, manichette per lavaggio ponte, portascarpe, attrezzature tecniche specifiche per attività sportive, pesca o qualsiasi altra attività tecnico-scientifica e similari.
In particolare le nicchie o scomparti 32 potranno comprendere primi mezzi di aggancio 35 del tipo a maschio o femmina atti a cooperare con secondi mezzi di aggancio 36 a femmina o maschio associabili alle attrezzature ed accessori da collocare in esse.
Opportunamente, i primi mezzi di aggancio 35 di ogni nicchia 32 saranno uguali tra loro, così come i secondi mezzi di aggancio 36, schematizzati in Fig. 12, in modo da poter applicare le attrezzature ad una qualsiasi delle nicchie 32, senza alcuna limitazione.
In una configurazione preferita, i primi mezzi di aggancio 35 saranno primi elementi di aggancio femmina associati in maniera stabile ma eventualmente rimovibile alle pareti laterali interne 37 delle nicchie 32, preferibilmente almeno due primi elementi di aggancio per ogni parete laterale 37.
A loro volta i secondi mezzi di aggancio 36 comprenderanno corrispondenti secondi elementi di aggancio maschio 38 accoppiabili a scatto o mediante altro sistema di accoppiamento rapido ed amovibile ai primi elementi femmina 35.
Resta inteso, tuttavia, che i primi elementi di aggancio 35 potranno essere di tipo maschio mentre i secondi elementi 38 saranno di tipo femmina.
Preferibilmente, i secondi mezzi di aggancio 36 comprenderanno elementi di collegamento 39 provvisti ognuno di coppie di secondi elementi di aggancio 38 reciprocamente distanziati con una distanza pari alla distanza tra i primi elementi di aggancio 35 associati ad una stessa parete laterale interna 37, in modo da effettuarne l'accoppiamento in un'unica fase.
Ogni elemento di collegamento 39 potrà essere anche provvisto di opportuni mezzi di collegamento, non illustrati, accoppiabili amovibilmente alle singole attrezzature da applicare alle nicchie 32, in modo da permetterne il rapido accoppiamento e disaccoppiamento.
Secondo un altro aspetto particolarmente vantaggioso, all'interno delle nicchie 32 saranno già predisposti i collegamenti ad impianti elettrici e/o di servizio, ad esempio impianti idraulici di adduzione di acqua dolce o salata o impianti di scarico, per il collegamento rapido di attrezzature poste sul ponte 2 e che necessitano di tali utenze per poter funzionare.
In maniera esemplificativa i punti di collegamento per le linee elettriche potranno essere predisposti nella parete superiore interna 40 delle nicchie 32, mentre i punti di collegamento per gli impianti idraulici o per l'erogazione di altri fluidi potranno essere previsti in corrispondenza della parete inferiore interna 41. I vari punti di collegamento potranno essere resi accessibili mediante corrispondenti sportelli rimovibili 42.
Gli impianti elettrici e di servizio potranno essere disposti nello spazio compreso tra le murate e le contromurate, ad esempio in appositi gavoni tecnici opportunamente predisposti, e/o inferiormente al ponte 2, secondo tecniche note alla persona esperta del ramo e pertanto non rappresentanti una limitazione all'ambito di tutela rivendicato.
Le pareti esterne 31 delle contromurate 30 potranno essere anche provviste di punti luce 43, preferibilmente integrati nel bordo longitudinale inferiore 44.
Da quanto descritto appare evidente che la superficie secondo l’invenzione raggiunge gi scopi prefissati ed in particolare quello di permettere la riconfigurazione dello scafo in maniera semplice e rapida ed attraverso mezzi relativamente economici se confrontati con soluzioni simili, per poterne anche variare la destinazione d'uso. La struttura secondo l’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione.
Ad esempio, i binari 12, 13, 14 saranno realizzati preferibilmente in un materiale composito, quale la vetroresina, in modo da risultare leggeri e resistenti, senza tuttavia escludere la possibilità di utilizzare altri materiali, anche metallici.
Anche se la struttura è stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza dell’invenzione e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1. Una struttura di ponte modulare per imbarcazioni, in cui un'imbarcazione comprende una struttura di scafo, la quale struttura di ponte (2) comprende: - una porzione inferiore (3) atta ad essere ancorata stabilmente alla struttura di scafo (1); - una porzione superiore (4) ancorata a detta porzione inferiore (3) per definire una superficie calpestabile; caratterizzata dal fatto che detta porzione superiore (4) comprende una pluralità di moduli (7) aventi rispettivi pannelli superiori (16) con superfici superiori piane (10) atti ad essere posizionati su detta porzione inferiore (3) in posizioni reciprocamente affiancate con dette superfici piane (10) complanari tra loro per definire una superficie calpestabile priva di soluzione di continuità, ognuno di detti moduli (7) essendo provvisto di rispettivi primi mezzi di ancoraggio (5) sostanzialmente simili tra loro atti a cooperare con secondi mezzi di ancoraggio (6) associati a detta porzione inferiore (3) per consentire il riposizionamento di detti moduli (7) e la riconfigurazione di detta porzione superiore (4).
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta porzione inferiore (3) comprende una pluralità di binari longitudinali (12, 13, 14) sostanzialmente paralleli tra loro e atti a definire una porzione inferiore (3) avente configurazione simmetrica rispetto ad un piano mediano longitudinale (π), ognuno di detti binari (12, 13, 14) essendo provvisto di rispettivi secondi mezzi di ancoraggio (6).
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di ancoraggio (5) comprendono una pluralità di primi fori passanti (11) realizzati su ognuno di detti moduli (7).
  4. 4. Struttura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ognuno di detti moduli (7) comprende due file longitudinali di detti primi fori passanti (11), i primi fori (11) di ognuna di dette file essendo reciprocamente sfalsati con primo passo predeterminato (p1) sostanzialmente costante per consentire il posizionamento di detti moduli (7) secondo uno schema di righe trasversali (8) e colonne longitudinali (9).
  5. 5. Struttura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di ancoraggio (6) comprendono una pluralità di perni (15) associati ad ognuno di detti binari (12, 13, 14) e distribuiti lungo una pluralità di file longitudinali, i perni (15) di ognuna di dette file essendo longitudinalmente sfalsati tra loro con un secondo passo (p2) corrispondente a detto primo passo (p1).
  6. 6. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazione dalla 2 alla 5, caratterizzata dal fatto che ognuno di detti binari longitudinali (12, 13, 14) comprende un elemento profilato longitudinale avente almeno una superficie di appoggio longitudinale (19, 20, 25, 26), provvista di rispettivi secondi mezzi di ancoraggio (6) per permettere l'appoggio di detti moduli (7) in corrispondenza dei loro bordi longitudinali, ed almeno una scanalatura longitudinale (21, 22, 23, 24, 27) definente una canaletta di convogliamento e scarico dell'acqua.
  7. 7. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che uno o più di detti moduli (7) presentano un pannello superiore (16) avente almeno una porzione apribile (17) per l'accesso alla sentina ed eventualmente associato ad un vano inferiore di contenimento o ad un gavone atto ad essere inserito nell'intercapedine (45) definita in uso tra detta porzione superiore (3) e la struttura di scafo (1).
  8. 8. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che uno o più di detti moduli (7) comprendono una ghiotta periferica avente un foro di scarico traversale e mezzi di tenuta per il convogliamento dell'acqua piovana o di lavaggio del ponte verso detto foro di scarico, quest'ultimo essendo collegato ad almeno una di dette canalette di convogliamento (21, 22, 23, 24, 27) attraverso un condotto ulteriore.
  9. 9. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più attrezzature ausiliarie (28) scelte tra le sedute per passeggeri, per equipaggio, sedute per guida, panche, mobili, lavelli, piani cucina, moduli attrezzati, tavoli fissi, ribaltabili o ripiegabili, kit prendisole, attrezzature sportive o di lavoro, attrezzature per diving, attrezzature per sport acquatici in genere, per la pesca, quali vasche del vivo, ghiacciaie e similari, strumentazione tecnica o ausiliaria al funzionamento dell'imbarcazione, ognuna di dette attrezzature (28) essendo provvista di rispettivi terzi mezzi di ancoraggio aventi elementi di fissaggio sfalsati longitudinalmente tra loro con terzo passo uguale o multiplo rispetto a detto primo passo (p1) per accoppiarsi in maniera amovibile e riconfigurabile a primi mezzi di ancoraggio (5) di detti moduli (7) non impegnati da detti secondi mezzi di ancoraggio (6), dette attrezzature (28) avendo inoltre rispettive dimensioni longitudinali e trasversali pari o multiple delle dimensioni longitudinali e trasversali di detti moduli (7).
  10. 10. Una imbarcazione comprendente una struttura di scafo (1) ed una struttura di ponte (2) ancorata a detta struttura di scafo (1) ed avente una superficie calpestabile, caratterizzata dal fatto che detta struttura di ponte (2) è una struttura modulare in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti ancorabile in maniera amovibile e riconfigurabile a detta struttura di ponte (1).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US5033147A (en) * 1987-05-20 1991-07-23 Svensson Lars D Bridge deck
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